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Accademia della formazione e del lavoro per persone con disabilità

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Academic year: 2022

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Accademia della formazione e del lavoro per persone con disabilità

Durata

24 mesi (orientativamente dicembre 2020 – novembre 2022) Territorio

Il progetto investirà l’intero territorio di riferimento della Fondazione Gli obiettivi

1. Garantire l’inserimento lavorativo ad almeno 24 disabili;

2. Assicurare contratto di lavoro stabile e continuativo ad almeno 4 disabili.

Analisi dei bisogni e descrizione del problema che si intende affrontare

Il progetto intende rispondere ai bisogni e agli obiettivi esplicitati nell’Avviso per la costituzione di un’Accademia della Formazione e del Lavoro per persone con disabilità, fatti propri dai componenti del Tavolo di co-progettazione avviato nel mese di agosto 2020.

La prospettiva occupazionale per le persone con disabilità è un tema cardine collegato ai diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione ONU. L’interesse e la motivazione al lavoro da parte di giovani e adulti con disabilità si scontra con la nota scarsità di opportunità di impiego, nel settore privato ma anche nel pubblico, nonostante la normativa di settore (Legge 68/1999 e successivi provvedimenti), gli incentivi per i datori di lavoro, la presenza di strutture pubbliche – come i Centri per l’impiego – impegnati per favorire l’inserimento lavorativo. La carenza di dati puntuali, affidabili e aggiornati sulla platea di studenti in procinto di lasciare la scuola secondaria di II grado e di potenziali lavoratori con disabilità, nonché sul collocamento mirato e sulla domanda reale di lavoro, rende impossibile la programmazione e la valutazione dei risultati sul piano della formazione e delle politiche attive del lavoro. Tali difficoltà sono esasperate nel caso di tipologie di disabilità complessa, ad esempio quelle di natura intellettiva e/o relazionale. Sul territorio di competenza della Fondazione, tuttavia, esistono imprese profit ed Enti del terzo settore che riescono a offrire percorsi di inserimento e posti di lavoro calibrati sulle competenze, capacità e inclinazioni delle persone con disabilità.

L’analisi si focalizza sulla formazione, un campo complesso ove giocano attori istituzionali diversi, in primis la scuola; il comparto sanitario titolato a valutare le persone con disabilità tramite un approccio multidimensionale, certificandone su richiesta lo stato, e accompagnarle a elaborare un proprio progetto individuale di vita; i Comuni e gli Ambiti Territoriali Sociali chiamati a rendere realizzabili la partecipazione e l’inclusione attiva nella società. Una formazione e un orientamento specialistici, oggi mancanti per un target di popolazione con limitazioni di livello intermedio, da attivare in giovane età, ove possibile quando ancora si va a scuola.

Una formazione da offrire alle persone con disabilità che possono e vogliono iniziare a lavorare “davvero” o che hanno bisogno di riqualificazione; ai familiari; agli operatori nei contesti produttivi e organizzativi. Una formazione che abiliti ogni aspirante lavoratore, secondo le proprie possibilità, a dare un contributo sostanziale nelle realtà produttive esistenti o che nasceranno sul territorio.

I percorsi formativi e le iniziative dell’Accademia vanno collegati anche al tema del Durante e Dopo di Noi e coordinati con percorsi inclusivi, interventi e risorse messi a disposizione dalla rete dei soggetti pubblici (in primis gli Ambiti Territoriali Sociali e la ASUR) e del Terzo Settore.

L’esperienza degli Enti del terzo settore partecipanti al tavolo di coprogettazione evidenzia la necessità di investire sulla costruzione di una figura professionale, il disability manager, altrimenti detto “Hability manager”, capace di presidiare funzioni di tutoraggio (compresa l’attività di selezione dei disabili in raccordo con gli ambiti sociali territoriali ed i referenti dell’Asur Marche per i “progetti di vita”), l’accompagnamento, l’informazione e la formazione sui luoghi di lavoro, la supervisione dell’intervento progettuale, il coordinamento dell’equipe composta dai tutor degli Enti aderenti all’iniziativa progettuale ed in particolare, l’individuazione

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2 delle aziende e/o degli Enti ospitanti i tirocini formativi e/o che assumono i disabili affinché i percorsi di inserimento lavorativo abbiano successo. Tale figura potrà affiancare il lavoratore, dare consulenza a datori e colleghi di lavoro, intervenire sul tema dell’accessibilità e sugli eventuali adattamenti da realizzare sui luoghi di lavoro. Per facilitare la partecipazione a percorsi formativi e tirocini, nonché alle attività lavorative, l’Accademia presterà particolare attenzione alle possibilità offerte dagli strumenti di e-learning, da declinare sulle capacità cognitive e relazionali delle singole persone, e di comunicazione digitale attraverso internet. Tali strumenti possono ampliare il ventaglio di opportunità di partecipazione dei potenziali beneficiari, con attenzione a chi risiede nelle aree interne e costiere. All’accessibilità dei percorsi è strettamente collegato il tema della mobilità e quindi della nota carenza di servizi di trasporto pubblico per le persone con disabilità.

Le Organizzazioni che operano per la realizzazione del progetto

Accademia della formazione e del lavoro per persone con disabilità è un progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno realizzato insieme ai partner di seguito elencati e che – per comodità – indichiamo come attori:

ETS Casa di Asterione APS Pagefha Cooperativa sociale

Locanda Cm Zero Cooperativa sociale Artemista Cooperativa sociale

Cooperativa sociale Primavera

ASD e di Promozione sociale Sordapicena

Collaborano inoltre alla realizzazione del progetto anche gli Enti pubblici (Ambito sociale territoriale, Asur Marche Area Vasta) e le relative strutture di intervento con competenze in merito alla disabilità.

La titolarità del progetto è in capo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

Descrizione della proposta progettuale

Il punto di partenza dell’idea progettuale elaborata dal Tavolo di coprogettazione è la persona con disabilità e il suo contesto familiare. Per rispondere ai bisogni e alle attenzioni evidenziate, l’Accademia realizzerà, in un biennio, azioni strategiche ed un complesso di attività qui riassunte in un percorso che garantisca coerenza e continuità di relazione con le persone interessate dal progetto:

1. accoglierà le segnalazioni da parte di UMEE, UMEA, DSM, SIL e ATS e curerà la valutazione delle competenze del disabile anche attraverso l’ausilio di laboratori esperienziali e strumenti di profilazione, oltre a colloqui conoscitivi;

2. offrirà percorsi di formazione personalizzata on the job e dei tirocini rivolti a una reale e realizzabile occupazione. La formazione, garantita da educatori e formatori tecnici, sarà realizzata anche tramite piattaforma polifunzionale (il portale);

3. attesterà le competenze acquisite e selezionerà le persone collocabili in settori produttivi prescelti;

4. ricercherà attivamente delle posizioni lavorative offerte in primis dagli enti partner e dalla rete territoriale di aziende, cooperative ed enti del terzo settore sensibili al tema;

5. accompagnerà le persone e i referenti datoriali nei contesti di lavoro con un ruolo di facilitazione e tutoraggio svolto da figure professionali appositamente formate.

L’idea progettuale è riassunta nello schema di seguito riportato e nello slogan “Impara, Cresci, Lavora:

percorsi ad alta occupabilità”.

1. Il metodo dell’Accademia: un modello di sperimentazione

- Scelta dei contenuti, delle metodologie, delle tecniche e degli strumenti per valorizzare le abilità lavorative degli iscritti

- Selezionare e formare il “personale” dell’Accademia

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3 - Piattaforma digitale polifunzionale: formare, informare, promuovere, raccontare, dialogare,

connettere, divulgare 2. Formazione dei disabili

- Formare i disabili ed i nuclei familiari di appartenenza utilizzando tecniche e modelli innovativi e sperimentali

- Pillole formative su skill trasversali

- Laboratori di orientamento e preparazione pre lavorativa. Profilazione delle competenze - Individuazione dei profili idonei per la formazione e l’inserimento lavorativo

- Training on the job con prima implementazione per settori: agricoltura, florovivaismo, ricettività, ristorazione, servizi di pulizia

3. Hability Manager

- Ricerca ed individuazione delle opportunità di inserimento lavorativo - Matching “disabile/Ente ospitante”

- Piano di inserimento personalizzato e valutazione delle competenze - Tutoring didattico, aziendale e familiare

4. Azioni di sviluppo e sperimentazione

- Costruzione di una rete di aziende ed Enti del Terzo Settore per l’inserimento lavorativo (con particolare attenzione alle cooperative di tipo B)

- Valorizzazione delle figure professionali coinvolte nel percorso di autonomia - Ampliamento della platea dei destinatari dell’Accademia

- Ampliamento dei luoghi dell’Accademia

- Definizione dei contenuti (tecnici e trasversali) condivisi con gli Enti in rete

I principali ambiti lavorativi sui quali Accademia focalizzerà l’operatività, nella fase iniziale e di sperimentazione con successivo ampliamento in altri settori, sono: agricoltura sociale, vivaismo, ristorazione e ricettività (alberghi e turismo sociale, comprese la figura di accompagnatore turistico), pulizia e sanificazione, valorizzando le competenze e le esperienze dei soggetti che compongono il tavolo di coprogettazione.

Il modello di intervento si caratterizza per le seguenti fasi di intervento:

A) FASE 1. SELEZIONE E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

1. UMEA – UMEE, DSM, SIL ed Ambiti sociali elaborano il progetto di vita per il disabile ed effettuano la valutazione delle competenze e segnalano all’“Hability manager” (di seguito indicato con IM) le persone che hanno abilità facilmente spendili in un contesto lavorativo;

2. viene realizzato un colloquio conoscitivo con il disabile, anche con il coinvolgimento del nucleo familiare di appartenenza, insieme agli Ambiti sociali Territoriali per comprendere le modalità di “presa in carico”, di formazione e di accompagnamento del disabile al lavoro;

3. viene effettuata la valutazione delle competenze del disabile, alla luce di griglie di valutazione appositamente prodotte dai partner di progetto, in relazione al settore di potenziale inserimento lavorativo ed in funzione dell’attività formativa richiesta anche attraverso l’eventuale realizzazione di laboratori di profilazione;

4. nel caso in cui il disabile sia abile al lavoro, con il consenso dei familiari, si procede alla costruzione di un percorso formativo nella modalità “on the job” ed in accompagnamento. I luoghi di realizzazione dell’attività formativa sono le sedi operative delle Organizzazioni aderenti al tavolo di coprogettazione.

Coloro che assistono i disabili nel percorso di formazione e di accompagnamento al lavoro sono le figure “tutor” delle Organizzazioni partner di progetto alle quali possono affiancarsi gli educatori e gli operatori che svolgono servizi di cura e sostegno pomeridiano e post-scolastico, se ritenuto necessario ai fini della realizzazione progettuale e comunque condiviso con gli Enti che erogano detti servizi.

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4 B) FASE 2. FORMAZIONE ED APPRENDIMENTO

1. Viene realizzata attività formativa “on the job” accompagnata anche da un percorso teorico di apprendimento, sia on site e sia on line. La parte teorica dovrà riguardare anche la formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nella fase di formazione “on the job” è possibile prevedere il coinvolgimento di altri disabili, segnalati dagli Ambiti sociali territoriali, in gruppi di massimo 3/5 persone: tale scelta è motivata anche dal fatto che l’apprendimento “in site” può costituire anche laboratorio di profilazione per l’individuazione delle abilità delle persone da inserire al lavoro;

2. al termine dell’attività formativa e di apprendimento viene rilasciato un attestato riportante la qualifica acquisita dal disabile. L’attestato non ha valore legale ma costituisce un libretto informativo sulle competenze acquisite dal disabile ed il percorso professionalizzante realizzato;

C) FASE 3. INSERIMENTO LAVORATIVO

1. al termine dell’esecuzione dell’attività formativa – della durata massima di 6 mesi – il disabile può trovarsi in una delle seguenti condizioni: a) è pronto all’inserimento al lavoro e quindi si decide, insieme al nucleo familiare di competenza, sentendo gli Ambiti sociali territoriali e le strutture di riferimento dell’Asur Marche, per l’attivazione di tirocini di inserimento e/o di borse lavoro, anche attraverso l’utilizzo di fondi regionali oppure, b) non è pronto per l’inserimento lavorativo e, conseguentemente, gli Enti pubblici preposti valuteranno il percorso più adeguato per il sostegno e la valorizzazione del disabile che potrà essere anche riorientato in un altro gruppo di formazione;

2. per l’inserimento lavorativo, nella modalità di tirocinio o borsa lavoro, si darà preferenza, nella scelta delle Organizzazioni ospitanti, a soggetti diversi rispetto agli attori partner di progetto. Nella scelta delle Organizzazioni ospitanti verrà data preferenza alle aziende / Enti del Terzo Settore che manifestano volontà di garantire un’assunzione stabile al disabile. Durante l’esecuzione dell’attività lavorativa il disabile è “guidato” ed “accompagnato” da un tutor aziendale appositamente formato e preparato per l’accoglienza.

L’Accademia si avvarrà delle seguenti figure:

1) Coordinamento di progetto: è una funzione affidata a colui che sovrintende alla piena realizzazione del progetto ed è supportato da una cabina di regia – composta da tutti gli attori partner. Ha la responsabilità della corretta esecuzione dell’iniziativa progettuale e si interfaccia con la struttura della Fondazione per relazionare sullo stato di avanzamento delle attività. Il Coordinatore di progetto è inoltre il referente ed il responsabile della corretta gestione delle informazioni ai sensi della normativa vigente sulla privacy. La cabina di regia riunisce i referenti degli attori partner di progetto, massimo due rappresentanti degli ambiti sociali territoriali e gli esperti dell’Università Politecnica delle Marche, incaricati delle attività di monitoraggio e valutazione. La cabina di regia si riunirà periodicamente – almeno una volta ogni due mesi - al fine di condividere gli step di realizzazione del progetto, a partire dall’impianto formativo dell’Accademia e della piattaforma polifunzionale, e monitorarne lo stato di avanzamento nel tempo apportando eventuali aggiustamenti in base allo sviluppo della sperimentazione;

2) Hability manager: è una figura fortemente innovativa che si occupa delle seguenti attività: reclutamento ed individuazione del disabile da abilitare al lavoro in accordo con i referenti dell’Asur Marche e gli Ambiti sociali territoriali, costruzione di rapporti e relazioni con le Organizzazioni e le aziende ospitanti, offrendo anche informazioni/consulenza sui benefici fiscali ed economici derivanti da un’assunzione e sugli eventuali accomodamenti ragionevoli necessari. Cura l’attivazione di tirocini formativi e borse lavoro per i disabili, attiva accordi quadro con le associazioni di categoria, le Organizzazioni sindacali, l’Ordine dei Consulenti del lavoro per l’individuazione delle aziende ospitanti, individua le aziende e gli Enti del Terzo Settore che manifestano la volontà di assumere i disabili, realizza equipe e gruppi di verifica insieme ai tutor degli Enti ospitanti. La figura dell’Hability

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5 manager può anche svolgere il ruolo di coordinatore di progetto e, nel caso, si avvale della collaborazione di una specifica risorsa di supporto delle attività.

3) Tutor partner: accompagnano e supportano il disabile nell’attività formativa on the job ed on line. Il tutor partner è anche il custode del rapporto fiduciario che si instaura tra il nucleo familiare di appartenenza del disabile e l’Ente che accoglie il disabile nell’esecuzione dell’attività formativa on the job;

4) Coordinamento didattico e portale: è una funzione affidata a colui che ha la responsabilità della realizzazione dell’attività formativa, costruisce il contenuto dell’attività formativa alla luce delle indicazioni espresse dagli attori partner di progetto. Individua il corpo docente e le modalità didattiche più adeguate per garantire il corretto apprendimento da parte del disabile. È inoltre responsabile della realizzazione del portale, dei contenuti che vengono inseriti, assicurando il pieno coinvolgimento degli attori partner di progetto e gestendo il flusso di comunicazione verso i soggetti esterni o coloro che chiedono informazioni;

5) Tutor Ente ospitante: accompagnano il disabile nell’inserimento lavorativo garantendo una piena sinergia con il tutor partner. Non sono operatori dell’Accademia, ma potranno essere da questa formati e supportati nel corso dell’inserimento lavorativo;

Azioni

Le azioni progettuali sono tre, descritte analiticamente nei paragrafi seguenti, alle quali si aggiunge un’azione trasversale dedicata al coordinamento del progetto, al monitoraggio e alla valutazione. Si prevede che il progetto venga progressivamente implementato, mettendo in campo in modo integrato attività inerenti alle tre azioni già nel primo semestre di attività.

Azione 1° semestre 2° semestre 3° semestre 4° semestre

1. Metodi di intervento e formazione interna

2. Formazione mirata alle abilità delle persone con disabilità

3. Emersione e accompagnamento

a reali opportunità lavorative

Coordinamento, monitoraggio e valutazione

Azione 1: Condivisione di metodi di intervento e formazione agli operatori dell’Accademia Obiettivi specifici

1) Definire e condividere i contenuti, i metodi, le tecniche e gli strumenti formativi dell’Accademia 2) Selezionare e formare i Tutor partner che devono accompagnare i disabili nel percorso dell’Accademia.

Attività

1.1. Individuazione dell’“Hability manager”

Individuazione di una figura adeguatamente preparata che possa svolgere l’incarico di IM (si veda l’azione 3), che avrà prioritariamente il compito di:

• curare la relazione con UMEE, UMEA, DSM, SIL e servizi sociali territoriali al fine di selezionare le persone con disabilità idonee alla partecipazione alle attività dell’Accademia e facilitare l’integrazione fra questa e le attività connesse ai percorsi di autonomia;

• costruire e curare la rete con le aziende, le cooperative e gli enti del terzo settore del territorio per facilitare l’inclusione lavorativa dei disabili;

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• "curare i rapporti con le aziende ospitanti" e "curare l'attivazione dei tirocini formativi, mantenendo un contatto costante con il coordinatore di progetto".

1.2. Costruzione e condivisione di strumenti di valutazione delle abilità e di metodi formativi, in riferimento prioritariamente agli ambiti professionali dell’agricoltura sociale, vivaismo, ristorazione e ricettività (alberghi e turismo sociale, comprese la figura di accompagnatore turistico), pulizia, valorizzando le competenze dei soggetti che compongono il tavolo di coprogettazione.

Nello specifico si tratterà di:

• definire una griglia delle competenze riferibili alle aree operative individuate;

• individuare le conoscenze necessarie per lo sviluppo di ciascuna competenza;

• condividere tecniche formative che tengano conto delle diverse abilità delle persone che si rivolgono all’Accademia.

1.3. Selezione e formazione dei tutor partner

Gli educatori sono i professionisti che affiancano le persone con disabilità in tutto il percorso di formazione, pronti ad intervenire per prevenire e risolvere le criticità, sempre con un’ottica di potenziamento delle autonomie. Si prevede di coinvolgere professionisti che già collaborano con gli attori partner, avendo cura di allinearli rispetto all’uso delle metodologie e degli strumenti di cui sopra. I percorsi formativi saranno progettati e realizzati garantendo l’utilizzo di metodologie innovative e tenendo anche conto delle indicazioni che provengono dagli Enti pubblici competenti sulla disabilità. I tutor partner sono i veri e propri docenti dell’Accademia specializzati nelle aree professionali individuate e hanno il compito di formare i disabili, guidarli nella pratica e rilevare, col supporto degli educatori, i punti di forza di ognuno. La formazione sarà finalizzata a fornire loro conoscenze e competenze per operare con persone disabili, superando gli aspetti critici e valorizzando le potenzialità (talvolta svelandole). Saranno loro forniti anche eventuali strumenti o ausili necessari allo svolgimento delle attività.

1.4. Costruzione di una piattaforma - portale web polifunzionale che possa strutturarsi come:

• strumento di informazione e promozione dell’identità e delle attività dell’Accademia, anche attraverso una comunicazione integrata con i principali canali social;

• punto di riferimento per le famiglie offrendo informazioni chiare e facilmente accessibili e al contempo di raccordo tra tutti gli attori coinvolti nel processo di formazione e lavoro per disabili, (ente pubblico, imprese, ETS ...). La piattaforma conterrà aggiornamenti normativi e offrirà un panorama nazionale ed europeo delle più recenti e rilevanti novità nel settore dell'inserimento lavorativo dei disabili;

• strumento per la fruizione di una DAD (Didattica a distanza) facilitata per tutte quelle attività di natura teorica che faranno parte dell’offerta formativa dell’Accademia, trasversalmente ai vari ambiti d’intervento.

Questo permetterà di attivare una parte della formazione a distanza (mediante videolezioni e/o tutorial, etc.), ma anche di rendere “ripetibili” i contenuti teorici e di fungere da “contenitore” dei vari materiali didattici, coordinati secondo un unico stile metodologico e grafico.

La piattaforma dovrà essere quanto più possibile progettata secondo criteri di accessibilità alle diverse forme di disabilità, anche attraverso il coinvolgimento di organizzazioni non profit attive nell’ambito dello sviluppo di tecnologie hardware e software per il Terzo settore, in modo da costituire un nodo nevralgico che riunisca tutti i soggetti coinvolti nel progetto (enti partner, operatori, aziende, associazioni, servizi, scuole, i destinatari e le loro famiglie). La piattaforma è un luogo di condivisione di video formativi, informativi, di conoscenza, di apprendimento per i disabili e le loro famiglie; un contenitore di materiale didattico, uno strumento di dialogo tra i disabili ed ancor di più tra i nuclei familiari che necessitano di sostegno, aiuto, accompagnamento.

Eventuali soggetti da coinvolgere per la realizzazione delle attività Asur Marche e Ambiti sociali territoriali

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7 Azione 2: Formazione mirata alla valorizzazione delle abilità delle singole persone con disabilità Obiettivi specifici

1) Garantire una profilazione delle competenze tecniche e relazionali delle persone con disabilità, siano esse all’interno che al di fuori di percorsi formativi, attraverso matrici e metodologie condivise con i referenti del mondo del lavoro, in particolare dei settori che tradizionalmente offrono maggiori opportunità di inserimento (florovivaistico, enogastronomico, artigianato, pulizie, accoglienza, agricoltura) o con settori sperimentali (in particolare per la promozione dello Smart Work con aziende Hi Tech ecc.)

2) Offrire servizi di orientamento e formazione specializzati ed accessibili, con l’adozione di organizzazione, strumenti e metodologie inclusive rispetto a: territorialità, logistica, fruibilità dei contenuti, comunicazione ecc.

Attività

Questa azione sarà fortemente collegata all’azione 3, finalizzata all’inserimento lavorativo e imperniata sulla figura del Hability manager, e si articolerà in 3 attività.

2.1. Selezione dei disabili dell’Accademia con il supporto dei Servizi sociali, dell’UMEE, dell’UMEA, del DSM e/o del SIL

L’Hability manager avrà il compito collaborare con gli Ambiti sociali territoriali per individuare possibili candidati alla partecipazione alle attività dell’Accademia e di selezionare, attraverso colloqui individuali, persone con disabilità che presentino un grado di funzionalità adeguato a intraprendere un percorso di autonomia, orientato il più possibile all’inserimento lavorativo negli ambiti professionali individuati all’azione 1. I disabili potranno essere sia persone che stanno concludendo la scuola secondaria di II grado sia persone adulte che hanno concluso gli studi e che necessitano di una riqualificazione professionale.

2.2 Gruppi di orientamento e formazione pre-lavorativa, finalizzati alla profilazione delle competenze trasversali e specifiche, diffusi all’interno delle organizzazioni partner del progetto.

Durante la formazione on the job sarà possibile costituire mini gruppi (massimo 3/5) disabili dove proporre contenuti teorico pratici sia di carattere trasversale che specifico, a seconda dell’ambito professionale. I gruppi di apprendimento si avvarranno:

• della didattica in presenza, attraverso il coinvolgimento dei tutor partner indicati nell’azione 1, specializzati nei diversi ambiti professionali, ed il coinvolgimento degli educatori, che affiancheranno i disabili durante tutto il percorso;

• della piattaforma di e-learning, indicata all’azione 1, che fornirà servizi di supporto (gestione dati, comunicazioni, ecc.) e attività di formazione a distanza.

I gruppi di apprendimento saranno orientati alla profilazione delle competenze dei disabili, che saranno rilevate con apposite griglie di osservazione, al fine di valutare l’avvio di un percorso di inserimento lavorativo.

2.3. Training on the Job, attraverso l’attivazione di TIS1 o borse lavoro come forme di apprendimento sul luogo di lavoro. L’Accademia, attraverso il coinvolgimento dell’ Hability manager (v. azione 3) e in raccordo con i referenti delle aziende partner, attiverà percorsi di affiancamento e coaching, per valorizzare le esperienze formative spontanee che mettono la persona direttamente a contatto con la realtà lavorativa e quindi con il fare (learning by doing). Utilizzando diversi approcci metodologici (Apprendistato cognitivo, Action Learning, Project Work, Autoformazione), l’esperienza di tirocinio sarà arricchita e consolidata attraverso la continua riflessione sull’esperienza (learning by thinking). Quest’attività sarà fortemente propedeutica all’avvio dei percorsi di inserimento lavorativo descritti all’azione 3.

Eventuali soggetti da coinvolgere per la realizzazione delle attività Servizi sociali, UMEE, UMEA, Servizio di Inclusione Lavorativa

1 Si veda la pagina web istituzionale https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Sociale/TIS .

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8 Azione 3: Emersione/promozione e accompagnamento a reali opportunità di inserimento lavorativo Obiettivi specifici

1) Valorizzare le attitudini al lavoro delle persone con disabilità e orientarle all’ambito più idoneo al loro inserimento lavorativo.

2) Facilitare la piena occupazione delle persone con disabilità che usufruiscono dell’Accademia, con un’attenzione anche quella fascia di disabili gravi che non trovano altra collocazione se non all’interno di cooperative sociali di tipo B

3) Agevolare l’inserimento lavorativo stabile delle persone con disabilità all’interno delle aziende, sgravando queste ultime dai costi di formazione e accompagnamento, nonché fornendo loro strumenti utili a relazionarsi correttamente con le persone con disabilità e valorizzarle come risorse

Attività

3.1. Costruzione, a cura dell’Hability manager, di una rete con realtà del territorio (enti del terzo settore, aziende, cooperative sociali di tipo B) disponibili ad accogliere persone con disabilità in percorsi di inserimento lavorativo negli ambiti professionali individuati all’azione 1 e non solo, a partire dalle realtà con cui i partner di progetto sono già in relazione e dalle organizzazioni che intendono investire sulla “responsabilità sociale di impresa”. Per la promozione della rete si propone di istituire un protocollo di intesa con le rappresentanze datoriali e le rappresentanze sindacali del territorio, che preveda il riconoscimento di “disability friendly employers” per le Organizzazioni impegnate nell’assunzione dei disabili. La consegna del riconoscimento avverrà attraverso decisione assunta da apposita commissione composta dai seguenti rappresentanti (Asur Marche, Ambiti sociali territoriali, Hability manager e CCIAA). L’Hability manager avrà cura di valutare, insieme alle singole organizzazioni, le reali possibilità di impiego e i profili professionali ricercati. Le organizzazioni aderenti metteranno a disposizione i propri tutor aziendali, da formare per l’inserimento delle persone con disabilità (v. azione 1).

3.2 Formazione volontaria ai datori di lavoro e ai tutor aziendali

Formazione specialistica ai datori di lavoro, rispetto alle opportunità e le agevolazioni legate all’assunzione di persone con disabilità, e per i tutor aziendali che accompagneranno il disabile all’interno del contesto lavorativo o per gli operatori sociali che vogliano appositamente formarsi sul tema della disabilità e del lavoro.

La formazione potrà essere realizzata presso la sede di Bottega del Terzo Settore o presso la sede degli attori partner, condividendo il programma formativo con Asur Marche e ambiti sociali territoriali.

3.3. Individuazione del percorso più idoneo per il disabile a seconda delle sue attitudini residuali al lavoro e del suo grado di funzionalità, valutati nell’azione 2

L’Hability manager, insieme ai tutor partner che hanno condotto la formazione, avrà cura di valutare il percorso più idoneo:

3.3.1. Nel caso di persone che necessitino di un accompagnamento costante nel tempo, l’Hability manager potrà indirizzarle verso il coinvolgimento in iniziative territoriali promosse dagli enti del terzo settore o l’inserimento all’interno di cooperative sociali di tipo B interessate.

3.3.2. Nel caso di persone con un elevato grado di autonomia l’Hability manager individuerà l’azienda o la cooperativa di tipo B idonea a inserire la persona con disabilità in un percorso lavorativo, sulla base delle sue competenze e dei profili ricercati dall’azienda, con l’obiettivo di raggiungere la piena occupazione attraverso la conclusione di un effettivo contratto di lavoro.

3.4. Definizione di un piano di inserimento lavorativo, a cura dell’ Hability manager, che identifichi le modalità e la durata dell’accompagnamento e della formazione all’interno del contesto occupazionale individuato.

3.5. Tutoraggio per l’inserimento lavorativo, una volta raggiunto l’obiettivo dell’occupazione, fornendo supporto interno ed esterno al posto di lavoro per un tempo e con un’intensità variabili secondo il piano di inserimento. I tutor partner forniranno supporto al lavoratore per quanto riguarda, da una parte, il tutoring sul posto di lavoro, in raccordo con il tutor aziendale, che comprende le procedure di verifica della performance e del progresso, il monitoraggio e tutoraggio e l’intervento in caso di crisi; dall’altra, il supporto al di fuori del

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9 luogo di lavoro (aggancio e attivazione di tutte le attività e contesti sociali che potrebbero avere un'influenza sul benessere dell’individuo, sulla sua qualità della vita e di conseguenza sul mantenimento dell’impiego).

Eventuali soggetti da coinvolgere per la realizzazione delle attività

Enti del terzo settore, aziende private, cooperative di tipo B interessati al progetto Governance e regia del progetto

L’idea progettuale sarà realizzata da un partenariato tra le organizzazioni del Terzo Settore che hanno partecipato al tavolo di coprogettazione e la Fondazione Carisap. La Fondazione Carisap rappresenta verso l’esterno, il “volto” dell’Accademia della Formazione ed il lavoro per le persone disabili e verificherà la corretta realizzazione dell’attività progettuale; i singoli attori partner di progetto saranno responsabili della corretta esecuzione delle attività loro assegnate, del corretto utilizzo delle risorse riportate nel budget di spesa e, solidalmente alla Fondazione Carisap, tutti gli attori partner saranno responsabili del raggiungimento degli obiettivi di progetto. La ripartizione dei ruoli e delle responsabilità – di seguito riportata – è frutto delle competenze espresse dagli attori partner, alle disponibilità organizzative e alla vicinanza alle persone con disabilità, secondo un modello di governance reticolare.

• L’associazione di promozione sociale La Casa di Asterione avrà il compito di coordinare il progetto e di mettere a disposizione una figura di Hability manager. La cooperativa sociale Artemista garantirà azione di supporto all’Associazione Casa di Asterione per il coordinamento del progetto e le attività connesse con la figura di Hability manager.

• La cooperativa sociale Centimetro Zero sarà responsabile della costruzione della piattaforma polifunzionale dell’Accademia, in raccordo con gli altri partner di progetto e si assumerà l’onere e la responsabilità del coordinamento didattico.

• Le cooperative sociali Pagefha, Centimetro Zero, Primavera Cooperativa sociale, Artemista Cooperativa sociale e l’APS e di Promozione sociale Sordapicena avranno un ruolo cardine nell’attività di formazione on the job e nei percorsi di inserimento lavorativo.

Quale primo passaggio organizzativo, sarà costituita una Cabina di regia che riunisce i referenti degli attori partner di progetto, massimo due rappresentanti degli ambiti sociali territoriali e gli esperti dell’Università Politecnica delle Marche, incaricati delle attività di monitoraggio e valutazione. La cabina di regia si riunirà periodicamente – almeno una volta ogni due mesi - al fine di condividere gli step di realizzazione del progetto, a partire dall’impianto formativo dell’Accademia e della piattaforma polifunzionale, e monitorarne lo stato di avanzamento nel tempo apportando eventuali aggiustamenti in base allo sviluppo della sperimentazione.

Rete territoriale

Oltre ai partner coinvolti nella gestione e sviluppo del progetto si richiederà il coinvolgimento di:

rappresentanze datoriali e rappresentanze sindacali per la costituzione del protocollo d’intesa “disability friendly employers”;

• Asur Marche, Ambiti sociali territoriali e CCIAA per la costituzione della commissione per il riconoscimento del “disability friendly employers”;

• UMEE, UMEA, DSM, Ambiti sociali territoriali e Servizio di Inclusione Lavorativa per l’individuazione di persone con disabilità da coinvolgere nel percorso dell’Accademia;

• ASUR Marche e Ambiti sociali territoriali per la condivisione del piano formativo e della griglia di valutazione delle competenze;

• imprese ed enti del terzo settore per l’adesione al protocollo e l’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

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10 Budget

Per realizzare l’idea progettuale è necessario un budget complessivo pari € 200.000. Di seguito si delinea la ripartizione del budget per azione e funzioni trasversali.

Ripartizione del budget in euro

Azione 1) 90.000

Azione 2) 75.000

Azione 3) 20.000

Coordinamento generale 10.000

Rimborso spese e trasporto 5.000

totale 200.000

Budget per azione (al netto dei costi di coordinamento generale e rimborso spese) AZIONE 1

Piattaforma polifunzionale e coordinamento didattico € 47.000

Realizzazione grafica, realizzazione logo e immagine coordinata, materiale informativo e divulgativo di comunicazione realizzazione contenuti per sito e social. Segreteria giornaliera, elaborazione e inserimento contenuti didattici, aggiornamento e gestione sito e social. Realizzazione tecnica, gestione area utenti e area privata (archiviazione cartelle personali utenti con relative relazioni ASUR UMEA e Ambiti Sociali, raccolta documentazione dei percorsi formativi). Comunicazione e ufficio stampa.

Formazione ed apprendimento € 43.000

Formazione ed apprendimento dei disabili, formazione degli operatori, corsi di aggiornamento, convegni incontri

Totale azione 1 € 90.000

AZIONE 2

Borse lavoro € 30.000

Destinatari 24 disabili per una durata massima di 6 mesi

Nell’ambito di tale voce rientrano anche le spese assicurative e per l’acquisto dei dispositivi di protezione per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Tutor partner

Accompagnamento alla formazione ed all’apprendimento € 45.000

Totale azione 2 € 75.000

AZIONE 3

Hability manager € 20.000

Totale azione 3 € 20.000

Assegnazione del budget agli attori partner ai fini della convenzione per la regolamentazione e la gestione dell’iniziativa progettuale. Assegnazione delle risorse erogative ai soggetti che procederanno alla rendicontazione delle stesse sulla base dei supporti messi a disposizione dalla Fondazione:

ETS La Casa di Asterione € 35.000

di cui € 10.000 per il coordinamento generale, € 20.000 per l’Hability manager ed il supporto (coinvolgimento della Cooperativa Artemista), € 5.000 per il rimborso spese e di trasporto a beneficio di tutti gli attori di progetto per tutte le attività di progetto con particolare attenzione ai disabili ed al trasporto dei disabili;

Primavera Cooperativa sociale € 45.000

Per il compenso a beneficio dei tutor partner con il coinvolgimento di tutti gli attori di progetto per l’accompagnamento alla formazione ed all’apprendimento

Pagefha Cooperativa sociale € 30.000

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11 Per la realizzazione delle borse lavoro / tirocini di inserimento a beneficio dei disabili e con il coinvolgimento di tutti gli attori partner di progetto

Locanda Cm Zero Cooperativa sociale € 47.000

Per la realizzazione della piattaforma web – portale, ed il coordinamento didattico di tutta l’attività formativa ASD e di Promozione sociale Sordapicena € 43.000

Per la formazione ed apprendimento dei disabili, formazione degli operatori, corsi di aggiornamento, convegni incontri a beneficio delle attività di tutti gli attori partner di progetto

Gli attori partner conferiscono quale cofinanziamento figurativo, la propria expertise, le metodologie e gli strumenti professionali utilizzati, il complesso di contatti con le istituzioni, i servizi territoriali, il mondo delle imprese e delle scuole.

In particolare:

- La Cooperativa Primavera mette a disposizione il suo personale, le sue strutture operative, gli uffici e la sala convegni con capienza di 51 persone (25 secondo norme Covid) nonché la disponibilità a fare da ponte fra l’Accademia e le diverse aziende con cui ha contatti e relazioni;

- L’ETS Casa di Asterione mette a disposizione la propria capacità di costruzione di rete con le realtà del territorio;

- La Cooperativa sociale Artemista mette a disposizione la possibilità di integrazione con altri progetti attivi sul territorio di Servigliano, competenza nell’ambito dell’inserimento lavorativo di persone con disabilità, formatori professionali nel settore delle pulizie e della sanificazione, contatti con enti pubblici, del terzo settore e aziende del territorio;

- La Cooperativa Pa.Ge.F.H.A. mette a disposizione i propri servizi e le proprie strutture, la propria qualifica di ente formatore accreditato;

- La Cooperativa Locanda Centimetro Zero mette a disposizione il ristorante, gli operatori (assistente sociale, psicologa), gli uffici, la webradio;

- L’ASD e di Promozione sociale Sordapicena mette a disposizione i propri uffici, il personale, la propria competenza rispetto all’inserimento lavorativo di persone sorde, i contatti con l’Ente Nazionale Sordi e il Centro per l’Impiego.

Il contributo richiesto alla Fondazione CarisAP ammonta conseguentemente a € 200.000.

La ripartizione del contributo ai soggetti partner disponibili a portare avanti le azioni previste dal progetto sarà concordata con la Fondazione, e formalizzata con appositi atti.

Monitoraggio e valutazione

Trattandosi di una proposta progettuale con un respiro di medio-lungo termine, che comporta l’intervento di una pluralità di stakeholder compositi, il tema del monitoraggio e della valutazione è particolarmente importante. Nel presente documento sono evidenziati i principali output e outcome attesi. La metodologia di ricerca e gli strumenti per la raccolta dei dati, saranno approfonditi nella fase di stesura del progetto esecutivo con l’aiuto dei consulenti tecnici della Fondazione.

Sul piano delle realizzazioni, i principali output progettuali previsti sono i seguenti:

1. il numero di persone formate e qualificate (obiettivo: almeno 24 persone);

2. la costruzione di una metodologia di intervento che veda l’Hability manager come elemento focale di inclusione della persona con disabilità nella realtà socioeconomica;

3. la realizzazione di un portale – piattaforma formativa, informativa, divulgativa e conoscitiva;

4. la messa a punto del brand “disability friendly employers” rivolto in particolare ai datori di lavoro dei settori produttivi prescelti con relativo protocollo di intesa;

5. numero di tutor e/o operatori;

6. la costruzione di una rete di attori nel campo della formazione e dell'inserimento lavorativo delle persone disabili.

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12 Sul piano degli effetti prodotti dal progetto e del cambiamento, gli outcome previsti sono i seguenti:

1. l’aumento delle competenze delle persone con disabilità che hanno frequentato un percorso offerto dall’Accademia;

2. l’inserimento lavorativo nei settori produttivi prescelti di almeno 4 persone con disabilità seguite dall’Accademia, attraverso la conclusione di regolari contratti di lavoro in azienda;

3. l’aumento del livello di benessere e inclusione sociale delle persone partecipanti ai percorsi dell’Accademia;

4. l’aumento del livello di conoscenza delle opportunità di collocamento mirato fra le imprese nei settori produttivi prescelti e il mondo delle scuole secondarie di secondo grado.

5. Sul piano dell’impatto sociale il riconoscimento dell’Accademia quale Ente integrato nel sistema territoriale di erogazione di servizi alle persone con diversa abilità;

6. aumento livello specializzazione e diversificazione delle competenze degli operatori nel campo della disabilità;

7. intensificazione dei rapporti e dello scambio di conoscenze, competenze, e "migliori prassi" tra i diversi attori del territorio in materia di formazione e inserimento lavorativo delle persone disabili.

Sostenibilità progettuale e possibilità di sviluppo dopo la fase sperimentale

Le attività dell’Accademia saranno realizzate in piena integrazione con gli interventi degli Ambiti Territoriali Sociali a favore di persone con disabilità, in particolare per quanto riguarda l’attivazione di tirocini e borse lavoro.

Nel corso del primo biennio di sperimentazione sarà valutata la possibilità di attingere ad altri fondi per la prosecuzione degli interventi, con particolare riguardo a: il Fondo Regionale per la Disabilità, attraverso la collaborazione con gli Ambiti Territoriali Sociali; i fondi del MIUR per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento; possibili cofinanziamenti da parte di Organizzazioni di categoria o aziende che intendano diventare partner del progetto; altre Fondazioni pubbliche e private; eventuali donazioni.

Al termine dei primi due anni di sperimentazione, si valuterà con Fondazione l’opportunità di consolidare il progetto e le possibilità di sviluppare gli ambiti di intervento nelle seguenti direzioni:

1. accreditamento dei corsi dell’Accademia così da poter conferire ai disabili una qualifica professionale riconosciuta e spendibile nel mondo del lavoro;

2. valorizzazione degli educatori professionali coinvolti nei percorsi di autonomia: definizione con i referenti dei Servizi Pubblici e Privati (Servizi Sociali, Servizi Sanitari, Enti del Terzo Settore Socio- Sanitario) di modalità di collaborazione per una più sistematica valorizzazione degli educatori già formati al ruolo e inseriti nel percorso di autonomia di ciascuno studente, attraverso l’inserimento delle attività svolte per l’Accademia nei PEI, al fine di ottimizzare le risorse esistenti sul territorio;

3. ampliamento della platea dei destinatari: definizione di modalità operative per le attività di scouting e di pre-selezione, da svolgersi negli ultimi anni della scuola secondaria di II grado, anche collegate alle esperienze di alternanza scuola-lavoro; laboratori di profilazione e orientamento dei disabili frequentanti le 5e classi di Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado, con attività teorico/pratiche sia di gruppo che individuali; cantieri di profilazione e orientamento per adulti che hanno già completato il percorso scolastico, individuati in collaborazione con i servizi pubblici (CPI L. 68/99, Servizio Sociale Professionale, SIL ecc.); formazione e supporto alle famiglie;

4. definizione, in collaborazione con le aziende della rete, dei contenuti (tecnici e trasversali) dei percorsi di formazione e ampliamento degli ambiti di formazione e inserimento professionale;

5. ampliamento dei “luoghi” dell’Accademia: si ipotizza di attivare dei “poli” per la formazione in presenza itinerante e basata sul coinvolgimento delle imprese partner in territori che coprano diverse aree della provincia (es. Ascoli Piceno; Vallata del Tronto; San Benedetto Del Tronto; Servigliano).

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