IN069 COMPLEMENTI DI IDRAULICA
Prof. GiannantonioPEZZOLICorso di laureainINGEGNERIA CIVILE - V Anno Istitutodi IDRAULICA E COSTRUZIONIIDRAULICHE NOTIZIE GENERALI E NOZIONIPROPEOEUTICHE
I PERIODODIDATIICO
Nel corso vengono approfonditi alcu ni argomenti di Idraulica già tratta ti nel corso comune a tutti gli allievi civili; si aff rontano inoltre problemi part icolar i di interesse dell'ingegnere civile idraulico.
Sono esami propedeutici lemateriedel biennioin generee Idraulica.
PROGRAMMA
Equazionidi Navier-Stokes.
Casiparticolar idiintegrazione Equazionimedie diReynolds,turbolen za
Oscillazioninonlineari,metodiapprossimatidiintegrazione Equazioni integrali,metododi Euleroper leequazioni alle variazioni.
Metodo di Ritz e metodienergetici in generale.
Onde dioscillazione,teoriedel primoesecondoordine.
Motoditrasport o efenomeni connessi
Metodi energeticinello studiodelle onde dioscillazione Influenza dellaviscositànell'attenuazionedelmotoondoso.
Onde lunghe ed ondedi marea in particolare. Metodo di Greenedinvarianti relativi.
Teoria staticadelle maree ed equazione di de SaintGermain. Onde di traslazione inseco nda approssimazione;teorianon lineare.
Il trasportosolido alfondo ed in sospensione
I modelli idraulicidimotia pelo libero,modelli isotr opie disto rti,modellidi motiondosi, modelli di trasporto solido,modellidimacchine idrauliche
ESERCITAZIONI
Di tipo applicativo sugliargomentisvoltia lezione.
LABORATORI Esercitazioni di gruppo. IMPEGNO DIDA TTICO
Sett imanali:4 ore lezioni,4 ore esercitazioni·8orelaborator ialsemest re.
TESTICONSIGLIA TI
J.J.Stoker -«Water waves» -IntersciencePublishers,Inc.,NewYork, 1957 M.S.Yalin -«Theoryof hydraulicModels»,Mac Millan,1971.
H.Lamb .«Hycj rodynarnic s»,Carmbd igeUniversityPresso
IN070 COMPLEMENTI DI IMPIANTI NUCLEARI Prof. Giovanni DEL TIN
Corso di laurea inINGEGNERIANUCLEARE·V Anno Istituto diFISICA TECNICA E IMPIANTI NUCLEARI NOTIZIE GENERALI E NOZIONIPROPEDEUTICHE
IlPERIODO DIDATIICO
Ilcorso sipropone siesaminareicrite ridiprogettodell'impianto nucl eare con parti- colare riguardo agli aspettilegati alla sicurezza.Ilcorso può essereconsigliatoaglial- lievi nuclearicon indi rizzoimpiantistico.
Nozionipropedeutiche:Fisicadel reattore nucleare - Termocinet icatrasmissionedel calore - Impiantinuclear i- Termotecn icadel reatt ore.
PROGRAMMA
1) Generazione e distribuzionedella potenza termicanel nocciolodi un reattore nucleare:distri- buzionespazialedel flusso neutronicoe del flusso termico.Cause di disuniformità nella distri- buzione spazialedipotenza - criteriper l'appiattimentodella distribuzionedi potenza.Criteri per lavalutazione dell'eccesso di reattivitàiniziale-Metodie sistemi per il controllo della reatti- vità:barre di controllo - controllo chimico·velenibruciabili - variazionedi spettro.Generazione di potenzaneimoderator e e neimateriali strutturali -distr ibuzione di potenzanei transito riope- rativi e accidentali.
2) Analisi di sicurezza:
Criteri di sicurezza-analisi dei vari transitori operativi - inserzioni accidentalidi reattività- inci- denti di:perdita di carico,di portata,di refrigerante e del «pozzo»di calore.Principalimodellidi calcolo-sistemi di refrigerazione diemergenza·forze di reazione e forze digetto - sistemi di contenimento:tipi princ ipali e modalità di progetto.Affidabil ità degliimpianti:metodologie dell'albero degli eventie dell'albero dei guasti - Schermaturadei reattori-rilasc i di radioattività in condizionidiesercizio ed accidentali·sistemidi trattamento degli effluenti problemidiinse- diamento diimpiantinucleari.
3) Criter idi progettodei princ ipalicomponenti ESERCITAZIONI
Calco lodi unsistema di contenimentoperreattori ad acqua (PWR e BWR)-calcolo diflessibil ità diunsistemadi tubazioni conrifer imentoallanormativa.
IMPEGNO DIDA
tnco
Settimanali:6 orelezioni-2 ore esercitazioni.
TEST! CONSIGLIA T!
1)Thompson-Bekerly «The TechnologyofNuclearReact orSafety»voi l° e voi 11°
2) L.S.Tong-J.Weisman«Thermalanalysisof pressorized water reactors».Ed.American Nu- clearSociety
3)E.E.Lewis«Nuc lear PowerReactorSafety»Ed.Wiley -Interscience-New York1977.
4) M.Cumo-impiantinucleari-Ed.Utet
IN072 COMPLEMENTI DI MATEMATICA
Prof. Pier Paolo CIVALLERICorsodi laurea inINGEGNERIA ELETIROTECNICA - III Anno
IstitutoMA TEMA TlCO I PERIODO DIDATIICO
NOTIZIE GENERA LIENOZI ONI PROPEDEU TICHE
Il corso si prefigge di integra re le nozioni matematiche nece ssarie agli inqe- gner i elettrotecnic i, con partic olare riguardo alla desc rizione nel dominio delle frequenze complesse delle proprietà dinamiche dei sistemi lineari con parametri costanti.
Sono propedeut ic i gli esami di Analisi matematica l, Analisi matematica Il e Geometria.
Le esercitaz ioni vertono principalmente sull'applicazione delle trasf orm azioni di Fourier e di Laplac e all'analisi di segnali e allo studio diretielettri ch e in regi- me vari abile.
L'esam eè esclusivamen te orale.
PROGRAMMA 1)Funzioni analitiche.
Funzioni di variabile complessa: cont inuità e limiti. Derivazione complessa: tunzioni anali- tiche. Condizioni di monogeneità. La funzione ez: funzioni circolari e iperbotic he. Ric hiami sulle serie dipotenze incampo reale.Serie dipotenze incampocomplesso:funzioni analiti- che definite mediante seri e.Puntoall' infinito nel piano complesso. Integraledi una funzione analitica.Teorema di Cauchy.Prima e seconda formulaintegrale di Cauchy.Esistenza delle derivate di tutti gli ordini.Sviluppo in seri e di Taylor nell'intornodi un punto di otornorttsrno (al finito). Sviluppi in serie di Laurent nell'intorno di un punto singolare isolato.Sviluppo in serie di Laurent in una corona circolare. Singolarità isolat e al finito, e relative caratteristi·
che. Olomor fismo e singolarità all'infini to: sviluppi di Taylor e di Laurent nell'intorn o del punto all'infinito e relative caratt eristich e. Residui. Applicazione al calcolo di integrali defi- niti. Funzioni polidrome. Esempi elementari. Principi di identità e zeri delle funzioni analiti- che. Permanenza delle prop rietà formal i. Prolungamento analiti co: costru zione di funzioni analitic hecol metodo di Weierstrass.Teoremidella media,delmassimoedelminimo rnodu- lo,dei massimie minimidella parte realee delcoeffi ci ent edell 'im maginario di una funzione analitica.Integrale euleriano diseconda speci e:funzioneGamma di Eulero.
2)Teoriadelledistribuzioni.
Generalità.Spazio vettoriale O. Distribuzio ni e spazio vettor ia O'.Supporto di una distri bu- zione. Derivazi one delle dist ribuzioni. Moltiplicazione di una distr ibuzione per una funzione illimit atamente der ivabile.Nozionedi converge nza inOeinO'.Succession i eseriedidistr i·
buzioni. Convergenza delle succ essioni e serie di distribuzioni in O'. Distr ibuzioni con sup- porto limi tato:spazivettori ali Eed E'.Convoluzione didue distribuzioni.Convoluzione di più distribuzioni. Proprietà della convoluzione. Equazioni di convoluzione. Applicazion i all'elet- trotec nic a.
3)serie diFourier.
Sviluppoin seriediFourier di unafunzione periodica.Sviluppo in seriedi Fourierdi unadi- stribuzione per iodic a.Convergenza della serie di Fourier nel senso delle funzioni. Conve r- genza della ser ie di Fourier nel senso delle distribuzioni. Nozioni element ari'sullo spazio di Hilbert:definizioni fondam entali,base hilbert iana.spazi L'.Convergenza di una serie di Fou- rier in media quadral ica.Cenni sull'algebra di convoìuzione O'( ) Applicazioniall'elett rotec- nica.
4)TrasformazionediFourier
Trasformaz ione di Fourier delle Iunziom. Form ule fondamentali Spazio vetto nate S. Tra- sfor mazion e di Fou rier delle distr ibuzioni. Spazio vettonate S' Trastorrnazione di Fourier in L':formuladi Parseval. Trasrormazronedi Fourier della convotuzrone didue ooiù distrbuzro- ni.Applicazion iau'eiettr ote cruca.
5)TrasformazionediLaplace.
Trasformaz ione di Laplace delle funzioni. Trasformazione di Laplace delle distribuzioni.
Formulefondamentali eteor emi. Trasformazi one di Laplace della convoluzione di due o più distribuzioni. Antitrasformazione di Laplace: formula di Riemann Fourier, uso delle tavole. Antitrasformazione delle funzioni razionali. Applicazione della trasformazione di Laplace at- la risoluzione di equazioni di convoluzione e In partic olare di equazioni differenziali lineari ordinari acoeffi cienti costanti. Applicazioni della trasformazione di Laplace alla teoria delle retielettrtche.
6)Equazioniaderivateparziali.
Generalità. Equazioni'a derivate parziali della fisica matematica. Caratteristiche. Classiu - cazione delle equazioni a derivate parziali. Problemi al contorno. Problema di Cauchy. Pro-, blema misto.Problema diCauchyper l'equazione delle onde e per l'equazione del calore in una dimensione. Problema misto per l'equazione delle onde e per l'equazione del calore In
una dimensione.
Impegnodidattico Nonpervenuto.
TESTI CONSIGLIATI
«Dispense diComplementidiMatematica"acurain9.Gilardi.ecoCLUT.
L. Amerio.Funzioni analit ichee trasformata diLaprace.Milano.Tamburini.
L. Ameno .IstituzionidiAnalisi suoenore.Milano.Tamburini
IN074 COMPLEMENTI DI SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
Pro!.Piero MARROCorsodi laurea inINGEGNERIA CIVILE-IV Anno Co rso dilaurea inINGEGNERIA MECCANICA -
V
AnnoIstituto di SCIENZADELLECOS TRUZIONI
NOTIZIEGENERALI ENOZIONIPROPEDEUTICHE Scienzadellecostruzioni.
PROGRAMMA
"PERIODODIDATTICO
1) Travi suappo ggio elastico-IpotesidiWinkler-Travidilungh ezza inf inita . semi nfinita. finita.
2) Lastre pianeinregime flessionale - Applicazion i- Calcolocolmetodo delle diffe ren zefinit e.Cal- colomediante superficidiinfluenza.
3) Struttureagusc io(argomentosvoltodalProt.Cicalae daisuoi collab.)
4) Ceme nto armato precom presso- Calca lofondatosulla teo riadeglistatidicoazi one- Verifiche asollecitazioninormalie taglianti ineserci zioe arottura·Strutture ipers talic he.
5) Comportame ntovisco-elasticodellest rutt ure.
6) Calcoloa rottu ra eaglistati lim itedellestrutt urein cemento armato ordinarioeprecomp resso.
7) Telai piani soggettiaforzeorizzontalievertic ali.
ESERCI TAi lO NI
Riguardanotuttigliargom enti del programmaconimpegnodi5 oresett imanali.
LABORATORI 1eserc itazione.
IM PEGNODIDAtttc o
Orelezioni70-ore eser c rtaztonì70 . ore laboratori 2.
TEST!CON SIGLI AT!
BEL~ U ZZI-«Scienza delleCostruz ioni » - Val.I-III MONTOYA-«Horrniqon arrnado».Ed.Gili.
Appuntideldocen te sulCA P.esugli Statilimite-C.L.U.T
IN075 COMPLEMENTI DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI
Prot.Dante MAROCCH ICorso di laurea in INGEGNERIA CIVILE,MECCANICA· V Anno Istituto di TRASPORTO ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Il PERIODO DIDATIICO
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
L'insegnamento di Complementi diTecnica ed Economia dei Trasporti riguarda es- senzialmente argomentidi trasporto funiviario,aereo e problemi speciali relativi a vei-. coli stradali e ferroviari non trattati nel corso diTecnica ed Economia dei Trasporti di cuiècomplementare.
PROGRAMMA 1) Gli impianti a fune
Caratteristiche e norme costruttive Le funi metalliche:classificazioneed impiego Configurazione delle funi in opera
Funicolari terrestri
Funicolari aeree pertrasportomercie passeggeri Ascensori,montacarichi ed impianti speciali Costi ed esercizio degliimpianti a fune Prove non distruttiveed esamidi laboratorio La pianificazione dei trasporti in zone dimontagna.
2) Problemi speciali sui veicoli per trasporto stradale e ferroviario Prestazioni degli autoveicoli (richiamo principi fondamentali) Le sterzature dei veicoli
Il traino dei rimorchi stradali e ferroviari Frenatura dei veicoli singoli e con rimorchio
Cenni sulla sicurezza dei veicoli e di infortunistica stradale Problemi relativi all'impiego di carburanti non derivati dalpetrolio.
3) Trasporti con sistemi non convenzionali: continui, discontinui. punto a punto, lineari. a maglie. 4) Problemi dell'alta velocità per veicoli terrestri.
ESERCITAZIONI .
I
Sono previste 2 ore di esercitazioni settimanali. A ciascun allievo verrà assegnata una esercita-
zione da svolgere prima dell'iscrizioneall'esame .
I
IMPEGNO DIDA
rttco
Settimanali:4 ore lezioni, 2 ore esercitazioni
TESTI CONSIGLIA TI
M.MATERNINI:Trasporti (esercizio,economia) - QuerinianaEditrice - Brescia. D.MAROCCHI:Funicolari aeree e sciovie.Ed. '74· Levrotto &Berta - Torino D.MAROCCHI:Trasporti su strada-Ed.Levrotto&Bella· Torino
INon COMP LEMENTI DI TOPOGRAFIA
Pro f. Ann a Maria DE MICH ELI SCorso dilaureainINGEGNERIACIVILE -IV o V Anno Istitutodi TOPOGRAFIA E GEODESIA •
NOTIZIEGENERALI ENOZIONI PROPEDEUTICHE
Il PERIODODIDATIICO
IlcorsoèrivoltoagliallieviCivilidel4oo50 anno,in particolari aglistr utturisti,idrau- lici e trasportistichesentanola necessitàdiaffinarele tecniche topog rafic hedi rilievo etracc iamento,alloscopo dicollaudar e e controllare le grandi strutture epredisporr e ilrilievodelterritor io interessato dalle operediingegneria civile.Oltrealla desc rizione ed all'usopratico degli strumenti diprecis ioneadatti alloscoposiforniscono aglistu- denti le conoscenzedi teoria delleosservazionie di calco lo numerico automaticoindi- spensabiliperun trattamento rigoroso deidati.
Devono essere considerati corsipropedeuticiquelli diSc ienza eTecnicadelle co- struzioni, Costruzionidi strade,ferrovieed aeroporti (o Costruz ioniidrauliche)e Calc o- lo numerico e programmazione).Sono da considerare esamipropedeu tici quelli relativi ai corsidel Biennio ivicompresaTopografia.
PROGRAMMA
Fondamentiditeoria delleosse rvazioni.Osser vazionidirettediuna grand ezza.
Strumentied operazionidi misur a diprec isione .Teodoliti,distanziometriad onde,fili e nastri,li- velli di precisione,strumentispec iali.Misuradi angoli azimutal i,di distanze,didislivelli.
Elementidi programmazione:impostazione, analisi,diagrammi diflusso, linguaggioFor t ran.
Osservazioniindirette.Variabile statistica evariabile casualea 2 dimension i.
Calcologeneralizza todelle reti planimetriche .ProgrammaCOMPEN:datidiingressoediuscita , diagrammidi flusso.Esempiodirilievoe dicalcol o di unareteplanimetrica.
Calcolo generalizzatodellereti altimetriche.Prog ram maCOMLlV.Esempio di calcolo di unarete altimetrica.
Misura di pic coli spostamentiorizzontali everticali.
Trac ciamenti piano -altime t ricidiprec isione.
ESERCITAZ ION I
Desc rizioneed usopraticodeglistrumentidiprecisione permisu re di angoli,distanze ,dislivelli:
teodoliti,otstanziometrladonde.livellidi alta precisione.
Esercitazionidiprogrammazioneecalcolo conilcalc olator e elettronico:stesurae messa apun to diprogrammi con accessoalCentrodiCalcolo.
IMPEGNODIOA
rttco
60 orelezioni - 60 oreesercitazioni.
TESTI CON SIGLIATI Per la parte topografic a:
A.M.DEMICHELIS- Leziorudi Complementi diTopografia-Variabil estat istic a evariabil e ca- suale a2dimensioni.Ed.CLUT-Torino
SOLAI NI-INGH ILLERI -Topog rafia-Ed.Levrott o &Bella INGHIL LERI - Topog rafiaGenerale-Ed.UTET RICH ARDUS-Proje ct surveying -Ed.NorthHolland PC.
Perla partedi programmazione:qualsiasimanualeFORTRAN
IN078 COMPONENTI ELETTROMECCANICI Prof. Alfredo VAGATI
Corso dilaurea inINGEGNERIA ELETIROTECNICA-V Anno
IstitutodiMACCHINE ELETTRICHE Il PERIODODIDATIICO
NOTl~/EGENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
Il corsosipropone diesaminarealcun itraipiùcomuniazionamenti dipiccolapoten- za e didescriverele caratterist iche deicomponenti che licostituiscono.
Si inserisce naturalmen tenegli indirizzi«Elettronica industriale" e «Automaticaappll- cata»,essendo rivoltoallacomprensione di automatismilargamente diffusi neimoder- niprocessiindustriali.
Vengono dati per scontati gli argomenti dei corsidi Elettrotecnica e di Controlli euto- matici,nonchè le nozioni di base sul comportamento di transistors, amplificatoriopera- zionali, circuiti logici elementari e sul funzionamento delle macchine elettriche.
PROGRAMMA
Servomotori in c.c.e loro problematica.
Il controllo di velocità e di posizione. Problemi di risonanza torsionale.
Tipi di strutture elettroniche di comando e loro uso diversificato.
Trasduttori di tipo continuo.
Trasduttori di tipo incrementale e loro inserimentonella catena di controllo.
Servoazionamenti ad aggancio difase.
Imotori a passo:concetti generali.
Motoria riluttanza variabile ed a magnete permanente, modelli matematici;condizioni diìrnpie- go.
Azionamentiad anello aperto e ad anello chiuso.
Strutture elettronichedi comando.
Cennisu alcuniservo-motoridi tipo particolare.
LABORATORI
Sono previstevisite inlaboratori o perdimostrazionidiservomeccanismiparticolari
IMPEGNO DIDA
tnco
60 ore lezioni;20 orelaboratori
TESTI CONSIGLIA TI
KUOTAL:IncrementaiMotion Control:DC Motors and Control System SRL Publishinq Companv
KUO:Tneory and Applications of Step Motors - West PublishingCompany M.JUFER:Transducteurs Electromécaniques . Editions Georgi
I
I
IN478 COMUNICAZIONI ELETIRICHE
Prof.Valentino CASTELLANICorso di laureainINGEGNERIA ELETIRONICA-IV Anno IstitutodiELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI NOTIZIEGENERALINOZIONI PROPEDEUTICH E
IPERIODO DIDATIICO
Ilcorsoè destinatoaglistudentiche nonscelgono l'indirizzo di teleco municazio ni.
Presuppone unabuona conoscenza deiconcetti fondamentalidell'elett rotec nica e dell'e lettronica nonchè le metodologie apprese nelcorso. Nozionipropedeutiche:
Complementidimatematica.L'esameconsta diuna provascrittae diunaprova orale.
PROGRAMMA
Lo scopodel corsoè quello difornireuna preparazionedibasenon specialisticasulletecniche usate per la trasmissionedell' informazionenei sistemidi comunicazionielettriche.
Il programma è artico lato sullostudio di tre problemitipici:la trasmissionein banda base dise- gnaliditipo numerico(ad esempioletelesc riventi),la trasmissione inbanda basedisegnaliditipo analogico (ad esempio ilsegnale vocale );la trasmissionein bandatraslata(cioèle modulazioni).
L'esamedeivariargoment iè motivatoviaviadalleesigenzediapprofon direiproblemiindicati.Si studianocosìla rapprese ntazione disegnali,il rumore edisuoieffetti,ledistorsioni int rodottedai canali edi metodi più comuni per valutarele prestazioni di unsistema.
ESERCITAZIONI
Occupano circa un terzo delcorso e consistononellosvolgimento in auladieserc izi LABORATORI
Dimostrazionicollettivealla finedel corso.
IMPEGNODIDA
rnco
Setti manali:6 orelezioni;4oreeserc itazio ni.
TESTI CONSIGLIATI
S.Benedetto-E.Biglieri-Teoriadeisegnalidete rminati(Boringhieri).
S.Benedetto-E.Biglieri-Teoriadellaprobabilitàe variabilicasuali(Boringhieri).
V.Castellani-Rumore-(Boringhieri) .
AB.Carlson.CommunicationSystems-(McGrawHill).
K,S.Shanmugam-Digitai and Analoy CommunicationSystems(J.Wiley).
IN479 COMUNICAZIONI ELETIRICHE Pro!. Mario PENT
Corsodi laurea inINGEGNERIA ELETIRONICA-IV Anno Istitu todiELETTRONICAE TELECOMU NICAZI ONI NOTIZIEGENERALI E NOZI ONIPROPEDEUTI CHE
I PERIODODIDATIICO
In questocorsovengono presentatelenozioniteoric he ed applicativefondamentali per l'analisi elaprogettazionedi apparatie sistemi ditelecom unica zione.Ad essofan- noriferimento tutti gliinsegnamentispecia listiciprevisti pergli indirizziditelecomuni- cazioni,per iqualicostitu isceun indispensabile punto dipartenza.
Sono nozionipropedeutiche gli argomentisvoltineicorsidi:teoria deisegnali,com- plementidi matematica ,elettronicaI,campi elettromagnetici,teori a delle reti.
PROGRAMMA
1) Breverassegnadeiprincipa li tipi di segnali di infor mazione.in relazionealle sorgentiche lipro- ducono,e lorodescrizionein termini statistic i(dens.diprobabilitàespettr i).
2) Canalidi comunicazione.Fenomeniche inducono disturbisulle comunicaz ioni:distorsioni e ru- more.Valutazionedella qualitàdi un canale:rapportosegna leldisturbo
2.1)Rumore.Mec cani smidi generazione del rumoree principalisorgent i.Circuiti equivalent i per ilrumore.Cifradi rumo ree temperatura di rumor e ottimizzazionedel generatore.
2.2) Sistem i con rumor eedistorsione.Effetti congiunti. Ottimizzazione.Filtro ottimoalla Wiener 2.3)Distorsionidi nonIinearità.Prestazioniin presenza anche dirumore.Ott imizzazionedelli- vellodel segnale.
2.4)Esempipraticidicanali:canale su linea -canale radio.
3) Modulazionianalogichediportani sinusoidali(ampiezza.fase. frequenza).Spettrid~segnali modulati.Demodulazionein presenzadirumo re.Applicaz ioni.
4) Trasmissionenumerica .Effettidelladistor sionesucanalilineari. Interferenza intersimbolica . Effettidelrumore.Calcolodella probabilitàdierrore. Ricev itore otti mo.
5) Modulazioninumeric he.Desc rizione interminidi spazidei segnali.Calcolodelle prestazioni (probab.di errore).
6) Trasmissione disegnalianalogiciper via numer ica.PCM.Rumoredi quantizzazionee di errore. Compressioneedespansione.Modulazione delta.
ESERCITAZI ONI
Eserc itazionidicalcolo:calcolidi verificaedi progett azione suivari temipropostinellelezioni.
I
LA BORATORI /
Acaratte reprevalentementedimost rativo
I
IM PEGN O DIDA
tnco
Settiman ali: 6 orelezioni;4 ore esercitazioni;2orelaborator i TEST!CONSIGLIAT!
Appuntidelle lezioni delcorso.
IN082 CONTROLLI AUTOMATICI Prof. Luigi PIGLIONE
Corsodilaurea inINGEGNERIA ELETIRONICA .IV Anno Istituto di ELETTROTECNICA GENERALE
NOTIZIE GENERALI E NOZIONIPROPEDEUTICHE
I PERIODO DIDATIICO
Ilcorsodi Controlliautomaticiè rivolto all'analisidisistemi fisici,con lo scopo prlncì- pale dideterminarele condizioni di funzionamento dinamiche e direndere possibile il comando di alcune loro grandezze(ad esempio la velocità per un motore,la tensione perun generatore,ecc.)in modoautomatico.
Dituttele possibilieventualità chesiincontr anonelle praticheapplicaz ioni,ilcorso delimita ilsuocampo diinteresse aisistemilinearia unasolagrandezza dicomando cioè quelle applicazioni,che se pure più semplicisono però di maggiore diffusione e impiego;esso rimanda ai corsiseguenti di Automazionee Tecnica della Regolazione lo studio disistemipiùcomplessi oconspecifiche più stringenti.Anche sotto l'aspetto delfuturosvilupponell' automatica,ilcorso rappresentauno studioessenzialedi base e diformazione che poneiprinc ipifondamentaliper l'approfondimento ulteriore.
Indipendentementedauno sviluppo diinteresse nelcampo dell'automatica;il corso accentua l'attenzionesull'analisi degli apparatifisici (siano essi di limitate dimensioni quali ad esempiountransistoreoppure di complessità maggioriquali ad esempioun in- tero impiantoelettrico )sottol'aspetto di sistema. Questopunto di vistatende a illustra- reil comportame ntoe lecaratte ristichedi un apparatoin base alle relazioniesistent i trale grandezze fisicheche agisconosull'apparatostesso e le grandezze che da que·
sto sono originate,in certo modo prescindendo dalla costituzione di esso.Ciò permette di costituire sistemipiù complessiaventicomponenti fisicidi diversa natura (elettroni·
ci,elettromeccanici,fluidi,termici ecc.)erenderlioperativiin base alleloro conoscen- ze come sistema e non in base alla conoscenza specifica di ciascun elemento, quest'ultimo destinatoaivari specialistidei singolirami.
Per seguire proficuamente il corso di Controlli automatici, sono utiligli argomenti trattati nei corsidi Elettrotecnica ,Complementi di matematica.
ESERCITAZIONI
Ilcorso proponeapplicaz ioninume richeintegratecon losvolgimento degliargomenti:sono facol- tativeesercitazioniinlaboratorio e dicalcoloautomatico.
IMPEGNO DIDA
tnco
Sett imanali6 orerezlonì.zoreesercitazioni.
TESTICONSIGLIA TI
«Cont rolli automatici»,ed.CLUT (sedeinterna).
D'Azzoand Honpis.«LinearContro l SystemAnalysisand Design».McGraw·Hi ll.N.Y.
IN488 CONTROLLI AUTOMATICI
Prof. Franco FERRARISCorsi di laurea in INGEGNERIA ELETTRONICA,NUCLEARE-IV Anno
Istitutodi ELETTROTECNICAGENERALE Il PERIODO DIDATTICO
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
II corsoèprevistoper glistudentiche non hanno frequentatoquellodi «Teo ria dei si- stemi»e che quindi non intendono inseguito seguire corsiparticol armenteorientati all'Automaticae Sistemistica.Il corso pertanto dà leinformazioni dibase sulla modelli- stica deisistemi lineari e sul controllo moderno e classicodisistemi a uningresso e ad una uscita.
Èindispensabile che glistudentisappiano usare le metodologie studiate nelcor so di Complementi dimatematica e siano a conoscenza dei problemitratt ati in Teoriadelle reti elettriche e in Elettronica.
PROGRAMMA
1) Descrizione dei sistemi dinami cied elementidi rnodellistica.Schemia blocchi,algebra dei blocchi,riduzione diunoschema a bloc ch iin forma canonica .Esemp idi applicazione deiprin- cipi dimodellisticaasemplic isistemi elettrici,meccanici ,elettromeccan ici,termici,idraulici,
tluidici. -
2) Descrizione dei sistemidinamic imedianteequazion idi sfato.Equazionidistato di sistem iinca- tena aperta e in catena chiusa.Compendiodei principalieffe ttìdellaret roazione.
3) Richiamisulla risposta nel tempodisistemidinamicilineari.Effetto deidisturbi,delcomando e del riferimento sull'uscitadi sistem idinami c icon unavariabile controllata.
4) Richiamisulla rispostain frequenza. Diagrammilogar itmic i di modulo e fase.Sistemia non mi- nima rotazione di fase.Teorema diBode.Analisideisistem idelsecondo ordine nel domin iodel- la frequenza e del tempo: confronti.
5) Teoria elementaredella stabilità dei sistemi dinamici lineari. Compendiosugli effett i dellarota- zione.Criteriodi Nyquist.Cerchi M. Utilizzazioneeventualedei diagrammidi Bode.Marginedi fase e diguadagno.Luogo delle radici:analogiaelettrostatica,regoledi tracc iarne nto,varie uti-j
lizzazioni e forme particolari. /
6) Specifichetecniche per il progetto dei sistemi di controllocon un ingressoe una usci ta.Specif i- che sulla stabilità relativa e rapidità dirisposta,sugl i erroridirip roduzione del riferimento ,sugli effetti dei disturbi additivie parametrici,sulla limitazio nedelle variabili pericolose.
7) Progetto deisistemi di contro lloperretroazione dallevari abili distato:retroazione daglistati e compensazione incasc ata come ampliamen todelle possibilità operativediunsist ema avente comunque retroazionedagli stati.
8) Progetto delsistemi di controllopercompensazione incasc ata esenza retroazione dagli stati.
Progetto diretiintegrative, derivativee integr ode rivative.Esempie studidi numerosicasipar ti- colari.
9) Accenniai sistemiadaticam pionati.Trasforma taz.Diagra mmadi Nyquiste Bodepersistemi a daticampiona ti. Accenno aisisteminon lineari.Met ododellafunzionedesc ritti va.
ESERCITAZIONI
Il corsocomp rendeeserc itazi oni obbuqato rieinaulaefacoltative dicalcolo automatico.
LABORATORI
Facoltativo-Progetto e messain punto disemp licisistemidicontro llo.
IMPEGNO DIOA
tnco
Settimanali:4 orelezioni,4ore eserci tazi oru. 2 orelaboratori .
TESTI CONSIGLIA TI
D'Azzo and Honpis-«Linear ControlSyste msAnalysis and Design »,Mc Graw-Hill, N.Y.- KOGAKISHA.LTD,lnternat iona lStude ntEdltlon.
IN489 CONTROLLI AUTOMATICI
Prof.Giuseppe MENGACorso di laurea in INGEGNERIA ELETIRONICA -IV Anno Istitutodi ELETIROTECNICA GENERALE
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
Il PERIODO DIDATIICO
Il corsoèstato programmato appositamente pergli studenti che hanno già seguito quello di Teor iadei sistem i;pertanto,date le basi di cui gli studenti sisuppongono in possesso,il corsopuò approfondiremaggiormentela trattazione del progetto dei siste- mi dicontrollo sia con unavar iabile,sia con più variabili.È indispensabileche glistu- denti sappiano usarele metodologie studiante nel corso di Complementi di matemati- ca,e siano a conoscenza di problemitrattatiin Teoria delle reti elettriche,e in Elettro- tecnica.
PROGRAMMA
Dopouna rapida enon formalizzata trattazioneintrodutt iva del problemadel controllo e deicom- piti del progettista deisistemiad essoadibiti,siesponeuna primaparteche riguarda fondamental- mentel'analisi deisistem idotatidi controlloin catenachiusa.Questa comprendein primo luogo ri- chiami di teoria dei sistemi,teoria dei segnali,calcolosimbolico,processi stocasti ci applicati ai si- stemi con retroazione eint roduce al concetto di incertezza diun modello approssimato;inoltre comp rende una prima esposizio nedellevarie strategiedi controllo,senza peraltrofarne una valuta- zione comparata.La prima parteproseguepoicon l'esposizione delleproprietàfisiche e deimodelli mate mat icipiù usati,anche se approssimati,disemplici sistemi di natura meccanica,elettromec- canica,termica,idraulica,ecc.,chesiincontranopiù frequentemente nella pratica attuazione dei cont rolliautomatici,per terminarecon la trattazione deipiùnoti argomentielementari di teoria del controllo,qualilostudio dellastabilitàcon ilcriterio di Nyquist,idiagramm idi Sode e derivali,il luo- go delleradic i,ec c..
La seconda parteriguarda essenzialmenteil progetto deisistem i linearidi controllo.In essa un capitoloè interamente dedicato alle specifichedi progetto,esopratt utto a una lorovisione critica nell' evoluzione storica tuttora in corso .Un altrocapitolotrattaspec ific amente il progetto dei siste- mi dicontrollocon una variabile,e in questa sede si eseguelavalutaz ione comparata dellevarie st rategie preventivamen teesposte,perorientareallasceltadella più adatta invari casi particolari che si presentano.Un successivo capitolotrattapoi il progetto dei sistemi dicontrollo con più varia- bili,Iimitandone la trattazionematematicaalminimo indispensabile,mainsistendo sulle proprietà fisichee funzionali. Un ultimocapitoiopresenta un'introduzioneai sistem idi controllo con dali cam- pionati.
ESERCITAZIONI
Il presentecors o comprende esercitazioniInaula einlaboratorio, nonché- facoltati ve-di calcolo automatico.
IMPEGNO DIDA
tttco
Setttrnanali :6 ore lezioni,6 ore esercitazioni,2orelabor atori.
TESTI CONSIGLIA TI
"Sistemi linear idi controllo »-voi IeIl - ed.CLUT(sede internaPolitecnico).Questo testo con- tienetemiperesercitazioniin aula.
IN087 CONTROLLO DEI PROCESSI
Prof. Donato CARLUCCICors odilaurea inINGEGNERIAELETIRONICA,ELETIROTECNICA-V Anno IstitutodiELETTROTECNIC A GENERALE Il PERIODODIDATIICO
NOTIZIEGENERALI ENOZIONI PROPEDEU TICHE
Ilcorsoha comeobiettiv oquellodipreparareilfuturoingegnerealla progettazionedi sistemi dicont rollodeiprocessi. Inesso,vengonopresentat e lemodernemetodologie di progetto conparticolare riferimento siaalla lororealizzazioneattraverso l'impiego di elaboratori elettronici numeric isia allavalutazione dell'affidabiltàe deicosti.
Nozionipropedeuticheperpoter seguirecon profittoil corso,èneces sarioche l'al- Iievo,oltread avere seguitoilcorsodi Teoriadei Sistemi,siainpossessodeiconcelli fondamentalidell'Elettr otecnicaedell'Elett ronicaeabbiafamiliaritàcon le metodolo- giematematicheche formanooggett o delcorsodicomplem enti diMatematica.
PROGRAMMA
Ilcorsocontienelapresentazione diteorie e metodi propedeuticialle applic azioni,distinte neise- guentiargoment i:
Rich iami sulle metodologie di controllo neldomi niodellafrequenzaper siste milineari a piùin- gressied apiùuscite.
Tec nicheper la descrizionee perla simulazionedeisistemidinamic idiscreti nel tempo:equa- zioni alledifferenze,trasformataZ, rispostain frequenza,trasformatadisc reta diFourier.
Tec nic hedicampionamentodeisegnaliall'intern odiunsistemadicontrolloin catenachiusa.
Tecn ic hediprogetto del controllodeisistem idiscret iapiùingressie piùuscite:
Controllodi sistemiadaticamp ionati
Tecni chediprogett odelcont rolloneldominiodeltempoper sistemidescrittiattrave rsoequa- zioni di stato.
Trattamento dell'incertezza emodificadelle spec ific he del contro llo per tenere inconto l'inc er- tezzasulla conosc enza delprocesso.
Sistem iagrandi dimensioni:desc rizione delle differentitecniche di contro lloin funzione della quantit à diinformazionedisponibile.
Affidabilitàdi un sistemadicontrollo.
I
Valutazionedel costo.in hardwareedin soft ware.della realizzazionedelsistemadicont rollo.
I
ESERCITAZIONI /
Sonosvoltein aula.inquesta sede gliallievi eseguono passoper passo illavoro didescrizione det- le equazioni del processo,di definizionedellespecif ichediprogett odel controllo.diuna primascel- ta dei trasduttori e degli attuator ie giungonoalla stesuracompleta di un progetto di primotentativo, valutandone la criticit à,l'affidabilità ,icosti.
IMPEGNO DIDA
tttco
Settima nali: orelezioni 4 - ore eserc itazioni4
TESTICONSIGLIATI
Sonodisponibiligli appuntidelcorso scrittidaldocente.Eventualitesticomplementari saranno consigliatidurantelo svolgimento del corso.
IN089 CONTROllO onlMAlE Prof. Enrico CANUTa
Corsidilaure a inINGEGNERIA ELETIRONICA,ELETIROTECNICA-V Anno Isti tu to diELETTRO TECNI CA GENERALE Il PERIODODIDATIICO
NOTIZI E GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
L'uso sempre piùvasto dell'elaboratorenumerico per l'automazione eil controllo dei sistemidi produzione,ditrasportoe organizzativi,staportando a una revisionesia del- letecniche di progetto siadegli apparatidi controllo,Lo scopo di questo corsoèdiin- trodurre all'uso diqueste tecnich e,chesi avvalgonodeimetodi siadella programma- zione matematicasia del calcolonumerico,edi mostrarne i campi diapplicaz ione .
Gliargomen ti tratt atinelcor so richiedonouna buonaconoscenzadellaTeoria deiSi- stemi e deiContro lliAutoma tici.
PROGRAMMA
1) Argomenti introduttivi
-metodie algoritm inumeric idiott imizzazione -analisidisistemistocastici
2) Sintesidi sistem idi controllo linearimultivariab ili -spec ific he eindic i diprestazionedei sistemi di contro llo
·posizionamento ottimodeipoli in catena chiusa.
-equazione diRiccati. aspett i numerici
-ricostruzionedello stato -osservator e diLuenberger - tec niche per sistemia grandidime nsioni
3) Sintesidel contro llo persistemistoc asticilineari -stimadello stato - filtro di Kalman
- princ ipiodi separazionetra stima e contr ollo
·tecnichedi contro lloautosintonizzantee adattativo -tecn iche persistemi a grandi dimensioni 4) Controllo ottimo
-ilprincipiodelmassimo diPont riaghin -ilmetododellaprogram mazionedinam ica
·algoritm i numerici -controllodi reti di trasporto.
ESERCITAZI ONI
Le esercitazioni.che vengonosvoltein gran parteall'elaboratorenumeric o.si propongonodi ot- frire la possibilità disperimentar ele tecnichedi controllo presentateinrezìonecon l'aiutodipro- grammidi calcolopredisposti.
IM PEGNO DIDATT/CO
Settim anali:orelezioni4- ore esercitazioni4.
TEST! CONS IGLI AT!
Gli argomentidelcorso sonoper oracontenuti inappunti manosc ritt i in cors o di stampa.
Un testoin italianoche contienepartediQuanto svoltonelcorsoè:
G.Sertoni,S.Seghelli.C.Capita ni. M.Tibaldi .«Teoriaetecnica della reçotaztone automa- tica.PitagoraEdit rice.Sologna.
Un buontestodidatt ico inlinguainglesecheIn partericopre Quelloinitaliano,è:
H. Kwakernaak. R. Sivan - «Linear Optimal Control Systerns ». Wiley Interscience. New York.
Alt ritestiverrannoconsigli atiduran teIlcorso
IN090 CORROSIONE E PROTEZIONE DEI MATERIALI METALLICI Prof. Mario MAJA
Corso di laureainINGEGNERIACHIMICA- VAnno Istitu to diELETTROCHIMICAE CHIMI CA FISICA
NOTIZIE GENERALIENOZIONIPROPEDEUTICHE
IlPERIODODIDATIICO
Il corso ha loscopodi for nireagliallieviingegneri esaurient i infor mazioni suidanni provocati aimateri alimetallici in operadapartedegliagent i corros ivi e sui metodi di prevenzione eprot ezione.Lostudio della mater iapresuppon ela conoscenzadelle se·
guentimaterie:Chimica generale,Fisica,Metallurgia oTecnologiadei materialimetal·
Iici. '
PROGRAMMA 1) Intro duzione.
Prop rietàtermod inamic he dellespec ie chimiche.Caratteristichedellesoluzionielettro litic he. Potenzialidi elettrodo.Diagramm ipH. potenziale.Fenomenidioolartzzazione epassivazione.
Potenziali diisopolanzzazione.Comportamento anodicodeimetalli. Influenza deglielementile- gantisulla passivazione.Pileincorto circu ito.Corrosionedeimaterialimetallici.definizione e classific azione.
2) Corrosionead umido.
Principifondamental i.reazionicaratte ristic he,ette ttidiossigenoedidrogeno, fattor idi iocauz- zazione.Parametricheinfl uenzanolaveloc ità dicorrosione.Morfologiadeivari tipi dicorrosio- ne:per coppiegalvaniche,per aereazionedifferenziale.per punti.intercristallina,tensiocorro- sione,corrosionernicrotnoloqica. .
3) Provedi corrosione.
Unific azioneetipidiprove.ApparecchiperIl controllo elo studiodeifenomeni dicorrosione:
cameraanebbia salina.ootenziostati.ecc. 4) Materialie ambiente.
Comportamentodimetalliinambientidiversiconparticolareriferimento a ferro.rame,zinco./
alluminioeloroleghe.
5) Prevenzionecontro la corrosione. /
Fattor iinfl uenti la progettazione degli impianti.Protezroneanodica e catodica.Ricopr iménti metallicie trattamentiprotettivi.Rivestime ntiisolan ti.Vernic ie loroproprietà.
!
6) Corrent i vaganti.
Corros ionepercorrentivaganti.rilevamento deiootenziahdelterreno.Protezionedi cavi,guai·
ne metallichee strutture nelsuolo. 7) Casipraticidi cor rosione.
Cor rosione nelelcaldaie.Corrosionedisaldature.Cor rosionedI tubazioni estrutture metallic he nelterreno edInoperemurarie.Corrosione di rìvesum ennprotettivt:cromature.nichelaturee zincature.Corrosione da partediagenti specihcie diidrocarburi.Corrosionedaparte diagenti atmosferic i.
8) Corros ioneasecco.
Reazionitra gas e rnetalli.FenomenrdIoss.dazìone a caldo.Decarburazrone edalterazionesu- perfic ialedeimetalli.Formazione ed effettodegl istrauOSSIdati. Cmeticadiaccrescimento de- gli strati superticiau Ossidazi oneaccelerala
IMPEGNO DIDA
mco
Nonpervenut o
TESTI CONSIGLIATI
G.Bianchi.F.Mazza· -Fondarnentaf di corrosione e protezionedeimetalli- -Tamb urini,Milano.
M.Fontana «Corrosion Engineering-- Mc Graw-Hill,New York. G.Guzzoni--Corrostone deimetallieloro protezione- - Hoepli,Milano.
U.R.Evans- -The corrosionand oxidation of rnetals»Arnold,Londra.
R. Piontelli . -Elernenudi teoria della corrosio nea umidodei materiali metallic i» - Longa- riesi.Milano.
IN091 COSTRUZIONE DI GALLERIE
(sem.)Prof. Nicola INNAURATO
Corso di laurea inINGEGNERIA MINERARIA - V Anno Istituto di ARTE MINERARIA
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
Il PERIODO DIDATIICO
Il corsoha lo scopo di impartirenozioni aggiornate sugli aspetti scientificietec nic i principali della costruzione di gallerie:metodi di scavo;concezione e calcolodeirive- stimenti;ambiente di lavoro e sicurezza;termini contrattuali.
Èprevista da parte degli allievi ingegneri che seguonoil corso una preventivacono- scenza delle discipline dibase quali Scienza delle costruzioni,Principidi geomeccani- ca, Meccanica delle rocce,Geotecnica.
PROGRAMMA
Classificazione delle galleriein relazione alla loro destinazione.Forma dellesezionitrasversali.
Determinazione dei carichi agentisuirivestimenti:metodi empirici;metodi che ricorronoalcal- colo.
Classificazione deiprincipalitipi di armature erivestimenti;loro calcolo e messa in opera.Cen- ni sul consolidamento delle rocce poco coerenti prima durante e dopo lo scavo.Procedimenti speciali.
Metodi e mezzi di scavo delle gallerie:criterigenerali di organizzazionedel lavoroin galleria;
scavo in rocce che non richiedono l'immediataposa di armature;scavoin rocce che richiedo- no l'immediataposa diarmature;scavoin rocce sciolte od acquifere.Comparazione tra scavo con esplosivo e con macchine d'abbattimentointegrale e continuo.
Elementi per il calcolo deicosti;classificazionedelle rocce ai fini contrattuali (cenni).
Condizioni ambientali in galleriae problemi di sicurezza ed igiene del lavoro.
ESERCITAZIONI
Esemplificazionedel cicloorganizzativonello scavo di gallerie:rocce che non richiedono l'imme- dita posa di armature;scelta dei mezzi e delle attrezzature;analisi dei tempi di ciclo ed individuazio- ne delle principali voci di costo.
Rocce che richiedono l'immediata posa dell'armatura :calcolo dei carichi e dimensionamento del rivestimento.
Scavo con macchine di abbattimento integrale e continuo:studio ed analisi di alcuni casireali.
IMPEGNO DIDA
rnco
Settimanali:3 ore lezioni,3 ore esercitazioni.
TEST! CONSIGLIA T!
K.Szechy - The art of tunnelling - AkaderniaiKiadò.Budapest,1966.
H.Kastner - Statik des Tunnels - und Stollenbaues.Springer.Berlin,1962.
IN492 COSTRUZIONE DI MACCHINE
Prof. Renato GIOVANNOZZ ICorso di laureainINGEGNERIAMECCANICA- IVAnno Istitu to di COSTRUZIONE DI MACCHI NE
NOTIZIEGENERALI E NOZI ONIPROPEDEUTICHE
Il PERIODO DIDATIICO
Corsipropedeutici:Mecc anica applicata allemacch ine,Scienzadellecostru zioni, Tecnologia meccanica.
PROGRAM MA
Resistenzadei materialieprove relative afaticaeascorrimento.
Le varieipotesidi rottura eilloroimpiegoperivaricasidi soll ec itazione eperivarimateriali.
Collegamentiforzatia caldoeafreddo.
Chiavette longitudinali,tangenziali e trasversali;linguette,accoppiament i sc analati;dentature HIRTH;spine.
Filettature,viti,bullonieloro accessori.
Molle.
Supporti portantiedi spintaconcuscinett i di strisciamento.
Applicazi one teoricadella teoria dellalubrifica zione nei cusc inetti dispinta e porta nti.
Risultatidella teoria diHertz.Calco lodi cusci nettia sfere e a rulli.
Cuscinettia rotolame nto.
Silentbloced elementielasticianaloghi.
Assie alberi.
Giunti.
Innesti Frenie arresti.
Materieplastiche (cenni).
ESERCITAZIONI
Consistononello svolgimento delprogettodi massima(disegno ecalcoli)didue gruppi meccanici;
chedanno mododiapplicare granparte di quantoillustratonelcorso.
IMPEGNO DIDA
rtico
Setti manali: 4orelezioni,6 oreesercitazioni.
TESTO CONSIGLIATO
R.Giovannozzi-«Cost ruzionedi Macchine»-VoI. I.Ed. Patron,Bologna.
IN493 COSTRUZIONE DI MACCHINE Prof. Guido BONGIOVANNI
Corso di laurea inINGEGNERIAAERONAUTICA- IV Anno
IstitutodiCOSTRUZIONE DI MACCHINE Il PERIODODIDATIICO
NOTIZIE GENERALIENOZIONI PROPEDEUTICHE
Ilcorso halo scopo difornireicriteriperilcalcoloedil progettodegliorgani dimac- china fondamentali,dei qualiviene preso in esamelastruttura, il funzionamento edil dimensionamento.
Corsipropedeutici:Meccanica applica taallemacchine,Scienza dellecostruzioni, Tecnologia meccanica,Disegno meccanico.
PROGRAMMA
Richiamisugliingranaggicilindrici.
Calcolo di resistenza degliingranaggicilindrici.
Resistenzadei materialieprove relative a fatica e ascorrimento.
Collegamentiforzatiacaldo eafreddo.
Chiavette longitudinali, tangenziali e trasversali:lingue tte,acco ppiamentiscanalatì:dentature HIRTH:spine.
Filettature,vit i,buuoneeloro accessori.
Molle.
Supportiportantie dispintacon cusc inettidist risc iamento.
Applicazione teorica della teoria della lubrificazioneneicusc inett idi spintae portanti.
Risultatidella teoria diHertz.Calcolodicusc inettiasferee a rulli.
Cuscinettia rotolamen to.
Assi e alberi.
Giunt i.
Innesti.
Frenie arresti.
ESERCI TAZIONI
Hanno lo scopo di awiarel'aurevo al lavoro di calcoloe di progettodigruppimeccanici;nel cor so di esse vengono affrontatelefasi perilprogettodi massima diungruppo mec canico utilizzatoin campo aeronautico,consistent i nel calcolodegli organifondamentali,neldisegnodel complessivo edialcuni particola ri.
IM PEGN O DIDA
rnco
Settimanali:4 ore lezioni,4ore esercitazioni TESTICONSIGLIATI
R.Giovannozzi-«Costruzione di Macchine»- VoI. I-Ed.Patron,Bologna.
IN093 COSTRUZIONE DI MACCHINE Prot. Graziano
CURTICorsodi laur eainINGEGNERIA NUCLEARE·IV Anno IstitutodiCOSTRUZION EDIMACCHINE
NOTIZIEGENERALIE NOZIONIPROPEDEU TICHE
/IPERIODODIDATIICO
Il corsohaloscopo di fornire agliallieviingegnerinucleariicrite riperil calcoloe il progettodeglielementifondamentalidi macchine,deiqualivengono presiinesamela struttura,ilfunzionamentoeildimensionamen to.
PROGRAMMA
Mat erialie loro caratteristiche
La resistenzadeimaterialia faticae allo scorr imen to.
Tensioniprincipali,statibiassialietriassiali ditensione,ipotesidirott ura.
Effett idi intaglio.
Saldature:resistenza staticae a fatica. Collegame ntiforzati.
Chiavette,linguette,accoppiame ntiscanalati.
Molle.
Risult atidella teoriadi Hertz.
Cuscinetti:generalitàe montagg iodegli stessi.
Assie albe ri.
Giunti:generalità;giunt irigidi,semi rigidi,elastici,giunt icardanic i
Innesti:generalità;innestia denti,innesti a frizione (piana,conica), innesticentrifugh ie ruote li- bere.
Ingranaggi adevolvente:ruotea dentidirittiedelicoidali,norma lie corrette :ruoteconiche;
condizionigeometri che-cinematichee verifiche di resistenza. . Disc hirotantia fortevelocità e sottopostia gradienti termici.
Tubispessi.
Vibraz ioni f1essionalie veloc itàcritiche disistemi amasse concentratee distribuite.
Oscillazioni torsio na!i.
Valvole edorgani diintercettazione.
ESERCITAZIONI
Consiste nellaprogettazione diun gruppomeccanico ,norma lmentedestinatoadapplicazioniin campo nucleare,e comprendedueparti:la primariguardanteildimensionamentodi massima(di- segni ecalcoli) delgruppo,la secondacalcolitabellar i su argomen tipiù speci fi ci,Qualiad esempio ruote dentatecorrette,vibraz ioni f1essionali,torsionali ecc..
IM PEGNO DIDA
t ttco
90 orelezioni: 60 ore eserc itaz ioni.
TES TI CONSIGLIATI
R.Giovannozzi.«Costruzionedi Macch ine»-VolI.I.Il.Ed.Pat ron,Bologna.
IN094 COSTRUZIONE DI MACCHINE E TECNOLOGIE
Prof. PasqualeMarioCALDERALECorso dilau reainINGEGNERIAMINERARIA-V Anno Istituto di MOTORIZZAZIONE
NOTIZIEGENERALIE NOZIONIPROPEDEUTICHE
IPERIODODIDATIICO
L'insegnamento,che costituisceun corso ridottodiCostruzionedimacchinesu base annuale ,ha lo scopo difornir e agliallievi ifondamentidelcalcolostrutturalee deipro- blemi costruttividegli elementidellemacchine.
Per poter seguireconprofiloilcorsoèconsigliabileche l'allievo sia in possessodei concetti fondamentali di:Disegno meccanico:Tecnologie meccanich e(lavor azioni per asportazionedi truciolo,lavorazioni per deformazioneplastica,formaturaperfusione, tecnologiadellasaldatura );Scienzadelle costruzioni (fondamenti della teoria dell'ela- sticità ,equazionidiequilibrioe dicongruenza, calcolodellostato disollecitazione ,di tensione e dideformazione nelle travi isostaticheed iperstatiche ).
PROGRAMMA
Il corso comprende iseguenti argome nti:
Resistenza deimateria liallesollecitazionistanche e dinamiche Resistenza a fatica.
Coeff ic ienti di sicurezza,affidabili tàe crit eristatist icidiprogettazione.
Le varie ipotesidi rotturaedilloroimpiego perivar i casidi sollecitazione e perivarimateriali.
Saldatura.
Collegamentiforzatia caldoe a freddo.
Calcolodi resist enzastaticoedinamicodeicollegamentifilettati.
Calcolodi resist enza degli element idelle macchine:cuscinetti di strisci arnento,sopportiMi·
chell,assied alber i, sopporti elastici,giunti, innesti.
TeoriadiHertz.
Criteri statis ticiescelt a acatalogo deicuscinettidirotolame nto.
Freni.
Cinematicadelle ruotedentate e calcolodi resistenza degli mgranaggi.
Trasmissionimeccaniche:cinghie e catene. I
Solidia forte curvatura:ganc iecatene.
Calcolodeidisch irotanti afort ivelocit à.
Funi metalliche: formazion i,sollecita zioni, resistenzastatica ed a fat ica,prove sui filie sulletu- ni, rigidezza.
Problemidi vibrazioniassiali,flessionalie torsionali.
Ilcorso comprendeuna partecomplementa re(facolt ativa)sulcalcolostrutt ural e,conglielementi finiti,dielementidimacchine.
ESERCI TAZ IO NI
Dime nsionamento edisegnoesecu tivodiuno o due gruppimecc anici.
IMPEGNODIDA
tttco
56 orelezioni,84 ore eserc itazioni
TESTICONSIGLIATI
R.Giovannozzi."Costruzionedi macchine...VolI.I . Il .Appuntidelcorso.
Appunti delcorso.
IN095 COSTRUZIONE DI MACCHINE PER L'INDUSTRIA CHIMICA
Pro !. Pasqua le Mario CALDERALECorso dilaur eainINGEGNERIA CHIMICA-IV Anno Istitu todiCOSTRUZIONEDI MACCHINE
NOTIZIE GENERALI NOZIONI PROPEDEUTICHE
IPERIODODIDATIICO
Il corso halo scopo di fornireaglialliev iingegneri chimicile nozioninecessarieallo studiostruttu raledelle apparecchiaturechimiche (for ma,resistenza.materialiadotta' ti).
Sononozioni propedeu tic he:ScienzadelleCostruzioni-Disegnotecnico
PROGRAM MA
Approfondimentisuglistatidi tensione e di deformazione
Normalizzazionediapparecc hiature (UNI,ANCC,ASME.API.DIN,TEMA)
Resistenzadeimaterialialle sollecit azionistatichee dinam iche;e allealte temperature ;scorri- mento a caldo.
Caratteristichedeima terialiprevalentemente impiegati nellacostruzione dei recipienti in pres- sione.
Calcolo deigiuntisaldati
Calcolo sistematicodelle strutture:variabili ed equazionidell'elemento.variabili ed equazioni dellastruttura.
Caratterizzazionedeglielementiper integrazione direttae medianteil principiodei lavori virtua- li. Scritturedirigidezza,di deformabilitàe di traster imento.
Calcolostat icodeisistemi tubieri.
Calcolodeicilindri in parete spessa Calcolodellepiastrein flessione debole.
Ilproblema delle flange:calcolidelle normative americanae tedesca Piastre forate:problemiparticolari
Guscisottili in campo membranale:fondi curvi.
Applicazioni e problemiparticolaridivessel;effettilocali dovutia fori,raccordi e bocchelli;et- fettidi bordo- gonne e selle.
Problemi dinamici:calcolo delle frequenze naturali diuna struttura.
Progettazione con meccanica della frattura (cennì).
ESERCITAZIONI
Dimensionamentodiun scambiatore di calore;calcolo aglielementi finiti di un sistematubiero:
calcoloagli elementifiniti di un guscio.
LABORATORI
Verifich e nondistruttive sui materiali;estensimetria.
IM PEGNO DIDA
tnco
Orelezioni 55.ore esercitazioni73.ore laboratori4 TES TI CONSIGLIA TI
Dispensedel corso.
IN096 COSTRUZIONE DI MATERIALE FERROVIARIO
Prof. Giovanni ROCCATICorso di laurea inINGEGNERIA MECCANICA - V Anno Istituto di COSTRUZIONE DI MACCHINE
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
IlPERIODO DIDATIICO
L'insegnamentoha lo scopo di fornire agli allievile principal i informazioni necessarie per applicare correttamentei concetti generali appresinelcorsodilaureain Ingegne- ria Meccanica (eccezionalmenteElettrotecnica)allo specifico campodella costruzio- ne di rotabiliferroviari.
Sono nozioni propedeutiche :quelle impartiteneicorsi diMeccanicaApplicata,Co- struzione di Macchine, Calcolo e Progetto di Macch ine, Elettrotecnica, Appl. Ind.
dell'Elettrotecnica, Macchine.
PROGRAMMA
Generalità sul trasportoferroviario:ferrovie normalie particolar i Resistenzeal motoe prestazionidelmateriale motore Classificazionedelmateriale rotabile.
Vincoli tipici del progetto delrotabile ferroviario: scartamento esagoma limite;accoppiamento traveicoli di diversotipoe didiverseAmm inistrazi oni.
Elementi costrutti vifondamentalidelveico lo:assi.ruote,boccole,sospensioni,carrelli;organi di aggancio e repulsione;struttura portante:cennisulle modalità di calcolo e tecniche costrutt i-
~
.
Comportamentodinamicodei veicoli:punti fondame ntali
Frenatura: elementifrenanti,cilindri attuatori,timonerie:comandodi frenatura e regolazioniva- rie.
La carrozzapassegger i:arredamento,illuminazione.climatizzazione Elementi dellamacch inamotri ce
Aderenza e ripartizione del carico sugliassi(cabraggio della locomotiva) Trasmissioniperlocomotiv e elettriche.
Problemi specificidella trazione Diesel:sagomalimite, potenza UIC e raffreddamentodel mo- tore;trasmissioni:elettriche.idrauliche,meccaniche. / I diversisistemi ditrazione elettrica.edirifle ssi sull' arc hitett ura dellalocomotiva e sulla sua re- golazione;cenni sulla regolazioneelettronica.
ESERCITAZIONI
Su argomentivariabilidi anno inanno:dinorma;calcolo delleprestazionidiunveicolo ferroviario in accelerazioneo frenatura;calco lodidimensionament oelodiverifica di elementi meccanici di rotabili ferroviar i.
IMPEGNO DIDA
rnco
Settimanali:ore lezioni 4 -oreesercitazioni2
TESTI CONSIGLIA TI
F.Di Majo-Costruzionedi materialeferrovanoEd.Levrott o&Bella.
T.Di Fazio -Note sulla evoluzione deimezzi e dei sistemi per la trazione ferroviaria.Ed.
Levrotto&Bella.
G. Vicuna-Organizzazione e tecnicaFerroviar ia'Ed.C.I.F.I - Roma (diconsultazione).
IN097 COSTRUZIONE DI MOTORI PER AEROMOBILI
Prof.Renzo CIUFFI
Corso di laurea inINGEGNERIA AERONAUTICA - V Anno Scuola diINGEGNERIA AEROSPAZIALE-Il Anno Istituto diCOSTRUZIONE DI MACCHINE
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
I PERIODODIDATIICO
Il corso si propone dimettere gli allievi in gradodiverificaree progettare le parti prin- cipalidi un motoreaeronautico,alternativoo aturbina.
L'a llievodeve giàconoscerela partetermodinamica e fluidodinamicadelmotore.È consigliabile la frequenza preliminaredelcorso di: «Costruzione dimacchine».
PROGRAMMA 1) Ruotedentate.
1.1) Cinematicadelleruotedentatecilindrichee conich ea denti dirittio obliqui.Ruote corrette.
1.2)Calcolidiresistenzasulle ruote dentate: resistenza statica,a fatica. ad usura.Cennisulla lubrificazione delleruote dentate.caric hi al limite di scoring.
2) Velocità critiche e Irequenze proprie flessionalie torsionali.Oscillazioni accoppiate 2.1) Metodo di Stodolaper la determ inazionedellevelocitàcritichee delle frequenze proprie flessionalidialberiepalette non svergolate.
2.2) Metodo diMyklestadperil calcolo delleveloc itàcritic he dialberie difrequenze prop riedi palette e paledi elic hee dielicotterisvergolate e non.
2.3)Determinazionedelle veloci tà critic hee dellefrequenzepropriedieleme nticonmassa di- str ibuita conmetodienerge tici.
2.4) Frequenzepropr ieeoscillazioniforzat etorsionali di sistemiconmasse distribuitee con- centra te.
2.5)Oscillazioni accoppiate
2.6) Teoria eapplicazion idegli smorzatori dinamicie pendolar i.
3) Calcolo delle tensioniedeform azioni dielementidimotoriaturbina.
3.1) Risultati della teoriadelsolidosvergolato.
3.2) Deformazioni torsionali di pale e palette.
3.3) Determinazionedella linea elasti capseudostaticadi pale e palette.
3.4) Raffreddamento delle pale tte.Tensioni termi che.Scorrimenti.
3.5) Calco lodelletensionie deformazioniall'attac co disco-paletta.
4) Dischirotant i
4.1)Equazionigeneralideidisc hi rotantie loro soluzion i.
4.2)Metodinumericiperilcalcolodi tensioniedeformazioninei disc hi incampo elasticoed etasto-plastìco,
4.3)Progettodeidischi.
5) Calcolodelletensioni edeformazioniinelementidi motori alte rnativi.
5.1)Calcol odelle armonichedelmomentomotoredovuteaigasi e alle forze d'inerzia. 5.2) Determinazionedelle ampiezze delleosc illaz ionideglialberia gomito in condizionidiriso- nanza
5.3)Calcolodegli alberia gomito.spinottt,fasce elastiche.bielle ecc. 6) Caratteristichefunzionalie costruttivedi motoriaeronauti ci.
ESERCITAZIONI
Le esercitaz ioni consistono incalcolidiverificaodiprogett odi elementi dirnotonaeronautici.In particolare vengonosvolte esercitazionidi:
Progettodiingranaggi corrett i.
•Verif icadelle tensioni centrifughe e termicheindiscirotan ti.
Calcolodelle veloc itàcritiche dialberi.
Calcolodelle frequenzeproprie torsionali diun sistematurbina-compressoretenendoconto dell'i nerzia.variabile.delle palettedella turbina.
IM PEGN O DIDATTiCO
Settimanale:4 ore di lezione e 4 ore diesercitazione
TESTICONSIGLIATI
R. Giovannozzi.«Costruzione diMacchine»,val.Il.Ed.Patron,Bologna.
R.Giovannozzi. «CostruzioneeProgettodiMotori».Ed.Levrotto &Bella,Torino. R.Giovannozzi.«Corso sulleturbineagas· Calcolodegli organimeccanici» .FIAT,Torino P.H.Wilkinson.«Aircraft engines otthe world» .Ed.P.H.Wilkinson
I
IN101 COSTRUZIONI AERONAUTICHE
Prof. PieroMORELLICorso di laureainINGEGNERIA AERONAUTICA-IV Anno ScuoladiINGEGNERIAAEROSPAZIALE- IAnno Istituto diPROGET TO DIAEROM OBILI
NOTIZIEGENERALI ENOZIONI PROPEDEUTICHE
IlPERIODODIDATIl CO
licorso intende dareagliallievi:a)nozionigenerali sudiversitipidi aeromobili(inpatì- colare,di velivoli) con riferim ento alle loro caratteristiche d'impiego e conseguenti scelt e archi tett oniche;b)nozionidicalcolo strutturaleelementa re del velivolonelsuo complessoe dellesue parti;c)descrizionedelle st ruttu re dei velivoli, deiloro impiantie delleloro inst allazioni.
Per una partec ipazione proficua è necessario possedere una preparazione nella Scienzadelle costruzioni,e alcune nozionibasilaridiaerodinam ica tecnica(caratteri- sticheaerodinamichedeiprofilialar i,delle alie delleeliche)e dimeccanica del volo (prestazionidel velivolo,stabilità e manovrabi lità).
PROGRAMMA a) Parteintroduttiva:
1.Rassegnadivelivoli tipici(aeroplani,idrovolanti,anfibi,alianti,STOL.VTOL,velivolisperi- mentali).
b) Parte strutturale:
2-Condizioni di caricoin voloeal suolo,posteabasedelcalcolostrutturale.
3.Materia liaeronautic ieloro caratt erist iche rilevanti ai finidelcalcolo strutt urale.
4-Compleme ntidi Sc ienzadelle Costruzionisullaflessione,torsione etaglio distrutture apa- rete sottile(aguscio e asemigusc io).
5- Instabilità elasticagenerale,locale etorsic nale delleaste compresse.
6.Instabilità elasticadeipannelli soggettia compressionee ataglio, 7-Verific hestrutturalidegliattacc hia forzi concentr ati.'
c) Parte descrittiva:
8'Ala ·alett oni,ipersostentatori,aerofreni. impiantiantighiaccio. 9-Fusoliera - collegam entiala-fusoliera.
10-Impe nnagg i-compensazioneaero dina mica.equilibramento staticoe dinam icodelle su- perficidigoverno.
11 - Organidicomando-alett e.
12 -Install azione deiqruppimoto proputsori
13·Organi pert'invotoel'arrivo:carretti-scafiegallegg ianti 14- lrnpiantioleodinamico edelett rico
15.Impiantidi condizionamento epressunzzazione dellecabine.
ESERCITAZION I
Ilcorsoè Integratoda una seriediesercitazionididisegnodipartistrutturalidiunvelivoloe dical- colostrutturale.
IMP EGNODIDAtttco
90 ore dilezioni,60ore diesercitazioni.
TESTICO NSIGLIA TI
Lausetti.Aeroplani.lorostrutturee installa zioni·Levrotto&Bella Rivello·Tneory andAnalysis otFlightStruc ture s. McGraw .HII!.
Bruhn-Analysis anoDesign ofFlight VehicleSt ruc tures-Tu-State Offse tCo.
Vallat-RèsistancedesMateriauxAppliquée àl'Avation.Beranger.
Sec hler&Dunn -Airplane Structura lAnalysisandDesign·Dover.
IN103 COSTRUZIONI AERONAUTICHE Il
Prof. GiuseppeSURACECorso di laureainINGEGNERIA AERONAUTICA-V Anno Scuola diINGEGNERIAAEROSPAZIALE-IlAnno IstitutodiPROGETTO DI AEROMOBILI
NOTIZIEGENERALI ENOZIONI PROPEDEUTICHE Esami propedeutici:
Scienza dellecostruzioni
Calcolo numericoe programmazione Matematicaapplicata
Costruz ioniaeronautiche Aerodinamica
PROGRAMMA
Il PERIODODIDATTICO
Ilprogramma siart icolanella trattazione enellosvolgimento perestesodeiseguenti puntifonda- mentali:
1) Algebra matrlciale.
2) Analisistaticadelle st rutt ure aerospazialiconilmetododegli element ifiniti.
3) Meccanica dellevibrazioni linearideisistemielastic i ad " 2edngradidi libertà e lenomeni connessi.
4) Analisi dinamicadelle struttu reaerospazialiconil metodo degli elementiliniti:
a)Irequenze propriee analisimodale b)analisidistrutture autoeccitate (f1utter) c) risposta dinamica.
5) Fenome niaeroelasticistatici.
6) St rutt ure sandwich
·7) Problemidicriticitànellostudioaercetasto dinarnico deipannelli.
8) Ellettidelleoscilla zioniabassa Irequenzasull'organismoumano.
ESERCITA Z ION I
Il corsocomprendeuna serie dieserc itazionisullelezionielo svolgimento monogralicodialme no due tesine,unasull'analisistatic oel'alt rasull' analisi dinamicadi unastruttura aerospaziale,perle qualièprevistol'uso delcalcolatoredelCentro di CalcolodelPolitecnico. /
L'esamelinale consiste di un colloquiooralesulprogrammasvolto a lezioneed esercitaz ione.
IMPEG N O DIDA
tttco
INonpervenuto. .
TESTI CO NSIGLIA TI
G.Surace.M.Pandoll i - «Teortae Tecnica delle Vibrazioni». parte l ':Le Vibrazioni Mec ca- niche;parte 2':LeVibrazioniAeroetasncne (C.L.U.T.)
J.S.Przemieniecki-«TheoryofMatrix StructuralAnalysis» (Mc Graw- Hill).
Zienckiew icz -_The FiniteEleme ntMethod» (McGraw-Hill).
J.Shapiro.«Princi ples01 HelicopterEngineering»(Tempie Press Limited).
H.G.Allen. «Analysisand Design 01 Struct uralSandwichPanels» (Pergamo n Press).
G. Surace,M.Di Sciuva-«Introouzlone allaBiome ccanica»(C.L.U.T.).
R.Scanlan,R.Rosenbaum-«Airc ratt Vibra tionanoFlutt er»(The MaemillanCompany).
IN104 COSTRUZIONI AUTOMOBILISTICHE Prof. Alberto MORELLI
Corso di laurea inINGEGNERIA MECCANICA-III Anno Istituto DELLA MOTORIZZAZIONE
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
I PERIODO DIDATIICO
Introduzione alla conoscenza dei principali temidi tecnica automobilistica.Sono no- zioni propedeutiche:Meccanica razionale,Disegno meccanico.
'PROGRA M MA
Definizionediautoveicoloe sue categorie.
Organiessenzialieloro«ìntertacce•.Sistemidirifer imento.
La ruota con pneumat ico .Sue caratter istichedideformazione,derivae scorrimento.Effettidel- la campanaturae dellaconvergenza.Aderenza ruota-suolo.Coefficienti di aderenza globale, locale e elementare.Distr ibuzionedellepressioninell'ormadicontatto.Resistenza del rotola- mento.Cerchi e mozzi.
Sospensioni:a centrivirtualie non;a ruote dipendenti e non. Comportamento cinematico tra- sversale elongitudinale. Comportamento dinamico. Snodi di strisciamentoe di deformazione. Ammortizzatori.
Sterzo.Sterzatura cinematica e dinamica.Cinematismi di accoppiamento delle ruote e di co- mando centralizzato.Scatole guida.
Carrozzeria.Forma del veicolo.Comportamentoaerodinamco.Resistenza aerodinamica;effet- ti del vento laterale; flussiinterni, imbrattamento delle superfici trasparenti.Corpiideali.Coda tronca,«spoillers» e «ìarns-.Tipidi struttura portante.a telaio separabilee non.Carichi esterni, fattori dicaricoaresistenza e a fatica .
Trasmissionedel moto alleruote.Campo ideale dipotenza disponibile.Schemidi trasmissione.
Frizione;cambio,sincronizzatore,rinviofisso, differenziale.
Frenia disco e a ganasce.Servofreno.Correttore difrenata.
Configurazionipiùdiffuse nelleautomobil ie neiveicol i industriali e commerciali.
Cenni sulcomportamento dimarcia e sulla stabilitàdirezionale.
IMPEGNO DIDA
tnco
56 ore di lezioni,28 ore di esercitazione.
TEST! CONSIGLIA T!
A.Morelli -«CostruztonìAutomobilistiche » -cap. XIV del III voI. dell'Enciclopedia della In- gegneria,ISEDI Mondadori.
C.Deutsch-«Dynamique des véhicules routiers»,Données de base.ed.ONSER.1970.
IN10G COSTRUZIONI DI STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI
Prof. Cesare CASTIGLIACorsodi laurea inINGEGNERIACIVILE-V Anno Istitutodi SCIENZA DELLECOSTRUZIONI (Sez. STRADE)
NOTIZIE GENERALI E NOZIONI PROPEDEUTICHE
I PERIODO DIDATIICO
Ilcorso diCostruzioni di strade,ferrovieed aeroportiha unaparte propedeuticache tratta argomentidi meccan icadellalocomozionee traffi corelativaaitre distintisettori (strade, ferrovieed aeroporti ) conparticolare studio deiveic oliedelle azioni indotte nelle sovrastrutture.
Da talistudi si definisconoglielementi di progettazione everifica degliorganismico- stituenti ilcorpo stradalee lesedi ferroviarie e aeroportuali.
Una particolarecuraèstata sin'oradata allo stud iodi problemi geotecn ic iconnessi con la realizzazione delle opered'arte.
Le esercitazioni si articolanoin modo dasviluppare gli elaborati di intere ssetecnico e scientificoper l'attività degli ingegneri civili (progett inostradale, opere d'arteferro- viarie,svincolo autostradale,pavimentazioni,servizi aeroportuali, muridi sostegno, palificazioni gallerie).
Il corsoèintegrato da esperienze di laboratorio e davisite a lavori delsettore.
In rapporto agli altri insegnamentiil corsosi inquadracome segue:
Materie propedeutiche -Scienza delle costruzioni.
Complementi di scienza delle costruzioni.
Materie in parallelo -Tecnica ed economia dei trasport i.
Tecnica delle costruzioni.
Materie successive -Geotecnica.
Tecnicadeicantieri.
PROGRAMMA
1) Problemigeneralideiveicoli. /
La sagomalimitee il peso degli utentidellast rada.Laregolamentazioneitaliana ed internazio- nale.Sagome limitie peso deicarri ferroviar i.Gliaerei da trasporto merc i e passeggeri.
Il fenomenodell'aderenza.Resistenze totali e potenza necessaria.Ilmotodeiveicolie last ra- da.Problemi relativialla st rada ferrata.
2) /Iterreno.
La mecca nica dell e terre.Ilsuolo elasua costituzione.Ilbinomio acqua-suolo.Caratt eris tiche fisichedelle terre.Granulometria.limitieindice diAtterb erg.Laresist enza al taglio.La classifi- cazione dei terreni. L'indicedigruppoela classificazione H.R.B.Ilcostipam ento.Laprova Proctor.Capacitàportantedei sottofo ndiedelle strutt urestradali.
Lo statoditensione nelsottosuoto.L'equilibri oelasto-plast ico.Cerchiodelle tensioni. L'equiti- briodelmasso indefinitosecondo Rankine. Glistatidi equili briolimitesuperioreedinferiore.La determinazionedellaspintaatt ivadelleterre. Muridisostegno.Le tabelle delKrey.I metodi grafici.Spinte prodotteda sovraccarico.Resistenzadelleterre.Calco lodeimuriedellespalle da ponte.Paratie.Criteridiprogetta zione di opered'artestradau.Le galleriee loro calcolo. 3) /Ilaborato rioperimateri alistradali
Analisigranulometrica con setaccie per sedimentaz ione.Peso spec ifico.Umidità .Limiteein- dice diAtter berq.Provadi tagliodiretto.Compression econ espansionelateralelibera.Prove edometric he.Permeametr o.ProvaProctore controllo delladensit àinsuu.ProvaCBR.
4) La strada ordinaria.
Considerazioni generali. Element idi traffico.Capac ità. Livelli di servizio.Il confronto fra itrac- ciatistra dali:lelunghezzevirt uali. L'andamentoaltime tri codeitracc iatistradali. I racc ordi vero tica li.Andamentoplanimetricodellestradeordinarie. Le curveedilproblem adeiraccordi.
Lasezionestradale.Capacit à teoricadi smalt imentodel traff ico.Allargamenti in curvaepeno denza ditransito.
Strade urbane eautostra de.Incroc i a livelli sfalsati:basidiprogettaz ioneecalcolo. Le sotleci- tazioniindott e daiveicolisullastrada.Indaginiteorich eesperimentali. Le prove AASHO.Pavi·
mentazioni flessibili erigide.Le principa li teori e per ildimen sionamentodellefondazioni.I ma- terialiimpiegat ie lorocaratteristiche.La provaMarshall.La reologiadei conglomerat i bitumi- nosi.Strade interra'stabilizzata.
5) La strada ferrata
La trazione e l'esercizioferroviario.Lascelta dei trac ciati.Iltraccia mentoaltimet rico.l.'anda- mento planimetrico.L'iscrizioneincurva.Lo svio.Lasopraelevazione.
Le rotaie,le traversine e iloauast.Lesoll ecitazioni dinamicheindotte dal transito sulla sovra- struttura.Ivalori dedott idalloSchramm.L'armamentocontraversineeconlongherine.Calcolo della traversa ferroviaria.Letraversein calcestruzz oedin cementoamianto.La posa dell'ar- mamento.
Verifiche statìchedegli edifici.
6) Gli aeroporti.
Ubicazione e classidegli aeroporti. Norme edati sperime ntali perilnumero,l'orientamento, lunghezza e pendenzadelle piste.Dimens ionamentodelle piste di circolazione,dei raccordi,e dei piazzalidi sosta.Le analisi delsottosuolo.Il calcolodelle pavimenta zioni.
7) Esercitazioni.
Tracciolino e poligonaled'asse.Profilolongitudinale.Sezioni trasversali.
Il volume delsolido stradale.Diagramma delle aree.Metodo dellesezioni ragguagliate.Dia- gramma dei volumi.Dislocaz ionedeicantieri.
Trincee e rilevati. Metodi di scavodelle trincee.Modalità diesecuzione dei rilevati.Calcolodel·
la stabilitàdellescarpate.Stabilitàdel piano di posa.Calcolodei manufattistradale.Calcolo del rivestimento delle gallerie.
IMPEGNO DIDAttt c o
Settimanale4 oredi lezioni e 4 oredi esercitazion i.
TESTICONSIGLIATI Non comunicati