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ANALISI DI UN BRANO MUSICALE ED IPOTESI APPLICATIVA

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Academic year: 2022

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Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano

Facoltà di Psicologia Anno Accademico 05/06

Laurea Specialistica in Psicologia della Comunicazione e dello Sviluppo

Psicologia della Comunicazione e dei Linguaggi – II Modulo

Prof. Alessandro Antonietti

ANALISI DI UN BRANO MUSICALE ED IPOTESI APPLICATIVA

A cura di:

Guido Mazza

Matricola n°3407275

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INDICE

INDICE

1. Introduzione 1

1.1. Il brano 1

2. Analisi del brano 2 2.1. Analisi musicale 2 2.2. Analisi psicologica 4 2.2.1. Registro motorio 4 2.2.2. Registro iconico 4 2.2.3. Registro verbale 5 2.3. Radice culturale 5

3. Ipotesi applicativa 6 3.1. Possibili impieghi 6

3.2. Metodologia applicativa 6

4. Conclusioni 7

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INTRODUZIONE

1. INTRODUZIONE

La musica pervade ogni spazio del nostro ambiente vitale. Siano essi reali o virtuali, tutti gli ambienti abitati dall’uomo riecheggiano di sonorità musicali. Ogni ambito contestuale offre nuovi spunti applicativi e nuove finalità per un linguaggio vecchio come il genere umano ma sempre ricco e prodigo di nuovi significati.

E’ pensando ad uno di questi ambiti che ho maturato la scelta relativa al brano da trattare in questo elaborato. Per questioni di chiarezza espositiva, ho preferito non ricalcare il percorso concettuale che, partendo da un ipotetico campo di applicazione, mi ha condotto alla scelta della canzone. Ho piuttosto preferito partire dalla descrizione e dall’analisi del componimento musicale per chiarire in maniera graduale quali caratteristiche sonore e psicologiche lo rendessero particolarmente idoneo per quella peculiare applicazione.

1.2. Il brano

Il componimento che ho scelto di analizzare rientra nel panorama musicale del rock contemporaneo.

Esso è tratto da un album di nome “Swim” pubblicato nel luglio 2001 dai Feeder ed è intitolato

“Shade”.

I Feeder sono un gruppo di musicisti inglesi che all’epoca in cui fu scritto questo brano si componeva di quattro elementi: Grant Nicolas (voce e chitarra), Taka Hirose (basso), Mark Richardson (batteria) e John Lee (chitarra), scomparso nel 2002. La musica dei Feeder risente delle influenze di gruppi quali Blair e Coldplay, ma come molte band inglesi del periodo post-grunge le loro sonorità risultano aggressive e violente. Essi definiscono il proprio genere musicale con la bizzarra etichetta di punk-rock.

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ANALISI DEL BRANO

2. ANALISI DEL BRANO

2.1. Analisi musicale

Il brano, della durata di 4:14 minuti, è caratterizzato da un tempo veloce (4\4) e da un ritmo estremamente cadenzato, sostenuto ed incalzante (62.48 battiti per minuto). L’intensità risulta forte sin dal principio e si mantiene elevata per la sua intera durata con la sola eccezione del passaggio melodico (2:03/2:33) che precede la sezione finale. Grazie all’uso di distorsioni ed effetti (whammy, fuzz, delay) la coloritura timbrica risulta piena e possente. Il movimento della melodia avanza per balzi alternando rif chiusi ed incalzanti a fasi di apertura caratterizzate da accordi sospesi che si risolvono con un ritorno al rif iniziale. L’andamento appare dinamico e le frequenti ripetizioni unitamente alla fluttuante linea melodica della chitarra solista ne accrescono la complessità. La linea vocale e assente.

Sin dalle prime battute appare evidente la struttura ciclica del brano in cui batteria e basso, con il loro andamento costante ed incalzante, sostengono la trama sonora mentre la chitarra interviene a creare movimento ed a scandire i passaggi in un gioco di aperture, chiusure e rimandi che sospinge innanzi il brano per salti. La linea melodica della chitarra solista, introdotta e sottolineata da un rallentamento nella velocità del brano, interviene a circa un terzo del componimento (1:40) generando un senso di tensione e di attesa. Essa descrive con un andamento oscillante, una parabola ascendente che sfocia in un breve passaggio melodico (30 secondi) in cui si stempera la tensione generata. Qui la velocità rallenta ulteriormente e la melodia descritta dagli arpeggi delle due chitarre diviene dolce e quieta; anche l’intensità diminuisce, quasi a dare un momento di tregua all’ascoltatore. Ma dopo una breve pausa che rinnova il senso di attesa e di tensione, il ritmo torna a farsi incalzante e cadenzato e l’andamento ciclico del brano riprende a trascinarlo avanti a balzi sino ad un nuovo ingresso della chitarra solista. In un crescendo sempre più movimentato e convulso il brano esplode in una cacofonia di accordi (3:45) che scema lentamente spegnendosi nel silenzio.

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ANALISI DEL BRANO

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ANALISI DEL BRANO

2.2. Analisi psicologica

In conseguenza del ritmo incalzante e della elevata intensità sonora del brano le suggestioni emotive che affiorano durante l’ascolto sono caratterizzate da una commistione di eccitazione, tensione ed aggressività. Il procedere a balzi del componimento e la sua struttura ciclica esprimono una carica di energia che sembra fluire ad ondate successive ed investire l’ascoltatore. Anche la tensione generata dal movimento delle chitarre contribuisce a creare un senso di indeterminatezza, quasi di sfida, che sembra pervadere la canzone. Persino il passaggio melodico, che con la sua lentezza e con i suoi toni pacati e dolci effonde una sensazione di quiete e tranquillità, contribuisce ad aumentare la carica aggressiva del brano per un effetto contrastivo, aumentando l’impatto emotivo che l’incalzante articolarsi di rimandi e ripetizioni sortisce sull’ascoltatore.

2.2.1. Registro motorio

La sensazione di eccitazione generata dall’ascolto può tradursi a livello motorio in un aumento della tensione muscolare e della frequenza respiratoria.

Le caratteristiche musicali sopra menzionate sembrano elicitare in chi ascolta degli schemi motori coerenti con l’elevata ritmicità e la pervasiva insistenza del brano musicale. Dall’andamento del brano sembra sprigionarsi una spinta in avanti la quale, descritta e scandita dai balzi che caratterizzano il procedere del componimento, sembra quasi tradursi in una forza che produce uno spostamento nello spazio, un vettore. Il dinamismo trasmesso dal ciclico alternarsi di aperture e chiusure, unitamente alla possente sfumatura timbrica dovuta al massiccio uso di effetti e distorsioni, generano un movimento sussultorio che scuote l’ascoltatore e può produrre un generico bisogno di movimento o manifestarsi in risposte motorie oscillatorie ( del capo, del tronco etc..) che accompagnano ritmicamente l’andamento del brano.

A fronte delle caratteristiche fin qui descritte la musica sembra poter descrivere un pattern motorio ricorsivo, dal ritmo sostenuto e ben cadenzato che esprime energia e dinamismo. Uno schema motorio con tali caratteristiche può essere ritrovato in molte attività sportive come ad esempio la corsa o il nuoto.

2.2.2. Registro iconico

Le esperienze sensoriali generate dai meccanismi sinestesici in seguito all’ascolto del brano tendono a suscitare sensazioni di calore associate a sfumature cromatiche accese e vivide. Tali sensazioni possono essere ancora una volta attribuite all’incalzante andamento ritmico ed alla elevata intensità della musica che sembrano generare come uno surriscaldamento dovuto al ciclico ripetersi delle battute. Questa impressione di sfregamento, quasi come se si generasse un qualche attrito meccanico tra le varie battute del brano, è accentuata dall’andamento dinamico a salti del componimento che lo fa apparire spezzettato e dalla sfumatura timbrica profonda che genera la sensazione di una superficie ruvida ed irregolare. Ad accrescere questa sensazione di attrito e conseguentemente di calore interviene anche la chitarra solista che, con le sue sonorità acute ed oscillanti, sembra sfregarsi sulla superficie musicale del brano sin quasi a fumare per l’eccessivo surriscaldamento spandendo un acre odore di bruciato.

L’andamento della musica, descritto dall’alternanza di rif chiusi ed incalzanti e fasi di apertura caratterizzate da accordi sospesi, genera un movimento oscillante che nelle aperture raggiunge un certo

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ANALISI DEL BRANO

respiro, quasi a voler descrivere un movimento curvilineo nello spazio, cui si oppone la repentina risoluzione con il ritorno al rif iniziale.

Il contrasto tra il passaggio melodico ed il resto del componimento, sottolineato ed accentuato dalla pausa che li separa, produce un movimento di apertura esplosiva che si genera a partire dalla quieta e lenta melodia che caratterizza questa fase. La sensazione di ripiegamento e di tranquillità ingenerata dalla musica si annulla improvvisamente per tornare all’incalzante ritmo originario con un movimento espansivo e travolgente.

A mio avviso il brano sembra descrivere sotto vari aspetti il rapido avanzare di un potente veicolo nello spazio. Il dinamismo della musica suggerisce il senso di velocità mentre il timbro conferisce un’idea di possenza. Il gioco di aperture e ripetizioni precedentemente descritto pare disegnare le traiettorie lungo cui esso si muove descrivendone i repentini spostamenti e le accelerazioni mentre la linea melodica della chitarra solista sembra accompagnare il mezzo nelle sue ardite evoluzioni.

Nel complesso l’immagine che si delinea potrebbe essere quella di un’auto da corsa che lanciata ad alta velocità affronta il tracciato di una gara.

2.2.3. Registro verbale

Nonostante si tratti di un brano strumentale e dunque manchevole di una componente squisitamente verbale, ciò non di meno esso si presta ad una analisi di questo genere per via della presenza di alcuni spunti onomatopeici.

Nella cadenza regolare ed incalzante delle linee sonore di basso e batteria, sembra di ravvisare il rombare del motore che con energia, ma non senza sforzo, spinge in avanti il mezzo. Il suono della chitarra solista sembra rievocare lo stridio dei pneumatici sull’asfalto e la sensazione di sfregamento e di combustione legata a questo suono e precedentemente descritta, aiuta a rafforzare questa impressione rendendola più vivida e pungente.

E’ infine possibile analizzare il titolo del componimento. Il termine inglese shade può sottendere vari significati, ma l’accezione che qui sembra più calzante è quella di sfumatura, ombra. Si fa dunque riferimento a un qualcosa di impreciso e mutevole, per sua stessa natura indefinibile.

Un senso di incertezza e indeterminatezza sembra in effetti percorrere l’intero brano alimentando la tensione che aumenta sino a degenerare nel caos della cacofonia finale.

2.3. Radice culturale

Volendo risalire alla radice culturale del genere musicale rock non si può non individuare in queste sonorità così forti e accese un moto di ribellione ed aggressione nei confronti del mondo. Il rock è per definizione la musica dell’eccesso e della trasgressione. In essa si incarnano l’energia e l’inquietudine dei giovani. Queste connotazioni culturali sono inseparabilmente legate al genere musicale rock tanto da risultare imprescindibili.

Ascoltando questa musica affiorano alla mente con facilità immagini di grandiosi concerti; folle oceaniche che si accalcano dinnanzi ad un palco; band che si esibiscono avvolte dal fumo e illuminate dai riflettori, scenari di esaltazione e disinibizione di massa.

E’ anche grazie al contributo di questo immaginario culturalmente radicato e condiviso che si generano gli effetti di intensificazione emotiva sopra descritti.

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IPOTESI APPLICATIVA

3. IPOTESI APPLICATIVA

3.1. Possibili impieghi

In virtù delle sue caratteristiche musicali e psicologiche il brano si presta ad essere impiegato nell’ambito di differenti tipologie di media.

La carica di energia ed aggressività che esprime può essere utilizzata per produrre un’intensificazione di vissuti emotivi gia esistenti e legati ad uno specifico contenuto. A questo scopo sarebbe possibile impiegarlo per sottolineare ed incrementare l’impatto di immagini ad alto contenuto dinamico ed energetico cosi da amplificare l’effetto psicologico esperito dal fruitore del media. Ad esempio, immagini che ritraggono intense attività sportive agonistiche si sposano bene con questo brano musicale in quanto esplicative di una dimensione di sfida e di una carica aggressiva.

Questo meccanismo può essere sfruttato per vari scopi ed in vari contesti come ad esempio nella creazione di un messaggio pubblicitario o all’interno di una pellicola cinematografica, per sottolineare ed accompagnare una scena particolarmente concitata come un inseguimento automobilistico.

A mio avviso un impiego particolarmente adatto per un brano con tali caratteristiche potrebbe essere all’interno di un prodotto multimediale caratterizzato da un certo dinamismo e da un elevato livello di interattività, ad esempio un videogioco.

3.2. Metodologia applicativa

Un videogioco all’interno del quale sia possibile inserire questo brano dovrebbe presentare un ritmo di gioco sostenuto ed incalzante ed implicare una rilevante componente di sfida. Per queste ragioni sono da ritenere particolarmente adatti a questo scopo giochi in cui vengono simulate corse automobilistiche o più in generale simulatori di guida.

Utilizzare questa componimento come sottofondo musicale durante la simulazione di una gara automobilistica può contribuire in vari modi ad accrescere il livello di presenza esperito da giocatore e ad aumentare la piacevolezza ed il coinvolgimento dello stesso. Grazie al suo andamento incalzante la musica sembra quasi voler sospingere il giocatore in avanti verso il traguardo accrescendo la sensazione di velocità generata dal gioco ed intensificando le componenti emotive aggressive tipiche di ogni genere di competizione. Grazie alla marcata coloritura timbrica è possibile percepire la potenza del motore che romba sotto il cofano. La tensione generata dal movimento delle chitarre contribuisce a descrivere ed ampliare la sensazione di incertezza e di eccitazione che pervade il giocatore durante la gara incrementando ulteriormente il senso di sfida. L’andamento della musica e l’alternarsi di aperture e chiusure sembra quasi voler accompagnare il veicolo ed il suo pilota in ogni curva riproducendo le oscillazioni altalenanti del mezzo. Nella medesima ottica è possibile interpretare i passaggio melodico come una fase di quiete, magari dovuta ad una uscita di strada o ad una semplice sosta ai box, prima di lanciarsi nuovamente all’inseguimento degli avversari. Anche le componenti onomatopeiche sopra descritte contribuiscono in maniera rilevante ad accrescere il coinvolgimento del giocatore.

Oltre che per accompagnare il giocatore dalla griglia di partenza sino al traguardo, il brano può anche essere riprodotto come sottofondo durante la visione di replay o più in generale per accompagnare immagini di auto in corsa, magari come introduzione al gioco stesso.

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CONCLUSIONI

4. CONCLUSIONI

Un elemento che non bisogna trascurare è il fatto che l’utente di in un videogioco non ricopre semplicemente il ruolo di fruitore passivo di un artefatto, ma ne è parte attiva e centrale. E’ attraverso il suo agire che si sviluppano il gioco e la trama (se essa è presente).

Poter influenzare ed ispirare le sue azioni anche attraverso delle stimolazioni sonore può quindi rivelarsi uno strumento potente per incrementare la carica suggestiva e la fruibilità complessiva del gioco stesso.

Un colonna sonora che intensifichi le componenti emotive e susciti nei giocatori reazioni affettive coerenti con i contenuti del gioco non può che rendere più vivida e coinvolgente l’esperienza ludica.

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