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Assunzione disabili: agevolazioni

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Assunzione disabili: agevolazioni

Autore: Carlos Arija Garcia | 30/06/2019

Gli incentivi per favorire l’inserimento degli invalidi nel mondo del lavoro. Dal rimborso delle retribuzioni all’eliminazione di barriere architettoniche.

Al fine di facilitare l’inserimento delle persone con invalidità nel mondo del lavoro, la legge riconosce delle agevolazioni per l’assunzione di disabili. Benefici come il contributo Inps sulla retribuzione del dipendente o quello dei fondi regionali

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per l’adattamento del posto di lavoro, affinché l’ambiente sia idoneo alle condizioni psicofisiche del lavoratore.

Proprio a questo proposito, un’altra importante agevolazione in caso di assunzione di disabili viene offerta dall’Inail attraverso un contributo a fondo perduto per la spesa necessaria al superamento delle barriere architettoniche, con un tetto di 135mila euro. A questi bisogna aggiungere altri 15mila euro, sempre erogati dall’Istituto che assicura contro gli infortuni sul lavoro, destinati agli interventi di formazione.

Ricordiamo che la legge prevede l’obbligo di assunzione di lavoratori disabili quando l’organico supera i 15 dipendenti. Nel dettaglio, il collocamento mirato per le categorie protette di cui fanno parte i lavoratori con invalidità deve essere fatto in questo modo:

nelle aziende con organico da 15 a 35 dipendenti: un lavoratore disabile;

con organico da 36 a 50 dipendenti: due lavoratori disabili;

con più di 50 dipendenti: il 7% dell’organico deve essere composto da lavoratori disabili.

Vediamo, a questo punto, quali sono le agevolazioni per l’assunzione di disabili, cioè che cosa fa lo Stato per aiutare le aziende a rispettare il vincolo appena citato.

Assunzione disabili: il contributo Inps sulla retribuzione

L’Inps riconosce come agevolazione per l’assunzione di disabili un contributo alle aziende che offrono a queste persone un contratto a tempo indeterminato o la trasformazione di un rapporto a termine in uno a tempo indeterminato.

L’incentivo spetta anche per i contratti a tempo determinato superiori ai 12 mesi e per tutta la durata del rapporto di lavoro nel caso in cui venga assunta una persona con invalidità superiore al 45%.

Inoltre, il contributo viene erogato per:

contratti di assunzione stipulati in virtù di un vincolo associativo con una cooperativa di lavoro;

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contratti a domicilio nell’ambito di rapporti subordinati che prevedano una prestazione presso l’abitazione del lavoratore o in un altro locale di sua disponibilità;

contratti di somministrazione a tempo indeterminato.

In che cosa consiste e quanto dura l’agevolazione

L’agevolazione Inps sulla retribuzione del lavoratore disabile assunto ha un valore diverso a seconda delle condizioni del lavoratore stesso e del contratto stipulato.

In caso di assunzione a tempo indeterminato di un disabile, le possibilità sono:

il 70% della retribuzione lorda imponibile per 36 mesi se l’invalidità è superiore al 79%;

il 35% della retribuzione lorda imponibile per 36 mesi se l’invalidità è compresa tra il 67% ed il 79%.

In caso di assunzione a tempo indeterminato di una persona con disabilità intellettiva e psichica superiore al 45%, l’incentivo è del 70% della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per 66 mesi.

Se lo stesso disabile viene assunto a tempo determinato per almeno 12 mesi ed ha un’invalidità superiore al 45%, il contributo è il 70% della retribuzione lorda imponibile per tutta la durata del contratto.

I requisiti per l’agevolazione

Il contributo sulla retribuzione del lavoratore disabile assunto spetta alle aziende che rispettano certi requisiti.

Innanzitutto, devono essere in regola con:

gli obblighi contributivi;

le norme a tutela delle condizioni di lavoro;

tutti gli obblighi di legge;

gli accordi ed i contratti nazionali, regionali o locali di categoria.

Un altro requisito riguarda l’incremento netto dell’occupazione. Significa che

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per avere l’incentivo dell’Inps, l’assunzione deve comportare un aumento dell’occupazione rispetto alla media dei dipendenti dell’azienda nei 12 mesi precedenti nell’intera organizzazione (non solo in un’unità produttiva, nel caso ce ne siano di più). Significa che mandare via un lavoratore oggi per assumere un disabile domani lasciando invariato l’organico non dà diritto al contributo. A meno che il posto sia rimasto libero per:

dimissioni volontarie;

pensionamento perché raggiunto il limite di età;

invalidità;

licenziamento per giusta causa;

riduzione volontaria dell’orario di lavoro.

Il contributo è cumulabile?

Il datore di lavoro che assume un disabile ha diritto a più agevolazioni, purché l’insieme dei contributi ricevuti dal datore di lavoro non superino il 100% dei costi salariali. In altre parole: l’azienda deve avere un aiuto per l’assunzione, non un guadagno netto in termini economici.

Vuol dire che il contributo sulla retribuzione è cumulabile con quelli ricevuti, ad esempio, per:

l’assunzione di lavoratori con più di 50 anni disoccupati da più di 12 mesi;

donne disoccupate da almeno 24 mesi o da 6 mesi se appartengono ad un’area o ad un settore produttivo particolare.

Non è, invece, cumulabile con gli incentivi per:

l’assunzione di giovani genitori;

l’assunzione di beneficiari di Naspi.

La presentazione della domanda

L’azienda che intende usufruire delle agevolazioni per l’assunzione di disabili attraverso il contributo della retribuzione deve inoltrare la domanda all’Inps precisando:

i dati del lavoratore da assumere o il cui contratto a termine deve essere

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trasformato in tempo indeterminato;

il tipo di rapporto di lavoro;

il tipo di disabilità del lavoratore;

l’imponibile lordo annuo ed il numero di mensilità.

La domanda va inviata utilizzando il modulo online che si trova nell’applicazione DiResCo – Dichiarazione di responsabilità del contribuente.

L’Inps verifica nei 5 giorni successivi all’arrivo della domanda la disponibilità delle risorse e, se tutto va bene, comunica la prenotazione e l’importo del contributo.

Da quel momento, ed entro 7 giorni, il datore di lavoro deve stipulare o trasformare il contratto del dipendente ed entro 14 giorni dalla stessa data deve comunicarlo all’Inps chiedendo la conferma della prenotazione.

Assunzione disabili: l’agevolazione regionale per adattare il posto di lavoro

Sono riconosciute delle agevolazioni per l’assunzione di disabili anche quando l’azienda deve sostenere delle spese per adattare il posto di lavoro alle condizioni del lavoratore. Nello specifico, con l’entrata in vigore del Jobs Act [1], è previsto un parziale rimborso forfettario per i costi relativi a:

gli adattamenti in favore dei dipendenti con riduzione della capacità lavorativa di almeno il 51%, comprese le spese per tecnologie di telelavoro o per l’eliminazione delle barriere architettoniche che impediscono la normale inclusione dei dipendenti nell’ambiente lavorativo;

l’istituzione di un responsabile dell’inserimento dei disabili nei luoghi di lavoro.

Il rimborso viene erogato dai fondi regionali per l’occupazione dei disabili. La domanda va presentata al Centro per l’impiego territorialmente competente.

Assunzione disabili: il Fondo Inail

Anche l’Inail offre un contributo per agevolare l’assunzione dei disabili, partecipando alle spese sostenute per la formazione e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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Si tratta di un rimborso a fondo perduto per un massimo di 150mila euro così distribuiti:

135mila euro per gli interventi di superamento e di abbattimento delle barriere architettoniche e per l’adeguamento e adattamento delle postazioni di lavoro;

15mila euro per interventi di formazione.

L’azienda deve presentare un progetto esecutivo degli interventi da realizzare, pur sapendo che la cifra eccedente il tetto di 150mila euro sarà a suo carico.

Chi effettuerà questi interventi ed assume del personale disabile può chiedere il rimborso del 60% della retribuzione effettiva corrisposta per un anno dalla data in cui l’azienda ha espresso la volontà di attivare il progetto.

La domanda va presentata all’Inail indicando i motivi di necessità e di urgenza e riportando le spese sostenute.

È possibile chiedere l’agevolazione anche in modo retroattivo, cioè se, per qualsiasi motivo, i lavori sono stati fatti prima di avere presentato la domanda all’Inail indicando sempre il motivo dell’urgenza e le spese sostenute.

Il rimborso delle consulenze tecniche

Ulteriore agevolazione per l’assunzione di disabili è quella che prevede il rimborso delle consulenze tecniche per elaborare i progetti di formazione e di abbattimento delle barriere architettoniche.

Se una volta esisteva il rimborso forfettario del 10%, oggi il calcolo va fatto nel seguente modo:

il 20% delle spese sostenute fino a 20mila euro;

il 15% delle spese da 20.001 a 75mila euro;

il 10% delle spese da 75.001 a 150mila euro.

Note

[1] Art. 11 Dlgs. n. 151/2015.

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