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L ALTO MEDIOEVO. Di che tipo di fonte si tratta?

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Academic year: 2022

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➢ Analizza la seguente incisione con la classe. Cerca di capire di quale città si tratta e individua tutti gli elementi che mostrano un cambiamento radicare nel paesaggio rispetto all’epoca antica.

………..

➢ Di che tipo di fonte si tratta?

……….

L’ALTO MEDIOEVO

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I DUE MONDI DELL’ALTO MEDIOEVO I regni romano germanici e l’Impero Bizantino

Leggi il testo ed esamina i diversi documenti che ti vengono presentati rispondendo alle domande. Completa poi lo schema relativo ai cambiamenti dell’Europa Occidentale che trovi a p. 5. Completa la piantina della città di Bisanzio a p. 7. Infine metti quindi a confronto l’Europa occidentale con quella orientale nella tabella riassuntiva.

L’Europa dopo le “invasioni” germaniche

Gli ultimi secoli di vita dell’Impero Romano d’Occidente e i primi secoli dopo la sua caduta furono segnati, nell’Europa occidentale, da un generale peggioramento delle condizioni di vita. La maggior parte delle persone conducevano un’esistenza desolata, dominata dal timore e dall’incertezza del domani. Le “invasioni” germaniche, che toccarono tutte le città, si accompagnavano di regola a saccheggi e brutali razzie. Chi veniva catturato, se non pagava un riscatto, poteva venire ridotto in schiavitù.

Siccome i centri urbani erano il bersaglio preferito dei saccheggi molti li abbandonarono per rifugiarsi nelle campagne e sulle colline, luoghi considerati più sicuri. Le città finirono così per decadere. Nelle città spopolate scuole, tribunali e istituzioni pubbliche smisero di funzionare. I mercati a causa della scarsa clientela e delle strade malsicure decaddero. Anche se il commercio e la moneta non scomparvero mai del tutto il sistema economico tornò ad

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utilizzare il baratto come mezzo di pagamento principale. Molti edifici romani in disuso crollarono e le loro macerie vennero usate come materiale da costruzione.

Anche il paesaggio delle campagne cambiò. Nei campi in disuso si estese la vegetazione selvatica. Anche in zone un tempo molto coltivate si svilupparono fitte foreste nelle quali non era raro imbattersi in edifici e piccole città abbandonate.

Anche i contadini fuggivano davanti alle invasioni che li privavano delle riserve accumulate. In queste condizioni era difficile vivere. Era sufficiente una siccità o una gelata improvvisa per rovinare il raccolto e per condannare la popolazione alla fame e alle carestie.

E una popolazione denutrita è facile preda delle malattie. Così la peste, giunta dall’Oriente nel 542 d.C., si diffuse con rapidità nell’Europa occidentale e mediterranea, dove fece milioni di vittime.

Leggi la seguente fonte dello storico latino Tacito, vissuto nel I sec. d.C. Rispondi alle domande tenendo presente che egli descrive le tribù germaniche ben prima che esse migrassero stabilmente nei territori dell’Impero romano.

➢ Sottolinea in rosso nel testo del documento le frasi da cui deduci che Tacito esprime un parere negativo sulle tribù germaniche; e in blu quelle in cui manifesta un apprezzamento.

0 5 10 15 20 25 30 35 40

II sec VI sec VII sec

milioni di abitanti

Popolazione europea La mancanza di dati certi non permette

di dire con precisione quante furono le vittime di questa situazione. Quel che è certo è che la speranza di vita in Europa occidentale fu sensibilmente ridotta e che la mortalità infantile crebbe parecchio. Nel giro di 4 secoli la

popolazione europea

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(completa la frase osservando il grafico)

È notissimo che i popoli germanici non dimorano dentro città, e non sopportano nemmeno le abitazioni tra loro contigue. Vivono isolati, chi qua, chi là, secondo che preferiscono il piano o il bosco. Gli stessi villaggi non li costruiscono come noi […]: ognuno lascia intorno alla propria casa un certo spazio, o per precauzione contro i casi di incendio, o per ignoranza dell’arte di fabbricare.

Presso di essi non c’è nemmeno l’uso della pietra e delle tegole: si servono, in tutto e per tutto, di materiale grezzo, senza criterio di bellezza o di gusto. […]

Non vi è popolo più liberale nell’offrire ospitalità. Non accogliere in casa un qualunque mortale è considerato indegno; ognuno lo riceve e gli offre da mangiare, come meglio può.

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➢ Come ti appare la

lavorazione dei manufatti?

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➢ Come definiresti gli artigiani che li hanno prodotti?

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➢ Dunque, ti senti di confermare l’affermazione di Tacito secondo cui i le tribù germaniche sono prive di buon gusto?

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➢ Pensi che riportando informazioni sugli usi e costumi germanici Tacito sia completamente oggettivo? Motiva la tua risposta.

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➢ Osserva ora gli oggetti di artigianato prodotti da queste popolazioni, e prova a rispondere alle domande

➢ Di che tipo di fonti si tratta? ………

I

A occidente gli invasori, che abbiamo sempre chiamato germani, ma che in realtà appartengono a tribù con caratteristiche molto differenti, formarono dei regni detti “romano-germanici” o più impropriamente “romano-barbarici”. In questi regni coesistevano genti di cultura romana e genti di cultura germanica. In questi territori, comunque in perenne guerra tra di loro, le due culture si fusero. Le lingue divennero un misto di latino e di parlate barbare. Molti occupanti si convertirono al cristianesimo, ma portarono nelle zone conquistate costumi e credenze pagane dei loro popoli. Anche l’arte, così come l’architettura e l’artigianato si fusero in questo incontro e generarono dipinti, oggetti e monumenti che possiedono tratti di entrambe le culture.

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I popoli germanici inoltre introdussero in Europa occidentale molte novità:

Le tribù germaniche

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Ad Oriente, l’Impero Bizantino

Mentre cadeva l’Impero Romano d’Occidente ad est restava solido quello d’Oriente, detto Bizantino (dall’antico nome della sua capitale Bisanzio ribattezzata Costantinopoli dai romani).

I bizantini si consideravano gli unici continuatori della civiltà romana e sul loro territorio continuavano ad essere diffuse le antiche opere in greco e latino.

Le città di questo Impero erano ancora grandi e la sua posizione, che lo poneva a cavallo tra l’Europa occidentale e l’Asia, contribuì a farne il centro di commerci e rotte mercantili.

Il faro che dominava il porto conduceva verso la città navi cariche di mercanzie provenienti dall’Arabia, dall’India, dalla Russia e dalla Cina, e i commerci, effettuati sfruttando il controllo sul passaggio chiave tra est e ovest, arricchirono la città. L’imperatore Giustiniano si dotò di un nuovo palazzo in prossimità del foro e nella città sorsero piazze, terme e fontane.

Anche l’ippodromo della città, ormai ribattezzata la nuova Roma, richiamava i fasti dell’antica capitale.

Perfino sotto il profilo religioso l’Impero poteva contare su una grande stabilità. La maggioranza della popolazione era infatti cristiana e la chiesa bizantina riconosceva l’autorità dell’imperatore che era quindi il capo sia dello Stato che della chiesa. Per manifestare la potenza della nuova fede a Costantinopoli fu realizzata la Cattedrale di Santa Sofia; con la sua cupola alta 55 metri era la più grande chiesa del Mondo. L’arte conobbe uno sviluppo impressionante e numerosi capolavori (come alcuni tra i più bei mosaici della storia) furono prodotti proprio in quei secoli.

Nonostante questa situazione e nonostante le numerose campagne intraprese per riconquistare i territori del vecchio Impero d’Occidente, neppure i bizantini riuscirono a

A inizio VI secolo, con l’imperatore Giustiniano, l’Impero Bizantino raggiunse il suo massimo splendore e Costantinopoli era la più grande città del mondo cristiano (500.000 abitanti).

Costantinopoli era affacciata sul mare e a questa protezione naturale si aggiungevano due spesse fila di mura che la rendevano praticamente inespugnabile.

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realizzare nuovamente l’unità del Mediterraneo. Essi riuscirono a reimpossessarsi di alcuni territori del Nord Africa, della Spagna e perfino dell’Italia, ma queste conquiste si rivelarono effimere e impossibili da mantenere.

➢ Assegna a ciascuna immagine la didascalia corretta, riportando la lettera nel cerchietto.

a) Nel mosaico Giustiniano è rappresentato con l’aureola, simbolo di benedizione divina.

b) Frammenti di tessuti in seta.

c) Santa Sofia ha ora quattro minareti, aggiunti quando è stata trasformata in moschea.

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I due mondi dell’Alto Medioevo

Europa occidentale Europa orientale

Politica

Popolazione

Commercio e economia Religione

Cultura

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