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1\eÍm tefnl VIVAVOCE

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Academic year: 2021

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(1)

VIVAVOCE

Rivista d'Area dei

Castelli Romani

FEIìBRAIO

2011

1;.;:

tefnl

azzurra uíols e cobslto

Recuperata

a Malta

una delle "roo vedute"

del Lago di Nemi

sifaAlbergo Díffuso

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(2)

ARTE

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Recuperata

del Lago

di Nemi

: : : :

azzurra,

viola

e cobalto

a Malta

una

delle

"100

vedute"

umeros€ sono le leslale giornali sliche che nell'estate del 29 , regislfafono Ienorme suoCesso di pubbLco e vendile oltenuto da a m o s l r a C e n l o v e d u l e dol Lago di Nern". Era esposio Lln consstenle n u c e o d i l e e e d o v o i a t o a d u n s o g -getlo particolare, un unico paesaggo eello a lema esclusivo della raccolla rpreso ed elaboralo secondo dverse ango azioni, in differeniiscofcl, mornen' t d e g o r n o e d e ' a n n o p r o p o alf ne di crcare un compl€sso prizzle di cento parli che rendesse un immagine dello

''Specchio di Diana'in lutli i suoi molte-plici aspetti. l\,,lente e mano crcalice della raccolla era Carlo lvlontani, giorna-lisla che da ann si dedìcava con fervo-re a a causa del r€cupèro d€lle navi d Caligola da londo lacLrstre. anista per diletto che in brov€ vènne qua fcalo propro con app€Llaiivo d Pllore de Lago d Nem". Con molla probab ilà u n a s m i l e o p e r a z i o n e p i l l o r c a d a v a s e g l t o a d l r n a c o m m i s s i o n e u f l c a l e che, a ode ed onore dÉ salvataggio delle nav imperalr giuslo allora in corso d'opera, necessrlava di documenlare

con una seíè di d p it il meraviglioso paesaggio c rcoslanle il lago. Nessun c a r s m a s a r e b b e d u n q u e p a r s o p ir ind -c a i o a l ' i n p r è s a -c o n v n t o a s s e r t o r e della valorizzazone delle navi, Calo Monlani fu uno der pimi instancabili pro molod del roro rccupefo in epoca di Begime allravefso una serie di articoli giornalisiic ancal da e teslale a cui collaborava ntoresse susclalo dalla causa fu tae che, grazie al soslegno d e l l i n s i g n e a r c h e o l o g o e s t o r c o d e ' a F le Corrado Ricc, 'estrazone de repedi dalle acque fu porlala a lermine tra il 1928 e 32. Tra membri preposll alla Comm ssof€ che diigeva avof non-drmeno sembfa avesse fovalo posto anche il devotissimo f'Ionlanì. Simile passione per il Lago da Nemi era dunque tuttblfo ché occasionale. come il suc-cesso delle cénlo vedute a Palazzo Valenln decsaménîe merilaloi i gior na sla GLrdo Maraigon que o slesso anno avrebbe ceebrato t\rlonlani quae 'poeta de icaliss mo, nnarnorato da a n n d e a s u a fo n i e d ' s p i r a z i o n e , c h e ha g offcalo ogni aspetlo caratterstco de carallenslico ago", ìnssiendo con parlicolare deferenza su fallo che quas lulle e opere esposte alla mostra fosse ro slate vendule in lempirecord EIIo-re Petrolini, il governalore di Boma, il

(3)

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carlo l4oftan G ard no esl vo. o o s! lavó a (37 r 43 cm) ]928

caro lvlonlanl Veduta de ago di Nemi, o ó sú canóne (33 x 48 cm), 1926

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(4)

LagodiNem autunno carlo ina slam pala e aulografata da Car o lvlonlan . invlala i 2611211928, cal ez ane pilata

Re, alcune slaf del c nema, la Ga ef a N a z r o n a e d A n e V l o d e r n a i p i ù r n p o f -t a n l s -t -t u l b a n c a r i d e l l a C a p l t a e r r n o -tep ci e spesso orrna d ficilmenle r n-t r a c c a b l u r o n o i c o l l e z o n i s t o s e r n p c amalori che d fatto s cont€sero una delle cenlo vedule de "Pttore de L a g o d i N e m Ì ' .

Carlo Montaf (1868 1936), in reatà s considerava poco più di un pittore diet r a n l e p e r q u a n i o I n d a l 1 9 1 0 f o s s e u f f -cialmenle rnemlrro di que'associazione d i a r t s t i c l r e s o t t o i l n o r ì r e d e i " X X V d e l l a Campagna Bomana aveva volalo la

propra passone alla pill!ra d paesaggi e b o f g h i d e A g r o n u n u f g o a r l c o l o scrillo poco prrna di mofire l/lonlani r c o f d a c o f n e i g r u p p o n t e n d e s s e iiesplorare e fecondte lrellezze de a C a m p a g n a R o m a n a , p e r v a o r i z z a r e n senso de A.le penelrandone ',anma c o n l ' n d s i r u l i i b i l e p o e s i a de vero". Pedanlo ntera comitìva usava recars o g n i d o m e n i c a a c a c c i a d s o g g e l l s p -ralori o ango carailerislic dissem nal nele aree rurali lr. trof€ a a Capitae. pef scovare scorc da rtrarre rigorosa-m e n l e d a v e r o n e l l a p e n a uce e reatà

d e a n a l u r a C l l m n e d e l l a s e s s i o n e pttorca selÌinranae era ovviamente banchello plenario momenlo di cond-vsone cosl inrponante che rimasero esclusi dag stud plttorici dei XXV "ango de zos de la campagna nostra uncarnenle perché i paragg erano sprowsl d un ostera". lnrpresc ndibi-le ne 'opera d€ XXV era siata fn da sub to la necessÌlà di abo Ìre colore nero da a tavo ozza e dalla cromia delle te e persino le ombre e € tona là scure avreDDeÍo oovulo essefe coora-l e p r o p r o p e r r a g g l n q e f e la v e r d c l à del reale: Tu cantalo in coro eogo funebre de nero d'avorio, destinando

'aggetlvo d iegrorìranle quae ttoo d'infamia al gregar o che s dimostrasse sordo alle vibrazonl de a !ce". A o slesso lempo tullava, safebbe stata perseguiiala qua siasi pedanlesca e rnelcolosa ledelià a vero ntesa corne rcerca del rn nuzioso o de banale de guslo o del vuoto lecnicismo: piutosto n o n d o v e v a e s s € r e r n a i s r n a r r l o i s e n s o d e l l a s n l e s , s e m p r e a n i m a t o da necessaro sentimento del soggel-to". [,4ontan dunque possedeva una só da base teorca e lecnica, londaia su a ricerca da vero e oniana da ogni a c c a d e m s m o i a f z , l u n g o l u l l a a s u a carrera arrist ca avrebbe sempfe prefe-rilo dipingere allaperto nel I more che le sue opere venissero consderale quali fatLrre nrorle Pfediligeva vedule d c a m p a g n a g a r d n i , p e r g o l a Ì ] , e a n s e d € T e v e r e e e q l i n r e d i f l o r , s p e -cie se di campo; iconografia ricofienle nele sue ve.lute erano cespug d

(5)

ARIE

Carlo Montan' Lago dr Nemi@n Cenuno, olo su canono {20 r 25,2 cn), M6lts.Nsrronal lvu*um ol I Ine Arts inv n 7655.7656

Mllta, Nanonnl

Museuru

or F|NE

Anrs,

LA VALLET-rA.

Sulla parele di lronle alla porta dac-cesso n€lla Sala 21, una bf6v€ dida-scalaa d€scrivo gonericam€nte quale 'Paesaqgio cnn fiume una veduta di Calo Moniani ch€ in realtà ritrae uno degli scorci nalurali piu caratterislici delLago drNemi. Esposlo in una pic-cola slanza dedicaìa ai pitlori del Novèconlo, ù quadrello ad olio di Mon-l a n i ( 2 0 x 2 5 , 2 c m senzacorn c € ) s e r n . bra avefe o gine e provenienza per lo p i ù ignoiai o slssso i n v € n 1 a r o d é l l\,4useo ne 169slra a pr€senza nella C o e z i o n o d i R s s r v e s o a m é n t e d a 1992, con consogugnle fasfer mento nei percofso 6spos I vo in dala 2110212003

La sua storia proced€nle rmane oscu-ra. di cons€guonza allr€ttanlo impon-derabil€ la coreîta allnbuzaone del sogge o a quant non usial pae9aggio lacustre dor Caslelli Bomani. Con mollr probabùla rl giomo in cui rea-zzò opsra Montani aveva dec ao di piantare tl suo cavalletlo nellaspianaia in fondo ai s€ntieí che conducono al lago, o ancora lungo la via che coteg-gia i campi collivali: la vèduta infatti d€scive il paes€ di Genzano così come si presenta tuttbra dalla costa af€€nie a Nemi, @n il culmlno del colle occLrpalo dallo slgsso Palazzo rnonLrmenlal€ d€scritto neg alico g o r n a s l i c i i d a i m u o v € | sént€ro delle Piaggolra il verdo é € rLrp terro-olensie viola. losa o azurre,

comun-que sempre laccale e poste per lo più in primo piano quale aulografa d?rlÈ sla. Sua vera passione e soggeto per ecce enza eTa owamenle il Lagó di Nemi. con lampio respiro del catjno. il ci€lo ingombro da nlvole, i rillessi cupi d€lle dns€ sollo specchio d'acqua. Nsll€ csnlo védute presentate a Palaz zo Val€nlini gli ingredient lilistici e poelici della pittuÉ di Montani doveva-no dunque sssere ben amalgamati Ì€ta non pitr g ovane e i problemi di saul€ di fatto non o avevano rna d slrallo dal suo soggeltot in quas duo ann s eta awenluralo innumerevo vote sulle pendici del bacno laclslfo p e r costegg a r e a l t e n t a m e n l e a l a rceTca di scoTc e angoli suggestvi. Ancora i giornali dellepoca descrlvono I'esposizione come un vorlic€ di lona-lilà azzure. violacee e cobalto. una coloritura che nella mano di Moniani era diventata cangiante e mutevole a seconda dellbra dèl giorno o della sta gione lGta. a seconda d€lla pmspel liva o del laglio dr luce adonalo. a s€conda dgllanse p.escella dl tempo ln t€mpo p€r la s€duta pittorica: lualche volta n€lla sgrena armonia dei verdi e d€gli azzurri la capolino la massa oscu' ra d€i pa6si erctti come sentinelle sui culmini cîcolanti. Nemi, colla sua londa loÍe orsina dominanle il dedalo dr vruzze popolose: Genzano erla sulle rupi oflranle dalle Piagge la inea orgo. gliosa de slo Palazzo rnonlmental€ sulla visione suggesliva del -fernp o €

se. che costeggia Iansa d6l bacino fino a raggiungere il paese pmsporenle. Nemiappunto. La sedula p lorica inol-fe sarebbe awenula rn una mallina limpida di pnmavera vÉla la precisa direzione della luc€ ch€ inlerisce gli oggett più o meno da est.

S€ è evidente ch€ lbpera rappr6s6nla uno degli smrci del Lago di N6mi. in linea con Iintento di regisfarno la diverse angolazioni in divobi ambienil luminosi, sarebbe verosimilo lpotl2zara h sua ongrnale provenienza da quélla esposzione tenula a Palazzo Vaonllni n e l 1 9 2 9 .

La siessa cooritura de a v€duta A per letarnente n linea con 16 slumalur€ azzurre violaceo € cobalo ch€ inlona v a n o l i n t e r a s e z o n e p l l o ca, mèntre in primo piano e qu nla d o ensre viola ricore quale iconografia anche in altre tele pres€nlal€ allbccasione. Nondimeno, qiusto n€gli anni tla il 1922 e il 37. alla direzione dellallora l\Iuseo Nazionale di lvalla era il lungi-mirante Cavalier Vìncenzo Bonello, tull oqgi ricordalo peÌ la sua fervidissi ma campagna di acquisÙ di dipini sui mercalr intemazionali, ka i quali Iltalia figurava al p mo poslo. Se I'ipot€si losse awalorabile sarebbe dunqu€ possibile recuperaG allbp€ra di Carlo Montani una delle c6mo v6dul6 d€l tago di Nemi delle quali sr p6rs€ lrac' cia in seguilo alle vèndilé ew6nul€ duranlel'esposizion6, Intanlo lofavia, p e r c h é n o n i z i a r é c o n l a m o d i l c a de a didascalia mal€se n "Vedula del Lago di Nemi con Oenzano"?

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