Dipartimento di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria delle Tele omuni azioni
PS-OCT
(Tomografia a oerenza otti a sensibile alla
polarizzazione)
Laureando Relatore
Paolo Rossignoli Prof. Lu a Palmieri
1 Introduzione alla te nologia OCT 1
2 Prin ipi si i 5
2.1 Coerenza. . . 5
2.2 Interferometria e interferometro diMi helson . . . 8
2.2.1 Interferenza diun'onda mono romati a . . . 9
2.2.2 Interferenza didue ondemono romati a . . . 12
2.2.3 Coerenzaparziale on sorgente afrequenze ontinue . . 14
2.3 Onde elettromagneti he . . . 17
2.3.1 Spettro elettromagneti o . . . 17
2.3.2 Polarizzazione . . . 17
2.3.3 Sferadi Pon airé . . . 22
2.3.4 Fibreotti he . . . 25
3 Tomograa a oerenza otti a 31 3.1 Swept Sour eOCT . . . 33
3.2 OCT sensibileallapolarizzazione . . . 36
3.2.1 Proprietàdi polarizzazionedel tessuto . . . 36
4 Progetto e setup sperimentale 39 4.1 Des rizionedei omponenti. . . 39
4.1.1 Lenti . . . 39
4.1.2 Opti alBa ks atter Ree tometer (OBR) . . . 41
4.1.3 Dispositivoditraslazione . . . 43
4.1.4 Controllore di polarizzazione . . . 43
4.1.5 Cir olatore atre porte . . . 44
4.1.6 Beamsplitter . . . 45
4.2 Tipi diimplementazione . . . 46
4.2.1 Modalità dimisura sensibile allapolarizzazione . . . . 46
4.2.2 Prin ipiteori i . . . 50
4.3.1 Interferometro ad-ho a tre per orsi . . . 53
4.3.2 Interferometro on ontrollore dipolarizzatore . . . 55
4.4 Caratterizzazione della PMD . . . 56
5 Risultati sperimentali PS-OCT 65 5.1 PS-OCT sus ot h on l'interferometro 1 . . . 67
5.2 PS-OCT sus ot h on l'interferometro 2 . . . 73
5.3 PS-OCT suzebrash on l'interferometro 1. . . 77
5.4 PS-OCT susezioni dizebrash on l'interf. 1 . . . 82
5.4.1 S ansione della sezione1 . . . 82
5.4.2 S ansione della sezione2 . . . 85
6 Con lusioni 89
La tomograa a oerenza otti a sensibile alla polarizazione (PS-OCT) è un
estensionefunzionaledella onvenzionaletomograaa oerenzaotti a(OCT)
e può valutare la birifrangenza dei tessuti oltre all'intensità. La maggior
parte dei sistemi PS-OCT esistenti sono relativamente omplessi e la loro
traslazione lini a risultadi ile. In questa tesiverrà presentato un sistema
PS-OCTtuttoinbra,sempli eerobusto,basatosullate nologiaasorgente
tunabile(sweptsour e). Ilsistemaèstatodimostratoprima onun ampione
di s ot h, di ui si onos e la proprietà di birifrangenza, e su essivamente
Introduzione alla te nologia OCT
La tomograaa oerenza otti a(OCT) èuna te ni a diimaging trasversale
ad alta risoluzione per i tessuti biologi i on diversi vantaggi, quali la non
invasività e la misurazione senza ontatto. Le diverse appli azioni lini he
sono ad esempio l'oftalmologia,la ardiologia e la determatologia [1℄.
Que-sta modalità di imaging è onsolidata per la diagnosi di malattie o ulari.
In aggiunta all'OCT oftalmi o, l'OCT può essere utilizzato on un atetere
tramite l'utilizzo di sonde in bra otti a; questo è diventato rapidamente
uno strumento utile nell'imaging ardiovas olare per la diagnosi dimalattie
arteriose oronari he e nell'imaging ensos opi o per la valutazione di
pato-logie gastrointestinali. L'OCT onvenzionale genera immaginidi intensità e
quindi hauna apa itàlimitataadierenziare direttamenteitipiditessuto.
L'OCTsensibileallapolarizzazione(PS-OCT)èun'estensionefunzionale
del-l'OCT e può valutare le proprietà di polarizzazione della lu e in profondità
per fornire un ontrasto addizionale altessuto inesame. Infatti il ritardodi
fasetralepolarizzazioni ambianeitessutibirifrangenti,mentre non ambia
in quelli non birifrangenti. Lo stroma orneale, la s lera e gli strati di bra
dei nervi della retina, osì ome il mus olo, tendini, nervi, ossa, artilagine
edentisono noti per esporre birifrangenza. L'alterazionedella birifrangenza
dei tessuti è spesso asso iata on la progressione di malattie. Per esempio,
la perdita della birifrangenza degli strati di bra deinervi della retina è
os-servata durante la fase iniziale del glau oma, una delle prin ipali ause di
e ità. Il PS-OCT ha trovato molte appli azioni, in ludendo l'imaging
del-l'o hioanteriore e posteriore, della pelle, la valutazione deidanni termi i e
bru iature,l'imagingdentale ela aratterizazionedipla he ateros leroti he
[2℄.
Sin dalla prima dimostrazione nel 1992, sono stati sviluppati dierenti
sistemi PS-OCT. Generalmente i sistemi PS-OCT possono essere divisi in
della lu e in identesul ampione [2℄.
La prima ategoria, il PS-OCT di tipo 1, ontrolla pre isamente lo stato di
polarizzazionedellalu ein identesul ampione. La ongurazionepiù
omu-ne è illuminare il ampione on lu e polarizzata ir olarmente. Utilizzando
un rilevatore sensibile alla polarizzazione, l'informazione della birifrangenza
dei tessuti può essere estratta dal rapporto di intensità tra i anali di
po-larizzazioni orizzontale e verti ale rilevati. Il PS-OCT di tipo 1 è adatto
per implementazioninello spazio libero per hè è più sempli e ontrollare gli
stati dipolarizzazione. Inve e, perquantoriguarda isistemi basati subra,
glistati dipolarizzazionedi ingresso e us ita sono generalmentes onos iuti
a ausa della birifrangenza nelle bre a singolo modo (SM), e può variare
durante la pro edura di imaging. Una possibile soluzione è l'uso di bre a
mantenimento di polarizzazione (PM) e a oppiatori PM per preservare gli
stati della lu e in idente e di us ita. Tuttavia, le bre PM introdu ono un
ritardodelladispersionedeimodidipolarizzazione(PMD)trale omponenti
di polarizzazione lungo gli assi lento e velo e. Si renderà quindi ne essaria
una ompensazione he può essere fatta via hardware o via software
post-pro essing.
In onfronto, nel PS-OCT di tipo 2 il ampione è illuminato on due o più
stati di polarizzazione senza la onos enza dell'esatto stato di
polarizzazio-ne (SOP) della lu e in idente, ed èparti olarmente adattoper sistemi OCT
basatisubra. I diversi SOPs possonoessere a quisitisequenzialmente[3℄ o
simultaneamente attraverso l'uso di modulatori elettro-otti i[4℄ o traslatori
di frequenza a usto-otti i [5℄. L'a quisizione sequenziale sa ri a la
velo i-tà di imaging e ri hiede una stabilità della birifrangenza nel sistema tra i
su essiviA-s an. Misure simultaneedeidiversi segnalipolarizzatisuperano
queste limitazioni,sebbene i siaun livellosegnale-rumore (SNR)maggiore.
Re entemente è stata dimostrata la multiplazione dipolarizzazionepassiva,
attraverso la odi a degli stati di polarizzazioni su diverse profondità on
un singoloA-S an[6℄, [7℄. Lamultiplazionepassivanonri hiede omponenti
dimodulazioneattivio ontrollidisin ronizzazionesosti ati, ed èsempli e
daimplementare.
La ommer ializzazione dell'OCT e traslazioni lini he hanno gia
avu-to un grande su esso durante gli ultimi 20 anni, spe ialmente nel ampo
dell'imaging o ulare e ardiovas olare. Tuttavia, nonostante l'avanzamento
te nologi o e l'interesse lini o, la traslazione lini a del PS-OCT ha avuto
di oltà e la ommer ializzazione del PS-OCT è rara. Una delle ragione
è l'alta omplessità dei sistemi PS-OCT esistenti. Per esempio, il PS-OCT
in spazio libero è sus ettibile a disallineamenti rendendo di ile l'operato
nell'ambiente lini o. I sistemi PS-OCT di tipo 2 ri hiedono tipi amente
dellafaseedell'SNRdelsistema. Questifattorilimitanolatraslazione lini a
del PS-OCT.
Inquesta tesivienepresentato unsistemaPS-OCT tuttoinbra,
sempli- e e robusto, basato sulla te nologia a sorgente tunabile (SS-PS-OCT). Per
questo, vengono des rittiprima i prin ipisi i he stanno allabase del
fun-zionamento della strumentazione, poi viene des ritto ome è stato ottenuto
il setup sperimentale. Poi verranno spiegati iprin ipi he stanno dietroalla
rilevazione della birifrangenza per inne testare il sistema su un omposto
Prin ipi si i
Inquesto apitolosivoglionopresentareiprin ipisi i dielettromagnetismo
he stanno alla base della te ni a OCT e he inuenzeranno le prestazioni
delsistema nale.
Verrà innanzitutto introdotto il on etto di oerenza, ondizione ne essaria
per lo studio dell'interferenza tra onde. Verrannopoi s ritti al uni ri hiami
delle onde elettromagneti he, in parti olare dei modelli usati per valutarne
polarizzazione. Inne siparlerà della radiazione inbra otti a.
2.1 Coerenza
La oerenza è un argomento omplesso, ma una ondizione he deve essere
soddisfatta nelprogetto diun OCT.In questa sezioneverràfattoun quadro
generale delfenomeno [8℄.
Un inizio ragionevoleè laseguente denizione:
...l'ampiezza ela fase della lu e subis ono uttuazioni molto più rapide
daseguire perl'o hio orivelatori si i ordinari. Se due fas i sono originati
da una stessa sorgente, le loro uttuazioni sono in genere orrelate, e i due
fas isonodetti ompletamenteoparzialmente oerenti,ase onda he la
or-relazionesia ompleta oparziale. [9℄
Dettoinmodomenoa urato,la oerenzapuòan heessereimmaginata ome
ilgradodi orrelazione heesistetralaleuttuazionididuefas iinterferenti.
La onos enza della generazione della lu e è utile nella omprensione della
oerenza. Lesorgentidilu enelmondorealesono ompli ateenonsonomai
perfettamentemono romati he: lesorgentilasersonoquasimono romati he.
Le ragionidiquesto sono diverse e ri hiedonodi apire ome viene generata
unamole olaodiun atomodaunostato energeti opiù altoaduno più
bas-so. Inizialmentel'energia deve essere assorbitaperraggiungere questo stato
energeti o più alto. L'emissione della lu e non è ontinuama o orre su un
periodo tra ir a
10
−8
a
10
−9
se ondi. Queste pi ole pulsazioni os illanti
vengono riferite a trenidi onde.
Unadelleragionidellanon ompletamono romati itàdellalu eè he,mentre
gliatomisono nellostatoe itato, lorostanno ollidendo. L'eettodiqueste
ollisionigeneramente si tradu e nella perdita(o in qual he aso guadagno)
di energia. Dato he la frequenza della lu e è direttamente proporzionale
all'energia (
E = hf
),le ollisioni omportanomodi he nella frequenza del-la lu e emessa, generando quindi lu e poli romati a o ontenente frequenze(lunghezze d'onda) multiple. Unaltro me anismo attraverso ilquale è
am-pliatol'intervallodelle frequenze della lu eemessa è l'eettoDoppler, he si
veri a on l'iterazione della lu e on un oggetto in movimento. Dato he
gli atomi, nell'emissione della lu e, sono in movimento in varie direzioni, la
frequenza della lu e emessa non è sempre la stessa. Queste sono le due
ra-gioniprin ipalidelper hèlalu e nonsipropagamai onun'uni alunghezza
d'onda(o un'uni a frequenza).
Per un appro io qualitativodella oerenza, si osservi l'emissione didue
trenid'onda. Questisonoemessidaduedierentiatomiintempi
leggermen-te diversi osì da avere qual he sovrapposizione, ma non ompleta (gura
2.1(a)). C'è an he una pi ola dierenzanelle frequenze. Se le misuresono
fatteaipuntiB,C eD,sitrovaun risultatoidenti o. Inve e,il risultatosulle
misure ai punti A e E è diverso. Il periodo di tempo sul quale la misura è
ostante è onos iuto ome iltempodi oerenza. La distanzaper orsa dalla
lu e entroquesto tempo, he èdata dalprodotto deltempodi oerenzae la
velo ità della lu e, è hiamata lunghezza di oerenza.
Ora osserviamo i quattro treni d'onda nella gura 2.1 (b). An ora, i treni
d'onda sono della stessa lunghezza ma emessi in tempi dierenti e tutti on
frequenze leggermente diverse. Ora, ilperiododitemposulqualeuna
misu-ra sulle aratteristi he del fas io dà lo stesso risultato è diminuito (solo nei
punti C e D). Quindi, si di e he il tempo e la lunghezza di oerenza sono
minoririspetto ad (a).
In una sorgente di onde ontinua reale ( w - ontinuous wave) usata per
l'OCT,la lu e èemessa damoltiatomiin modo he l'intensitàmedia totale
siarelativamente ostante. Così, dato he l'intensità non varia
drasti amen-te, è l'ammontare delle frequenze e fasi dierenti del fas io he inuenza la
lunghezza di oerenza. Una sorgente on un pi olo numero di frequenze,
omeun laser, avrà un tempo di oerenzamoltoalto, simile all'emissioneda
Figura 2.1: Questa è un'illustrazione sempli ata dei prin ipi he stanno
dietrolalunghezzadi oerenza. In (a),sono mostrateduesovrapposizionidi
treni d'onda on frequenze leggermente dierenti nel tempo. Le misure tra
B e D produ ono risultati identi i mentre non lo è tra A e E. La distanza
tra B e D è essenzialmente la distanza di oerenza. In (b), sono mostrati
quattro treni d'ondasovrapposti on frequenze leggermentedierenti,male
misuresonoora ostantitraCeD. Questoèper hè lalunghezzadi oerenza
si è ridotta all'in remento della larghezza di banda (intervallo di lunghezze
d'onda efasi).
banda larga)avràinve e un tempodi oerenzaminore.
Con ludendo, le proprietà del fas io rimangono relativamente ostanti
solo nella lunghezza di oerenza. Quello he è importante sapere è he la
sorgente di lu e negli OCT garatis e una lunghezza di oerenza del fas io
2.2 Interferometria e interferometro di
Mi hel-son
L'OCTmisural'interferenzapiuttostodellariessionediretta,attraverso
l'u-so di un interferometro. Esso è ostituito da un bra io di riferimento,
ne- essarioa ausadell'impossibilitàdimisuraredirettamentel'intensità
retro-riessa dal ampione per l'elevata velo ità asso iata alla propagazionedella
lu e. Così l'OCT usa indirettamente l'intensità di interferenza per valutare
l'intensità retroriessa. Per introdurre il on etto dell'interferometria e in
denitivadella oerenza, verrà mostratoun interferometro di Mi helson [8℄.
Unos hema dell'interferometro èmostratoin gura 2.2.
Figura2.2: Uno s hemasempli atodiun interferometro. Lalu e dalla
sor-gente è divisa da un beam splitter. Metà della lu e è diretta al ampione
(nella gura è uno spe hio), mentre l'altra metà è diretta verso uno
spe - hio he può muoversi nel bra io di riferimento. La lu e è retroriessa da
entrambi gli spe hi ed è ri ombinata al beam splitter, dove interferis e.
Parte della lu e è direttaad un rivelatore.
Lalu edalla sorgenteèdivisadaunbeam splitter. Metà dellalu e èdiretta
adunospe hionelfas iodelbra iodel ampione mentre l'altrametà è
di-retta verso uno spe hio mobilenelbra io diriferimento. Lalu e si riette
in entrambi gli spe hi ed è ri ombinata nell'a oppiatore dove interferis e.
In seguito verranno esaminatial uni asi:
1. lu e introdotta nell'interferometro on frequenza singola
(mono roma-ti a)
2. due onde mono romati he on frequenze dierenti
3. lu e on un ampio intervallo di frequenze ontinue ( ome nel aso
dell'OCT)
2.2.1 Interferenza di un'onda mono romati a
Nell'interferometro,lalu e dallasorgente, espressa interminidi ampo
elet-tri o
E
so
, èdiretta albeam splitter. Esso divide lalu e inE
r
eE
s
, he sono rispettivamente i ampi elettri i del bra io di riferimento e del ampione.Questedueonde pianemono romati he omplesse hannougualefrequenzae
fase. Perilmomento,viene ignoratoqualsiasiperdita hesiveri a
all'inter-nodell'interferometrodovutaalladiusioneoadaltreformediattenuazione.
Viene assunto inoltre he la riettività di entrabi gli spe hi sia del
100%
. Dopolariessionedeiduespe hi,lalu esiri ombinanell'a oppiatore, osìil ampo elettri onelrivelatorerisulta:
E
D
=
1
√
2
E
r
+
1
√
2
E
s
(2.1)Laragionedel termine
1/
√
2
è he metàdell'intensità(equindi laradi edel ampoelettri o) torna indietro allasorgente, mentre l'altra metà va alrive-latore. Viene esaminatoora osa su ede quando lalu e mono romati anei
duerami attraversadistanze dierenti. Dato he la ostantedipropagazione
è
k =
ω
c
, rappresentiamo queste onde ome:E
r
(x) =
1
√
2
E
so
e
jω
xr
c
(2.2)E
s
(x) =
1
√
2
E
so
e
jω
xs
c
(2.3)Si noti he, per sempli are i al oli, viene ignorato il ambiamento di fase
indotto dalle omponenti dell'interferometro. La sola dierenza tra le due
onde è ladistanza he hanno per orso. Così
E
D
èuguale a:E
D
(x) =
1
2
E
so
e
jω
xr
c
+
1
2
E
so
e
jω
xs
c
(2.5)Il rivelatore misura non il ampo elettri o ma l'intensità, he è data dal
quadratodel ampo elettri omediatoneltempo. Questoè rappresentato da
I = cost · hEE
∗
i
. Con leregoledeinumeri omplessi(ignoriamola ostante)
questo sitradu e in:
I
D
(x) ∝ hE
D
E
D
∗
i =
1
2
hE
r
E
∗
r
i +
1
2
hE
s
E
∗
s
i +
1
2
hE
r
E
∗
s
i +
1
2
hE
s
E
∗
r
i
(2.6)E
∗
r
eE
∗
s
sono rispettivamente i ampi elettri i omplessi oniugati dei rami delriferimentoedel ampione. Questodiventa:I
D
(x) ∝ hE
D
E
D
∗
i =
=
1
2
I
r
(x) +
1
2
I
s
(x)
+
1
4
E
∗
so
e
−jω
xr
c
· E
so
e
jω
xs
c
+ E
∗
so
e
−jω
xs
c
· E
so
e
jω
xr
c
(2.7)Inquest'ultimaequazioneiprimi dueterminirappresentano rispettivamente
l'intensità del bra io del ampione e del riferimento ( he non trasportano
al unainformazione):
I
r
(x) ∝ hE
r
E
r
∗
i
(2.8)I
s
(x) ∝ hE
s
E
s
∗
i
(2.9) Quindi:I
D
(x) =
1
2
I
r
(x) +
1
2
I
s
(x) +
Re
1
2
E
so
E
∗
so
e
j(ω
xr
c
−ω
xs
c
)
(2.10)Attraverso relazioni del oseno note, è possibile s rivere l'equazione nella
forma:
I
D
(x) =
1
2
I
r
(x) +
1
2
I
s
(x) +
1
4
hE
r
E
∗
s
i cosθ
(2.11) Ri odiamo heE
r
eE
s
sonoquantità omplesse. IterminiI
r
(x)
eI
s
(x)
sonoi termini ontinuidios illazionirapideregolari del ampo elettri odelleondeoriginali, mentre il terzo termine è un termine di interferenza. Quando
θ
è 0 o un multiplo di±2π
, il valore del oseno è massimo a 1. Il valore del terminediinterferenzaè osì1
4
hE
r
E
s
∗
i
. Questosu edequandol'interferenza ostruttiva è totale e le onde sono dette essere in fase. Quando il valoreequazioni 2.8e 2.9, quando la riettività è ugualenei due bra i è noto he
I
r
(x) = I
s
(x) =
1
2
hE
so
E
so
∗
i =
1
2
I
so
. L'equazione pre edente 2.11 diventa:I
D
=
1
2
I
so
+
1
2
I
so
cosθ
=
1
2
I
so
(1 + cosθ)
(2.12)2.2.2 Interferenza di due onde mono romati a
Con l'OCT, un interferometro diMi helson è ilpiù omunemente utilizzato
on una sorgente ontinua a banda larga. Prima di muover i
nell'interfe-rometro on sorgente ontinua a banda larga, vengono fatti dei passi
inter-medi inmodo daosservare il omportamento diun interferometro on onde
mono romati he a frequenze dierenti[8℄.
A dierenza dell'interferenza tra onde on la stessa frequenza,
l'interfe-renzatraonde onfrequenze diversegeneramodulazione inampiezza
(batti-mento). Conviene partire dall'equazione 2.12 vista nellasezione pre edente,
he mostra ome interferis ono onde mono romati he alrivelatore:
I
D
=
1
2
I
so
(1 + cosθ)
(2.13) Quindi vengono sommate insieme i due fas i on frequenze diverse, perottenere osì:
I
D
= I
D1
+ I
D2
=
1
2
I
so1
h
1 + cos
ω
1
x
c
i
+
1
2
I
so2
h
1 + cos
ω
2
x
c
i
=
1
2
I
so1
+
1
2
I
so2
+
1
2
h
I
so1
cos
ω
1
x
c
+ I
so2
cos
ω
2
x
c
i
(2.14)dovegliindi i
so1
eso2
rappresentanoleduefrequenzedelleondeprovenienti dalla sorgente e gli indi iD1
eD2
rappresentano le omponenti delle due frequenze al rivelatore. SeI
D0
=
1
2
I
so1
+
1
2
I
so2
, ra hiudendo ioè ostanti o termini on ontinua, allora l'equazione 2.14 può essere ris ritta ome:I
D
= I
D0
(1 + γ
u
(x))
(2.15) doveγ
u
(x)
è ugualea:γ
u
(x) =
1
2
I
so1
I
D0
cos
ω
1
x
c
+
I
so1
I
D0
cos
ω
2
x
c
(2.16)Si possono dividere diversi asi:
•
Quandoγ
u
(x)
è ugualea1,I
D
èallora massimo on unvaloredi2I
D0
. Questaè la ompleta oerenzadei due fas idi lu e.•
Quandoγ
u
(x) = 0
, non 'è interferenza eI
D
è minimo (solo segnale ontinuo) onun valore diI
D0
. Questa èlanon oerenza ompleta dei due fas i dilu e.•
Qualsiasivalore tra idue èdetto a oerenzaparziale.La relazione tra
ω
1
eω
2
è riti a per stabilireγ
u
(x)
o il grado di oeren-za. Assumendo heI
so1
= I
so2
, allora l'equazione 2.16 può essere ris ritta, attraverso un'identità trigonometri a, ome:γ
u
(x) =
I
so2
I
D0
cos
h
(ω
1
+ ω
2
)
x
2c
i
cos
h
(ω
1
− ω
2
)
x
2c
i
(2.17)Il primo termine oseno non diventa maiuguale a zero (per hè non i sono
frequenze negative) e ha un'os illazione molto velo e. Il se ondo termine
oseno èil termine he os illa pianoe quando èuguale azero,
γ(x)
è uguale azero. Sitrattadell'inviluppo omplesso. Ilse ondo termineèugualeazeroquando:
(ω
1
− ω
2
)
x
2c
= ±
π
2
(2.18)Per iò la aratteristi a hiaveè he usandodueonde ondiversafrequenzasi
trova modulazione di ampiezza (fenomeno del battimento) diversamente da
2.2.3 Coerenza parziale on sorgente a frequenze
onti-nue
Nonèunasorpresa he onl'uso diunnumeronitodifrequenze, omenella
sezionepre edente, l'ampiezzauttua inmodoperiodi o. Questosuggeris e
he se è usato uno spettro ontinuo, si ottiene un funzione non periodi a o
nita. Questo è l'argomento di questa sezione. Nella dis ussione he segue
[8℄,siassumono tuttelequantitàstazionarie. Lastazionarietàsigni a he il
tempomedio èindipendentedallas elta deltempodiorigine. Cosìandiamo
a modi are l'equazione 2.17 in modo he ontenga un innito numero di
lunghezze d'ondaseparate daun intervalloinnitesimo:
I
D
=
1
2
Z
∞
0
I
so
(k)(1 + cosθ)dk
(2.19)Dal momento he
ω
ek
sono proporzionali uno all'altro, per onvenienza si èpassatialdominiospaziale(k
) dato he tipi amentel'OCTèdes ritto osì in letteratura. Usando un'identità del oseno e las iandoθ
essere uguale akx
, dovex
è la dierenza della lunghezza di per orso, l'equazione 2.19 può essere divisain:I
D
=
1
2
Z
∞
0
I
so
(k)dk +
1
4
Z
∞
0
I
so
(k)(e
ikx
+ e
−ikx
)dk
=
1
2
I
so
+
1
4
Z
∞
−∞
I
so
(k)e
ikx
dk
(2.20)I
so
(k)
èlapotenzadellasorgenteadundatovaloredikelapotenzatotaleI
so
è uguale aR
∞
0
I
so
(k)dk
. L'integraleR
∞
−∞
I
so
(k)e
ikx
dk
è denominato funzioneauto orrelazione (
Γ
11
). L'OCT misura la funzione di auto orrelazione per al olare l'intensità della retroriessione. La funzione di auto orrelazionepuò an he essere rappresentata equivalentemente ome:
Γ
11
= hE
r
(t)E
s
∗
(t + τ )i
(2.21)dove
τ
è il ritardo di tempo tra i due bra i dell'interferometro. La sua relazionealgrado di oerenzaparziale è:γ
11
(x) =
Γ
rs
√
I
r
I
s
(2.22)
Esisteunarelazionetralafunzionediauto orrelazioneelapotenzaspettrale
(o la funzione di densità spettrale). La potenza spettrale è lo spettro in
della lu emisuratadaun elettros opioideale. Larelazioneè he lafunzione
diauto orrelazione diun pro esso ausale stazionario e lapotenza spettrale
delpro esso formano una oppia ditrasformatedi Fourier:
Γ
11
(x) =
Z
P (ω)e
−iω
x
c
dω
(2.23)
Cosa signi a questo da un punto di vista prati o?
Γ
11
(x)
può essere vista indue modidiversi:•
latrasformata diFourier della potenza spettrale•
quantobene due porzioni distinte dilu e ondulano orrelateL'inviluppo del termine orrelazione può essere s ritto in termini del grado
della oerenza parziale
γ
11
(x)
moltipli ando la funzione auto orrelazione di√
I
r
I
s
. Ovvero l'equazione 2.20 diventa:I
D
=
1
2
I
r
+
1
2
I
s
+ Reγ
11
(x)pI
r
I
s
(2.24) Questa è una funzione normalizzata osì he la parte reale ha valori da 0 a1. I valoridei gradi di oerenzasono lassi ati ome segue:
• |γ
11
(x)| = 1
: limite di oerenza;• |γ
11
(x)| = 0
: limite diin oerenza;• 0 < |γ
11
(x)| < 1
: oerenzaparziale.Come è legata
γ
11
(x)
alle dierenze delle lunghezze di per orso dell'interfe-rometro? Ritornando al on etto di tempo di oerenza, si èaermato he lalu erimane ostantenellemisureperun periododitempo(tempodi
oeren-za), poi subis e un ambiamento in fase (gura 2.1). La distanza per orsa
dallalu eduranteiltempodi oerenzaè hiamatalunghezzadi oerenza(
l
c
) ed è al olata moltipli ando il tempo di oerenza per la velo ità della lu e.Larelazione tralalunghezza di oerenza
l
c
ehγ
11
(x)i
è:hγ
11
(x)i = 1 −
l
l
c
(2.25)
dove
l < l
c
el
è la dierenza di per orso tra i due spe hi. Quandol > l
c
, il valore della funzione è zero. Questo i di e he quando la dierenza delladistanza per orsa dei due bra i (di riferimento e del ampione) è inferiore
alla lunghezza di oerenza, otteniamo nel ri evitore una omponente
più grande della lunghezza di oerenza, è notato soloil segnale DC.
Suppo-niamo he sia possibile misurare la omponente AC. Si può osservare he,
se si onos e la distanza per orsa dalla lu e nel bra io di riferimento, si
può determinare he lo spe hio nel ampione è alla stessa distanza entro
la lunghezza di oerenza. Entro lalunghezza di oerenza signi a he, se la
lunghezza di oerenza fosse 30
µ
m, allora quando abbiamo un segnale AC, i due spe hi sono allineati (uguale lungheza del per orso otti o) entro 30µ
m. In prati a si usa il bra io di riferimento per rilevare la posizione del bra io del ampione. Se si de remente la lunghezza di oerenza a 10µ
m (aumentando la larghezza di banda), aumenta la risoluzione sulla distanza2.3 Onde elettromagneti he
La natura della lu e è omplessa ed è stata sorgente di dibattito per se oli.
Evidenze sperimentali, in onitto tra loro, suggerivano il omportamento
siaondulatorio he orpus olaredella lu e. Lastoriadiquesto dibattitopuò
essere trovata in moltilibriditesto e non sarà dis ussa qui.
Laparti elladilu eè hiamatafotone. L'energiadiunfotoneèproporzionale
alla sua frequenza,
E = hν
, doveh
è la ostante di Plank on valore di6.63 · 10
−34
J · s
. Comunementelalu e, quandoè oinvoltoun grandenumero
difotoni,si omportainmodoondulatorioepuòesseretrattata omeun'onda
lassi a.
2.3.1 Spettro elettromagneti o
Perun'onda elettromagneti anelvuoto[8℄,lafrequenzaelalunghezza
d'on-da sono legate alla velo ità della lu e se ondo la formula
c = λf
. Un'onda elettromagneti aè lassi ataattraverso lasuafrequenza (olunghezzad'on-da). Il termine lu e è generalmente usato per indi are un'onda
elettroma-gneti a on frequenze della regione del visibile. Qui la denizione è estesa
per in ludere la regione vi ino agli infrarossi, dove viene eseguito l'imaging
dell'OCT. In gura 2.3, è mostrato lo spettro elettromangeti o, ovvero la
lassi azione della radiazione basata sulla frequenza. La regione di alta
energia dello spettro, he è la regione delle alte frequenze, omprende raggi
gammaeraggiX.Laregionedelvisibilesitrovanell'intervallodellelunghzze
d'onda approssimativamente tra i 400 nm e i 700nm. L'imaging dell'OCT
neitessutinontrasparentivienetipi amenteeseguitanellaregionevi inoagli
infrarossi a 1300 nm. Nella parte di bassa energia dello spettro si trovano
inve e onde radio e mi roonde.
2.3.2 Polarizzazione
Lapolarizzazioneèun'importanteproprietàdellaradiazione
elettromagneti- a [8℄. L'OCT, per il rilevamento della polarizzazione, utilizzaun rilevatore
sensibile alla polarizzazione. La lu e può essere rappresentata ome ampi
elettromagneti i trasversi os illanti. Se la si osserva propagarsi nella
dire-zione z on il ampo elettri o trasverso es lusivamente nella direzione x, il
ampoelettri opuò essere rappresentato ome:
E
x
(z, t) = ˆ
xE
0x
cos(kz − ωt)
(2.26) Se abbiamo un'onda simile on il suo ampo elettri o es lusivamente nellaFigura 2.3: Lo spettro elettromagneti o o la lassi azione basata sulla
lunghezza d'ondaed esempidi sorgente
allora:
E
y
(z, t) = ˆ
yE
0y
cos(kz − ωt + ǫ)
(2.27)Siosserverà inseguito ome leequazioni2.26 e2.27possono esseresommate
insieme(ad esempio, perdeterminare lostato dipolarizzazione).
Primo, se assumiamo he
ǫ
è zero o un intero multiplo di2π
( he è equiva-lente), allora lasomma deidue ampi è:E
(z, t) = E
x
(z, t) + E
y
(z, t)
= ˆ
xE
0x
cos(kz − ωt) + ˆ
yE
0y
cos(kz − ωt)
= (ˆ
xE
0x
+ ˆ
yE
0y
)cos(kz − ωt)
Il ampo elettri o rimane quindi orientato in modo ostante on un angolo
relativoall'asse x; dauna sempli etrigonometrial'angoloè dato da:
senφ
cosφ
= tan φ =
E
0y
E
0x
(2.29)
Quando
E
0x
= E
0y
, il risultato è lu e polarizzata rettilinearmente, la ui posizione dall'asse è ostante ed è ad un angolo di 45gradi rispetto all'assex. Ora, se assumiamo he
ǫ
è un multiplodi−π
, onE
0y
= E
0x
, dato he il se ondo oseno è ugualea -1,E(x, t)
èdato da:E
(x, t) = (ˆ
xE
0x
− ˆ
yE
0y
)cos(kz − ωt)
(2.30)Questa è an ora lu e polarizzatarettilinearmente ma on un asse dierente
rispetto all'equazione 2.28. L'angolodi questo asse è dato da:
tanφ = −
E
0y
E
0x
(2.31)
Si tratta di un'onda polarizzata rettilinearmente a -45 gradi all'asse x, on
uguali intensità. Così la lu e è polarizzata linearmentequando la relazione
di fase (
ǫ
) tra le due onde è 0 o un multiplo di±nπ
. Se i valori diE
0y
o diE
0x
non sono uguali,la lu e èan orapolarizzatalinearmentemal'angolo non sarà più di 45o -45gradi rispetto all'asse x (equazioni2.29 e 2.31).Ora, se
ǫ
èπ
2
, il se ondo oseno diventa un seno e l'equazione 2.28 diventa:E
(z, t) = ˆ
xE
0x
cos(kz − ωt) + ˆ
yE
0y
sen(kz − ωt)
(2.32)I massimi e i minimi delle due onde non sono più allineati. Se le due onde
hanno intensitàdi pi o uguale,
E
0x
= E
0y
= E
,allora:E
(z, t) = E [ˆ
x
cos(kz − ωt) + ˆ
y
sen(kz − ωt)]
(2.33)Il ampoelettri ononhapiùunangolo ostanterispettoall'assex: stainve e
ruotando lungo gli assi x e y in funzione dell'asse z e del tempo. Quando
(kz − ωt)
è uguale a zero, il ampo elettri o è allineato on l'asse x ed ha un'intensitàdiElungoquestoasse. Quando(kz − ωt)
èugualeaπ
2
,il ampo elettri o è ompletamente allineato on l'asse y on un'intensità di E lungoquesto asse. Se si osserva la lu e dalla sorgente, essa appare essere ruotata
insensoorariointornol'assez. Sidi e he lalu e hapolarizzazione ir olare
destrorsa. Se
ǫ
è−
π
2
, il ampo elettri o,perE
0x
= E
0y
= E
, èdato da:Questa è un'onda on polarizzazione ir olare he ruota in senso antiorario
ed è hiamata lu e on polarizzazione ir olare sinistrorsa. La lu e appare
essere ir olare per hè non è importante in quale angolo la lu e si trovi in
una posizione spe i a, l'ampiezza è la stessa per ogni angolo. Quando le
due onde ortogonalisono fuorifase e
E
0x
6= E
0y
, he rappresenta lamaggior partedei asi,èprodottalu e onpolarizzazioneellitti a. Lalu epolarizzataelletti amente signi a he nella rotazione intorno all'asse x e y, l'intensità
variaase onda dell'angolo. Quindi, guardandolalu e venire dalla sorgente,
si nota he essa ha un'apparenza elletti arispetto allarotazione intorno
al-l'asse z. I tessuti possano ambiare lostato di polarizzazione della lu e. Gli
statidipolarizzazione,ei ambiamentidegli statidipolarizzazione,possono
esseredes rittiquantitativamente onunodeidueappro iprin ipali: quello
diJones o quellodi Mueller.
Con l'appro io di Jones, lo stato della polarizzazione della lu e è denito
da un vettore onos iuto ome vettore di Jones. Questo denis e il ampo
elettri o in termini di ampiezza e fase nelle omponenti x e y. Il vettore di
Jones è des ritto ome:
E
=
E
x
E
y
=
E
0x
cos((kz − ωt))
E
0y
cos(kz − ωt + ǫ)
(2.35)Questo vettore è una des rizione dello stato di polarizzazione in ui si trova
lalu e. Glistati dipolarizzazionepossono ambiare,peresempioattraverso
un ltro o un tessuto biologi o. Il ambiamentopuò essere des ritto
molti-pli andoil vettore di Jones per una matri e diJones, he è una matri e2 x
2. Un esempiodi matri edi Jones diun ltro apolarizzazione lineareè:
1 0
0 0
(2.36)Eseguendolamoltipli azionematri ialedelvettorediJones( herappresenta
l'onda elettromagneti a) per la matri e 2 x 2 ( he rappresenta il ltro
po-larizzante), si trova l'alterazione della polarizzazione della lu e ausata dal
ltro. Unmodoalternativoall'appro iodiJonesèquellodiMueller,dovelo
stato dipolarizzazone è des ritto intermini divettori diStokes al posto dei
misurateempiri amente:
S =
I
Q
U
V
= {I Q U V }
(2.37) Le quantità{I Q U V }
rappresentano:• I =
intensitàtotale;• Q = I
0
-I
90
(la dierenza di intesità tra le omponenti polarizzate linearmenteorizzontale e verti ale);• U = I
+45
-I
−45
(ladierenzadiintensitàtrale omponentipolarizzate linearmenteorientate a+45◦
e -45
◦
);
• V = I
rcp
-I
lcp
(la dierenzadiintensità trale omponenti a polarizza-zione ir olaredestrorsa e sinistrorsa).Latrasformazionedeglistatidipolarizzazione,dapartediuntessutoodiun
ltro, è ora des ritta in terminidi matri idi Mueller, matri idi dimensione
4 x 4. Un esempiodi matri edi Mueller diun polarizzatorelineare è:
1
2
·
1 1 0 0
1 1 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0
(2.38)Ivantaggidel al olodiMuellersonodaunapartel'usodiquantitàfa ilmente
misurabili ( ome ad esempio l'intensità totale), diversamente dal vettore di
Jones he è molto più di ile damisuarare direttamente, dall'altra he può
essere usato per valutare lu e non polarizzata. Infatti, dato he la maggior
parte delle sorgenti OCT sono parzialmente non polarizzate, l'appro io di
Muellerhaunparti olarevantaggio. Ilvantaggiodell'appro iodiJonessono
la sempli ità dei al oli (ma non le misure), parti olarmente quando molte
Figura2.4: SferadiPon airé. (A)Dimostrazionedelvaloredipuntidierenti
sullasfera. (B)Rappresentazionedilu e onproprietà di oerenzadierenti
sulla sfera.
2.3.3 Sfera di Pon airé
La sferadi Pon airé è un modoperrappresentare geometri amente lostato
di polarizzazione des ritto dai vettori di Stokes [8℄, ome viene mostrato in
gura2.4:
In questa rappresentazione, ilpiano equatorialerappresenta stati di
polariz-zazione lineare in x o y. Il polo nord è lo stato di lu e on polarizzazione
ir olare sinistrorsa mentre il polo sud rappresenta lu e on polarizzazione
ir olaredestrorsa. Tra i poli e l'equatore i sono glistati di polarizzazione
ellitti i. L'emisferopiù in alto orrisponde alu e on polarizzazioneellitti a
sinistrorsamentre l'emisferoinferioreè onpolarizzazioneellitti adestrorsa.
polarizzazioni dierenti.
Siritorni al vettore di Stokes, he èdato da:
S
=
P
0
P
1
P
2
P
3
=
hI
x
+ I
y
i
hI
x
− I
y
i
hI
+45
− I
−45
i
hI
L
− I
R
i
(2.39)Qui,
I
x
eI
y
sono le intensità medie degli stati di polarizzazione lineare x e y,I
L
eI
R
sono le intensità medie degli stati di polarizzazione ir olare sinistrorsa e destrorsa, eI
+45
eI
−45
sono le intensità medie degli stati di polarizzazione lineare a +45 e -45 gradi. Questi parametri sono quatitàmisurabili on un singolo ri evitore appli ando al uni ltri. Si noti he i
simboli
P
0
,P
1
,P
2
eP
3
sono talvoltas ritti omeI
,Q
,U
eV
. I vettori di Stokes possono an he essere s ritti ome:S
=
P
0
P
1
P
2
P
3
=
A
2
x
+ A
2
y
A
2
x
− A
2
y
2A
x
A
y
cosφ
2A
x
A
y
senφ
(2.40)A
x
eA
y
sono i ampi medinelle direzionix ey alrivelatore. L'angoloφ
èla dierenzadi fase trai due ampiortogonali.La lu e parzialmente polarizzata può essere rappresentata in modo
mate-mati o in forme diverse. La prima è nella forma dei vettori di Stokes ed è
rappresentata dalla sommadella lu e polarizzata enon polarizzata:
S
=
P
0
P
1
P
2
P
3
=
ρP
0
P
1
P
2
P
3
+
(1 − ρ)P
0
0
0
0
= S
P
+ S
U P
(2.41)Qui
ρ
èunamisuradelgradodi oerenzaed èdatoda(P
2
1
+ P
2
2
+ P
3
2
)/P
0
. Ilprimo vettore (
S
P
) rappresenta lalu e totale polarizzata mentre il se ondo (S
U P
) la lu e non polarizzata. Questa de omposizione è utile per ome i vettori possano essere trasformati attraverso il sistema otti o, separandoli eLa lu e parzialmente polarizzata non può sempre essere quanti ata on i
vettori di Jones ome su ede per i vettori di Stokes. In ogni aso, quando
viene usato un interferometro, il grado di polarizzazione può essere
deter-minato da una matri e di polarizzazione o di oerenza. In altre parole, la
oerenza può essere usata per determinare il grado di polarizzazione on il
vettre diJones. La matri edi oerenzaè dis ussaaltrove indettaglio,masi
vuoledarequal he proprietà generale qui. Lamatri edi oerenzaè datada:
J
=
hE
∗
x
(t)E
x
(t)i hE
x
∗
(t)E
y
(t)i
E
∗
y
(t)E
x
(t)
E
∗
y
(t)E
y
(t)
(2.42)dove
E
x
(t)
eE
y
(t)
sono i ampi elettri i omplessi nelle direzioni x e y rispettivamente. La tra iadella matri e i dàl'intensità totale:T rJ = J
xx
+ J
yy
= hE
x
∗
(t)E
x
(t)i +
E
y
∗
(t)E
y
(t)
(2.43)Il grado di orrelazione tra le omponenti dei due ampi ortogonali è dato
da:
j
xy
= |j
xy
| e
iβ
xy
=
J
xy
(J
xx
)
1/2
(J
yy
)
1/2
(2.44)
dove ilvaloreassolutodi
j
xy
variatra0e1. Ilgradodipolarizzazioneèdato da:p = 1 −
T r(J)
4detJ
2
(2.45)Il determinante di
J
è:2.3.4 Fibre otti he
Unaltroimportante omponenteèlabra otti a[8℄, he oltreadesser parte
integraledell'OCT,èusatainmolteareediappli azionein lusole
tele omu-ni azioni. La bra otti a è basata sul on etto di riessione interna totale.
La bra he sarà onsiderata è quella he ontiene due importanti
ompo-nenti,il nu leo e ilmantello, ome mostratoingura 2.5.
Figura2.5: Unabraotti afunzionasul on ettodiriessionetotaleinterna.
Questasezione della bra ontiene due importanti omponenti,il nu leo eil
mantello. Viene mostrataladipendenza angolare.
L'indi edirifrazionedelmantelloèminoredell'indi iedirifrazionedelnu leo
inmodo he possa a adere lariessione totaleinternanellalorointerfa ia.
Moltebresonofattedivetro onimpuritàaggiunteperalterareleggermente
l'indi e di rifrazione. Non tutte le onde si propagano nella bra e la
propa-gazione dipende dall'angolo tra la lu e e l'interfa ia tra nu leo e mantello.
La lu e deve olpire l'interfa ia nu leo-mantello o sotto l'angolo riti o,
al-trimenti entrerà nel mantello. Questo diventa lini almente rilevante, per
esempio, on l'uso di ateteried endos opi per hè nelpassaggioattraverso il
orpo ambia la urvatura della bra e può ondurre a perdite di lu e. Le
ondedilu e on angoliminoridell'angolo riti osonotrasmesse attraversole
paretidella bra. Gliangoli appropriatipossono esserederivatidauna
sem-pli e geometria. L'angoloa ettato
Θ
i
può esseretrovato dall'angolo riti o ome segue:sinΘ
c
=
n
t
n
i
(2.47)
Lagura2.6eiltesto hesegueèperstabilirel'angolodellalu e he olpis e
lasuper iedella brane essario perlapropagazioneinbra. Attraverso la
Figura 2.6: L'angolo ol quale la lu e deve olpire la super ie della bra
in modo he i sia propagazione è riti o. Le bre a singolo modo hanno
una risoluzione superiore alle bre multimodo. Tuttavia, le bre a singolo
modosi a oppiano più di ilmente e tipi amente viene persa una potenza
signi ativa. Comunque, a ausa della loro alta risoluzione, sono le bre
usate più spesso quando viene trasmessa lu e insistemi OCT.
geometriasi onos e he periltriangoloretto ingura,
a
2
= b
2
+ c
2
. Allora, dividendopera
2
, si ottiene:1 =
b
a
2
+
c
a
2
(2.48)Dalla onos enza della trigonometria, si onos e he
b/a = sinΘ
c
e usando leequazioni 2.47 e2.48, si ottiene:c
a
2
= 1 −
b
a
2
= 1 −
n
n
t
i
2
(2.49)Ora, siosserva he
c/a
neltriangoloè il seno dell'angolodi trasmissioneΘ
t
, attraverso la fa iadella bra. Quindi:c
a
=
1 −
n
t
n
i
2
!
1
2
= sinΘ
t
(2.50)Finora, si è ollegato il diverso indi e di rifrazione all'interfa ia
mantello-nu leoperl'angoloditrasmissioneallafa iadellabra. Sivuolerelazionarlo
all'angolodiin idenza sulla bra. Quindi,
Questaformulamostra helametàdell'angoloa ettatosullasuper iedella
braèdeterminatoattraversol'indi edirifrazionedelmantello, delnu leoe
dello spazio esterno allabra. Per la maggiorparte delle bre, la dierenza
dell'indi edirifrazionetrailnu leoeilmantelloènell'ordinedell'
1%
(gura 2.5). Questo i restituis e un angolo riti o nell'ordine degli 80◦
. Un
tipi- o mezzo angolo a ettato è quindi 12
◦
. Raddoppiando la metà dell'angolo
a ettato otteniamo l'angolototale a ettato. È importanteri ordare he le
bre sono sensibili allaforte urvatura. Maggiore è la urvatura nella bra,
più probabile è he la lu e venga persa nel mantello. Vista l'appli azione
di ateterie endos opi, gliangoli a utidevono essere presi in onsiderazione
nella progettazionedelle bre.
Le bre a salto d'indi e possono essere lassi ate in singolo modoo
multi-modo, ome si può vedere nella gura 2.7. La propagazone della lu e nella
Figura 2.7: Questa gura illustra ome è raggiunta l'alta risoluzione on
bre a singolo modo usando un diagramma a raggi. Può essere notato he
in una bra a multimodo, la lu e appartenente a modi dierenti viaggia
on lunghezze di per orso dierenti. Quando si ombinano alla ne della
bra, il segnale risulta distorto per la dierenza di tempo asso iata ad ogni
raggio in bra. In una bra a singolo modo, assumendo solo uno stato di
polarizzazione,tuttiifotonihannolostessotempodiper orrenzadellabra,
permettendo un segnale dius ita simile aquello diingresso.
brasaràesaminata inizialmente ondiagrammiaraggi. A ausa he una
-bramultimodoa ettaondeadangolazionimaggiori,lapropagazionerisulta
queste onde per orreranno distanze più lunghe rispetto a lu i he in idono
on un angolo piatto. Ognuno dei per orsi dierenti è riferito a un modo.
Questo può risultare in una dispersione modale, dato he le pulsazioni di
ingresso impiegano tempi diversi per raggiungere la ne della bra. Poi hé
i modi sono meno in una bra monomodale rispetto ad una multimodo, si
ottiene una risoluzione maggiore on le bre monomodali, ome ragurato
ingura 2.7.
Quando sivuole un'altarisoluzione, ne essaria per l'OCT,èusata una bra
asingolo modo, he signi a he la lu e fa un soloper orso (assumendo he
la lu e sia polarizzata linearmente). Per raggiungere la propagazione di un
singolomodo,ildiametrodelnu leo dellabrausato èmoltopi olo.
Quan-do vengono fatte immagini a 1300 nm, il diametro del nu leo della bra è
tipi amentedi 9
µ
m on un diametro della bra totale tipi o di 124µ
m. Il diametrodelnu leo(D),perraggiungereun singolomodo,puòesseretrovatoon laformula:
D ≤ 2.4
λ
πν
pn
2
i
− n
2
t
(2.52)
Da questa formula è ovvio he più lunga è la lunghezza d'onda, più
gran-de è il diametro del nu leo. Sebbene le bre a singolo modo abbiano una
risoluzione superiore a quelle multimodo, le bre a singolo modo sono più
di ili da a oppiare e, ome detto in pre edenza, risulta tipi amente una
signi ate perdita dipotenza (gura 2.6).
An he il passaggio di lu e lungo una bra a singolo modo può provo are
perdite in risoluzione. Con una bra a singolo modo, la dispersione
spet-trale (indi i di rifrazioni dierenti dipendenti dalla lunghezza d'onda) può
essere la sorgente diperdita dirisoluzione. Comunque, lebre s elte hanno
minima dispersione a 1310 nm, he è appropriato dato he l'imaging viene
eseguito approssimativamente a 1300 nm. Sebbene l'attenuazione dalla
di-spersione all'interno della bra è minimo ai 1550 nm, lo s attering è tenuto
aun minimo.
Oltre alla dispersione spettrale e allo s attering, le bre hanno un
eet-to signi ativo sulla polarizzazione della lu e. Quando abbiamo dis usso il
singolo modo, in realtà stiamo parlando di due modi: i due stati di
pola-rizzazione ortogonali. Lo stato di polarizzazione non ha molta importanza
nelle bre multimodo, dato he 'è tanta perdita della ongurazione
del-lo stato originale, ma questo eetto può avere eetti signi ativi in bre a
singolo modo. Questo eetto può essere immaginato ome la propagazione
indipendenteneglistatixey. Cisonodueimportantieettidipolarizzazione
he a adono nelle bre a singolo modo. Nel primo, le bre non sono ideali
rifrazione. Quindilalu einunostatodipolarizzazionepuòviaggiareuna
di-stanzadiversa rispettolalu enell'altrostato dipolarizzazione. Nelse ondo,
l'eettodipolarizzazione ambiaselabra è urvata: lalu einuno statodi
polarizzazioneviaggeràadistanzadiversarispettoallalu enell'altrostatodi
polarizzazione(per hèper orronoassidierentinellabra). Entrambiquesti
fenomeni ridu ono la risoluzione e sono riferiti alla dispersione dei modi di
polarizzazione (PMD).
Per ompletezza,si noti he ildiagramma deiraggi usato era peruno s opo
illustrativo. In realtà, dalle equazioni di Maxwell, l'energia è eettivamente
trasportatanon solonelnu leo, maan he leggermente nelmantello. Questo
è mostrato nella gura 2.8 dove è ragurato il fronte d'onda al posto dei
raggi.
Figura 2.8: La propagazione in una bra otti a, usando un fronte d'onda
inve e di un diagramma a raggi, è mostrato in gura. In questo s hema,
m
è il modo dell'onda. Il modo zero è quello di una bra a singolo modo. L'aumentare del modo, estende più energia nel mantello nella rma di unTomograa a oerenza otti a
Inquesto apitoloverrannoesaminatiiprin ipaliprin ipisi iriguardo
ima-ging dell'OCT.
L'OCTèsimileadun'e ograa: alpostodelsuono,vienemisuratal'intensità
di ritorno della lu e. Diversamente dagli ultrasuoni, l'intensità retroriessa
non può esseremisurata ondispositivielettri i omuni a ausadell'alta
ve-lo ità asso iata alla propagazione della lu e. Quindi l'OCT ri hiede l'uso
di un interferometro. Qui sarà des ritto on un interferometro di Mi heson,
mostratoin gura 3.1, rappresentando le formedi realizzazionepiù omuni.
Esistono diverse te ni he di implementazioneperl'OCT:
1. TD-OCT: TimeDomain OCT;
2. FD-OCT:Fourier Domain OCT;
3. SS-OCT: Swept Sour e OCT.
NelTD-OCT,lalu edallasorgenteèdivisaattraversoilbeamsplitter: metà
verso il ampione e metà verso uno spe hio mobile. (gura 3.1.A). La lu e
viene riessa dallo spe hio e dal ampione. Se la lunghezza di per orso è
entroilla lunghezzadi oerenza, siveri herà l'interferenza. L'OCT misura
l'intensitàdell'interfereneza e lausa perrappresentare l'intensità
retrories-sa. Nelle gure 3.1.B e C sono s hematizzati rispettivamente l'OCT per il
dominio di Fourier (FD-OCT) e l'OCT swept sour e, ovvero on sorgente
tunabile(SS-OCT).
Nellapartesperimentalediquestatesi èstatoutilizzatoun sistemaSS-OCT,
per iò di seguito i si fo alizzerà su questo tipo di implementazione. I
van-taggi dell'SS-OCT sono in parti olare una miglioresensibilità on maggiore
Figura 3.1: L'immagine A è uno s hema dell'OCT nel dominio del tempo
(TD-OCT). Le immagini B e C rappresentano rispettivamente uno s hema
dell'OCT nel dominio di Fourier (FD-OCT) e l'OCT on sorgente tunabile
3.1 Swept Sour e OCT
Nella ongurazione dell'OCT, una te ni a he sfrutta l'interferometria nel
dominiodellafrequenzaè ostituitodallo Swept Sour eOCT(SS-OCT) he,
ome l'SD-OCT,presenta tra ivantaggi una sensibilitàmaggiorerispetto al
TD-OCT.
Inquesto aso,idatidiintensitàsonoottenutisequenzialmente, illuminando
l'interferometro onun laserabandastrettaafrequenzatunabileerilevando
l'intensità di us itadal sistema attraverso un singolo fotodiodo(o due
foto-diodinel asosivogliadeterminarele omponenti xey del ampo, omenel
aso delPS-OCT).
Idueramidell'interferometrosonouno ollegatoallospe hiodiriferimento,
sso,l'altrorivoltoal ampionedaesaminare: alrilevatorevienesovrapposta
la radiazione riessa da questi due bra i. Poi hé la lunghezza di oerenza
dellaserèmoltopiùgrandedellelunghezzeingio onelsistema,leonde
pos-sono interferire ostruttivamenteesigenera osì ilfenomenodelbattimento.
A ausa della modulazione (supposta lineare) della lunghezza d'onda della
sorgente, le onde he giungono alrivelatore hannofrequenze he dieris ono
diunaquantitàproporzionalealladierenzadelladistanzaper orsa. Questa
dierenzagenera una frequenzadi battimento,quellarilevata dalfotodiodo.
Nel aso di riessione singola da parte del ampione, la posizione è rilevata
attraverso pi o nel dominiospettrale delsegnaledi battimento.
Illasertunabile,dunque, generaun segnalela uifrequenza
ν(t)
varia linear-menteneltempo,detto segnale hirp [10℄ (gura3.2):E
so
(t) = E
so
· e
j2πν(t)t
= E
so
· e
jω(t)t
(3.1)
in ui la pulsazione
ω(t)
varia linearmente in un intervallo di lunghezza temporaleT:ω(t) = ω
in
+ mt
(3.2)Le pulsazioni iniziale e nale si trovano agli estremi dell'intervallo [0,T℄,
ovvero:
• ω
in
= ω(0)
• ω
f in
= ω(T )
Lavelo ità divariazionetemporale dellafrequenza, hiamata hirp rate,è:
m =
dω
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
−1
−0.8
−0.6
−0.4
−0.2
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
Figura3.2: Andamentodi un segnale hirp
Si onsideri dunque lo s hema di gura 3.3 in ui il ampione si trova a
distanza
l
s
dall'interferometro e da origine ad una sola riessione. Lo spe - hio di riferimento si trova inve e ad una distanzal
r
e la dierenza dei due per orsi èdata da∆l = |l
s
− l
r
|
:l
r
l
s
Battimento
Sorgente laser
Accoppiatore
Figura3.3: FunzionamentoSS-OCT
All'istante
t = t
i
il laser emette la pulsazione istantaneaω(t
i
)
: una parte dell'onda asso iata a tale frequenza olpis e il ampione, per ritornare poiall'interferometroall'istante
t = t
i
+ 2t
s
, essendo2t
s
iltempo impiegatoper per orrere una distanza2l
s
(il 2per onsiderare l'andataeil ritorno). All'interferometrol'onda proveniente dal ampione ollide on l'ondaladistanza per orsa diversa, le onde avranno diverse pulsazioni
ω
s
eω
r
:ω
s
= ω(t
i
)
(3.4)ω
r
= ω(t
i
+ 2t
s
− 2t
r
) = ω(t
i
+ τ )
(3.5) Il valore diτ
orrispondeal tempo impiegatoperper orrere ladistanza2∆l
(andatae ritorno)allavelo itàc
:τ =
2∆l
c
(3.6)All'interferometro, all'istante
t = t
i
+ 2t
s
, si genera osì il fenomeno del battimentoe quindi lapulsazione di battimentorisulta:ω
b
= ω
r
− ω
s
= [ω
i
n + m(t
i
+ τ )] − (ω
in
+ mt
i
)
= mτ
= m ·
2∆l
c
(3.7)
Ilfotodiodogenereràquindiunsegnaleelettri oallapulsazione
ω
b
([11℄,[12℄), il uivaloreè proporzionalealladierenzadelper orso∆l
. Questadistanza può essere rilevatatramite latrasformatadi Fourier. Infattila posizionedelpi o risultantesull'asse delle frequenze dibattimento
ω
b
determina tramite la3.7ilvalore di∆l
, mentre lasuaampiezzadetermina lapotenzadiritorno dellariessione,ovveroilmodulodel oe ientediriettivitàdell'interfa iain esame. Nel aso di più riessionidal ampione, il segnale di interferenza
onterrà più di una frequenza di battimento
ω
b,i
, ognuna di esse ollegata alla relativa dierenza di per orso∆l
i
dell'i-esima interfa ia di riessione. TraminelatrasformatadiFouriersarà nuovamentepossibilevisualizzareneldominiodellafrequenza irelativipi hie perogninodeterminarneposizione
3.2 OCT sensibile alla polarizzazione
Con l'OCT standard, l'imagingnon è sensibile allapolarizzazione, ioè non
ha importanza quale sia lo stato di polarizzazione della lu e he in ide al
ampione. Questo è dovuto al fatto he gli stati di polarizzazione vengono
depolarizzati dalla struttura del tessuto, risultando osì asuali. Tuttavia,
il tessuto diventa sensibile allo stato di lu e polarizzata quando ontiene
strutture altamenteorganizzate(parti olarmentestrutture lineariparallele).
In altre parole, quando la lu e passa attraverso il tessuto, il ampione è in
grado di generare uno stato alterato di lu e polarizzata retroriessa. La
rivelazionediquesti statialteratièlabase dellatomograaa oerenzaotti a
sensibileallapolarizzazione(PS-OCT).
3.2.1 Proprietà di polarizzazione del tessuto
Sebbeneladistinzionenonsia riti a,ilPS-OCTèspessodes ritto omeuna
te ni aper migliorareil ontrasto, mapuò an he essere visto ome una
te -ni aspettros opi a. IlPS-OCTaiutaadistinguere omposizionibio himi he
piuttosto he denirepiù nettamentela struttura interna dell'immagine.
Biomole olealtamente organizzate neitessuti he alteranola polarizzazione
della lu e in idente omprendono ollagene, ristallidi olesterolo,
omples-si a tina-miosina, bre di nervi (mielina), e idrossiapatite di al io (smalto
e dentina). Il ollagene è una delle mole ole più importanti e più studiate
nell'alterazione di polarizzazione nel tessuto. Le sostanze biologi he
posso-nofareeetto sulla polarizzazione dellalu e in identeattraverso almenotre
me anismiseparati:
•
labirifrangenza•
ildi roismo•
rotazioniotti heLa birifrangenza si riferis e a tessuti le ui velo ità di propagazione della
lu e (attraverso l'indi e dirifrazione) sono dipendenti dall'orientazione
spa-ziale del ampione. Il di roismodeltessuto èinve e il ltraggiodiuno degli
stati di polarizzazione (ad esempio viene attenuata solo la lu e polarizzata
linearmente in y e non polarizzata in x). Inne, al une mole ole, a ausa
delle lorostrutture omplesse ome gli zu heri, possono ruotare lo stato di
polarizzazione, generando una rotazione otti a. La birifrangenza appare
es-sere ilpiù importantedeime anismidi alterazionedella polarizzazionee le
Traifattori he possonoinuenzarelabirifrangenzavengonoin lusi
on en-trazionimole olari, omposizioni himi hedellemole ole( omeadesempioil
tipo ollagene), bigrangenzaintrinsi a edi forma,alterazionidell'ambiente
ir ostante,organizzazionimole olari,elapresenzadimaterialibirifrangenti
multipli. Gli studi sono stati e vengono eseguiti per valutare se il PS-OCT
può identi arequesti fattori, he potrebbero essere utilinell'identi azione
distati patologi i.
I ambiamentidella on entrazioneodell'organizzazionemole olare possono
esseresegnidiunavarietàdi ondizionipatologi he,in ludendopla he
oro-narie he ris hianolaprogressione dell'infartodelmio ardioe dellosviluppo
pre o e di artrosi della artillagine. Quindi, il PS-OCT potrebbe
potenzial-menteessere una te nologia lini a potente.
La birifrangenza intrines a è una aratteristi a della mole ola e risulta da
indi idirifrazionedierentiperlalu e he viaggiaparallelamenteo
perpen-di olarmente all'asse della bra. Essa è dovuta alla natura himi ha delle
mole ole parallele. La birifrangenza di forma, inve e, deriva dal fatto he
il mezzo intorno la bra si lega on un alto grado di organizzazione, he si
tradu e in un se ondo prolodi indi edi rifrazioneparallelo allabra.
L'ambientelo alepuòalterarelaproprietàdipolarizzazionedeitessuti
attra-versome anismidiversidallabirifrangenzadiforma. Vedremo heambienti
lo alidierenti, omelipidirispetto all'a qua,possonoeettivamente
altera-re la bigrangenzaintrinse a delle mole oleattraverso il ambiamento delle
loro mi rostrutture. Per esempio, atene orte di lipidi idrossilati
ambia-no il raggruppamento di ollagene da quasi-pentagonale a quasi-esagonale,
Progetto e setup sperimentale
4.1 Des rizione dei omponenti
4.1.1 Lenti
La s elta per la omposizione del sistema otti o è aduta su di una
op-pia di lenti uguali, AC254-060-C-ML (Thorlabs In .), le ui aratteristi he
prin ipaliper ognuna sono:
•
doppietto a romati o;•
diametro:d =
25.4 mm;•
lunghezza fo ale nominale:f =
60mm;•
aperturanumeri aN A = 0.22;•
materialiN-LAK22/N-SF6HT;•
rivestimento anti-riesso (AR) per le lunghezze d'onda nell'intervalloλ ∈ [1050 ÷ 1620]
nm.Il rivestimento AR gio a un ruolo importante nella s elta delle otti he in
quanto le super i delle lenti trattate on esso onsentono di diminuire la
partedipotenzainevitabilmenteriessa dallasuper iestessa, permettendo
an he a pi oli segnali dipassare attraveso ildispositivo senza onsiderevoli
attenuazioni dovute a riessioniindesiderate.
Lelentiutilizzatesono inoltredoppietti a romati i,formate ioèdadue
ma-terialidiversi(vetroN-LAK22seguitodavetroN-SF6HT)alnedidiminuire
l'aberrazione romati a he siavrebbeutilizzandoun singoloelemento.