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(1)

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DIREZIONE· GENERALE DELLA STATISTICA

RISULTATI DELL' INCHIESTA

SULLE

fjONDIlIONIIGIENI~HE E ~ANITARI~

. "

NEI OOMUNI

DEI~

REGNO

RELAZIONE GENERALE.

HOi\1A

TIPOGRAFIA IN SAN MICHELE di REGGIANI e soci

1886.

(2)

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I

(3)

INDIOE

R E L A Z I O N E .

OSSERVAZIONI PRELIMINARI .

CAPITOLO I. - Situazione dei comuni.

. • . . Pago

Situazione dei comuni: in luogo aperto, in valle ampia od angusta, op- pure fra gole. - Classificazione dei comuni e della popolazione seconà.o l'altezza sul livello del mare. - Popolazione di montagna. - Influenza dell' altitudine sulla natività, sulla mortalità e sullo stato fisico della po- polazione. - Comuni marittimi e sviluppo lineare delle coste. - Densità

XI

della popolazione litoranea. . XV

CAPITOLO II. - Clima.

Ordinamento del servizio meteorologico. - Temperatura media annuale.

- Temperatura estiva ed invernale. - Classificazione della popolazione secondo la temperatura annua, estiva ed invernale del luogo di dimora.- Numero dei giorni piovosi e altezza dell'acqua caduta. - Umidità asso- luta. - Umidità relativa. - Pressione atmosferica. - Venti. - Nebbie.

_~~. XXill

CAPITOLO III. - Acque correnti.

Numero dei corsi d'acqua; sviluppo lineare e portata massima dei medesimi. - Corsi d'acqua che attraversano centri abitati, o che passano vicini a centri abitati. - Comuni mancanti di corsi d'acqua. - Comuni

e popolazioni in riva ai laghi. . XXXVII

CAPITOLO IV. - Acque stagnanti.

Comuni nei quali si trovano acque stagnanti. - Estensione degli stagni. - Bonificamenti fatti od in via di esecuzione. Metodo di bo-

nificamento. - Regione igienicamente influenzata. XXXIX

CAPITOLO V. - Acque potabili.

Analisi chimiche. -- Comuni che hanno acqua potabile in quantità sufficiente e loro popolazione. - Comuni che difettano di acque potabili e loro popolazione. - Comuni che hanno acqua potabile buona, mediocre o cattiva, e popolazione rispettiva. - Quantità d'acqua disponibile nelle città più popolose d'Italia e all'estero. - Provenienza delle acque pota- bili: da fonti naturali, da pozzi, da cisterne, da acque correnti, da laghi;

provenienza mista. --- Acque potabili in Germania ed in Inghilterra. - Comuni forniti di condottura per l'acqua potabile, in tubi chiusi od in condotti aperti. - Qualità dell'acqua fornita dalle condotture. Con-

dotture di acqua potabile in Germania e nel Massachusetts . XLI

CAPITOLO VI. - Coltivazioni.

Comuni nel cui territorio si trovano boschi e foreste. - Estensione

(4)

IV

delle foreste. - Influenza dei boschi sulle condizioni climatologiche ed igieniche di una regione. - Marcite e prati irrigui. - Risaie. - Di- stanza di queste coltivazioni da centri abitati. - Natività e mortalità nelle popolazioni risicole. - Oomuni nei quali si coltiva il lino o la ca-

napa. - Bachicoltura. . . . . . Pago XLIX

CAPITOLO VII. - Attività e occupazioni principali degU abitanti.

Popolazione agricola. - Popolazione industriale. - Operai addetti ad industrie insalubri ed incomode. - Industria casalinga. - Morbosità e mortalità per professioni. - Infortuni sul lavoro presso gli operai' in genere, presso i minatori, nel servizio ferroviario. - Naufragi. - In-

fortuni sul lavoro all'estero LIV

CAPITOLO VIII. - Censimento e movimento della popolazione.

Popolazione presente all'ultimo censimento. - Maschi e femmine. - Popolazione agglomerata e sparsa. - Densità della popolazione. - Au- mento della popolazione. - Emigrazione. - Matrimoni. - Classificazione per età degli sposi, in Italia ed all'estero. - Nati legittimi ed illegit- timi. - Quozienti di mortalità ed eccedenza dei nati sui morti in Italia ed all'estero. - Tavola di mortalità. - Longevità. Età normale dei

morti in Italia ed all'estero LXII

OAPITOLO IX. - Stato fisico della popolazione.

Numero dei visitati e dei 'riformati nelle leve militari. - Statura media dei coscritti. - Statura della donna. - Sviluppo della statura Ilei giovani maschi e femmine, da 6 a 20 anni. - Statura media degli adulti al- l'estero. - Riforme per infermità e deformità. - Frequenza dell'epilessia, della miopia, della rachite, del gozzo, delle alienazioni mentali, dell' idiozia

e del cretinismo, della cecità, della sordo-mutolezza. - Parti difficili . LXXVII

CAPITOLO X. - Vie ed abitazion'i.

Larghezza e pendenza delle vie nei centri di popolazione. - Nettezza urbana. - Fognatura. - Latrine. - Acquai. - Focolari e camini. - Numero delle abitazioni e delle stanze in rapporto agli abitanti. - Glas~

sificazione delle abitazioni e delle stanze, secondo che sono sotterranee, al piano terreno, in piani superiori al terreno ° in soffitta, e popolazione rispettiva. - Stato delle abitazioni nei grandi centri, nei comuni minori ed in campagna. - Cortili. - Provvedimenti per migliorare le abitazioni dei poveri. - Stato delle abitazioni nelle città d'Inghilterra, della Francia, della Germania, del Belgio e dell'Austria. - Disposizioni legislative in

questi Stati per migliorare le abitazioni dei poveri XCIV

CAPITOLO XI, - Bestiame e stalle.

Censimenti del bestiamé. - Se gli animali domestici sogliono pernot- tare nello stesso ambiente nel quale dorme l'uomo. - Stalle. - Se i

contadini abbiano l'abitudine di passare le serate d'inverno nelle stalle. CXln

CAPITOLO XII. - Alimentazione.

Consumo di frumento, di granturco, di riso, di cereali inferiori, di le- gumi, di erbaggi, di frutta. - Consumo di carne fresca. - Visita sani- taria delle carni. - Macelli pubblici e macelli privati autorizzati. - Consumo di pollame, di uova, di pesce, di carni salate, di latte e latticini, in Italia ed all'estero. - Consumo di vino, di birra e di liquori, in Italia ed all'estero. - Numero degli spacci di bevande alcooliche. - Diffusione dell' alcoolismo, tanto acuto, che cronico, in Italia ed al- l'estero. - Consumo di caffè, di cioccolate, di the, di tabacco, di sale di cucina, in Italia ed all'estero. - Vitto di famiglie operaie ed esame di esso rispetto al valore nutrit.ivo. - Vitto dei soldati. - Vitto dei carcerati. - Elementi nutritivi contenuti nel vitto giornaliero di un operaio in vari Stati. - Influenza del prezzo dei viveri sul numero delle

nascite, dei matrimoni e delle morti . • . CXIV

(5)

v

CAPITOLO XIII. - Cimiteri.

Comuni provvisti e comuni sprovvisti di cimitero. - Distanza dei ci- miteri dall'abitato. - Numero dei cimiteri in rapporto al numero dei co- muni. - Casse mortuarie. - Colombari. - Camere mortuarie. - Servizio

necroscopico.- Regolamento di polizia mortuaria. - Cremazione. Pago CXLIV CAPITOLO XIV. - Regolamento e personale sanitario.

Comuni che hanno regolamento d'igiene. - Numero delle farmacie e dei farmacisti. - Numero dei medici, dei chirurghi e dei medici-chi- rurghi. - Condotte mediche. - Comuni senza assistenza medica. - Numero dei flebotomi, dei dentisti, dei veterinari, delle levatrici auto- rizzate. - Condizioni del servizio ostetrico. - Esercizio abusivo dell'arte

salutare. - Personale sanitario all' estero. . CXL VIII CAPITOLO XV. - Vaccinazione.

Oomitati di vaccinazione animale. - Oomuni nei quali si pratica l'in- nesto vaccinico con linfa animale. - Numero decennale dei vaccinati e dei rivaccinati, e rapporto di questi al numero delle nascite. - Esame dei coscritti rispetto alla vaccinazione. - Numero annuale dei vaccinati

in altri Stati d'Europa . . . ... CLXIV

CAPITOLO XVI. - Malattie dell'uomu.

Statistica delle cause di morte. Frequenza delle principali malattie miasmatiche ed infettive; della tubercolosi e ti si polmonare; dell'enterite e diarrea; della pellagra j della tenia e di altri parassiti intestinali; della scabbia; delle tigne; dei morbi oculari; delle ernie viscerali. - Epidemie di colera occorse in Italia e loro gravità; confronti coll'estero. - Fre- quenza delle malattie veneree. - Numero dei postriboli, delle prostitute, dei dispensari celtici. - Confronti internazionali sulle principali cause di morte. - Mortalità generale e per malattie infettive nelle città più

popolose d'Italia e di ~tati esteri . . CLXXII

CAPITOLO XVII. - Malattie del bestiame.

Principali epizoozie occorse dopo il 1860 in ciascuna provincia. - Zoonosi: casi di carbonchio, di moccio, di idrofobia nell' uomo con con-

fronti internazionali . CCIII

CAPITOLO XVIII. - Brefotrofi, asili di tl'ovalelli e asili d'infanzia.

Nati illegittimi. - Ruote per gli esposti. - Provvedimenti a favore dell' infanzia abbandonata. - Ospizi. - Metodo di allevamento. - Mor- talità dei bambini illegittimi. - Tutela dell' infanzia abbandonata, quale è esercitata in alcuni Stati esteri. - Pres8pi o asili per lattanti, in Italia

ed all' estero. - Sale, asili e giardini d'infanzia in Italia ed all'estero. CCXXV CAPrroLo XIX. - Ospedali e ricoveri.

Movimento d'entrata e d'uscita degli infermi negli ospedali durante l'anno 1885. -- Sifilicomi. - Confronto coll'assistenza ospitaliera all'estero.

- Ospizi di maternità. - Manicomi. - Ospizi marini. - Istituti e scuole per rachitici. - Colonie estive per scolari in va~anze - Stabilimenti per cura di acque minerali e term3.1i. - Ospizi di carità e per cronici. - Rico- veri di mendicità. - Assistenza ai poveri in Italia ed all'estero. - Istituti per sordo-muti. - Istituti per ciechi. - Spese per sanità pubblica e per assistenza agli jnfermi, agli invalidi, ai vecchi ed ai poveri, sostenute dal

governo, dalle provincie, dai comuni e dalle Opere pie. . COXXXIU CAPITOLO XX. - Carceri.

Numero e classificazione delle carceri. - Salubrità dei locali, aerea- zione; illuminazione; provvista d'acqua. - Popolazione carcerata. - Morbosità e mortalità dei carcerati. - Impiego dei carcerati in lavori

di bonificamellto igienico ed agrario . COLXIV

CONCLUSIONE . CCLXXr

(6)

VI

TAVOLE STATISTICHE.

TAVOLE

I - Situazione dei comuni. . . . . • Pago 3

II - Classificazione dei comuni e della popolazione di ciascuna provincia secondo l'altezza sul livello del mare . . . » 4 III - Numero degli abitanti, dei nati, dei morti e dei visitati alle leve

militari in ciascun compartimento e nel Regno, classificati secondo l'altezza dei comuni sul livello del mare. . » 9 IV - Numero dei comuni nei quali il centro principale non dista più di 5 chi-

lometri dal mare e popolazione dei medesimi classificata per circondari» 15 V - Temperature medie ed estreme per 136 stazioni meteorologiche . . » 16 VI - Diminuzione media della temperatura con l'altezza, in gradi cen-

tesimali, per i luoghi situati sul versante meridionale alpino. . » 21 VI bis - Diminuzione media della temperatura con l'altezza, in gradi cente-

simali, per i luoghi situati al sud del parallelo 45°. . . » 22 VI ter - Diminuzione media della temperatura con l'altezza, in gradi cente-

simali, per i luoghi situati nel1a valle del Po, la cui latitudine differisce poco da 45.0 » ivi VII - Altezza dell'acqua caduta per 139 stazioni meteorologiche. » 23 VIII - Classificazione della popolazione secondo la temperatura media an-

nuale, espressa in gradi centesimali. » 28

IX - Popolazione classificata secondo la temperatura media del mese di gennaio, espressa in gradi centesimali. . . » 32 X - Popolazione classificata secondo la temperatura media del mese di

luglio, espressa in gradi centesimali . . . XI - Umidità relativa per singole stazioni meteorologiche.

XII - Acque correnti e laghi . . XIII - Acque stagnanti.

XIV - Bonificazioni compiute od in corso a cura diretta od indiretta dello Stato al 31 dicembre 1884

XV - Riassunto per regioni delle più importanti località bonificabili in

» 36

» 40

» 43

» 45

» 46

Italia nel 1878. . . » 48

XVI - Classificazione dei comuni e della popolazione per compartimenti secondo la provenienza dell'acqua potabile . . . » 49 XVII - Classificazione dei comuni e della popolazione di ciascuna provincia

secondo la qualità, quantità e provenienza delle acque potabili di

cui dispongono. . . . . . » 50

XVIII - Comuni provvisti di condottura per l'acqua potabile. - Comuni che hanno fatto eseguire l'analisi chimica dell'acqua potabile. »75 XIX - Coltivazioni. -- Estensione dei boschi, dei prati irrigati ed a marcita,

della coltivazione della canapa e della bachicoltura in ciascuna

provincia e IleI totale del Regno. . » 76

XX Coltivazioni. - Numero dei comuni e dei circondari nei quali si coltiva il riso. Estensione delle risaie. . . . » 78 XXI - Frequenza delle malattie presso i soci delle società di mutuo soc-

corso, secondo vari gruppi d'età e di professioni. » 79

(7)

V'II

XXII - Classificazione del1a popolazione per categorie di professioni nel 1881 (esclusi i bambini fino ad 8 anni compiuti).. . • . • . Pago 80 XXIII ~ Cause di morte prevalenti, secondo le professioni, negli individui

d'età superiore a 15 anni nei comuni capoluoghi di provincia e di circondario (o distretto) secondo le medie del biennio 1883·84. . » 82 XXIV - Classificazione della popolazione per sesso; aumento della popola-

zione; nuinero dei matrimoni, delle nascite e delle morti durante

il quinquennio 188084. . . • . »83

XXV - Mortalità per 1000 individui dei due sessi secondo l'età, calcolata per i primi cinque anni di età sul movimento delle nascite e delle morti nel periodo 1874-85, da 5 anni in poi mediante il confronto fra i viventi al 31 dicembre 1881 ed i morti negli otto anni 1878-85» 85 XXVI - Celibi oltre 30 anni; nubili oltre 20 anni; adulti oltre 75 anni, ciechi,

sordo-muti, idioti e cretini al 31 dicembre 1881. Numero dei co- scritti dichiarati abili e dei riformati nelle leve militari del quin-

quennio 1880-84 . . » 86

XXVlI - Risultati delle leve militari del sessennio 1879-84: in ciascun circon- dario. - Pellagrosi alla fine del 1881, secondo le ricerche eseguite

» 88 per cura della direzione generale dell'agricoltura •

:X:XVIlI - Oondizioni della viabilità e della nettezza urbana . . . » 98 XXIX - Olassificazione dei comuni secondo che hanno le vie del maggior

centro abitato munite o no di fogne, e secondo che queste servono esclusivamente per il trasporto delle acque piovane od anche per

il trasporto delle materie immonde. » 100

XXX - Stato delle abitazioni al 31 dicembre 1881~. . »102 XXXI - Classificazione dei comuni seccndo che le abitazioni sono fornite

o mancanti di latrine. - Mezzi adoperati per la rinnovazione delle

materie immonde dall'abitato . . »106

XXXII - Censimento del bestiame. - Se i contadini sogliano coabitare col be-

stiame. . » 108

XXXIII Oonsumo alimentare di cereali, di frutta e di carne fresca e salata in ciascuna" provincia e in tutto il Regno . . »110 XXXIV - Consumo di vino, birra, liquori e tabacco. - Numero degli spacci di

tabacco e di liquori in ciascuna provincia e nel Regno. . » 114 XXXV - Bilanci annuali di alcune famiglie coloniche . »116 XXXVI - Qualità, quantità media e costo dei generi che consuma abitual-

mente un operaio in una settimana. . »123

XXXVII - Movimento dei prezzi del frumento e del grano turco e misura dei salari; confronto fra questi dati ed i quozienti di nuzialità, nati-

vità e mortalità, dal 1862 al 1885 » 131

XXXVIII - Modo di seppellimento dei cadaveri e distanza dei cimiteri dall'abitato;

casse mortuarie; visite necroscopiche . » 132

XXXIX - Classificazione dei cimiteri secondo la distanza dall'abitato e secondo che le inumazioni vi si fanno separate o più d'una in una fossa.

- Camere mortuarie; colombari. » 134

XL - Comuni divisi secondo che hanno un regolamento di polizia mor- tu aria o che ne difettano e secondo la data di approvazione del

medesimo. . . . . » 136

XLI - Comuni divisi secondo che hanno un regolamento d'igiene o che ne difettano e secondo la data di approvazione del medesimo. . . »137

(8)

VIII

...

,

XLII - Farmacie e personale sanitario in ciascuna provincia. - Condotte

mediche . . . . Pago 138

XLIII - Vaccinazioni e rivaccinaziùni durante il quinquennio 1880·84 . . . ~> 142 XLIV - Classificazione dei comuni secondo la frequenza delle febbri da ma-

laria, della tigna, della scabbia, delle congiuntiviti granulose e

della tenia. . » 144

XLV - Numero dei comuni invasi dal colera nelle singole epidemie. . . »154 XL VI - N amero dei morti in ciascuna epidemia di colera nei comuni capo-

luoghi di provincia . » 156

XLVII - Diffusione del colera in Italia negli anni 1835, 1836, 1837 e 184:9 . »158 XLVIII - Statistica dell'epidemia colerica negli anni 1854 e 1855. . »ivi

XLIX - Numero dei morti per colera negli anni 1865,1866, 1867, 1884 e 1885

in ciascuna provincia . » 159

L - Statistica della prostituzione. - Anno 1885 . . » 161 LI - Stato Sanitario del bestiame durante l'anno 1886 . »1613 LII - Provvedimenti a favore dell' infanzia abbandonata. - Numero degli

asili infantili e numero degli alunni inscritti alla fine del 1884. »164 LUI - Numero degli infermi curati negli ospedali durante l'anno 1885 . »166 LIV - Numero dei sifilicomi e movimento delle inferme durante l'anno 1885 » 177 LV - Numero degli ospedali. - Movimento degli infermi durante Panno 1885 » 178

LVI - Ospizi di maternità . »194

LVII - Movimento dei pazzi ricoverati in istituti ospitalieri:

A) - Movimento nei manicomi propriamente detti. » 196 B) - Id. nelle sezioni per maniaci annesse ad ospedali civili. » 198 LVIII - Ospizi marini per cura di fanciulli scrofolosi esistenti nel 1883 ed

esito delle cure fatte . . »199

LIX - Stabilimenti per cura d'acque minerali e termali . . »200 LX - Istituti di ricovero per vecchi, cronici indigenti e inabili al lavoro

in ciascuna provincia, siano essi eretti in opera pia, o provinciali o comunali o mantenuti con elargizioni private. . . »201 LXI - Istituti e scuole di sordo-muti esistenti in Italia nel 1880.. . » 213 LXII - Istituti per educazione e ricovero dei ciechi e numero dei ricoverati

alla fine del 1884 » 215

LXIII - Condizioni igieniche delle carceri » 216

ALLEGATI.

CIRCor.ARE del Ministro dell'Interno 9 gennaio 1885. » 219

QUESTIONARIO per l'inchiesta sulle condizioni igienico-sanitarie dei comuni. . »221

AGGIUNTE E CORREZIONI • » 231

I

(9)

INOHIESTA

S U Il L E C O N O IZ I O N I I G I E N I C H E E S A N I T A Il I E

DEI COlVIUNI DEL REGNO

(10)

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INCHIESTA SULLE CONDIZIONI IGIENICHE E SANITARI~

DEI OOJ\iUNI DEL REGNO

-

Osservazioni preliminari.

Con lettera circolare del 9 gennaio 1885 il Ministero dell' Interno domandava a tutti i comuni del Regno alcune notizie sulle loro con- dizioni igieniche e sa:{itarie, per mezzo di un questionario redatto dal Consiglio superiore di sanità, di concerto col Consiglio superiore di statistica. Le risposte avute dai comuni furono sottoposto all'esame dei Consigli provinciali e circondariali di sanità, che le trasmisero, colle proprie osservazioni, al Ministero dell' Interno, il quale ne affidò lo spoglio alla Direzione generale della statistica (1).

Le notizie avrebbero dovuto essere fornite entro il illese di aprile del 1885; IDa molti comllni ne ritardarono l'invio, ed anche i Consigli provinciali di sanità non poterono eseguire nel ternpo prescritto la re- visione ad essi affidata, cosicchè solamente sul finire dello scorso anno si potè porre mano al lavoro riassuntivo.

In molti casi le risposte date ai Inolteplid argonlenti sui quali versava l'inchiesta riuscirono alquanto vaghe e talvolta apparivano

.r~nche non concordi fra di loro, per il che si dovettero richiedere / schiarimenti e correzioni. Ad ogni n10do le notizie ottenute dai co- ( ) munÌ, le fjuali furoIlù' diligentemente l'iscon(r'atc e completate ncll'esame /

/ accurato fatto dai Consigli sanitari circondariali, dai Consigli provin- / ciali e per ultimo dall' Ufficio di statistica, servono a dar'o un'idea

(,/

abbastanza chiara delle condizioni nelle quali si trova il nostru paese, per quanto concerne la sanità pubblica.

(1) L'ufficio della statistica sanitaria, che fa parte della Direzione generale della statistica, è diretto dal· dotto Enrico Raseri.

(12)

XIl

Inoltre per la soluzione di parecchie questioni si poterono utilizzare molti dati raccolti dalle varie Amministrazioni centrali, indipendente- Inente dall' inchiesta.

Così lo studio delle condizioni topografiche ed idrografiche del Regno ha potuto essere completato con dati forniti dall'Istituto Geogra- fico militare e dal Ministero dei Lavori pubblici. Le notizie date dai C01l1uni sulle condizioni c1imatiche furono riscontrate con quelle pubbli- cate regolarmente dall' Ufficio centrale di meteorologia e dalla Soeietà meteorologica italiana, che ha sede in Torino; quelle relative alle acque stagnanti ed ni lavori di bonificamento, colle Monografie pubblicate dal Ministero dei Lavori pubblici. Per determinare l'estensione delle colti- vazioni che influiscono più direttamente sulla salu.brità di una regione, poterono essere consultate le statistiche della Direzione generale del- l'agricoltura (1). Le occupazioni prevalenti, e specialmente le industrie insalubri od incomode, furono studiate particolarmente coll'aiuto di alcune statistiche industriali (2).

Le cifre dello stato e del movimento della popolazione furono tolte

dalle pubblicazioni annuali di questo Ministero (3); per lo stato fisico furono consultate principahnente le Relazioni annuali del tenente generale F. Torre sulle leve e sulle vicende dell'esercito.

Riguardo ai consun1i alimentari si poterono ricavare molte notizie di fatto dagli Annuari del Ministero delle Finanze e dalle Relazioni sul- l'Amministrazione delle gabelle; come pure dalle statistiche agrarie, e da quelle sui prezzi dei generi alimentari.

La distribuzione geografica delle malattie prevalenti nell' uomo potè essere esaminata coll'aiuto delle statistiche delle cause di morte e del Inovimento degli infermi negh ospedali, pubblicate daìla Direzione gene- rale della statistica; delle relazioni lnedico-statistiche sulle condizioni sanitarie dell'esercito pubblicate dal Comitato superiore di sanità mi- litare; delle statistiche della pellagra, raccolte per cura della Direzione gp,nerale dell'agricoltura; di quelle sulle epidemie coleriche raccolte dai ,

Ministeri dell' Interno c di Agricoltura.

(1) Notizie sulle condizioni dell' agricoltura in Italia. Bollettini di notizie agrarie.

(2) Notizie statistiche sopra alcune industrie in Italia nel 1876; Censimento per professioni j Statistica della morbosità degli operai ascritti a Società di mutuo soccorso;

Atti della cassa nazionale d' assicurazione per gli operai contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro; Riviste sul servizio minerario j Relazioni statistiche sull' esercizio delle strade ferrate; Movimento della navigazione nei porti del Regno.

(3) Censimenti; Statistiche dei matrimoni, delle nascite, delle morti, dell'emigrazione.

(13)

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XlII

I bilanci comunali e provinciali hanno indicata la spesa sostenuta dalle amministrazioni locali per 1'igiene e la sanità pubblica; le statistiche delle Opere pie e del movimento degli infenni negli ospedali, fecero co- noscere l'andamento del servizio ospitaliero. Le statistiche carcerarie valsero a dimostrare le condizioni sanitarie dei detenuti.

Inoltre si utilizzarono i risultati di inehieste fatte da alcuni Ministeri o da COIllmissioni del Parlamento, come pure gli studi di molte Com- missioni locali sopra cause speciali d'insalubrità, e non pochi lavori statistici privati, che trovansi citati a proposito delle varie questioni.

Mentre a parecchi argonlenti siè potuto dare uno svolgimento lTIOltO più ampio di quello richiesto dai quesiti fOrlTIulati dal Consiglio supe- riore di sanità, alcuni altri invece dovettero essere lasciati da parte per difetto di notizie. Così si è creduto prudente consiglio di sospendere la pubblicazione della statIstica delle acque mInerali e termali (Questione V), perchè le notizie avute erano scarse ed incerte, e talvolta discord~lnti da quelle raccolte nel 1867 (1). Questa statistica formerà oggetto di uno studio speciale, che verrà pubblicato più tardi.

Riguardo al numero dei vaccinati non si poterono distinguere quelli inoculati con linfa anin1ale da quelli pei quali venne adoperata linfa uma- nizzata, nè conoscere l'esito delle operazioni.

Manca poi per molti comuni il numero dei casi di carbonchio, di moccio e d'idrofobia verificatisi nell'uomo durante il quinquennio 1880-84, e il numero dei morti per colera nelle epidemie anteriori al 1865.

I volumi I e II, già pubblicati, danno conto delle condizioni igieniche e sanitarie di ciascun comune.

Per i 69 capoluoghi di provincia, i quali fornirono notizie precise e copiose su tutti i quesiti formulati, si è fatta un'esposizione partico- lareggiata delle risposte avute; per gli altri comuni si sono date sola- nlente le notizie più importanti e caratteristiche (40 notizie per ciascun comune). (2)

Il presente volume è, per così dire, la sintesi di tutto il lavoro.

(1) Statistica delle acque minerali del Regno, pubblicata dal Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio. Anno 1867.

(2) Mancano soltanto le notizie del comune di Campomaggiore, in provincia di Potenza, 11 quale sulla fine del 1884 fu in gran parte rovinato da una frana. Alla data del censimento (31 dicembre 1881), i comuni erano in numero di 8259; nel 1884, quando fu distribuito il questionario per l' Inchiest ~ sanitaria, essi erano 8258, perchè nel ft\lttempo erano stati sopprèssi quattro comuni, cioè C ... lciago (Como), Pizzolrmo (Milano), Corpi Santi di Pavi~

(14)

xrv

Riassun1endo le risposte avute dai comuni, si è preparata una serie di tavole statistiche, intese a dimostrare quali siano le condizioni di ciascull:)' provincia rispetto alla pubblica salute.

Quando si poterono trovare elementi omogenei nelle statistiche estere, non si è trascurato di fare un confronto fra il nostro ed altri paesi.

Si avverte infine che nella trattazione delle materie si è cercato di seguire lo stesso ordine, nel quale sono disposti i quesiti del Consiglio superiol'e di sanitù.

(Pavia) e lVIalamocco (Ventlzia) ed eretti a comune soltanto tre, cioè Marciana Marina (Livorno), Rio :\Iarilla (Livorno) e Ponte Buggianese (Lucca). Nelle notizie desunte dal censimento, il numero dei comuni e la circoscrizione amministrativa delle provincie e dei circondari si riferiscono allo stato di fatto del 1881.

(15)

xv

CAPITOLO I.

Situazione dei cor:n.uni.

Sommario. - Situazione dei comuni: in luogo aperto, in valle ampia oel angusta, oppure fra gole. - Classificazione dei comuni e della po- polazione secondo l'altezza sul livello del Inare. - Popolazione di

rnontagna. - Influenza dell' altitudine sulla natività, su lla mOT'-

talità e sullo stato fisico clella popolazione. - Cornuni marittimi e sviluppo lineare delle coste. - Densità della popolazione litoranea.

Le risposte a questi quesiti si trovano compendiate in quattro S!tuazlù1l0 di,i

COIliUIU

tavole. Nella tavola I i comuni di ciascuna provincia vennero classificati secondo che sono situati in luogo aperto, in valle ampia, in valle an- gusta, o fra gole. Di 8258 comuni elel regno, 5753 si trovano nella prima condizione, 1379 nella seconda, 801 nella terza e 325 nella quarta. 11 Inaggior numero di comuni situati in valle angusta o fra gole si trova ,

COlne è facile immaginare, nei luoghi montuosi del Piemonte (257) o

della Lombardia (179); e in codesti luoghi si troveranno pure feequenti le endemie del gozzo, del cretinismo e altri segni di deperimento della razza umana, che dipendono principalmente da condizioni topografiche sfavorevoli.,

Nella tavola II i cOlnuni sono classificati secondo l'altezza sul livello del mare, riferita alla soglia della casa c0l11unale. La massilna parte dei comuni ha indicato con precisione il dato altimetrico richiesto, deducen- dolo dalle carte topografiche militari rilevate dallo stato Maggiore, o da studi fatti per costruzioni di strade ordinarie o di ferrovie. Alcuni si accontentarono di un' indicazione approssimativa, riferendosi al dato altimetrico di qualche comune finitimo, corretto in più od in rneno, se- condo i casi; soltanto 256 comuni non furono in grado di fornire no- tizia di sorta.

Gli aggruppan1cnti dci comuni secondo l'altimetria procedono di 50 in 50 metri Dno n m. 500, c poscia di 100 in 100 metri.

(16)

Popola~jolle di XVI

Ritenendo che la popolazione del1' intiero comune viva in luoghi la' cui altimetria non differisca più di 50 o di 100 m. da quella segnata per la casa comunale (elle d'ordinario si trova nel centro più popoloso), si è classificata la popolazione di ciascuna provincia, secondo che vive in siti più o meno elevati.

Si potrà obbiettare a questo procedimento, che alcuni comuni di montagna possono avere frazioni situate ad un livello molto più alto o più basso di quello del centro principale; ma oltrechè vi sarà, generalmente, una certa cOlnpensazione con altri comuni, i quali si tro- vano nel caso opposto, la popolazione sparsa dei comuni montuosi non costituisce mai una cifra molto grande.

Secondo questa classificazione, la popolazione de] Regno si ripar- tisce così:

Altitudine sul livello del mare Popolazione Proporz.

a 100,000 aUt.

Da » 50

°

a » 100 50 m. » 7,394,487 2,977,54G 26,438 1O,ù46

» 100 ~> 150 » 2,529,545 9,044

» 150 » 200 » 1,529,576 5,469

» 200 » 250 » 1,982,533 7,088

» 250 » 300 » 1,561,943 5,584

» 300 » 350 » 1,544,822 5,523 ~

» 350 » 400 » 1,336,087 4,777

~) 400 » 450 » 1,165,533 4,167

» 450 » 500 » 938,883 3,357

» 500 » 600 » 1,542,432 5,515

» 600 » 700 » 1,292,865 4,622

» 700 » 800 « 857,593 3,066

» 800 » 900 » 671,282 2,400

» 900 » 1000 » 297,816 1,065

» 1000 » 1100 » 141,818 507

» 1100 » 1200. » 59,497 213

» 1200 » 1300 » 68,132 244

» 1300 » 1400 » 28,583 102

» 1400 » 1500 » 19,096 68

» 1500 » 1600 » 12,122 43

» 160) » 1700 ~> 7,605 27

» 1700 » 1800 » 5,807 21

» 180) » 1900 » 2,715 lO

» oltre » 1:,00 » 988 4

Ignota 490,322

TOTALE 28,459,628 100)000

Non si potrebbe indicare un limite assoluto di altitudine, oltre il

montagna. quale i luoghi dovessero chiamarsi di montagna, piuttosto che di collina.

Tuttavia se, avuto riguardo alla conforlnazione orografica della maggior parte dell' Italia, si voglia considerare come popolazione di montagna

(17)

XVIl

quella che vive a più di 700 metri sul livello del mare, si forma il se- guente prospetto, nel quale le provincie sono disposte per ordine de- crescente della popolaziono di montagna al totale nUlTIerO degli abitanti.

Popolazione dei comuni situati a phì di 700 rnetri dJalte~za

per 10,000 abitanti della rispettiva provincia.

Aquila Potenza

PROVINCIE

Campobasso Belluno.

Avellino.

Sondrio.

Caltanissetta Cosenza.

Catania.

Chieti Cuneo Modena.

Catanzaro Palermo.

Torino Messina.

Benevento Foggia

\

6 ~m!

3 7111 3 684 3 6611 2725 2436 2 392

1 '

2 131 2022

1 l 6801 l 542·

l 3811 l 380 l 3591 l 2661 l 264 l 123 1

l 0921

PROVINCIE

Bergamo.

Grosseto.

Brescia Sassari' Parma Trapani Vicenza Novara Porto MauriL.iu.

Reggio di Calabria Teramo

Siena.

Reggio neU'.Emilia.

Ascoli Piceno Como.

Girgenti Verona Bologna.

'1

l 00711

937

1 1

8,151 7891 781 753 1

7471 7421 7111 69°1

54°1

505 5031

4991 1

452\

42·1 41i1 l 415 l

PROVINCIE

Pesaro e UrlJino Roma.

Caserta Cagliari Arezzo Udine.

Perugia Salerno Massa e Carrura Siracusa.

Pavia.

Genova Macerata.

Alessandria . Piacenza.

Firenze Napoli.

ItEGNO

"-

.1 '112

I

.\ 403 .\ 397

'1 :::

'i,

305

~

I I

::~

.1 218

l 209

: I :::

.1 11·1 .1 ll3 97 76 41

'1 778

L'Italia settentrionale, che avrebbe la proporzione massima di abi- tanti nei monti, se si considerassero unicamente le regioni alpine e le altitudini molto elevate, scende ad una proporzione più bassa che non 1'Italia meridionale, compresa la Sicilia, se si considerano come situati in luogo montuoso i cOlTIuni che si trovano H più di 700 DJ. sul livello del mare.

Il solo paese estero, nel quale sia stata classificata la popolazione secondo l'altimetria, 80110 gli Stati Ulllti dell' Anlerica.

Nella relazione che accompagna i risultati del Censimento generale degli Stati Uniti nel 1880, è data la classificazione seguente, alla quale si sono con- tra.pposti i dati della statistica ita1i:1na.

(18)

XVIlI

Stati Uniti d'America

RAPPORTO

ALTEZZA a 1000 abitanti

~ul livello del mare Popolazione

in metri Stati Uniti Italia

0 - 30 9 152 296 182

(l) 460

30 - 150 lO 7762801 215

150 - 300 Hl 0201 320 379 182

300 - /150 7 9001 780 158 145

4:'0 - 000 l 878 715 38 89

600 - flOO 664 923 13 101

000 - hOO 128 544 3 17

1200 --- 1;)00 167 230 3 4

1500 - lS00 ;i71 317 5 0.9

1800 - 2100 94413 2 0.1

2100 - 2100 15 054 0.3

2400 - 2700 24947 0.5

2700 - 3000 26 816 0.5 -

oltre 2000 26078 0.5

Negli Stati Uniti la popolazione che vive fra 150 e 300 metri d'elevazione sul mare è relativamente più numerosa (379 0'00) che non in Italia (182), ma appena il 28 per mille occupa luoghi elevati più di 600 metri; in Italia v'è una maggior proporzione di popolazione che vive ad un'altitudine inferiore ai 150 m.; ma, d'altra parte, su 1000 abitanti ve ne sono 123 in luoghi che supe- rano i 600 m. di elevazione.

Influenza delI'al- Per lo scopo dell' inchiesta interessava di vedere se l'altezza sul

tit,udine sulla nata- .

lità,IIl?I'!alitilesl,llo livello del mare e per conseO'uenza se la diversità di condizioni fisiche

stato Ilswo della jlo- , _ b ' . .

polazione. e sociali della popolazione che vive al piano, rispetto a quella che vive in montagna od in collina, fosse in relazione costante col 111ovimento.·

delle nascite e delle morti e collo stato fisico della popolazione. Perciò nella tavola III si è indicato, per ciascun compartimento e per tutto il Regno, il numero degli abitanti, dei nati, dei morti, dei visitati alle leve militari e dei riformati per difetto di statura e per infermità edeformità in ciascuna categoria di comuni, classificati secondo l'altimetria.

In tal modo si è potuto vedere che la proporzione dei nati per 1000 abitanti è di 36 nei comuni al di sotto di 100 m. sul livello del mare; di 38 in quelli da 100 a 500 m.; di 40 da 500 a 1400 m., o poi

(1) N olIa classificazione italiana. il primo gruppo comprenùo le altitudini ùn O n 50 m.

(2G4 "I,,"), il secondo da 50 a 15C m. (107 "io..)'

(19)

xlx scende dì nuovo a 35 nelle altezze massime, cioè superiori a 1400

~etri. I quozienti maggiori di natività si osservano adunque nei paesi di collina e sulle basse pendici dei monti. Ma basti qui accennare alla correlazione dei fatti, senza pretendere di trovare fra essi un rapporto di causalità.

Al contrario, la proporzione dei morti a 1000 abitanti cresce a mi- sura che si considerano gruppi di comuni ad altezze superiori; ed è di 27,8 per 1000 abitanti nei comuni al di sotto di 100 m., di 28,2 inquelli da 100 a 500 m., di 29 in quelli da 500 a 1400 m., e solamente nei luoghi di mag- giore elevazione scende alla proporzione di 26 per 1000. Per quest'ultima categoria di comuni però conviene tener conto del fatto, che buona parte della popolazione suole emigrare per parecchi mesi dell'anno in luoghi meno elevati, per cercarvi i lnezzi di sussistenza, ed è quindi esposta a morire in comuni diversi da quelli di su~ abituale residenza. Ad ogni modo è probabile, che nelle condizioni sociali e climatiche proprie delle grandi alture, il movimento demografico sia meno attivo; e come si è visto essere ivi più scarso il numero delle nascite, così sia realmente aJ.lehe più scarso il numero delle morti. (1)

Il numero dei visitati alle leve militari, per 1000 abitanti, cresce a misura che si considerano altitudini maggiori; giacchè si hanno 9 vi- sitati per 1000 abitanti nei cOInuni da O a 50 m.; 10 in quelli da 50 a 700 In.; 11 in quelli da 700 a 1700 m.; e 14 in quelli oltre 1700 m. (2).

,Pertanto, a misura che' ci allontaniamo dal piano, si trova un maggiore numero di giovani maschi, i quali sopravvivono al 20') anno di età.

(1) Il dottor R. Zampa, il quale ha stulliata l'azione dei monti e delle pianure sulla.

vita dell'uomo (La demograria italiana studiata più specialmente in riguardo all'azione dei monti e delle pianure sulla vita dell'uomo. ~ Bologna, N. Zanichelli, 1881\ distin- guendo le provincie secondo che il loro territorio è prevalentemente montuoso o pianeg- giante, avrebbe pure trovato che « i monti vincono le pianure per minor numero di morti e per maggior lunghezza di vita, mentre le pianure si avvantaggiano sui monti per maggiore numero di nascite e per miglior sviluppo di fisica costituzione ».

(2) Le cifre dei visitati e dei riformati nelle leve militari, indicate in questa tavola.

vennero fornite dai singoli comuni. Esse nel loro insieme differiscono alquanto dalle cifre indicate nella tavola XXVII, le quali furono ricavate dalle Relazioni annuali delle leve pub- blicate dal Ministero della Guerra. I motivi di queste differenze sono indicati nel capi- tolo IX, che tratta dello stato fisico della popolazione. Siccome questi motivi valgono ta.nto per i comuni di pianura, quanto per quelli di montagna, così non possono modi6.

,care le deduzioni che si sono fatte circa l'influenza dell'altitudine sullo stato fisico della popolazione.

I dati pabblicati direttamente dal Ministero della Guerra non poterono essere uti_

. lizza ti per lo studio delle condizioni fisiche della popolazione in mpporto all'altimetria, perchè rappresentano il complesso dei visitati e riformati di ogni circondario, e non sono divisi per comuni.

(20)

Popolazione lito- r:uI'Ja.

xx

È ammesso generalmente elle la statura più o meno alta degli individui di una data regione sia un carattere etnico, cioè determi- nato dall' influenza della razza, e solo in via secondaria possa essere modificato dalle condizioni locali. Tale questione sarà esaminata più particolarmente quando si tratterà dello stato fisico della popolazione (Capitolo IX); per ora si fa notare soltanto, che le popolazioni le quali vivono in regioni poco elevate, cioè inferiori a 300 m., danno in Inedia proporzioni basse di riforme per difetto di statura (60 per mille vi~itati

nelle popolazioni che vivono a m3no di 50 m. d'elevazione; 67 0100 da 50 a 100 m.; 82 0100 da 100 a 300 m.), e quelle che vivono al disopra di 300 m. ne danno tutte un numero superiore. Le proporzioni mas- sime ,(126 per mille) si trovano fra i 500 e i 900 m., fra i quali limiti probabilrnente sono compresi i cOlTIuni situati in valli anguste o fra gole, mentre sulle vette più elevate l'orizzonte si fa di nuovo più largo, l'aria si rinnova più facilmente, e permette un migliore sviluppo del- l'organismo umano. (1)

Una disposizione inversa a quella dene stature tengono le riforme per infermità o deformità; giacchè le proporzioni massime sono date dai luoghi più bassi (161 Oroo da O a 50 m.; 157 OIOO da 50 a 100 m.), le proporzioni minime dalle altitudini medie (132 0100 da 500 a 700 m. ~

128 OIOO da 700 a 900 m.). Nei paesi molto elevati, cioè superiori a 1400 m., cresce di nuovo il numero dei riformati per infermità (177 0100 da 1400 a 1700 m.).

Per spiegare queste differenze nello stato fisico della popolazione, certamente non basta il fatto della diversa altezza sul mare, ma con- viene tener conto delle condizioni economiche e sociali, che variano no- tevoìmente fra i luoghi dì monte ed il piano.

Nella tavola IV è indicato, per ciascun circondario, il numero dei comuni, il cui centro principale non dista dal mare più di 5 chilometri in linea retta, colla rispettiva popolazione. (2) Sono 95 i circondari che

(1) Intorno all' influenza dell'orografia sulle stature, ha pubblicato uno studio il pro- fessore O. Lombroso, nell' A rcltiv io di Statistica, fase. 30, anno 20.

(2) Il limite di 5 Cm., stabilito nel questionario, per i comuni che si dovevano rite- nere litoranei, vale come norma generale per un' indagine approssimativa. Ma dove vi sono luoghi montuosi in prossimità della costa si trovano dei comuni distanti meno di 5 Cm. dal mare, nei quali gli abitanti hanno occupazioni e genere di vita differenti d:l.

quelli che si notano nella popolazione litoraneaj e, all'opposto, nei luoghi pianeggianti, l'influenza del mare, per rapporto al clima, si fa sentire più addentro del limito sopra indicato.

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