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I.I.S. “Federico II di Svevia”

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(1)

I.I.S.

“Federico II di Svevia”

PIANO DI LAVORO

Materia d’insegnamento ITALIANO

Classe I A Classico

anno scolastico 2019-2020

(2)

FINALITA’ EDUCATIVE

Le finalità dell’insegnamento dell’Italiano nel biennio sono essenzialmente di tipo formati- vo. In particolare, esse devono mirare a far acquisire allo studente:

1. la capacità di usare la lingua in tutte le sue varietà e funzioni;

2. la capacità di esprimere correttamente l’esperienza di sé e del mondo;

3. la capacità di comunicare per stabilire rapporti interpersonali e sociali;

4. la capacità di correlarsi e di confrontarsi con gli altri;

5. la possibilità di accedere, attraverso la lingua, ai più diversi ambiti di conoscenze e di espe- rienze;

6. la capacità di rielaborare personalmente e criticamente il sapere;

7. la possibilità di sviluppare, attraverso la riflessione sulla lingua, le modalità generali del pen- siero;

8. la consapevolezza del ruolo e dell’importanza della letteratura come strumento di conoscenza e di autopromozione e come fonte di piacere estetico.

OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI

Gli obiettivi didattici generali si possono sintetizzare nei punti di seguito riportati:

La capacità di usare la lingua nella ricezione e nella produzione orale e scritta, in maniera suffi- cientemente articolata, in relazione agli scopi e alle diverse situazioni comunicative e secondo una dimensione propriamente «testuale».

L’abitudine alla lettura, come mezzo insostituibile per accedere ai più vasti campi del sapere, per soddisfare nuove personali esigenze di cultura, per maturare le capacità di riflessione e per partecipare consapevolmente alla realtà sociale.

La conoscenza più sicura e complessiva dei processi comunicativi, della natura e del funziona- mento del sistema lingua, allo scopo di rendere più consapevole il proprio uso linguistico.

La lettura diretta di testi di vario genere e significato e loro analisi per sviluppare un interesse più specifico per le opere letterarie, intese come rappresentazione di sentimenti e situazioni uni- versali in cui ciascuno possa riconoscere le proprie esperienze, aspirazioni e concezioni.

(3)

PROFILO DELLA CLASSE E LIVELLI DI INGRESSO

La classe I AC è formata da diciotto alunni, in maggioranza residenti a Melfi, fatta eccezio- ne per un gruppo proveniente da Rapolla.

All’inizio dell’anno scolastico, attraverso esercitazioni di analisi grammaticale, compiti scritti e interventi spontanei o guidati, ho cercato di condurre una attenta valutazione della realtà umana all’interno della quale ero chiamata ad operare, in modo da poter concretamente rispondere ai biso- gni formativi degli stessi alunni.

Dalle risposte alle sollecitazioni ho potuto dedurre che gli studenti hanno una preparazione di base diversificata in funzione della motivazione allo studio e dell’interesse nei confronti della di- sciplina.

Sul piano comportamentale, invece, la classe appare piuttosto chiassosa e particolarmente incline alla distrazione. Solo un numero piuttosto esiguo di allievi rivela un adeguato senso del “do- vere scolastico”, inteso come puntuale esecuzione dei compiti e rispetto degli impegni assunti e manifesta una partecipazione attenta al dialogo e al confronto delle idee; i rimanenti allievi si dimo- strano passivi e demotivati nello studio.

Più specificatamente la classe, per quanto concerne la preparazione di base, la partecipazio- ne, l’impegno e l’interesse, il metodo di studio può essere divisa in tre gruppi:

il primo gruppo è costituito da allievi che mostrano una preparazione di base buona, un me- todo di studio razionale ed efficace, un interesse per la disciplina, una attiva partecipazione al dialogo educativo;

il secondo è composto da studenti che palesano una preparazione di base non molto solida, una certa discontinuità nell’impegno e nella partecipazione, un metodo di studio mnemonico e poco efficace;

il terzo è formato da studenti che evidenziano lacune nella preparazione di base, difficoltà a seguire lo svolgimento delle lezioni, ad analizzare e sintetizzare autonomamente le conoscen- ze acquisite. Esso partecipa in maniera discontinua all’attività didattica e tende spesso a di- strarsi aumentando così le difficoltà incontrate nello studio.

(4)

CONTENUTI

I contenuti di seguito specificati sono relativi al settore linguistico e alla competenza testuale espressa attraverso la lettura diretta di brani tratti dall’epica e l’analisi di testi narrativi.

SETTORE LINGUISTICO.

La lingua italiana: come si è formata

UD 1 La lingua, sistema di segni Obiettivi operativi: saper fa- re

Cogliere la funzione sociale della comu- nicazione

Riconoscere

l’esistenza di più linguaggi e valutarne la specificità

Riconoscere la con- venzionalità del co- dice lingua

Contenuti: sapere

Il concetto di lingua e di linguaggio

I linguaggi non ver- bali

Il linguaggio verbale

Le lingue

Verifica

Esercizi di iden- tificazione dei diversi tipi di linguaggio. Ana- lisi della loro di- versa funzionali- tà comunicativa.

Tempi Settembre

UD 2 Breve storia della lingua italiana Obiettivi operativi: saper fa-

re

Cogliere i rapporti tra lingua e società

Riconoscere che la lingua muta nel tem- po

Saper ricostruire le diverse fasi che se- gnano il passaggio dal latino alle lingue romanze

Saper ricostruire la storia della nostra lingua

Riconoscer i rapporti tra unità linguistica e unità sociale e cultu- rale

Contenuti: sapere

La lingua come isti- tuzione sociale in co- stante evoluzione

La nascita delle lin- gue romanze

Le varietà storiche dell’italiano

Italiano moderno e italiano antico

Verifica

Esercizi di rico- noscimento e di identificazione

Tempi Ottobre

Le unità minime della lingua

UD 1 Suoni, lettere e accento Obiettivi operativi: saper fa- re

Riconoscere i foni, i fonemi e i grafemi

Contenuti: sapere

I suoni e le lettere che li trascrivono.

L’alfabeto.

Verifica

Esercizi di or- toepia e di orto- grafia

Tempi Settembre

(5)

Riconoscere la corri- spondenza tra suoni e lettere

Riconoscere

l’articolazione dei suoni

Riconoscere ed evi- tare gli errori di or- tografia

Dividere corretta- mente le parole in sillabe e andare cor- rettamente a capo

Usare correttamente l’accento, l’elisione e il troncamento

Le regole

dell’ortografia

La divisione delle pa- role in sillabe.

L’accento, l’elisione e il troncamento

UD 2 Il significato e la formazione delle parole Obiettivi operativi: saper fa-

re

Saper utilizzare cor- rettamente il vocabo- lario

Comprendere il si- gnificato di denota- zione e di connota- zione

Ricostruire la forma- zione delle parole

Contenuti: sapere

Il vocabolario

Denotazione e conno- tazione

La derivazione delle parole

La composizione del- le parole

L’abbreviazione delle parole

Verifica

Esercizi di rico- noscimento e di identificazione

Tempi Ottobre

UD 3 Punteggiatura e intonazione Obiettivi operativi: saper fa-

re

Usare la punteggia- tura e le maiuscole in modo logico e a sco- po espressivo

Contenuti: sapere

I diversi segni di pun- teggiatura e la loro funzione

Le maiuscole e le mi- nuscole

Verifica

Esercizi di inse- rimento dei se- gni di punteggia- tura

Tempi Ottobre

(6)

Le parti nominali

UD 1 L’articolo

Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere le fun- zioni dell’articolo come determinante e come marca del nome

Usare correttamente gli articoli sul piano della forma e delle funzioni logiche

Contenuti: sapere

Gli articoli deter- minativi ed inde- terminativi.

Forme. Usi

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di corre- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Novembre

UD 2 Il nome

Obiettivi operativi: saper fare

Analizzare ed usare correttamente il nome in rapporto al suo si- gnificato.

Usare correttamente i nomi modificandone la forma in rapporto al genere e al nume- ro.

Manipolare la forma dei nomi attraverso la derivazione,

l’alterazione e la composizione

Contenuti: sapere

I nomi: comuni e propri, concreti e astratti

Il genere

Il numero

La formazione:

nomi primitivi, derivati, alterati e composti

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di sosti- tuzione, di tra- sformazione, di ri- scrittura e di pro- duzione

Tempi Novembre

UD 3 L’aggettivo

Obiettivi operativi: saper fare

Usare correttamente gli aggettivi qualifi- cativi per arricchire o precisare il significa- to del nome

Manipolare la forma degli aggettivi per modificarne, preci- sarne o ampliarne il significato

Contenuti: sapere

Gli aggettivi qua- lificativi: forma, genere e numero;

concordanza con il nome, funzione e posizione.

I gradi

dell’aggettivo: po- sitivo, comparati- vo, superlativo

Gli aggettivi de- terminativi

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di corre- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Novembre - Dicembre

(7)

UD 4 Il pronome

Obiettivi operativi: saper fare

Utilizzare adeguatamen- te i pronomi come sosti- tuenti e come elementi di collegamento all’interno del testo

Riconoscere i veri tipi di pronome

Contenuti: sapere

I pronomi perso- nali soggetto, complemento e riflessivi

I pronomi pos- sessivi, dimostra- tivi, identificati- vi, indefiniti, re- lativi, interroga- tivi ed esclama- tivi

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di sosti- tuzione, di tra- sformazione, di riscrittura e di produzione

Tempi Dicembre

Il cuore della frase: il verbo UD 5 Il verbo

Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere le informa- zioni che fornisce il ver- bo attraverso la sua fles- sione

Distinguere il valore dei modi e tempi verbali e usarli adeguatamente

Analizzare ed utilizzare correttamente i verbi dal punto di vista del fun- zionamento (transitivo ed intransitivo) e della forma (attiva, passiva, ri- flessiva)

Usare correttamente i verbi ausiliari, servili e fraseologici

Usare correttamente le forme verbali regolari ed irregolari

Contenuti: sapere

La struttura del verbo: persona, numero, modo, tempo, aspetto

I modi e i tempi.

Il genere: i verbi transitivi e in- transitivi; la for- ma attiva, passi- va e riflessiva; i verbi impersona- li

Gli ausiliari esse- re e avere

I verbi servili

Le tre coniuga- zioni regolari

I verbi difettivi e sovrabbondanti

I verbi irregolari

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di corre- zione, di trasfor- mazione, di ri- scrittura e di pro- duzione

Tempi Gennaio

Elementi di coerenza e coesione testuale UD 6 L’avverbio o modificante

Obiettivi operativi: saper fare Contenuti: sapere Verifica Tempi

(8)

UD7 La preposizione o funzionale subordinante Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere le preposi- zioni e il loro ruolo di funzionali relazionali e subordinanti.

Usare adeguatamente le preposizioni per mettere in relazione le parole del- la frase o le frasi di un periodo secondo precisi rapporti logici

Contenuti: sapere

Le preposizioni proprie e im- proprie

Le locuzioni prepositive

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di corre- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Febbraio

UD 8 La congiunzione o funzionale coordinante e subordinante Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere le congiun- zioni, il loro ruolo di funzionali e il loro valore logico.

Usare correttamente le congiunzioni per mettere in relazione le parole nel- la frase e le frasi nel pe- riodo

Usare le congiunzioni come connettivi testuali

Contenuti: sapere

Le congiunzio- ni coordinanti e subordinanti

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di sostitu- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Febbraio

UD 9 L’interiezione o esclamazione Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere le interie- zioni e usarle adeguata- mente a scopo espressi- vo: per esprimere emo- zioni, sentimenti, e stati d’animo

Contenuti: sapere

Le interiezioni e i loro diversi significati

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di corre- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Febbraio- Marzo

L’organizzazione della frase

UD 1 La sintassi della frase semplice o proposizione Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere la struttura di una frase

Formulare frasi semplici e sintatticamente com- plete

Individuare gli elementi costitutivi della frase minima distinguendoli da quelli accessori

Espandere la frase mini- ma

Contenuti: sapere

La frase sem- plice.

La struttura della frase mi- nima e le sue espansioni

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di classi- ficazione, di mani- polazione, di com- pletamento e di produzione perso- nale

Tempi Marzo

(9)

UD 2 Gli elementi essenziali della proposizione: soggetto e predicato Obiettivi operativi: saper fare

Individuare il soggetto di una frase

Riconoscere il valore in- formativo del soggetto.

Fare interagire corretta- mente soggetto e predi- cato nella frase

Individuare il predicato di una frase

Distinguere predicato verbale e predicato no- minale

Formulare frasi sintatti- camente corrette

Contenuti: sapere

Il soggetto e il gruppo del soggetto

Il posto del soggetto

Il predicato ed il gruppo del predicato

I diversi tipi di predicato e le loro diverse funzioni sintat- tiche

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di sostitu- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Marzo

UD 3 L’attributo e l’apposizione Obiettivi operativi: saper fare

Individuare gli attributi e le apposizioni e valutar- ne la funzione

Usare correttamente gli attributi e le apposizioni per precisare o arricchire il significato dei sintagmi nominali di una frase

Contenuti: sapere

La forma, la funzione e le caratteristiche dell’attributo

La forma, la funzione e le caratteristiche dell’ apposi- zione

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di corre- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Aprile - Maggio

UD 4 I complementi

Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere e distingue- re i vari tipi di comple- mento in ordine al diver- so tipo di informazione di cui sono portatori

Analizzare la frase sem- plice secondo le funzioni dei suoi diversi elementi

Contenuti: sapere

Forme, caratte- ristiche e fun- zioni dei diver- si tipi di com- plementi

Il diverso tipo di informazioni che ciascuno

Verifica

Esercizi di indivi- duazione, di inse- rimento, di corre- zione, di trasfor- mazione, di riscrit- tura e di produzio- ne

Tempi Maggio

(10)

LA COMPETENZA TESTUALE

La struttura dell’antologia è modulare e consente di costruire percorsi di vario tipo che seguono l’ordine cronologico e sono divisi tra Libro Rosso e Libro Blu.

Sarà così possibile privilegiare gli aspetti distintivi della didattica dell’italiano: la centralità dei testi (con una attenzione particolare alla loro comprensione), la presentazione dei generi (epica, narrati- va), il lavoro sulle tipologie testuali (testo descrittivo, espositivo, narrativo, regolativo, argomentati- vo).

Strumenti propedeutici all’uso dell’antologia saranno: il riassunto, il testo espositivo, il testo giorna- listico.

La proposta didattica sarà poi completata da due volumetti di impostazione e contenuto innovativo:

il Libro Giallo, intitolato Gli anniversari per capire che siamo, che presenta testi prevalentemente non letterari legati ad alcune date significative e ha lo scopo di aprire gli studenti alla comprensione dell’attualità; il Libro Verde, intitolato Best seller Best reader, che è una raccolta di recenti succes- si della letteratura Young Adult, attraverso i quali si vogliono avvicinare gli alunni al piacere di leg- gere.

Nel corso dell’anno scolastico si utilizzeranno sia il Libro Giallo che il Libro Verde per della propo- ste alternative da affiancare al tradizionale svolgimento dell’attività didattica.

Di seguito vengono esposti gli argomenti che saranno affrontati:

Mito e Epica

UD 1 Il mito

Obiettivi operativi: saper fare

Riconoscere una narrazio- ne mitica

Saper fare la parafrasi di un testo poetico

Conoscere alcuni tra i miti più famosi della cultura classica

Saper fare confronti tra i nuclei mitici elaborati da tradizioni differenti

Contenuti: sapere

Che cos’è il mito

Temi e significati del mito

Il mito e i modelli di comportamento

Verifica

Esercizi di analisi

Parafrasi e com- mento

Lavoro di produzio- ne

Tempi Settembre - Ottobre

UD 2 L’epica

Obiettivi operativi: saper fare

Conoscere le caratteristi- che dell’epica greca

Riconoscere una narrazio- ne epica

Conoscere vicende, temi e personaggi dell’Iliade, dell’Odissea e dell’Eneide

Riconoscere le differenze fra l’epica guerresca dell’Iliade e quella favo- losa dell’Odissea

Riconoscere le somiglian-

Contenuti: sapere

Che cos’è l’epica

L’epica classica

L’Epopea di Gilga- mesh

L’Iliade: il poema della guerra

L’Odissea: il poema del viaggio

L’Eneide: il poema del destino

Verifica

Esercizi di analisi

Parafrasi e com- mento

Lavoro di produzio- ne

Tempi Ottobre - Marzo

(11)

ze e le differenze tra l’Eneide e i poemi omerici

Conoscere le motivazioni culturali che hanno deter- minato la composizione dell’Eneide

Il testo narrativo

U.D. 1 La struttura del testo narrativo Obiettivi operativi: saper fare

Conoscere gli elementi fonda- mentali della narrazione

Riconoscere la tipologia delle sequenze

Distinguere la fabula dall’intreccio

Conoscere la struttura della fa- bula

Conoscere l’ordine degli avve- nimenti

Distinguere il ritmo narrativo

Ricostruire l’ambientazione: i tempi e i luoghi della storia

Riconoscere i personaggi e le loro caratteristiche

Riconoscere le tecniche di pre- sentazione dei personaggi

Ricostruire il sistema dei perso- naggi

Individuare la tipologia di narra- tore

Individuare il tipo di focalizza- zione

Analizzare le scelte linguistiche e stilistiche

Contenuti: sapere

La struttura del testo nar- rativo

I personaggi e la voce nar- rante

Lo stile e i temi

Contenuti: sapere

Esercizi di analisi

Riassunto

Lavoro di produzione

Tempi Febbraio- maggio

Strumenti propedeutici all’uso dell’antologia

Obiettivi operativi: saper fare

Individuare gli elementi costitu- tivi di un testo

Contenuti: sapere

Il testo: che cos’è, come è

Contenuti: sapere

Esercizi di riconosci-

Tempi Ottobre- maggio

(12)

I testi che rie- laborano altri testi: il rias- sunto, la pa- rafrasi.

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METODO

Il metodo d’insegnamento si avvarrà di uno schema che prevede alcuni momenti basilari, qua- li:

la motivazione;

l’approccio globale;

la sintesi dei risultati.

La motivazione ha lo scopo di chiarire agli studenti che il lavoro che si accingono a fare è un’attività necessaria in primo luogo per conseguire una solida e complessiva conoscenza riflessa delle strutture sintattiche della lingua; in secondo luogo per distinguere le caratteristiche formali e contenutistiche dei diversi tipi di testo (letterari e pragmatici), allo scopo di poterli decodificare e produrre in modo corretto; infine per poter diventare dei lettori consapevoli, ossia lettori capaci di avere familiarità con i testi letterari non solo a fini scolastici, ma anche e soprattutto per rispondere ad una gratificazione di tipo emotivo e sentimentale, legata agli aspetti contenutistici e formali.

L’approccio globale consentirà agli alunni di leggere il fenomeno linguistico-letterario in tutta la sua complessità, intesa come possesso dei linguaggi specifici per interagire con gli altri nei differenti contesti e come abitudine alla lettura e alla decodificazione di ogni tipo di testo.

Infine la sintesi dei risultati dovrà portare ciascuno studente all’elaborazione di un proprio pensiero flessibile, nonché all’autonomia di giudizio.

Per raggiungere tale finalità si adotterà il metodo deduttivo, per presentare i fatti linguistici concreti, e il metodo metalinguistico, per enucleare definizioni e dedurre teorie linguistiche.

Inoltre si procederà sistematicamente alla lettura dei testi letterari con lo scopo di mettere in evidenza gli elementi costitutivi del testo e di illustrare la loro funzione sul piano espressivo.

VERIFICHE

Per la verifica dei livelli di apprendimento, in dipendenza delle circostanze e del tipo di obiettivi che s’intende controllare, si utilizzeranno:

 esercizi di individuazione e descrizione di elementi morfologici (analisi grammaticale);

 esercizi di individuazione e descrizione di strutture sintattiche (analisi logica);

 test per verificare le capacità di ascoltare, di parlare, di leggere e di scrivere;

 esercizi di riconoscimento di un testo letterario, delle parti di un testo narrativo e delle sue for- me;

 produzione scritta di tipo diverso: temi, relazioni, riassunti, parafrasi, commenti;

(14)

a) valutazione formativa;

b) valutazione finale.

La valutazione formativa tende a cogliere in itinere i livelli di apprendimento dei singoli allie- vi, a controllare l’efficacia delle procedure seguite. Tale valutazione terrà presente la tassonomia di Bloom, la quale specifica, per gli obiettivi cognitivi, sei categorie:

1. conoscenza;

2. comprensione;

3. applicazione;

4. analisi 5. sintesi;

6. valutazione.

Per le prove scritte si adotteranno criteri di valutazione diversificati a seconda della tipologia di tema assegnata:

Criteri per la valutazione dell’analisi di un testo letterario (Tipologia A):

la comprensione e l’interpretazione del testo;

l’analisi dei livelli del testo (retorico, lessicale, metrico e sintattico);

l’analisi dei livelli del testo (narratore, personaggi, sequenze, fabula/intreccio ecc. )

la correttezza formale.

Criteri per la valutazione del tema argomentativo (Tipologia B):

la pertinenza rispetto alla traccia scelta;

l’enunciazione della tesi, dell’antitesi e degli argomenti a sostegno dell’una e dell’altra;

l’efficacia della conclusione;

la correttezza formale.

Criteri per la valutazione della riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità (Tipologia C):

la pertinenza rispetto alla traccia scelta;

l’enunciazione degli argomenti a sostegno della tesi;

l’efficacia della conclusione;

la correttezza formale.

Si precisa che per il trimestre saranno svolte e valutate due prove scritte (tema tradizionale, ana- lisi del testo, tema argomentativo, tema di argomento storico) e due prove orali secondo quanto sta- bilito dal Collegio dei docenti; per il pentamestre saranno svolte quattro prove scritte di cui due o tre prove semistrutturate o strutturate (grammatica e antologia) e non meno di quattro verifiche ora- li.

La valutazione finale non si risolverà in una somma di dati, perché l’apprendimento è, a volte, condizionato da disagio personale e da emotività, ma scaturirà dalla considerazione globale dell’andamento degli studi dell’allievo.

La valutazione finale sarà espressa a fine quadrimestre in scala decimale, preceduta da un giudi- zio che terrà conto dei seguenti criteri di valutazione:

conoscenza dei contenuti culturali;

possesso di un lessico corretto;

metodo di studio e partecipazione al dialogo educativo;

(15)

capacità di analisi e sintesi;

capacità di valutazione autonoma;

individuazione di progresso o di regresso rispetto ai livelli di partenza;

caratteristiche di origine non scolastica.

Melfi, lì 31 Ottobre 2019 La docente

Maria Rosaria Monaco

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