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07-01-2020

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LA

STAMPA

SUCCESSO NEI LABORATORI AMGEN

"Mettiamo ko l'oncogene"

Scoperta una nuova molecola

I

espressione «dipendenza da oncogene» indica il feno-meno in cui un tumore, nono-stante la pletora di mutazio-ni genetiche, può dipendere perla sua proliferazione e so-pravvivenza da una singola via di segnalazione o da una proteina.

Tra queste alterazioni ge-netico-molecolari, molte so-no già diventate il bersaglio di terapie mirate, capaci di ri-conoscerle e disattivarle, ma una è considerata «inat-taccabile»: è la proteina Kras, un potente oncogene che interviene nei processi di crescita, e proliferazione cellulare. E presente in nu-merose forme tumorali: nel 30% dei carcinomi polmona-ri non a piccole cellule «Nscic», che sono 1'80% di tutti i tumori al polmone, ma anche nel 40% dei tumo-ri del colon retto e in più del 95% dei tumori del pan-creas. Ora, per la prima vol-ta, i ricercatori di Amgen so-no riusciti a trovare una mo-lecola capace di mettere fuo-ri uso una specifica alterazio-ne di Kras, legandosi - come descrivono su «Nature» - a una «tasca» individuata sul-la sua superficie. Lo studio riaccende, così, la speranza di arrivare a una terapia a

bersaglio molecolare per molti tumori solidi.

«La molecola, chiamata Amg510, è capace di legarsi alla mutazione G12C del ge-ne Kras, responsabile dell'I l% dei casi di carcino-ma polmonare non a piccole cellule con Kras mutato, de-terminandone il blocco per-manente in uno stato inatti-vo, con la conseguente inibi-zione della progressione tu-morale», spiega Silvia Novel-lo dell'Università di Torino e direttrice dell'Unità di Onco-logia Toracica dell'ospedale

La

mutazione

alla basse di

molti

easi

cli carcinoma

polmonare

San Luigi di Orbassano. «I ri-sultati preliminari di uno studio di fase I, realizzati su una coorte di 34 pazienti con adenocarcinoma polmo-nare avanzato pre-trattato e con mutazione G12C di Kras, evidenziano un tasso di risposte obiettive del 48% e un controllo di malattia del 96% nei 23 pazienti valu-tati: sono dati che hanno de-terminato l'attivazione dell'iter di approvazione ra-pido da parte dell'agenzia americanaFda». Quindi,

en-tro aprile, partirà uno studio di fase III che vedrà il coin-volgimento di 300 centri nel mondo, di cui 12 in Italia, (con 600 pazienti), sotto il coordinamento della profes-soressa Novello. Che spie-ga: «La medicina di precisio-ne si basa su tre pilastri: l'i-dentificazione della protei-na mutata, la disponibilità di un test per individuarla e un farmaco a bersaglio mole-colare contro di essa».

Con Amg510 sottolinea -«andiamo verso l'ultima del-le tre tappe. La notizia è rile-vante anche per il numero di casi in cui la proteina Kras è coinvolta. Le percentuali di incidenza dei marcatori cli-nicamente significativi per i quali esiste già una cura stan-dard nel polmone sono, in-fatti, molto più basse: Egfr è sul 14%, Alk sul 4% e Ros-1 intorno all'1%». Senza di-menticare che la possibilità di prescrivere una «target therapy» per Egfr, Alk, Ros-1 impone sempre la ca-ratterizzazione molecolare dei tumori del polmone (pro-prio come prevedono le li-nee-guida).

In quanti ne beneficiano? «Non ci sono stime ufficiali -commenta - ma nel nostro centro i pazienti trattati con medicina di precisione sono il 23%». N. PAN. —

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