IMAGING DEL PAVIMENTO PELVICO NELLO
STUDIO DELLA DINAMICA RETTOANALE
RX ENTERODEFECOGRAFIA
Tradizionalmente lo studio morfologico e funzionale dell’ano e del retto viene effettuato mediante la enterodefecografia radiologica (Rx enterodefeografia), un test dinamico eseguito per valutare la funzione anorettale a riposo e durante la defecazione.25 Tale procedura espone il soggetto ad una notevole dose di radiazioni
ionizzanti, come dimostrato da Goei R et al26.
Se associata alla cistocolpografia consente la valutazione dei rapporti fra i vari organi del pavimento pelvico nel loro complesso.27
È l’indagine di scelta nella diagnostica di problematiche rettoanali legate ad un’alterazione della dinamica pelvicoperineale 2831.Il retto viene opacizzato con bario
e le immagini radiologiche vengono scattate con il paziente seduto (su una comoda o su un sedile radiotrasparente) in proiezione latero laterale. Ciò permette di valutare l’ampiezza dell’angolo ano rettale e la sua distanza dalla linea pubo coccigea a riposo e durante le fasi di contrazione e ponzamento. L’angolo rettoanale rappresenta la risultante dall’incontro di due rette, una tangente alla parete posteriore del retto e l’altra espressione dell’asse centrale del canale anale. Nel soggetto normale l’angolo anorettale a riposo ha un’ampiezza media di 95° aumentando durante la manovra di ponzamento (in media 130°) e diminuendo durante la contrazione. Nei casi di defecazione dissinergica l’ angolo rettoanale in fase di ponzamento/defecazione resta immodificato o può ridursi; in letteratura, nella dissinergia è riportato un valore assoluto medio di 113° 3233.
La misurazione dell’angolo rettoanale ha comunque uno scarso valore clinico come dimostrato dalla scarsa concordanza inter e intraosservatore 34. Alcuni autori 35
la defecazione dissinergica, la quale è dimostrata da un ritardo nell’inizio della defecazione che è inoltre prolungata o incompleta. 35. Nel soggetto normale, il tempo
necessario per l’evacuazione è circa 1012 secondi 36.
Nel soggetto con defecazione dissinergica l’impronta del muscolo puborettale è generalmenteevidente a causa della contrazione persistente ed aumenta al decrescere dell’angolo rettoanale.
La defecografia permette inoltre di rilevare alterazioni morfologiche come l’intussuscezione, il prolasso rettale, il prolasso mucoso, la sindrome del perineo discendente ed il rettocele, quest’ultimo documentato come residuo di bario nella tasca che si forma verso la parete vaginale posteriore o verso il centro tendineo del perineo.28
Le misurazioni defecografiche devono essere interpretate con cautela e non devono essere utilizzate come unico criterio per il trattamento 37 infatti le alterazioni
anatomiche della regione anorettale non necessariamente causano sintomi, ma possono essere dei precursori di un disordine clinico.3738
RISONANZA MAGNETICA DINAMICA DEL PAVIMENTO PELVICO
La metodica è nata per superare le limitazioni della defecografia quali l’ impossibilità a visualizzare la muscolatura del pavimento pelvico e l’impiego di radiazioni ionizzanti.
L’esame di base non richiede preparazione del paziente. I canali vaginale e rettale possono essere cateterizzati per facilitarne l’identificazione. Il paziente è posizionato supino all’interno del magnete. La pelvi è valutata inizialmente a riposo e successivamente in ponzamento. 37 Alcuni autori riempiono vescica e retto
incoraggiando il paziente ad evacuare all’interno del magnete ottenendo uno studio migliore, a discapito di qualche inconveniente38.
Healy JC et al 39 hanno eseguito un confronto diretto con la defecografia e sono emerse
notevoli discrepanze; questo è probabilmente dovuto alla posizione supina39.
La tecnica rappresenta ad oggi un prezioso aiuto nella diagnosi di ernia perineale in quanto sia l’ intestino erniato (solitamente il retto) sia il piano perineale posso essere visualizzati.40