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IMAGING DEL PAVIMENTO PELVICO NELLO STUDIO DELLA DINAMICA RETTO­ANALE

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Academic year: 2021

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IMAGING DEL PAVIMENTO PELVICO NELLO 

STUDIO DELLA DINAMICA RETTO­ANALE 

 

                                           

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RX ENTERODEFECOGRAFIA 

Tradizionalmente lo studio morfologico e funzionale dell’ano e del retto viene        effettuato mediante la enterodefecografia radiologica (Rx enterodefeografia), un test        dinamico eseguito per valutare la funzione ano­rettale a riposo e durante la        defecazione.25 Tale procedura espone il soggetto ad una notevole dose di radiazioni                     

ionizzanti, come dimostrato da Goei R et al26​

Se associata alla cistocolpografia consente la valutazione dei rapporti fra i vari organi        del pavimento pelvico nel loro complesso.27  

È l’indagine di scelta nella diagnostica di problematiche retto­anali legate ad        un’alterazione della dinamica pelvico­perineale      28­31​.Il retto viene opacizzato con bario           

e le immagini radiologiche vengono scattate con il paziente seduto (su una comoda o        su un sedile radiotrasparente) in proiezione latero­      laterale. Ciò permette di valutare          l’ampiezza dell’angolo ano    rettale e la sua distanza dalla linea pubo      coccigea a riposo e        durante le fasi di contrazione e ponzamento. L’angolo retto­anale rappresenta la        risultante dall’incontro di due rette, una tangente alla parete posteriore del retto e        l’altra espressione dell’asse centrale del canale anale. Nel soggetto normale l’angolo        ano­rettale a riposo ha un’ampiezza media di 95° aumentando durante la manovra di        ponzamento (in media 130°) e diminuendo durante la contrazione. Nei casi di        defecazione dissinergica l’ angolo retto­anale in fase di ponzamento/defecazione resta        immodificato o può ridursi; in letteratura, nella dissinergia è riportato un valore        assoluto medio di 113° 32­33​.  

La misurazione dell’angolo retto­anale ha comunque uno scarso valore clinico come        dimostrato dalla scarsa concordanza inter­ e intraosservatore              34​. Alcuni autori    35 

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la defecazione dissinergica, la quale è dimostrata da un ritardo nell’inizio della        defecazione che è inoltre prolungata o incompleta.            35​. Nel soggetto normale, il tempo           

necessario per l’evacuazione è circa 10­12 secondi 36​

Nel soggetto con defecazione dissinergica l’impronta del muscolo puborettale è        generalmenteevidente a causa della contrazione persistente ed aumenta al decrescere        dell’angolo retto­anale.  

La defecografia permette inoltre di rilevare alterazioni morfologiche come        l’intussuscezione, il prolasso rettale, il prolasso mucoso, la sindrome del perineo        discendente ed il rettocele, quest’ultimo documentato come residuo di bario nella        tasca che si forma verso la parete vaginale posteriore o verso il centro tendineo del        perineo.28  

Le misurazioni defecografiche devono essere interpretate con cautela e non devono        essere utilizzate come unico criterio per il trattamento              37  infatti le alterazioni     

anatomiche della regione ano­rettale non necessariamente causano sintomi, ma        possono essere dei precursori di un disordine clinico.37­38 

 

RISONANZA MAGNETICA DINAMICA DEL PAVIMENTO PELVICO 

La metodica è nata per superare le limitazioni della defecografia quali l’ impossibilità        a visualizzare    la muscolatura del pavimento pelvico e l’impiego di radiazioni        ionizzanti.  

L’esame di base non richiede preparazione del paziente. I canali vaginale e rettale        possono essere cateterizzati per facilitarne l’identificazione. Il paziente è posizionato        supino all’interno del magnete. La pelvi è valutata inizialmente a riposo e        successivamente in ponzamento.    37  Alcuni autori riempiono vescica e retto           

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incoraggiando il paziente ad evacuare all’interno del magnete ottenendo uno studio        migliore, a discapito di qualche inconveniente38​

Healy JC et al      39 ​hanno eseguito un confronto diretto con la defecografia e sono emerse                     

notevoli discrepanze; questo è probabilmente dovuto alla posizione supina39​

La tecnica rappresenta ad oggi un prezioso aiuto nella diagnosi di ernia perineale in        quanto sia l’ intestino erniato (solitamente il retto) sia il piano perineale posso essere        visualizzati.40  

 

 

 

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