Capitolo VI
Capitolo VI Conclusioni _____________________________________________________________________________________
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Il lavoro presentato propone un algoritmo di allocazione di risorse per sistemi multicellulari di quarta generazione che utilizza congiuntamente uno scheduler ed un allocatore di risorse radio. Lo scenario considerato è di tipo OFDMA con riuso universale di frequenze, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza spettrale degli utenti nel sistema. La conseguenza di questa scelta è l’elevato grado di interferenza sperimentato dagli utenti nella rete.
Per questo motivo si è proposto un algoritmo di allocazione di risorse che abbia come obiettivo la riduzione di tale interferenza per il raggiungimento della convergenza del sistema. Tale allocatore, basato sul linear programming (LP), assegna le risorse a ciascun utente, minimizzando la potenza consumata, sotto il vincolo di un bit rate costante. Sono stati inoltre realizzati dei meccanismi di controllo di potenza e di controllo del carico delle celle, per fare in modo che il sistema possa arrivare ad una situazione di equilibrio.
Tuttavia l’uso del solo allocatore, unitamente a tali sistemi di controllo comporta un peggioramento della fairness complessiva, poiché il numero di risorse non è più uguale per tutti gli utenti. L’allocatore, infatti, tenderà sempre a favorire gli utenti che si trovano in condizioni di canale migliori ed è per questo motivo che è si introduce lo scheduler di pacchetti, il cui obiettivo è quello di dare lo stesso numero di risorse anche agli utenti che risultano penalizzati dalle scelte dell’allocatore.
L’architettura di sistema adottata coinvolge sia il livello fisico che quello MAC. Tale architettura prende il nome di architettura “cross-layer”.
Confrontando i risultati delle simulazioni, si nota come nella modalità
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celle, a vantaggio quindi della fairness tra le celle rispetto alla modalità PowerMax dove le sole celle coinvolte sono quelle il cui consumo di potenza risulta eccessivo. Quest’ultima soluzione, però, porta ad una situazione più stabile rispetto alla precedente, poiché si va a ridurre il carico alle sole celle che danneggiano maggiormente la rete.
