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INDICE: PREMESSA PARTE PRIMA: NOZIONI ESPLICATIVE Capitolo 1 IAS 16 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

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I

INDICE:

PREMESSA

PARTE PRIMA: NOZIONI ESPLICATIVE

Capitolo 1 IAS 16 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

1. Introduzione pag 1

2. Definizione ed ambito di applicazione pag. 1 3. Valutazione iniziale di immobili, impianti e macchinari pag. 8

3.1. Costo di acquisto pag. 10

3.2. Costo di produzione pag. 11

3.3. Permuta pag. 13

4. Dal costo al fair value pag. 14

5. Capitalizzazione di spese successive pag. 20 6. Valutazione successiva alla rilevazione iniziale pag. 22

6.1. Trattamento contabile pag. 23

6.1.1. Trattamento contabile di riferimento pag. 24 6.1.2. Trattamento contabile alternativo pag. 24

6.2. Rivalutazioni pag. 26

6.3. Ammortamento pag. 30 6.3.1. IFRS 5: Attività non correnti possedute per la vendita

e le attività operative cessate pag. 36

6.4. Perdite di valore pag. 41

6.5. Eliminazione contabile (Dismissoni e cessioni) pag. 49

7. Interpretazioni SIC pag. 50

7.1. SIC-14: Immobili, impianti e macchinari - Rimborsi per

riduzioni durevoli di valore o perdite di beni pag. 50 7.2. SIC-23: Immobili, impianti e macchinari – Costi dovuti a

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II

Capitolo 2 IAS 40 – INVESTIMENTI IMMOBILIARI

1. Introduzione pag. 54

2. Definizione ed ambito di applicazione pag. 54

3. Principi di rilevazione pag. 57

3.1. Valutazione iniziale pag. 58

3.2. Valutazioni successive pag. 59

3.2.1. Metodo del costo pag. 61

3.2.2. Metodo del fair value pag. 62

4. Cambio di destinazione pag. 62

5. Dismissioni pag. 64

Capitolo 3 IAS 20 – CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRIBUTI PUBBLICI E INFORMATIVA SULL’ASSISTENZA PUBBLICA

1. Introduzione pag. 66

2. I contributi pubblici pag. 67

2.1. Tipologia di contributi pubblici pag. 68 2.2 Rappresentazione in bilancio dei contributi pubblici: pag. 71

2.2.1. Contributi in conto capitale pag. 77

2.2.2. Contributi in conto esercizio pag. 78 2.2.3. Contributi non monetari pag. 80 2.3. Restituzione dei contributi pubblici pag. 81

3. L’assistenza pubblica pag. 82

4. Interpretazione SIC-10: Assistenza pubblica –

(3)

III

Capitolo 4 IAS 23 – ONERI FINANZIARI

1. Introduzione pag. 84 2. Definizione e ambito di applicazione pag. 84

3. Trattamento contabile pag. 88

3.1. Trattamento contabile preferito (Benchmark treatment) pag. 88 3.2. Trattamento contabile alternativo (Allowed treatment) pag. 91

4. Oneri capitalizzabili pag. 94

4.1. Finanziamenti specifici pag. 95

4.2. Finanziamenti generici pag. 96

5. Rilevazioni – Capitalizzazione pag. 97

6. Interpretazione SIC-2: Coerenza nell’applicazione dei

Principi contabili - Capitalizzazione degli oneri finanziari pag. 99

PARTE SECONDA: APPLICAZIONE PRATICHE: ANALISI DEI BILANCI CONSOLIDATI REDATTI AL 31/12/2005

Capitolo 5 APPLICAZIONE DELLO IAS 16, IAS 40, IAS 20 E IAS 23 NEI BILANCI CHIUSI AL 31-12-2005 (società del mib 30 al 6 settembre 2006)

1. Introduzione pag. 101

2. Settore industriale pag. 105

2.1. Le immobilizzazioni materiali pag. 105

2.1.1. Schemi di bilancio pag. 105

2.1.2. I criteri di valutazione pag. 113

2.2. Gli investimenti immobiliari pag. 119

2.3. I contributi pubblici pag. 122

2.4. Gli oneri finanziari pag. 126

(4)

IV

3.1. Il settore bancario pag. 128

3.1.1. Le immobilizzazioni materiali e gli investimenti

Immobiliari pag. 129

3.1.2. Gli oneri finanziari e i contributi pubblici pag. 133 3.2. Il settore assicurativo pag. 133 3.2.1. Le immobilizzazioni materiali e gli investimenti

Immobiliari pag. 134

3.2.2. Gli oneri finanziari e i contributi pubblici pag. 136

CONCLUSIONI pag. 133

APPENDICE pag. 140

(5)

V PREMESSA

Il Regolamento Europeo n. 1606 del 19 Luglio 2002 ha introdotto l’obbligo, a partire dall’esercizio 2005, di applicazione degli International Financial

Reporting Standards “IFRS”1, emanati dall’International Accounting Standards Board, “IASB”, ed omologati dalla Commissioni Europea per la redazione dei Bilanci Consolidati delle società aventi titoli di capitali e/o debito quotati presso uno dei mercati regolamentati dalla Comunità Europea. A seguito del suddetto Regolamento Europeo, il 20 febbraio 2005 è stato emanato il decreto Legislativo n. 38, con il quale da un lato è stato disciplinato tale obbligo di applicazione degli IFRS nell’ambito del corpo legislativo italiano, e dall’altro è stata estesa la possibilità di applicazione di tali principi anche a società diverse da quelle indicate nel Regolamento in questione.

Per IFRS si intendono tutti gli “International Financial Reporting Standards”, tutti gli “International Financial Reporting Interpretations Committee”, “IFRIC”, precedentemente denominato Standing Interpretations Committee, “SIC”, omologati dalla Commissione Europea alla data del 24 marzo 2006 e contenuti nei relativi Regolamenti dell’Unione Europea pubblicati a tale data. Gli IFRS sono contestualmente applicati per la prima volta in Italia e in altri paesi, inoltre, sono numerosi gli IFRS di nuova pubblicazione o rivisti per i quali, pertanto, non esiste ancora una prassi consolidata alla quale fare riferimento per l’interpretazione e applicazione.

Con il presente lavoro, oltre ha presentare un’attenta analisi dei principi contabili internazionale, con i relativi confronti con la disciplina civilistica e con i principi contabili nazionali redatti dall’ordine dei Dottori Commercialisti e dei

1

A partire dal 1° di Aprile 2001, l’elaborazione dei principi contabili internazionali è demandata dallo IASB (International Accounting Standards Board) che subentra nel precedente IASC. I principi contabili internazionali elaborati fino alla data sopraindicata continueranno ad essere identificati con la sigla IAS, mentre i principi di nuova elaborazione assumeranno la sigla di IFRS (International Financial Reporting

(6)

VI

Ragionieri2, di redazione del bilancio che prendono in considerazione il tema delle immobilizzazioni materiali: lo IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”, lo IAS 40 “Investimenti Immobiliari”, lo IAS 20 “Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull’assistenza pubblica”, e lo IAS 23 “Oneri finanziari”; si vuole evidenziare anche le variazioni che hanno apportato all’interno dei bilanci chiusi a 31 dicembre 2005; fornendo, nella prima parte una descrizione generale dei principi presi in considerazione, e nella seconda parte andando ad effettuare un’analisi dei bilanci approvati dalle società prese in considerazione, ovvero le trentanove società che vengono rilevate con il S&P/MIB3 aggiornate a mercoledì 6 settembre 2006, ed andando ad evidenziare

2

Tali documenti vengono attualmente denominato Documenti OIC, tale denominazione è rappresentato dall’inizio dell’Organismo Italiano di Contabilità, organo di recente costituzione (2001) al quale è affidato in Italia il controllo dell’applicazione degli IAS/IFRS. Questo ha una rappresentanza ben più ampia rispetto a quella che era garantita dalla Commisione appositamente istituita dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dal Consiglio Nazionale dei Ragionieri ed è investito delle seguenti funzioni:

1. valuta l’applicazione dei principi IAS/IFRS in Italia; 2. collabora con l’EFRAG e quindi con lo IASB;

3. emana principi contabili per i bilanci per i quali non è prevista l’applicazione degli IAS/IFRS; 4. collabora con il legislatore nell’emanazione delle norme in materia contabile.

3

L'indice S&P/MIB rappresenta l'andamento di titoli azionari, nazionali ed esteri, selezionati in base ai criteri della liquidità, della capitalizzazione del flottante e della rappresentazione settoriale. A partire dal 20 settembre 2004 S&P/MIB costituisce il nuovo benchmark del mercato borsistico italiano, e resta l'unico indice sottostante di prodotti derivati. L'approccio di Standard&Poor's agli indici fornisce, secondo Borsa Italiana, la giusta combinazione di liquidità e rappresentatività. Standard&Poor's inoltre è un marchio di qualità, riconosciuta indipendenza, autorevolezza e capacità nell'attività di gestione degli indici. Per questo S&P/MIB è il nuovo indice di riferimento non solo per gli investitori italiani ma anche per quelli internazionali.

Attualmente l'indice contiene 39 tra i principali titoli quotati sui mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana ma ogni anno l'Index Committee, una commissione congiunta composta da rappresentanti di S&P e di Borsa Italiana, si riunisce per verificare se il numero delle società componenti sia idoneo a rappresentare correttamente il mercato finanziario modificando eventualmente il loro numero.

Diversamente dall'indice MIB30, che prevedeva l'inserimento di titoli quotati solo sul listino principale, l'indice S&P/MIB rappresenta l'andamento di titoli azionari sia nazionali che esteri. L'S&P/MIB copre l'80% della capitalizzazione del mercato azionario italiano e si propone, attraverso un'eventuale variazione del numero dei componenti, di mantenere questo grado di copertura.

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VII

i trattamenti contabili di riferimento e i trattamenti contabili alternativi che le suddette imprese hanno adottato nella valutazione delle immobilizzazioni materiali e degli immobili ad uso civile, degli oneri finanziari e dei contributi pubblici.

L’analisi delle società viene effettuata suddividendole nei settori di appartenenza; andiamo infatti ad analizzare le società appartenenti al settore industriale, e al settore Finanziario.

La classe delle immobilizzazione richiede un’attenta analisi in quanto costituisce una delle parti di maggior rilievo dell’attivo patrimoniale, soprattutto per le imprese industriali, ma anche per gli istituti di credito e, comunque, per tutte le imprese fortemente patrimonializzate. Nella dottrina economico aziendale questa serie di cespiti costituisce l’embrione del bilancio.

I principi contabili internazionali, in particolare lo IAS 16, individuano quali immobilizzazioni materiali o tecniche gli “immobili, impianti e macchinari”. Tali

asset sono definiti attività detenute dall’impresa per essere utilizzate nella produzione di beni e/o servizi e destinate ad essere utilizzate per più esercizi, e analizzano nello IAS 40 le immobilizzazioni civili detenute dall’azienda.

Le immobilizzazioni che vengono iscritte in bilancio possono essere sia acquistate da terzi che prodotte internamente; quale che sia la modalità di acquisizione delle immobilizzazioni (acquisto da terzi o produzione interna), vi sono da considerare due ulteriori elementi; il primo sono gli oneri finanziari, il secondo i contributi in conto capitale eventualmente erogati in connessione con l’acquisto dei cespiti (cosiddetti contributi in conto impianti). Per quanto concerne i primi, lo IAS 16 ammette la capitalizzazione degli oneri finanziari solo per quei beni che richiedono un rilevante periodo di tempo prima di essere pronti per l’uso. Al riguardo, è il caso di osservare che l’orientamento e la prassi nazionale hanno sempre previsto la capitalizzazione dei soli oneri finanziari direttamente correlati al cespite pluriennale. Lo IAS 23, invece – in alternativa all’imputazione a conto economico alla stregua di componenti negativi del reddito dell’esercizio – consente la capitalizzazione degli oneri finanziari “tout court”. In altri termini, i principi contabili internazionali focalizzano l’impresa a

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VIII

capitalizzare gli oneri finanziari facendo ricorso ad un criterio più ampio rispetto a quello postulato tradizionale disciplina domestica.

Con riguardo, invece, ai contributi pubblici, si segnala che in base allo IAS 20, tali erogazioni devono decrementare il costo dell’investimento e devono, conseguentemente, essere accreditati in conto economico, gradualmente, nel periodo in cui il cespite acquisito viene ammortizzato. La disciplina internazionale non prevede la contabilizzazione dei contributi pubblici con il metodo patrimoniale.

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