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Capitolo 2 “L’edificio su Piazza Risorgimento”

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Academic year: 2021

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Capitolo 2

“L’edificio su Piazza Risorgimento”

2.1

Descrizione dell’opera

L’oggetto dello studio è il complesso comunale situato in Piazza Risorgimento a Rosignano Solvay, nel comune di Rosignano Marittimo.

Nell’osservare l’edificio, si avverte un’unità architettonica che non farebbe pensare ad un suo sviluppo per fasi successive. La sua storia costruttiva indica invece la presenza di tre stadi indipendenti che la mano di un unico progettista, con un disegno architettonico armonico, ha saputo ben celare. Il progetto strutturale del corpo originario era infatti inserito in un progetto architettonico comprendente lo sviluppo completo dell'opera così come appare oggi.

L’intera costruzione è stata progettata dall’ing. Alberto Michetti, dell’ufficio tecnico comunale di Rosignano Marittimo, che si occupò anche della parte economica ed esecutiva. Nel lavoro fu aiutato da un primo collaboratore, il geom. Ilio Baldi e da altri due assistenti.

Nella figura seguente sono indicati il nucleo iniziale e i due ampliamenti.

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Il corpo originario dell’edificio, collocato in posizione centrale, è costituito da un piano seminterrato, il piano terra e il primo piano. Il primo ampliamento ha previsto la sopraelevazione del nucleo originario e la realizzazione della scala d’accesso laterale al nuovo piano. Il completamento dell’edificio è avvenuto con la costruzione dei corpi di fabbrica ai lati dell’edificio esistente.

L’edificio presenta una pianta a C inscrivibile in un rettangolo di lati pressoché uguali, circa 40x 39m. In elevazione si hanno tre piani fuori terra, per un altezza complessiva di 12.4m, e un piano seminterrato che occupa esclusivamente la parte posteriore del nucleo iniziale.

Ai lati del fronte principale (su Piazza Risorgimento) si elevano due setti della larghezza di circa 6m che occupano l’intera altezza dell’edificio. Tra questi, al piano terra, si apre un portico della larghezza di 4m i cui pilastri tra il piano terra e il primo piano sono rastremati e proseguono a vista nei due piani successivi. La facciata infatti, come è possibile vedere nella foto, presenta un’ampia area finestrata limitata verticalmente dai pilastri portanti intercalati da pilastrini di dimensioni inferiori.

Fig. 2.2 : facciata dell’edificio

La struttura portante è di tipo intelaiato in cemento armato con fondazioni dirette, su plinti collegati da cordoli. I solai sono in laterizio armato e variano in quanto ad altezza e direzione di orditura nei diversi corpi dell’edificio.

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Le tre fasi costruttive si sono succedute nell’arco di circa dieci anni; il progetto del nucleo originario risale al 10 marzo del ’56 mentre l’ultimazione dei lavori del secondo ampliamento porta la data del 29 novembre ’66.

Fu un periodo fondamentale per l’evoluzione dei processi progettuali, delle tecniche e dei materiali da costruzione per cui lo studio di questa costruzione costituisce un prezioso esempio sul modo di costruire dell’epoca. Oltre a questo interessante significato storico tale fase conoscitiva, con la determinazione delle caratteristiche strutturali, permette di migliorare il livello di conoscenza dell’opera, in previsione di un futuro intervento di adeguamento o miglioramento sismico.

E’ stato possibile analizzare in profondità l’evoluzione dell’edificio grazie all’ingente materiale reperito nell’archivio dell’ufficio tecnico comunale di Rosignano Marittimo: - progetto architettonico, - progetto strutturale, - relazioni, - capitolati speciali, - computi metrici,

- analisi dei prezzi, preventivi di spesa, - libretti delle misure,

- relazioni e certificati di collaudo

- documentazione fotografica riguardante l’ultimo ampliamento.

I documenti disponibili hanno permesso di acquisire informazioni precise che sono state verificate con il rilievo e le indagini in situ.

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2.2

Storia costruttiva e architettonica

Si analizzano in successione le tre fasi costruttive. Queste si sono svolte consecutivamente l’una all’altra salvo poi l’intersecarsi, in uno stesso arco temporale, di processi amministrativi o di collaudo relativi a due fasi successive. Per ogni fase si riporta la motivazione del progetto e la concezione architettonica, si ricostruisce l’iter che ha portato alla realizzazione dell’opera e si definisce la destinazione d’uso.

2.2.1 Nucleo iniziale

Il corpo originario dell’edificio è stato progettato in data 10 marzo 1956 dall’Ufficio Tecnico Comunale. Lo scopo era quello di ospitare gli uffici comunali distaccati di Rosignano Solvay, frazione del Comune di Rosignano Marittimo. Nella concezione del progetto si tenne conto degli ampliamenti previsti in modo da mantenere una continuità estetica.

Il fronte prospiciente la piazza ha una lunghezza di 22.40m ma, prevedendo che si sarebbero resi necessari altri uffici, fu studiato un progetto di facciata che occupasse l’intera lunghezza (circa 40m) antistante Piazza Risorgimento. In tal modo un successivo ampliamento non avrebbe compromesso l’immagine unitaria dell’edificio. Fu inoltre prevista la presenza di tre piani nonostante il primo corpo di fabbrica sia stato progettato su due piani.

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Fig. 2.4 : prospetto posteriore

Fig. 2.5 : prospetto laterale

La fase di appalto dei lavori, come appare dai documenti reperiti nell’archivio, fu travagliata. In data 7 giugno 1957, nella Delibera n°284 della giunta municipale, si richiede “l’autorizzazione ad una trattativa privata con L’Impresa Faucci Giuseppe

e Figli, a seguito di deserte licitazioni, per l’appalto dei lavori di costruzione degli uffici distaccati di Rosignano Solvay”. Nell’estratto è spiegato come delle 18 Ditte e

Imprese idonee, invitate alle gare, soltanto due hanno successivamente chiesto la trattativa privata: l’Impresa Brogi di Rosignano Solvay e l’Impresa Faucci di Castelnuovo della Misericordia. Considerando che quest’ultima offriva condizioni più convenienti, la giunta ha chiesto l’autorizzazione alla trattativa privata.

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22:10, è stata sciolta alle 2:45 della notte. Si è percorsa la storia dell’appalto: le prime due gare deserte, la successiva revisione dei prezzi, la convocazione di due nuove gare ugualmente deserte. Il Sindaco ha ordinato l’uscita del pubblico e ha esposto le sue considerazioni in merito alla situazione: “dall’atteggiamento usato da

qualche Impresa, già invitata alla gara, si è avuta l’impressione che si mirava a sconsigliare le Imprese che avessero avuto intenzione di chiedere la trattativa privata, per poi ottenere la possibilità di assumere il lavoro con maggiorazioni dei prezzi”. L’Amministrazione ha deciso, pertanto, di accogliere la proposta

dell’Impresa Faucci. E’ stata riaperta la sala al pubblico, si è ascoltata la relazione del sindaco e il Consiglio comunale ha votato all’unanimità in favore di questa soluzione.

Attraverso le date salienti della costruzione è possibile ripercorrere la storia di questo primo corpo strutturale.

 Il progetto, redatto in data 10/3/1956, fu approvato con delibera del

Consiglio Comunale in data 11/3/56 resa esecutiva dalla Prefettura di Livorno il 12/4/57. Dai documenti risulta che il prezzo a base d’asta fu di £ 17.500.000 .

 I lavori vennero affidati all’Impresa Faucci Giuseppe che non apportò alcun

ribasso sull’ammontare dei lavori previsto. Il contratto fu firmato il 31/7/57 e registrato a Cecina il 28/8/57

 La consegna dei lavori avvenne il 10/10/57. In base al capitolato i lavori dovevano essere ultimati entro il termine di 10 mesi ma vennero prorogati di tre mesi. Inoltre furono sospesi dal 2/10/58 al 23/2/59.

 L’ultimazione dei lavori porta la data del 2/4/59 rientrando pertanto nei termini contrattuali.

 Alla perizia principale segue una perizia supplettiva che l’ing. Michetti, direttore dei lavori, giustifica spiegando che “nel corso dei lavori si è reso

necessario apportare alcune sensibili varianti per assicurare una maggiore stabilità del fabbricato e migliorare l’estetica architettonica.” I lavori di tale

perizia vennero consegnati il 5/10/61 e ultimati il 15/10/61, in anticipo rispetto alla scadenza. La perizia supplettiva provocò un aumento delle somme autorizzate di £ 3.705.821 che portò il totale dei lavori a £21.205.821.

 Il direttore dei lavori redasse lo stato finale in data 12/11/1961.

Nel capitolato speciale era indicato che il collaudo dovesse avvenire entro nove mesi dalla data di ultimazione dei lavori (15/10/61). L’Amministrazione comunale

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in data 26/1/62 nominò collaudatore l’ing. Piero Petroni che effettuò la visita di collaudo il giorno 14/6/62. Alla visita erano presenti anche il sig. Faucci per l’impresa e il geom. Baldi assistente ai lavori per il comune.

Il collaudatore visitò l’intero edificio, eseguì saggi su fondazioni e pilastri, verificò le dimensioni geometriche, accertò la regolarità della contabilità, riscontrando che i lavori corrispondevano alle previsioni del progetto. In data 5 luglio ‘62 rilasciò, pertanto, il certificato di collaudo.

Questo nucleo originario, posto nella parte anteriore e centrale dell’attuale edificio, prevedeva la seguente suddivisione degli spazi:

- piano interrato, alto 2.40 m, adibito a magazzino e locale per caldaia con accesso sotto l’ampio scalone centrale;

- piano terra, alto 4.30 m, comprendente sul davanti dei portici larghi 4.00 m,

un atrio centrale di accesso al primo piano, gli uffici distaccati dell’anagrafe e dei Vigili Urbani, la direzione delle Imposte di Consumo, un servizio igienico;

- piano primo, alto 3,20 m, comprendente una sala d’attesa, un ufficio per udienze del Sindaco, un ufficio per udienze degli assessori comunali, una sala riunioni, una biblioteca, un vano dattilografo e i servizi igienici.

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Figura

Fig. 2.3 : prospetto frontale
Fig. 2.4 : prospetto posteriore

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