Capitolo IV
I L D OCUMENTO P RELIMINARE DI AVVIO ALLA P ROGETTAZIONE
L’intero processo di programmazione culmina con la redazione del Documento Preliminare di avvio alla Progettazione (Dpp), previsto dal D.P.R. n 554/99. Esso costituisce le principali linee guida per la progettazione e consente la verifica degli elaborati di progetto da parte del Responsabile del Procedimento.
Sono stati approfonditamente analizzati nello Studio di Fattibilità gli obiettivi e i vincoli generali, esigenze, funzioni e requisiti dell’intervento; in questo capitolo si richiameranno tali aspetti nel dettaglio, andando a definire anche gli Ambiti Funzionali Omogenei.
Il caso di studio ricade nell’ambito di un intervento di nuova
costruzione. Tra le varie soluzioni proposte che si sono analizzate nello
Studio di Fattibilità, si è scelto di trasformare l’area dell’attuale aeroporto
del Cinquale in un complesso sportivo per le corse ippiche.
G LI I PPODROMI IN T OSCANA
Un ippodromo (dal termine di lingua greca hippos , cavallo, e dromos , corsa) è uno spazio aperto dove si svolgono le competizioni di ippica. Gli ippodromi moderni dispongo di tribune e strutture atte ad ospitare gli spettatori e permettergli di effettuare scommesse sulle corse in programma.
Circa quattro secoli sono trascorsi da quando in Inghilterra cominciarono a sorgere i primi, se così si può dire, ippodromi. Agli inizi si trattò in realtà più che altro di percorsi recintati che nulla avevano a che fare con la nostra concezione d'ippodromo. Da allora lo sviluppo e l'incremento di questi luoghi destinati allo svolgimento delle corse dei cavalli sono stati continui e hanno interessato ogni angolo del mondo.
Attualmente, specie in alcuni paesi, esistono impianti favolosi che uniscono
ai moderni accorgimenti tecnici, che fanno delle piste l'ideale terreno di
gara, infrastrutture in grado di assicurare allo spettatore ogni comodità. Le
piste possono essere in erba, in sabbia o in terra battuta e il loro sviluppo,
così come il loro tracciato, presenta notevoli difformità, specie in alcuni
paesi rispetto ad altri. Alcuni ippodromi presentano piste il cui andamento
altimetrico è perfettamente pianeggiante, mentre in altri lungo il tracciato
esistono dislivelli a volte anche di una certa entità. Un fattore molto
dell'acqua apportata dalle piogge o impiegata nell'irrigazione.
A seconda del tipo di competizione che ospitano, vi sono ippodromi dedicati alle corse al trotto, a quelle al galoppo e impianti polivalenti, in grado di ospitare entrambi i tipi di corsa.
Per trotto si intende l'andatura naturale del cavallo in cui l'appoggio dei bipedi è simultaneo trasversalmente (posteriore destro con l'anteriore sinistro e posteriore sinistro con l'anteriore destro). Nel trotto - relativamente lento - il cavallo non necessita di utilizzare molto il collo come bilanciere per riequilibrare gli spostamenti di peso, come in altre andature veloci come il galoppo. A questa andatura il cavallo sviluppa una velocità che va dai 10 Km/h fino ai 55 Km/h nelle corse al trotto.
Le piste per il trotto sono generalmente di forma anulare con superficie in sabbia o (più raramente) altri materiali quali terra battuta o carbone. la misura media (in corda interna) delle piste da trotto è solitamente di 800 o 1000 metri.
Il galoppo è una andatura in tre tempi del cavallo, piuttosto veloce, in cui il cavallo muove prima un posteriore poi il diagonale infine l'altro anteriore. Il galoppo si dice "destro" o "sinistro" a secondo quale arto anteriore tocca per ultimo terra. Nel galoppo da corsa il cavallo scinde la battuta del diagonale in due e quindi si osservano non più tre ma quattro battute.
Il galoppo è anche una specialità su pista dell'ippica in cui il fantino
monta il cavallo. Le corse sono possono essere di vario tipo: con cavalli
della stessa età e senza limite d'età. Esistono anche corse a ostacoli (siepi,
di abilità saltando ostacoli o siepi. Al galoppo la velocità varia dai 20 ai 70 Km/h (in corsa su pista).
Le piste per il galoppo sono generalmente rivestite da un manto erboso, ed a seconda del tipo di gara al galoppo possono avere forma ovale più o meno allungata ed una pista dritta lunga circa 1000 metri.
Il ciclo toscano di galoppo, prevede cavalli impegnati oltre che sull'ippodromo di Pisa anche su quelli di Firenze, Livorno, Siena e Grosseto.
• Pisa (Ippodromo di San Rossore): il ciclo di corse si sviluppa da ottobre ad aprile.
• Firenze (Ippodromo delle Cascine): la riunione si svolge in due fasi, primavera ed autunno.
• Livorno (Ippodromo dell'Ardenza): due riunioni di corse in estate ed in inverno.
• Siena (Ippodromo Pian delle Fornaci): corse in primavera e autunno
• Grosseto (ippodromo Del Casalone): corse, di tipo diverso, in tutte le stagioni.
Firenze Cascine
La pista da corsa in piano, di forma ovale ha uno sviluppo di 1.980
metri con una dirittura di 640 metri ed una larghezza di 20 metri. Sul
prato stabile. L'ippodromo dispone di 194 boxes.
Livorno Ardenza
La pista da corsa in sabbia, di forma ovale, ha uno sviluppo di 1.
metri, una lunghezza in dirittura di 286 metri ed una larghezza di 24 metri.
La pendenza della dirittura è dello 0,6%. Alla curva sud si tocca la larghezza minima della pista con 12 metri. Il fondo pista è roccioso, ricoperto d'erba. L'ippodromo è dotato di 223 boxes.
250
ana Siena Pian delle Fornaci
La pista da corsa in sabbia, di forma ovale, ha uno sviluppo di 720 metri, una larghezza in dirittura di arrivo di 260 metri ed una larghezza di 13 metri. I boxes sono 60.
Grosseto Canalone
Due piste in piano ed una per corse ad ostacoli. La pista pi grande in erba, di forma ovale, ha uno sviluppo di 1.372 metri, una larghezza che varia fra i 22 ed i 24 metri e una lunghezza in dirittura di arrivo di 380 metri. La seconda pista in erba ha una lunghezza in dirittura di arrivo 1.320 metri ed una larghezza di 14 metri. La pista ad ostacoli in fondo erboso, con la forma di "otto", si compone di pista circolare di 1.200 metri, larga 22 e di due diagonali doppie di circa 300 metri l'una, larghe 20. siepi ed ostacoli sono fissi. L'ippodromo è dotato di 350 boxes.
Per la specialità del trotto, gli impianti in Toscana adibiti a questa specialità sono:
• Follonica (GR) (Ippodromo dei Pini)
• Montecatini Terme (PT) (Ippodromo Sesana)
L'impianto si trova nel cuore della cittadina e si estende per una superficie di 90.000 mq di cui 19.000 sono dedicati al pubblico, 14.000 alla pista di gara, 8.000 a quella di allenamento e 15.000 mq occupati dalle scuderie, la rimanenza e' utilizzata per diversi servizi e modalità.
L'ippodromo e' attrezzato per lo svolgimento delle corse in notturna. 8.000 spettatori e' la capienza per il pubblico con 2.200 posti a sedere.
Montecatini Terme Ippodromo Sesana
L'ippodromo Sesana di Montecatini Terme si trova a sud-ovest della citta' e si estende per una suprficie di 130.000 mq, ripartiti come segue:
30.000 agli spettatori, 17.000 alla pista da gara, 7.000 a quella di allenamento, 31.000 alle scuderie e la rimanenza in servizi vari di cui 53 sellerie, 30 fienili, 14 magazzini, 5 mascalcie, un tondino di esercizio coperto, una clinica veterinaria con laboratorio d'analisi, box di isolamento, alloggi e servizi per il personale, mensa, ristorante, bar e parcheggio riservato. L'ippodromo è predisposto allo svolgimento delle corse in notturna.
La pista da corsa, lunga 804,5 metri ad un metro dalla corda
interna, ha una larghezza massima di 20 metri in retta d'arrivo ed una
minima di 17,30 nella curva "torrente Borra" ed è munita di open stretch,
o corsia preferenziale, in dirittura d'arrivo. La pista di allenamento, lunga
600 metri ad un metro dalla corda interna, si trova nella stessa area della
ristorante bar e parcheggio riservato. Il pubblico dispone di uno spazio recintato capace di ospitare 9600 spettatori con una tribuna coperta da 1620 posti, un parcheggio interno all'ippodromo con 2.000 posti auto, un ristorante, un self-service, 3 bar ed un parco giochi. L'impianto di illuminazione consente una perfetta visione anche delle corse in notturna, anche attraverso un sistema televisivo a colori a circuito chiuso, con oltre 60 televisori attraverso i quali si può vedere e rivedere ogni attimo della corsa.
E' a disposizione del pubblico anche una sala multifunzione con varie postazioni tv per seguire gli avvenimenti sportivi in contemporanea.
Per le scommesse sono aperti ben 80 sportelli per raccogliere il gioco al
Totalizzatore. Il sistema di raccolta delle scommesse è completato dai
picchetti degli allibratori e dall'Agenzia sul campo.
A NALISI F UNZIONALE
Partendo dagli obiettivi prefissati, dal rispetto dei vincoli (leggi e norme cogenti, ambientali, norme di buona tecnica, ecc.), dalle classi di esigenze in considerazione degli aspetti legati alla sicurezza, al benessere, alla fruibilità e accessibilità, all’aspetto, alla gestione, all’integrabilità e alla salvaguardia dell’ambiente vengono definiti gli Ambiti Funzionali Omogenei (AFO) e i corrispondenti Ambiti Spaziali Omogenei (ASO). Contestualmente si stabiliscono le relazioni che li legano e i requisiti ad essi collegati.
In seguito per ogni AFO si ripercorrono le fasi dell’Analisi del Valore, confrontando più scelte progettuali.
AFO
Ambiti Funzionali Omogenei A Consentire la sosta
B Collegare gli spazi
C Consentire lo svolgimento della gara D Seguire lo svolgimento della gara
E Assistere cavalli e fantini
F Fornire spazi aggiuntivi
le parti che li compongono cioè gli Ambiti Spaziali Omogenei, quelle parti che possono essere messe in relazione con le funzioni sopra individuate.
ASO
Ambiti Spaziali Omogenei A Parcheggi
B Ingressi, collegamenti e distribuzioni C Pista da corsa e allenamento
D Area spettatori E Area cavalli
F Area verde attrezzato G Elisuperficie
Il rapporto stretto e reciproco che si può individuare tra AFO e ASO
corrispondente è una diretta conseguenza del concetto di funzione
introdotto con l’Analisi del Valore: l’accento viene posto sulla capacità di
un certo ambito di svolgere quella determinata funzione che è la
soddisfazione di un’esigenza.
Individuazione delle relazioni tra gli ASO
Per ogni ASO individuato si andranno a esplicitare i requisiti che deve possedere al fine di esplicare tutte le funzioni volute. Questi requisiti costruiranno le linee guida per la progettazione successiva, poiché esprimono in termini dimensionali e misurabili le funzioni.
Per facilitare l’analisi si considerano le classi si esigenza già citate:
sicurezza, benessere, fruibilità e accessibilità, aspetto, gestione, integrabilità, salvaguardia dell’ambiente.
Per alcuni ambiti non tutte le classi di esigenza sono state
significative e pertanto sono state tralasciate.
AFO - A Consentire la sosta Classi di
esigenze Funzioni Requisiti
ciclomotori 3 mq/1 utente autovetture 20 mq/3 utenti fornire spazi adeguati
pullman 50 mq/60 utenti
1evitare interferenze
Si separi la viabilità tenendo conto degli utenti che raggiungono e lasciano l'impianto direttamente a piedi, mediante mezzi pubblici, mezzi collettivi organizzati e mezzi di
trasporto individuale; i marciapiedi dovranno avere larghezza minima 1,5m.
Sicurezza
consentire l'evacuazione Si valutino i punti di accesso e di uscita alla zona di sosta in relazione al volume di traffico
garantire adeguata illuminazione
Si preveda un impianto di
illuminazione della zona di sosta mediante lampioni
Benessere
fornire spazi ombreggiati Si prevedano tra gli spazi di sosta filari di alberi
1
Norme CONI per l’impiantistica sportiva, approvate con deliberazione della G.E.
del CONI n. 851 del 15 luglio 1999
garantire spazi adeguati
garantire spazi portatori handicap
Si prevedano aree di parcheggio riservate ai disabili conformi alle vigenti norme relative al
superamento delle barriere architettoniche. Salvo diversa disposizione di legge, almeno n. 1 posto auto ogni 50 autovetture Fruibilità
Accessibilità
gestire i flussi di traffico si segnalino adeguatamente i punti di accesso, le corsie di manovra e i sensi di marcia
rendere efficace il
servizio
gestire interferenze con il traffico esterno
Le corsie di servizio per i parcheggi non creino interferenze con la viabilità principale, rendendo scorrevole il traffico e agevole la ricerca del posto auto
Gestione
organizzare lo spazio I parcheggi siano disposti in prossimità degli ingressi.
Integrabilità integrare viabilità
esistente
garantire inserimento
urbanistico Si valuti la presenza o meno di altri punti di sosta nel tessuto urbanistico Salvaguardia
ambientale garantire inserimento
ambientale Si riducano le aree asfaltate
AFO - B Collegare gli spazi Classi di
esigenze Funzioni Requisiti
evitare interferenze Si differenzino gli accessi e i percorsi per il pubblico spettatore, per atleti e cavalli e per il personale addetto
consentire evacuazione
Si prevedano almeno due uscite di sicurezza attivabili in caso di pericolo;
la larghezza complessiva delle uscite deve essere dimensionata per una capacità di deflusso non superiore a 250 (1,20 m ogni 500 persone per gli impianti all'aperto)
2Sicurezza
consentire soccorsi
Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso gli accessi all'area di servizio, devono avere i seguenti requisiti minimi: -raggio di volta non inferiore a 13 m; -altezza libera non inferiore a 4 m; -larghezza: non inferiore a 3,50 m; -pendenza: non superiore a 10%; -resistenza al carico: per automezzi di peso complessivo non inferiore a 20 t.
separare viabilità Benessere fornire adeguata
illuminazione
sia gli ingressi che i sentieri di
collegamento all'interno dell'impianto devono esse adeguatamente
illuminati
2
D.M. 18 marzo 1996
favorire identificazione
dell'ingresso l'ingresso dovrà essere segnalato e illuminato
consentire accessibilità
portatori handicap vedi normativa per l'abbattimento delle barriere architettoniche Fruibilità
Accessibilità
consentire utilizzo spazi oltre il calendario delle gare
si dovrà prevedere e regolamentare l'accesso agli spazi da parte del pubblico anche in giornate e orari diversi da quelle delle gare
Aspetto garantire qualità estetica
utilizzare materiali di qualità e
assicurare una buona qualità estetica dell'impianto; realizzare percorsi nel verde, spazi di sosta con adeguato arredo urbano
Integrabilità garantire connessioni tra spazi funzionali
realizzare percorsi chiaramente identificabili per permettere il raggiungimento a piedi di tutti i servizi messi a disposizione
Salvaguardia
ambientale favorire l'integrazione
ambientale creare spazi verdi attraverso
l'impianto di vegetazione tipica
AFO - C Consentire lo svolgimento della gara Classi di
esigenze Funzioni Requisiti
evitare interferenze
il percorso dei cavalli per
l'avvicinamento alla pista non dovrà intralciare la zona spettatori e l'eventuale l'attraversamento della pista da parte degli utenti dovrà avvenire mediante passaggio sotterraneo
riparare spettatori recitare adeguatamente la pista mediante paletti e parapetto
evitare allagamenti prevedere un drenaggio in base alle precipitazioni locali
Sicurezza
gareggiare in sicurezza
rispettare le distanze di sicurezza assicurando una fascia di sicurezza tra la recinzione della pista e la zona spettatori
orientare la pista
l'asse principale di svolgimento dell'attività sportiva dovrà essere orientato preferibilmente nella
direzione nord sud con una tolleranza di 15° verso est o ovest;
orientamenti diversi potranno essere consentiti ove giustificati da
particolari tipi di attività o modalità di utilizzazione.
3Benessere
proteggere dai venti
dominanti prevedere la riparazione dai venti attraverso siepi e alberazioni
3
Norme CONI per l’impiantistica sportiva, approvate con deliberazione della G.E.
del CONI n. 851 del 15 luglio 1999
Fruibilità
Accessibilità separare gli accessi
garantire organizzazione
delle gare
Gestione
garantire irrigazione dove previsto, disporre un impianto idrico di irrigazione della pista
Integrabilità garantire diversi tipi di gara
nella pista saranno identificati
mediante apposita segnaletica i
traguardi in base a diversi tipi di gara
AFO - D Seguire lo svolgimento della gara Classi di
esigenze Funzioni Requisiti
gestire l'affollamento
Le tribune con posti in piedi devono essere suddivise in settori, ognuno dei quali con capienza massima di 500 spettatori, delimitati da corsie di smistamento aventi larghezza minima di 1,20 m. Le tribune con posti a sedere devono avere corsie trasversali di smistamento di larghezza minima pari a 1,20 m, e tali da servire non più di 20 posti per fila per ognuna delle parti ad esse contigue. Il percorso massimo che ogni spettatore deve compiere, utilizzando i percorsi di scorrimento per raggiungere il punto di deflusso dalla tribuna non deve essere maggiore di 40 m (tribune all'aperto).
4evitare incidenti
le tribune devono essere atte a sopportare, oltre al peso proprio, un sovraccarico utile distribuito di 600 daN/m
2[…]
dimensionare le vie d'esodo
prevedere almeno due uscite di sicurezza attivabili in caso di pericolo;
la larghezza complessiva delle uscite deve essere dimensionata per una capacità di deflusso non superiore a 250 (1,20 m ogni 500 persone per gli impianti all'aperto)
Sicurezza
evitare cadute dall'alto i settori delle tribune e gli spazi per il pubblico in piedi devono essere delimitati da barriere frangifolla
4