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• I controsoffitti sono costituiti da tavelline forate in laterizio di dimensioni 40x25x3 cm disposte con il lato lungo orientato longitudinalmente alla direzione dei corridoi.

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Academic year: 2021

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2.6 Le indagini sui controsoffitti

Le indagini sui controsoffitti sono state eseguite dalla ditta EDILCONTROL S.R.L.

mediante rilievo visivo diretto attraverso le aperture di aerazione presenti. Tale rilievo è documentato nella relazione allegata alla tesi della ditta esecutrice. Di seguito sono state riportate le seguenti osservazioni:

• I controsoffitti sono costituiti da tavelline forate in laterizio di dimensioni 40x25x3 cm disposte con il lato lungo orientato longitudinalmente alla direzione dei corridoi.

• Il supporto è fornito da barre metalliche lisce di diametro 6mm disposte longitudinalmente allo sviluppo dei corridoi in corrispondenza della giunzione fra le file di tavelline con passo quindi 25cm. Le legature sono costituite da filo metallico di diametro circa 2mm annodato alla barra da 6mm corrente.

• L’esame diretto del ferro corrente scoperto e dei frammenti di filo metallico prelevati ha sempre evidenziato fenomeni ossidativi superficiali, che non sembrano alterare significativamente la sezione utile di tali elementi.

• In nessun caso si sono potuti osservare tubazioni, condotte, servizi di alcun genere o altri elementi potenzialmente responsabili di carichi diversi dal semplice peso proprio del controsoffitto.

Si riporta nello Figura 2.6.1 la tipologia ricorrente della sezione longitudinale dei controsoffitti rilevata in tutte le ispezioni eseguite.

Figura 2.6.1- Sezione longitudinale dei controsoffitti rilevata.I valori di a e b sono riportati nella relazione

allegata alla tesi della ditta EDILCONTROL S.R.L. .

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2.7 Identificazione dell’organismo strutturale

L’edificio è una costruzione con struttura intelaiata in c.a. ordinario, di due piani fuori terra ed un piano seminterrato, e una copertura piana sulla quale è stata successivamente realizzata una sovrastruttura metallica a due falde. Le altezze interpiano sono di 2,10 m per il piano seminterrato, di 3,40 m per il piano terra e per il primo piano.

La struttura portante, realizzata da travi e pilastri a sezione rettangolare in c.a., presenta una pianta ad L costante nella sua altezza con le dimensioni di massima indicate in Figura 2.6.1 . I telai principali per entrambi i lati ad L sono in una sola direzione, ortogonale all’orditura dei solai e parallela ai lati più lunghi dell’edificio. Nella direzione parallela all’orditura dei solai c’è assenza di travi di collegamento tra gli elementi verticali, pertanto il collegamento tra i telai ( longitudinali nei due versi della L) è affidato soltanto al solaio e ai telai di estremità realizzati con travi emergenti di dimensioni 15x 55 e 20x 55cm.

Gli elementi strutturali sono ovviamente disposti senza alcun riferimento ad aspetti

connessi all’azione di forze sismiche, conseguenza della progettazione ai soli carichi

verticali, anche se è riscontra una maglia strutturale abbastanza regolare (vedi Figura 2.7.1).

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I cordoli di conglomerato cementizio eseguiti ad ogni piano hanno armatura longitudinale costituita da tondini con diametro Ø 12 mm di acciaio semiduro, mentre le armature trasversali sono costituite da tondini con Ø 6 mm di acciao semiduro e posti ad una distanza di 25 cm. Il conglomerato originale, dalla varia documentazione, risulta essere un cemento tipo 500, ma per mancanza di certificati originali viene fatto affidamento sulle prove eseguite in-situ.

Le tamponature sono realizzate mediante una doppia fodera di laterizi forati, ognuna con spessore 8-12 cm, di scarsa qualità meccanica. Sono distribuite sull’intero perimetro e sono sempre inserite all’interno delle maglie strutturali, fatta eccezione per la parte di ingresso principale dell’edificio, che risulta aperta e quindi tamponata con infissi vetrati.

I solai, caratterizzati da una altezza di 30 cm (26 cm + 4 cm di soletta) , presentano la direzione di orditura nei due versi per la forma ad L (come indicato nella Figura 2.7.1) e sono costituiti da travetti in c.a. gettati in opera di 15 cm di larghezza con interasse di 50 cm e da pignatte in laterizio 35 x 25 x 25 cm. In Figura 2.7.2 è riportata il verbale originale del collaudo effettuato dal direttore dei lavori su parti di solaio.

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Figura 2.7.2- Verbale originale di prova di carico del solaio della scuola realizzato dal Direttore dei lavori

nel giorno 1 Settembre 1960, Dott. Ing. Tullio Podestà, il documento è datato 1 Ottobre 1960.

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Nella struttura della scuola gli orizzontamenti, oltre che a svolgere il ruolo di ripartizione dei carichi sugli elementi portanti, costituiscono il collegamento principale fra i telai verticali non essendoci la presenza di travi di collegamento.

Nella figura 2.7.3 è riportato un disegno di come la struttura del solaio misto gettato in opera è realizzata.

Figura 2.7.3- Disegno indicativo di una struttura a solaio misto.

I solai latero-cementizi gettati in opera hanno rappresentato, in passato, l’unico tipo di solaio misto in laterizio e cemento armato. I blocchi di laterizio, muniti di alette laterali o accompagnati da fondelli sempre in laterizio (vedi Fig.2.7.4), vengono posizionati su un impalcato di sostegno provvisorio che viene smontato non appena il conglomerato ha raggiunto una resistenza meccanica sufficiente (comunque non prima di 28 giorni).

Dopo aver sistemato tutti i blocchi e prima di procedere con il getto dei travetti e della soletta in calcestruzzo, si posizionano i ferri di armatura ricorrendo all'uso di distanziatori o di sistemi equivalenti in modo da assicurare che, nella fase di getto, i ferri mantengano una corretta disposizione.

In pratica, rispetto ad una soletta nervata, il solaio misto, così congegnato, presenta il

vantaggio di essere composto da elementi di alleggerimento che hanno anche la funzione di

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superficie d’intradosso con una notevole riduzione dei tempi di realizzazione e la necessità di mano d’opera non specializzata.

Figura 2.7.4- Realizzazione solaio misto (latero-cementizio) gettato in opera.

La scala è situata nel punto di incrocio della forma ad L e la struttura del corpo scala è costituita da travi a ginocchio con soletta a sbalzo in cemento armato. I gradini sono di altezza di 16.5 cm e pedata pari a 30 cm, sino alle quote dei vari impalcati.

La gabbia strutturale risulta caratterizzata dalle seguenti geometrie principali ricavate dalla documentazione disponibile originale controllata ed integrata con rilievo visivo a campione in situ :

• lungo le facciate finestrate del perimetro esterno sono presenti travi di sezione 20 x 55 cm;

• lungo le facciate non finestrate del perimetro esterno sono presenti travi di sezione 15x 55 cm;

• in copertura le travi perimetrali hanno sezione 20 x 65 cm;

• le travi interne hanno sezione 30 x 35 cm;

• i pilastri sono tutti uguali nella maglia strutturale e hanno sezioni costanti in altezza

pari a : 25 x 25 cm .

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