• Non ci sono risultati.

CONCLUSIONI In questo studio sono state analizzate le sinestesie linguistiche contenute nelle pubblicità della rivista settimanale italiana “L’Espresso” e di quella tedesca “

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "CONCLUSIONI In questo studio sono state analizzate le sinestesie linguistiche contenute nelle pubblicità della rivista settimanale italiana “L’Espresso” e di quella tedesca “"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

91

CONCLUSIONI

In questo studio sono state analizzate le sinestesie linguistiche contenute nelle pubblicità della rivista settimanale italiana “L’Espresso” e di quella tedesca “Der

Spiegel”.

I risultati riscontrati hanno confermato soltanto in parte gli andamenti generali attestati nella letteratura scientifica di riferimento, forse anche in virtù dello specifico campo di analisi da noi preso in esame. Il linguaggio pubblicitario è infatti un registro particolarmente innovativo e dinamico, con proprie regole.

Il primo risultato da sottolineare è il numero relativamente esiguo di fenomeni sinestetici presenti all’interno delle pubblicità analizzate in entrambe le lingue; inoltre in tedesco ne sono state individuate in numero ancora più ridotto che in italiano. L’ipotesi secondo la quale la sinestesia sarebbe un fenomeno linguistico piuttosto diffuso all’interno degli slogans pubblicitari (D’Onofrio 1972, Paissa 1995, Marotta 2012), non trova conferma in questo studio.

Dall’analisi di entrambi i corpora, quello italiano e quello tedesco, è emerso che la sfera sensoriale della vista è quella maggiormente coinvolta nei trasferimenti sinestetici. Anche nella letteratura precedente era stata accertata la centralità del senso visivo, ma non in maniera così netta. D’altra parte, la sfera sensoriale dell’udito risulta essere poco frequente nel nostro corpus. Questo diverso peso dei due sensi più differenziati nei nostri dati rispetto a quanto riportato negli studi precedenti, perlopiù basati su testi letterari, potrebbe esser dovuta al tipo di variazione diamesica: nella pubblicità stampata, è il senso della vista a essere coinvolto maggiormente, mentre, nella fruizione dei testi letterari, e segnatamente poetici, è l’udito il senso più direttamente coinvolto.

Ciò potrebbe spiegare perché negli studi i cui sono state analizzate le sinestesie letterarie (Ullman 1957, Williams 1976, Day 1996, Shen 1997, Callejas 2001, Yu

(2)

92

2003) la sfera sensoriale dell’udito prevale in modo sostanziale sulla vista. Sappiamo bene che in poesia l’udito riveste un ruolo molto importante: una poesia può essere compresa anche tenendo gli occhi chiusi, concentrandoci solo sulla voce del lettore. In passato, infatti, le opere dei grandi poeti venivano lette in pubblico a voce alta. Al contrario, la pubblicità necessita di essere guardata, pena la mancata o parziale trasmissione del messaggio.

Un’altra sfera sensoriale che in questo studio assume un andamento non conforme a quello attestato negli studi precedenti è quella del gusto. Sia nei dati relativi all’italiano che in quelli relativi al tedesco sono più frequenti le coppie sinestetiche in cui il gusto svolge la funzione di target rispetto a quella di source. Questo dato è dovuto al fatto che le pubblicità dedicate al cibo e ai vini sono molto numerose.

Nel corpus italiano, diversamente da quanto attestato dallo studio delle sinestesie lessicalizzate di Paissa (1995) e dall’analisi semantico-distribuzionale di Marotta (2012), risulta che le sinestesie pure sono più numerose, anche se di poco, delle pseudosinestesie. Invece nel corpus tedesco le pseudosinestesie sono risultate essere più frequenti rispetto alle sinestesie pure, confermando così i dati registrati dall’indagine lessicografica di Salzmann (2012).

Per quanto riguarda i vincoli sintattici che vigono sulle associazioni sinestetiche, anche nel nostro studio è stato confermato che la struttura sintattica quasi esclusiva è il sintagma nominale di tipo attributivo (Nome + Aggettivo). Sono tuttavia attestati alcuni esempi, in entrambe le lingue, di altre strutture sintattiche, ovvero N + Complemento Indiretto, verbi denominali e verbi deaggettivali.

Tenendo come riferimento i corpora delle sinestesie lessicalizzate individuate in italiano da Paissa e in tedesco da Salzmann, possiamo affermare che in entrambe le lingue è molto raro trovare questo tipo di associazioni all’interno delle pubblicità considerate. I copywriter preferiscono creare nuove associazioni sinestetische in modo che lo slogan risulti di maggiore effetto, al fine di catturare al massimo l’attenzione del lettore, il che potrebbe non accadere usando le sinestesie lessicalizzate, ormai prive di quel potenziale creativo che avevano in origine.

È importante mettere in evidenza inoltre la presenza di alcuni aggettivi sensoriali all’interno dei fenomeni sinestetici che sono entrati a far parte del linguaggio comune e per questo hanno subito il fenomeno del semantic bleaching, diventando così polisemici; in altri termini, conservano sempre il loro significato originale inerente a

(3)

93

una sfera sensoriale, ma col passare del tempo, ne hanno acquisito un altro più astratto.

Considerando le categorie semantiche attestate in misura maggiore nel nostro

corpus, abbiamo rilevato che in italiano la categoria dei vini è quella più frequente

sia per quanto riguarda le sinestesie pure che le pseudo sinestesie, mentre in tedesco abbiamo ottenuto due risultati diversi: le sinestesie pure vengono utilizzate più frequentemente in riferimento alla categoria semantica dei vini, come in italiano, mentre per le pseudosinestesie risultano più frequenti le pubblicità degli elettrodomestici.

Possiamo concludere affermando che l’uso dei fenomeni sinestetici mostra nella pubblicità delle due lingue considerate, l’italiano e il tedesco, tendenze simili: numero ridotto di fenomeni sinestetici, stessa struttura sintattica, medesimi sensi

source privilegiati, maggioranza dei trasferimenti verso la categoria semantica dei

nomi astratti all’interno delle pseudo sinestesie. Tuttavia, vi sono anche alcuni elementi di differenziazione: diversi sensi target privilegiati, differenza di percentuale nei fenomeni sinestetici puri e nelle pseudosinestesie.

Riferimenti

Documenti correlati

supporto cartaceo. In queste sezioni contenuti dell’autografo, si riscontra come l’autore padroneggi il dialetto casarsese in tutte le sue forme inven- tando, come scrive

In primo luogo, l’aver posto il bene ambientale all’interno della fattispecie tributaria (relazione causale) e non più all’esterno, e in secondo luogo l’aver

La legge della Regione Emilia-Romagna sta- bilisce che “alla Consulta sono attribuiti gli stessi poteri riconosciuti dallo Statuto, dal regolamen- to dell’Assemblea legislativa e

La Marina Militare si riserva la facoltà di far pubblicare articoli promozionali da parte di società, interessate alla presentazione dei loro prodotti industriali

Nella prima fase del lavoro sono stati sintetizzati liquidi ionici a base di imidazolio e pirrolo contenenti più funzioni carbossiliche, aventi più costanti di

Dalla tarda metà degli anni Sessanta, tuttavia i nuovi schemi di comportamento della popolazione femminile, venutisi a creare con lo stabilirsi delle condizioni

Il tema della fame, che l’India sembrerebbe aver risolto (ma lo stesso non si può dire circa la malnutrizione), è dunque una sorta di contenitore di problematiche ancora

[r]