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Il 77,23% del campione T1 (tabella 60) è rappresentato da taxa stenoalini dominati da Timoclea (Timoclea) ovata (51,79

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6.5. Salinità

La salinità rappresenta la quantità di sali disciolti nell’acqua ed è definita come il peso in grammi di sali disciolti in un chilogrammo di acqua di mare (Raffi e Serpagli, 1993). La classificazione delle acque più largamente adottata in Italia in base alla salinità, è quella del “Sistema Venezia”, proposta durante il

“Simposio sulle classificazione delle acque salmastre” (1958). In base a questa classificazione si distinguono:

− acque salmastre, salinità < 30‰;

− acque marine, 30‰ ≤ salinità ≤ 40‰;

− acque iperaline, salinità > 40‰.

Il 77,23% del campione T1 (tabella 60) è rappresentato da taxa stenoalini dominati da Timoclea (Timoclea) ovata (51,79%). Sono presenti inoltre, Saccella commutata con 16,96%, Aequipecten (Aequipecten) opercularis e Glycymeris spp. con dominanza entrambi di 3,13%, Glycymeris nummaria con 1,34% ed infine, Papillicardium papillosum che non raggiunge l’unità. I taxa eurialini rappresentano solo il 3,13% dell’associazione con un’unica specie, Corbula (Varicorbula) gibba.

Tab. 60: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione T1

N. N. (%) D (%)

eurialini 1 6,67 3,13

stenoalini 6 40,00 77,23

altre 8 53,33 19,64

TOTALE 15 100 100

La fauna risulta quindi, fortemente dominata da organismi stenoalini (77,23%) tra questi T. (Timoclea) ovata (51,79%) viene indicata in letteratura come forma strettamente marina (Stolfa Zucchi; 1972), Saccella communata (16,96%) vive in acque con salinità di almeno 28‰ (Malatesta, 1974; Gonzalez Delgado et al., 1995), Aequipecten (Aequipecten) opercularis non tollera apporti continentali (Stolfa Zucchi, 1972) ed i Glycymeridi sono forme di ambiente esclusivamente marino (Catellani, 1989). La specie eurialina C. (Varicorbula) gibba vive in acque con salinità tra 14/18‰ e 35/38‰ (Catellani, 1989). Si tratta

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quindi con buona probabilità, di un’associazione di ambiente francamente marino facendo riferimento alla classificazione del “Sistema Venezia”.

Il campione T2 (tabella 61) è sempre dominato da taxa stenoalini (65,92%) con Timoclea (Timoclea) ovata (43,95%), Saccella commutata (5,38%), Glycymeris nummaria (4,48%), Aequipecten (Aequipecten) opercularis (4,04%), Papillicardium papillosum (2,94%), Glycymeris spp. (2,69%) e Glycymeris glycymeris (2,24%). In utimo è presente Notocochlis tigrina con dominanza inferiore all’unità. Gli eurialini (11,22%) sono princiaplmente rappresentati da Corbula (Varicorbula) gibba (6,28%) e Bittium latreillii (2,69%) mentre Nassarius lima, Gari fervensis e Myrtea (Myrtea) spinifera non raggiungono l’unità. Infine è presente Turritella tricarinata, con dominanza inferiore all’unità, specie definita relativamente eurialina in quanto può tollerare leggere variazioni di salinità (Stolfa Zucchi, 1970; Colantoni, 1972).

Tab. 61: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione T2

N. N. (%) D (%)

eurialini 6 22,22 11,22

stenoalini 8 29,63 65,92

altre 14 51,85 22,86

TOTALE 27 100 100

Anche la fauna del campione T2 risulta dominata da organismi stenoalini (65,92%) sempre con Timoclea (Timoclea) ovata (43,95%), Saccella commutata (5,38%), Aequipecten (Aequipecten) opercularis ed i Glycymeridi.

Si aggiunge in questa fauna Papillicardium papillosum (2,94%), che è assente in ambienti con apporti continentali (Stolfa Zucchi, 1972). Tra gli eurialini si aggiunge Bittium latreillii (2,69%) forma marino-salmastra (Sabaude, 1979). Anche in tal caso si tratta quindi, di un’associazione di ambiente tipicamente marino.

Anche la fauna del campione B1 (tabella 62) risulta dominata da taxa stenoalini (67,84%) tra cui domina ancora Timoclea (Timoclea) ovata con 49,75% seguita da Glycymeris nummaria (6,03%), Saccella commutata (3,52%), Glycymeris glycymeris (3,52%), Glycymeris spp. (3,02%) e

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(3,52%), Corbula (Varicorbula) gibba (2,51%) e Turritella tricarinata (1,51%), relativamente eurialina (Stolfa Zucchi, 1970; Colantoni, 1972). Infine è presente Nassarius lima con dominanza inferiore all’unità.

Tab. 62: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione B1

N. N. (%) D (%)

eurialini 4 16,67 8,04

stenoalini 6 25,00 67,84

altre 14 58,33 24,12

TOTALE 24 100 100

Anche in questo caso si tratta di una fauna legata ad un ambiente marino.

Tra gli stenoalini (67,84%) infatti, si trovano sempre Timoclea (Timoclea) ovata (49,75%), Saccella commutata ed i Glycymeridi. Si aggiunge Notocochlis tigrina (2,01%) che necessita di acque con salinità superiore al 30‰, quindi è considerata marina (Antunes et al., 1973), mentre C. gibba (2,51%) presenta un valore di dominanza più basso rispetto alla fauna precedente. Tra gli eurialini si aggiunge Gari fervensis (3,52%) di cui però, non sono stati reperiti in letteratura valori assoluti di salinità.

Per il campione B2 (tabella 63) i taxa stenoalini (55,06%) sono dominati sempre da Timoclea (Timoclea) ovata con 33,23%. Sono anche presenti, Glycymeris nummaria con 8,23%, Saccella commutata con 3,48% e Notocochlis tigrina con 3,16% mentre Striarca lactea, Aequipecten (Aequipecten) opercularis, Glycymeris bimaculata e Impages cinerea sono tutte presenti con dominanza pari a 1,58%. Infine Glycymeris spp. è presente con dominanza inferiore all’unità. Gli eurialini (14,24%) sono rappresentati da Nassarius lima (6,96%), Corbula (Varicorbula) gibba (3,16%), Turritella tricarinata (2,22%), specie relativamente eurialina, Gari fervensis (1,27%) ed in ultimo da Chamelea gallina e Myrtea (Myrtea) spinifera con dominanza inferiore all’unità. Il campione B2 seppur sempre dominato dagli stessi taxa stenoalini presenti nelle altre associazione, presenta un aumento di taxa eurialini (14,24%), tra cui Nassarius lima (6,96%), di cui ne è stata segnalata la presenza in prossimità delle foci dei fiumi (Stolfa Zucchi, 1970).

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Tab. 63: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione B2

N. N. (%) D (%)

eurialina 6 19,35 14,24

stenoalina 9 29,03 55,06

altre 16 51,61 30,70

TOTALE 31 100 100

Potrebbe essere quindi una fauna legata ad un ambiente che può risentire dell’apporto di acque continentali, pur rimanendo tuttavia collocabile del range di riferimento dei valori di salinità marina.

NeI campione C1 (tabella 64) le classi eurialina (35,41%) e stenoalina (34,54%) sono sostanzialmente equivalenti. Tra i primi si trovano Turritella tricarinata con 14,10%, Corbula (Varicorbula) gibba con 9,84%, Chamelea gallina con 7,87% e Gari fervensis con 1,75% mentre Myrtea (Myrtea) spinifera, Spisula subtruncata e Ringicula auriculata sono presenti con dominanza inferiore all’unità.

Tab. 64: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione C1

N. N. (%) D (%)

eurialini 7 15,56 35,41

stenoalini 9 20,00 34,54

altre 29 64,44 30,05

TOTALE 45 100 100

Tra gli stenoalini si trovano Timoclea (Timoclea) ovata (15,74%), Saccella commutata (6,67%), Glycymeris glycymeris (4,92%), Glycymeris nummaria (4,26%), Pitar (Pitar) rudis e Notocochlis tigrina (1,31%). Infine Striarca lactea, Glycymeris bimaculata ed Aequipecten (Aequipecten) opercularis hanno tutte dominanza inferiore all’unità.

La fauna del campione C1 è caratterizzata da una cospicua diminuzione in dominanza di taxa strettamente stenoalini marini come T. ovata (15,74%) e da un aumento in dominanza di taxa eurialini come Corbula (Varicorbula) gibba (9,84%) e soprattutto di C. gallina (7,87%), della quale è stata segnalata la

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presenza in corrispondenza delle foci dei principali fiumi (Stolfa Zucchi e Giovannelli, 1979).

Questo quadro fa ipotizzare un incremento dell’apporto di acque continentali anche se l’elemento principale di riferimento rimane il domino marino.

Il 40,05% del campione C2 (tabella 65) è rappresentato da taxa eurialini con: Corbula (Varicorbula) gibba (16,43%), Turritella tricarinata (10,30%) (relativamente eurialina), Spisula subtruncata (5,45%), Chamelea gallina (5,37%) e Ringicula auriculata (1,14%).

Tab. 65: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione C2

N. N. (%) D (%)

eurialini 7 18,42 40,05

stenoalini 7 18,42 27,63

altre 24 63,16 32,32

TOTALE 38 100 100

Infine sono presenti Myrtea (Myrtea) spinifera e Gari fervensis che non raggiungono l’unità. Gli stenoalini (27,63%) sono dominati da Timoclea (Timoclea) ovata con 15,29%. Sono presenti inoltre, Saccella commutata con 5,37%, Glycymeris glycymeris con 3,18% e Glycymeris nummaria con 2,73%

mentre Notocochlis tigrina, Pitar (Pitar) rudis e Striarca lactea presentano dominanza inferiore all’unità.

In questo caso si tratta di una fauna dominata da taxa eurialini (40,05%) tra i quali sono sempre presenti C. gibba, che raggiunge una dominanza del 16,43%, Turritella tricarinata con 10,30% e Chamelea gallina con 5,37%. Di S.

subtruncata (5,45%) mancano valori assoluti dei limiti di salinità. Per quanto riguarda gli stenoalini (27,63%), i valori di dominanza più alti sono rappresentati dagli stessi taxa presenti nel campione precedente. La fauna del campione C2 risulta dunque molto simile a quella del campione C1, quindi sembra non registrare particolari variazioni del valore di salinità rispetto alla precedente.

Il campione D1 (tabella 66) è dominato da taxa eurialini con 30,08%

rappresentati principalmente da Corbula (Varicorbula) gibba (25,72%) e Turritella tricarinata (3,26%) (relativamente eurialina), mentre Ringicula auriculata è presente con una dominanaza dell’1,14%. Tra gli stenoalini

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(21,01%) si trovano: Timoclea (Timoclea) ovata (10,51%), Notocochlis tigrina (5,43%), Glycymeris spp. (2,90%) e Saccella commutata (2,17%).

Tab. 66: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione D1

N. N. (%) D (%)

eurialini 3 12,00 30,08

stenoalini 4 16,00 21,01

altre 18 72,00 48,91

TOTALE 25 100 100

Anche la fauna del campione D1 è dominata da taxa eurialini (30,08%), principalmente con C. gibba (25,72%) mentre T. tricarinata è presente con 3,26%. Tra gli stenoalini (21,01%) si registra una ulteriore diminuzione della dominanza di taxa strettamente marini come T. (Timoclea) ovata (10,51%) ed i Glycymeridi (2,90%), in parte però compensata da N. tigrina (5,43%) che necessità di acque con salinità di almeno il 30‰ (Antunes et al., 1973). Quindi si tratta probabilmente di un ambiente marino anche se l’elevata dominanza del categoria “altre” (48,91%), cioè forme per le quali non sono noti dati sulla salinità, impone prudenza nell’interpretazione.

Il 26,34% del campione D2 (tabella 67) corrisponde a taxa eurialini con Corbula (Varicorbula) gibba (15,61%) Nassarius lima (4,39%), Turritella tricarinata (3,90%), Ringicula auriculata (1,95%) e Myrtea (Myrtea) spinifera con dominanza inferiore all’unità.

Tab. 67: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione D2

N. N. (%) D (%)

eurialini 5 16,13 26,34

stenoalini 6 19,35 23,41

altre 20 64,52 50,25

TOTALE 31 100 100

Gli stenoalini rappresentano il 23,41% dell’associazione con Timoclea (Timoclea) ovata (8,29%), Notocochlis tigrina (7,32%), Saccella commutata

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lactea sono presenti con dominanza inferiore all’unità. Si tratta di una fauna dove prevalgono, seppur di poco, i taxa eurialini (26,34%) tra i quali domina C.

gibba (15,61%). Si aggiunge Nassarius lima (4,39%), taxon rinvenuto anche in prossimità delle foci dei fiumi (Stolfa Zucchi, 1970). Si abbassa ulterioremente la dominanza di T. ovata ed aumenta la dominanza di N. tigrina (7,32%) che necessità di acque con salinità di almeno il 30‰ (Antunes et al., 1973). Anche in questo caso la predominanza della categoria “altre” (50,25%) consente soltanto un generico riferimento all’ambiente marino.

Nel campione E1 (tabella 68) le stenoaline (30,87%) e le eurialine (30,43%) sono sostanzialmente equivalenti. Tra le prime troviamo Timoclea (Timoclea) ovata (15,65%), Glycymeris nummaria (5,22%), Saccella commutata (4,78%), Glycymeris sp. e Glycymeris glycymeris entrambe con 2,61% mentre tra le seconde le più rappresentate sono Corbula (Varicorbula) gibba (25,65%) e Spisula subtruncata (4,35%) mentre Gari fervensis ha dominanza inferiore all’unità.

Rispetto alle faune dei campioni C1, C2, D1 e D2 quella del campione E1 registra un aumento della dominanza di T. ovata (15,65%) e dei Glycymeridi (10,44%), taxa entrambi marini. Benchè i dati reperiti in letteratura pemettano solo di ipotizzare un generico ambiente marino (salinità compresa tra 30 e 40‰) è probabile che rispetto ai campioni precedenti l’influenza di acque continentali sia ridotta.

Tab. 68: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione E1

N. N. (%) D (%)

eurialini 3 15,79 30,43

stenoalini 5 26,32 30,87

altre 11 57,89 38,70

TOTALE 19 100 100

Il 38,53% del campione E2 (tabella 69) è rappresentato da taxa stenoalini dominati da Timoclea (Timoclea) ovata (19,62%). Sono presenti inoltre, Glycymeris nummaria (7,33%) Glycymeris glycymeris (4,26%), Glycymeris spp.

(2,84%), Saccella commutata (2,60%) e Striarca lactea (1,18%). Infine Papillicardium papillosum e Notocochlis tigrina hanno dominanza inferiore

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all’unità. Gli euralini presentano una dominanza del 22,70% con Corbula (Varicorbula) gibba (17,02%), Gari fervensis (2,84%) e Spisula subtruncata (2,60%). In ultimo, Myrtea (Myrtea) spinifera è presente con dominanza inferiore all’unità.

Tab. 69: numero di taxa (N.), percentuale del numero di taxa (N.%) e percentuale di dominanza (D%) delle due categorie di salinità. In “altre” rientrano i taxa per i quali non è stato reperito il dato ecologico.

Salinità Campione E2

N. N. (%) D (%)

eurialini 4 14,81 22,70

stenoalini 8 29,63 38,53

altre 15 55,56 38,77

TOTALE 27 100 100

La fauna del campione E2 torna ad essere dominata da taxa stenoalini (38,53%) tra i quali, T. ovata, strettamente marina, raggiunge il 19,62%, ed i Glycymeridi, esclusivamente marini, raggiungono il 14,43%. Si tratta dunque di una fauna legata ad un ambiente francamente marino senza la presenza di taxa legati ad importanti apporti di acque dolci.

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