• Non ci sono risultati.

UN NUOVO GIOCO... seawaygroup.eu

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "UN NUOVO GIOCO... seawaygroup.eu"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

UN NUOVO GIOCO...

my way

seawaygroup.eu

(2)

Tra il 2008 e il 2009 la vendita di barche a vela e barche a motore è diminuita del 50%. Bisogna avere paura? Dipende. Per i vertici della Seaway questo è stato in- vece un motivo per riflettere, soprattutto sulle scelte giuste e sui cambiamenti.

Così alla Seaway è nata una nuova prospettiva. Riguarda sopratutto i valori del mondo della nautica, dai quali è stata poi sviluppata la strategia per il futuro, facilmente riconosciblie nei diversi progetti presentati in questa rivista.

La società è attiva già da tempo in tutto il mondo. Esperti, che provengono da tutte le parti del mondo hanno collaborato nei progetti più innovativi. Lingue, culture e usi diversi sono le fondamenta del nostro lavoro. Anche fisicamente abbiamo la- vorato in luoghi diversi. Con l’avvio della produzione a Monfalcone (Italia), dove l’innovazione potrà trasformarsi in realtà su una superficie di ben 18.000 m2co- perti su un'area di 35.000 m2, il gruppo appena nato unisce insieme diverse so- cietà. Ma questo non è tutto, sul tetto dello stabilimento verrà realizzato uno dei più grandi sistemi fotovoltaici nel nord Italia: una centrale elettrica vera e propria.

In questo modo produzione e prodotti diventano un insieme ecosostenibile.

Se vogliamo parlare di prodotti diamo un’occhiata alla storia dell’ibrido Greenline, che è nato a dicembre del 2007 e che nemmeno due anni più tardi, più esatta- mente il 1 settembre 2009 ad Amsterdam, ha debuttato nel mondo con il nome

“Greenline 33 Hybrid”. Progettazione, ingegneria e sviluppo degli scafi sono tutti firmati Seaway. L’investimento ha raggiunto i 3 milioni di euro, anche per soste- nere i numerosi test del prototipo, che abbiamo già presentato nel precedente numero della rivista. Durante le prime presentazioni nei saloni nautici abbiamo constatato un grande interesse dei clienti, dei media e del pubblico. E all’orizzonte si preannunciano anche i primi premi. HISWA Amsterdam Boat Show organizza un concorso per la “Migliore barca dell’anno”. Durante le due preselezioni tra i 20 candidati il progetto Greenline si è classificato sempre tra i primi tre posti. La pro- clamazione dei migliori sarà a marzo del 2010.

Sembra una favola, ma dietro a tutto questo lavoro ci sono persone con diverse esperienze e conoscenze. In questa edizione abbiamo voluto presentare chi la- vora e cosa succede dietro le quinte del progetto. UniteVi a noi, e vedrete che quando comincerete a respirare quest’aria, vorrete far parte del gioco. Un gioco che sta facendo nascere qualcosa di diverso, qualcosa di molto innovativo e con una visione che rispetta il presente ed il futuro.

Urška

myseaway@seawaygroup.eu

Lo scorso autunno l'azienda ha fatto un passo molto importante:

seaway.si diventa seawaygroup.eu

uno yacht “ristretto”

un ciclone di energie e di competenze tecniche

seawaygroup.eu

dalle case ai catamarani

una centrale elettrica sul tetto

myseaway | 02

Dicembre 2009

Redattrice: Dott. Urška Starc Peceny

Comitato di redazione: Jani Grašič, Polona Krmek, Antonija Ražen Foto sulla copertina: Jurij Korenc, Studio 37

Foto: Altran, Jurij Korenc, Nicolas Claris, Gilles Martin Raget, archivio Seaway Revisione/traduzione: Adrijana Ferfolja, Carlotta Benedetti

Editore: Seaway Group, d.o.o., Pot na Lisice 2, 4260 Bled, Slovenija Layout: Biro Stara Ljubljana d.o.o.

Stampa: Tiskarna Premiere d.o.o.

Numero di copie: 500

Indirizzo di redazione: myseaway@seawaygroup.eu

Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'editore.

Sono vietate qualsiasi riproduzione, distribuzione e trasformazione a fini commerciali senza assenso formale dell'editore.

© 2009 Seaway Group, d.o.o. Tutti i diritti riservati.

4 8 10 14 18

...con nuovi valori

(3)

zione a volte è rimasto anche senza speranze, ma per for- tuna ha sempre ritrovato la voglia per continuare. Alla pre- sentazione del Greenline al pubblico sloveno Andrej è arrivato a bordo di una Bolt (una Mazda Rx-8 a propulsione elettrica rielaborata). Secondo lui, grazie alle sue qualità e alle sue capacità, questa è tra le migliori vetture elettriche al mondo. A maggio del 2009 Andrej si è unito al gruppo ed ha avuto il compito di sviluppare la batteria ai polimeri di litio e di trovare i componenti che sono necessari per la gestione delle batterie sull’imbarcazione.

“L’imbarcazione è già di per sé un prodotto innovativo con caratteristiche particolari. La batteria LiPo è solo una delle novità di Greenline. Purtroppo non sono ancora un naviga- tore esperto, quindi tutte le altre specifiche sono anche per me una novità. Cerco comunque di migliorarmi e per que- sto devo ringraziare tutto il team di Seaway, che ogni volta è così gentile da spiegarmi e mostrarmi tutto ciò che ancora non so. Per esempio ciò che costruiscono alla Seaway non si chiama yacht ma barca” ci spiega Andrej.

»Il mio compito era quello di sviluppare uno stile vero e proprio per questa barca, che deve ispirare tranquillità e comfort. Il design ha uno stile classico ma allo stesso tempo la bar- ca risulta anche attuale e funzionale...«

Normalmente i fari sono sempre puntati sul prodotto, invece questa volta abbiamo scelto di parlare del modo in cui nasce e si sviluppa un progetto. Questa storia ha il sapore di una fa- vola con un lieto fine: si preannunciano infatti già i primi premi. Ma dietro a tutto questo c’è un duro lavoro, molta energia positiva, esperienza, talento, capacità di adattamento e voglia di conoscere cose nuove. Ecco le qualità che abbiamo incontrato qui. Fate due passi con noi e conoscerete le persone che hanno fatto la storia dell’ultima nata alla Seaway.

uno yacht

“ ristretto

Martin (Responsabile Reparto Sviluppo)

Martin Starič, ingegnere meccanico da due anni alla Seaway, è il responsabile del progetto nel reparto di sviluppo. Prima di quest’esperienza non ha mai lavorato nel mondo della nau- tica, ma ha cominciato ad amare il mare e la vela già da pic- colo. L’obiettivo del progetto era di realizzare un prodotto mi- gliore, più affidabile e anche concorrenziale dal punto di vi- sta del prezzo. “La cosa che mi è piaciuta di più riguardo al pro- getto? I tempi lavorativi e il prodotto finale. Le innovazioni maggiori sono però soprattutto lo scafo e la propulsione elet- trica” afferma Martin. Presentandoci alcuni dei suoi colla- boratori, ci ha anche rivelato che non ha avuto il tempo per fermarsi, visto che si pensa già ad una sorella della Greenli- ne di dimensioni maggiori.

Andrej (Innovatore)

Andrej Pečjak ha lavorato da sempre nel mondo delle auto.

Anche se si è laureato in ingegneria meccanica, gli ultimi anni ha lavorato come ingegnere elettronico e si è occupato dello sviluppo di veicoli elettrici. In 30 anni di sperimenta-

Johana (Interior designer)

Anche se questa è un’azienda soprattutto “maschile”, tra i collaboratori ci sono anche alcune donne. Una di loro è l’ar- chitetto Johana Križnič, che è alla Seaway da un anno e ha collaborato allo sviluppo degli interni delle barche a vela Shipman e del progetto Greenline 33. “Mi sono laureata alla Facoltà di architettura a Trieste e nel 2006 ho frequentato un corso per interior design a Milano nel 2006, ma comun- que ho alle spalle già diversi anni di esperienze lavorative come interior designer di appartamenti e di allestimenti di show room” ci spiega Johana, responsabile degli interni e del design dell’imbarcazione. Durante la realizzazione del pro- getto si collabora sempre con gli ingegneri per la scelta del- l’arredo e dei materiali (per quanto riguarda il legno, i tessuti, l’arredo per la cucina, le maniglie, i rubinetti, le luci ecc.): “Il mio mio compito era quello di sviluppare uno stile vero e proprio per questa barca, che deve ispirare tranquillità e comfort. Il design ha uno stile classico ma allo stesso tempo la barca risulta anche attuale e funzionale. Greenline è veramente uno spettacolo; ha veramente tutto: una ca- bina per i propretari con un bagno grandissimo, ampi ar- madi, il salotto è anche molto spazioso e la scelta di un colore chiaro per i materassi dà un effetto ottico di maggior volume. Da non dimenticare la posizione e la forma ergo- nomica della cucina, che è attrezzata come le nostre cucine di casa. Ho già detto che è uno spettacolo? Ai futuri proprie- tari consiglio di assaporare tutte le bellezze che offre la vita sul mare e all’aria aperta rispettando la natura.”

Thomas (Partner commerciale)

Greenline non è il primo prodotto nato dalla collaborazione tra VW Marine e Seaway. Insieme hanno già lavorato per il progetto Shipman 72. In questa intensa cooperazione, co- stellata di successi, Greenline rappresenta un ulteriore passo in avanti. Cosa si prova a lavorare in team per un pro- getto così innovativo?

Johana Križnič Interior designer

»Cerco comunque di migliorarmi e per que- sto devo ringraziare tutto il team di Seaway, che ogni volta è così gentile da spiegarmi e mostrarmi tutto ciò che ancora non so. Per esempio ciò che costruiscono alla Seaway non si chiama yacht ma barca...«

Andrej Pečjak Innovatore

»La cosa che mi è piaciuta di più riguardo al progetto? I tempi lavorativi e il prodot- to finale. Le innovazioni maggiori sono però soprattutto lo scafo e la propulsione elettrica...«

Martin Starič Responsabile Reparto Sviluppo

Japec Jakopin, fondatore di Seaway

»Oggi bisogna pensare soprattutto ai va- lori. Il progetto Greenline è nato grazie alla nostra nuova visione: i valori nel mondo del- la nautica devono basarsi soprattutto su un prezzo concorrenziale, sul benessere, sul- l’affidabilità e sul rispetto per l’ambiente.«

Thomas Fries è il responsabile vendite alla VW Marine ed è an- che responsabile dell’organizzazione e della comunicazione tra i due partner commerciali: “La scorsa estate c’è stato il primo incontro con Iskra Autoelettrica e Seaway, durante il quale è nata quest’idea. Più tardi, durante la fiera METS che si svolge ad Amsterdam, abbiamo deciso di partecipare insieme alla fie- ra più grande al mondo, che ha luogo a Duesseldorf. La fidu- cia reciproca che c’è tra le due aziende è meravigliosa, e non ci sono mai state complicazioni. Il progetto è stato realizzato secondo i piani senza intoppi. Devo dire che sono rimasto pia- cevolmente sorpreso, perché non mi è mai successo durante le esperienze precedenti. La Seaway si è rivelata un partner veramente professionale.” Secondo Thomas la Greenline è an- che il frutto delle esperienze, che Seaway ha accumulato du- rante lo sviluppo e l’ottimizzazione delle imbarcazioni realiz- zate da Bavaria. “Per essere la vostra prima volta per quanto riguarda questo tipo di imbarcazioni, devo dire che il proget- to è perfetto. Lo descriverei come una maglia in lana lava- ta a temperature troppo alte, quindi uno yacht “ristretto”

con il pozzetto coperto, che dona un senso di sicurezza e protezione in qualsiasi condizione climatica. Penso che l’in- tero concetto sia un’idea innovativa. E’ stata concepita come un 2+2 e quindi ricorda molto i camper, ma diversamente da queati ha una cucina vera e propria, un bagno e tutto ciò che serve a soddisfare le esigenze degli amanti del mare, che fino ad ora non hanno ancora trovato la barca dei loro sogni”.

In breve:

• sviluppo da dicembre 2007 a settembre 2009,

• sessione di test - prototipo,

• progettazione, ingegneria e stampi: Seaway

• spese di sviluppo: 3 milioni di euro,

• varo 25. 8. 2009,

• prima internazionale 1. 9. 2009.

(4)

Rappresentante della Beneteau per la Slovenia

Le nuove collaborazioni del gruppo che molte persone neanche notano tra tutte le novità sono molto interessanti. Quest’anno la Seaway è diventata il rappresentante per la Slovenia della Beneteau, il più grande produttore mondiale di imbarcazioni.

Questa collaborazione non è però del tutto nuova, poiché era già attiva nei reparti di ingegneria e pianificazione. Ci interessava comunque sapere in che modo un partner esterno, si prepara a questo ruolo di rappresentante per la Slovenia nel settore delle vendite e della promozione delle imbarcazioni Beneteau.

"Nonostante le esperienze positive che ho avuto in passato, ho accolto la collaborazione con Seaway come una sfida. La nostra sede sarà a Portorož e al momento sto ancora conoscendo tutti i miei collaboratori. Ora il processo è molto intenso e caotico, ma sono sicuro che la strada scelta sia quella giusta. Bisogna differenziarsi dai soliti fornitori che hanno un futuro incerto.

Il ruolo del reparto after sales offre ai clienti della Seaway un supporto che sicuramente ap- prezzeranno."

Alex Domenis, promozione e vendita imbarcazioni Beneteau per la Slovenia

Formazione per l’utilizzo del programma Navision

“Sono stato assunto come responsabile della produzione, ma in questo momento mi occupo soprattutto della sezione tecnologia informatica. Per quanto riguarda il programma mi occupo dell’immissio- ne dei dati produttivi e dei programmi di lavoro. I gruppi di lavoro sono attivi già da agosto e sono formati da 4 a 8 persone, divise per settore. Facciamo un meeting ogni due settimane circa. In pri- mo luogo abbiamo fatto una panoramica sui processi, quindi è seguita la proposta di Adacta su come implementarli nel sistema informatico e adesso stiamo imparando ad usarlo. Comunichia- mo in sloveno, ma se tra di noi c’è qualcuno che non lo conosce, la lingua ufficiale diventa l’ingle- se. Penso che il nostro gruppo sia abbastanza affiatato e insieme collaboriamo molto bene.”

Janez Kosmač, tecnico informatico

Fabrizio Iarrera direttore Monte Carlo Yachts / Gruppo Beneteau Tomaž Kralj reparto vendite e Greenlinepromotion (Portorož, Zgoša) Tea Burgar commerciale (Zgoša)

Il tempo passa in fretta

“Lavoro qui da 15 anni ma nel frattempo ho cambiato molte volte mansio- ne. Mi piace perché così ho potuto acquistare esperienze lavorative in più settori. Al momento lavoro nel settore finanze ma ho cominciato a colla- borare nel reparto vendite, e offro aiuto nel progetto Greenline, ovvero là dove c’è più bisogno. Devo dire che noi donne qui ci troviamo davvero bene.

Lavoro molto, quindi non mi rimane molto tempo per la famiglia. D’altra parte però devo dire che il tempo qui passa in fretta. Succedono sempre molte cose, il nostro team è fenomenale, e tra noi donne c’è molta col- laborazione. Qual è il progetto che ricordo di più? Non saprei quale scegliere.

Shipman e Skagen erano dei progetti più grandi, mentre adesso il Green- line ci dà una prospettiva per il futuro.”

I valori che cercavo

“Il mondo della nautica mi accompagna da quando sono bambino, con mio papà ho fatto molte miglia in barca a vela. Più tardi ho fatto espe- rienza in diverse compagnie di charter nautici, dove ho cominciato a co- noscere meglio le imbarcazioni e nel frattempo mi sono iscritto alla facoltà nautica di Portorož. Con i miei compagni d’università abbiamo sperimen- tato carburanti alternativi come il biodiesel e il gas, e abbiamo cercato delle soluzioni ecosostenibili ed economiche. Quando ho visto il progetto Greenline, ne sono stato subito attirato e così mi sono unito a loro.

Lavoro alla Seaway da agosto e ricordo bene quando sono andato al primo colloquio, durante il quale ho conosciuto i valori della società, che erano ben esposti anche nella hall. Condividendo gli stessi valori, ho così deciso di scat- tare la foto a quella scritta. Nel team il lavoro è molto dinamico e viene svol- to in diversi posti, ma allo stesso tempo è anche molto professionale. Mi piace perché qui le persone che coltivano interesse per il mondo del- la nautica e sono preparate, hanno la possibilità reale di poter crescere e realizzare i diversi progetti.”

Un ciclone di energie e di competenze tecniche

“Al momento lavoro al progetto Monte Carlo Yacht (MCY) 70, che è inizia- to già prima del mio arrivo in azienda all’inizo dell’anno. Comunque cono- scevo la Seaway già prima, quando ho lavorato per la società Azimut. In pas- sato abbiamo già avuto qualche idea di collaborazione, ma non è mai sta- ta realizzata. Adesso la cooperazione però è ancora più intensa e produt- tiva. E’ veramente bello lavorare in un team così multinazionale: sloveno, italiano, francese ecc. Da una parte ci sono le esperienze e le conoscenze della Seaway e della MCY, dall’altra le competenze e il sostegno di una so- cietà così grande com’è la Beneteau. Penso che ci stiamo riuscendo vista la soddisfazione di tutte le parti.

Sicuramente al lavoro ci sono anche molte situazioni interessanti che sono collegate alla comunicazione. Ma i momenti più cruciali sono quelli quan- do bisogna affrontare un problema. Allora arriva Jernej Jakopin, apre il suo portatile, lo appoggia sul tavolo e ci presenta le sue analisi e le sue idee, an- cora prima che qualcuno di noi avesse potuto pensarci. Come un ciclone pieno di energie e conoscenze tecniche, tutte molto dettagliate, ci sorpe- rende ogni volta. Penso che questo sia il posto ideale per chi vuole lavora- re in un ambiente innovativo.“

pa r li a m o d i n o i

Nel reparto modellazione (Zgoša – Monfalcone)

“Abbiamo iniziato da tre mesi, praticamente il nostro compito è quello di trasmettere la nostra espe- rienza nel campo della modellazione. A Monfalcone la fresa è di dimensioni maggiori e inoltre non siamo vincolati dal trasporto perché le imbarcazioni possono essere messe direttamente in acqua;

quindi lavoriamo sullo sviluppo di barche più grandi. Circa una decina di persone del mio gruppo sono partite per Monfalcone, e comunichiamo ogni giorno telefonicamente o tramite computer. Due volte a settimana li raggiungo per analizzare insieme il lavoro. All’inizio era un po’ più complesso, si sa che comunque ogni inizio comporta delle difficoltà. Nelle ultime tre settimane invece, da quan- do abbiamo iniziato il nuovo progetto, vedo che i tempi stanno migliorando. Siccome i processi si ripetono, ora gli operai li conoscono già. Tra di noi comunichiamo in inglese, e comunque ci aiu- tano le persone che lavorano a Monfalcone e conoscono sia lo sloveno che l’italiano.”

Marko Mužan, responsabile gruppo di lavoro

(5)

Da settembre la produzione è iniziata nel nuovo stabilimento, che si trova nella zona in- dustriale di Monfalcone e copre una superficie di 18.000 m2. Qui ci sono anche 300 metri di banchina, che sono stati sfruttati per la realizzazione della marina. Seaway è quindi di- ventata una società europea, ovvero un gruppo di aziende che operano insieme.

Una strategia per unire le forze

Tra il 2008 e il 2009 c’è stato un calo nelle vendite che ammonta al 50%. Nel mondo della nautica ogni produttore cerca di vendere i propri prodotti e quindi c’è una ten- denza ad abbassare i prezzi. Anche la nostra azienda deve adattarsi a questo nuovo trend e quindi cercare una strategia affinchè possa ottenere risultati sempre mi- gliori. Quindi il nostro compito è di lavorare con efficienza e cercare sempre soluzioni migliori per la qualità dei prodotti. E non meno importante bisogna soprattutto cer- care di soddisfare le aspettative del cliente.

Strutturalizzazione dei processi tra le varie sedi e reparti

Per la realizzazione della strategia la società si è rinnovata anche dal punto di vista or- ganizzativo, quindi il lavoro viene concepito non più in base ai reparti, ma visto come un unico intero processo. In primo luogo si sono scelti i responsabili per tali processi (acquisti, produzione ecc.), che decidono insieme per tutti gli stabilimenti. Ai loro ver- tici ci sono Jani Grašič e Carlo Giordano. Il primo è alla Seaway già da 7 anni, mentre Carlo è arrivato da appena due mesi. La magia è quella di unire insieme culture, modi di vedere e lingue diverse. Tutti quelli che riescono a trasformare queste diversità nei loro punti di forza, ne escono vincitori.

Marzo 2009

Novembre 2009 Jani Grašič

direttore Seaway Group Slovenia e responsabile reparto finanze

Jani ha 40 anni e sicuramente molti se lo ricorderanno come campione di sci. Ha ini- ziato a sicare a 5 anni e nel 1990 ha vinto una borsa di studio negli Stati Uniti grazie allo sport. Oltreoceano ha studiato economia, lavorato ed è stato consacrato campione nazionale per ben tre volte. Dopo aver concluso gli studi con successo, è tornato in Slovenia e ha cominciato a collaborare con la Coca Cola come planner e analista, per poi diventre manager finanziario. Nel 2002 ha cominciato la sua esperienza lavora- tiva alla Seaway, dove ha anche cominciato a coltivare l’amore per la vela e il mondo nautico. Jani ha due figli (Luka e Žana) con i quali ama trascorrere il tempo libero. Ap- pena ha tempo non rinuncia a praticare un po’ di sport, che gli dà non solo forza fisica ma anche quella psicologica. Dal 2006 ricopre il ruolo di direttore di Seaway Group.

guardando avanti seawaygroup.eu

“Le cose cambiano in fretta, quindi dobbiamo essere molto

cauti se vogliamo sostenere questo ritmo. Capisco che è molto

difficile anche per i nostri dipendenti, che insieme a noi vengono

sopraffatti da tutti i cambiamenti. Ma questa è l’unica solu-

zione per continuare la nostra tadizione che conta già anni di

esperienza. Solo se lavoreremo come un gruppo omogeneo,

grazie allo scambio di esperienze tra le varie sedi e allo svi-

luppo delle conoscenze, rimarremo concorrenziali.”

(6)

“Come new entry penso che la cosa più importante sia mante- nere uno spirito innovativo, che la Seaway comunque pos- siede da sempre e accomunarlo anche ad una produzione efficace. Bisogna mantenere la leadership nel settore dello svi- luppo e della progettazione e rafforzare il nostro ruolo come pro- duttori di imbarcazioni” afferma Carlo Giordano, che è tra l’altro l’amministratore dello stabilimento a Monfalcone.

La visita allo stabilimento di Monfalcone è stata una vera e propria avventura, anche perché siamo saliti su una delle torri interne dove si può ammirare le attività in pro- duzione. “Prima di tutto bisogna dar vita alle attività: non solo alla produzione di Ship- man e Skagen, ma anche alla realizzazione di modelli e stampi con l’avvio del lavoro della più grande fresa CNC in Europa” ci spiega Carlo mentre osserviamo gli operai al lavoro, che dall’alto sembrano piccole formiche. ”Oltre a questo non dob- biamo dimenticarci della marina nella quale ci sono già 10 barche.” E così ci spostiamo davanti allo stabilimento dove nel canale vediamo passare delle barche, le cui persone a bordo sono talmente prese ad osservare gli Shipman ancorati al molo che quasi si di- menticano di virare. “Siccome sono responsabile anche delle vendite, voglio unire il prima possibile tutte le persone che sono responsabili per i progetti Shipman, Skagen e Greenline in un team omogeneo e di successo” conclude il nostro accompagnatore.

Strumenti di lavoro

Per fortuna esistono nuove tecnologie e nuovi programmi per risolvere i problemi;

spesso però ci troviamo di fronte a loro come dei piccoli bambini, che cercano per la prima volta di afferrare un cucchiaio. Passo dopo passo sia il cucchiaio che la forchetta diventano strumenti di cui non possiamo fare a meno nella nostra routine quotidiana.

Certo si può improvvisare, ma per quanto riguarda il mondo aziendale i tempi dell’im- provvisazione sono finiti.

Già nel primo numero abbiamo parlato del sistema informatico Navision che sup- porta la funzionalità di tutti i processi. Il progetto ha avuto all’inizio dell’anno una fase di stallo, ma in agosto è diventato il programma pilota in produzione. L’obiettivo è quello di estendere il sistema a tutti gli altri processi sia a Zgoša che a Monfalcone entro il 1. 1. 2010.

ID:

Numero operai: 250 Numero ingegneri: 40

Superfice reparto produzione: 26 000 m2 Numero progetti: più di 250

Numero di imbarcazioni realizzate:

più di 55 000

Premi e riconoscimenti “Barca dell’anno”: 32 Giro d’affari anno 2008: 38 Mio €

Carlo è nato 51 anni fa a Torino e ha iniziato ad amare la barca a vela a 14 anni, quando ha convinto il padre ad acquistare al posto della solita vespa che desideravano tutti i suoi coetanei, una piccola barca a vela.Nel periodo dai 20 ai 30 anni, con alcuni amici, ha aperto una scuola di vela e una tra le prime società di noleggio navigando in barca per tutto il Mediterraneo e i Caraibi, e ha con alcuni amici un noleggio bar- che e una scuola di vela. Più tardi ha intrapreso l’attività di rappresentante italiano del cantiere navale, che (con l’aiuto di Seaway) è diventato tra i leader mondiali nella pro- duzione di barche a vela e motore. Sua moglie Giti e la figlia Shirin di otto anni vivono ancora oggi a Sanremo, città dove Carlo ha trascorso gli ultimi 20 anni.

“Ci rendiamo conto che, a causa dello stallo in questo momento stiamo accelerando i tem- pi e quindi c’è bisogno di un gran senso di adattamento degli utenti, per poi partire a ini- zio anno. Tutto il lavoro verrà ripagato perché in questo modo collegheremo entrambe le aziende sotto la stessa piattaforma informatica, dove sarà possibile raccoglie- re i dati sui materiali, fornitori e fonti (con fonte intendiamo collaboratori e dipenden- ti). Questo assicura il consolidamento dei risultati finanziari che è la base per una stra- tegia aziendale di successo” ci spiega Massimo Makovac, responsabile produzione.

Una nuova immagine per una nuova sfida

Negli ultimi anni ci sono stati così tanti cambiamenti in azienda, che è stato difficile scegliere il momento giusto per il rinnovo dell’immagine grafica. Sicuramente l’abito non fa il monaco, ma comunque è importante per la comunicazione e il marketing, soprattutto per le società e i prodotti dove l’immagine ha un ruolo molto importante.

Questo cambiamento era già stato previsto, ora con l’espansione della società è arri- vato il momento giusto.

Quale deve essere la soluzione finale? “Deve rappresentare la cultura di Seaway, che non è geograficamente definita, ma deve trasparire dai valori dell’azienda ovvero adesso dal grupo. La società come possiamo vedere dai progetti, non comprende solo il settore nautico ma è diventata il centro di diverse conoscenze e competenze. Per tracciare un filo rosso possiamo nominare tre elementi fondamentali: il sapere, l’ener- gia e la tecnologia. L’interfaccia grafica deve sostenere lo sviluppo in tutti i settori, quelli già esistenti e quelli nuovi, e deve aiutare nella comunicazione e nella realizza- zione delle nuove sfide che riguardano le nuove attività o i nuovi progetti.” ci spiega Urška Starc Peceny, responsabile del progetto.

Insieme per diventare ancor più forti

Per finire ci riallacciamo al pensiero di Jani Grašič: "Tutti i progetti, sia se consideriamo Shipman che Greenline sono dal punto di vista tecnologico molto innovativi. Abbiamo creato anche una rete di vendita per il Greenline che si estende in tutta Europa. Ab- biamo tutte le carte in regola per avere successo. Dipende solo da noi se sfrutte- remo le nostre possibilità e diventeremo ancora più competitivi.”

Carlo Giordano amministratore di Seaway Technologies srl e responsabile vendite del gruppo

(7)

benvenuti a bordo

bob anderson

per sviluppare imbarcazioni ancora più efficienti e nuove tecnologie, come quelle che si possono vedere sul nuovo Greenline e sul nuovo Skagen 70.

Un vero uomo e una vera donna

Devo ammettere che comunque ci deve essere sempre qualcuno a sostenere le idee in cui si crede. Penso che questa persona debba essere anche umile e lasciare agli altri le decisioni importanti, sapendo dentro di sé che ha contribuito al successo senza per questo pretendere di essere premiato. La sua ricompensa è infatti la con- sapevolezza di aver contribuito all’ottimo risultato.

Una barca vera e propria

Skagen 50 è la rappresenzazione dei desideri di chi lo progetta, chi lo realizza e anche del suo proprietario. È sicuro, stabile, può essere usato anche per raggiungere mete lontane e vivere a bordo è molto comodo, c’è tanto spazio che si può anche far festa a bordo. È un’imbarcazione che offre tutto e può essere usata in qualsiasi condizione atmosferica. E’ anche molto bella, infatti, suscita ammirazione anche nella gente che passa vicino a bordo di yacht più grandi. Sembra, no, non sembra; è una barca con la B maiuscola.

Il successo più grande

Sto invecchiando, ma mi ritengo fortunato perché sono sano e ho una moglie e tre figli che mi parlano ancora. La vita deve essere goduta. Non bisogna sprecare la salute, bi- sogna godersi la famiglia e ciò deve essere l’obiettivo più grande per il quale viviamo.

Mi sento veramente fortunato di aver goduto di tutto questo.

Il nostro pianeta nel 2020

Il riscaldamento della terra è un vecchio cliché ma è anche la realtà, e solo adesso ci stiamo rendendo conto del problema. Penso che il desiderio di una diminuzione del- l’emissione di CO2da parte di ognuno, aiutata dal difficile clima economico, porterà le persone a investire in prodotti e mezzi sempre più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico. Per quanto riguarda la nautica questo significa puntare l’attenzione su prodotti più ecosostenibili e meno veloci, che da un altro punto di vista però ci faranno apprezzare di più il viaggio e consumare meno carburante con nuovi sistemi di propulsione. Lo Skagen 50 ne è un perfetto esempio. Sono finiti i giorni in cui si sfrecciava sul mare ed ora apprezziamo di più navigare con lo Skagen a circa 8 nodi piuttosto che a 28. Se il mare comincia ad ingrossare abbiamo co- munque la capacità di aumentare la velocità per tornare veloci in porto. Non vedo l'ora di vedere lo Skagen 70 con la sua nuova propulsione ibrida. L'unica cosa che mi dispiace è che non posso permettermelo.

Come ci si sente a bordo?

Strafelice. Ogni volta che saliamo a bordo provo ancora quel brivido che ho sentito la prima volta quando ho visto Callisto finito. Siamo molto fortunati perché possiamo permetterci di passare a bordo molto tempo. Quest'estate abbiamo navigato per 7 set- timane durante le quali abbiamo ricevuto molti amici. Avrei voluto che il viaggio non finisse mai e non volevo più tornare a casa. Ora non vedo l'occasione di tornare a bordo per esplorare nuovi posti.

Scoprire lo spirito di Seaway significa conoscere la gente che sviluppa le diverse idee e realizza i diversi progetti, e gli armatori che poi si godono il prodotto finale. Abbiamo parlato con il proprietario di uno Skagen 50. Bob Anderson ha avuto diverse esperienze lavorative, ma la più importante è sicuramente il gruppo assicurativo mondiale che ha la propria sede nel Regno Unito. Ha trascorso la maggior parte della propria vita in giro per il mondo per lavoro. Alla fine è approdato alle Isole Bermuda e ha lavorato per un’agenzia di consulenze fino al 2007 per dedicarsi poi completamente alla naviga- zione. Benvenuti a bordo!

Per la prima volta a bordo di Callisto J

Per la prima volta abbiamo visto Callisto J, completamente finito, all’ Internautica 2007 dove è stato esposto da Seaway. Mentre camminavamo immersi nella folla sui pontili, ho prima intravisto un bimini rosso e avvicinandomi ho potuto ammirare la bellezza dell’intera imbarcazione. Ne ero proprio fiero. Dopo la manifestazione Tilen e Žiga mi hanno insegnato a condurla e sono rimasto sorpreso quando ho scoperto che era molto facile. Ancora oggi, ogni volta quando salgo a bordo, sento un brivido. Questa è la prova che la barca ti piace veramente.

L’esperienza più bizzarra

Quel pomeriggio ci stavamo ormeggiando a Poreč, sulla banchina stracolma di turisti.

Come sempre la gente si avvicinò per godersi la scena specie nel caso qualcosa andasse storto. In effetti è successo il finimondo! Quando eravamo ancora abbastanza lontani è arrivato un marinaio, che ci ha urlato di spegnere il motore. Fiona non è riuscita a lanciare le cime così lontano e quindi ha cercato di saltare sulla banchina. Purtroppo però nel tentativo di fare ciò è caduta e ha dovuto nuotare fino alle scale e poi salire in strada e aspettare tutta bagnata finché non abbiamo ormeggiato la barca. Tutte le persone intorno ridevano e scattavano foto.

Lavoro di team

Per raggiungere un obiettivo comune deve esserci un gruppo di persone che lavora in- sieme. Questo pensiero vale sia per una squadra di calcio che vuole vincere una partita importante, che per le persone che progettano e costruiscono una barca speciale come il nostro Skagen 50 Callisto, che ci ha portato in porto anche in situazioni avverse. Ogni successo ha bisogno di una celebrazione, come il gin tonic dello skipper sorseggiato quando l’equipaggio è al ridosso in un approdo sicuro.

Le tre caratteristiche più importanti che mi hanno aiutato nella vita

Per primo direi: essere preparati ad affrontare sempre nuove situazioni nella vita, im- parare nuove cose e rafforzare le conoscenze presenti. Secondo, applicarsi, essere pre- parati a lavorare duramente per realizzare i propri sogni. Terzo, ma non meno importante, il raggiungimento dell’obiettivo, qualsiasi esso sia, altrimenti i primi due punti sarebbero uno sforzo inutile e una perdita di tempo. Provarci duramente è molto importante ma il raggiungimento dell’obiettivo finale è ciò che fa la vera differenza.

Ciò che mi è piaciuto di più è che queste stesse caratteristiche le ho ritrovate nelle persone che lavorano alla Seaway. Dal primo giorno in cui ci siamo incontrati, nel lon- tano giugno 2006, Japec con il suo entusiasmo e la sua esperienza di navigatore mi ha convinto che fossero proprio loro a costruire la mia barca. Ancora oggi ci ritroviamo

(8)

Le Boat

TUI Marine, diventato il più grande offerente di charter nautici al mondo, ha inten- zione nei prossimi anni di rinnovare le imbarcazioni fluviali e da diporto a motore. La flotta attuale conta 1100 imbarcazioni che vanno dai 9 ai 15 metri, il cui progetto sarà sviluppato dalla Seaway, che realizzerà anche gli stampi per la produzione. Questo progetto sarà una sfida, poiché per la prima volta si userà la costruzione modulare, che offrirà la scelta tra due, tre e quattro cabine (questa procedura viene usata già nella costruzione di molte catene di alberghi) ed è già stata inserita nella costruzione del- l’imbarcazione di 15 metri. La prima barca sarà presentata il prossimo anno a dicembre a Parigi durante il salone nautico.

Monte Carlo Yachts

A Monfalcone un gruppo di ingegneri sta già lavorando al primo grande progetto di Monte Carlo Yacht, che fa parte del gruppo Beneteau. Le due società collaborano in stretto contatto e il nuovo progetto sarà realizzato il prossimo anno.

Marko Paš responsabile ingegneria e sviluppo

La Seaway costruisce case? In fibre di carbonio! In un gruppo come la Seaway succe- dono molte cose e praticamente nulla è impossibile da realizzare. Ci è giunta questa notizia e non abbiamo potuto fare a meno di indagare. Così abbiamo bussato alla porta di Marko Paš, responsabile reparto sviluppo di Seaway, che sicuramente non si annoia mai visto tutti i progetti che ci sono in corso. “Annoiarmi?” ride, “Se cade la linea vuol dire che sono in una galleria!”

Come avrete capito non era in ufficio, infatti è lì di rado. Quindi abbiamo deciso di cer- carlo direttamente nel posto dove si trovava in quel momento. Volevamo conoscere tutti i segreti del reparto sviluppo, da quelli più piccoli a quelli più grandi.

Progetto per le case in carbonio

La notizia aveva delle basi vere. Seaway ha voluto cimentarsi anche nell'edilizia. La diri- genza cerca nuovi settori in cui investire, settori più stabili di quello nautico. Questo è il primo passo importante nel settore edile che è nato in collaborazione con un architetto di rilievo di New York, un progettista svizzero, responsabile per il calcolo dell'intera casa, e una società inglese che si occupa di analisi strutturali. In questo progetto, nato un anno fa, Seaway fa da tramite fra diversi esperti ed è responsabile per l'ingegneria e per la rea- lizzazione di elementi in composito. Il mandante è il proprietario di una casa privata che si sta realizzando a Berna in Svizzera. Egli ha voluto una parte dell’abitazione molto a sbalzo, che per motivi di staticità può essere realizzata solo in fibre di carbonio. La pro- duzione è prevista a Zgoša tra il novembre 2009 e aprile 2010. Una parete misura 10x10 metri circa ed è composta da 5 segmenti, che saranno trasportati singolarmente in Sviz- zera ed una volta arrivati in cantiere saranno assemblati.

piccoli e grandi segreti dal reparto sviluppo

dalle case

ai catamarani

Skagen 70

“I lavori di sviluppo proseguono sempre più in fretta. Continuiamo con lo sviluppo delle richieste dei nostri clienti fissi come è il gruppo Beneteau. Oltre a questo stiamo ulti- mando i modelli per il Windy 52 Tender. Abbiamo collaborato alla realizzazione dello scafo e insieme abbiamo affrontati i test, che si sono svolti al Brodarski institut a Za- gabria. I lavori per la realizzazione degli stampi, dell’ingegneria e della progettazione dello Skagen sono in pieno corso. Direi che siamo a metà dei lavori per quanto riguarda la sagoma, la coperta e gli interni. Al momento a Monfalcone stanno lavorando alla fresa lo scafo, che è una novità per la Seaway, soprattutto per gli scafi di queste di- mensioni. Un grande progetto sono anche la realizzazione della coperta e del tetto di un catamarano di 17 metri. Gli scafi saranno realizzati entro la fine dell’anno" ci spiega Marko. Al momento Seaway sta lavorando anche per un cliente francese, la società dei fratelli Hubert e Michel Desjoyeaux, in particolare nella realizzazione della poppa di un catamarano di 110 piedi, che è stato progettato dallo studio francese VPLP, uno dei più famosi al mondo. “Realizzeremo la poppa destra e quella sinistra dello SPRINT, che manderemo a Lorient, in Francia, dove le monteranno sulla sagoma che stanno rea- lizzando.” Marko ci mostra anche alcune foto sul suo computer, nelle quali si può sco- prire ancora qualche segreto. Ma li sveleremo nella prossima edizione...

(9)

Shipman Cup

In 6 anni alla Seaway sono state realiz- zate 35 grandi barche a vela in fibra di carbonio. Shipman è così diventata la casa produttrice di barche a vela tra le più grandi al mondo. La famiglia degli Shipman si sta allargando sempre di più e per la prima volta si sono incontrati in aprile a Portorož per la coppa Shipman.

Presentazione di Greenline

Il progetto Greenline è stato per la prima volta presentato al pubblico sloveno a set- tembre in marina a Portorose. L'evento è stato inaugurato da Igor Jakomin, segretario di stato nel Ministero dei trasporti, a cui erano presenti i rappresentanti delle società che hanno aderito al progetto, i rappresentanti delle istituzioni e dei media. Andrej Pecjak ha contribuito allo spirito innovativo presentandosi a bordo di una macchina chiamata Bolt (una Mazda Rx-8 a propulsione elettrica), che per le sue capacità e qua- lità è tra le migliori in Europa. Grazie alla bella giornata di sole gli ospiti sono potuti sa- lire a bordo del Greenline e fare un giro nel golfo di Pirano.

seaway in turnée

Greenline

Volevamo provare l’emozione che si prova alla presentazione dei nuovi progetti. Abbiamo così in- contrato Tilen Jakopin, responsabile per la pro- mozione del marchio Greenline, che negli ultimi mesi è in in giro con il Greenline 33.

Che atmosfera c’era nei saloni che hai visitato?

Greenline è così innovativo che prima della presen- tazione eravamo molto tesi, perchè non sapevamo quali sarebbero state le reazioni della gente. Poi dopo tre saloni abbiamo visto che il prodotto era l’attra- zione principale, allora abbiamo tirato un sospiro di solievo. La gente è molti interessata a questo pro- getto e questo è un successo per l’intera squadra.

Qual’è stata l’esperienza più particolare?

In verità ne conto più di una. Ma sicuramente non di- menticherò mai una signora, che ad Amsterdam ha cominciato ad abbracciare il frigorifero, quando ha vi- sto quanto spazio c’era al suo interno. Trovare gli elet- trodomestici come a casa è comunque una caratte- ristica sicuramente molto apprezzata dalle donne.

eventi

Tilen Jakopin responsabile per la promozione del marchio Greenline

Interboot Friedrichshafen

Hamburg International Boat Show

Tutti gli appuntamenti del 2010:

▪ ▪ ▪

Boot Düsseldorf, Düsseldorf, Germania

HISWA Amsterdam Boat Show, Amsterdam, Olanda

▪ ▪ ▪

Croatia Boat Show, Split, Croazia

▪ ▪ ▪

Internautica, Portorož, Slovenia

▪ ▪ ▪

Cannes Boat Show, Cannes, Francia

Interboot Friedrichshafen, Friedrichshafen, Germania

Hamburg International Boat Show, Hamburg, Germania

Boot Berlin, Berlin, Germania

Più informazioni potete trovare sul sito http://www.shipman.dk/shipmancup2009.asp

(10)

"La centrale sarà realizzata in circa 3 mesi. Questo dipende anche dal tipo di finan- ziamento, la realizzazione inizierà forse a fine febbraio" ci spiega Andreas Schmidt, responsabile del reparto energie rinnovabili.

una centrale

elettrica sul tetto

Alla Seaway non solo i progetti, ma anche i prodotti diventano sempre più ecososte- nibili. Sul tetto Shed del nuovo stabilimento a Monfalcone, che offre 7.000 m2di su- perficie sfruttabile, verrà installato un impianto fotovoltaico della potenza di 1 MWp.

Alla Seaway Technologies abbiamo incontrato il responsabile per il reparto energie so- stenibili. Andreas Schmidt, di nazionalità tedesca, vive da più di 10 anni in Italia e oltre l’italiano e il tedesco parla anche l’inglese e il croato. Prima di arrivare alla Seaway, ha raccolto per oltre 16 anni esperienze lavorative nel settore delle energie rinnovabili. A Monfalcone ci ha mostrato gli spazi che saranno utilizzati per lo sviluppo elettronico, tecnico e il generatore. Alla fine abbiamo fatto un giro anche sul tetto.

Lo stabilimento ha tutto ciò che è necessario per la realizzazione di una centrale foto- voltaica della potenza di 1 megawatt, che alimenterà la rete di distribuzione di media tensione. Il sistema realizzato con i migliori materiali, sarà ottimizzato nel rendimento per ridurre al minimo le spese di gestione. La centrale ha una longevità di 30 anni e la funzionalità negli anni diminuisce di poco. L’investimento totale è di 3,6 milioni di euro e dovrebbe essere ammortizzato in 7 anni. Dopo 20 anni di attività il valore dell’ener- gia ricevuta sarà di 8 milioni di euro circa.

Sul tetto della Seaway Technologies verrà realizzato uno dei più grandi sistemi fotovol- taici presenti nel nord Italia. Con l’energia prodotta la società potrà così coprire i suoi bi- sogni di energia elettrica, e in questo modo diventerà uno dei più grandi produttori di energia ecosostenibile in Friuli-Venezia Giulia.

Produzione di energia all’anno: 1.000.000 kWh

Diminuzione di emissione di CO2all’anno: 540.000 kg

notizie

marzo

aprile agosto

settembre

Marzo 2009

Leader

E’ stato portato a termine con successo il progetto e la realizzazione dell’imbarcazione Leader 10 e Leader 9 per la società Jeanneau. Questa è una barca a motore, e per il de- sign abbiamo collaborato anche con lo studio Garroni di Genova. Più informazioni ri- guardo il reparto sviluppo a pagina 16.

Agosto 2009

Varo del primo Greenline

Il 25 agosto a Portorož c’è stato il varo del nuovo cavallo di battaglia della Seaway, che pochi giorni dopo è stato presentato per la prima volta al salone nautico HISWA ad Amsterdam. Più informazioni a pagina 4 e 18.

Settembre 2009

L’avvio della produzione a Monfalcone

Anche se alcune prove ci sono state già durante l’estate, la produzione ufficiale nello sta- bilimento in Italia è partita il 1.settembre. Dopo la collaborazione sul piano della pro- gettazione e della ingegneria con il più grande produttore mondiale di imbarcazioni, le due società hanno rafforzato ancora di più la loro partnership e Seaway è diventata an- che il rappresentante ufficiale BENETEAU per la Slovenia. Più informazioni a pagina 10.

Presentazione a Portorose

Il progetto Greenline è stato presentato al pubblico sloveno durante un evento orga- nizzato a Portorose. Qui si sono incontrati i rappresentanti delle società che hanno collaborato al progetto, i rappresentanti dei media e delle istituzioni dello Stato. Mag- giori informazioni a pagina 19.

Aprile 2009

Shipman Cup

In sei anni alla Seaway sono state realizzate 35 barche a vela in carbonio. La famiglia degli Shipman si è incontrata per la prima volta a Portorož a fine aprile per la Shipman Cup. Più informaizioni a pagina 19.

Riferimenti

Documenti correlati

La dedica ai miei genitori nasce dalla consapevolezza che senza il loro sostegno materiale – oltre che morale – questo lavoro probabilmente sarebbe stato

L’istante ritiene che per il nuovo acquisto possa richiedere nuovamente le agevolazioni ‘prima casa’ in quanto, nel caso rappresentato, sussiste la medesima ratio

La scala cromatica ha il seguente significato: in rosso le persone che DEVONO interagire prima possibile con la docente e collaboratrici a ricevimento studenti.. In arancione

Contestualmente si devono rinforzare i sistemi delle cure primarie e territoriali, il rapporto ospedale-territorio e la rete dei servizi sociali locali attraverso una

In occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini svoltasi dall’11 al 13 maggio 2012 a Bolzano, la Croce Rossa della Provincia Autonoma di Bolzano ha fornito il proprio supporto alla

In occasione della rivalutazione decorrente dal 1° luglio 2014 per i settori industria, agricoltura, medici radiologi e i tecnici sanitari di radiologia medica autonomi,

Per l’anno 2018, la rivalutazione delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale - nel settore industria, compreso il settore marittimo,

In occasione della rivalutazione con decorrenza dal 1° luglio 2020 per i settori industria, compreso il settore marittimo e agricoltura, la Direzione centrale per l’organizzazione