E’ anche per merito delle persone menzionate che è stato possibile

I RINGRAZIAMENTI

La dedica ai miei genitori nasce dalla consapevolezza che senza il loro sostegno materiale – oltre che morale – questo lavoro probabilmente sarebbe stato manchevole di molte delle sue pagine più originali, scritte grazie alla documentazione reperita in Argentina; qui, senza il loro appoggio non avrei mai potuto avere, infatti, la serenità economica e mentale per lavorare al meglio delle mie capacità.

Non meno importanti sono i debiti morali che ho contratto con alcune delle persone che ho incontrato in questi tre anni di lavoro. Un ringraziamento sentito va ai funzionari dell’Archivio di Stato di Enna, al Presidente e ai membri del Consiglio del Dottorato in Geopolitica, dell’Università di Pisa, che con professionalità hanno agevolato il mio lavoro di ricerca. Di molti degli spunti più interessanti sono debitrice col professore Emilio Franzina, che sia attraverso le sue opere e sia per mezzo di pazienti suggerimenti personali si è rivelato prezioso in molte occasioni. Le persone senza le quali, invece, non avrei mai intrapreso questo percorso sono il dottore Antonio Muratore – che in un caldo pomeriggio siciliano mi diede l’idea del tema di ricerca – e il professore Vittorio Salvadorini, che mi ha insegnato che la forza di volontà e, quindi, il lavoro serio e costante, sono l’unico rimedio contro gli ostacoli e le difficoltà che si possono incontrare in questo tipo di lavoro. Un ringraziamento particolare va, anche, alla professoressa Laura Moro Rigoni e alla sua famiglia, per avermi accolta nella loro casa in Argentina e avermi offerto tutto il sostegno di cui avevo bisogno, quando la nostalgia per l’Italia si faceva più forte. Infine, un sincero e autentico grazie va ad un amico in particolare – il dottore Alessandro Todaro – per avermi sollecitata a pensare che le frustrazioni e lo sconforto di pochi momenti non potevano bastare a rinunciare ad una passione così forte, come quella per la ricerca.

E’ anche per merito delle persone menzionate che è stato possibile

portare a termine questo lavoro; delle sue mancanze e dei suoi difetti,

invece, l’autrice è da ritenersi l’unica responsabile.