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Uccisa con una coltellata alla gola e poi gettata in un pozzo

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Academic year: 2022

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Uccisa con una coltellata alla gola e poi gettata in un pozzo

Uccisa con un coltellata alla gola, poi avvolta in una coperta e inserita in un sacco dell’immondizia per poi essere gettata in un pozzo di acque nere non lontano da una casa diroccata in via Fontanelle, nelle campagne tra Poggiomarino (Napoli) e San Valentino Torio. Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, avrebbe perso la vita così Luana Rainone, la 31enne, originaria di Sarno, ma residente a San Valentino Torio, madre di una bambina, che aveva fatto perdere le proprie tracce il 23 luglio scorso, poco dopo le 14. Il riconoscimento sarebbe avvenuto grazie ad un vistoso tatuaggio che aveva sulla

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spalla. Gli inquirenti ipotizzano che l’omicidio possa essersi c o n s u m a t o n e l l e o r e s u c c e s s i v e a l l a s c o m p a r s a e , probabilmente, per motivi passionali. Sul suo corpo, sarà eseguita, questa mattina, l’autopsia, affidata al medico legale Giuseppe Consalvo, che potrà chiarire ulteriori contorni della vicenda. La procura di Nocera Inferiore, in queste settimane, ha battuto ogni pista. Fino ad arrivare al 34enne Nicola del Sorbo, originario di Poggiomarino. L’uomo per un periodo aveva vissuto ad Angri per poi ritrasferirsi nella città Natale dove viveva in un’abitazione di fortuna.

L’uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità davanti agli investigatori. Stando a quanto si apprende, sarebbe stato lui a condurre, poco prima dell’alba di ieri, i carabinieri e il sostituto procuratore, titolare del fascicolo investigativo, sul luogo dove avrebbe nascosto il cadavere, facendo ritrovare anche l’arma utilizzata. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nella stessa mattinata di ieri è stato trasferito presso la casa circondariale di Salerno dove è a disposizione del magistrato titolare dell’inchiesta. A Nicola Del Sorbio gli investigatori sono arrivati dopo aver raccolto numerose testimonianze e acquisito i tabulati telefonici della donna. Non è da escludere che l’uomo potesse avere una relazione con la vittima e che il giorno della scomparsa di Luana Rainone i due si siano incontrati e che l’omicidio possa essere l’epilogo di una violenta lite. Discussione che potrebbe essere scoppiata dopo che la donna ha comunicato all’uomo di voler troncare la relazione. Queste, al momento restano delle ipotesi da verificare nelle prossime ore e che devono trovare riscontro nelle indagini dei carabinieri. Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, in un messaggio affidato ai social, ricorda Luana Rainone come “una giovane donna, una giovane mamma” che è stata “vittima di una inaudita violenza”. Esprimendo vicinanza alla famiglia, rivolge “un pensiero particolare alla figlioletta, privata dell’amore della madre nel suo percorso di crescita e di vita” e auspica che “che la giustizia faccia il suo corso e condanni alla massima pena prevista chi ha

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spezzato questa giovane vita”. Il primo cittadino di San Valentino Torio, Michele Strianese, invece, ha annullato il concerto del maestro Avitabile in programma lunedì prossimo e tutte le manifestazioni pubbliche, tra cui quelle elettorali, fino al giorno dei funerali, quando sarà dichiarato anche il lutto cittadino. Questa sera alle 20, con partenza dal Palazzo di Città, l’Amministrazione comunale ha organizzato una fiaccolata anche per condannare ogni forma di violenza sulle donne. Per Strianese, che è anche presidente della Provincia di Salerno, quanto accaduto “sconvolge i nostri cuori e le nostre menti rispetto al quale bisogna stare solo in silenzio e in meditazione”..

Strianese parla già da Presidente “Priorità evitare il dissesto finanziario”

Erika Noschese

Per il dopo Canfora, il centro sinistra punta tutto su Michele Strianese, primo cittadino di San Valentino Torio. Tra i suoi obiettivi, qualora conquistasse lo scranno più alto di Palazzo Sant’Agostino, le strade, l’edilizia scolastica e riprendere l’ente provinciale dal pre dissesto in cui versa attualmente.

Sindaco, lei è il nome scelto dal centro sinistra per le elezioni provinciali. Una bella responsabilità.

«Si, sicuramente una bella responsabilità ma sono già consigliere uscente quindi ho lavorato già due anni in Provincia per il centro sinistra».

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Una provincia attualmente in dissesto. Come se lo immagina il dopo Canfora?

«Non è in dissesto ma in pre dissesto. E’ una fase diversa dal punto di vista normativo. Abbiamo approvato già il piano d’equilibro e stiamo aspettando il beneplacito della Corte dei Conti e del Ministero delle Finanza. Ci auguriamo di evitare il dissesto con l’approvazione da parte di questi enti del Piano di riequilibrio finanziario decennale».

La scelta era tra lei ed il sindaco di Cava de’ Tirreni, Servalli. All’unanimità è stato fatto il suo nome.

«Si, siamo usciti all’unanimità nonostante ci fossero anche altre candidature ma poi anche Enzo (Servalli ndr) e qualche altro candidato hanno fatto un passo indietro per l’unità del partito, senza polemiche perchè la proposta della segreteria provinciale è stata sul mio nome e gli altri hanno condiviso».

A proposito di unità del partito, lo stesso governatore ha lanciato un messaggio diretto al consigliere regionale del Psi nonchè segretario del partito, Enzo Maraio, affinché si vada compatti verso queste elezioni provinciali.

«Assolutamente si ma siamo già uniti. I socialisti ci aiuteranno e ci voteranno, così come gli amici dell’assessore Corrado Matera, i moderati di centro si stanno già attivando e siamo già a lavoro; ci voteranno gli amici di PiùEuropa, gli amici della sinistra più estrema. Stiamo unendo sul mio nome e su questo progetto territoriale anche altri riferimenti politici del centro sinistra».

Cosa bisognerebbe cambiare dell’operato di Canfora e cosa invece seguire?

«Bisogna seguire le cose così come fatto fino ad adesso; dare continuità all’azione amministrativa; bisogna attivarsi ancor di più sulla manutenzione delle strade provinciali, dell’edilizia scolastica, sul ciclo dei rifiuti che rimane non

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tanto una competenza ma comunque un impegno della Provincia perchè lo Stir di Battipaglia è ancora gestito da una società della Provincia anche se in liquidazione, EcoAmbiente Salerno.

Queste sono le nostre priorità».

Teme il nome che avanzerà il centro destra? Il governatore sembra già considerarlo nuovo presidente della Provincia.

«Io non saprei con chi confrontarmi ancora. Questo dimostra tutta la difficoltà del centro destra, non c’è un progetto territoriale, a differenza nostra e quindi per adesso andiamo avanti con grande rispetto di tutti e di chi sarà il candidato del centro destra ma il fatto che siano arrivati all’ultimo minuto senza avere un candidato è già una prova di debolezza».

Fasano vuole la Guarino Fi, la lista è incompleta

di Andrea Pellegrino

Forza Italia è ancora alle prese con la lista regionale.

All’appello mancherebbero cinque persone ed il rischio di restare a bocca asciutta è abbastanza concreto. Al momento le candidature certe sono quelle di Monica Paolino, Valentino Di Brizzi, Sonia Senatore e Gigi Casciello. Per il resto è tutto in alto mare, tra trattative, incontri e promesse. Enzo Fasano, attuale commissario provinciale di Forza Italia vorrebbe il colpo a sorpresa. E spera soprattutto che Carmen Guarino non trovi posto nella coalizione di Vincenzo De Luca.

Il senatore, infatti, avrebbe riallacciato i rapporti con la direttrice di Rete Solidale, da mesi ormai in piena campagna elettorale. Guarino, che avrebbe già rifiutato un precedente invito forzista, attende e spera ancora in una candidatura

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democrat, con il supporto di Andrea Cozzolino. Ma Fasano pare voglia tentare fino alla fine.

Nessuna riserva sciolta da Attilio Pierro, l’ex assessore provinciale, ed ex Fratelli d’Italia, che Forza Italia vorrebbe in lista per coprire la zona sud del salernitano. Ma al momento il consigliere provinciale ancora non avrebbe dato il suo via libera. Trattative in corso anche con Enzo Pasca di Vallo della Lucania. Il tutto mentre si cercano di capire le mosse della senatrice Eva Longo che ancora si deve esprimere sulla composizione della lista azzurra.

La carfagna detta la linea

Mara Carfagna, intanto, dalla sua contesta i sindaci candidati. Ed in particolare coloro che hanno avviato la procedura per la decadenza. Il deputato afferma che «saremo lontani da questi sette sindaci campani». Seppur nella lista di Fratelli d’Italia ci sia Nunzio Carpentieri – sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino – che così come Alfieri e Russomando (Pd) ha utilizzato lo stesso sistema per candidarsi. «Questo ingarbugliato percorso – contesta la Carfagna – nasce per aggirare la citata legge varata dal Consiglio Regionale, che impone ai primi cittadini di scegliere: o si è sindaci, o si è candidati, una scelta di chiarezza verso i cittadini. La riflessione che impone questa vicenda è: quale è il rispetto che hanno queste persone per la politica? Per gli incarichi che rivestono? Ma soprattutto che peso hanno i voti e quindi la conseguente fiducia che hanno ricevuto dai loro elettori? Dove sono finite l’etica e la legalità?». E, concludendo, «ma soprattutto, in questa vicenda, dove è finita la voce di Renzi il rottamatore? Nel M e z z o g i o r n o i l P r e s i d e n t e d e l C o n s i g l i o e i l “ s u o decisionismo” sono dei corpi estranei. E lui se ne lava le mani, fa finta di non vedere e non sentire. Renzi già con il caso De Luca ha asfaltato “alcune” regole. E noi, da garantisti, ci sforziamo di comprenderlo. In questo caso però il cuore del problema è differente: la politica dovrebbe dare un segno concreto di serietà. Che ne dici Matteo, vogliamo

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chiudere definitivamente la stagione della doppia morale e dei due pesi e delle due misure?».

Gli alleati

Sviluppi intanto nelle altre liste della coalizione che sarà a sostegno di Stefano Caldoro. A quanto pare Clemente Mastella sia intenzionato a ritornare all’idea originaria: ossia quella di riproporre una propria lista, semmai in accordo con Enzo Rivellini. Così pare che nell’ultime ore sia tramontata l’ipotesi di accordo con il Nuovo Centro destra di Alfano.

Per ora l’uomo di punta di Clemente Mastella nel salernitano resta Pasquale Citro, seppur l’imprenditore di Nocera Inferiore pare che sia corteggiato dalla civica “Caldoro Presidente” che è in trattativa, tra l’altro, anche con il sindaco di San Valentino Torio Felice Luminello e con il presidente del mercato ortofrutticolo Enzo Paolillo.

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