Proposta da Marisa
La ricetta che intendo proporVi e che mi vede, tra gli ingredienti, la “protagonista”, ha bisogno di una mia breve presentazione affinché possa essere gustata al meglio e lasci in bocca quel retrogusto di semplicità e amore con cui deve essere preparata.
La “protagonista” sono io: la nocciola tonda e gentile delle Langhe; con le mie consorelle (anche loro un po’ tondette …) vivo in un piccolo appezzamento di una piccola frazione di un piccolo paese dell’astigiano.
Da circa 16 anni, le mie piante (ormai un po’ “vecchiotte”) sono curate da due bizzarri personaggi (un uomo e una donna), venuti dalla città e che in questo angolo del mondo hanno portato la loro dimora.
La loro sensibilità ed insaziabile curiosità ha fatto sì che riscoprissero vecchie saggezze contadine, ormai perdute nei meandri di un insostenibile sviluppo, e le sperimentassero nella coltivazione e cura del loro piccolo pezzo di terra e, quindi, su noi stesse.
Grazie a loro, la vita per noi è finalmente cambiata: “non più” intossicazioni ed aria malsana a causa dello smisurato utilizzo di disseccanti e diserbanti per
sconfiggere le malerbe e i nostri giovani germogli, “non più” fastidiosi ed assordanti rumori di diaboliche motoseghe, “non più” la nostra vendita e trasformazione ad industrie dolciarie con la triste conseguenza di essere scambiate per nocciole “turche” meno gustose e saporite, forse per i troppi chilometri percorsi !
Il loro rispetto e sensibilità per la natura ed i suoi cicli vitali, ha determinato il loro
apprezzamento per tutto ciò che noi possiamo offrire, anche nelle annate di scarsa produzione, cercando di esaltare le nostre peculiari qualità nella continua ricerca ed elaborazione di ricette culinarie.
Una di queste è il frutto di sapienti sperimentazioni (qualche volta un po’ ardite !) che spaziano dal dolce al salato e si accompagnano sempre con ingredienti accuratamente scelti.
Provare per credere !!!