Workshop
Confronto aperto in infettivologia
Infezioni fungine
Esperienze a confronto Caso clinico
Legnano ,17/10/2014 Anna Calcagno UO Oncologia
Caso Clinico
Uomo di 63 anni
Professione: medico Non fumo né alcool
Anamnesi familiare: nulla di rilevante
Anamnesi patologica remota non oncologica:negativa
Anamnesi oncologica (1):
2010: riscontro di ADC del retto localmente avanzato che viene trattato con chemio-
radioterapia neoadiuvante ( capecitabina + RT 50.4 Gy).
Intervento di resezione anteriore bassa del retto con anastomosi colo-anale : ypT3pN1a (1/25)
Successiva chemioterapia secondo schema FOLFOX per 7 cicli e XELOX per 2 (dopo
rimozione del port-a-cath per infezione)
Anamnesi oncologica (2):
10/2011: resezione epatica del IV segmento per metastasi da ADC
07/2012: escissione di noduli pericicatriziali:
metastasi dei tessuti molli di ADC compatibile con origine colica
10/2012: relaparotomia per recidiva pelvica e successivo trattamento chemioterapico
con bevacizumab+FOLFIRI sino al 10/2013 ( riposizionato port a cath)
Anamnesi oncologica (3):
11/13: amputazione addomino-perineale ed exeresi di noduli della parete : ADC
intestinale ( ypT3) con margini presi e noduli metastatici
12/13: riscontro di idronefrosi sx per cui si tenta posizionamento di stent ureterale in cistoscopia che risulta infruttuoso e quindi viene confezionata pielostomia percutanea sx e successivamente stent sx
Anamnesi patologica prossima (1):
7/3/2014: riscontro ecografico di idronefrosi bilaterale confermata alla TAC eseguita il 28/3:
…...Reni in sede, regolari per dimensioni e spessore parenchimale.
Modica calicopielectasia sn in presenza di stent ureterale con estremi localizzati a livello di pelvi renale e di vescica.
Ipoperfuso il rene dx, riconoscendosi lieve distensione calico- pielo-ureterale; l'uretere si segue modicamente dilatato fino all'imbocco pelvico ove si perde nel contesto di tessuto solido strutturalmente disomogeneo con estensione nel piano
trasverso di circa 25mm. L'uretere di sn, nel tratto pelvico, risulta avvolto da ampio tessuto solido, disomogeneo, a tratti indissociabile dal profilo anteriore del muscolo psoas ed esteso fino a ridosso della vescica...
Anamnesi patologica prossima (2):
In data 31/3/2014 giunge in PS per
iperpiressia (39°C) ed insufficienza renale acuta
esami all'ingresso:
S--UREA 96 > mg/dL 10 - 50 S--CREATININA 6.61 > mg/dL 0.75 - 1.25 S--BICARBONATO 19 < mmol/L 22 - 29 S--PROTEINA C REATTIVA 34.6 mg/dL fino a 0.7 Leucociti 8.80 10^3/μL 4.00 - 10.00 Emoglobina 9.7 < g/dL 14.0 – 18.0 Neutrofili 89%
Ricovero in UO Urologia:
1/ 4/2014:eseguita nefrostomia percutanea destra con decremento dei valori di
creatininemia (<2)
Viene impostata terapia antibiotica con
ceftazidima 1 g per 3 ev e dal 5/4/2014: visto persistere dell'iperpiressia con brivido inizia
piperacillina+tazobactam ( 4,5 g x 3 poi 2,5 g x 3) teicoplanina ( 600 mg poi 400 mg)
Esegue esami colturali da vena periferica e port a cath in data 5/4
Cosa fare visto il persistere dell'iperpiressia?
Modificare trattamento antibiotico
Sospendere tutta la terapia antibiotica e ripetere colture
Introdurre un antimicotico
8/4/2014 Trasferito in UO Oncologia:
Visto persistere dell' iperpiressia, in attesa dell'esito dell'emocoltura, inizia terapia empirica con
ECHINOCANDINA
Terapia empirica in pazienti con fattori di rischio
( consensus italiana2013)
Somministrazione di antifungini in caso di febbre persistente dopo terapia
antibatterica e sintomi compatibili
Terapia di prima linea: ECHINOCANDINA - attività fungicida
- agisce anche su ceppi nel biofilm
- agisce sui ceppi fluconazolo resistenti - buon profilo di sicurezza
Candidiasi invasive
Mortalità 40-75%
La mortalità per candidemia correla con il tempo di inizio della terapia
In passato candida albicans era la più
frequente mentre recentemente si è avuto un aumento delle specie non albicans
soprattutto nei pazienti ricoverati in
rianimazione e in quelli oncoematologici
Fattori di rischio per le candidiasi (1)
Ricovero in terapia intensiva
Trapianto d'organo
Malattie onco-ematologiche
Terapie immunosoppressive ed steroidea
Interventi chirurgici (soprattutto chirurgia addominale)
Neutropenia
Insufficienza renale ( emodialisi)
Diabete mellito
Fattori di rischio per la candidiasi ( 2)
Nutrizione parenterale e cateteri venosi a permanenza
Colonizzazione di più siti
Antibioticoterapia prolungata
Storia di pregressa infezione da candida
EMOCOLTURA del 5/4/14 ( giunge esito il 9/4)
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE:Candida albicans
ANTIBIOTICI MIC
5 FLUOROCITOSINA 0.06 S AMFOTERICINA 0.25 S ANIDULAFUNGINA 0.15 S FLUCONAZOLO 0.5 S ITRACONAZOLO 0.12 S MI-CASPOFUNGINA 0.06 S MICAFUNGINA 0.008 S VORICONAZOLO 0.008 S S=Sensibile, R=Resistente, I=Intermedio
Diagnosi dell'infezione da candida
GOLD STANDARD: EMOCOLTURA
Emocoltura è negativa nel 50% perchè le cellule vitali di candida vengono
rapidamente eliminate dal torrente circolatorio
Effettuare almeno 2 emocolture
Necessita di almeno 24-48 ore di coltura
Bisogna eseguire altri accertamenti ?
RX TORACE
FONDO OCULARE
ECOCARDIOGRAMMA
Ulteriori accertamenti
Eseguire ecocardiografia quando persista emocoltura positiva dopo 96 ore dall' inizio della terapia antimicotica per escludere
endocardite (controllare per 6 mesi:
endocardite da candida è tardiva)
Eseguire esame del fondo oculare in tutti i pazienti per escludere la presenza di
corioretinite ed endolftalmite: in caso di infezione oculare usare VORICONAZOLO
Emocolture positive da CVC e da periferico: cosa fare?
Sterilizzare il port a cath
Rimuovere il port a cath
Trattare con antimicotico per via
sistemica e mantenere il port a cath
chiuso
Infezione di catetere venoso centrale
Isolamento di uno stesso microrganismo (stesso fenotipo ed antibiogramma) sia
nella coltura eseguita da periferico che da centrale:
Carica più elevata nel campione da CVC
Crescita più rapida (120 ' nell'adulto) nel campione da CVC
Infezione di catetere venoso centrale
Se emocoltura positiva solo da CVC:
inconclusivo per infezione, possibile contaminazione durante la raccolta o colonizzazione del CVC
Se emocoltura positiva solo da periferico:
inconclusivo per infezione da CVC ma
suggestivo se positività a stafilococco aureo o candida in assenza di altre fonti di infezione
Emolculture negative: improbabile infezione da CVC
ANTIBIOTIC LOCK THERAPY (1)
E' metodo per sterilizzare il lume del catetere venoso
In vitro : stabilità dell'antibiotico ad alte concentrazioni per un tempo prolungato
In vivo: si espone il microrganismo ad elevati livelli di antibiotico (1-10 mg/ml) e si
riescono quindi ad uccidere batteri presenti nel biofilm
ANTIBIOTIC LOCK THERAPY (2)
Assenza si segni di infezione 'esterni'
Mai da sola ma associata a terapia sistemica
Sostituire antibiotico ogni 12 ore
Rimozione del CVC è raccomandata se infezione da S.Aureus o Candida spp
Rimuovere CVC nei portatori di protesi valvolari cardiache
ANTIBIOTIC LOCK THERAPY (3)
Rimuovere comunque nei pazienti instabili clinicamente ( betteriemia dopo 48 ore di terapia adeguata, sepsi)
Il trattamento va protratto per 7-14 giorni
Nelle forme batteriche guarigione in 80%
(soprattutto per infezioni da Staph.
Epidermidis)
Nelle forme micotiche : fallimento nel 70%
ANTIBIOTIC LOCK THERAPY (4)
Antibiotico va miscelato con eparina (50- 100U) o soluzione fisiologica
Va riempito tutto il serbatoio ( 2-5 ml)
Sostituire ogni 12 ore e mantenere per almeno 2-3 ore chiuso il catetere se
necessario per altre infusioni
Controindicazioni: allergia ad antibiotico ed eparina
SCHEMI DI ANTIBIOTIC LOCK THERAPY
Batteri gram +
(stafilococci, enterococchi)
60%
Vancomicina 10 mg/ml
Batteri gram – (enterobatteri, pseudomonas)
25%
Ceftazidime 25 mg/ml Amikacina 10 mg/ml Ciprofloxacina 2 mg/ml
Candida
15%
Echinocandina
TRATTAMENTO SISTEMICO
Almeno 14 giorni dopo emocoltura negativa o risoluzione clinica
De-escalation da echinocandina a
fluconazolo se ceppo isolato sia sensibile o condizioni cliniche stabili
Nelle infezioni del SNC utilizzare
VORICONAZOLO o AMFOTERICINA B
TRATTAMENTO SISTEMICO
In caso di infezioni 'profonde' proseguire trattamento
Quando ci sia coinvolgimento di protesi dovrebbero essere rimossi
Ricovero UO Oncologica :
12/4:in considerazione dell'esito
dell'antibiogramma , in accordo con specialista infettivologo, si applica 'de-escalation' passando a FLUCONAZOLO e sospendendo terapia
antibiotica.
Essendo positiva l'emocoltura eseguita da port a cath in data 13/4 si rimuove
Dal 16/4: apirettico e decremento dei valori di PCR
Prosegue trattamento con FLUCONAZOLO ( 400 mg/dì) sino al 28/4