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Densità abitativa nelle Province della Regione Sardegna nel 2005

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(1)

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001

fonte: Istat

Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal 1991 al 2001

fonte: elaborazione dei dati Istat

Nei dieci anni intercorsi tra le ultime due rilevazioni campionarie la popolazione residente in Sardegna non ha subito sensibili variazioni facendo registrare un decremento complessivo del -1%.

Tutte le province, ad eccezione del Cagliaritano (+1,4%) e di Olbia-Tempio (+5%) hanno fatto segnare variazioni negative. Tra queste la nuova provincia di Carbonia-Iglesias si distingue con il decremento demografico maggiore pari al -5,6%.

Gli abitanti della provincia, che comprende 23 comuni tutti in precedenza appartenenti alla provincia di Cagliari, sono passati dalle 139.667 unità del 1991 a 131.890 del 2001.

La popolazione provinciale nel 2001 rappresenta il 7,9% della popolazione regionale pari a 1.631.880 unità.

Carbonia-Iglesias è terzultima tra le province seguita soltanto dal Medio Campidano e dall’Ogliastra.

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Legenda Popolazione 2001

58389 58390 - 105400 105401 - 167971 167972 - 322326 322327 - 543310

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Legenda Variaz. % pop.91-01

-5,6 -5,5 - -4,0 -3,9 - 0,0 0,1 - 1,4 1,5 - 5,0

(2)

TAV. 2 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2005

fonte: Istat

Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal 2001 al 2005

fonte: elaborazione dei dati Istat

Tra il 2001 e il 2005 i residenti nell’isola sono aumentati dell’1,5% passando da 1.631.880 a 1.655.677. Nonostante il segno positivo e l’inversione di tendenza rispetto al decennio precedente, il tasso medio di crescita annuale è stato contenuto e pari a +0,4%.

La provincia di Carbonia-Iglesias ha continuato a spopolarsi, facendo segnare in quattro anni, una riduzione percentuale pari a -0,4%, insieme a Nuoro (-1,1%), l’Ogliastra (-0,6%) e il Medio Campidano (-1,3%).

Nel 2005 i residenti nella provincia di Carbonia-Iglesias sono 131.417, pari all’8% del totale regionale. Carbonia- Iglesias è la terzultima provincia e precede il Medio Campidano con 104.055 abitanti e l’Ogliastra con 58.048.

La provincia più popolosa è Cagliari con 553.101 residenti. A seguire la provincia di Sassari con 332.600, Oristano con 168.582, Nuoro con 162.424, e Olbia- Tempio con 145.450.

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Legenda Popolazione 2005

58048 58049 - 104055 104056 - 168582 168583 - 332600 332601 - 553101

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Legenda Variaz. % pop. 01-05

-1,3 - -1,1 -1,0 - 0,0 0,1 - 1,8 1,9 - 3,2 3,3 - 5,1

(3)

Densità abitativa nelle Province della Regione Sardegna nel 2005

fonte: Unioncamere

Variazione percentuale della densità abitativa nelle Province della Regione Sardegna tra il 2001 e il 2005

fonte: elaborazione dati Unioncamere e Istat

La densità abitativa regionale, in modesto aumento dal 2001 al 2005 (67,74 ab./kmq nel 2001 e 68,73 ab./kmq nel 2005) è molto bassa se confrontata con il dato medio italiano (195 ab./kmq nel 2005).

La provincia di Carbonia-Iglesias, pur con una densità molto bassa rispetto al dato nazionale, è la seconda più densamente popolata della regione:

87,9 ab./kmq nel 2005, dopo solo la provincia di Cagliari con 121,0 ab./kmq.

Seguono Sassari con 77,7 ab./kmq, il Medio Campidano con 68,6 ab./kmq, Oristano con 55,5 ab./kmq, Nuoro con 41,3 ab./kmq, Olbia-Tempio con 42,8 ab./kmq e l’Ogliastra con 31,3 ab./kmq.

La variazione della densità abitativa rispetto al 2001 segue di pari passo, come è ovvio, quella della popolazione residente.

Le province caratterizzate da una riduzione della densità abitativa sono le stesse in cui è diminuita la popolazione:

Carbonia-Iglesias (-0,4%), Medio Campidano (-1,3%), Nuoro (-1,1%), Ogliastra (-0,6%). Variazioni positive a Cagliari (+1,8%), Sassari (+3,2%), Oristano (+0,4%) e Olbia-Tempio (+5,1%).

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Legenda Densità abitativa 2005

31,3 31,4 - 42,8 42,9 - 68,6 68,7 - 87,9 88,0 - 121,0

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Legenda Variaz. % dens. 01-05

-1,3 - -1,1 -1,0 - -0,4 -0,3 - 0,0 0,1 - 3,2 3,3 - 5,1

(4)

TAV. 4

Indice di dipendenza strutturale nelle Province della Regione Sardegna (2004)

fonte: Unioncamere

Indice di dipendenza giovanile nelle Province della Regione Sardegna (2004)

fonte: Unioncamere

L’indice di dipendenza strutturale e l’indice di dipendenza giovanile misurano l’incidenza della popolazione non attiva su quella attiva. Il primo, in particolare, considera sia i giovani che gli anziani, mentre con il secondo viene valutata soltanto l’incidenza della classe giovanile.

L’indice di dipendenza strutturale per la provincia di Carbonia-Iglesias (rapporto percentuale tra la popolazione di 0-14 anni e >=65 anni e la popolazione di 15- 64 anni) vale 42,0, ovvero la popolazione non attiva è 42 volte quella attiva. La provincia è terzultima nella Regione con un’incidenza delle classi non attive inferiore alla media regionale di 43,4.

Le province con l’indice più elevato sono Oristano, e Nuoro con 48,0 e 47,6 rispettivamente mentre il valore più basso è quello di Cagliari con 40,3.

L’indice di dipendenza giovanile - rapporto percentuale tra la popolazione giovane (0-14 anni) e quella attiva (15- 64 anni) – per la Sardegna vale 18,8.

Nella provincia di Carbonia-Iglesias l’incidenza dei giovani sulla popolazione attiva è la più bassa di tutta la regione.

Si registra, infatti, l’indice più piccolo pari a 1,72.

I valori più alti in ambito regionale sono nella provincia di Nuoro con 20,8, nell’Ogliastra con 20,3, ad Olbia-Tempio con 19,27 e a Sassari con 19,14.

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Legenda

Indice dipendenza strutturale 40,3

40,4 - 42,0 42,1 - 44,8 44,9 - 47,2 47,3 - 48,0

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Legenda

Indice dipendenza giovanile 17,2

17,3 - 18,3 18,4 - 18,5 18,6 - 19,3 19,4 - 20,8

(5)

Indice di dipendenza degli anziani nelle Province della Regione Sardegna (2004)

fonte: Unioncamere

Indice di vecchiaia nelle Province della Regione Sardegna (2004)

fonte: Unioncamere

La provincia di Carbonia-Iglesias è terzultima rispetto all’indice di dipendenza degli anziani, rapporto percentuale tra la popolazione con 65 anni e più e la popolazione in età attiva.

L’indice provinciale è pari a 24,8 contro il dato regionale di 25,5.

Il peso degli anziani è inferiore alla media sarda anche a Sassari (25,3), Olbia-Tempio (22,4) e Cagliari (22,1).

Nelle restanti altre province il valore regionale viene superato: Oristano con 29,5, Ogliastra con 26,9, Nuoro con 26,8, Medio Campidano con 26,5.

L’altro indicatore che valuta la consistenza della parte più anziana della popolazione è l’indice di vecchiaia.

In questo caso il rapporto è calcolato rispetto alla popolazione giovane con età tra 0 e 14 anni.

La media regionale vale 135,0 e la provincia di Carbonia-Iglesias la supera con il valore di 144,0. Il valore maggiore è relativo ad Oristano con 159,0 seguito dal Medio Campidano con 145,0.

L’indice di vecchiaia è inferiore alla media in Ogliastra dove vale 144,0 in provincia di Sassari con 132,0, Nuoro con 129,0, Cagliari con 121,0 e Olbia- Tempio con 116,2.

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Legenda

Indice dipendenza anziani 22,1 - 22,4

22,5 - 24,8 24,9 - 25,3 25,4 - 26,9 27,0 - 29,5

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Legenda Indice vecchiaia

116,2 116,3 - 121,0 121,1 - 132,4 132,5 - 144,9 145,0 - 159,0

(6)

TAV. 6 Indice di struttura nelle Province della Regione Sardegna (2004)

fonte: Unioncamere

Indice di ricambio nelle Province della Regione Sardegna (2004)

fonte: Unioncamere

L’indice di struttura è dato dal rapporto percentuale tra la popolazione nella fascia di età compresa tra i 40 e i 64 anni e la popolazione tra i 15 e i 39 anni.

La provincia di Carbonia-Iglesias fa registrare il valore più elevato di tutta la regione pari a 105,1, sensibilmente superiore alla media sarda che vale 95,9. Al secondo posto si trova la provincia di Oristano con 98,5.

L’indice è invece al di sotto del valore regionale in tutte le altre province:

Olbia-Tempio (95,4), Nuoro (95,1), Cagliari (94,8), Sassari (94,4), Medio Campidano (93,8) e Ogliastra (90,2).

L’ultimo indicatore per l’analisi della struttura per età della popolazione è l’indice di ricambio, definito come rapporto percentuale tra la popolazione tra i 60 e i 64 anni e quella tra i 15 e i 19 anni.

Il valore medio regionale di 102,2 viene superato in provincia di Oristano (109,3), Olbia-Tempio (109,2), Sassari (106,7) e Cagliari (106,2).

L’indice di ricambio è invece al di sotto del dato regionale a Nuoro (99,4), Medio Campidano (97,3) e Ogliastra (91,9).

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Legenda Indice struttura

90,2 90,3 - 94,4 94,5 - 95,4 95,5 - 98,5 98,6 - 105,1

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Legenda Indice ricambio

91,9 92,0 - 97,3 97,4 - 99,4 99,5 - 106,7 106,8 - 109,3

(7)

Tasso di disoccupazione nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: Istat

Addetti nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: Istat

La condizione occupazionale della provincia di Carbonia-Iglesias non è certamente positiva come testimonia il valore del tasso di disoccupazione più elevato fatto registrare nell’isola. Il valore provinciale è, infatti, pari a 27 (contro 21,6 regionale e 11,6 italiano) e colloca la provincia in testa alla classifica delle province sarde. In generale la situazione è peggiore nelle province meridionali (Ogliastra e Cagliari: 23,5, Medio Campidano: 22,6) e più positiva nel centro-nord Sardegna (Oristano: 21,5, Sassari: 21,3, Nuoro:

20,5, Olbia-Tempio: 18,0).

Gli addetti censiti dall’Istat nel 2001 nella provincia di Carbonia-Iglesias sono 29.474 e rappresentano poco meno del 7% del totale regionale (425.685 addetti). La maggiore concentrazione di addetti si ha in provincia di Cagliari che con 162.805 unità totalizza il 38% del totale sardo. La seconda provincia per numerosità è Sassari con 82.097 pari al 19% seguita da Olbia-Tempio con 43.018 (10%), Nuoro con 41.235 (10%), Oristano con 35.264 (8%), dal Medio Campidano con 19.850 (5%) e dall’Ogliastra con 11.942 (3%).

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Legenda Tasso disoccupazione

18,0 18,1 - 20,5 20,6 - 21,5 21,6 - 23,5 23,6 - 27,0

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Legenda Addetti 2001

11942 - 19850 19851 - 35264 35265 - 43018 43019 - 82097 82098 - 162805

(8)

TAV. 8 Indice di Uso del Suolo nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

La prevalente destinazione d’uso delle province può essere analizzata attraverso l’indice di uso del suolo, ottenuto come rapporto tra la popolazione residente e la somma di questa e degli addetti.

Il valore dell’indice individua la funzione predominante del territorio, residenziale o lavorativa:

o I_US<0,50 destinazione d’uso prevalentemente lavorativa;

o I_US=0,50 equilibrio tra destinazione d’uso lavorativa e residenziale;

o I_US>0,50 destinazione d’uso prevalentemente residenziale.

L’indice di uso del suolo può essere facilmente messo in relazione con la mobilità. Una spiccata funzione residenziale indica, infatti, una maggiore predisposizione alla generazione degli spostamenti.

Viceversa quando la funzione lavorativa è prevalente ci si attende una maggiore capacità di attrarre spostamenti.

Tutte le province hanno un indice maggiore di 0,7. Il valore più elevato è relativo al Medio Campidano con 0,84, seguito dall’Ogliastra e Oristano con 0,83, e da Carbonia-Iglesias con 0,82. Le province di Nuoro e Sassari si attestano a 0,80 mentre i valori più bassi sono relativi a Cagliari con 0,77 e Olbia-Tempio con 0,76.

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Legenda Indice Uso del Suolo

0,76 0,77 0,78 - 0,80 0,81 - 0,83 0,84

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Spostamenti interprovinciali per lavoro e studio generati dalle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: Istat

Spostamenti interprovinciali per lavoro e studio attratti dalle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: Istat

Sono circa 28.000 gli spostamenti pendolari interprovinciali che vengono realizzati ogni giorno in Sardegna. La rilevazione della mobilità pendolare, ovvero degli spostamenti per raggiungere il luoghi abituali di lavoro e studio, è avvenuta nel corso del Censimento della Popolazione realizzato nel 2001 dall’Istat.

In figura sono rappresentati i viaggi pendolari interprovinciali (effettuati con qualsiasi mezzo e in qualsiasi orario) generati e attratti dalle otto province.

La provincia di Carbonia-Iglesias si colloca in posizione intermedia tra le province sarde, quarta con 3.950 spostamenti generati. Il maggior numero di viaggi interprovinciali hanno origine nel Medio Campidano che con 8.474 spostamenti si stacca nettamente dalle altre province. Al secondo posto si trova Cagliari con circa la metà degli spostamenti (4.603) seguita da Oristano con 4.178. Sassari è al quinto posto con 3.429. Sensibilmente inferiori i valori relativi a Nuoro (1.793), ad Olbia- Tempio (1.202) e all’Ogliastra (470).

Se si analizza la destinazione degli spostamenti emerge una netta concentrazione nella provincia di Cagliari che da sola attrae ben il 47%

del totale (13.195 spostamenti). A molta distanza si trovano la provincia di Nuoro con 3.246 spostamenti attratti, Olbia- Tempio con 2.682, il Medio Campidano con 2.660 e Oristano con 2.225.

La provincia di Carbonia-Iglesias è soltanto terzultima con 2.044 spostamenti attratti (pari al 7% del

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Legenda

Spostamenti Generati Istat 470

471 - 1793 1794 - 3429 3430 - 4603 4604 - 8474

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Legenda Spostamenti Attratti Istat

393 394 - 1654 1655 - 2225 2226 - 3246 3247 - 13195

(10)

TAV. 10 Ripartizione degli spostamenti generati dalle Province della Regione Sardegna per motivi di studio e di lavoro (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

Ripartizione degli spostamenti attratti dalle Province della Regione Sardegna per motivi di studio e di lavoro (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

Gli spostamenti per motivi di lavoro prevalgono rispetto a quelli per studio in tutte le province. In figura è rappresentata la ripartizione per motivo degli spostamenti complessivi (ovvero interprovinciali più intraprovinciali) generati e attratti da ciascuna provincia.

Il dato aggregato regionale fa segnare il 58% di spostamenti per lavoro e il 42%

per studio. I valori provinciali non si discostano molto da questi dati con l’eccezione della provincia di Olbia- Tempio nella quale la percentuale di spostamenti per lavoro è superiore alla media e rappresenta il 63% degli spostamenti generati e il 64% di quelli attratti. La percentuale di viaggi per studio è ovviamente inferiore al dato aggregato regionale ed è pari al 37%

per la generazione e al 36% per l’attrazione.

Nella provincia di Carbonia-Iglesias la ripartizione è uguale per gli spostamenti attratti e generati e in linea con il dato regionale e fa registrare il 56% di viaggi per lavoro e il 44% per studio.

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Legenda Spostamenti Generati Istat

470 471 - 1793 1794 - 3429 3430 - 4603 4604 - 8474

Motivo Spostamenti Generati Lavoro

Studio

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Legenda Spostamenti Attratti Istat

393 394 - 1654 1655 - 2225 2226 - 3246 3247 - 13195

Motivo Spostamenti Attratti Lavoro

Studio

(11)

Indice di generazione nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

Indice di attrazione nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

La figure al lato rappresentano l’indice di generazione (a sinistra) e l’indice di attrazione (a destra).

L’indice di generazione è ottenuto rapportando gli spostamenti pendolari interprovinciali con la popolazione residente e rappresenta quindi il numero medio di spostamenti pro-capite giornaliero. Ai valori più alti corrispondono i casi in cui i residenti in una certa provincia hanno una maggiore tendenza a lavorare o studiare in una provincia diversa. Come si può osservare dalla mappa Carbonia- Iglesias, con un indice pari a 0,03, è seconda dopo il Medio Campidano che si trova in testa con 0,08. In provincia di Oristano l’indice vale 0,02 (uguale al valore medio regionale) mentre in tutti gli altri casi è pari a 0,01.

Dal rapporto tra gli spostamenti interprovinciali attratti e generati si ottiene l’indice di attrazione che misura la propensione delle province ad attrarre o generare spostamenti da e verso le altre. Un valore superiore ad uno indica che si attraggono più spostamenti di quelli che si generano. Viceversa, un valore inferiore all’unità individua le province che generano più di quanto attraggono.

Cagliari è la provincia con il valore maggiore pari a 2,87, ovvero attrae un numero di spostamenti pari a quasi 3 volte quelli generati. A seguire si trova Olbia-Tempio con 2,23 e Nuoro con 1,81. Le altre hanno un ruolo generatore. Nella provincia di Carbonia- Iglesias, in particolare, l’indice vale 0,52.

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Legenda Indice di Generazione

0,01 0,02 0,03 0,08

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Legenda Indice di Attrazione

0,31 - 0,50 0,52 - 0,84 1,81 - 2,23 2,24 - 2,87

(12)

TAV. 12 Indice di autonomia funzionale nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

Indice di autosostentamento nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

Il rapporto tra la popolazione attiva e gli spostamenti pendolari interprovinciali fornisce l’indice di autonomia funzionale.

Il suo valore definisce il grado in cui ciascuna provincia riesce a soddisfare le esigenze di lavoro e studio dei propri residenti: più questo valore è alto maggiore è l’autonomia della provincia, più è basso maggiore è la dipendenza dalle altre province.

L’indice più elevato è relativo a Cagliari dove vale 50,5. Valori non molto lontani sono registrati ad Olbia-Tempio con 48,4 e in Ogliastra con 46,8. Le province meno autonome, viceversa, sono il Medio Campidano con 4,7 e Carbonia- Iglesias con 13,0.

Un’ulteriore indicazione viene dall’indice di autosostentamento dato dal rapporto tra gli spostamenti intraprovinciali e la generazione complessiva della provincia (interprovinciale più intraprovinciale).

Quanto più l’indicatore è elevato tanto più aumenta l’incidenza delle attività di lavoro e studio che si svolgono all’interno della provincia rispetto a quelle che si svolgono all’esterno.

Il valore maggiore, pari a 0,98, è relativo alle province di Cagliari, Olbia-Tempio e Ogliastra. A seguire si trovano Sassari e Nuoro con 0,97 e Oristano con 0,94.

La provincia di Carbonia-Iglesias è una delle province più dipendenti dagli scambi con l’esterno con un indice che vale 0,92. Il Medio Campidano è in coda con il valore più basso pari a 0,79.

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Legenda

Indice di Autonomia Funzionale 4,7 - 15,4

36,3 - 38,2 46,8 - 50,5

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Legenda

Indice di Autosostentamento 0,79

0,92 0,94 0,97 0,98

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Indice di scambio nelle Province della Regione Sardegna (2001)

fonte: elaborazione dei dati Istat

L’indice di scambio è molto simile all’indice di autosostentamento dal quale si differenzia perché al denominatore compare la somma degli spostamenti intraprovinciali e di quelli interprovinciali complessivi (sia in generazione che in attrazione) invece che la somma della sola generazione (intraprovinciale e interprovinciale).

Viene valutata l’incidenza della mobilità interna alla provincia su quella complessiva in ingresso e in uscita con i valori più elevati che indicano un’incidenza maggiore e quelli più bassi una minore.

c

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Legenda Indice di Scambio

0,74 0,89 0,90 0,93 - 0,94 0,96

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