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Regolamento per la Disciplina e Gestione delle SPESE DI RAPPRESENTANZA

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Academic year: 2022

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(1)

COMUNE DI CASTEL DEL PIANO

Provincia di Grosseto Via G. Marconi, 9

Tel. 0564 973511 – Fax 0564 957155 SERVIZIO 1 - AMMINISTRATIVO http: www.comune.casteldelpiano.gr.it

REGOLAMENTO COMUNALE N. 67

Regolamento

per la Disciplina e Gestione delle SPESE DI RAPPRESENTANZA

(Storia del regolamento)

Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 107 del 22/12/04 Pubblicata dal 28/12/04 al 12/01/05

Seconda pubblicazione dal 19/01/05 al 03/02/05

ENTRATO IN VIGORE IL 04/02/2005

(2)

I N D I C E

Art. 1 Oggetto Art. 2 Nozione

Art. 3 Spese ammissibili Art. 4 Limiti di spesa

Art. 5 Spese per incontri con comunità esterne Art. 6 Spese non ammissibili

Art. 7 Ordinazione e liquidazione della spesa Art. 8 Norme finali

(3)
(4)

Art. 1.

Oggetto

1. Il presente regolamento ha per oggetto la disciplina e la gestione delle spese di rappresentanza,.

Art. 2 Nozione

1. Sono spese di rappresentanza quelle sostenute per mantenere o accrescere il prestigio dell’Amministrazione, inteso quale elevata considerazione del ruolo e della presenza attiva dell’Ente nel contesto sociale interno ed internazionale.

2. Sono ricomprese nella nozione di spese di rappresentanza quelle spese che da un lato concorrono in via diretta ed esclusiva ai fini istituzionali dell’Ente, senza peraltro essere sproporzionate allo scopo e, dall’altro, non rappresentano un mero atto di liberalità e cioè un depauperamento dell’Ente pubblico al solo fine di arricchire un diverso soggetto.

3. Tali spese trovano il loro fondamento nell’esigenza che il Comune ha, in rapporto ai propri fini istituzionali, di manifestarsi all’esterno e sono finalizzate alla vita di relazione del Comune, nell’intento di far conoscere ed apprezzare l’attività svolta in favore della collettività.

Art. 3.

Spese ammissibili

1. Sono da considerarsi spese di rappresentanza ammissibili quelle concernenti:

a) Acquisti di decorazioni, targhe, medaglie, coppe, libri, foto – riproduzioni, diplomi, fiori, prodotti tipici, oggetti simbolici per premi o atti di cortesia in occasione di manifestazioni ed iniziative di particolare rilievo;

b) Colazioni di lavoro e rinfreschi che seguono ad incontri con amministratori di altri enti o altre personalità di rilievo nel campo politico, scientifico, culturale, sociale nei quali sia evidente l’ufficialità dell’occasione e/o la rappresentatività dei soggetti;

c) Colazioni di lavoro o acquisto di generi di conforto ed altri oggetti in conseguenza di convegni di studio, lavori che si protraggono per l’intera giornata, visite di rappresentanza di altri Comuni ed Enti pubblici, riunioni e manifestazioni di particolare rilievo;

d) Servizi di addobbi e simili in occasione di solennità varie;

e) Gemellaggi con altri Comuni di cui al successivo art. 5;

f) Scambi di esperienza con gli altri Enti nei diversi settori di attività;

g) Inaugurazione di opere pubbliche;

Art. 4 Limiti di spesa

1. Per le spese di cui alle lettere a) e c) dell’articolo precedente possono essere effettuati, in relazione ad effettive esigenze, anche acquisti presuntivi e cumulativi.

2. Le fatture di spesa saranno liquidate, nei limiti degli stanziamenti di bilancio.

(5)

Art. 5

Spese per incontri con comunità esterne

1. Rientra tra le finalità istituzionali del Comune l’attività di finanziamento di spese per la formalizzazione di rapporti di amicizia con comunità locali esterne (gemellaggi) se sussiste un interesse della popolazione a tale attività ed un vantaggio morale o materiale diretto, la cui soddisfazione non sia sentita come estranea alla popolazione medesima.

2. In presenza di tali circostanze sono configurabili come spese di rappresentanza quelle necessarie per la formalizzazione di cui sopra e per le iniziative che ne seguono.

Art. 6

Spese non ammissibili

1. Non costituiscono spese di rappresentanza:

a) Quelle costituenti atti di mera liberalità (dono di nozze, sussidi, ecc…)

b) Quelle dirette esclusivamente a soggetti appartenenti all’Ente ivi comprese le erogazioni a favore di membri di comitati ed organismi aventi titolo ad indennità, gettoni di presenza o trattamento economico a carico del Comune.

Art. 7

Ordinazione e liquidazione delle spese

1. Le spese di rappresentanza sono ordinate dal Sindaco o da un Assessore, a tale proposito incaricato, nei limiti delle norme del presente regolamento.

2. All’approvazione e liquidazione delle spese provvede il Responsabile dell’Area Amministrativa, sulla scorta di apposita dichiarazione firmata da chi ha sostenuto la spesa accompagnata dai documenti giustificativi.

Art. 8 Norme finali

1. Il presente regolamento, ad avvenuta esecutività della deliberazione del Consiglio

Comunale, entrerà in vigore dopo il quindicesimo giorno dalla sua ripubblicazione all’albo pretorio dell’Ente.

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