Tratto da SaluteInternazionale.info
Piano Casa: a rischio i diritti di cittadinanza dei rifugiati più vulnerabili
2014- 07- 21 06:07:54 Redaz ione SI
Marco Zanchet t a
La mancat a iscrizione anagraf ica per coloro che occupino abusivament e un immobile, olt re a t radursi nella dif f icolt à per le Ist it uzioni a monit orare le reali presenze sul proprio t errit orio, priva il cit t adino dei suoi più element ari dirit t i sociali, a part ire dall’iscrizione al SSN.
Il caso Firenze.
È di recent e approvazione in sede parlament are la normat iva denominat a Piano Casa 2014, un provvediment o che ha come obiet t ivo principale quello di riordinare le problemat iche riguardant i gli alloggi sociali e le cosiddet t e case popolari. Vi è però una norma, al suo interno, destinata ad incidere
pesantemente sulla garanzia dei diritti f ondamentali e del diritto alla salute in particolare per le persone che vivono in condizioni di
marginalità abitativa. Si t rat t a dell’art .5 del Decret o, che nega la possibilit à di iscrizione anagraf ica per t ut t i coloro che occupino abusivament e un
immobile.
La misura adot t at a ist it uzionalizza e generalizza una prat ica, più volt e
denunciat a da Medici per i Dirit t i Umani (MEDU) e da alt re organizzazioni del t erzo set t ore, da t empo messa in at t o dal Comune di Firenze (vedi il rapport o Medu 2013 “Rif ugiat i a Firenze”). Da alcuni anni, inf atti, l’amministrazione f iorentina rif iuta sistematicamente l’iscrizione anagraf ica per le persone dimoranti all’interno di stabili occupati, negando loro anche la possibilit à, precedent ement e adot t at a dalla st essa amminist razione ed at t ualment e in uso in molt i e anche import ant i Comuni it aliani (vedi T orino, Milano e Roma), di pot er indicare una via f it t izia, con nome di f ant asia, che consent a un ef f et t ivo
aggancio sul t errit orio.
MEDU stima la presenza di circa 250 rif ugiati che vivono in stabili occupati nel capoluogo toscano: donne, uomini e minori in f uga da
conf litti interni o internazionali e persecuzioni personali che nel 92% dei casi, come dimost rano i dat i MEDU degli ult imi sei mesi, giungono a Firenze dopo un breve periodo di permanenza all’int erno dei Cent ri di Accoglienza per Richiedent i Asilo (CARA) oppure a seguit o dell’inseriment o in proget t i più st rut t urat i dello SPRAR o di alt ri Cent ri minist eriali present i sul t errit orio nazionale.
Dei 170 rif ugiat i assist it i dall’unit à mobile nello st esso periodo all’int erno degli st abili dell’ex ARPAT in via S.Slat aper e dei magazzini dell’ex ospedale Meyer in via L.Giordano, circa il 50% non risult a iscrit t o al Servizio sanit ario regionale e il 74,4% risult a privo di residenza, ment re solament e il 17.9% è in possesso di iscrizione anagraf ica a Firenze grazie al sost egno di parent i o amici.
Di f atto la mancata iscrizione anagraf ica, oltre a tradursi nella dif f icoltà per le Istituzioni a monitorare le reali presenze sul proprio territorio
anche in una prospettiva di salute pubblica, priva il cittadino dei suoi più elementari diritti sociali, a partire dall’iscrizione ai Sistemi Sanitari
Regionali e quindi dall’attribuzione di un medico di medicina generale. Se in sede di prima iscrizione la Regione T oscana consent e una
aut odichiarazione di residenza abit uale, il blocco amminist rat ivo al rinnovo della t essera sanit aria regionale arriva al moment o della scadenza del permesso di soggiorno oppure una volt a t rascorso un anno dalla prima
iscrizione. Per la persona non iscrit t a al SSR va da sé il ricorso sist emat ico, in presenza della pat ologia acut a, al Pront o Soccorso ospedaliero, con il
conseguent e maggiore dispendio di risorse da part e del SSR che ben conosciamo.
Particolarmente critica risulta in ogni caso tra i rif ugiati la situazione dei soggetti rientranti nelle categorie def inite vulnerabili, cioè genitori soli con f igli minori a carico, persone af f ette da handicap f isici dovut i a t raumi subit i nel paese di origine o durant e il viaggio per le quali risult a
necessario un int ervent o f isiot erapico, persone af f et t e da pat ologie croniche gravi o dist urbi di salut e ment ale incompat ibili con una condizione di
isolament o e precariet à. Per quest i sogget t i il f at t o di non essere
f ormalment e riconosciut i come present i sul t errit orio port a all’impossibilit a’di una opport una presa in carico socio-sanit aria.
Attenzione a non conf ondere il piano relativo alla tutela del diritto alla proprietà, insomma, con la negazione del diritto f ondamentale alla salute che può essere garantito solamente consentendo l’iscrizione anagraf ica, un provvedimento che dovrebbe essere conseguente alla semplice constatazione di una presenza verif icabile sul territorio. Le persone che vivono all’int erno di st abili occupat i, siano esse it aliane o st raniere, subiscono una condizione di marginalit à ed esclusione causat a spesso dalla crisi economica in at t o, sit uazioni di f ragilit à che necessit ano di
per sé di una part icolare at t enzione. In sint onia con quant o denunciat o dalla st essa Agenzia ONU per i Rif ugiat i (UNHCR), MEDU chiede dunque che venga comunque garant it a la possibilit à di iscrizione anagraf ica per t ut t e le persone che si t rovano a dover vivere all’int erno di edif ici illegalment e occupat i,
augurandosi che quest a possa divent are una bat t aglia comune a t ut t i i sogget t i che f anno della piena af f ermazione del dirit t o alla salut e il loro principale obiet t ivo.
Marco Z anchetta, MEDU (Medici per i Diritti Umani), Firenze.