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ATTIVITA FISICA, SALUTE E ANZIANI

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Academic year: 2022

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(1)

Psicologia del Lavoro e delle

Organizzazioni II Corso integrato di Psicopedagogia

lezionedue

ATTIVITA’ FISICA, SALUTE E ANZIANI

Paola Ciddio

CeBiSM

Centro Interuniversitario di Bioingegneria e Scienze Motorie

(2)

Programma del corso

L’attività fisica come determinante della salute 1

2 Importanza della rilevazione dei dati sull’attività fisica 3 I determinanti dell’attività fisica negli anziani

4 I modelli teorici di riferimento

5 Implicazioni pratiche dei determinanti

6 Analisi e sviluppo di alcuni determinanti fondamentali

(3)

Programma della lezione

Breve sintesi della prima lezione 1

2 Invecchiamento della popolazione e aspettative di vita 3 La diffusione della pratica di attività fisica

4 Importanza della rilevazione dei dati sulla pratica di AF 5 Dal macro al micro: insegnante come promotore

(4)

I determinanti della salute

I determinanti della salute rappresentano l’insieme di quei fattori individuali, sociali e ambientali che determinano lo stato di salute delle singole persone e delle popolazioni.

I fattori che influiscono sulla salute sono molteplici e interattivi.

1

(5)

I determinanti della salute

La promozione della salute si occupa di individuare i fattori potenzialmente modificabili, - non solo connessi alle azioni degli individui, come gli stili di vita, ma anche fattori di tipo strutturale quali reddito, posizione sociale, istruzione, occupazione, condizioni di lavoro, accesso ai servizi sanitari e ambienti fisici – che, se associati, creano condizioni di vita diverse che si ripercuotono sulla salute

.

2

(6)

Attività fisica come determinante della salute

L’attività fisica ha assunto una posizione centrale nell’ambito della prevenzione delle malattie e della promozione della salute [1].

[1] Healthy People 2010 U.S.DHHS, 2000

3

(7)

Attività fisica come fattore determinante della salute

[1] National Blueprint on Physical Activity Among Adults Age 50 and Older. AARP, 2001

Il binomio attività fisica-salute risulta ancor più valido quando si parla di anziani [1] e questo è vero da molti punti di vista: da quello prettamente fisiologico a quello demografico, da quello sociale a quello economico.

4

(8)

Attività fisica, anziani e salute

Gli anziani hanno maggiori probabilità di sperimentare gli effetti di anni o decenni di vita sedentaria.

Il progressivo deterioramento delle capacità funzionali si traduce spesso nell’incapacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana:

dall’andare a fare la spesa, al camminare, al salire le scale.

5

(9)

Attività fisica, anziani e salute

Parte di questo declino è ineluttabile e appartiene al processo di invecchiamento.

Buona parte, tuttavia, è ascrivibile all’adozione ed al consolidamento di uno stile di vita sedentario.

6

(10)

Attività fisica, anziani e salute

AF e capacità funzionali nella popolazione anziana

Numerosi e recenti studi hanno dimostrato che gli anziani fisicamente attivi presentano livelli di funzionalità più elevati rispetto ai coetanei sedentari ed il declino funzionale età-correlato si riduce sino al 50% in coloro che si mantengono fisicamente attivi [1].

[1] Green JS, Crouse SF. The effects of endurance training on functional capacity in the elderly: A meta-analysis. Med Sci Sport Ex 1995, 27: 920-6. 7

(11)

Attività fisica, anziani e salute

La grande attenzione suscitata dall’invecchiamento della popolazione unita alla continua scoperta di sempre nuovi vantaggi per la salute derivanti da uno stile di vita attivo fanno, di quello attuale, un momento particolarmente propizio per la promozione dell’attività fisica tra la popolazione anziana.

8

(12)

Invecchiamento della popolazione

L’invecchiamento della popolazione rappresenterà uno dei più importanti fenomeni sociali dei prossimi decenni.

A partire dagli anni ’60, in tutti i paesi a sviluppo avanzato, il processo di cambiamento demografico si è caratterizzato per una fecondità declinante

ed una mortalità specifica per età sempre più contenuta.

9

(13)

Invecchiamento della popolazione

Nel corso degli anni ’70 e ’80 i tassi di natalità si sono ulteriormente ridotti mentre quelli di mortalità sono rimasti costanti, a seguito del progressivo aumento della percentuale di popolazione anziana tra la popolazione in generale.

10

(14)

Invecchiamento della popolazione

In Italia queste tendenze si sono caratterizzate per la particolare velocità con cui si sono manifestate: il tasso di fecondità, che negli anni ’60 era tra i più elevati in Europa, è divenuto il più basso tra tutti i paesi occidentali e al contempo sono stati raggiunti i più alti livelli di speranza di vita. In seguito a queste due tendenze si è giunti nei primi anni ’80 alla crescita zero ed a metà anni ’80 alla

crescita negativa. 11

(15)

Invecchiamento della popolazione

Per comprendere la portata di questi cambiamenti non si deve guardare all’ammontare complessivo della popolazione, bensì alla sua struttura:

1.

aumento della porzione anziana sul totale della popolazione e conseguente scambio generazionale;

crescita differenziale della popolazione.

12

(16)

Invecchiamento della popolazione

Aumento della porzione anziana:

nel 2000 la più alta percentuale di popolazione anziana (60 anni e più) sul totale della popolazione è stata detenuta dall’Italia con un valore del 24,3% e secondo le previsioni dell’ONU l’Italia continuerà a mantenere questo primato fino al 2050 con un’incidenza degli ultrasessantenni pari al 46,2%.

13

(17)

Invecchiamento della popolazione

Scambio generazionale:

In un futuro non molto lontano, molti paesi europei assisteranno ad un cambiamento mai verificatosi fino ad oggi il cosiddetto fenomeno dello scambio generazionale, caratterizzato da una maggiore numerosità di anziani e vecchi rispetto a bambini e giovani. L’Italia è il paese più vicino al verificarsi di questo fenomeno.

14

(18)

Invecchiamento della popolazione

Crescita differenziale:

all’interno del fenomeno della continua crescita percentuale della popolazione anziana si inserisce un ulteriore elemento ossia lo sviluppo non uniforme dei diversi segmenti che compongono la terza età.

15

(19)

Invecchiamento della popolazione

Crescita differenziale:

In Italia tra il 1955 ed il 1985, l’incremento totale della popolazione è stato del 18%, quello della popolazione di età superiore ai 60 anni è stato del 72%, mentre l’incremento degli ultraottantenni è stato del 159%.

16

(20)

Aspettative di vita

Nel corso degli ultimi due secoli la vita media è raddoppiata, In Italia l’aspettativa di vita si colloca a circa:

maschi: 77 anni (1993) 80 anni (2038);

femmine: 79 anni (1993) 90 anni (2038).

Ma quale è la porzione di tempo recuperato?

La longevità non ha una distribuzione omogenea su tutto l’arco della vita, allunga la vecchiaia.

17

(21)

Aspettative di vita

Secondo il Center for Desease Control, l’aumento delle aspettative di vita sarà accompagnato da un sostanziale incremento del numero di individui a rischio per malattie croniche e disabilità. Da qui nasce il bisogno che tali aspettative non debbano per forza tradursi in un mero prolungamento del numero di anni da vivere ma possano prospettarsi come anni da trascorrere nel pieno dell’autonomia funzionale, liberi da disabilità e senza gravi scadimenti della qualità della vita.

[1] Center for Disease Control. Increasing physical activity: a report on recommendations of the task force on community preventive services. MMWR 2001 Atlanta GA 18

(22)

Invecchiamento e mutamento sociale

Gli aspetti descritti evidenziano il ruolo di avanguardia assoluta svolto dal nostro paese in ambito demografico. La mancanza di riferimenti storici a cui ispirarsi per le politiche di aggiustamento in campo sociale, sanitario, economico e politico rende la problematica alquanto delicata.

19

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Invecchiamento e mutamento sociale

E’ necessario prendere atto che l’invecchiamento della popolazione è un processo del tutto irreversibile e che, di fronte a questo fenomeno, è d’obbligo una presa di coscienza collettiva che porti ad un’autentica rifondazione culturale del nostro modo di pensare e di agire.

20

(24)

attività fisica e anziani

L’importanza di incentivare la pratica di attività motoria in tutte le fasce della popolazione è ampiamente documentata e sostenuta dal mondo scientifico. Se, tale promozione ha senso e valore in assoluto, ancor più ne ha con riferimento alla popolazione anziana.

21

(25)

attività fisica e anziani

Nonostante i benefici dell’attività fisica siano ben chiari a tutti, buona parte delle persone conduce uno stile di vita sedentario.

Inoltre, al crescere dell’età aumenta la percentuale di soggetti fisicamente non attivi.

22

(26)

definizione di sedentario - METODO LEE

48,6 44,1 46,8 Svezia

Irlanda Austria

57,5 Finlandia

Lussemburgo

43,3

68,5 61,4 62,0 Inghilterra

Danimarca Olanda

69,3 Francia

Italia

59,4

71,7 71,0 71,0 Grecia

Germania Spagna

87,8 Belgio

Portogallo

70,0 tutti coloro i quali spendono meno del 10% del loro tempo libero in attività con un costo energetico pari ad almeno 4 equivalenti metabolici (MET)

Varo JJ et. al. Distribution and determinants of sedentary lifestyles in the European Union. International J. of Epidemiology 2003; 32: 138-146.

dati sull’inattività fisica in Europa

23

(27)

dati ISTAT attività fisica in Italia

0 5 10 15 20 25 30 35 40

17.8 8.8

20.2 9.8 30.0

35.3 31.2

37.8 38.4 sport

attività

nessuna attività

1995 2000

costanti saltuari

26.6

24

(28)

Indagini ISTAT dagli anni ‘80 ad oggi

indagine occasionale pre-olimpiadi: sport continuativo 1959

1982 quesiti sullo sport con continuità in altre indagini 1985 quesiti sullo sport con continuità in altre indagini 1988 quesiti sullo sport con continuità in altre indagini 1995 multiscopo “cittadini e tempo libero”: sezione su AF 1999 multiscopo “ricorso servizi sanitari” sezione su AF 2000 multiscopo “cittadini e tempo libero” sezione su AF

25

(29)

Il sistema di indagine multiscopo

Aspetti della vita quotidiana Viaggi e vacanze

Condizioni di salute..

I cittadini e il tempo libero Sicurezza del cittadino

Famiglie, infanzia..

Uso del tempo

annuale dal 1993 trimestrale dal 1997 quinquennale 94 e 99 quinquennale 95 e 00 quinquennale 1997 quinquennale 1998

quinquennale 1989 26

(30)

Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari - 1999

LA SEZIONE SULL’ATTIVITA’ FISICA (dai 6 anni in su)

quesiti per la definizione di attivo

Nel suo tempo libero, ha praticato negli ultimi 12 mesi con carattere di continuità una o più attività fisica o sportiva che ha richiesto allenamenti i intensivi?

Nel suo tempo libero ha praticato negli ultimi 12 mesi regolarmente una o più attività fisica o motoria fino al punto di sudare un po’?

Svolge abitualmente una attività fisica e motoria leggera (passeggiate a

piedi per almeno un chilometro, salire le scale, ecc.)? 27

(31)

Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari - 1999

LA SEZIONE SULL’ATTIVITA’ FISICA (13 anni in su)

quesiti per la definizione di attivo

Svolge lavoro domestico? Se si, quante ore dedica mediamente alla settimana al lavoro domestico e familiare?

Se sì, il suo lavoro domestico è prevalentemente caratterizzato da attività fisica scarsa, modesta o pesante (fino al punto di sudare un po’)?

La sua attività lavorativa è prevalentemente caratterizzata da attività fisica?

Se sì, tale attività fisica è prevalentemente scarsa, modesta o pesante

(fino al punto di sudare un po’)? 28

(32)

Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari - 1999

LA DEFINIZIONE DI ATTIVO

chi svolge un’attività fisica, sportiva o motoria praticata con regolarità nel corso dell’anno in modo intensivo, moderato o leggero

attività leggera: camminare per almeno un km, salire le scale

chi svolge un’attività lavorativa o domestica caratterizzata da un impegno intenso (ossia che faccia sudare un po’)

attività domestica: serve per mantenere/migliorare la salute?

29

(33)

Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari – 1999 dati sull’inattività

solo il 25,1% della popolazione italiana risulta inattiva, in base all’indagine multiscopo del 1999.

totale

le femmine appaiono più sedentarie rispetto ai maschi, con un 17,3% di inattive a fronte del 24,8% di inattivi

genere

Al crescere dell’età aumentano le percentuali di inattivi:

dal 17,5% tra la classe 18-24 al 41,9% tra gli over 65 età

Nord-Est 18,3% - Nord-Ovest 21,4% - Centro 24,7% - Sud 33,1%. Trentino-Alto Adige: solo il 12,4% di inattivi!

territorio

% maggiori di inattività tra casalinghe e pensionati;

minori % di inattività al crescere del grado di istruzione lavoro

30

(34)

I cittadini e il tempo libero - 2000

LA SEZIONE SULL’ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA (dai 3 anni in su)

DEFINIZIONE DI ATTIVO

Nel suo tempo libero pratica con carattere di continuità uno o più sport?

Nel suo tempo libero pratica saltuariamente uno o più sport?

Nel suo tempo libero pratica qualche attività fisica come passeggiate di almeno 2 chilometri, nuotare, andare in bicicletta o altro..?

31

(35)

I cittadini e il tempo libero – 2000 dati sulla pratica sportiva

maggiore propensione alla pratica sportiva tra i maschi – donne prediligono attività fisiche – donne più sedentarie genere

classe più sportiva 11-14 – Dai 25 anni in poi continuo calo fino ad occupare spazio residuale tra gli anziani (8%) età

Nord-Est 38%, Centro 30.7%, meridione 22.5% - Trentino-Alto Adige: il più alto livello di pratica (50%)

territorio

% > tra studenti/occupati (dirigenti/imprenditori/liberi professionisti) % < tra casalinghe e pensionati

lavoro

maggiore il livello di studio, più elevata la % di sportivi;

differenze diminuiscono all’aumentare dell’età studi

32

(36)

I cittadini e il tempo libero – 2000 pratica sportiva e classi d’età

(%)

no attività att.fisica

sport

55-59 18,0 12,6 39,5 42,6 42,3 44,6

60-64 13,1 9,0 42,4 41,2 44,3 49,6

65-74 7,8 5,3 40,0 38,2 51,9 56,2

over 75 2,3 1,3 24,7 20,1 72,8 78,2

totale 30,0 26,6 31,2 35,3 38,4 37,8

2000 1995 33

(37)

dati ISTAT attività fisica in Italia

0 5 10 15 20 25 30 35 40

17.8 8.8

20.2 9.8 30.0

35.3 31.2

37.8 38.4 sport

attività

nessuna attività

1995 2000

costanti saltuari

26.6

34

(38)

Le ricerche internazionali

I sistemi per il monitoraggio e la sorveglianza dei livelli di attività fisica, in ambito europeo e mondiale

EUPASS

EUROPEAN PHYSICAL ACTIVITY SURVEILLANCE SYSTEM

IPAQ

INTERNATIONAL QUESTIONNAIRE PHYSICAL ACTIVITY

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