//////,/,'
.^DeMoNTE PoElTfANO VtRCO OrD
.PRED ICATORVM
.adscripla a SSTlXHPapaBcncdió
civ4'dcm Ord;
I
DigitìzeìJby
Googk
IMPAZIENZA
•
DI CHI’ VEDENDO POSTA IN OBLIO
DA PP. DOMENICANI
LA NOBIL FESTA
DI S. AGNESA
DI MONTE PULCIANO
FATTA NELLA LORO CHIESA DI S. DOMENICO DI GENOVA
A di 20. Aprile nel tempo Pafquale PROROMPE NELLO SFOGO DI QUESTA LEGITIMA
RELAZIONE
DEDIC/TTA AL REyESEmiSS. PADRE MAESTRO
FRA’ TOMASO RIPOLL’
GENERALE DI TUTTO L’ORDINE DE PADRI PREDICATORI
.
IN GENOVA
,MDCCXXVIL
^ Nella Stamperia del Franchelli. Con
lic,de'Supcr.
Digitizedby
Googlc
I
Digitìzedby
Reverendiffimo Padre Maeftro Generale Padrone Colendiffimo
.
Hi direbbe mai»che lamodcfHa granVirtù fpofara al tacere^
riufeir polTauna qualchevoltamadredttnormorazione^beii.»
giuda?
E
purenellamaeftofaFedafattaentroilloro grarijTempio
di S.Domenico daPadriDomenicanidiquellaCittà perlanuova Santa AgnefadiMonte
Pulciano, vedendolaio già polla in oblioIefepoltaall'orecchio dellaPublicitàper latetrosUdelCaneGufmano
>chetaceper modeflia,emor- defiaccole incendiateà fuochi di giubilo fedivo,nonpnlTo non limproveraila,edaccufarc alTribunalediV. P. Kiu.i^tuttilidileiFigliGenovclì,perumilitroppoabbiettiintener di foppiattofcllivi- iklìfontuofa:Ilbuon genio però, chenudrifeo nelcuoceperellì,e lagrandivo- eìone,cheportoadelfi,edalloroHabito,fel’impatienzamifiaccula lore,mi conftituifcc loroAvvocatola limpatia,difendendoliloro tacere tutto indrizzato al
gemo
di S.Agnefa,chehumililfima,eviva,cmorta,in vitaafcolequantopiti puorefuaSantità, cmorta uniformandolialvoler dilei,ilvoler deiCiclo,lelìpcrmifeperquattro cento,e dieceAnnimatricolatanonfolTenelCatalogo dt^
Santii
Ad
ognimodo
nonpolTo in tutto difenderli;Avvenga che conillorPadre^Priore di S.
Domenico
lidiluiReligiolìIcguirdoveanolatracciadel fervente. Se activilfimo loroPadre, che dopo haver havutotuttalamano
nellaCanonizationC di S.PioV.,eletto fùGeneraledell'Ordine, inmen
didue AnniridulTcàporto quella di S.Agnefaie ciònonriufeì à tanti antepallaiiGeneralinellaperiferiadi quattro Secoli,epiù,conl’Auradi treDomenicaniPonteficiRegnanti,ultimar puote V.P.
Kma
fotto gl'aufpiciid’unlo!Papa DomenicanoBENEDETTO TER- ZO DECIMO,
piùDomenicano, che Papa,à cui nella Santificazionedi fette,per opradi V. P.Kdn
fùaggiuntavi una Vergineper ottava:Ellaraddoppiòilgiu^bilonel PonteficeconfarnelaCanonizarione, inleicon ptomovctia•Viva dun- que
BENEDETTO TERZO DECIMO
perunapiùlungaferied’Anni,econil S.Padre V«P.Rina,chefe indue AnnidiGeneralato,oltre laCanonizationedi S, Agnefa, hà operato perla Beatificazionedella B.CatarinaRicci diPrato,del B.Dalmatiodi
Òtalogna,
della 6.Colomba
di Rìcci,havendo TemprefilTol’occhio inpiùHeroi,PietroAlvarezdiCordova,GiovanniMalfia,cMarcino Porresdi Lima,farà in brieve, cheilMondo
tuttoveda adoratoin terra$ùgl'Altariun^
Paradifo àpartedeSantiDomenicani>Compatifea dunquelamia Impatienzali Padri di S.
Domenico
diGenova
;FareunaFeda
$1nobile dìuna Santasiprodigio- fa,enonpropalarla agl’Abfcnti,èIoftelTo,chedichiararli Figlidegeneridal lotoPadre, chetuttozelo,tuttoardore,tutto fpiritoTempreveglia,eper benefi- cio dell’Ordine,&
acciòliRaggi demoltiplicaci Tuoi Santiindorinol’ifoie più remote,leRegioni piùlontane,ogn’angolodì tuttol’Orbe,Rmo
Padre perfup- plire allamancanzadelli dileiFigli,eccolelaveradillintaRelazionediFedasi pompofa,datada
me
alla luce fottol'ombradegli dileiAurpicìj;cantopiù,chefe Doniofle fiatoilTuobuon genio indulgente,non farebbenuTcicaquilaFelladiA
aUnta
4
tanca gioja,ragguagliando fucciotamenteìchinonfù rpectatore,lavaga pom»
pa delloApparato.
Neldì IO. d'Aprile giornodellaFedadi S.AgnefadiMonte Pulciano impedita con l’Officio inqueir
Anno
dalgiornoottavodi Refurrcttione,c trasferita al di ve.gncnie
,fuibelmattinodellaDomenicainAlbis,comparvetutta à galalaFaccia, tadelgranTempiodiS.Domenico, consiilaPorta Maggioreduefinte, ebendi.
piote Pilafirace,e fopra dell’Architravenelmezzo unnobile,ebenarabcfci.
toCartellonediPalmit6.inlarghezza,fregiatoconl’infcrictiooeallufivaal gior> !
DO OttavodiPafqua,edallanuova Santa. I
Sojpts flngrederc, |
Propera,Feflna
,AccedeadPbaft, i
Pofl
Agnum
Pafcbalti^gnaImolatur,IntratuGaudtum, -I
Et Pefarredi DominiAjfeclam Eedivivam Agnetem Venerare:
Hac
deT
umulo adapenensOculoi In CarolumKegemfigitActem Tedtmadmiivet O/culoCatbann* Senaruminvi/entìs;Ec/argendo,Videie Pedes meos,Magijier ait ,
Eh
PedesEefurrechon s Tcflet Utriu/que: |Ad Mcnumenium H
u}u/ceUnguenta ,necemas,tieedeferat,’
Vfqueindiem hanc
Ex
ArtuhusfuisBatfamum,Aromatarejudant,
EtinierArabiaOijadum PbanixVivit inFunere. Vixit,atJempersr.ortua
,moritur, fempervivit;
T
erra nuperejfiorefcensJub gena, Inter Flo/culosA’azarenamdenunciavit,Calumpnjluerts,mterguttasCrucìumprabuitCrucijixamj
'•
Crucìfixamquarte
A
azarenamì jSurrex'tbodte
,e/lbic,feddormitat ,
Intra,Ingredere,Ó"deJomnoexeitafufpirtistuie ,
Veni,Vide,Ó"Vale. ,
Terminatol’occhio di legete, entrò nelgran
Tempio
,efifermòconlofguardoinJ mirardiqua,e diD
dell’ingrrlTudue granPileperl’Acqua S^ntalavorateiru.formadi grofleConcliiglie di finiffimo,c candidiifimo
Marmo
fattefardinuovo Idal P. Priore,fcuoprrre fulo neldì ditalFella,che rendcanopiùvagoilVeliibo.
lo disìvalla
,elunghiiTimaChielavelliiaturcadà
Capo
alfondodiDamafchi CremiliGallonaticontrined’oro,eTAltilIimo Voltofregiato vedealì diNove.a fpatiofe Stellepcnfiliformate conTartificiodeSetini à più colori,eda ogn’una di clTe,pendevanoincalappiaciconrolliCordoni.Nove
LampadaridiCrillallo, chenelmezzodellaCh
eiapendoli compartiti inordine proporcionacogiungevano finoalTitolo dellamedcma
,sucuiconduealtriLampadariodiCrillallo, (lende.anltinfoggia diCroce,fregioadagiatoad una Santa dellmacaalleCroci, erapi- trice diVroci:Jroce ,chcilluminata diCerci, portavalofguardo ad ammirarla Maellàdell’AltareMaggiore, cheelTendouno depiùvaghi,e ricchi Altari di quellaCittà,comparve maggiorealiai,inpiantarvifiuna Machina tempera- tatuttadi Fiaccole,inmezzodicuicomparivaintronizzatain
un
granMe-
daglionedipintoda oou ordinano PennelloS.Agnefain atto dìriceveredtuun’ i
Digitizedby
5 ud’
A
ngiologl’AzzimiSacrofanticonfuicapodelFedoneilmottoallufivo al
Tempo
PafqualeiCoa/urgenscumCbriflo,qu*jfurfumfumfapn•Fuoripofeia dello fpatiofo Presbiteronel titolo dellaCrocedel
Tempio
fpiccavano h meravigliadue altriMedaglioniconfìmili nella delira,e dnillra parteiQuellodella delirarappre- fentava S.Agnefafepolta nella TuaTomba
drizzanteun PiedealBaciodi Catari*na di Siena,congl’occhi aperti riguardantiCarloVI.Imperadore, giuncoivii ve*
nerarilSagroCorpo, conIràfogliami dell’ovatoilDidicon.
M
TumulaAgnetisCarelutCétbariaa movenlif, Con/pititbicoculot,pro/picit illaPedes.
Nelfinidro Cartellone miravalìla
Madre
diDioinatto di depoficarenellebraccia di S.AgnefailFiglio,Urappantedal collo delBambino Giesù unaCrocetta, e Torto le ginocchia della genufleda fpuntarevaghidon
,come
ancheilCorpotutto di S.Agnefaerafreggiato di
Manna
infoggia diCrocipioventele dalCiclo,conl'altro Dilticon.Flora,
M
arnia,CrucatriafuniMir
acuii,^
unum,AgnttiFlora,
M
anua,/orreCruca.
Sichedopoilmezzo giornodellaDomenicain
A
Ibis,impazientetuttaquedaCitt\goderedisi inafpetatoapparato, accorrendovihtruppe,àf dia loTpiraval’aper- tura dellePorredel
Tempio:
RinvenneilPopololav.ihitTatuttailluiniiiiiaife- gno,che conlicopiofiCerciaccelì dellaMachina ncH'Alure Maggiore, conquel- lide Lampadari)diCridallo,econgl’altridell!zz. Altari,ilTempio
lcmbrava_, particolarmentefuirabbriizzar della fera tuttounLume,dipiùLumi, adobbopro- fiortionato à S.Agnefa, riverberandoperleiinunafuiChiefalegiojc dellaGeiufa-
emme
Apocalidica:LucernaejattHAgnus;Sidiè principio alVcfproinMu/ìcaà piùChori,chefinitaterminòlagioja disìbeigiorno.Riforfemaggiore perònelvegnente Lunedi giorno fedivodellaSanta,effendovi tuttoilmarinoun’affluenzacontinuadiSagnfici),noneffendovi Religione diqne- fiaCittà,che noninvialTedupplicati Sacerdoti per tributar allaSanta gl'honori conlaCelebrazionedelle
Mede:
All’horadiTerzas’illuminòdinuovotutto ilTempio, ed ad bora congruaficantòlaMelfadalSino Monlìg.VicarioGene- rale,el’illnioMonlìg. Arcivefcovo con CappaMagna
ailìdè allaMeda
cantata conerquifitaMufìca,anchediVoci,cProtclfori l'oradierijdipo
1’Evangelo fallinPergamoilPadreVieeteiCarmelitanoScalzo celebreOratore,che feeej uncapricciufidimo. SieruditoPanegiricoinhonoredellaSantatdopodicuifi difpenforono àDame
,eCavalieri,cdàmolti del tnolroPopolol’Imaginidi S.Agnefainfera,&
incartatLaferaall’borafolliaconlalolitailluminazio- Belìcantò foicnnemenreilVcfproinMufìcaà C hiefa piena,econcorfodigran gente.11Martedìàmatino,accrcfccQdofil’intervento della Città,dopofodisfaita iadivozione conl’afcolto di continuati Sagridci)vidddìali’boradiTerzadinuo- voilluminato tuttoil
Tempio,
edallafobiabotacaiitoiufolennementclaMcf*faconlifolitipiùChoridiMufìca,inmezzodicuifradrepitofoconcorfodiCa- valieri,
Dame,
Keligiofì,e Dottori,fallinPulpitoàperorare,cddfar ben-»fpiccaretutta la Vita dellaSantacon unfamofo PanegiricoilPadre Maurizio
Ma-
riaLitrardiLettoreTeologodelleScuole Pie.Laferade)Martedì giornofinale disibella Fella,perquattro borecontinuevifù inChiclatuttaalloliioillumi- nata,l'Accademiaperleglorie di S.Agnefa,Dedicataall’Illuflrifllmo, eReveren- diflìmo Sig.Fra Niccolò de Franchi ArcivefeovodiGenova,qualeaflifofilottoil riccoDoSellocon attoinopiù di felTantaSediediVellutonelprimo Ciicolo per
A
3 ilOigitizedby
I
6
il
comodo
deRecicinci,e piùTavolini conTuoi doppieri:Recitòl’Orazione^PanegiricailPadre LettoreFràCherubinoRaffi,che predicòlafcorfaQuadra*
gclìmacon moltofrutto, cnumerofo Uditorionella fteflaCbiefa:
Dopo
dicui [ dalPalcoMuiicalefì(ilencircun'erquiiicoconcertod'IiirumcQti,accompa- '|
guatodadolci,e tnulìche vociconquelli
Carmi
.
Foi, cheinsibelCon/tJ/i
|
Dotte
M
afevenj/Ie, fDatefrifU’pio a(Canto, ’
'
Hor
chead AgnefailManto
' [HicamaildeldiCroci, e di Rugiade', I
£
laTerrade Fiori |Ter/vegliar voflre lingue,enijlriCbori: |
Teffiam Lodiadun'Agnefa,
Che fraBalzi,efraDirupi I
DeW
Etrnriafempre Actefa-n <Fugò Corvi,e vinjeLupi:
|
La
viventeAgnellina ('SempredalCieldifefa, |
Morta
ilCiel ledefina,Trotettor difue Lodi ‘
^el
cherORSA
maggiordall’AlmoTebrt AlLigufUcoGreggeinunfolFRANCHI
Mandò
con doppio bonore, ITerben guidar l'Ov'lCane,e Pt/lore , Tre/fodelTaflorBuono GioiràfAgnellinaalCantoal/nono;
Mufe
fufiori /porgete A’cb'ilfuolfioridonò Dolcifililediffondete^j
A’chiAI annoilCielfiUlò: <
Treffo del PaftorBuono GioiràrAgnellina al cantoalfuono:
Dopo
di che principiò la recita dell’AccademiailPadrePaftoriniRettoredel<^I*;
iegiodePP. Gefuiticon molte,e bizzarreCqmpofizioai,el’ultimapereuer l
brievebòimprelTaancoranellamente,efù• !
SantaAgne/e diMontePulciano in prefenza della CefareaMae/làdiCarlo VI.Impe-
[
radere,che lavenera,
&
adora nellaTomba,apregl'Occhigiàcbwfi,&
inluilififfa.DeboleMadrigale,d‘una
Mufa
vecchia,eta^dente,dedicatoàchiunqueRegge,eGoucrna
.
I
Perche d'altoMonarcaallaprefenza, Che Popali
f
oggetti affrena,e regge,Etal
Mondo
dà Legge Lavenerata,edinvocataAgnefeCP
OcchidàMortecbiutì aprecorteje ?Con
Digilizedby
7
Con qutO»mefavigltaDegCOcchi aperti,e delleattente Ciglia ,
S'lobeaCintendo,infuafavellaÀrnica Ali par,checotidica
, Ce/are,àtuttiun documentotocchi
,
Che devechiGovernaaprir bengl’occbi .
RecitoronopreflbdelPadre RettorefettealtriPadridell’ illelTiVociati,chiPoemi, e chiEpigrammiinlinguaGreca,eLatina,Dirtici,&Elegie, chi Sonetti, eMadrigali;NellegeltadellaSantafpiccòàmarauigliailPoeticotalento d’
eruditiSoggetti,quali ditutte leReligionifonoinGenova; deSignori Preti,Canonici,Secolari,
&
anche Seroinariftidell’ Archicpifcopiocon,, gran contentodiMonfig.Arcivefeovo, cheimitatore delZelodelSantomitra- toBorromeocercaIpargcrefemi d’ognivirtù, e far pullulare nelSeminanopian- te didivozione,edifcienzeda vegetare,perriempirnel’EcclcfialticaGerar- chia.Non
è mio pendereraportarquituttelenumerofe,edcruditiilin.ecom- pofizioni,perchevivorrebbe un volume,enonm'aflìcuravo torledallamano
deRecitantiperlaretroliadellamodeftia;con unaartificiofa Icufaperod>non hauer ben udito,e capito perlacalca delPopolo1’Ode
Paltorale delPadrcKe- gentedelCatmme
,miliufcìcarpirgli dallemanil’Originaleperben leggerlo, econfiderarlo,conprometterli fubito letto, reRituirlo;Oifervailaparolacoiij prontamenterimetterglielo,confarneunacopia fenzaladiluifaputa,chequi in(lampa producojE
cosìl’Accademia,che incominciò conilPadrePa/lonni terminando conlaPallorale delPadreRegente Carmelitarecitata inultimo,fc quellafd l’Alfa, quellaCompofizioncfaràl’Omega
dell’Accademia.AlleGlorie di S.Àgne/adaMenteVulcianodeWO'dined'S-Domeirco.Fanta/ìì Poetica,
acuìcencorronolaFama,laMuja,edue Pajlori ,e ricbi-imalanotizia dellaCanzona recitataperl'Accademiadi
S.Témafoa’Aquino.
di'* d-ìP
D
aiChe giàfognomiilCelo/vegliaiGufman
, midipngtaAppenarimirai Verificato inluiquantofingea,
Htn
maiJìanta laFama
SuonaTròta,t àftupornuovo michiama:Tornaòmia
Mufa
dice,ChenuovaStellaufc'tdal Vaticano,
Tu
faconda,efchee Sarai,fcfaUratM
onte Pulcianoi Colà,tiaridaf
ci Ritroverai hcor,cheti ricrei. SitibondamiaMufa
ImpennaPali,efé ne vola a!
M
onte, Perebifola ,tonfufaS'aegira intornoàricercarilFonte,
^uan£
eccodavicino Scorge, che fidormianTirfi,edElpino.Giateancon zucca alfianca Sdraiati all'ombradifoltoarbofcello,
T
enean al latomanco la Zampogna,laPiva,e’Ibfiloncello:A’d'jj'etarjSanfifa CorrelaMujamia,
ma
poinonofa.
Rtfolvearmarlamano DelPietrefuo,edaccoftarfi alquanto, Indicotipian piano
Teniafvrgiarlt,enon si come: intanto S’ appoggiaadaltra Pianta
,
Ivi pocodìfcojìa,e coticanta .
Pajlo-
Digitizedby
j
8 T.ìJlorelUGrazit^cUi
Fer pietà piùuciiàtrmitej .l'miei vati acconfentite Benebifi\Mujafiraniera DebSpegnetelamiaJete:
Sevoifardi fojìenete Ilmio arder, convien,ch’iopera, Blon dormite più
,
Nò Nò
, Sentì
T
ir/i, e sì/vegliò,
ScuoleSubbilo Elpiuo ,
Chetiiteneriioaneli’ eidalraucoCanto Datodimanoalvino Accorfe,enel vederla languir tanto
O
hquel dolcelicore lediede lena,e rillegrolleilCuore• eh)fé' ?dtjje,chi/et ?
S^ualforte à quefloColle ticondu/fè? DellaSantavorrei yiia
,emortedavoifoper qualfoffe, mi/pedi la
Fama
,
ChediAgnefad/linliiFoflibrama
,
Sedi pur qui connoi ,
B'ejce la tua iiflanzaàneigradita Dijjè Tir/i
,f( vuoi Comincia òElpmoaraccontarlavita, Della Ho/IraGranSanta, DicuifuaReligmn/igreggia,evanta.
NacqueAgnefa tra faci:
Di noveanni fall d’vota alMonte:
VennerCorvi rapaci
Trattidaaltruifctor,fuo
Oderp
fronte:DitredKi veflita ,
Kegola delGufman fulafua vita .
RadunòpiùZittii, e
Convertìun LopanaroinMcnflero, Fatta
Madre
dtquelle.Del Gu/man,deliAquinritrattovero, A' guerecgiarei»pace
Armò
cbt dttizzone ,tehi diface,T
eneriffimoCuoreVerJ'o tuttimofìrò
\fotfecoflejfa
V
iòtuttoilrigore;Mai
Carneal vittofaovollecomejfa>Infermalerufee ,
che DioperJuo piacerlacangiainFefce, AlleJlanchefue
M
emhraPerripofovolealanudaterra: Dolce quiete lefembra
^Mndo
vigilia,alfouno intima guerra:Se tlfuo Corportfiora Pane,edacquaconcede acciò nonmora, Eccoti lafuavita:
Sfondopoifenmorì:ripigliaTir/ì L' baitipreflofinita?
Hai
trafeorfoilmiglior ,chedehbeiìrfi,E
dovebaitulafciati IlPan,Foglio, edilyinmoltiplicati?Maria
dalGeldtfcefaJlBambino Getùcon Croce al Colla InbracciaàmfiraAgnefa
,
Acciocbèfel godeff'e,con/egnolloi
Intaltempo à Getù RubbòlaCroco,onon la refe più. Elpin fet mentecatto
Lapioggia della
Manna
,edelleCrociT
acejìi}eaquefìofatto Ci accorSm/peccatoriamboveloci>Quandoterranonfuole
y
iddimonafeer fior,Spuntar viole•T
udicefiichemorìSeancorvivetra noiì e nonlofai 3 Fuordi baccatiufei, CorreggiFerrortuo,
Non
farà maiSAlufacrediloà
mi
Elpin ladifjemorta,epur non è•Certoild’ffi,chemorì:
T
emera'ioèilnegarciò,che èSfatto^ La miaboccamaimenti,
Piùcheà
me
ticonvienilmentecatto: Alari,nontiricordi?Da
Ifanciulliilf
emiroinfinoifardi.Semplicettoche fei
Mira
ilbalfamo là,che ogn’ or diffonde ,Mufa
credermidei ,Pureafcolta raggion,chelaconfondo Lavuol dt vicapriva
I
* SimuovegFacchi,e'l piede, ì morta, òvivai Dehtacete ,fujpendeie
t
u
bollardellaeontefa; Allaguerra,cbe t'è aceefaI Preflo pacefidarà:
j Seeìlaèviva ,òfeèrifforta; I Seelladorme,òpurfe èmorta
I
NinnoalFberm’ingannerà,
I
DallaSantaio lofiprò,
A’leivado, etornerò.
Farti,
Digilizedby
9 Farti1mentreiofremendo
Ileiritardo ,/ptdii
Fama
velante A’dirle,thè/’attendo: Franta alMonteElla giogne inuninjlante A’Pa/lorinechiamò:Difler,vanneallaSanta,e la trovò. Stordijce qui la
Fama
,Mentrela
Muf
amiacecaritrovaNon
parla,felach’ama Con/cuoieria peri,vivalaprova, Dir/ente à hajja lena Di miaincredulità quejìaèlapena
,
Mo/fa datenerezza Selaporto su F
AH
,eamelarefe•D'hum
ItaConjioezza TrieguàSacro Follar,da SantaAgnefe,
Fate
fi’perdonato Con piena rem'ffsoneilmio peccato: Eccolaàp’ediviftn
,
Come
intimo,eFrateidite allaSanta,I
' Cheindulgente fi mo/ìrr.
Sevoce nonledi
,maipiù non canta: I
Perlagrazia gol'va
Darà
à Agnefa,edàVoi/’eterniviva.
Terminata,chefùfiapplaudita Paftoralc, principiò dall’Orche'lrade
M
ificiuna- piena Sinfonia inmezzoàcui drizzatolidalTronol'tllullriiTìmoMot>fi>. Arci>vefeovo,perlaPrudenza,emaniereuniverlalmenteamato
,iacendoli alal'onda di
nume
lofoPopolorifpectoloalfuobuonPallore,ritornando eglialTuoPalag- gio, terminòlaFedadi tré giorni, dicuiilPadrePriore di S.Domenico
conilluo buongufio,neiù el'Inventore,
&
ilDirettore.ReverendilTimoPadre Maeftro Generalenoneraun granreatola reticenzad:j Padridi S.
Domenico
éNon
fòuna granIpintaallamiaImpiticnzainveier fepoltofrir
oblioun Triduosilontuofo?Non
vorreiperò condedicar ardi- nentofolaRelazioneàV.P.Rma
havercommefio ancorioun'alteacolpa-, fpcrome
neafiblvcràildileicuorbenignoinattribuirlo alladivozione,c ge- sio grande, che nudnfcoverfolaAiaReligione,che però humilmenieinchi- sandomcle,le offrocontuttalamiaCalatutto
me
Aeifo,dichiaiandoun per fempreDI
V.P.REVERENDISSIMA
.
Genova
io.Luglio1727.Humiliffimo, Divotijfimo, OblìgatilfimoServitore
Domenico
Rovere.Digitizedby
Digitlzedby
Digitizedby
I
I
I
Digitizedby
Googl^
.
Digiiized