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Academic year: 2021

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(1)

RISOLUZIONE

1. Se f (x), g(x) e h(x) sono funzioni infinitesime per x ! 0 con ord(f(x)) < ord(g(x)) < ord(h(x)), dalla definizione di ordine di infinitesimo abbiamo che

x!0 lim g(x) f (x) = lim

x!0

h(x) g(x) = 0 e anche che

x lim !0

h(x) f (x) = lim

x !0

h(x) g(x) · g(x)

f (x) = 0

ovvero che g(x) = o(f (x)), h(x) = o(g(x)) e h(x) = o(f (x)). Ne segue che l’a↵ermazione A `e vera, infatti dal principio di cancellazione dei termini trascurabili si ha

x lim !0

f (x) + h(x) f (x) + g(x) = lim

x !0

f (x) + o(f (x)) f (x) + o(f (x)) = lim

x !0

f (x) f (x) = 1

Anche l’a↵ermazione C `e vera in quanto sempre dal principio di cancellazione dei termini trascurabili otteniamo

x lim !0

g(x) + h(x) f (x) + h(x) = lim

x !0

g(x) + o(g(x)) f (x) + o(f (x)) = lim

x !0

g(x) f (x) = lim

x !0

o(f (x)) f (x) = 0 L’a↵ermazione B `e invece falsa. Dalle ipotesi risulta

x lim !0

f (x) + g(x) g(x) + h(x) = lim

x !0

f (x) + o(f (x)) g(x) + o(g(x)) = lim

x !0

f (x) g(x) = lim

x !0

f (x) o(f (x))

ma nulla possiamo dire riguardo all’ultimo limite. Per esempio, considerate le funzioni f (x) = x, g(x) = x 2 e h(x) = x 3 abbiamo che il limite

x lim !0

f (x) + g(x) g(x) + h(x) = lim

x !0

x + x 2

x 2 + x 3 = lim

x !0

x

x 2 = lim

x !0

1 x non esiste.

NOTA: per provare che le due a↵ermazioni sono vere abbiamo usato il concetto di funzione trascurabile e il prin- cipio di sostituzione dei termini trascurabili, si poteva in modo equivalente utilizzare semplicemente la definizione e l’algebra dei limiti raccogliendo, a numeratore e denominatore, la funzione con ordine di infinitesimo minore . 2. La funzione f (x) ha ordine di infinitesimo 2, quindi esiste ` 2 R \ {0} tale che f(x) ⇠ `x 2 . Allora

a. lim

x!0

f (x)

log(1 + 2x 2 ) `e finito non nullo poich´e log(1 + 2x 2 ) ⇠ 2x 2 per x ! 0 e dunque

x lim !0

f (x)

log(1 + 2x 2 ) = lim

x !0

`x 2 2x 2 = `

2 2 R \ {0}

b. lim

x !0

f (x)

p x sin x = 0 dato che p

x sin x ⇠ p

x · x per x ! 0 da cui

x!0 lim f (x)

p x sin x = lim

x!0

`x 2 2x 3/2 = 0, osserviamo che ord( p

x sin x) = 3 2 < 2 = ord(f (x);

(2)

c. lim

x!0

f (x)

sin 2 x x = 0 infatti per x ! 0 risulta

sin 2 x x = (x + o(x)) 2 x = x 2 + o(x 2 ) x = x + o(x) quindi ord(sin 2 x x) = 1 < 2 = ord(f (x);

d. lim

x !0

sin 2 x log(1 + x 2 )

f (x) = 0 in quanto per x ! 0 si ha

sin 2 x log(1 + x 2 ) = x 2 + o(x 2 ) (x 2 + o(x 2 )) = o(x 2 ), la funzione ha ordine di infinitesimo maggiore di 2, e quindi

x!0 lim

sin 2 x log(1 + x 2 )

f (x) = lim

x!0

1

` o(x 2 )

x 2 = 0 per definizione di funzione trascurabile.

3. Determiniamo l’ordine di infinitesimo della funzione f (x) = sin x cos x log(1 x) per x ! 0.

Dai limiti notevoli per x ! 0 e dalle propriet`a degli “o” piccoli abbiamo

f (x) = sin x cos x log(1 x) = (x + o(x)) · (1 x 2

2

+ o(x 2 )) ( x + o(x))

= x + o(x) + o(x) x 2

3

+ o(x 3 ) + x + o(x) = 2x + o(x)

essendo x 3 = o(x) e quindi o(x 3 ) = o(x). Ne segue allora che la funzione `e asintotica a 2x per x ! 0 e che ha ordine di infinitesimo pari a 1.

4. Per determinare l’ordine di infinitesimo di f (x) = e sin x p

1 + x 2 per x ! 0 osserviamo che, essendo sin x ! 0 per x ! 0, dalle propriet`a degli “o” piccoli e dal limite notevole e y = 1+y+o(y) per y ! 0 otteniamo

e sin x = 1 + sin x + o(sin x) = 1 + (x + o(x)) + o(x + o(x)) = 1 + x + o(x).

Allo stesso modo, essendo x 2 ! 0 per x ! 0 e (1 + y) = 1 + ↵y + o(y) per y ! 0, si ha p 1 + x 2 = 1 + x 2

2

+ o(x 2 )

Dunque

f (x) = e sin x p

1 + x 2 = 1 + x + o(x) (1 + 1 2 x 2 + o(x 2 )) = x + o(x) 1 2 x 2 + o(x 2 ) = x + o(x) essendo x 2 = o(x). Ne segue allora che la funzione ha ordine di infinitesimo 1.

5. La funzione f (x) = p

cos x e

x24

ha ordine di infinitesimo maggiore di 2, infatti usando i limiti notevoli visti per x ! 0 e dalle propriet`a degli “o” piccoli per x ! 0 otteniamo

p cos x = p

(cos x 1) + 1 = 1 + 1 2 (cos x 1) + o(cos x 1)

= 1 + 1 2 ( x 2

2

+ o(x 2 )) + o( x 2

2

+ o(x 2 )) = 1 1 4 x 2 + o(x 2 )

(3)

dato che o( x 2

2

+ o(x 2 )) = o(x 2 ). Inoltre

e

x24

= 1 1 4 x 2 + o(x 2 ) Ne segue che

f (x) = p

cos x e

x24

= 1 1 4 x 2 + o(x 2 ) (1 1 4 x 2 + o(x 2 )) = o(x 2 ).

6. Calcoliamo l’ordine di infinitesimo di f (x) = log(cos x) p

3

1 + x 2 + 1 per x ! 0. Usando le propriet` a degli “o” piccoli osserviamo innanzitutto che per x ! 0 risulta

log(cos x) = log((cos x 1) + 1) = (cos x 1) + o(cos x 1) = x 2

2

+ o(x 2 ) + o( x 2

2

+ o(x 2 ))

= x 2

2

+ o(x 2 ).

Abbiamo quindi che f (x) = log(cos x) p

3

1 + x 2 + 1 = x 2

2

+ o(x 2 ) ⇣

1 + x 3

2

+ o(x 2 ) ⌘

+ 1 = 5 6 x 2 + o(x 2 ) e dunque che f (x) ha ordine di infinitesimo 2.

7. Per determinare l’ordine di infinitesimo di f (x) = sin 2 (↵x) log(1 + x 2 ) per x ! 0 al variare di ↵ 2 R procediamo come nei precedenti esercizi. Per x ! 0 abbiamo che

f (x) = sin 2 (↵x) log(1 + x 2 ) = (↵x + o(x)) 2 (x 2 + o(x 2 )) = ↵ 2 x 2 + o(x 2 ) x 2 + o(x 2 )

= (↵ 2 1)x 2 + o(x 2 )

da cui possiamo dedurre che se ↵ 6= ±1 allora f ↵ (x) ha ordine di infinitesimo 2 mentre se ↵ = ±1 si ha f (x) = o(x 2 ) e quindi che la funzione ha ordine di infinitesimo maggiore di 2.

8. Determiniamo l’ordine di infinitesimo di f (x) = (sin x log(1 + ↵x))(e sin x 1) per x ! 0 al variare di ↵ 2 R. Per x ! 0 risulta

f ↵ (x) = (sin x log(1 + ↵x))(e sin x 1) 2 = (x + o(x) (↵x + o(x)))(sin x + o(sin x)) 2

= ((1 ↵)x + o(x))(x + o(x) + o(x + o(x))) 2 = ((1 ↵)x + o(x))(x + o(x)) 2

= ((1 ↵)x + o(x))(x 2 + o(x 2 )) = (1 ↵)x 3 + o(x 3 ).

Ne segue che se ↵ 6= 1 allora f ↵ (x) ha ordine di infinitesimo 3 mentre se ↵ = 1 si ha f (x) = o(x 3 ) e quindi che la funzione ha ordine di infinitesimo maggiore di 3.

9. Calcoliamo l’ordine di infinitesimo di f (x) = cos 2 x p

1 + ↵x per x ! 0 al variare di ↵ 2 R.

Osservato che per x ! 0 si ha

cos 2 x = (1 x 2

2

+ o(x 2 )) 2 = 1 + x 4

4

+ o(x 2 ) · o(x 2 ) x 2 + o(x 2 ) x 2

2

· o(x 2 ) = 1 x 2 + o(x 2 ), essendo x 4 = o(x 2 ), o(x 2 ) · o(x 2 ) = o(x 4 ) = o(x 2 ) e x 2

2

· o(x 2 ) = o(x 4 ) = o(x 2 ), otteniamo f (x) = cos 2 x p

1 + ↵x = 1 x 2 +o(x 2 ) (1+↵x+o(x)) = x 2 +o(x 2 ) ↵x+o(x) = ↵x+o(x)

dato che x 2 = o(x). Ne concludiamo che se ↵ 6= 0 la funzione ha ordine di infinitesimo 1 mentre

se ↵ = 0 la funzione ha ordine di infinitesimo maggiore di 1. Osserviamo per` o che se ↵ = 0

allora f (x) = cos 2 x 1 = x 2 + o(x 2 ) e in questo caso possiamo concludere che la funzione ha

ordine di infinitesimo 2.

(4)

10. Determiniamo l’ordine di infinitesimo della funzione f ↵ (x) = ⇣

log(cos ↵x) e sin

2

x + 1 ⌘ ( p

4

cos x 1) per x ! 0 al variare di ↵ 2 R. Per x ! 0 abbiamo

f (x) = ⇣

log(cos ↵x) e sin

2

x + 1 ⌘ ( p

4

cos x 1)

= ⇣

log((cos ↵x 1) + 1) e sin

2

x + 1 ⌘ ( p

4

(cos x 1) + 1 1)

= (cos ↵x 1) + o(cos ↵x 1) sin 2 x + o(sin 2 x) 1 4 (cos x 1) + o(cos x 1)

= ⇣

2

2 x 2 + o(x 2 ) x 2 + o(x 2 ) ⌘

1

4 ( 1 2 x 2 + o(x 2 )

= ⇣

2

+2

2 x 2 + o(x 2 ) ⌘

1

8 x 2 + o(x 2 )

=

2

16 +2 x 4 + o(x 4 )

e quindi che la funzione ha ordine di infinitesimo 4 per ogni ↵ 2 R.

(5)

7. ESERCIZI sulle FUNZIONI CONTINUE, parte 1

Provare di ciascuna delle seguenti a↵ermazioni se `e vera o falsa.

1. Se f (x) `e una funzione definita e continua in [a, b) tale che lim

x !b f (x) = ` 2 R, allora A. f (x) `e limitata in [a, b).

B. f (x) ammette minimo in [a, b).

C. esiste x 0 2 [a, b) tale che f(x 0 ) = f (a)+` 2 .

2. Sia I ⇢ R un intervallo limitato e sia f : I ! R una funzione continua. Allora A. f (I) un insieme limitato.

B. f (I) un intervallo.

C. f (x) + h(x) ⇠ g(x) per x ! x 0

3. Se f (x), g(x) e h(x) sono funzioni definite e non negative in (0, + 1), tali che f(x) = o(h(x)) e g(x) = o(h(x)) per x ! 0 + , allora

A. esiste > 0 tale che f (x) + g(x)  h(x) per ogni x 2 (0, ) B. f (x) ⇠ g(x) per x ! 0 + .

C. lim

x !0

+

f (x) g(x) = 0.

Stabilire per quali valori di ↵ 2 R le seguenti funzioni risultano continue nel loro dominio 4. lim

x !0

log(cos x) sin 2 x 5. lim

x!0

+

e tan x 1 p

3

cos x 1 log(1 + sin x) 6. lim

x !0

+

(cos x)

tan x1

7. lim

x!+1

e

1x

1 p

4

x 2 + 2 p

4

x 2 + 1 8. lim

x !0

sin(⇡ cos x) x sin x 9. lim

x !0

sin(↵x 3 ) log( p

3

1 + x 3 ) al variare di ↵ 2 R 10. lim

x!1

+

cos( 2 x)

(x 1) al variare di ↵ 2 R

(6)

RISOLUZIONE 1. A `e vera. Infatti, sia

f (x) = ˜

( f (x) se x 2 [a, b)

` se x = b Allora, essendo lim

x!b

f (x) = lim ˜

x!b f (x) = ` = ˜ f (b), la funzione ˜ f (x) risulta continua nell’intervallo chiuso e limitato [a, b] e quindi, dal Teorema di Weierstrass, esistono due costanti m < M tali che m  ˜ f (x)  M per ogni x 2 [a, b]. In particolare si ottiene che m  f(x)  M per ogni x 2 [a, b) e dunque che f(x) limitata in [a, b).

B `e falsa. La funzione f (x) = 1 x risulta continua in [0, 1) con lim

x !1 f (x) = 0 ma non ammette minimo in [0, 1) essendo inf

x 2[0,1) f (x) = 0 ma f (x) > 0 per ogni x 2 [0, 1).

C `e vera.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

10.

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