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Indicatori per Sorveglianza e Controllo delle Infezioni Correlate all Assistenza (ICA) Anno Regione Piemonte

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Academic year: 2022

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(1)

Indicatori per

Sorveglianza e Controllo

delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) Anno 2017 - Regione Piemonte

INDICATORI

v Dal n° 1 al n°4: Indicatori di risorse e struttura v n ° 5: Programma

v Dal n° 6 al n°14: Indicatori di sorveglianza e controllo (monitorati almeno per 3 anni)

v Dal n°15 al n° 17 : Indicatori di sorveglianza, controllo e formazione (monitorati annualmente)

(2)

Elenco indicatori e Allegati Anno 2017

Indicatore n. 1: Atto formale (Deliberazione) di istituzione di funzione specifica per il

controllo delle ICA (con allegato A) ... 3

Indicatore n. 2. Evidenza di attivita’ del CIO con presenza di verbali delle riunioni periodiche di programmazione e verifica ... 4

Indicatore n. 3. Numero di ICI con formazione specifica. ... 5

Indicatore n. 4. Evidenza formale (delibera o atti equivalenti) di approvazione del Programma da parte del Direttore Generale. ... 6

Indicatore n. 5. Esistenza e attuazione di un Programma Aziendale annuale comprendente rischi, obiettivi, attività, valutazione (con allegato B) ... 7

Indicatore n. 6. Tasso di incidenza di batteriemie /1000 giorni CVC e incidenza VAP /1000 giorni ventilazione nelle Terapie Intensive (UTI) dell’Azienda. (con allegato C) ... 8

Indicatore n. 7. Tasso di incidenza di ISC/100 interventi chirurgici su 6 mesi di sorveglianza (con allegato D) ... 9

Indicatore n. 8. Tasso di incidenza di incidenti percutanei e mucocutanei /100 pl; di incidenti percutanei e mucocutanei /100 operatori. ... 10

Indicatore n. 9 Evidenza di sorveglianza di Microrganismi “Alert” (con allegato E) 11 Indicatore n. 10. Report sintetico annuale sulle antibioticoresistenze di alcuni microrganismi isolati dal laboratorio (con allegato F) ... 12

Indicatore n. 11. Evidenza di partecipazione al sistema di sorveglianza nazionale delle sepsi da Klebsiella e E.coli ... 13

Indicatore n. 12. Implementazione di un’attività di antibiotico - stewardship (con allegato G) ... 14

Indicatore n. 13. Consumo di gel idroalcolico / 1000 giorni di assistenza ... 15

Indicatore n. 14. Presenza di un documento contenente alcune informazioni specifiche sulle ICA e disponibilità per tutti i pazienti (con allegato H) ... 16

Indicatore n 15. Prevalenza dell'applicazione del "bundle" sugli interventi chirurgici e della compliance di conformità (con allegato I) ... 17

Indicatore n 16 . Prevalenza delle Infezioni Correlate all’Assistenza nelle Strutture Sanitarie di assistenza extra-ospedaliera dell’ Azienda (con allegato L) ... 18

Indicatore n. 17. L’azienda promuove un evento ECM di formazione sulla sorveglianza e il controllo delle ICA ... 19

ALLEGATO A ... 21

http://www.regione.piemonte.it/sanita/sanpub/dwd/circo01.pdfALLEGATO B ... 21

ALLEGATO B ... 22

ALLEGATO C ... 23

SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI IN TERAPIA INTENSIVA ... 23

ALLEGATO D ... 24

SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO ... 24

ALLEGATO E ... 29

(3)

Indicatore n. 1: Atto formale (Deliberazione) di istituzione di funzione specifica per il controllo delle ICA

(con allegato A)

Atteso. L’Azienda ha previsto che le misure preventive del rischio infettivo nella struttura sanitaria siano gestite da una “funzione” (costituita da risorse dedicate e/o parzialmente dedicate) e coordinate da figura competente e qualificata (come sotto esplicitato), idealmente afferente alla Direzione Sanitaria di Azienda, che elabora, coordina, implementa e valuta le attività previste dal programma annuale.

Criterio. Esistenza di una funzione, data un nucleo operativo di figure con attribuzione di personale e responsabilità definite.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Misurare la sensibilità e l’attenzione dell’Azienda alla sorveglianza e al controllo delle ICA, attraverso l’attribuzione di ruoli di responsabilità definiti e la destinazione di risorse

TIPOLOGIA Organizzazione e risorse

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Sì / No

Periodo di osservazione Annuale Descrizione Numeratore (A) ---

Fonte numeratore Piano/ Atto aziendale

Descrizione Denominatore (B) --- Fonte denominatore ---

Formula ---

Strutture interessate Direzione d’Azienda

Rilevazioni /anno Una tantum, a inizio anno

Rilevazioni aggiuntive Se cambiamenti nell’assetto organizzativo

Data prossima rilevazione Al nuovo piano aziendale

Note

Standard. E’ stata Deliberata una funzione per il controllo delle ICA, coordinata da figura esperta nella materia (e con almeno 3 anni di attività nel campo della

prevenzione del rischio infettivo).

Vedi Allegato A

(4)

Indicatore n. 2. Evidenza di attivita’ del CIO con presenza di verbali delle riunioni periodiche di programmazione e verifica

Atteso. In ogni Azienda esiste un gruppo formalmente istituito (CIO) che coordina le attività di sorveglianza e controllo delle ICA.

Criterio. Il CIO è deliberato, con composizione secondo i requisiti della Circolare 1950, 6/2/ 2001 ed è operativo.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Evidenzia la effettiva attivita’ del CIO.

TIPOLOGIA Organizzazione e risorse

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Sì / No per delibera CIO e numero riunioni annuali verbalizzate

Periodo di osservazione Anno Descrizione Numeratore (A) ---

Fonte (numeratore) Funzione Prevenzione rischio infettivo

Descrizione Denominatore (B) --- Fonte denominatore ---

Formula ---

Strutture interessate Funzione Prevenzione rischio infettivo

Rilevazioni /anno 1 a fine anno

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note

Standard. Esiste un CIO deliberato e almeno 3 riunioni annuali verbalizzate ne evidenziano l'operatività.

Vedi Allegato A

(5)

Indicatore n. 3. Numero di ICI con formazione specifica.

Atteso. In Azienda esistono le risorse infermieristiche necessarie alla realizzazione del programma.

Criterio. Presenza di ICI in numero adeguato per le dimensioni/l'attività dell’Azienda e con adeguata formazione specifica.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Dimostra la presenza di figure professionalmente qualificate e in numero sufficiente a gestire il programma

TIPOLOGIA Organizzazione e risorse

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Rapporto

Periodo di osservazione Anno Descrizione Numeratore (A) Numero ICI

Fonte (numeratore) Struttura Prevenzione rischio infettivo

Descrizione Denominatore (B) Posti letto (PL)

Fonte denominatore Funzione Prevenzione rischio infettivo

Formula A / B

Strutture interessate Funzione Prevenzione rischio infettivo

Rilevazioni /anno Una tantum, a inizio anno

Rilevazioni aggiuntive Se cambiamenti organizzativi o di risorse

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note Gli Infermieri addetti al Controllo Infezioni devono aver acquisito una formazione specifica (qualifica da corsi regionali o master universitari) o, in subordine, aver maturato una esperienza clinica di almeno tre anni con un affiancamento formativo specifico . Lo standard (rispetto ai posti letto) deve essere formulato in base all’assetto organizzativo aziendale (ospedale +/- territorio).

Alla luce dei mutamenti organizzativi (ricoveri più brevi, aumento dei Day hospital) che comportano comunque una grande attenzione nella prevenzione del rischio infettivo, si ritiene

opportuno considerare come riferimento possibile anche quello di più recente introduzione in letteratura (1 ICI/5000 ricoveri/anno).

Standard:

1 ICI / 250 pl nelle Aziende con sola assistenza ospedaliera;

1 ICI / 180 pl nelle Aziende nelle quali l’attività del programma si estende al setting extra-ospedaliero.

Nelle strutture a maggiore complessità si può prevedere uno standard di 1 ICI ogni 5000 Ricoveri Ordinari /anno.

(6)

Indicatore n. 4. Evidenza formale (delibera o atti equivalenti) di approvazione del Programma da parte del Direttore Generale.

Atteso. L’Azienda, nella persona del DG, è responsabile della realizzazione del programma.

Criterio. Il DG approva il programma e lo inserisce nella programmazione dei servizi.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

La Direzione Generale condivide il programma elaborato per l’Azienda, ne formalizza e ne supporta l’implementazione

TIPOLOGIA Organizzazione e risorse

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Sì / No

Periodo di osservazione Annuale Descrizione Numeratore (A) ---

Fonte numeratore Delibera aziendale Descrizione Denominatore (B) ---

Fonte denominatore ---

Formula ---

Strutture interessate DG

Rilevazioni /anno Una tantum, a presentazione del programma

Rilevazioni aggiuntive Se effettuati aggiornamenti

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note

Standard. Il Direttore Generale ha approvato il programma e ha dato mandato formale circa la sua realizzazione alle strutture coinvolte.

(7)

Indicatore n. 5. Esistenza e attuazione di un Programma Aziendale annuale comprendente rischi, obiettivi, attività, valutazione

(con allegato B)

Atteso. L’Azienda conduce attività di sorveglianza e controllo delle ICA basato sulla valutazione dei rischi prevalenti e la strutturazione/attuazione di un conseguente programma di prevenzione.

Criterio. Redazione ed attuazione di un programma di sorveglianza e controllo basato sui problemi prioritari della struttura.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

L’Azienda rende espliciti gli obiettivi e le attività in ambito di sorveglianza e controllo delle ICA, consentendo così il monitoraggio della qualità e del suo miglioramento, nonché la condivisione dell’informazione a tutti i portatori di interesse

TIPOLOGIA Organizzazione e risorse

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Sì / No

Periodo di osservazione Annuale Descrizione Numeratore (A) ---

Fonte numeratore Programma redatto dalla Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo in accordo con la Direzione Generale e inserito nel Piano aziendale

Descrizione Denominatore (B) --- Fonte denominatore ---

Formula ---

Strutture interessate Funzione Prevenzione del Rischio Infettivo, Dipartimenti, CIO

Rilevazioni /anno Una tantum, a inizio anno

Rilevazioni aggiuntive Se necessari aggiornamenti

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note Il programma deve comprendere una valutazione dei rischi prevalenti e l’identificazione di obiettivi coerenti con i rischi;

i rischi considerati sono esplicitati nel programma e sono valutati sulla base della specifica tipologia dell’ospedale e dell’assistenza prestata;

sono presenti nel programma attività di sorveglianza, controllo, formazione e informazione dell’utenza;

All’interno del programma devono essere identificate almeno 2 priorità caratterizzanti aree di intervento specifiche per la struttura per le quali esiste documentazione di necessità di intervento e/o andamento epidemiologico e/o documentazione di interventi già intrapresi e relativi esiti

(8)

Indicatore n. 6. Tasso di incidenza di batteriemie /1000 giorni CVC e incidenza VAP /1000 giorni ventilazione nelle Terapie Intensive (UTI) dell’Azienda.

(con allegato C)

Atteso. Le Aziende hanno in atto una sorveglianza delle infezioni nelle Terapie Intensive.

Criterio. È effettuata la sorveglianza di alcune infezioni (polmoniti, batteriemie) nelle Terapie Intensive.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

E’ proposta una sorveglianza continua in reparti ad alto rischio; i dati di incidenza delle singole Aziende contribuiscono a costituire un riferimento a livello regionale, nazionale ed europeo; i dati locali possono costituire informazione per revisione di processi

TIPOLOGIA Attività di sorveglianza

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Tasso (*1000)

Periodo di osservazione Anno

Descrizione Numeratore (A) Numero di batteriemie ; Numero di VAP

Fonte numeratore UTI coinvolte

Descrizione Denominatore (B) Giorni esposizione a CVC o giorni esposizione a VA

Fonte denominatore UTI coinvolte

Formula A / B * 1000 giorni CVC o VA

Strutture interessate UTI

Rilevazioni /anno Continuativa

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note I dati sono ottenuti con il protocollo di sorveglianza GiVITI- ProSAFE

Standard. Disponibilità del tasso di incidenza di batteriemie /1000 giorni CVC e incidenza VAP /1000 giorni ventilazione assistita in TUTTE le Terapie Intensive dell’Azienda; disponibilità dell’analisi del dato di incidenza e mortalità rispetto ai dati regionali GiVITI commentato in relazione al trend degli ultimi quattro anni e alla tipologia di ricovero che caratterizza l’ICU

Vedi Allegato C

(9)

Indicatore n. 7. Tasso di incidenza di ISC/100 interventi chirurgici su 6 mesi di sorveglianza

(con allegato D)

Atteso. Le Aziende hanno in atto una sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico (ISC).

Criterio. È effettuata una sorveglianza attiva delle infezioni del sito chirurgico.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Si introduce una sorveglianza a rotazione sugli interventi chirurgici, tutti gli anni. I dati di incidenza delle singole Aziende contribuiscono a costituire un riferimento a livello regionale,nazionale ed europeo; i dati locali possono costituire informazione utile per revisione di processi

TIPOLOGIA Attività di sorveglianza

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Tasso (*100)

Periodo di osservazione 6 mesi (follow-up)

Descrizione Numeratore (A) Numero di ISC dell’intervento

Fonte numeratore Reparto di chirurgia

Descrizione Denominatore (B) Numero di interventi effettuati in 6 mesi

Fonte denominatore Registro di sala

Formula A / B * 100

Strutture interessate Reparti di chirurgia

Rilevazioni /anno 1 studio con follow-up

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Da definire

Note

E’ seguito il protocollo ECDC-SNICh per la raccolta dati;

i dati sono raccolti e registrati dalle Aziende su database precostituito ed elaborati a livello centrale.

In Piemonte la sorveglianza è effettuata con follow-up a 30 giorni o a 365 gg in relazione alla presenza di protesi.

Per ogni intervento sono raccolti anche i dati relativi all'indicatore n° 15 (BUNDLE per interventi chirurgici)

Standard.

Disponibilità del tasso di ISC o su interventi su protesi d’anca o su un intervento in urologia (prostata o vescica) o in neurochirurgia o cardiochirurgia, ottenuto con una sorveglianza attiva di 6 mesi, su un minimo complessivo di 50 interventi, con sorveglianza di 30 o 365 gg in base a presenza di protesi, in base alle attività chirurgiche presenti nell’ospedale e utilizzando gli specifici codici in allegato Vedi Allegato D

(10)

Indicatore n. 8. Tasso di incidenza di incidenti percutanei e mucocutanei /100 pl; di incidenti percutanei e mucocutanei /100 operatori.

Atteso. Le Aziende hanno in atto una sorveglianza degli incidenti a rischio biologico negli operatori sanitari.

Criterio. È effettuata la sorveglianza degli incidenti occupazionali SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

La sorveglianza degli incidenti occupazionali integra la sorveglianza dell’applicazione delle misure di isolamento e costituisce indicatore di attenzione da parte dell’azienda alle pratiche assistenziali sicure.

La sorveglianza degli incidenti occupazionali costituisce attività di collaborazione con il gruppo di lavoro regionale per il Rischio Occupazionale in Sanità. Tale sorveglianza si inserisce nel sistema regionale di sorveglianza continua SIOP e nel sistema nazionale SIROH.

TIPOLOGIA Attività di sorveglianza

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Tasso (*100)

Periodo di osservazione Anno

Descrizione Numeratore (A) Numero incidenti percutanei e mucocutanei

Fonte (numeratore) Notifiche SIOP

Descrizione Denominatore (B) Numero posti letto o numero operatori

Fonte denominatore Funzione di Prevenzione rischio infettivo

Formula A / B * 100

Strutture interessate Tutta l’Azienda

Rilevazioni /anno Continuativa

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note

Standard. Sono disponibili i tassi di incidenza di incidenti percutanei e mucocutanei negli operatori per l’anno 2016 con sistema SIOP .

E’ effettuata una sintetica analisi degli scostamenti ><50% della media regionale osservati negli ultimi quattro anni (es: tasso medio 10/100 operatori; analizzano gli scostamenti gli ospedali che hanno un tasso >15% o <5%).

(11)

Indicatore n. 9 Evidenza di sorveglianza di Microrganismi “Alert”

(con allegato E)

Atteso. Le Aziende conducono sorveglianza dei Microrganismi Alert Criterio. È messa in atto la sorveglianza dei Microrganismi Alert SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

E’ effettuata una sorveglianza continua a partenza dai dati di laboratorio;

i dati di frequenza di microrganismi sentinella per 1000 gg di degenza contribuiscono a monitorare un fenomeno di rilevanza nazionale e internazionale e costituiscono informazione per attivare interventi di prevenzione e controllo

TIPOLOGIA Attività di sorveglianza

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Numero / 1000 gg degenza

Periodo di osservazione Anno

Descrizione Numeratore (A) Numero di segnalazioni Fonte numeratore Laboratorio

Descrizione Denominatore (B) 1000 gg di degenza

Fonte denominatore

Formula

Strutture interessate Funzione di Prevenzione Rischio Infettivo/ Tutti i reparti/Laboratorio di Microbiologia/

Rilevazioni /anno Continuativa. E’ inviata una sintesi ogni anno

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note Standard.

E’ disponibile l’elenco dei microrganismi “alert” sotto sorveglianza e il numero di segnalazioni nell’anno 2016 rapportata a 1000 gg di degenza;

(E’ possibile che sia resa disponibile la registrazione dei dati su piattaforma web) Vedi Allegato E

(12)

Indicatore n. 10. Report sintetico annuale sulle antibioticoresistenze di alcuni microrganismi isolati dal laboratorio

(con allegato F)

Atteso. Le Aziende hanno in atto una sorveglianza delle antibioticoresistenze Criterio. Il laboratorio produce un report sintetico sulle antibioticoresistenze SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

E’ effettuata una sorveglianza continuativa delle antibioticoresistenze.

I dati di antibioticoresistenza offrono informazioni utili per l’orientamento terapeutico e per la valutazione di efficacia delle misure di isolamento.

TIPOLOGIA Attività di sorveglianza

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Sì / no

Periodo di osservazione Anno Descrizione Numeratore (A)

Numero di ceppi R/I di una data specie batterica su sangue e liquor da tutti i pazienti;

Numero di ceppi di K. Pneumoniae R/I a carbapenemi da tutti i materiali solo su pazienti ricoverati

Fonte numeratore Laboratorio

Descrizione Denominatore (B)

Numero di ceppi isolati per una data specie batterica su sangue e liquor da tutti i pazienti;

Numero di ceppi di K. Pneumoniae R/I a carbapenemi da tutti i materiali solo su pazienti ricoverati

Fonte denominatore Laboratorio

Formula A/B *100

Strutture interessate Laboratorio

Rilevazioni /anno continuativa

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note I dati sono relativi a tutti i pazienti (ricoverati e non) ;

per KPC sono raccolti anche i dati su tutti i materiali ma solo sui pazienti ricoverati

E’ disponibile la raccolta dati su web

Standard.

Il report è prodotto annualmente con la proporzione di ceppi R/I agli antibiotici di alcune specie sentinella secondo le specifiche del protocollo

Vedi Allegato F

“PROTOCOLLO PER LA SORVEGLIANZA DELLE ANTIBIOTICO RESISTENZE DI ALCUNI MICRORGANISMI ISOLATI DAL LABORATORIO”

https://gemini3.aslal.it/simi/documentazione.php

(13)

Indicatore n. 11. Evidenza di partecipazione al sistema di sorveglianza nazionale delle sepsi da Klebsiella e E.coli

Atteso. Le Aziende proseguono la sorveglianza attivata per valutare l’andamento delle antibiotico-resistenze

Criterio. Esiste evidenza di adesione al sistema di sorveglianza istituito dal Ministero nel 2013 * (Sorveglianza nazionale delle batteriemie da Klebsiella pneumoniae e Escherichia coli produttori di carbapenemasi)

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

La sorveglianza delle antibioticoresistenze da enterobatteri produttori di carbapenemasi è integrata da una sorveglianza speciale mirata alle batteriemie.

La sorveglianza speciale e l’integrazione con quella degli isolamenti complessivi fornisce indicazioni sull’impatto di salute e ulteriori informazioni sull’andamento e distribuzione delle infezioni invasive.

TIPOLOGIA Attività di sorveglianza microbiologica

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Numero di casi

Periodo di osservazione Anno

Descrizione Numeratore (A) N di batteriemie da Klebsiella e da E.coli

Fonte (numeratore) Laboratorio, Direzione Sanitaria, Funzione di Prevenzione Rischio Infettivo

Descrizione Denominatore (B)

Fonte denominatore

Formula

Strutture interessate Laboratorio di microbiologia, reparti di assistenza, Funzione di Prevenzione Rischio Infettivo

Rilevazioni /anno Continuativa

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note Ministero della salute. Circolare 26 febbraio 2013. “Sorveglianza, e controllo delle infezioni da batteri produttori di carbapenemasi (CPE)”

E’ disponibile la raccolta dati su web

Standard.

Accreditamento all’accesso alla Piattaforma GEMINI per la sorveglianza, resa disponibile dal SeREMI, e evidenza della registrazione delle informazioni richieste dal Ministero.

L’adozione della segnalazione via web o eventuali casi di trasmissione via mail fax saranno certificati dal SeREMI

(14)

Indicatore n. 12. Implementazione di un’attività di antibiotico - stewardship

(con allegato G)

Atteso. Le Aziende promuovono interventi efficaci di valutazione dell’uso di antibiotici.

Criterio. E’ condotta una valutazione dell’impiego appropriato degli antibiotici in Ospedale.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

All’interno delle politiche di contenimento delle resistenze microbiche la valutazione dell’uso degli antibiotici è un momento centrale delle strategie preventive.

L’indicatore descrive l’attuazione di una strategia efficace che si deve articolare in:

(1) Definizione di una scheda di richiesta motivata su base locale (2) Definizione della lista antibiotici monitorati; (3) Analisi di richieste motivate (4) Esame delle cartelle cliniche ed audit con clinici affinchè l'ospedale possa identificare le proprie priorità di intervento (5) evidenza di attivita’ di formazione specifica (6) produzione di dati relativi ai consumi di antibiotici correlati (7) produzione di indicazioni per il

trattamento infezioni

TIPOLOGIA Attività di controllo

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Rapporto

Periodo di osservazione 12 mesi Descrizione Numeratore (A)

Fonte numeratore Strutture coinvolte nell’intervento, Microbiologia, Farmacia

Descrizione Denominatore (B) Fonte denominatore

Formula

Strutture interessate Rilevazioni /anno

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note

Standard. Vedi Allegato G

• L'azienda ha attivato un gruppo di lavoro costituito da clinici, infettivologo, microbiologo, farmacista, ICI, responsabile Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo; è presente (in struttura o in consulenza) la figura dell’infettivologo

• L'azienda ha definito l'oggetto dell'intervento (reparti, scheda di richiesta motivata, lista di antibiotici monitorati, cartelle cliniche recanti prescrizioni di molecole comprese nella lista).

• La lista degli antibiotici monitorati include: Carbapenemi, Chinoloni endovena, Echinocandine, Tigeciclina, Daptomicina, Linezolid.

• L'azienda ha definito le principali incongruità prescrittive da evidenziare

(15)

Indicatore n. 13. Consumo di gel idroalcolico / 1000 giorni di assistenza

Atteso. Le Aziende promuovono interventi efficaci di igiene delle mani.

Criterio. È utilizzato gel idroalcolico per l’igiene delle mani in proporzione al numero di pazienti assistiti.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Fornisce un’informazione indiretta dell’adesione degli operatori sanitari alla procedura di igienizzazione delle mani in funzione delle dimensioni di assistenza prestata

TIPOLOGIA Attività di controllo

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Rapporto

Periodo di osservazione Anno

Descrizione Numeratore (A) Numero litri gel idroalcolico

Fonte numeratore Farmacia e referente delle Strutture coinvolte

Descrizione Denominatore (B) Giorni di assistenza

Fonte denominatore Strutture coinvolte

Formula A / B * 1000

Strutture interessate Tutte le Strutture

Rilevazioni /anno 1

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note Standard.

È consumata una media di 20 ml/die di gel per paziente (20 litri/1000 giorni) in TUTTI i reparti in cui è effettuata assistenza.

Lo standard non comprende altre modalità di igiene delle mani (sapone o sapone antisettico).

E’ documentato un miglioramento (se fuori standard) del 30% complessivo rispetto all’anno precedente.

E’ compilato annualmente il Framework del WHO per l’Autovalutazione dell’igiene delle mani (sono inviati il testo in pdf e un file excel per l’inserimento dei dati) In occasione del 5 maggio è promossa una iniziativa sull’Igiene delle mani, personalizzata per l’ASL/Presidio Ospedaliero di appartenenza

(16)

Indicatore n. 14. Presenza di un documento contenente alcune informazioni specifiche sulle ICA e disponibilità per tutti i pazienti

(con allegato H)

Atteso. L’Azienda assicura il coinvolgimento di pazienti e visitatori nelle strategie di prevenzione delle ICA attraverso una informazione sui rischi e sulla loro

gestione.

Criterio. Disponibilità di un documento contenente informazioni sulle ICA, da fornire ad ogni utente, al momento del ricovero.

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

L’Azienda ha recepito le indicazioni della Linea di indirizzo 1/2007 della DGR 14-8500 (31/03/2008) riguardo alle informazioni sulle Infezioni Correlate all’Assistenza da fornire agli utenti;

l’informazione dei pazienti deve orientarsi non solo a descrivere le attivita’ svolte ma anche i risultati ottenuti nel contenimento delle infezioni.

TIPOLOGIA Organizzazione e risorse

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Presenza dell’informativa Sì / No;

Periodo di osservazione Annuale

Descrizione Numeratore (A) Numero di pazienti che ricevono l’informativa

Fonte numeratore

Descrizione Denominatore (B) Numero di pazienti ricoverati in un anno

Fonte denominatore Controllo di gestione

Formula A/B x 100

Strutture interessate DG / Direzione d’Azienda / DS/ tutti i reparti

Rilevazioni /anno A fine anno

Rilevazioni aggiuntive Se cambiamenti nella stesura del testo

Data prossima rilevazione Note

Standard.

Nell’opuscolo informativo dell’Ospedale e/o nella Carta dei servizi / Sito Internet e/o in un cartaceo consegnato al singolo paziente sono presenti le informazioni sulle Infezioni Correlate all’Assistenza ed esiste evidenza di informazione rivolta ai visitatori.

Allegato H

Fac simile di “ Informazione per i pazienti”

Vedere anche Allegato 2 (Linea di indirizzo 1/2007) della DGR 14-8500 (31/03/2008)

(17)

Indicatore n 15. Prevalenza dell'applicazione del "bundle" sugli interventi chirurgici e della compliance di conformità

(con allegato I)

Atteso. E’ disponibile il dato di prevalenza dell'applicazione del "bundle" sugli interventi chirurgici (descrizione delle misure preventive attuate).

Criterio. Per gli interventi chirurgici sotto sorveglianza nel 2016 sono raccolti anche i dati di sorveglianza dei processi di controllo sottoforma di "pacchetto”

(bundle).

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Misurare l’attenzione dell’Azienda alla sorveglianza dell’implementazione delle misure di controllo negli interventi di chirurgia

TIPOLOGIA Sorveglianza

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione Proporzione dei casi di intervento chirurgico in cui i dati relativi al bundle sono stati raccolti e risultano conformi allo standard di gestione del paziente in base ai parametri indicati.

Periodo di osservazione 6 mesi

Descrizione Numeratore (A) Numero di "Bundle chirurgia" in cui la gestione dei casi è stata conforme allo standard fissato

Fonte numeratore Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo

Descrizione Denominatore (B) Numero interventi chirurgici sorvegliati (colon e protesi d’anca) per i quali è stato raccolto il bundle

Fonte denominatore Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo

Formula ---

Strutture interessate DG / Direzione d’Azienda / DS /reparti chirurgia

Rilevazioni /anno 6 mesi di sorveglianza

Rilevazioni aggiuntive Data prossima rilevazione Note

Standard concettuale.

Sono raccolti i dati di frequenza dell'applicazione del "bundle" nel 100% degli interventi chirurgici sorvegliati. I dati relativi agli elementi osservati evidenziano compliance completa agli standard preventivi

Standard operativo.

Sono raccolti i dati di prevalenza dell'applicazione del "bundle" nell' 80% degli interventi chirurgici sorvegliati; la compliance a tutti gli standard preventivi è soddisfatta nel 90% degli interventi per i quali è raccolto il "bundle"

(18)

Indicatore n 16 . Prevalenza delle Infezioni Correlate all’Assistenza nelle Strutture Sanitarie di assistenza extra-ospedaliera dell’ Azienda

(con allegato L)

Atteso. E’ assicurata la partecipazione allo studio di prevalenza ICA 2017 da parte delle strutture sanitarie di assistenza extra-ospedaliere

Criterio. Per i pazienti residenti sono raccolti i dati di sorveglianza ICA secondo il protocollo fornito da ECDC

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Misurare l’attenzione dell’Azienda alla sorveglianza periodica delle ICA nelle strutture non per acuti mediante valutazione della prevalenza

TIPOLOGIA Sorveglianza

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione % di pz. infetti/100 pz; % di infezioni/100 pazienti; % relativa delle infezioni per sito; modalità di uso degli antibiotici

Periodo di osservazione Puntuale, come da indicazioni nazionali

Descrizione Numeratore (A) Numero pazienti con ICA in giorno dell’indagine Numero di pazienti in trattamento antibiotico

Fonte numeratore Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo

Descrizione Denominatore (B) Numero pazienti presenti il giorno dell’indagine

Fonte denominatore Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo

Formula ---

Strutture interessate Strutture Sanitarie di assistenza extra-ospedaliere

Rilevazioni /anno Una nel periodo aprile-giugno 2017

Rilevazioni aggiuntive Data prossima rilevazione

Note La rilevazione è effettuata su tutti i pazienti presenti nel periodo concordato

Standard.

Sono disponibili i dati relativi alla prevalenza di ICA nei pazienti ricoverati in almeno tre strutture NON per acuti delle ASL e nelle strutture di Continuita’

assistenziale e dimissioni protette delle AO, secondo il protocollo fornito da ECDC

Vedi Allegato L

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Indicatore n. 17. L’azienda promuove un evento ECM di formazione sulla sorveglianza e il controllo delle ICA

Atteso. Le Aziende promuovono attività di formazione sul tema ICA

Criterio: Evidenza di partecipazione all’attività di formazione sul tema

“Sorveglianza e controllo delle ICA nell’azienda”

SIGNIFICATO DELL’INDICATORE

Promuovere attenzione da parte degli operatori sui dati di sorveglianza e sulle attività di controllo svolte dall’azienda in tema di Infezioni Correlate all’Assistenza

TIPOLOGIA Attività di controllo

UTILIZZO DELL’INDICATORE

Espressione SI/NO

Periodo di osservazione Annuale Descrizione Numeratore (A) __

Fonte numeratore Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo -OSRU

Descrizione Denominatore (B) ___

Fonte denominatore ___

Formula ___

Strutture interessate

Rilevazioni /anno 1 per anno

Rilevazioni aggiuntive ---

Data prossima rilevazione Al nuovo anno

Note Standard.

L’azienda ha promosso nel 2017 un evento di formazione accreditato ECM

sull’attività di sorveglianza e controllo delle ICA condotta dall’azienda nell’ambito degli indicatori regionali.

(20)

ALLEGATI

Allegato A. Circolare 1950, 6 febbraio 2001

Allegato B. Note sulle modalità di attuazione del programma aziendale Allegato C. Protocollo per sorveglianza in terapia intensiva

Allegato D. Protocollo per sorveglianza infezioni sito chirurgico (ISC) Allegato E. Note sulla sorveglianza dei Microrganismi alert

Allegato F. Report Antibioticoresistenze Allegato G. Antibiotico - stewardship

Allegato H. Esempio di informativa scritta per il paziente sulle ICA

Allegato I. Protocollo per BUNDLE in sorveglianza infezioni sito chirurgico Allegato L. Prevalenza ICA; indicazioni ECDC

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ALLEGATO A

Circolare n° 1950 - 6 Febbraio 2001:

Requisiti di minima per la prevenzione del rischio infettivo nelle strutture ospedaliere della Regione Piemonte.

http://www.regione.piemonte.it/sanita/sanpub/dwd/circo01.pdf

(22)

ALLEGATO B

Note sulle modalità di attuazione del programma aziendale

L'obiettivo dell'indicatore è di misurare se il programma considera i rischi principali della struttura, sulla base dei dati epidemiologici disponibili, delle esperienze di sorveglianza e controllo eseguite in precedenza, o considerando i dati di letteratura riferiti a strutture simili.

Sarà oggetto di valutazione l'identificazione di obiettivi conseguenti e di azioni

preventive messe in atto, così come l'effettivo raggiungimento degli obiettivi che ci si era proposti.

Il programma deve contenere almeno 2 attività coinvolgenti rischi specifici e aree di intervento CARATTERIZZANTI la struttura assistenziale (ambulatori territoriali, igiene ospedaliera, grandi ustionati, terapia intensiva neonatale, oncologia ecc..) per i quali sia possibile documentare la necessità di intervento e/o un andamento epidemiologico nel tempo e/o la documentazione di interventi attivati e dei relativi esiti

A titolo di esempio:

per ospedali di base, senza DEA: sono considerate le esigenze di sorveglianza e, soprattutto, di prevenzione delle infezioni chirurgiche, urinarie, associate a cateterismo vascolare nelle Unità interessate, nonché di tutela della salute dei lavoratori. E' valutata la presenza di un sistema informativo degli isolamenti del laboratorio di Microbiologia e dei dati della Farmacia (ad es. consumo di antibiotici). Sono messe in atto azioni conseguenti e documentati gli esiti delle stesse. C'è evidenza di un percorso rappresentata da rischi, obiettivi, azioni, esiti.

per ospedali sedi di DEA, con Terapia Intensiva: oltre a quanto esposto, l'attenzione deve estendersi in termini di sorveglianza ed analisi dei rischi ai problemi legati

all'urgenza e alle patologie complesse;

per ospedali specialistici o di alta complessità: ci si attende, oltre a quanto esposto, una analisi dei rischi prevalenti per esempio in cardiochirurgie, oncologie, unità per trapianti, grandi ustionati e conseguenti scelte di sorveglianza e di interventi di controllo.

(23)

ALLEGATO C

SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI IN TERAPIA INTENSIVA

Dal 2008 le attività di sorveglianza in Terapia Intensiva sono state fatte proprie dall’European Center for Disease Control (ECDC) (Regulation N. 852/2004), con la successiva trasformazione del progetto HELICS in HAIICU (Health-care Associated Infections in Intensive Care Units) E’ stato costituito nel 2008 un tavolo tecnico con rappresentanti del Progetto GiViTI, del Progetto SPIN-UTI, della Regione Friuli Venezia-Giulia, della Regione Emilia-Romagna e di altre regioni compreso il Piemonte. Il tavolo tecnico ha concordato i requisiti di minima di un sistema di sorveglianza delle infezioni in ICU e le modalità di costituzione e gestione di un archivio nazionale.; i dati rilevati da GiViTI, SITI-ER e SPIN-UTI attualmente contribuiscono a un unico archivio nazionale (SITIN) con successivo invio a livello europeo, per alimentare il database gestito dall’ECDC (HAIICU).

Sono elaborati dal sistema di sorveglianza nazionale i dati di tutte le unità di terapia intensiva definite secondo i criteri proposti dalla Società Europea di Terapia Intensiva1 e identificate secondo l’ISTAT con il codice di specialità “49”.

La regione Piemonte, nell’ambito della sorveglianza delle Infezioni in Terapia Intensiva correlate a catetere vascolare e a ventilazione assistita, aderisce al programma di sorveglianza nazionale SITIN. Tutte le terapie intensive (mediche, chirurgiche, cardiologica) possono partecipare alla sorveglianza.

Le Terapie Intensive che aderiscono alla sorveglianza GiViTI – Margherita – Petalo Infezioni utilizzeranno direttamente i tassi elaborati annualmente da GiViTI.

(24)

ALLEGATO D

SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO

La Regione Piemonte, nell’ambito della sorveglianza delle ISC, aderisce al programma di sorveglianza nazionale SNICh -ECDC.

La Regione raccoglie i dati delle singole aziende e li trasmette al centro nazionale di coordinamento presso ASSR Emilia Romagna che produce periodicamente i report nazionali e i report regionali disaggregati per presidio con i dati che pervengono entro il 1° aprile dell’anno successivo a quello di interesse.

I dati disponibili presso ASSR Emilia Romagna alla fine di dicembre dell’anno di interesse contribuiscono a popolare la sorveglianza europea (rapporto ECDC).

Nel 2013 è stata attivata la piattaforma web per il caricamento dati previa comunicazione di una Password necessaria per l’accesso.

Le credenziali di accesso sono fornite dall’ASSR Emilia Romagna a tutti i presidi che ne facciano richiesta e che, in questo modo, rendono disponibili, in modo anonimo, i propri dati per la sorveglianza nazionale e internazionale.

Il progetto per la sorveglianza degli interventi chirurgici è disponibile sul sito CCM - ASSR Emilia Romagna:

http://assr.regione.emilia-romagna.it/it/aree_attivita/rischio-infettivo

Il protocollo di sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico è disponibile al seguente link:

http://assr.regione.emilia-romagna.it/it/servizi/pubblicazioni/rapporti-

documenti/protocollo-sistema-nazionale-di-sorveglianza-delle-infezioni-del-sito- chirurgico-snich-aggiornamento-dicembre-2011

Sono di seguito elencati gli interventi sotto sorveglianza nel 2015 in Piemonte.

Ogni Azienda sottoporrà a sorveglianza di 6 mesi gli interventi su colon e retto o protesi d’anca (minimo 50 interventi) che saranno effettuati in quell'intervallo di tempo nei

(25)

NHSN-2009 Codice ICD9CM Descrizione

COLO 17.31 Resezione segmentaria multipla dell’intestino crasso laparoscopica COLO 17.32 Resezione del cieco laparoscopica

COLO 17.33 Emicolectomia destra laparoscopica COLO 17.34 Resezione laparoscopica del colon trasverso COLO 17.35 Emicolectomia sinistra laparoscopica COLO 17.36 Sigmoidoscopia laparoscopica

COLO 17.39 Altra parziale escissione laparoscopica dell’intestino crasso COLO 45.03 Incisione dell’intestino crasso

COLO 45.26 Altra biopsia dell’intestino crasso

COLO 45.41 Asportazione locale di lesione o tessuto dell’intestino crasso COLO 45.49 Altra asportazione di lesione dell’intestino crasso

COLO 45.52 Isolamento di segmento dell’intestino crasso COLO 45.71 Resezione segmentaria multipla dell’intestino crasso COLO 45.72 Resezione del cieco

COLO 45.73 Emicolectomia destra COLO 45.74 Resezione del colon trasverso COLO 45.75 Emicolectomia sinistra

COLO 45.76 sigmoidectomia

COLO 45.79 Altra asportazione parziale dell’intestino crasso COLO 45.81 Colectomia intraddominale totale laparoscopica COLO 45.82 Colectomia intraddominale totale laparotomia

COLO 45.83 Altra e non specificata colectomia intraddominale totale COLO 45.92 Anastomosi dell’intestino tenue al moncone rettale COLO 45.93 Altra anastomosi intestinale tenue-crasso

COLO 45.94 Anastomosi intestinale crasso-crasso COLO 45.95 Anastomosi all’ano

COLO 46.03 Esteriorizzazione dell’intestino crasso

COLO 46.04 Resezione di segmento esteriorizzato dell’intestino crasso COLO 46.10 Colostomia,senza altre indicazioni

COLO 46.11 Colostomia temporanea COLO 46.13 Colostomia permanente COLO 46.14 Colostomia differita

COLO 46.43 Altra revisione di orifizio artificiale dell’intestino crasso COLO 46.52 Chiusura di orifizio artificiale dell’intestino crasso COLO 46.75 Sutura di lacerazione dell’intestino crasso COLO 46.76 Chiusura di fistola dell’intestino crasso COLO 46.94 Revisione di anastomosi dell’intestino crasso REC 48.25 Biopsia a cielo aperto del retto

REC 48.35 Asportazione locale di lesione o tessuto del retto REC 48.40 Resezione del retto con pull-through non specifiata REC 48.42 Resezione del retto con pull-through laparoscopica REC 48.43 Resezione del retto con pull-through laparotomica REC 48.49 Altra resezione del retto con pull-through,

REC 48.50 Resezione del retto per via addominoperineale non specificata REC 48.51 Resezione del retto per via addominoperineale laparoscopica REC 48.52 Resezione del retto per via addominoperineale laparotomica REC 48.59 Altra resezione del retto per via addominoperineale

REC 48.61 Rettosigmoidectomia transsacrale

REC 48.62 Resezione anteriore del retto con contemporanea coIostomia

(26)

NHSN-2009 Codice ICD9CM Descrizione

CRAN 01.12 BIOPSIA A CIELO APERTO DELLE MENINGI CEREBRALI CRAN 01.14 BIOPSIA A CIELO APERTO DI LESIONE CEREBRALE CRAN 01.21 INCISIONE E DRENAGGIO DEI SENI CRANICI

CRAN 01.22 RIMOZIONE DI ELETTRODO/I DI NEUROSTIMOLATORE INTRACRANICO CRAN 01.23 RIAPERTURA DI PREGRESSA CRANIOTOMIA

CRAN 01.24 ALTRA CRANIOTOMIA

CRAN 01.25 ALTRA CRANIECTOMIA

CRAN 01.28 POSIZIONAMENTO DI CATETERE/I INTRACEREBRALE ATTRAVERSO FORO CIRCOLARE CRAN 01.31 INCISIONE DELLE MENINGI CEREBRALI

CRAN 01.32 LOBOTOMIA E TRATTOTOMIA

CRAN 01.39 ALTRE INCISIONI CEREBRALI

CRAN 01.41 INTERVENTI SUL TALAMO

CRAN 01.42 INTERVENTI SUL GLOBO PALLIDO

CRAN 01.51 ASPORTAZIONE DI LESIONE O DI TESSUTO DELLE MENINGI CEREBRALI

CRAN 01.52 EMISFERECTOMIA

CRAN 01.53 LOBECTOMIA CEREBRALE (PER LESIONE ORGANICA)

CRAN 01.59 ALTRA ASPORTAZIONE O DEMOLIZIONE DI LESIONE O TESSUTO CEREBRALE CRAN 02.11 SUTURA SEMPLICE DELLA DURA MADRE

CRAN 02.12 ALTRA RIPARAZIONE DELLE MENINGI CEREBRALI CRAN 02.13 LEGATURA DEI VASI DELLE MENINGI

CRAN 02.14 PLESSECTOMIA COROIDEA

CRAN 02.91 SEPARAZIONE DI ADERENZE CORTICALI CRAN 02.92 INTERVENTI RIPARATIVI DEL CERVELLO

CRAN 02.93 IMPIANTO O SOSTITUZIONE DI ELETTRODO/I DEL NEUROSTIMOLATORE INTRACRANICO CRAN 07.51 ESPLORAZIONE DELLA REGIONE PINEALE

CRAN 07.52 INCISIONE DELLA GHIANDOLA PINEALE

CRAN 07.53 ASPORTAZIONE PARZIALE DELLA GHIANDOLA PINEALE CRAN 07.54 ASPORTAZIONE DELLA GHIANDOLA PINEALE

CRAN 07.59 ALTRI INTERVENTI SULLA GHIANDOLA PINEALE

CRAN 07.61 ASPORTAZIONE PARZIALE DELL'IPOFISI, PER VIA TRANS-FRONTALE CRAN 07.62 ASPORTAZIONE PARZIALE DELL'IPOFISI, PER VIA TRANS-SFENOIDALE CRAN 07.63 ASPORTAZIONE PARZIALE DELL'IPOFISI, PER VIA NON SPECIFICATA CRAN 07.64 ASPORTAZIONE TOTALE DELL'IPOFISI PER VIA TRANS-FRONTALE CRAN 07.65 ASPORTAZIONE TOTALE DELL'IPOFISI PER VIA TRANS-SFENOIDALE CRAN 07.68 ASPORTAZIONE TOTALE DELL'IPOFISI, PER ALTRA VIA SPECIFICATA CRAN 07.69 ASPORTAZIONE TOTALE DELL'IPOFISI PER VIA NON SPECIFICATA CRAN 07.71 ESPLORAZIONE DELLA FOSSA DELL'IPOFISI

CRAN 07.72 INCISIONE DELL'IPOFISI CRAN 07.79 ALTRI INTERVENTI SULL'IPOFISI CRAN 38.01 INCISIONE DI VASI INTRACRANICI

(27)

NHSN-2009 CodiceICD9CM Descrizione

CARD 3500 VALVULOTOMIA A CUORE CHIUSO, VALVOLA NON SPECIFICATA CARD 3501 VALVULOTOMIA A CUORE CHIUSO, VALVOLA AORTICA

CARD 3502 VALVULOTOMIA A CUORE CHIUSO, VALVOLA MITRALE CARD 3503 VALVULOTOMIA A CUORE CHIUSO, VALVOLA POLMONARE CARD 3504 VALVULOTOMIA A CUORE CHIUSO, VALVOLA TRICUSPIDE

CARD 3510

VALVULOPLASTICA A CUORE APERTO SENZA SOSTITUZIONE, VALVOLA NON SPECIFICATA

CARD 3511 VALVULOPLASTICA A CUORE APERTO DELLA VALVOLA AORTICA SENZA SOSTITUZIONE CARD 3512 VALVULOPLASTICA A CUORE APERTO DELLA VALVOLA MITRALE SENZA SOSTITUZIONE

CARD 3513

VALVULOPLASTICA A CUORE APERTO DELLA VALVOLA POLMONARE SENZA SOSTITUZIONE

CARD 3514

VALVULOPLASTICA A CUORE APERTO DELLA VALVOLA TRICUSPIDE SENZA SOSTITUZIONE

CARD 3520 SOSTITUZIONE DI VALVOLA CARDIACA NON SPECIFICATA CARD 3521 SOSTITUZIONE DELLA VALVOLA AORTICA CON BIOPROTESI CARD 3522 ALTRA SOSTITUZIONE DI VALVOLA AORTICA CON PROTESI CARD 3523 SOSTITUZIONE DELLA VALVOLA MITRALE CON BIOPROTESI CARD 3524 ALTRA SOSTITUZIONE DI VALVOLA MITRALE CON PROTESI CARD 3525 SOSTITUZIONE DI VALVOLA POLMONARE CON BIOPROTESI CARD 3526 ALTRA SOSTITUZIONE DI VALVOLA POLMONARE CON PROTESI CARD 3527 SOSTITUZIONE DI VALVOLA TRICUSPIDE CON BIOPROTESI CARD 3528 ALTRA SOSTITUZIONE DI VALVOLA TRICUSPIDE CON PROTESI CARD 3531 INTERVENTI SUL MUSCOLO PAPILLARE

CARD 3532 INTERVENTI SULLE CORDE TENDINEE

CARD 3533 ANNULOPLASTICA

CARD 3534 INFUNDIBULECTOMIA

CARD 3535 INTERVENTI SULLE TRABECOLE CARNOSE DEL CUORE

CARD 3539 INTERVENTI SU ALTRE STRUTTURE ADIACENTI ALLE VALVOLE DEL CUORE CARD 3542 CREAZIONE DI DIFETTO SETTALE NEL CUORE

CARD 3550 RIPARAZIONE DI DIFETTO SETTALE NON SPECIFICATO DEL CUORE CON PROTESI CARD 3551 RIPARAZIONE DI DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE CON PROTESI, TECNICA APERTA CARD 3553 RIPARAZIONE CON PROTESI DI DIFETTO DEL SETTO INTERVENTRICOLARE

CARD 3554 RIPARAZIONE CON PROTESI DI DIFETTO DEI CUSCINETTI ENDOCARDICI

CARD 3560

RIPARAZIONE DI DIFETTO IN SETTO NON SPECIFICATO DEL CUORE CON INNESTO TISSUTALE

CARD 3561 RIPARAZIONE DI DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE CON INNESTO TISSUTALE CARD 3562 RIPARAZIONE DI DIFETTO DEL SETTO INTERVENTRICOLARE CON INNESTO TISSUTALE CARD 3563 RIPARAZIONE DI DIFETTO DEI CUSCINETTI ENDOCARDICI CON INNESTO TISSUTALE

CARD 3570

ALTRA E NON SPECIFICATA RIPARAZIONE DI DIFETTO INTERSETTALE NON SPECIFICATO DEL CUORE

CARD 3571 ALTRA E NON SPECIFICATA RIPARAZIONE DI DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE CARD 3572 ALTRA E NON SPECIFICATA RIPARAZIONE DI DIFETTO DEL SETTO INTERVENTRICOLARE

(28)

CARD 3594 CREAZIONE DI CONDOTTO FRA ATRIO E ARTERIA POLMONARE CARD 3595 REVISIONE DI PROCEDURE CORRETTIVE DEL CUORE

CARD 3598 ALTRI INTERVENTI SUI SETTI DEL CUORE CARD 3599 ALTRI INTERVENTI SULLE VALVOLE DEL CUORE

CARD 3710 INCISIONE CARDIACA SAI

CARD 3711 CARDIOTOMIA

CARD 3724 BIOPSIA DEL PERICARDIO

CARD 3725 BIOPSIA DEL CUORE

CARD 3731 PERICARDIECTOMIA

CARD 3732 ASPORTAZIONE DI ANEURISMA DEL CUORE

CARD 3733 ASPORTAZIONE O DISTRUZIONE DI ALTRA LESIONE O TESSUTO DEL CUORE, APPROCCIO APERTO

CARD 3735 ASPORTAZIONE PARZIALE DI VENTRICOLO

CARD 3736 Excision or destruction of left atrial appendage (LAA)

CARD 3741 IMPIANTO DI DISPOSITIVO PROTESICO DI SUPPORTO CARDIACO ATTORNO AL CUORE CARD 3749 ALTRA RIPARAZIONE DI CUORE E PERICARDIO

NHSN-2009 CodiceICD9CM Descrizione

CBGB 3610 BYPASS AORTOCORONARICO PER RIVASCOLARIZZAZIONE CARDIACA, SAI CBGB 3611 BYPASS AORTOCORONARICO DI UNA ARTERIA CORONARICA

CBGB 3612 BYPASS AORTOCORONARICO DI DUE ARTERIE CORONARICHE CBGB 3613 BYPASS AORTOCORONARICO DI TRE ARTERIE CORONARICHE

CBGB 3614 BYPASS AORTOCORONARICO DI QUATTRO O PIÙ ARTERIE CORONARICHE CBGB 3619 ALTRO BYPASS PER RIVASCOLARIZZAZIONE CARDIACA

NHSN-2009 CodiceICD9CM Descrizione

CBGC 3615 BYPASS SINGOLO ARTERIA MAMMARIA INTERNA - ARTERIA CORONARICA CBGC 3616 BYPASS DOPPIO ARTERIA MAMMARIA INTERNA - ARTERIA CORONARICA CBGC 3617 BYPASS ARTERIA ADDOMINALE - ARTERIA CORONARIA

CBGC 362 RIVASCOLARIZZAZIONE CARDIACA MEDIANTE INNESTO ARTERIOSO

NHSN-2009 Codice Descrizione

AAA 3834 RESEZIONE DELL'AORTA CON ANASTOMOSI

AAA 3844 RESEZIONE DELL’AORTA, ADDOMINALE CON SOSTITUZIONE AAA 3864 ALTRA ASPORTAZIONE DELL’AORTA, ADDOMINALE

NHSN-2009 Codice ICD9CM DESCRIZIONE

(29)

ALLEGATO E

E’ predisposto un elenco dei Microrganismi che la struttura sorveglia come

“microrganismi sentinella/ alert”

Per ciascuno di essi è allegato il numero di segnalazioni dell’anno 2017 rapportate a 1000 gg di degenza;

I casi devono essere conteggiati solo una volta.

Per Clostridium difficile si mantiene la sorveglianza già adottata negli anni precedenti, distinguendo tra i risultati positivi dei test per provenienza dei pazienti, considerando separatamente i pazienti ricoverati (ricoveri ordinari) e quelli non ricoverati (tra questi ultimi sono compresi i pazienti del PS); si richiede sia il denominatore che il numeratore Per evitare inoltre di conteggiare i casi di recidiva (o i risultati positivi di esami ripetuti) come nuove infezioni, il medesimo paziente che risulti positivo al test più volte deve essere conteggiato una sola volta nell’arco di tempo considerato (anno).

(30)

ALLEGATO F

I dati sono caricati su piattaforma web Gemini https://gemini3.aslal.it/simi/documentazione.php

secondo il “Protocollo per la sorveglianza delle antibioticoresistenze di alcuni microrganismi isolati dal laboratorio “

Nota Bene

1. La sorveglianza osserva gli isolamenti da sangue e liquor di alcuni batteri e le resistenze riscontrate ad alcuni antibiotici su tutti i pazienti (ricoverati e non) 2. La sorveglianza non osserva i risultati dei test effettuati a scopo di

screening (né dati singoli e né totali)

3. Dal 2017 è richiesta la segnalazione complessiva annuale di tutti gli isolamenti di Klebsiella pneumoniae e di tutti gli isolamenti di K. Pneumoniae resistenti a carbapenemi, da tutti i materiali solo su pazienti ricoverati (la piattaforma web sarà modificata allo scopo)

(31)

ALLEGATO G

ANTIBIOTICO-STEWARDSHIP

Le strategie fondamentali per la messa in atto di una politica degli antibiotici sono rappresentate da (1):

1. Team operativo: Clinico Infettivologo, Microbiologo, Farmacista, ICI, Informatico 2. Scelta della strategia principale di intervento : Audit / gruppo di intervento /

feedback vs. Restrizione / Autorizzazione

3. Strategie supplementari di intervento: Formazione specifica, Linee-guida e percorsi clinici (evitano terapie improprie), Ottimizzazione del dosaggio e degli intervalli di somministrazione, De-escalation : aggiustamento / semplificazione (dati microbiologici on-line); conversione terapia parenterale – orale (abbrevia degenza)

4. Utilizzo dei dati microbiologici inerenti le prescrizioni 5. Indicatori di processo e di risultato

6. Computer decision-support (evita terapie improprie)

Nella Regione Piemonte tale politica è avviata nelle ASL/AO mediante:

• Identificazione di un Gruppo Operativo con un documento formale (Infettivologo, Responsabile Funzione di Prevenzione del Rischio Infettivo, Farmacista,

Microbiologo, ICI)

• Attuazione di prescrizione motivata degli antibiotici mediante utilizzo di apposito modulo adattato localmente

• Analisi delle prescrizioni motivate e delle cartelle cliniche per valutazione della congruità prescrittiva

• Esecuzione di audit periodici con i clinici

• Monitoraggio dei consumi degli antibiotici individuati, espressi in DDD/100 giorni-paziente da parte della Farmacia

• Monitoraggio della prevalenza delle principali antibiotico-resistenze da parte del Laboratorio di Microbiologia

• Consulenzam infettivologica disponibile

• Formazione specifica

• Indicazioni per il trattamento delle principali patologie da infezione

L'attività può essere oggetto di collaborazione anche a livello di Aziende accorpate (ad.

esempio con condivisione della figura dell'Infettivologo)

(1) Infectious Diseases Society of America and the Society for Healthcare Epidemiology of America Guidelines for Developing an Institutional Program to Enhance Antimicrobial

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