• Non ci sono risultati.

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono:

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono:"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

  Stefano Veltri  

    Il recente decreto sviluppo ha modificato la disciplina sulla fattura elettronica, allo  scopo  di  favorirne  la  diffusione.  Ricostruiamo  le  caratteristiche,  le  modalità  di  emissione, trasmissione, conservazione e i vantaggi della fattura elettronica alla luce  delle ultime novità. 

      

La fattura è un documento fiscale obbligatorio emesso dai titolari di partita iva per  forniture  di  merci  o  di  servizi,  che  può  presentarsi  in  forma  cartacea  e  in  forma  elettronica. 

      

Elementi obbligatori   

Gli  elementi  comunemente  contenuti  nella  fattura,  sia  cartacea  che  elettronica,  sono: 

 

‐  data  di  emissione  e  numero  progressivo  (la  numerazione  deve  essere  effettuata  secondo  l’anno solare, cioè da gennaio a dicembre); 

 

‐ dati identificativi dei soggetti fra cui è effettuata l’operazione; 

 

‐ numero di partita IVA e codice fiscale del cedente o prestatore; 

(2)

 

‐  numero,  qualità  e  quantità  dei  beni  ceduti  e/o  dei  servizi  prestati,  oggetto  dell’operazione; 

 

‐ base imponibile dell’operazione; 

 

‐ aliquota e ammontare dell’imposta dovuta. 

      

Forma   

La  fattura  cartacea  è  quella  tradizionale,  comunemente  utilizzata  dagli  operatori; 

deve essere emessa in duplice copia, di cui una è consegnata o spedita al cliente. 

 

La fattura elettronica è un documento informatico, predisposto secondo specifiche  modalità  che  garantiscono  l’integrità  dei  dati  e  l’identità  del  soggetto  che  l’ha  emessa. 

      

Caratteristiche   

La  fattura  elettronica  è  ammessa  solo  previo  accordo  con  il  cliente  e,  al  fine  di 

(3)

dati aggiuntivi rispetto a quelli che caratterizzano la fattura cartacea: 

 

‐ il riferimento temporale, cioè l’indicazione della data e dell’ora di formazione della  fattura  medesima  [1],  rispettando  in  fase  di  inoltro  procedure  di  sicurezza  ben  precise; 

 

‐  la  firma  elettronica  del  soggetto  emittente,  cioè  quel  particolare  tipo  di  firma  creata mediante dispositivi sicuri rilasciati da un ente certificatore accreditato; 

 

‐  l’esclusione  dall’uso  di  tutti  i  file  modificabili  e  di  quelli  che  non  garantiscono  la  certezza d’identità dell’emittente. 

      

Modalità di emissione   

La scelta e l’onere di ricorrere alla fattura in forma elettronica ricadono su colui che  la emette; tuttavia, questi può anche delegare l’esecuzione di tale adempimento al  cessionario/committente  (autofattura)  [2]  oppure,  per  suo  conto,  ad  un  terzo  (fattura in outsourcing). 

 

L’origine e l’integrità del documento elettronico devono essere garantite sempre dal  soggetto emittente, il quale è tenuto ad apporre sia il riferimento temporale sia la  propria firma elettronica qualificata [3]. 

    

(4)

 

Trasmissione   

La trasmissione della fattura elettronica avviene in via telematica, quindi mediante  l’utilizzo di procedure informatizzate, quali l’email, il telefax e i sistemi EDI [4], e per  le quali sia stato preventivamente acquisito il consenso del destinatario. 

      

Conservazione   

Le  fatture  emesse  e  ricevute  devono  essere  conservate  ordinatamente  per  un  periodo minimo di quattro anni, ricorrenti dal 31 dicembre dell’anno in cui è stata  presentata  la  dichiarazione  fiscale  alla  quale  si  riferiscono  le  registrazioni.  La  conservazione deve avvenire in forma elettronica, su supporti come CD, DVD ecc. 

      

La  procedura  di  conservazione  termina  con  la  sottoscrizione  elettronica  e  l’apposizione della marca temporale, a cura del responsabile della conservazione. 

 

Prima  di  utilizzare  l’archiviazione  elettronica,  è  necessario  inviare  apposita  comunicazione  telematica  all’Agenzia  delle  Entrate  entro  quattro  mesi  dalla  scadenza dei termini per la presentazione della propria dichiarazione dei redditi (30  settembre). Quindi, per coloro che hanno l’esercizio coincidente con l’anno solare (e  cioè  da  gennaio  a  dicembre),  entro  gennaio  dell’anno  successivo  [5].  La  suddetta  comunicazione  deve  essere  effettuarla  tramite  Entratel,  Fisconline  o  tramite  gli 

(5)

    

L’Agenzia  delle  Entrate  rende  gratuitamente  disponibile  il  software  di  controllo  necessario  per  verificare  la  congruenza  dei  dati  da  trasmettere.  Tale  controllo  è  obbligatorio prima della trasmissione telematica, pena lo scarto della comunicazione  medesima. 

      

Novità   

Con  l’attuazione  della  “legge  di  stabilità”,  dal  primo  gennaio  2013  sono  state  introdotte semplificazioni in tema di fatturazione elettronica. 

      

Una prima novità riguarda la semplificazione degli adempimenti richiesti ai soggetti  interessati  in  fase  di  emissione  delle  fatture.  Infatti,  i  requisiti  di  autenticità  dell’origine  e  dell’integrità  del  contenuto  di  una  fattura  elettronica  vengono  assicurati non solo, come è stato sinora, attraverso l’utilizzo di firma elettronica e di  sistemi  di  trasmissione  EDI,  ma  anche  attraverso  l’utilizzo  di  altri  sistemi,  come  il  messaggio di posta elettronica con allegato il PDF della fattura, o un fax ricevuto su  un  personal  computer.  Gli  operatori  sono  responsabili  dell’adeguatezza  e  dell’affidabilità del metodo utilizzato. 

      

(6)

Per  quanto  riguarda  invece  l’identificazione  della  fattura,  bisogna  utilizzare  un  numero progressivo non più per anno solare, ma univoco. Si tratta in particolare di  numerare  la  fatturazione  secondo  due  diversi  criteri:  il  primo  procede  progressivamente  per  tutta  la  durata  della  vita  dell’impresa  (se  l’esercizio  sociale  inizia a gennaio 2013 con la numerazione delle fatture a partire  da 0001 e finisce a  dicembre  dello  stesso  anno  con  la  numerazione  delle  fatture  a  0090,  nel  2014  ricomincerà da 0091, per continuare così negli anni successivi), e il secondo prevede  ogni anno una nuova numerazione progressiva, ma inserendo ogni volta una diversa  serie numerica, o letterale o alfanumerica, che la distingua da quelle precedenti (si  inizia nel 2013 con la serie A001 e si riparte nel 2014 con la serie, ad esempio, B001). 

      

Vantaggi della fattura elettronica   

I  costi  della  fatturazione  elettronica  sono  fino  all’80%  più  bassi  di  quelli  della  fatturazione cartacea. Ciò in quanto la fattura elettronica consente di eliminare: 

      

‐ il costo di spedizione,  di stampa e di distruzione della fattura; 

 

‐ il tempo destinato all’archiviazione, alla ricerca della fattura; 

 

‐ il ritardo dovuto all’inoltro cartaceo delle fatture; 

 

(7)

‐ il tempo dedicato agli errori di fatturazione; 

 

‐ il costo dello spazio destinato all’archivio cartaceo; 

      

La fattura elettronica permette: 

 

‐ una migliore gestione dei pagamenti – incassi elettronici; 

 

‐ una maggiore efficienza dei processi amministrativo – finanziari; 

 

‐  la  possibilità  di  riqualificare  le  risorse  impiegate  per  la  ricezione,  registrazione  e  archiviazione dei dati; 

      

La fattura elettronica garantisce, infine, la sicurezza e l’inalterabilità dei dati. 

      

[1] La data e l’ora sono apposti sulla fattura dall’apposito programma che si utilizza  per  la  creazione  del  documento,  allo  stesso  modo  in  cui  la  nostra  casella  di  posta  elettronica fissa la data e l’ora di ciascuna email. 

(8)

 

[2]  L’autofattura  si  emette,  ad  esempio,  in  caso  di  acquisto  di  beni  o  servizi  da  un  fornitore  che  non  ha  in  Italia  una  stabile  organizzazione  o  un  rappresentante  (autofattura per acquisti da non residenti); oppure in caso di cessione di beni a titolo  di omaggio o a titolo gratuito, se l’imprenditore non intende poi esercitare la rivalsa  dell’IVA. 

 

[3] Secondo quanto previsto dalla circolare dell’Agenzie delle Entrate 45/E del 2005. 

 

[4] Il sistema EDI, acronimo di Electronic Data Interchange, si basa su l’interscambio  di  dati  tra  sistemi  informativi,  attraverso  un  canale  dedicato  e  in  un  formato  definito,  in  modo  tale  da  garantire:  certezza  della  data  di  emissione,  certezza  dell’origine e integrità dei contenuti. 

 

[5]  L’anno  fiscale  della  gestione  di  un’impresa,  quando  si  sviluppa  da  gennaio  a  dicembre, si dice che coincide con l’anno solare. Ciò non esclude che possa partire,  ad  esempio,  anche  da  aprile  per  terminare  nel  marzo  dell’anno  successivo:  in  tal  caso si dice che l’esercizio è a cavallo d’anno e quindi i termini per la presentazione  della propria dichiarazione dei redditi variano ed hanno una scadenza diversa.  

 

Riferimenti

Documenti correlati

Le ditte che desiderano presentare la propria manifestazione di interesse ad essere invitate alla procedura di selezione, dovranno far pervenire entro e non oltre le ore 13,00 del

Una volta definiti i parametri di derivazione automatica di fornitore e tipo documento (e se specificato su questo, anche il registro IVA acquisti, altrimenti lo mettiamo

 nei casi in cui l’ammontare dell’imposta di bollo dovuta per le fatture elettroniche emesse nel primo trimestre solare dell’anno sia di importo inferiore ad euro 250

La fattura ordinaria è la normale fattura elettronica, la fattura semplificata si può utilizzare in caso di cessione di beni o servizi inferiori ai 400 euro e contiene meno dati

E’ quindi necessario definire una scheda cliente (se non già esistente) con i dati dell’azienda. In particolare, si deve indicare anche il proprio codice SDI. Sarà anche necessario

E’ necessario effettuare la configurazione dei (1) parametri base dell’HUB, per attivare il suo utilizzo per (2) l’invio fatture attive e la (2) ricezione delle fatture

In caso di acquisti soggetti al meccanismo del reverse charge (es. acquisti intracomunitari, servizi ricevuti da soggetti UE, settore edile, pulizie immobili, ecc.) le fatture

Riguardo all’annotazione delle fatture emesse, la Circolare chiarisce che, alla luce del mutato quadro tecnico e normativo, la data riportata nel campo “Data” della sezione