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PROGETTO
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN VIA BATTISTI, VIA 4 NOVEMBRE, VIA MERANO, VIA PALADE E VIA PRINCIPALE, FRAZIONE TRET, IN C.C. FONDO
PROGETTO ESECUTIVO
01. Relazione tecnica
COMMITTENTE
COMUNE DI FONDO
Piazza S. Giovanni, 9 – 38013 FONDO (TN)
PROGETTISTA
Dott. Arch. Giuliano Moscon
SERVIZIO TECNICO – COMUNE DI FONDO
Fondo, 22 luglio 2019
Il presente progetto prevede la realizzazione di interventi finalizzati all’efficientamento energetico delle reti di illuminazione pubblica esistenti nel territorio del Comune di Fondo ed in particolare in via Battisti e via 4 Novembre sulla S.S. 42 del Tonale e della Mendola, in via Merano sulla S.S. 238 delle Palade, in via Palade sulla S.S. 238 dir., e sulla strada comunale in via Principale nella frazione di Tret.
È prevista la sostituzione di n. 185 corpi illuminanti con la tecnica del retrofit elettrico, che consiste nell'aggiungere nuove tecnologie o funzionalità a un sistema obsoleto, con il mantenimento dei pali, dei plinti di fondazione e delle reti elettriche esistenti, prolungando così la vita utile del sistema illuminante e ottenendo un miglioramento dell'efficienza energetica tramite la conversione degli impianti di illuminazione esistenti ad un impianto di illuminazione a LED.
Alcuni apparecchi posti in via Principale, frazione Tret, sono tuttora dotati di lampade a vapori di mercurio, le quali dal 2015 non possono più essere installate con riferimento alla Direttiva EuP (Energy using Products) del Parlamento europeo.
Saranno installati nuovi apparecchi a LED ad elevate prestazioni illuminotecniche, dotate di maggiore efficienza energetica e durata. Il LED, sigla inglese di Light Emitting Diode o diodo a emissione di luce, è un dispositivo optoelettronico che sfrutta la capacità di alcuni materiali semiconduttori di produrre fotoni attraverso un fenomeno di emissione spontanea. Questa tipologia di lampada presenta la caratteristica di emettere la radiazione luminosa ad una particolare lunghezza d’onda, che risulta essere meglio recepita dall’occhio umano. In particolare, la visione notturna risulta essere più "luminosa" e più dettagliata, pur salvaguardando il cielo notturno e stellato quale patrimonio di tutta la popolazione.
L’impianto sarà realizzato con armature e cavi di Classe II.
In particolare si prevede di adottare e mantenere il grado d'isolamento dell’impianto attraverso l’installazione delle componenti a regola d’arte e secondo le specifiche norme CEI e UNI.
È previsto inoltre l’utilizzo di sistemi di telecontrollo e riduzione automatica del flusso luminoso nelle ore notturne di minor traffico, garantendo comunque un'illuminazione sufficiente.
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Tutti gli interventi saranno progettati nel rispetto della normativa e legislazione vigenti, nonché della sicurezza e del comfort degli utenti delle strade oggetto d'intervento, con particolare riferimento alle seguenti norme:
Decreto Ministeriale 21 marzo 1988, supplemento ordinario G.U. n. 79 del 5 aprile 1988, Norme per l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aeree esterne;
Legge 1° marzo 1968, n. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, impianti elettrici ed elettronici;
Norma UNI 11248 Illuminazione stradale ‐ Selezione delle categorie illuminotecniche;
Norma UNI‐EN 13201‐2 Illuminazione stradale ‐ Parte 2 ‐ Requisiti prestazionali;
Norma UNI‐EN 13201‐3 Illuminazione stradale ‐ Parte 3 ‐ Calcolo delle prestazioni;
Norma UNI‐EN 13201‐4 Illuminazione stradale ‐ Parte 4 ‐ Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche;
Norma CEI 64‐8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
Norma CEI 34‐33, fascicolo n. 803 del 15 dicembre 1986, Apparecchi per l'illuminazione stradale;
Norma CEI 11‐8 Norme per gli impianti di messa a terra;
CIE Publication n. 115 Recommendation for the lighting of roads for motor and pedestrian traffic;
CIE Publication n. 154 The maintenance of outdoor lighting systems;
Decreto Ministeriale 5 novembre 2001, n. 6792 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade così come modificato dal D.M. 22 aprile 2004;
Legge Provinciale Trento 3 ottobre 2007, n. 16 Risparmio energetico e inquinamento luminoso;
Legge 8 ottobre 1977, n. 791 Attuazione delle direttive del consiglio delle Comunità Europee n.73/23/CEE relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione;
Direttiva CEE 93/68 Direttiva Bassa Tensione ‐ Marcatura CE del materiale elettrico;
Norme CEI 17‐13 e 23‐51 Quadri elettrici;
Norma CEI 64‐7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica e similari;
Norma CEI 11‐4 Esecuzione delle linee elettriche esterne;
Norma UNI‐EN 40 Pali per illuminazione;
Norme CT 34 Lampade, apparecchi illuminanti e relativi accessori;
Norma UNI 10819 Impianti di illuminazione esterna ‐ Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso;
Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e s.m. Nuovo Codice della strada;
D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 Regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice della strada;
Direttive per redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico (art. 36 del D.Lgs. 285/92), supplemento ordinario n. 77 alla G.U. n. 146 del 24 giugno 1995;
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
Legge Provinciale Trento 10 settembre 1993, n. 26 e s.m. Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza degli appalti;
D.P.P. 11 maggio 2012, n. 9‐84/Leg. Regolamento di attuazione della legge provinciale 10 settembre 1993, n.
26;
Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE;
D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione e attuazione del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice degli appalti).
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La tecnologia innovativa del LED costituisce una scelta economica, ecologica ed ecosostenibile di riqualificazione energetica, adottata rispetto alle differenti fonti d'illuminazione tradizionale, al fine di garantire la massima affidabilità tecnologicamente possibile.
Gli interventi in progetto dovranno perseguire i seguenti obiettivi:
– risparmio energetico e miglioramento dell’efficienza degli impianti, ottenuti attraverso la sostituzione degli apparecchi esistenti, dotati di lampade a vapori di mercurio e/o a vapori di sodio ad alta pressione, con nuovi apparecchi a LED aventi maggiori performance illuminotecniche e miglior rendimento energetico;
– contenimento dell’inquinamento luminoso atmosferico e stradale e dell’invasività della luce, nel rispetto delle prescrizioni contenute nella L.P. 16/2007;
– miglioramento della viabilità e sicurezza per il traffico stradale veicolare e per i pedoni, nel rispetto delle norme del Codice della strada e delle prescrizioni delle Norme UNI;
– conseguimento di illuminazione adeguata in funzione della tipologia di strada, ottenuta diversificando gli spazi del centro abitato, in cui è necessario valorizzare maggiormente l’aspetto estetico, comfort e arredo urbano, rispetto alle zone periferiche, nelle quali sono richieste maggiori prestazioni dal punto di vista illuminotecnico;
– realizzazione di nuovi apparecchi illuminanti di certificata qualità e di avanzato livello tecnologico;
– adozione di sistemi innovativi di telecontrollo e di automazione per la riduzione dei costi di esercizio e di manutenzione degli impianti, pur conservando gli aspetti connessi alla pubblica sicurezza.
Come anticipato in premessa, nella stima dei costi sono stati considerati idonei, e dunque riutilizzabili, sia i plinti di fondazione e i pali esistenti, sia le linee elettriche esistenti (cavi elettrici, cavidotti, quadri di comando e distribuzione, pozzetti, ecc.).
Gli apparecchi illuminanti di nuova installazione dovranno possedere una buona affidabilità funzionale e lunga durata nel tempo allo scopo di diminuire le spese inerenti alla normale e straordinaria manutenzione.
Gli apparecchi illuminanti saranno scelti in funzione delle caratteristiche tecniche, delle prestazioni illuminotecniche e delle qualità estetiche.
Tutti gli apparecchi illuminanti a LED di nuova installazione dovranno essere conformi, per tipologia e modalità di posa, a quanto prescritto dalla L.P. 3 ottobre 2007, n. 16, vigente in materia di contenimento dell'inquinamento luminoso, possedere la marcatura CE, rispettare quanto previsto dalla normativa di prodotto (CEI EN 60598), essere conformi alla norma CEI EN 62471 "Sicurezza fotobiologica delle lampade e dei sistemi di lampade", possedere curve fotometriche certificate e conformi alla norma UNI EN 13032 "Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione – Parte I°:
Misurazione e formato di file".
I dati inerenti alla tipologia e alle caratteristiche dell'apparecchio illuminante prescelto sono riportati di seguito.
TIPO: Street Light LED 3.700 lm – Vetro piano temperato – Ottica PMMA – 3.500 °K. Armatura stradale LED di nuova generazione ad alta efficienza Direct Drive. Corpo in pressofusione di alluminio verniciato con alette di raffreddamento integrate. Apparecchio illuminante dotato di ottica stradale ad elevate prestazioni, idoneo per l’illuminazione di carreggiate, marciapiedi, parcheggi, ecc.
CARATTERISTICHE MECCANICHE
Attacco: Cavo 3 poli libero
Montaggio apparato: Testapalo
Sistema di fissaggio: Inclination knee +15°/‐15°
Corpo: Die cast aluminum
Calotta superiore: Die cast aluminum
Schermo: Tempered glass 5 mm
Dissipatore calore: Aluminum
Cablaggio: Double insulation cable Colore corpo lampada: Nero Antracite
SPECIFICHE TECNICHE
Potenza assorbita: 25 Watt Indice flusso luminoso: L 90%
Flusso nominale: 3.700 lm Tasso di guasto LED: B 10%
Rendimento apparecchio: 86.5% Alimentazione: 230 V AC ~ 50/60 Hz
Efficienza nominale: lm/W 166@160 mA
Tj = 25 °C Classe di isolamento: Classe II
Gruppo ottico: Street optics PMMA Fattore di potenza: 0,99
Indice di resa cromatica: CRI > 70 Grado di protezione: IP66
Rischio fotobiologico: No risk Temperatura di esercizio: ‐30 °C / +40 °C Vita attesa LED: h 100.000 Dimensioni: Larghezza = 330 mm – Lunghezza =
565 mm – Altezza = 135 mm – Peso = 5.900 g
FOTOMETRIA
La tonalità della luce emessa dai nuovi corpi illuminanti, dipendente dalla loro "temperatura di colore correlata", dovrà essere c.d. "bianca calda" e cioè inferiore a 3.500 gradi Kelvin, che produce una radiazione luminosa ritenuta idonea per irradiare gli ambienti interessati.
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Il settore dell’illuminazione pubblica è uno dei settori, nell’ambito della Pubblica Amministrazione, caratterizzato da consumi di energia elettrica eccessivi e sproporzionati rispetto alla qualità del servizio offerto al cittadino. Si stima che mediamente esistono sprechi energetici quantificabili nel 30% degli attuali consumi complessivi posti a carico degli enti territoriali.
L’obiettivo fondamentale di questo progetto è il conseguimento del maggior risparmio energetico, mediante l'adozione, durante le fasi progettuale ed esecutiva, di un miglioramento dell’efficienza energetica e della messa in sicurezza degli impianti di illuminazione, che possano comportare sensibili benefici sia in termini di riduzione dei consumi di energia e abbattimento di CO2 e sia relativamente ai costi di esercizio, gravanti sul bilancio dell'ente gestore.
In tal senso, particolare attenzione è stata posta inizialmente alle informazioni contenute nel PRIC (Piano regolatore di illuminazione comunale), proseguendo con l’audit e con uno studio di fattibilità che hanno condotto ad una scelta tecnicamente ed economicamente valida, con una chiara evidenza dei finanziamenti necessari e dei risparmi ottenibili.
Con riferimento alla valutazione del risparmio energetico conseguito, si è proceduto mediante metodo analitico, calcolando i consumi degli apparecchi illuminanti nelle situazioni precedente e successiva agli interventi, così come riportato nella seguente tabella.
N. punti luce
Potenza totale impegnata
(kW)
N. ore di funzionamento
annuo
Consumo annuo totale (kWh/anno)
SITUAZIONE ATTUALE 185 14,8 4200(1) 62.160
SITUAZIONE POST INTERVENTI 185 4,625 4200(2) 15.470
(1) Il dato prevede il funzionamento a regime degli attuali apparecchi illuminanti (Hg/SAP), quindi con flusso luminoso del 100%.
(2) È prevista l’adozione di un sistema di riduzione automatica del flusso luminoso, secondo cui, sul numero totale delle ore di funzionamento, sono considerate 1350 ore di funzionamento a regime dei nuovi apparecchi illuminanti a LED (flusso luminoso al 100%), mentre per il trend delle rimanenti 2850 ore è calcolata una riduzione del 30% del flusso luminoso.
Il calcolo dei consumi esposto in tabella tiene conto delle seguenti condizioni:
– la potenza degli attuali corpi illuminanti è stata considerata cautelativamente pari a 80 Watt, sebbene alcuni corpi abbiano potenza pari a 100 Watt;
– la potenza dei nuovi corpi a LED è stata stimata pari a 25 Watt.
Dal confronto si ricavano i seguenti dati rilevanti:
– DIMINUZIONE DELLA POTENZA IMPEGNATA: 10,175 kW pari al 68,75%;
– RISPARMIO ANNUO DEI CONSUMI: 46.690 kWh pari al 75%.
In definitiva, si deduce che il risparmio economico conseguibile è pari a circa 9.000,00 Euro/anno.
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Benché i dispositivi di Classe II, così definiti dall'IEC (International Electrotechnical Commission), detti anche a doppio isolamento, come quelli in progetto, sono progettati in modo da non richiedere (e pertanto non necessitare) la connessione delle messe a terra, si ipotizza l’eventualità di realizzare comunque la messa a terra in fase di esecuzione degli interventi per conseguire una maggiore protezione, la quale sarà costituita da un conduttore di terra a corda di rame nuda interrata ad una profondità di cm 50 dal piano di campagna, posta a contatto con il terreno, al fianco del cavidotto, e collegata a tutti i dispersori di terra posti entro pozzetti in calcestruzzo.
Le giunzioni tra la corda di rame e il dispersore di terra saranno eseguite con morsetti e protette contro la corrosione.
Al termine dei lavori e previa verifica di funzionalità, l’impresa installatrice dovrà rilasciare al committente un certificato di regolare esecuzione redatto secondo le disposizioni della Legge 186/1968 e le previsioni del presente progetto. Per mezzo di tale certificazione, si dichiara che l'installazione dell'impianto è stata effettuata a regola d’arte, in conformità alle disposizioni legislative e alle specifiche norme tecniche di settore citate nella presente relazione.
La verifica della regolare esecuzione è a carico del committente degli impianti.
Il fornitore dovrà corredare i propri prodotti per l'illuminazione di idonea certificazione della casa costruttrice di conformità alle disposizioni di cui al presente progetto e alle normative vigenti.
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In attuazione dell’articolo 30 del Decreto‐Legge 30 aprile 2019, n. 34 (D.L. Crescita), con decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 14 maggio 2019 sono stati assegnati i contributi in favore dei Comuni per la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile. I beneficiari sono tutte le Amministrazioni comunali del territorio nazionale. Il contributo è a fondo perduto.
Il successivo decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 10 luglio 2019 disciplina le modalità di attuazione della misura a sostegno delle opere di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile realizzate dai Comuni secondo quanto previsto dall’articolo 30, comma 1, del Decreto‐Legge 30 aprile 2019, n. 34.
Le risorse finanziarie, pari a 500 milioni di Euro, sono ripartite tra i Comuni italiani in funzione del numero di abitanti residenti in ciascun Comune alla data del 1° gennaio 2018. Ai Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti, come nel caso del Comune di Fondo, è assegnato un contributo pari ad Euro 50.000,00.
Il Comune beneficiario è tenuto ad iniziare i lavori entro il 31 ottobre 2019, pena la decadenza dal beneficio.
L’erogazione del contributo avviene in due quote: la prima, pari al 50% del contributo assegnato, a seguito della verifica da parte del Ministero del rispetto del termine di inizio lavori, mentre il saldo, pari alla differenza tra la spesa effettivamente sostenuta per la realizzazione del progetto e la quota già erogata, è corrisposto solo a seguito del collaudo dell’intervento realizzato.
I Comuni beneficiari monitorano la realizzazione finanziaria, fisica e procedurale delle opere pubbliche realizzate attraverso il sistema di monitoraggio di cui all’articolo 1, comma 703, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, classificando le opere sotto la voce "Contributo ai Comuni per efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile – D.L. Crescita".
Secondo il quadro economico allegato al computo metrico estimativo dell'opera, l'importo delle lavorazioni è pari a Euro 55.075,00 cui si aggiungono gli oneri per la sicurezza pari a Euro 1.983,58 per un totale di Euro 57.058,58. L'importo delle somme a disposizione della stazione appaltante, che include lavori in economia, imprevisti, spese tecniche di progettazione e direzione lavori e imposte, è pari a Euro 12.282,31.
Il regime di applicazione dell'IVA è ridotto all'aliquota del 10% ai sensi del numero 127 quinquies), tabella A, parte III, allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 poiché trattasi di "opere di urbanizzazione primaria elencate nell’art. 4 della Legge 29 settembre 1964, n. 847, integrato dall’art. 44 della Legge 22 ottobre 1971, n. 865".
L'importo complessivo delle opere in progetto è quindi pari a Euro 69.340,89.
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Il sottoscritto professionista riconosce la facoltà del committente a manifestare il proprio orientamento sui punti fondamentali del progetto e s'impegna a tenere conto di tali orientamenti, purché non incompatibili con le responsabilità professionali assunte e con le normative vigenti, nonché con i principi di tutela del bene pubblico e nel rispetto del documento preliminare alla progettazione.
Il professionista si obbliga a introdurre nel progetto tutte le modifiche che siano ritenute necessarie dalle competenti autorità cui il progetto sarà sottoposto per l’ottenimento dei pareri, autorizzazioni e/o nulla osta previsti dalle normative vigenti, fino alla definitiva conclusione della fase progettuale e alla validazione della stessa.
Il professionista è tenuto a eseguire l’incarico affidatogli secondo i migliori criteri per la tutela e il conseguimento del pubblico interesse, nel rispetto delle indicazioni fornite dal Responsabile unico del procedimento.
Coordinando tutti gli elementi del progetto, si conferma che le scelte progettuali soddisfano le esigenze richieste dai promotori e dagli utilizzatori, garantiscono il rispetto delle norme di sicurezza e dei prescritti livelli di standard qualitativi dell’intervento nel suo complesso e al tempo stesso sono rivolte a tutelare l'interesse pubblico.
In definitiva, si può certamente affermare che con questo progetto l'Amministrazione comunale mira ad assicurare un’elevata qualità ambientale attraverso l'utilizzazione delle risorse in modo efficiente e circolare, promuovendo l’eco‐innovazione e manifestando la tendenza attuale dello sviluppo della green economy che assume un ruolo decisivo nel dare maggiore incisività ed estensione alla transizione verso le green city proprio perché mira a trasformare le sfide ambientali in nuove opportunità.
IL TECNICO
Dott. Arch. Giuliano Moscon