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Asl e agenzie interinali, Postiglione si smentisce di Brigida Vicinanza

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Academic year: 2022

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Asl e agenzie interinali, Postiglione si “smentisce”

di Brigida Vicinanza

No al reclutamento del personale attraverso le agenzie interinali. “Sono in contrasto con le norme vigenti“, scriveva Postiglione del Dipartimento sanitario regionale campano, lo scorso settembre, per poi autorizzare l’Asl Salerno, la settimana scorsa, a deliberare bando per individuare proprio una nuova agenzia interinale. Una contraddizione insomma, che vedrebbe protagonista la stessa persona. “Il reclutamento del personale tramite agenzie interinali è in netto contrasto con le normative vigenti in materia“, scrive lo stesso Antonio Postiglione, direttore della direzione generale per la Tutela della Salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale della Campania, (già commissario straordinario della Asl Salerno) in una nota inviata ai direttori generali delle Asl e delle Aziende universitarie e al Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale. Postiglione aggiunge:

“Sono pervenute segnalazioni secondo le quali alcune aziende sanitarie avrebbero fatto ricorso all’acquisto di prestazioni lavorative di natura infermieristica presso agenzie di lavoro interinali. Si vorrà pertanto con l’urgenza che il caso richiede relazionare compiutamente sull’argomento non senza rilevare come tali operazioni risultino in netto contrasto con le normative vigenti in materia“, scriveva sempre lo stesso Postiglione. Ma la settimana scorsa, l’Asl Salerno ha pubblicato una delibera che parlava di: “Procedure di gara per l’affidamento del servizio di gara di somministrazione di personale infermieristico e tecnico-sanitario“. L’azienda di via Nizza chiedeva quindi spiegazioni alla Soresa che invita i richiedenti a rivolgersi alla struttura commissariale. E Postiglione risponde: “Si prende atto dei contenuti della nota in linea con le recenti direttive regionali al graduale

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superamento del fenomeno del ricorso a prestazioni di lavoro somministrate“. L’Asl quindi dopo aver “contrastato” le assunzioni all’azienda tramite agenzie interinali, ora prende atto dell’autorizzazione. L’Asl Salerno ottiene quindi l’autorizzazione dalla Regione a bandire la gara per il reclutamento del personale tramite agenzia interinale,

“strumento” che lo stesso Dipartimento aveva vietato. A scendere in campo ora è la Cgil che diffida l’Azienda di via Nizza. In una dettagliata nota infatti, a firma di Pasquale Addesso, quest’ultimo ha sottolineato: “Ci risulta che la struttura commissariale ha emanato direttive sull’obbligo di chiudere tutti i rapporti di lavoro in somministrazione a fronte della possibilità di utilizzare le varie graduatorie di mobilità regionale e interregionale e le graduatorie in essere derivanti da procedure concorsuali“, aggiunge: “La direttiva regionale ha prodotto il licenziamento di 50 unità infermieristiche che prestavano la loro opera presso il

“Ruggi”. Si ricorda però che presso il “Ruggi” sono attive le graduatorie di mobilità regionale e interregionale per infermieri e la graduatoria di infermieri reclutati con procedura concorsuale a tempo determinato; l’Asl Salerno ha stipulato una convenzione con l’Aorn ospedale dei Colli per utilizzare la graduatoria di mobilità e la stessa è stata chiesta al “Ruggi”, l’azienda Cardarelli ha attiva una graduatoria di mobilità regionale”, poi la nota del sindacato continua: “Nel sottolineare che il reclutamento di comparto tramite agenzie non è previsto, si chiede la revoca immediata della delibera, l’utilizzo di tutte le graduatorie, l’omogeneizzazione delle regole di reclutamento del personale a livello regionale e provinciale; valutazione e risoluzione delle posizioni dei lavoratori atipici e l’ nternalizzazione dei servizi“, conclude Pasquale Addesso. E intanto proprio davanti all’azienda di via Nizza si terrà una manifestazione del movimento degli infermieri della Campania e delle professioni sanitarie per ribadire il “no” alle proroghe dei contratti dei lavoratori interinali, nonostante sia attiva la convenzione per l’utilizzo delle graduatorie.

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Soresa, Postiglione direttore Asl: ci sono le prime nomine

di Andrea Pellegrino

Un altro salernitano ai vertici di società regionali. Questa volta è toccato a Gianluca Postiglione che qualche giorno fa è stato nominato direttore generale della Soresa. Altra nomina, ennesimo salernitano a ricoprila. Anzi, ennesimo deluchiano ad essere investito di un ruolo di prestigio in una delle società chiave della Regione Campania. Postiglione ha lavorato già dal 2 0 0 8 a l l a S o . R e . S a . , c o m e R e s p o n s a b i l e D i r e z i o n e Amministrazione Contabilità e Bilancio. Da qualche giorno il salto di qualità e la nomina a direttore generale. Ma a Salerno, Gianluca Postiglione ha costruito il suo curriculum all’interno delle società municipalizzate, a partire da Salerno Energia, fino a Salerno Mobilità, dove ha ricoperto la carica di consigliere d’amministrazione con delega al settore amministrativo e finanziario. E sull’allargamento del cerchio magico di De Luca, intervengono i Cinque Stelle, che parlano di vera e propria giunta ombra costruita dallo stesso presidente a Palazzo Santa Lucia. «Più che le auto blu (che oggi saranno al centro della riunione della Commissione Affari istituzionali. – dice Tommaso Malerba, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania – ciò che ci fa riflettere, invece, sono i costi indiretti che sta accumulando la Giunta ombra di De Luca – sottolinea – Se li andiamo a contare uno alla volta, praticamente a ogni assessore corrisponde un consigliere delegato. Come dire che De Luca ha una Giunta ufficiale composta di tecnici e una Giunta ufficiosa, composta di politici amici – continua Malerba – una riproposizione a livello regionale del collaudato sistema Salerno che tanto potere ha garantito e

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garantisce alla famiglia De Luca. Non è infatti casuale – conclude Malerba – l’ultima nomina di un suo fedelissimo:

Luigi Carmelo Della Greca, un super dirigente ora in pensione nominato consigliere politico del presidente nel settore Bilancio che va ad ingrossare il già affollato cerchio magico di De Luca». Infine, sempre in merito al capitolo nomine, ieri il governatore ha scelto i nuovi Direttori generali dell’Azienda Ospedaliera Cardarelli, dell’Azienda Sanitaria

“Napoli 2” e dell’Azienda Sanitaria “Napoli 3”. Il nuovo direttore generale del Cardarelli è l’ingegnere Ciro Verdoliva, attuale commissario ad acta per l’Ospedale del Mare. Direttore generale dell’Asl Napoli 2 è Antonio D’Amore, che ha svolto nella stessa azienda le funzioni di commissario.

Direttore generale dell’Asl Napoli 3 è Antonietta Costantini, già commissario nella stessa Asl. I tre nuovi direttori generali firmeranno un contratto nel quale sono prefissati gli obiettivi da raggiungere, con particolare riferimento al risanamento finanziario e al miglioramento dei Lea (livelli essenziali di assistenza). Ogni tre mesi è previsto il monitoraggio delle attività svolte, e ogni sei mesi è prevista la verifica degli obiettivi prefissati. Nei prossimi giorni potrebbero essere nominati anche i nuovi direttori generali dell’Asl di Salerno e del Ruggi d’Aragona. Ma sulle nuove procedure di scelta dei manager, la deputata Silvia Giordano ha chiesto chiarimenti al Governo: «Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sta cercando ancora una volta di eludere la legge per soddisfare i propri interessi di consenso elettorale. L’ultima trovata legislativa è la recente legge regionale varata il 31 maggio 2016 dal consiglio regionale sull’aggiornamento dell’elenco dei direttori generali delle strutture sanitarie e per la loro conseguente nomina. Legge che è in contrasto con la Legge Madia».

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Un tecnico per l’Asl di Salerno

di Andrea Pellegrino

Spazza via tutti i nomi della vigilia sul tavolo e piazza un super dirigente alla guida dell’Azienda sanitaria locale. In pieno stile deluchiano, il governatore della Regione Campania ha scelto il nuovo commissario per l’azienda sanitaria salernitana di via Nizza. Si tratta dell’avvocato Antonio Postiglione, dirigente della direzione sanità della giunta regionale che prende il posto di Antonio Squillante, il cui mandato era scaduto lunedì scorso. L’Asl di Salerno, quindi, torna ad essere commissariata. Almeno per i prossimi 6 mesi.

Poi, a quanto pare, si procederà alla nomina del direttore generale. Sfuma, dunque, l’ipotesi Attilio Bianchi, seppur non si esclude che possa subentrare al termine del periodo di commissariamento, così come è ipotizzabile anche un suo ritorno alla guida dell’azienda ospedaliera universitaria

“Ruggi d’Aragona”. Nulla da fare neppure per Enrico Coscioni, ex consigliere regionale, non eletto, e ripescato da Vincenzo De Luca come “consigliere politico alla sanità”. Il medico salernitano sperava però nella nomina a commissario dell’azienda sanitaria. Ed invece negli uffici di via Nizza s’insedierà l’avvocato Antonio Postiglione, dirigente del settore gestione ruolo personale del servizio sanitario regionale, ed esperto in procedure concorsuali. E’ stato commissario per l’attuazione del trasferimento del distretto sanitario di Capri all’Asl Napoli 1, ed è stato sub commissario con funzioni amministrative all’azienda sanitaria locale di Avellino. Per Salerno, dunque, Vincenzo De Luca sceglie un super burocrate, almeno in questa prima e delicata fase. A quanto pare, così come annunciato diverse volte, il

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neo governatore, già sindaco di Salerno, vuol vederci chiaro sulla gestione targata Squillante. E probabilmente Postiglione potrebbe essere l’uomo giusto al posto giusto. Tra i primi atti che dovrà vagliare, infatti, ci sono le procedure concorsuali attivate da Squillante e poi sospese. Come quelle relative alla nomina dei direttori di distretto; quelle per l’individuazione dei direttori dei presidi ospedalieri e dei dipartimenti. Con la nomina del commissario, decadono anche i direttori amministrativi e sanitari e non si esclude che da qui a breve l’avvocato Postiglione possa nomina due subcommissari a suo supporto. «Comincia una nuova stagione – commenta il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca – per la gestione della sanità. Il nostro lavoro sarà ispirato a l m a s s i m o r i g o r e e t r a s p a r e n z a , a d u n ’ a t t e n z i o n e particolareggiata nei riguardi delle specifiche esigenze dei territori e dei bisogni sanitari dei cittadini, alla valorizzazione delle professionalità mediche e sanitarie, all’eccellenza dei servizi e delle prestazioni rese».

«Cobellis? Non condivido la scelta»

di Michele Amoruso

In odore di campagna elettorale sempre più prossima, durante la bagarre delle primarie del Pd e la profonda crisi della destra, il presidente della regione Campania Stefano Caldoro sbarca a Postiglione, in occasione del convegno moderato dal sindaco di Campagna Roberto Monaco “Alburni – Sele – Calore:

Un comprensorio tra parco e sviluppo sostenibile”. La presenza nel comune alburnino segue quella presso il Museo dello Sbarco di Salerno, in cui il presidente della regione ha avuto modo

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di illustrare il lavoro della sua amministrazione e di esprimere il proprio dissenso nei confronti della scelta di Luigi Cobellis e dell’Udc salernitano dell’accordo con l’amministrazione Canfora e con il Partito democratico. Non ha dubbi però che, per la imminente sfida elettorale, l’area centrista (Ncd ed Udc) potrà stringere nuovamente il legame con la coalizione di destra per correre insieme alla riconferma in regione. Poi la tappa a Postigione, alle ore 19,00. Una occasione per vedere da vicino un territorio assai travagliato, spesso dimenticato e vittima incolpevole della distanza dai centri di potere. L’ultima visita risale all’incirca ad un quinquennio prima, come sottolineato dal presidente della comunità montana locale, quella degli Alburni, Eduardo Doddato. Doddato che ne ha approfittato per relazionare, con forza, sulla profonda crisi che ha colpito l’ente da lui rappresentato, il territorio degli Alburni, le difficoltà vissute dal Parco, ma soprattutto nel Parco. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Pellegrino, padrone di casa, che nei saluti ha colto l’occasione per illustrare al presidente Caldoro le necessità, le difficoltà e le eccellenze locali, tutte per nulla seconde a quelle dei grandi epicentri campani. Le relazioni dei diversi sindaci della zona, i loro saluti, i loro interventi, orbitano tutti sulla necessità di presentare al presidente Caldoro il disagio di una zona della Campania da troppo repressa nella solitudine: l’assenza della regione in questi luoghi si fa sentire tutta. Palmieri da Roscigno, Melchionda da Serre, Pastore da Controne, Lardo da Contursi, Forziati da Castelcivita, Auricchio da Roccadaspide, Marra da Altavilla Silentina, questi i primi cittadini intervenuti, tutti accomunati da problemi identici, identiche richieste, identiche proposte: il completamento della fondovalle, il soccorso finanziario per il completamento delle opere in cantiere, il risanamento dell’ente comunità montana e dei presidi ospedalieri, la creazione della città degli Alburni, al fine di addensare in un’unica voce amministrativa territori grandi e scarsamente popolati, vessati nei servizi, disagiati dall’isolamento. Caldoro raccoglie ed incassa,

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insieme alle istanze, anche tanti complimenti e la solidarietà elettorale dei sindaci presenti al tavolo di lavoro:

nonostante i problemi e l’abbandono, paradossalmente, tutti gli amministratori riconoscono nell’operato del presidente regionale un lavoro egregio ed importante, addossando alla politica nazionale le responsabilità del declino del territorio da loro rappresentato. Il presidente regionale chiude, infatti, tutti gli interventi con una prevedibile disamina di quanto fatto dalla regione Campania sotto la sua gestione, soprattutto nei confronti delle piccole comunità:

“la Campania, potete controllarlo sulla gazzetta ufficiale, è l a p r i m a i n I t a l i a p e r n u m e r o d i g a r e d ’ a p p a l t o ” .

“Sull’esempio della Regione Campana – afferma poi Caldoro – tante altre regioni hanno assunto il nostro sistema di lavoro, un esempio può essere rintracciato ad esempio nella Calabria”.

Il presidente pone l’accento poi su uno dei temi più delicati per gli Alburni: forestazione, Comunità Montana, operai e dipendenti. Grazie al suo intervento e all’interessamento del ministro Braca che ha introdotto la questione a livello europeo, è stato possibile garantire una copertura finanziaria di 60 milioni che nei prossimi anni provvederà a risolvere molte delle questioni in sospeso. “Fateci investire, caro Governo, i soldi che abbiamo risparmiato. Sono 220 milioni, sono soldi nostri che possiamo usare per assumere, per sistemare la sanità, vogliamo impegnare questo avanzo laddove si ha maggiore necessità, sulla sanità siamo in una situazione molto molto critica”. In attesa di un giudizio del governo nazionale, Caldoro presenta quella che è una importante vittoria: la riorganizzazione del piano ospedaliero, atto a risanare non soltanto le cattive scelte fatte dalle precedenti amministrazioni regionali, ma anche le cattive disposizioni governative che proprio alla Campania avevano tolto più di 1000 posti letto e coperture sanitarie. “Se lavoriamo bene insieme – rivolgendosi agli amministratori locali- possiamo risolvere molti dei problemi pendenti, viabilità su tutti, come abbiamo fatto per il porto di Salerno o l’aeroporto di Pontecagnano”. Un pensiero, in conclusione, è rivolto all’Ente

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Parco, da cui in tempi recenti è iniziata la fuga da parte dei comuni. “Va trovato un punto di equilibrio, saltando i no ideologici, chiedendo a gran voce al governo nazionale l’intervento a riguardo”. “Chi in questi anni di crisi ha svolto il proprio compito meglio degli altri, negli anni a venire, dove è prevista una piccola ma positiva crescita, avrà la possibilità di meglio agganciare questa ripresa. Insieme, tutti noi, abbiamo fatto un gran bel lavoro a riguardo, con una mentalità positiva ed una logica di comunità”.

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