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Piano Annuale per l Inclusione

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Academic year: 2022

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Ambito 17 – Palermo

Sede: via Vito Schifani, 3 - 90129 Palermo -  091/484496 e-mail: paee00300b@istruzione.it pec: paee00300b@pec.istruzione.it

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Piano Annuale per l’Inclusione

triennio 2019/2020- 2021/2022

Premessa

Il GLI d’Istituto, dopo l’esperienza ormai consolidata degli anni precedenti, ha ritenuto opportuno elaborare un PAI triennale sia per snellire i lavori dell’Organo e degli altri operatori coinvolti, sia alla luce degli altri atti fondamentali della Scuola, quali il P.T.O.F., il RAV e il PdM, pure triennali con possibilità di essere riverificati annualmente.

Per l’a.s. 202072021 il P.A.I. è stato aggiornato.

Il Collegio dei Docenti ha fatto proprio l’atto, tenendo presente che l’impianto strutturale che la Scuola si è data e che viene illustrato a grandi linee nel presente documento, nasce dall’esperienza acquisita per dare risposte adeguate ai bisogni ricorrenti degli alunni e delle loro famiglie.

In questi ultimi anni il Personale scolastico di questa Istituzione si è dovuto misurare con un numero crescente di bambini diversamente abili, con bambini con disturbi specifici dell’apprendimento e con bambini con bisogni educativi speciali di vario genere non certificati.

Si sono studiati metodi, strategie, didattiche innovative, sono state rinnovate le attrezzature scolastiche favorendo il digitale, ma soprattutto sono state affinate le capacità relazionali di tutti per un’accoglienza concreta e fattiva di bambini e famiglie, sempre più desiderosi di trovare ascolto, sostegno e consiglio. Partendo dall’analisi dei casi e delle risorse professionali ed economiche a disposizione dell’Istituzione scolastica si è elaborato il seguente PAI:

A. Rilevazione dei BES presenti:

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

 minorati vista

 minorati udito 1

 Psicofisici 32

2. disturbi evolutivi specifici

 DSA 2

 ADHD/DOP

 Borderline cognitivo

 Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

 Socio-economico

(2)

 Linguistico-culturale 2

 Disagio comportamentale/relazionale 2

 Altro

Totali 39

% su popolazione scolastica 6

N° PEI redatti dai GLHO 31

N° di PDP redatti dai Team di classe in presenza di certificazione sanitaria 2 N° di PDP redatti dai Team di classe in assenza di certificazione sanitaria

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

si

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo no

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

no

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

si

Funzioni strumentali / coordinamento si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni si

Docenti tutor/mentor si

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si

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Sede: via Vito Schifani, 3 - 90129 Palermo -  091/484496 e-mail: paee00300b@istruzione.it pec: paee00300b@pec.istruzione.it

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili si

Progetti di inclusione / laboratori integrati no Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva si

Coinvolgimento in progetti di inclusione si Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante no

Altro:

F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità si

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili si

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità si

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili si

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Rapporti con CTS / CTI si

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si Progetti a livello di reti di scuole si

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe si

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva si Didattica interculturale / italiano L2 si Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…) si

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo *

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti *

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; *

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola * Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; *

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; * Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; *

Valorizzazione delle risorse esistenti *

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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione *

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo. *

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

La progettazione degli interventi da adottare per una scuola inclusiva in un’ottica di corresponsabilità educativa coinvolgerà tutto il personale presente nella stessa: i docenti curriculari e dell’organico di potenziamento, i docenti di sostegno, gli operatori psicopedagogici, gli operatori specializzati, la referente per i BES, eventuali esperti interni/esterni ed anche i collaboratori scolastici.

Tutti dovranno essere attenti ai bisogni di ciascuno, valorizzare le diversità come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza e costruire relazioni socio-affettive positive.

Nello specifico: i Team di classe programmeranno gli obiettivi condivisi e con essi metodologie, tempi, strumenti e attività nel Piano Educativo Individualizzato, il PEI, che descrive gli interventi didattico - educativi programmati per l’alunno con BES.

Si adopereranno inoltre al coordinamento delle attività didattiche che promuoveranno effettivamente l’inclusione, alla preparazione dei materiali e a quanto può consentire la piena partecipazione dell’alunno con BES allo svolgimento della vita scolastica nella sua classe.

Nel caso si rendesse necessario avviare le attività di didattica a distanza si cercherà di garantire agli alunni con B.E.S., nei limiti del possibile, l’attività didattica in presenza o comunque si favorirà l’inclusione con interventi mirati, anche a distanza, per favorire gli apprendimenti e il benessere socio-emozionale.

Per la rilevazione dei casi di alunni con BES si adotterà il materiale strutturato redatto dal GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) e deliberato dal Collegio dei docenti, si attiveranno poi le risorse di competenza a supporto del Team di classe, il quale dovrà redigere il PDP (condiviso dalla famiglia) per ogni alunno segnalato.

Sarà cura dei docenti individuare inoltre gli alunni con disagio d’apprendimento: allievi non identificabili come casi con BES ma ugualmente bisognosi di interventi mirati. Per gli stessi il Team di classe stilerà un Piano d’intervento che prevede il raggiungimento degli obiettivi minimi di classe e/o strategie e metodologie diversificate rispetto il livello della classe.

Per gli alunni con disabilità, coopereranno con gli insegnanti gli operatori specializzati all’autonomia o assistenti alla comunicazione che, condividendone gli obiettivi da raggiungere, interverranno attraverso specifiche metodologie e attività, secondo il Piano d’intervento da loro stilato dopo la conoscenza del caso.

Si garantirà la continuità di insegnanti di sostegno, operatori all’autonomia e assistenti alla comunicazione, nei limiti del possibile.

Per tutti gli alunni con B.E.S. si utilizzerà la tecnologia digitale “come strumento didattico di costruzione delle competenze” (comma 56 della legge n. 107/2015), perché facilita gli apprendimenti in tutti quegli alunni che presentano problemi nell’utilizzo della memoria, nei tempi di attenzione, nelle strategie cognitive.

Ulteriore intervento è quello degli operatori socio-sanitari, ai quali è affidata l’assistenza di base e la costruzione condivisa di un ambiente di apprendimento accogliente e inclusivo.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Per la scelta dei percorsi formativi del personale docente, si prevede la costruzione di una “Scheda di analisi personale”

sui punti di criticità e di forza della formazione ed esperienza professionale. L’analisi dei dati emersi permetterà di

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

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Sono considerate basilari per il corpo docente attualmente in servizio, pertanto da approfondire, i seguenti contenuti chiave (le priorità nazionali indicate dal piano per la formazione dei docenti 2016-2019):

Contenuti chiave

1. Gestione della classe

2. Didattiche collaborative, differenziazione didattiche, misure compensative e dispensative 3. Piano dell’inclusione: strategie e strumenti

4. Progettazione individualizzata e personalizzata: modelli e metodologie 5. Certificazione delle competenze degli alunni con disabilità.

6. P.E.I. basato sulla classificazione Internazionale ICF Children and Youth (Classificazione Internazionale del funzionamento umano- bambini e adolescenti a cura dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Linee strategiche

1. Promuovere metodologie e didattiche inclusive

3. Garantire percorsi formativi specifici per tutti gli insegnanti specializzati e di sostegno, anche per approfondire

conoscenze specifiche in relazione alle singole disabilità

Promuovere la ricerca sulle didattiche inclusive, anche di carattere disciplinare e nelle sue connessioni interdisciplinari, per produrre risorse didattiche per gli insegnanti, in collaborazione con università , centri di ricerca e associazioni

Promuovere la progettazione di ambienti inclusivi e approfondire l’ uso delle tecnologie digitali come strumenti compensativi.

Promuovere fra le docenti la conoscenza dell’’ICF Children and Youth ( Classificazione Internazionale del funzionamento umano- bambini e adolescenti a cura dell’Organizzazione mondiale della sanità

Azioni formative Didattica inclusiva anche con l’uso delle tecnologie digitali.

Formazione su specifiche disabilità.

Autoformazione sull’ICF.

Formazione su competenze psicopedagogiche di supporto alla progettazione.

Le dispense utilizzate per la formazione dei docenti e gli eventuali materiali prodotti verranno pubblicati nel sito della scuola, così da potere essere fruibili ad ogni docente che prenderà servizio nella stessa.

In un’ottica di condivisione delle buone pratiche (Legge 107/2015) ed affinché il focus dell’intervento del team non sia autoreferenziale ma a servizio di una crescita professionale comune, si prevedono incontri periodici tra insegnanti di sostegno. L’oggetto di questi incontri sarà il confronto di esperienze didattico – educative positive, dei sussidi utilizzati, e delle eventuali criticità negli interventi. A tal proposito si prevede la possibilità di attivare una “mediateca online” per la fruizione in itinere delle buone pratiche e dei sussidi, attivando inoltre all’interno il forum che renderà possibile anche il confronto online tra docenti.

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Le modalità di valutazione degli apprendimenti degli alunni, da parte dei docenti, terranno conto dei livelli di partenza, dei progressi compiuti, delle difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

La valutazione degli alunni con disabilità sarà sempre rapportata al PEI e, ad eccezione delle disabilità di natura sensoriale, verrà utilizzata una specifica “Scheda di valutazione per aree di apprendimento”, redatta dalle docenti di sostegno e deliberata dal collegio.

Per gli alunni con BES il raggiungimento degli obiettivi si fisserà nei PDP e la valutazione sarà quella delineata secondo le avvertenze generali previste dallo stesso.

In particolare saranno previsti:

-adattamenti delle prove INVALSI;

-prove di verifica orali e scritte congeniali con lo stato emotivo, e con l’ausilio di mappe concettuali, prove pratiche, strumenti informatici e software specifici.

-la valutazione dei processi e dei risultati dell’apprendimento anche in contesti diversamente strutturati (lavori di gruppo, attività di laboratorio ecc).

La valutazione del PAI avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando a implementare le parti più deboli.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

All’interno del nostro Istituto orbitano in stretta collaborazione diverse componenti, dai Consigli d’interclasse al Collegio dei Docenti, dal GLHO (Gruppo di lavoro per l'handicap) e il GLI (Gruppo di lavoro per l'inclusione) al Servizio Psicopedagogico Territoriale OPT (Osservatorio Distretto 11) fino ad arrivare all’ Assistenza specialistica.

Il Team di classe progetterà ed adotterà “mediatori didattici”, ovvero strategie di intervento e metodologie finalizzate a favorire il successo formativo di tutti gli alunni.

Prevalentemente, perché efficace, si applicherà la metodologia di lavoro del Cooperative Learning che favorisce l’interdipendenza positiva tra pari, in cui ciascuno, sulla base delle proprie peculiarità diviene risorsa ed occasione di crescita per l’altro.

Il team docente si avvarrà delle proprie competenze di lavoro sull’innovazione didattica digitale alla luce della formazione organizzata dalla scuola a giugno 2016 (TIC). In particolare, ciascun insegnante di sostegno sarà dotato dalla scuola di un tablet, grazie al quale poter effettuare interventi didattici con la mediazione delle nuove tecnologie in grado di stimolare attenzione e motivazione e in grado di promuovere la complementarietà tra l’utilizzo delle tecnologie digitali e le abilità manuali favorendo così il pieno sviluppo delle competenze psico-motorie degli allievi.

Ogni intervento a favore degli alunni con handicap verrà descritto nel Piano Educativo Individualizzato.

Il GLHO in sede di GLIS, dopo un attento confronto tra le parti e dopo una valutazione accurata dei bisogni dell’alunno con handicap, stilerà il PEI specificando gli interventi della Famiglia, della Scuola e dell’ASP e ogni due anni scolastici nel PDF, definirà gli interventi finalizzati.

Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali il Team di classe interverrà con strumenti compensativi e misure dispensative definiti all’interno di ogni singolo PDP.

Le progettazioni, le strategie di intervento e le metodologie, verranno condivise nelle interclassi periodicamente.

Il GLI, composto da sei figure chiave, FF.SS. Inclusione, FF.SS. Dispersione, Referente DSA, Coordinatori di intersezione/interclasse, OPT di area e i docenti della classe, presieduto dal Dirigente scolastico, individuerà all’inizio dell’anno scolastico i BES presenti all’interno della scuola attraverso schede già predisposte e deliberate dal Collegio dei Docenti. Successivamente monitorerà con incontri periodici i progressi dell’allievo apportando eventuali modifiche al PDP. Il GLI, inoltre, si avvarrà a favore di ciascun alunno con BES, periodicamente del consulto del Gruppo Operativo di Supporto (GOSP). Redigerà ogni anno scolastico, nel mese di giugno, il PAI.

Verrà fornito alle famiglie e alle docenti un servizio di supporto attraverso l’attivazione di uno “Sportello autismo.”

Si tratta di uno spazio aperto e flessibile, gestito da un esperto interno che vuole fornire alle famiglie accoglienza, ascolto, consulenza per la gestione della disabilità, dei comportamenti problema, informazioni riguardanti i servizi offerti dalla scuola, dai centri specialistici pubblici e privati, le normative vigenti circa i disturbi dello spettro autistico.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

La collaborazione attiva tra Scuola e Personale sanitario, dell’ UONPIA Palermo1 e dell’ UONPIA Palermo2, caratterizzerà ogni azione addebitata agli alunni BES, arricchirà ogni progettualità ed ogni obiettivo da parte della scuola, pur sempre nella distinzione dei ruoli e nell’azione sinergica nel territorio e con il territorio.

Supporto necessario sarà la collaborazione con l’Osservatorio Distretto 11 per affrontare i casi di dispersione, se pur bassi nella nostra istituzione, e i casi di disagio d’apprendimento per la promozione del processo formativo.

Non si può prescindere dai rapporti interistituzionali nell’organizzazione di un Piano di Inclusione. Supporto per il personale docente sarà il Centro territoriale per l’Handicap (I.C. “A. Ugo” di Palermo) in particolare le docenti:

parteciperanno alle giornate di aggiornamento programmate dal CTRH; potranno richiedere forniture di sussidi specifici e materiali strutturati; se necessario si avvarranno dello “Sportello Autismo” (attivato nel 2016), per fruire di consulenze specialistiche al fine di arricchire le proprie conoscenze pratiche e teoriche relative all’argomento.

La rete (REP) istituita tra scuole del nostro territorio (Cuba- Calatafimi, Villa Tasca-Mezzomonreale), l’Osservatorio, alcuni rappresentanti dell’ Ente Locale, Associazioni di Volontariato qualificate per la formazione, oltre ad affrontare alcune problematiche che potranno essere risolte in rete, col supporto dei vari membri, consentirà agli alunni con BES, di essere inseriti in laboratori ludico-ricreativi pomeridiani presso strutture territoriali. Auspicando delle ricadute sulle relazioni scolastiche e nell’ambiente familiare.

La percentuale molto alta di alunni disabili, la cui diagnosi è caratterizzata dall’art.3 comma 3 Legge 104/92, iscritti nella nostra istituzione, caratterizza molto il nostro impianto organizzativo, il quale vede al suo interno una massiccia presenza di operatori per l’assistenza specialistica agli alunni disabili nonché di assistenti igienico- sanitari, reclutati dal Comune di Palermo.

Il lavoro degli operatori specializzati sarà coordinato da un referente interno alla scuola che in via preliminare fornirà le adeguate informazioni sull’organizzazione interna dell’istituzione e ne guiderà l’inserimento.

Ogni operatore specializzato, dopo un primo momento di osservazione del caso assegnatogli dal D.S. (in continuità), redigerà, in seno al Team di classe, un “Piano d’Intervento”, al fine di curare l’aspetto dell’integrazione dell’alunno disabile nella classe. Ogni fase di lavoro verrà monitorata, sia da una specifica e dettagliata relazione fine trimestre, sia dalla compilazione di un Costumer, fornito dall’ente locale, compilato dalle famiglie degli alunni, e restituito allo stesso. Ciò che sarà per la scuola importante è la ricaduta del lavoro degli operatori sulla didattica e su tutte le aree definite nel PEI dell’alunno.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative

Le famiglie rappresentano un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno disabile, sia perché fonte di informazioni preziose, sia in quanto luogo in cui avviene la continuità tra educazione formale e informale.

Le famiglie sono coinvolte nella stesura del PDF, del PEI e del PDP e alle loro verifiche.

Nel Piano Annuale delle attività saranno calendarizzati gli incontri tra le famiglie e il Team di classe, momenti necessari per condividere le scelte effettuate, monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento.

Inoltre saranno previsti, se necessario, ulteriori incontri per affrontare e monitorare problematiche emergenti e/o nuovi bisogni.

Pensato unicamente per le famiglie degli allievi del primo ciclo, sarà previsto un incontro informativo sui DSA condotto da un esperto interno/esterno al fine di fornire alle famiglie interessate, maggiori conoscenze degli indicatori specifici per poter ipotizzare la possibilità della presenza di tale disturbo nel bambino.

Tenuto conto che le famiglie del disabile sono il primo ambito dove si manifesta il bisogno, si ritiene necessario organizzare una risposta allo stesso, offrendo loro supporto.

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extra- familiare anche attraverso future iniziative;

- informare sui problemi e servizi legati alla disabilità ed acquisire una maggiore fiducia e collaborazione con gli specialisti che seguono l’allievo.

La scuola offre alle famiglie la possibilità di trovare, nel sito della scuola, una sezione dal titolo “Non uno di meno”, collegata con la pagina facebook “Sostegno-D.D. Ettore Arculeo-Non uno di meno”, realizzata per condividere con l’utenza i momenti significativi, le attività didattiche, i progetti e le altre iniziative a favore dell’inclusione.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Il percorso curriculare organizzato per UDA, prevede una divisione per fasce di livello al fine di favorire in ogni alunno il raggiungimento degli obiettivi. In particolare nel caso di bambini che si trovano in una condizione di disagio di apprendimento e quindi necessitano di recupero, le strategie progettate nelle UDA prevederanno:

adattamenti dei contenuti disciplinari, attività semplificate, allungamento dei tempi di acquisizione del contenuto, coinvolgimento in attività collettive, gruppi di livello eterogeneo, affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o responsabilità, uso di strumenti compensativi, dispensazione da alcune attività, studio assistito in classe. Sarà previsto l’utilizzo di ausili informatici (LIM-Tablet-PC) e software specifici.

Da quest’anno scolastico, l’organico di potenziamento permetterà di dare ore di compresenza nelle classi con soggetti BES, per il tutoraggio di questi allievi e il raggiungimento di esiti più positivi.

Di particolare importanza sarà anche il coinvolgimento delle “eccellenze”, ove presenti all’interno dei gruppi classe, nell’utilizzo della strategia del “tutoring” a favore dei bambini con disagio; strategia questa, sperimentata negli anni e consolidata, perché ritenuta particolarmente efficace.

Le docenti monitoreranno e valuteranno i risultati raggiunti attraverso verifiche periodiche e valutazioni sistematiche, speculari alle strategie.

La scuola si caratterizza per la varietà di progetti attivati, sia curriculari che extracurriculari. Le diverse iniziative prevedono i seguenti progetti Inclusione:

-Cineforum: visione di tre film di animazione presso il cinema Marconi di Palermo, proiettati nella prima parte dell’anno scolastico in orario curriculare, estesa a tutta la popolazione scolastica primaria;

-Psicomotricità in piscina: psicomotricità in vasca, con esperto esterno, per n.6 alunni BES presso la piscina Sprint di Corso Calatafimi Palermo, per dieci incontri di un ora, in orario curriculare.

- Far da sé

:

attività strutturate e semi-strutturate, a cadenza settimanale in orario curriculare, rivolte ai bambini con disabilità (assenza di iperattività, difficoltà motorie, comportamenti-problema) delle classi terze, quarte e quinte, al fine di promuovere la consapevolezza di sé, della propria identità (dati anagrafici, residenza, indirizzo, recapito telefonico), delle risorse del quartiere di appartenenza (esercizi commerciali, servizi di pubblica utilità), delle risorse della propria città (mezzi pubblici, ecc..).

- Crea Ascolto: progetto estremamente versatile che, in base alle attitudini degli alunni può assumere l’aspetto di un progetto manipolativo, musicale, teatrale.

- Comunicazione sonora: è un intervento educativo che utilizza l’espressione musicale in quanto forma di comunicazione non verbale, stimolando l’affettività, la relazionalità attraverso l’uso di strumenti che divengono oggetti intermediari rispetto alla comunicazione.

- Ed. assistita con gli animali: il contatto con gli animali attiva stimolazioni che coinvolgono vari canali sensoriali, forniscono stimoli neuromuscolari efficaci sul rilassamento fisico e mentale.

- Teatrando: progetto (extracurricolare) volto a favorire lo sviluppo di capacità comunicative, espressive, relazionali per sviluppare atteggiamenti di rispetto ed empatia.

- Giornata sull’Autismo: in occasione della giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo, verrà organizzata una manifestazione dal titolo “accendiamo una luce,” dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione sulle tematiche inerenti l’autismo, per presentare al territorio le iniziative che la scuola offre a sostegno dei bambini con autismo, dei disabili in genere e dei loro genitori.

Inoltre la scuola attiverà per gli alunni con disagio d’apprendimento i seguenti progetti:

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http//www.ddsettorearculeo.edu.it strumento (pianoforte).

Valorizzazione delle risorse esistenti

La scuola raccoglie tutte le competenze del personale in servizio, valorizzandole e posizionandole all’interno di ruoli strategici funzionali al Piano Inclusivo (Funzioni Strumentali al POF, referenze, ecc).

Inoltre, cone accennato nel paragrafo precedente, al fine di favorire il successo formativo degli allievi con BES, grazie all’organico dell’Autonomia (organico di diritto e organico di potenziamento), nell’anno scolastico in corso, saranno assegnate più ore di compresenza e tutte le docenti avranno ore d’insegnamenti disciplinari e ore di tutoraggio, possibilmente nelle proprie classi, affinché l’azione didattico-formativa possa essere più efficace.

Secondo questo assetto le ore a completamento cattedra per il personale docente sarà così utilizzato:

-14% ore di sostituzione assenze brevi

-86% ore di compresenza per supporto agli alunni con BES.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Coerentemente con le direttive nazionali, fondamentale è la continuità e il raccordo tra i diversi ordini di scuola.

La scuola si propone di definire un protocollo d’azione per il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria e alla Secondaria di I°grado. Nel protocollo verranno specificate le azioni, i tempi e gli strumenti che atterranno al docente ed ai genitori; il protocollo sarà reso noto nel sito della scuola.

L’interesse della scuola per il curricolo verticale tra infanzia-primaria-secondaria di I°grado verrà concretizzato attraverso la realizzazione di progetti linguistico - espressivi e di accoglienza e la condivisione tra i docenti di metodi, strategie e strumenti, con la finalità di realizzare una autentica ed efficace inclusione di ogni alunno ed un miglioramento dell’azione didattica.

Nella prima parte dell’anno scolastico sarà prevista una visita dei bambini delle prime classi presso la scuola dell’Infanzia a cui seguirà un incontro dei bambini dell’Infanzia presso la futura scuola Primaria. Durante questi incontri verranno effettuate attività ludiche socializzanti con i bambini delle prime ed una visita dei locali per un primo contatto con l’ambiente, gli insegnanti ed il personale.

Nel mese di gennaio si realizzerà l’ ”Open Day”: i locali della scuola verranno aperti per l’intera giornata ai genitori dei bambini cinquenni e verranno organizzate attività di accoglienza; nello stesso periodo gli alunni delle classi quinte della primaria si recheranno presso le scuole secondarie di I°grado del territorio per conoscerne l’Offerta formativa, gli ambienti d’apprendimento e il Personale.

Nella scuola dell’Infanzia saranno somministrati ai bambini cinquenni, test di screening, al fine di individuare alunni con difficoltà e saranno attuati nel contempo percorsi di potenziamento delle competenze a livello

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Adottare forme di corretta formazione che preveda un ruolo attivo delle insegnanti e di tutti gli altri soggetti in partenariato.

L’auspicio di accordi di rete sempre più efficienti con i servizi territoriali e il CTRH.

Continuare la collaborazione, avuta in quest'anno scolastico, nella rete REP.

Allievi ed insegnanti possono usufruire di postazioni informatiche con ausili e software specifici, libri e sussidi multimediali, materiali per attività didattiche differenziate, giochi di vario genere.

Gli allievi possono comunque avvalersi degli spazi e delle strutture dell' Istituto: aule dotate di lavagne multimediali, palestra interna ed esterna, laboratori di informatica e di scienze, aula musicale.

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Nel caso di alunni con BES, al fine di favorire il passaggio di informazioni tra un ordine di scuola ed un altro si prevede, a conclusione dell’anno scolastico, almeno un incontro di accoglienza presso la scuola ove l’alunno è stato iscritto; a tale incontro parteciperanno gli insegnanti appartenenti alla scuola frequentata, i genitori dell’alunno, gli insegnanti della scuola d’ingresso ed auspicabilmente gli operatori dei servizi coinvolti. Scopo dell’incontro sarà quello di comunicare le informazioni e strategie utili alla scuola d’ingresso per potere predisporre adeguati progetti ed interventi di integrazione.

Individuato il bisogno educativo speciale, si provvederà alla individuazione e successivo inserimento nella classe più adatta.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 26/06/2020

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2020 (delibera n.63)

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