• Non ci sono risultati.

news Ripartire: ripartenza e condivisione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "news Ripartire: ripartenza e condivisione"

Copied!
38
0
0

Testo completo

(1)

Muoversi Alimentazione Benessere

n. 14 del mese di Agosto 2020

Sapere di più, vivere meglio

Rivista mensile multitematica a cura di Fondazione Milc sul benessere psicofisico, per tutte le età, sui temi della salute, alimentazione, stili di vita, stare bene.

Ripartire: ripartenza e condivisione

SPONSORED BY DISTRIBUITO DA DESIGNED BY

news

(2)

Questo Mese

06 - Cos’è il diabete? 08 - Uova a colazione per dire addio ai chili di troppo

10 - 20 minuti al giorno con il “metodo Tabata”

12 - Il golf, i benefici che non ti aspetti

14 - Fare puzzle: ti rilassa, e alleni il cervello

16 - Trattamenti antiage:

l’Ozonoterapia

18 - Stare bene con gli altri, senza timidezza

20 - Mens sana in corpore sano: qualche

consiglio per un benessere psicofisico

(3)

26 - 5 facili maschere viso fai-da-te, fresche e cheap

24 - Tre rimedi naturale per sbiancare i denti

28 - Ecco perché cuore e sistema nervoso amano l’avocado

30 - Spesso bistrattata, ma quanto fa bene: la cipolla

32 - Il trauma spiegato da Laura de Faveri

34 - Fondazione Milc e Comunità Peter Pan:

un nuovo appartamento per ragazze con disabilità

36 - Talassoterapia

(4)

4

Milc News Editoriale

(5)

Cari lettori, care lettrici,

in queste ultime settimane la parola più inflazionata da media, giornali, politici, pubblicità, aziende, opinion leader e via dicendo, è “ripartenza”.

Dovremmo forse definirla la parola più speculata, e non semplicemente quella più ricorrente. Se ci soffermassimo sul significato della parola, su quello letterale, ci accorgeremmo che

“ripartire” non significa “partire di nuovo”, bensì “spartire, condividere tra più persone”. Questo potrebbe e dovrebbe farci riflettere. Sì perché probabilmente dovremmo dare un significato diverso a questa estate, che si è giustamente, e con molti sospiri di sollievo, trasformata in una grande rincorsa alla normalità: vacanze e viaggi (anche se all’insegna della sanificazione), ritorno agli sport praticati e professionistici (ma con rigidi protocolli da rispettare e senza pubblico), attività lavorativa che sta tornando quella dei livelli pre-Covid, tempo libero e incontri con parenti e amici (sempre all’insegna del distanziamento sociale). Nella società occidentale, la dicotomia tra “avere” ed “essere” è probabilmente stata sostituita da quella tra “fare” e “essere”. Ne è prova, appunto, il fatto che dopo l’isolamento forzato e il lockdown tutta l’attenzione sia concentrata su quello che si può o non si può “fare”. E l’”essere”? Durante la fase più buia si è parlato molto spesso di come il virus ci avrebbe cambiato e che tutto non sarebbe stato più lo stesso.

Ognuno qui può avere la sua esperienza personale, e forse è presto per trarre delle conclusioni, ma la sensazione generale è che non ci sia stato quel netto miglioramento, sociale, psicologico, morale, che avrebbe dovuto restituire al Paese una società più coesa, solidale, umana, generosa, aperta, più concentrata sul proprio modo di essere che sulle cose da fare. Tornando al concetto iniziale, a quello di ripartenza-ripartizione, il cerchio si potrebbe chiudere dimostrando che quanto scritto poco fa sia sbagliato, e che invece siamo tutti cambiati per davvero. Troppo facile essere uniti e solidali quando si ha un nemico comune e come collante sociale si usa la paura collettiva. Al contrario, stare con gli altri in modo diverso, comunicando di più e in profondità, spartendo cose e pensieri, regalando un po’ di benessere a chi ne ha meno, tornando a vivere l’interazione sociale come condivisione sociale, e in molti altri modi, dimostrerebbe che un cambiamento positivo c’è stato. Buon benessere e buona salute a tutti!

5 Editoriale

la Redazione

Ripartire: ripartenza e condivisione

Milc News

(6)

6

Cos’è il diabete?

Alimentazione

Il diabete non è altro che una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio, che si rispecchiano a livello ematico. Di norma, tutto ciò che noi ingeriamo viene digerito e trasformato in zuccheri semplici, a loro volta questi zuccheri vengono trasportati nelle cellule utilizzate successivamente come fonte primaria di energia.

Ma allora perché si manifesta il diabete?

Milc News

Miniguida per conoscerlo da vicino e imparare come alimentarsi meglio in presenza di diabete.

di Rosy Zampogna

(7)

3 2

7 Alimentazione Milc News

Fattori che influenzano l’indice glicemico

L’indice glicemico (un valore che varia da 0 a 100 e che indica la velocità con cui il glucosio aumenta a livello ematico a seguito dell’assunzione di 50 gr di quel medesimo alimento) non dipende solo dalla composizione chimica di un alimento, ma dipende anche dai seguenti fattori:

> Durata di cottura. La cottura al dente (da 5 a 6 min) mantiene l’indice glicemico degli spaghetti più basso, mentre prolungando la cottura 15/20 minuti vi sarà un aumento dell’indice a causa di un’accelerazione del processo di gelatinizzazione dell’amido.

> Tempo di raccolta o grado di maturazione. I frutti amidacei aumentano il loro indice glicemico sulla base del livello di maturazione, per cui avremmo ad esempio che una banana acerba ha indice glicemico 40 che passerà ad un valore di 68 al termine della sua maturazione. Ciò avviene poiché l’amido nel corso della maturazione del frutto, diviene sempre meno resistente alla digestione.

> Contenuto di grassi, proteine, fibre. In presenza di questi macronutrienti, la risposta glicemica è diversa da quella ottenibile da un pasto a base di soli carboidrati. Questo è dovuto dal fatto che questi alimenti rallentano la velocità di assorbimento a livello dell’intestino. Ad esempio l’apporto di fibre è in grado di creare una barriera contro l’azione delle amilasi, riducendo così l’assorbimento di glucosio. In questo modo si avrà l’abbassamento dell’indice glicemico.

> Metodo di cottura, calore ed idratazione. Questi fattori aumentano l’indice glicemico di un alimento. Ciò è particolarmente evidente in un ortaggio come la carota, che presenta un indice glicemico di 20 quando è cruda, mentre a seguito della cottura in acqua bollente, questo passa rapidamente a 50. Ciò accade per la gelatinizzazione dell’amido, che può portare ad un aumento sostanziale dell’indice glicemico.

> Conservazione. Se gli alimenti cotti in precedenza vengono conservati, l’amido subisce un’ulteriore modificazione raffreddandosi, andando incontro al processo inverso alla gelatinizzazione ossia la retrogradazione. Pane appena sfornato, raffermo o tostato, non hanno infatti lo stesso indice glicemico.

La Dott.ssa Rosy Zampogna, da sempre appassionata di cibo, sana cucina e benessere fisico, si laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari" prima, e in "Alimentazione e Nutrizione Umana" poi. Amplia la sua esperienza clinica con l’equipe di diabetologia pediatrica dell’Ospedale San Raffaele di Milano ed è oggi una biologa nutrizionista a p p a s s i o n a t a d e l s u o l a v o r o e d e l l a c o r r e t t a alimentazione.

Per saperne di più, info e contatti:

www.nutrizionistazampogna.com

1

Sappiamo che l’insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerhans (piccole formazioni che si trovano nel pancreas) e che questo ormone permette al glucosio di penetrare all’interno delle cellule e fornire l’energia di cui necessita il nostro organismo. Il diabete si manifesta per 2 semplicissimi motivi: il pancreas non svolge più il proprio compito come dovrebbe, quindi non producendo più insulina (diabete di tipo 1 autoimmune); oppure quando il corpo stesso non è in grado di produrre una quantità sufficiente o di utilizzarla in modo efficace (diabete di tipo 2). L ’alimentazione corretta in simbiosi con una regolare attività fisica giocano un ruolo essenziale nella gestione del diabete, migliorando notevolmente il controllo glicemico.

Alimentazione e diabete

Alcune buone prassi alimentari e stili di vita sono comuni a soggetti affetti da diabete e soggetti senza diabete.

Innanzitutto è fondamentale suddividere gli alimenti in 5 pasti nell’intera giornata: colazione, pranzo, cena e i due spuntini di metà mattina e metà pomeriggio. Saltare i pasti o concentrarli in meno pasti, invece, non serve, anzi è controproducente. In questo modo si evitano sia i picchi di iperglicemia post prandiali, subito dopo i pasti, sia le ipoglicemie nell’intervallo tra un pasto e l’altro. Il nostro organismo attinge ai carboidrati per ricavare energia: si tratta di macronutrienti alla base dell’alimentazione, che forniscono circa il 60% delle calorie giornaliere totali.

Anche per la persona con diabete vale la stessa regola, anche se occorre prestare più attenzione alla qualità del carboidrato, ossia riducendo l’apporto di zuccheri semplici, essendo responsabili di un innalzamento della glicemia.

Il ruolo dell’insulina

(8)

8

Uova a colazione

per dire addio ai chili di troppo

Secondo le più recenti linee guida, dopo le lunghe ore di digiuno notturno fare una prima colazione a base di uova contribuisce a fornire all'organismo l'energia necessaria senza appesantire l'apparato digerente nè apportare un eccessivo quantitativo calorico.

Alimentazione

Milc News

(9)

Aggiungere le uova agli alimenti assunti con la prima colazione, assicura l'introduzione di proteine nobili biologicamente utili per il metabolismo. In seguito ad alcune ricerche scientifiche, questi cibi sono caratterizzati da un effetto termogenico che consente di non ingrassare a causa del potenziamento dei processi di lipolisi. La prima colazione, che viene giustamente considerata il pasto più importante della giornata, deve essere in grado di fornire all'organismo l'energia necessaria per affrontare tutti gli impegni dopo ore di digiuno in cui il corpo ha consumato le riserve disponibili. Le uova si confermano alimenti facilmente digeribili energetici, e ipocalorici, in quanto capaci di accelerare le reazioni biologiche del corpo.

Nonostante le uova siano state considerate per anni come cibi

“ingrassanti” e pericolosi per il colesterolo ematico, gli ultimi dati nutrizionistici hanno evidenziato una situazione diametralmente opposta. Infatti nutrendosi con uova a colazione (al tegame, sode o sotto forma di frittata, preferibilmente al forno) viene offerta l'opportunità di assumere proteine e carboidrati necessari per cominciare bene la giornata, senza affaticare l'apparato digerente.

Perché fare colazione con le uova

Caratteristiche nutrizionali delle uova

9 Alimentazione Milc News

Può essere utile associare allo zinco anche la vitamina C, che sembra favorirne l'assorbimento, oltre che garantire un'efficace azione antiossidante.

IL CONSIGLIO

Ostrica cotta 181,61

Cereali colazione 12,4

Lo zinco nell’alimentazione

In natura esistono alcuni cibi ricchi di questo elemento:

Alimento mg / 100 g

Ostrica cruda 90,81

Germe di grano 12,29

Fegato bovino 12,02

Semi papavero 10,23

Lievito di birra fresco 9,97

Cioccolato fondente amaro 9,63

Cosciotto di agnello magro cotto 7,69

Sesamo semi 7,75

Funghi secchi 7,66

Se l’alimentazione non basta

Lo diciamo sempre, gli integratori non sostituiscono l’apporto alimentare, ma possono aiutare. Si consigliano integratori multiminerali contenenti zinco che associano il minerale con la vitamina B6 e il magnesio; quelli realizzati con zinco e selenio; oppure altri dove è presente anche triptofano, un aminoacido regolatore sul tono dell'umore.

Crusca di grano 7,27

Cardamomo 7,47

Cerfoglio secco 8,8

Coscia di agnello cotta 7,69

L’importanza della buona cottura

Il potere nutrizionale delle uova dipende dal loro contenuto:

76% acqua, 12,5% proteine, 10% grassi e minerali e vitamine (1,5%). Un uovo di gallina ha un valore calorico di circa 100 calorie. Mentre l'albume è particolarmente ricco di proteine, il tuorlo contiene principalmente grassi e minerali, tra cui calcio, ferro, fosforo e zinco, oltre che vitamine del gruppo B, A, D, E.

Rispetto al tanto blasonato “cappuccio e brioche”, fare colazione con uova, magari accompagnate da qualche fetta biscottata con un cucchiaino di miele è di gran lunga una colazione dal giusto mix di alimenti nutritivi (proteine, glucidi, vitamine e grassi), energetica, e con meno grassi.

Il segreto per evitare qualsiasi inconveniente derivante dall'assunzione delle uova a colazione, è collegato alla loro cottura; infatti, le uova sono spesso associate a burro o altri condimenti contenenti grassi animali, che potrebbero alterare la composizione del sangue. Pertanto è necessario dimenticarsi delle uova fritte o ancor peggio di quelle cotte con la pancetta, per optare verso metodi di preparazione più sani, come la bollitura o il bagnomaria.

ZOOM: gli stati europei che producono uova

Francia, Italia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito rappresentano il 75% della produzione comunitaria di uova, sebbene il numero di galline ovaiole in Europa sia ancora inferiore rispetto quello dell’Ucraina o degli Stati Uniti.

(10)

10

Al solo pensiero di andare in palestra un giorno si e uno no, vieni colto da fatica cronica e rassegnazione? Prova il “metodo Tabata”, in grado di accelerare le reazioni metaboliche dell'organismo, consentendo di perdere peso senza particolare fatica.

Muoversi Milc News

20 minuti al giorno con il

“metodo Tabata”

(11)

11

In che cosa consiste il metodo Tabata

Efficacia, e rapidità con cui si ottengono risultati evidenti. Un altro beneficio è quello collegato all'aumento di resistenza muscolare, che si mantiene nel tempo e che mantiene i muscoli tonici ed elastici. Grazie alla versatilità dei cicli di training, personalizzabili a seconda delle singole esigenze, il metodo Tabata è indicato praticamente per tutti. Si può dire che con un unico programma di allenamento è possibile raggiungere due obiettivi: da un lato si perde peso e d'altro lato si potenzia la muscolatura, in tempistiche decisamente limitate.

Il Tabata training consente quindi di dimagrire in breve tempo in seguito alla combustione fisiologica dei grassi, derivante dall'accelerazione del metabolismo. Questo sistema presuppone anche una dieta equilibrata e sana, in grado di fornire sostanze nutritive necessarie prima, durante e dopo il training e contenente carboidrati a lunga catena associati a proteine nobili e acidi grassi insaturi, la cui attività sinergica fornisce l'energia necessaria senza appesantire il corpo.

Parallelamente viene consigliata l'assunzione di integratori a base di valina, leucina e isoleucina, che forniscono alla muscolatura energia di pronto intervento durante le sessioni di lavoro.

 

Benefici del metodo Tabata

Vuoi dimagrire senza troppi sacrifici e soprattutto ottenendo risultati visibili dopo poco tempo? Con il metodo sperimentare Tabata, bastano soli 20 minuti di applicazione al giorno, due o tre volte alla settimana: si tratta di sessioni di workout intervallate con brevi fasi di recupero, per tonificare la muscolatura del corpo e potenziare il consumo calorico al punto da perdere peso senza particolari sacrifici. Il principio su cui si basa questo programma di allenamento, è quello di intervallare rapidamente esercizi ad elevata intensità con periodi di pausa:

in questo modo il corpo è in grado di alternare le fasi di sforzo a quelle di recupero, accelerando i processi di lipolisi con eliminazione dei pannicoli adiposi.

Tabata, metabolismo, alimentazione

Un esempio di allenamento Tabata

> fase di riscaldamento (cinque/dieci minuti);

> fase di sforzo (venti secondi);

> fase di pausa (dieci secondi);

da ripetersi almeno otto volte ogni quindici minuti.

È sufficiente effettuare queste sessioni due o tre volte alla settimana, per ottenere risultati visibili sia dal punto di vista del dimagramento che del potenziamento muscolare. Il fatto che non servano attrezzi nè palestre, e che questo tipo di fitness sia praticabile agevolmente a casa propria, ne consente un impiego che sta diffondendosi sempre più anche per la quasi completa assenza di controindicazioni. Provare per credere.

Muoversi Milc News

ZOOM: origini del metodo Tabata

Il metodo Tabata training venne concepito nel corso di una ricerca scientifica del 1996 dal Dr. Izumi Tabata e il suo team presso il National Institute of Fitness and S p o r t s  d i  T o k y o , c o n f r o n t a n d o u n p r o t o c o l l o d i allenamento a medio ma costante sforzo, e uno a sforzo elevato, ma intermittente.

(12)

12

Il golf è uno sport individuale in continua espansione. Può essere praticato dalla tenera età, diciamo dai cinque-sei anni, senza limiti per la terza età.

Forse in questo largo bacino di utenza risiede il suo successo. Secondo i dati della Federazione Italiana Golf ci sono quasi 100.000 iscritti, dei quali più di un terzo hanno superato la cinquantina ed oltre 10.000 sono giovani sotto la maggiore età. I campi da golf in italia sono circa 400 , dislocati per la maggior parte nelle grandi regioni del Nord insieme a Lazio e Toscana.

Muoversi Milc News

Il golf , i benefici

che non ti aspetti

(13)

13 Muoversi

Milc News

Benessere circondati dal verde

Diversi studi hanno dimostrato che una sana alimentazione unita alla pratica del golf, con le sollecitazioni mentali connesse al gioco, aiutano a prevenire l'Alzheimer mantenendo il cervello in buona salute. Altre ricerche hanno permesso di scoprire il rilascio di endorfine nel corpo durante una gara di golf. Inoltre, mantenendo il nostro corpo in allenamento con lunghe passeggiate (giocando a golf una volta alla settimana, si cammina mediamente dai 6 ai 10 km), riduciamo lo stress e passiamo ore in un ambiente rilassante magari sotto i benefici raggi del sole sfidando il nostro avversario. Forse alla fine scopriremo pure che non è troppo difficile spedire la pallina in buca.

Sport individuale: ma davvero?

Indubbiamente quando lo scopo del gioco è infilare la pallina in buca, la mira è una dote importante; ma non certamente l'unica. La capacità di coordinazione nel tirare e quella di concentrarsi al momento giusto sono altrettanto rilevanti e contribuiscono a fare di questo sport uno dei più indicati per favorire il benessere psico-fisico del giocatore. Infatti è difficile trovare un'altra disciplina sportiva che riesce a coniugare il divertimento all'esercizio fisico, con rischi di infortuni ridotti al minimo e stando completamente immersi nella natura per tutta la durata della gara.

Golf: concentrazione, mira e non solo

Che si giochi con amici, colleghi, parenti o persone conosciute sul campo pratica, il golf rimane uno sport di compagnia. Si comincia sempre con una passeggiata tra il verde rilassante dell'impianto, scambiando quattro chiacchiere in relax quando non stiamo tirando e concentrandoci al massimo quando dobbiamo tirare. Allora c'è anche l'opportunità di stimolare i nostri percorsi neuronali, coltivando le relazioni sociali.

Zoom: quanto costa giocare a golf?

Facciamo due conti: abbonamento annuale (600-1000 euro per un campo da 9 buche, 1.200-2.500 euro per un campo da 18 o più buche), attrezzatura iniziale di seconda mano (dai 200 a 700 euro), lezioni con il maestro (circa 30 euro per mezz’ora individuale), palline in campo pratica (circa uno o due euro ogni 15-20 palline), l’iscrizione alle gare il fine settimana (10-25 euro per gara), palline da gara (25 euro per 50 palline). Poi gli extra (gadget, abbigliamento, spostamenti in auto, o green fee in altri campi dove non si è soci). A conti fatti giocare a golf costa dai 2.000 euro all’anno in su.

In un una partita di golf un individuo medio di 75 kg, tirando il proprio carrello, brucia circa 300 calorie ogni ora. Se si sceglie di andare con il golf cart, nella stessa partita di golf, brucerà solo 230 calorie. Il campo pratica porta invece a bruciare circa 200 calorie all’ora.

Zoom: quante calorie si bruciano giocando a golf?

(14)

Fare puzzle:

ti rilassa, e alleni il cervello

14 Rimanere giovani Milc News

Rompicapo per eccellenza, il

puzzle, da una parte entusiasma,

dall'altra mette a dura prova la

nostra pazienza. Scopriremo che

fare puzzle non è soltanto un

sistema per occupare il tempo

libero, ma un modo eccezionale

per stimolare l'intelletto e la

fantasia, rivelandosi un ottimo

alleato per il mantenimento

dell'elasticità mentale.

(15)

15 Rimanere giovani Milc News

Innanzitutto è un gioco che richiede concentrazione, ma non in maniera pesante, quindi aiuta a creare una forma mentis I puzzle furono inventati da John Spilsbury (1739-1769), che dovendosi cimentare nella difficile attività di insegnare ai suoi studenti la geografia del mondo, ebbe la bella idea di dividere il planisfero in tanti piccoli pezzi, invitando i suoi allievi a ricostruirlo. Siccome i pezzi erano stati tagliati per seguire le sagome dei vari paesi, mentre i ragazzi li riposizionavano, essendo al massimo dell'attenzione, riuscivano a ricordare le posizioni e i nomi, dimostrando così che i puzzle avevano davvero una potenzialità eccezionale. Il passo fra quest'idea, realizzate in materiali pregevoli e i famosissimi puzzle in cartone, disponibili a tutti quanti, è stato piuttosto lungo. È dagli anni ‘50 che c'è stata una vera e propria esplosione di questo gioco molto intelligente. È entrato nella sua epoca d'oro da quando è stato possibile stampare a colori e in maniera economica soggetti complessi, come foto, dipinti e disegni.

Un inizio istruttivo

Perchè il puzzle fa bene

orientata verso il qui e l'ora. È infatti praticamente impossibile riuscire a ricostruire un'immagine senza tenere sott'occhio tutti i pezzi. L'altro punto è proprio qua, perché dovendo rintracciare i dettagli in una miriade di frammenti e tener presente l'immagine complessiva aiuta il cervello a ristrutturare le sue reti neurali, aumentando i livelli di attenzione e di memoria. Per gli anziani e gli adulti, i puzzle aiutano a prevenire l'invecchiamento celebrale precoce, mentre nel caso dei bambini si sviluppano attività spaziali e cognitive molto importanti.

Piacere ed evoluzione

La ricerca dei pezzi da incastrare stimola la memoria a breve termine e incrementa la possibilità di gestire al meglio il problem solving, dovendo affrontare situazioni astratte e su più livelli. Il fatto poi che i pezzi siano piccoli e tutto sommato scomodi, agisce positivamente per quanto riguarda le attività motorie e di precisione.

Da non trascurare anche semplicemente il piacere di fare un'attività soddisfacente, perché durante la costruzione dell'immagine e i riconoscimenti degli incastri si liberano nel nostro cervello dopamine, che sono indispensabili per il mantenimento dei livelli di stress entro i limiti. L'ultima frontiera dei puzzle, poi, sono quelli tridimensionali che introducono altre funzionalità e consentono di sviluppare una visione meno ancorata a un'immagine statica, ma più orientata alla percezione di uno spazio complesso, molto importante in particolare per le menti più giovani.

Memoria e problem solving

CURIOSITÀ: il puzzle più grande del mondo

È stato realizzato nella città di Ravensburg in Germania, e sono servite 15.000 persone per realizzarlo: aveva infatti più di un milione di pezzi (1.076.820, per l’esattezza), e copriva una superficie di ben 600 metri quadrati.

(16)

16

Trattamenti antiage:

l’ Ozonoterapia

L’ultima moda in fatto di trattamenti anti-age è una vera boccata d’ossigeno, nel senso più letterale del termine. Stiamo parlando dell’ossigeno Ozonoterapia, pratica ormai consolidata nel campo ortopedico-riabilitativo che di recente è stata scoperta dalla medicina antiage perché è in grado di apportare benefici a un gran numero di inestetismi, in particolare la cellulite, le rughe, i capillari e le smagliature. Il tutto con notevoli risultati sul paziente.

Rimanere giovani

Milc News

(17)

Ossigeno Ozonoterapia: che cos’è e come funziona

> Fragilità cognitiva

> autoemoinfusione ozonizzata (il sangue viene prelevato per via endovenosa, mescolato con l’ozono e infine reiniettato);

> Teleangectasie, arteriosclerosi

> via topica.

L’ozonoterapia come trattamento antiage

L’Ossigeno Ozonoterapia, così chiamata perché prevede l’utilizzo dell’ossigeno e dell’ozono, svolge diverse azioni:

antinfiammatoria analgesica riattivante del microcircolo, , , antiossidante antistress immunostimolante antimicotica , , , e antibatterica. Questa terapia consiste nella somministrazione di una miscela di ossigeno e ozono, un gas fortemente instabile costituito da tre atomi di ossigeno legati tra loro, per aumentare l’ossigenazione dei tessuti. Varie sono le vie di somministrazione dell’ozono:

> insufflazione intestinale;

Nella medicina anti-age le indicazioni per le quali si può ricorrere all’uso dell’ozonoterapia sono:

> Rigenerazione della pelle

> infiltrazione sottocutanea, intramuscolare, peri-articolare, intra-articolare, intradiscale;

> infusione rettale;

L a t e r a p i a c o n O 2 - O 3 a i u t a a n c h e a c o m b a t t e r e l’invecchiamento cutaneo in quanto contribuisce a ridurre lo stress ossidativo, che inficia la capacità delle nostre cellule di rigenerarsi. In questo modo aiuta a riattivare i processi rigenerativi dell’epidermide e stimola la produzione di collagene, attenuando le rughe e aumentando il tono cutaneo.

Grazie alla sua azione antiossidante, contrasta i radicali liberi che, con il tempo, portano la pelle ad aggrinzirsi e riempirsi di rughe. Inoltre, riuscendo a disoccludere i vasi sanguigni più piccoli, permette al sangue di tornare a fluire al loro interno, migliorando la circolazione sanguigna.

> Acne, psoriasi

> Cervicalgie, lombalgie, ernie discali, tendinite

L’unica via vietata è quella inalatoria perché tossica per le vie respiratorie.

> Caduta dei capelli

> Cellulite

> Contratture da trauma o postura Via la cellulite con l’ozonoterapia

Tra i suoi impieghi, riveste sicuramente un ruolo di rilievo il trattamento della cellulite (pannicolopatia edemato fibrosclerotica): l’ozono, infatti, è in grado di riattivare la circolazione veno-linfatica, causare la scissione degli acidi grassi ed eliminare il ristagno dei liquidi, con conseguente riduzione del volume dei cuscinetti.

17 Rimanere giovani Milc News

In media un singolo trattamento costa circa 70 euro (la prima visita ha generalmente un costo più elevato) e serve almeno una decina di sedute per un risultato ottimale.

Ozonoterapia: parliamo di costi

Ozonoterapia: nessuna controindicazione

Oltre agli ottimi risultati un importante vantaggio di questa terapia è che l’ozono è privo di effetti collaterali, non determina reazioni allergiche e non presenta controindicazioni, salvo nei pazienti con patologie autoimmuni e in caso di ipertiroidismo. Deve essere però praticata da personale qualificato che abbia seguito uno specifico percorso didattico e facendo riferimento a protocolli redatti dalla Sioot (Società Scientifica di Ossigeno-Ozono Terapia).

(18)

18 Psicologia

Milc News

Stare bene con gli altri, senza

timidezza

Per molti bambini si è trattato del nemico numero uno

durante l’infanzia. Poi, crescendo, molti l’hanno persa,

ma alcuni devono conviverci, per sempre. Ecco qualche

consiglio per almeno provare ad andare oltre la propria

timidezza, ricordandoci che quando qualcosa non la

possiamo eliminare, possiamo ignorarla.

(19)

19

Faccio il timido o sono timido?

La timidezza non è una caratteristica innata. Timidi si diventa, non ci si nasce. La timidezza non è una caratteristica comportamentale, è un'emozione che influenza il nostro modo di agire e di comportarci, per esempio uno strumento compensativo per l’insicurezza, oppure un espediente che molti di noi adottano per entrare più facilmente nella nostra comfort zone. La timidezza è uno strumento che ci difende dallo stare male in alcune situazioni negative che si presentano nella nostra vita. Se conosciamo meglio la nostra timidezza, siamo già a metà strada per superarla.

Faccio il timido o sono timido?

Le persone timide hanno paura delle situazioni sociali, evitano gli altri perché di loro temono il giudizio. Chi è introverso invece tende ad essere poco a suo agio con l’intimità e con il desiderio di aprirsi agli altri, non ama apparire sotto i riflettori né parlare di sé, ma al contrario può essere a proprio agio nell’ascoltare gli altri e non ha solitamente difficoltà ad interagire con sconosciuti per soddisfare una propria necessità. Per riassumere il timido ha paura di apparire, di essere visto e magari giudicato, l’introverso non ama aprirsi, confidarsi, raccontare di sé".

Come superare la timidezza

La timidezza è un'emozione necessaria, ma se onnipresente allora va combattuta, oppure ci priveremo del piacere di stare con gli altri, oppure di farlo in totale libertà non riuscendo a far vedere il bello di noi. Ci si allena ad essere meno timidi, magari trovando giusti contrappesi al fardello della timidezza: senso dell’umorismo, capacità di stemperare, esercitarsi a parlare in pubblico, circondarsi di persone che ci mettono a nostro agio, evitare di visualizzare situazioni sociali, depotenziare situazioni che riteniamo decisive e importanti, questi sono solo alcuni piccoli espedienti per convivere meglio con la timidezza.

Psicologia Milc News

Un consiglio finale: molto spesso la timidezza nasce dal convincimento che gli altri siano migliori di noi. Guarda più da vicino, e ti accorgerai di quanto le persone che credi perfette abbiano difetti e non siano degli dei. Ritorna a credere più in te stesso e convinciti di essere sullo stesso livello degli altri, se non di più!

Circa il 50% della popolazione occidentale, tra le caratteristiche salienti della propria personalità include la timidezza.

ZOOM: timidezza, qualche vantaggio c’è…

La timidezza può anche portare dei vantaggi: in questo senso le persone timide, per compensazione, sviluppano altre caratteristiche cha magari non appartengono a quelle persone che a livello sociale riescono a essere spigliate. Per esempio le persone timide tendono ad essere buone a s c o l t a t r i c i , v i s t o c h e n o n p a r l a n o t a n t o , e conseguentemente potrebbero sviluppare una buona memoria.

(20)

20 Psicologia

Milc News

Mens sana in

corpore sano: qualche

consiglio per un benessere psicofisico

“Mens sana in corpore sano”, sosteneva Giovenale, poeta romano vissuto

a cavallo tra il I e il II secolo d.C., nella sua decima satira. Il significato di

questa massima non è precisamente quello che le si attribuisce ai giorni

nostri; infatti lo scrittore intendeva dire che il bene del corpo e dello spirito

sono le due grazie da richiedere nelle preghiere alle divinità. Oggi, con tale

definizione, si vuole indicare lo stretto legame esistente tra il benessere

fisico e quello psichico. In effetti, quando un individuo è moralmente felice

ed appagato tutto il suo organismo ne trae beneficio; si sentirà

estremamente carico e pieno di energie. Allo stesso modo, se si gode di un

magnifico stato di salute, si è portati ad affrontare i diversi aspetti della vita

con positività ed ottimismo, anche dal punto di vista psicologico.

(21)

21 Psicologia

Milc News

La salute comincia a tavola

Alla base di una buona condizione salutare vi è senz'altro una sana alimentazione; l'importanza di assumere cibo di alta qualità, in proporzioni tali che garantiscano il giusto apporto di nutrienti è fondamentale. Mangiare in maniera appropriata, evitando gli eccessi, unitamente ad un corretto stile di vita favoriscono il benessere sia fisico che mentale. Questo non significa che occorre stare perennemente a dieta privandosi di tutti i piaceri della buona tavola ma solo che bisogna osservare qualche accortezza, come limitare il consumo di grassi, zuccheri, carboidrati, astenersi dal mangiare cibi preparati industrialmente, integrare la propria dieta con quantità adeguate di frutta e verdura.

L'importanza del movimento

Un'altra preziosa componente dello star bene è rappresentata da una regolare attività fisica; fare dello sport vi aiuterà, oltre che a mantenere una linea impeccabile, vi permetterà di scaricare tensioni e allentare lo stress accumulato. Non è necessario diventare atleti professionisti o farsi prendere dalla smania di esibire bicipiti e pettorali, basterà trovare la disciplina che vi è più congeniale secondo le vostre preferenze e possibilità. Che sia una corsa al parco, un giro in bicicletta, una partita di calcetto o qualsiasi altro tipo di esercizio fisico quel che conta è praticarlo con una certa costanza (almeno due volte a settimana).

Abbiamo accennato al corretto stile di vita, dove per corretto s'intende l'adozione di comportamenti che possono favorire il raggiungimento dello stato di benessere: rinunciare (o perlomeno ridurre) all'assunzione di fumo ed alcool, prendersi cura di sé, dedicarsi alle occupazioni che ci fanno stare bene (hobby, passatempi), coltivare le proprie passioni. Amate leggere, andare al cinema, fare giardinaggio, suonare uno strumento o dipingere? Assecondate le vostre inclinazioni nel tempo libero dagli impegni lavorativi, fate in modo di ritagliarvi uno spazio esclusivamente dedicato a voi stessi, in cui la priorità assoluta diventa la vostra soddisfazione. Certamente il vostro equilibrio psicofisico ne trarrà giovamento.

Regole per sentirsi bene

Due consigli extra utili per stare bene con sé stessi Primo consiglio: senza cadere in stati di shopping compulsivo, di tanto in tanto, concedetevi qualche acquisto di capi di abbigliamento: curare l’aspetto fisico e la propria immagine, aumenta l’autostima. Secondo consiglio: non confrontatevi mai con gli altri, sarebbe semplicemente sbagliato: trascorsi diversi, valori diversi, troppe differenze, e poi si sa…l’erba del vicino è sempre più verde.

(22)

Uno dei trattamenti benessere più suggestivi e naturali. Immersi in erbe falciate raccolte e macerate, in fermentazione, e in piante officinali, la temperatura varia tra i 40 e i 70 gradi, e il corpo espelle tossine. A questo si aggiungono i vantaggi dei principi attivi delle piante officinali in cui si è immersi. Vengono usate soprattutto l'arnica montana, la genziana, l'achillea millefoglie, l'hypericum, il timo, l'aconito, il mirtillo, la Pulsatilla Alpina e il trifoglio. La raccolta di queste erbe avviene in prati oltre i 1.500 metri accuratamente selezionati e dedicati a questo trattamento. Questa terapia, anche nota anche come " fitobalneoterapia  " affonda le sue radici in Trentino Alto Adige, nell'usanza dei contadini di riposarsi dalle dure fatiche della giornata dormendo nel fieno tagliato per le mucche, fieno che riusciva a togliere la spossatezza del lavoro nei campi e ridare le forze.

Bagno di fieno

22 Immagine del mese

Milc News

(23)

23 Immagine del mese Milc News

Benefici e indicazioni terapeutiche

Il bagno nel fieno ha un effetto estremamente rilassante e stimola la circolazione periferica.

I n o l t r e s i c o n s i g l i a p e r c u r a r e : a r t r o s i , infiammazioni post-traumatiche, malattie della circolazione, sindrome del tunnel carpale e dolori alla colonna vertebrale, spasmi muscolari (es.

contratture), rigidità articolari, reumatismi blandi, fibromialgia (malattia dolorosa che colpisce le fasce muscolari). Dopo, la persona viene avvolta in coperte e sistemata per 40-60 minuti su un lettino di reazione, in una sala calda attigua a quella dei bagni. Il primo documento che descrive questo trattamento e i suoi benefici medici risale al 1803 (medico tedesco Christian H.T.

Schreger).

(24)

24

Tre rimedi naturale per sbiancare i denti

Tendenze

Un sorriso smagliante caratterizzato per la presenza di una dentatura bianca e lucente contribuisce a migliorare di molto l'aspetto estetico del viso, valorizzandone i lineamenti e l'espressione. Esistono alcuni rimedi naturali particolarmente efficaci che sono in grado di sbiancare i denti senza dover ricorrere a trattamenti professionali.

Milc News

(25)

25 Tendenze

Milc News

1 Bicarbonato di sodio

Considerato il rimedio più vantaggioso per rendere i denti bianchi e luminosi, il bicarbonato di sodio è una polvere bianca da applicare direttamente sullo smalto dentale con un semplice spazzolino. Grazie alle sue caratteristiche, questo composto trova largo impiego nella formulazione della maggior parte dei dentifrici, proprio perché spazzolando i denti con il composto si ottiene un effetto schiarente grazie ai microgranuli che lo compongono. Inoltre, il bicarbonato è in grado di eliminare la placca batterica utilizzandolo puro e lasciandolo agire per alcuni secondi a livello degli spazi interdentali: in questo modo la sostanza elimina i depositi di tartaro riportando gli spazi interdentali alla loro originaria struttura. I risultati sono visibili fin dai primi lavaggi e possono essere ripetuti regolarmente ogni giorno dato che non esistono controindicazioni a riguardo.

Per sfruttare al massimo il potenziale sbiancante di questo frutto, è sufficiente farne impiego soltanto due volte alla settimana, infatti l'acidità del succo potrebbe alla lunga contribuire a deteriorare la dentina.

Un rimedio sbiancante di notevole efficacia si può realizzare miscelando 75 grammi di bicarbonato di sodio con il succo di mezzo limone spremuto, in questo modo l'alcalinità del bicarbonato tende a neutralizzare l'acidità del succo di limone e il composto così ottenuto svolge una reale attività sbiancante senza corrodere lo smalto.

2 Succo di limone

Grazie al suo pH acido che elimina i depositi di cibo, gli aloni e le macchie sulla superficie dentale, il limone è un sistema naturale di grande efficacia per sbiancare i denti e per rinfrescare l'alito. Utilizzando il succo di limone versato sullo spazzolino, è possibile realizzare un'efficace azione antibatterica e rinforzante sulle gengive, dato che l'elevata concentrazione di vitamina C migliora il metabolismo cellulare dei tessuti.

ZOOM: un consiglio extra

Provate a strofinare una foglia di salvia direttamente sui denti, oppure tritatela a aggiungetela ai vostri dentifrici:

otterrete denti bianchi e alito fresco.

3 Carbone vegetale

Grazie a una delicata azione abrasiva che comunque non rischia di graffiare la superficie del dente, il carbone vegetale (reperibile in tutte le farmacie) si rivela un prezioso alleato per lo sbiancamento dei denti.

Il carbone vegetale viene utilizzato infine per eliminare le macchie più ostinate presenti sulla superficie dentale, come quelle derivanti dal fumo, dal cioccolato, dal cioccolato, dal caffè e dalla liquirizia. Essendo totalmente privo di rischi e non presentando nessuna controindicazione, questo prodotto può essere utilizzato anche tutti i giorni sotto forma di polvere da applicare sullo spazzolino da denti inumidito.

(26)

26

viso

5 facili maschere

fai-da-te, fresche e cheap

Per realizzare delle maschere viso fai da te, è sufficiente fornirsi di pochi ingredienti naturali con i quali realizzare una gradevole skincare profumata.

Tendenze

Milc News

(27)

27 Tendenze

Milc News

1 2

3 5 4

- due cucchiai di yogurt bianco;

Maschera idratante fai da te

- mezzo cucchiaino di miele.

Maschera levigante fai da te - mezza banana;

Ingredienti:

- due cucchiai di mirtilli;

Dopo aver schiacciato perfettamente o ancor meglio frullato la mezza banana con i mirtilli, si aggiunge il cucchiaino di miele fino a ottenere un composto di consistenza semifluida da applicare sul viso evitando il contorno occhi. Grazie all'azione sinergica di vitamine (mirtilli), zinco e potassio (banana) e glucidi (miele), si ottiene un risultato ottimale per idratare a fondo gli strati dell'epidermide.

Ingredienti:

- due cucchiai di amido di riso.

Le proprietà lenitive e calmanti dell'amido di riso, unite a quelle idratanti dello yogurt, contribuiscono a levigare le pelli stressate e caratterizzate da discromie per offrire loro un aspetto omogeneo, tonico ed elastico. Questa maschera può essere applicata al momento di coricarsi, dopo la normale beauty routine serale.

Maschera nutriente fai da te - mezzo avocado;

Ingredienti:

- poche gocce di succo di limone;

Maschera purificante fai da te Ingredienti:

- mezzo barattolo di yogurt magro;

Grazie alla composizione oleosa della polpa di avocado maturo, in grado di fornire un prezioso mix di acidi grassi insaturi, è possibile realizzare un'efficace maschera nutriente del tutto naturale. Bisogna miscelare la polpa schiacciata del mezzo avocado con un cucchiaio di miele e poche gocce di succo di limone, si ottiene un prodotto dalla consistenza cremosa, che deve essere applicato per almeno cinque/dieci minuti su tutto il viso, ad eccezione del contorno occhi. Prima di applicare questa maschera, è consigliabile effettuare uno scrub con zucchero di canna oppure fondi di caffè.

- due grandi fragole.

Prima di applicare questa maschera, è consigliabile effettuare un trattamento esfoliante per eliminare gli strati più superficiali della pelle, preparandola ad assorbire in maniera ottimale i principi attivi del prodotto.

- un cucchiaio di miele.

La combinazione tra acidità delle fragole ed alcalinità dello yogurt è in grado di detergere a fondo i pori, eliminando il sebo in eccesso e rendendo la pelle morbida ed elastica.

Almeno una volta alla settimana è consigliabile fare impiego di una maschera peel off, che può essere preparata in casa miscelando l'albume di un uovo con il succo di mezzo limone.

Questa maschera fai da te deve avere una consistenza non troppo liquida (quindi attenzione a dosare il succo di limone!) per non creare irritazioni agli occhi.

Maschera peel off fai da te

L'azione disinfettante e purificante del limone, associata a quella lenitiva ed emolliente dell'albume, consente di ottenere un mix ideale per rendere la pelle tonica e idratata.

(28)

28

Ecco perché cuore e sistema nervoso amano l’avocado

Prodotti del benessere

Il funzionamento sia del sistema nervoso che dell'apparato cardiovascolare è essenzialmente condizionato da alcuni principi attivi contenuti nei vegetali, tra cui l'avocado, un frutto la cui polpa è ricchissima di calcio e potassio.

Milc News

(29)

29 Prodotti del benessere Milc News

CURIOSITÀ

Non lo diresti mai, ma l’avocado, se troppo esposto al sole, si scotta, proprio come le persone.

Come in molti altri frutti, anche nell'avocado la polpa è soggetta a un rapido imbrunimento causato da reazioni enzimatiche dopo il taglio. Per prevenire questo fenomeno, è necessario spruzzare succo di limone sulle fette di avocado prima di consumarle.

ZOOM: un trucco per una migliore presentazione Come si mangia l'avocado

L’avocado, amico del cuore e del sistema nervoso

Grazie alla sua notevole concentrazione di calcio e potassio, il frutto è in grado di regolare il battito cardiaco e la trasmissione dell'impulso nervoso a livello delle fibre neuronali. Inoltre, contribuisce a equilibrare rapidamente i livelli di colesterolo ematico agendo principalmente sulla frazione LDL (colesterolo cattivo), poiché la sua polpa contiene molti acidi grassi monoinsaturi. L'elevata percentuale di fibre è responsabile di un'ottimizzazione della funzione cardiaca, poiché controllando i picchi glicemici non affatica la funzionalità cardiaca.

Può essere consumato in varie ricette. Grazie al suo gusto molto gradevole, leggermente simile a quello della frutta secca, l'avocado trova impiego come fine pasto, magari sotto forma di deliziose macedonie di frutta, oppure per arricchire insalate miste condite unicamente con poche gocce di olio di oliva.

Spesso viene utilizzato per preparare salse e condimenti tra cui la famosa salsa guacamole, ideale per preparare stuzzichini da aperitivo o da cocktail. È disponibile anche l'olio da esso estratto, che ha un profilo chimico molto simile a quello dell'olio di oliva e che quindi può essere utilizzato a crudo come saporito condimento per primi piatti e pietanze.

Caratteristiche dell'avocado

Conosciuto anche come pera alligatore, l'avocado è un frutto coltivato per la prima volta dagli aztechi, che si caratterizza per la presenza di un'abbondante polpa burrosa e densa, dall'ottimo sapore dolciastro. Da consumare soltanto a perfetta maturazione in quanto se acerbo possiede un gusto sgradevole, l'avocado deve risultare morbido e cremoso e con una forte componente lipidica.

Valori nutrizionali dell'avocado

100 grammi di polpa di avocado contengono un'elevata percentuale di acqua (60 grammi) e concentrazioni piuttosto alte di acidi grassi monoinsaturi (23 grammi). I glucidi, le proteine e le fibre sono presenti in quantità pressoché analoghe. Il potassio è molto concentrato (450 milligrammi), così come il fosforo (44 milligrammi) e il calcio (13 milligrammi). La vitamina A (14 microgrammi), la vitamina C (18 microgrammi) e quelle del gruppo B completano i valori nutrizionali di questo frutto che nonostante la sua scarsa diffusione si conferma un prezioso alleato per l'apparato cardiaco, il sistema nervoso, l'intestino e il fegato. Attenzione a non abusarne, un avocado può arrivare a fornire più di 300 calorie.

(30)

30 Prodotti del benessere

Ingiustamente associata quasi sempre al suo odore forte e non sempre gradito, e al fatto che provoca lacrimazione agli occhi, la cipolla in realtà è ricca di tante proprietà benefiche per l'organismo.

Milc News

Spesso bistrattata, ma quanto fa bene:

la cipolla

(31)

31 Prodotti del benessere Milc News

Zoom: alitosi, lacrimazione, digeribilità

Per evitare l'alitosi derivante dal consumo di cipolla, soprattutto cruda, è consigliabile lasciarla a bagno nel latte dopo averla affettata (se non vi è possibile, masticate foglie di prezzemolo). Il problema della lacrimazione può essere eliminato immergendo l'ortaggio in acqua. Pur essendo un alimento facilmente digeribile, bisogna tenere presente che essa non è indicata per chi soffre di ernia iatale, di reflusso gastro-esofageo oppure di meteorismo.

Grazie al suo notevole contenuto di acqua vitamina B6 cromo, , e zolfo (l'elemento responsabile del cattivo odore da lei prodotto), la cipolla è un ortaggio con pochissime calorie e quindi particolarmente indicato nei regimi dietetici. È molto indicata anche per disintossicare il corpo dalle sostanze di rifiuto, spesso nocive, che tendono ad accumularsi e che sono eliminate attraverso il legame con i suoi componenti. Quasi tutte le varietà di questa verdura contengono polifenoli, composti chimici antiossidanti la cui funzione è quella di combattere i dannosi radicali liberi circolanti.

La cipolla, conosciamola meglio

Cento grammi di cipolla rossa contengono ben 103 milligrammi di polifenoli, rappresentati principalmente dalla quercitina (sostanza che si trova anche nelle fragole) che, in combinazione con i composti solforati, consente alla cipolla di svolgere le sue benefiche attività a livello metabolico. Fin dall'antichità i popoli Egizi facevano largo impiego di questo prezioso bulbo, utilizzato per impieghi terapeutici a scopo diuretico ipotensivoe , oltre che depurativo.

Proprietà della cipolla Perché la cipolla fa bene

> diuretiche: a livello della filtrazione e del riassorbimento renale;

> porro.

Ognuna di queste varietà è indicata per uno specifico impiego:

la cipolla rossa e lo scalogno, dal sapore più dolce e delicato, sono ideali consumate crude in insalate miste oppure come accompagnamento di tonno e fagioli. La cipolla dorata è perfetta per insaporire i condimenti a base di carne o di pesce e anche per la realizzazione di ricette con verdure in padella. Il porro, dal gusto morbido e raffinato, viene usato per guarnire pizze o focacce, delle quali è in grado di esaltare aroma e sapore.

> ipotensive: contrasta le crisi ipertensive in correlazione all'aumento della diuresi;

> antitumorali: previene elementi neoplastici soprattutto a livello di stomaco, intestino e prostata.

> ipocolesterolemizzanti: ottimizza la quota di colesterolo;

> cipolla bianca;

> cipolla rossa;

Come utilizzare la cipolla

> antinfiammatorie: contrasta la diffusione di processi flogistici sia locali (come punture d'insetti) sia generalizzate (come orticaria);

> antisettiche e antibatteriche: partecipa all'eliminazione di germi patogeni di vario genere;

Le diverse specie di cipolla sono:

> ipoglicemizzanti: contribuisce a regolarizzare la glicemia;

> scalogno;

> cipolla dorata;

Nel 1864, durante la guerra civile americana, il generale Ulysses S. Grant, a fronte di un attacco di dissenteria che decimò i suoi uomini, mandò un telegramma al Ministero della Guerra: “Non muoverò il mio esercito senza cipolle!”. Dopo un giorno furono spediti tre vagoni di cipolle per aiutare i soldati a difendersi anche da ipertensione, cardiopatie, asma.

CURIOSITÀ: la cipolla in Guerra

(32)

32 Chiedi all’esperto

È colpa sua!

miniguida sul senso di colpa

a cura di Laura De Faveri

Parte1

Milc News

Cos’è il senso di colpa? È un

1

vissuto psicologico

fondamentale per la vita sociale, perché ci permette di s e n t i r c i t o r m e n t a t i q u a n d o d a n n e g g i a m o consapevolmente o in modo inconsapevole gli altri, li feriamo, ci comportiamo in modo scorretto ed immorale e ci permette di rimediare, chiedendo scusa e se possibile riparando il danno commesso. Nel caso di danno all’altro in modo inconsapevole, invece che colpa preferisco nominarlo senso di responsabilità perché ognuno agisce in base alle proprie possibilità di quel momento, in altre parole “ognuno fa quello che può” e la maggior parte delle volte, quello che può è il meglio che sente di poter fare. Aumentando e migliorando le risorse interne (psichiche) ed esterne (ambientali), migliorano anche i comportamenti per adattarsi alla realtà.

Immagino alcuni sfruttino il senso di colpa per fini

2

personali… Esattamente. Il senso di colpa può essere usato come strumento manipolativo quando viene indotto dall’esterno per fini personali, quindi perde la sua funzione sociale e può diventare una prigione che, a poco a poco, allontana sempre più dal proprio sentire e da sé stessi, inducendo a soddisfare i bisogni, desideri ed aspettative del manipolatore. Provare a far sentire in colpa l’altro per i nostri comportamenti è un meccanismo psicologico spesso inconsapevole per controllarlo, sottometterlo, farlo sentire sbagliato ed avere potere su di lui.

(33)

33 Chiedi all’esperto Milc News

Laura De Faveri

Iscritta all’Albo degli Psicologi del Veneto (n°A10234), Laura De Faveri ha conseguito la Laurea Specialistica in Psicologa Clinica e di Comunità e il diploma di specializzazione triennale post laurea in Counseling Educativo ad indirizzo analitico transazionale. Sta proseguendo la sua formazione specifica con la specializzazione in Psicoterapia, “Gestalt Therapy”.

trasformarsi.it Per maggiori info:

Immagino durante la tua esperienza di psicologa

3

abbia avuto a che fare con questo strumento manipolativo… Purtroppo si. E spesso può capitare che a farne le spese siano adolescenti e bambini. A volte gli adulti possono suscitare in loro sensi di colpa, farli sentire colpevoli di malessere, di comportamenti e soprattutto degli e r r o r i c o m m e s s i d a i “ g r a n d i ” . È u n m o d o d i deresponsabilizzarsi, scaricando sull’altro un peso emotivo che consideriamo insostenibile e di cui vogliamo sbarazzarci.

Perché scarichiamo sugli altri le nostre colpe?

4

Attribuire all’altro la responsabilità dei propri errori, fallimenti ecc. è un meccanismo di difesa che permette di proteggere (finché dura) la propria fragile autostima, evitare di fare i conti con la propria vulnerabilità e con la propria impotenza e limiti, caratteristiche umane che però a volte, per cultura ed educazione, si ignorano, si fa di tutto per evitare di farci i conti ed, appunto, si proiettano all’esterno, trovando un capro espiatorio che “sbaglia per noi”.

Quindi il senso di colpa è un’arma usata dalle

5

persone fragili e insicure? Non solo, anche da persone che vogliono controllare gli altri. Il messaggio implicito che gli inviamo è: “qualsiasi cosa fai, diversa da quella che desidero e che ti chiedo di fare, mi fa soffrire, mi fa comportare in modo scorretto, prendere decisioni anche pericolose per me e per gli altri, e tutto questo è causato da te, è tutta responsabilità tua. Quindi comportati bene, cioè come voglio io”. Se ci crede, si trova costretto a comportarsi come vogliamo, a fare quello che vogliamo anche se è in disaccordo, non ne capisce l’utilità perché non gli è stata spiegata o addirittura va contro i propri interessi; viene imbrigliato emotivamente e psicologicamente, e di conseguenza vengono controllati i suoi comportamenti. Per esempio, il genitore che lo usa come pseudo strumento di controllo educativo, è certamente più sbrigativo rispetto ad altri metodi educativi basati sull’assertività, sulla cooperazione, sull’autorevolezza.

(34)

34 Benessere News

Fondazione Milc e Comunità Peter Pan:

un nuovo appartamento per ragazze con disabilità

Milc News

Il bisogno di nuovi spazi di accoglienza per ragazze con disabilità ha spinto

Fondazione Milc a finanziare la ristrutturazione di una parte dell’esistente

edificio, creando uno spazio dove ragazze con disabilità possono essere accolte

e vivere in autonomia.

(35)

35 Benessere News Milc News

La Casa-famiglia Peter Pan è una comunità per ragazzi con disabilità nel comune di Arzignano, in provincia di Vicenza. Un edificio su due piani, con luoghi di ritrovo comuni, e camere private dove i ragazzi con disabilità possono sperimentare percorsi di autonomia sotto la supervisione di educatori professionali e di un’equipe multidisciplinare che li assiste. Per due volte abbiamo indicato “ragazzi”, ma tra qualche settimana potremmo invece indicare “ragazzi e ragazze”. Infatti, grazie a Fondazione Milc, che ne ha finanziato in toto la spesa, la Comunità Peter Pan sarà in grado di ospitare anche ragazze con disabilità. Il periodo di lockdown non ha scoraggiato la Casa-famiglia e i suoi fornitori, che si sono rimboccati le maniche, permettendo al nuovo appartamento per le ragazze di vedere la luce già prima della fine dell’estate. Il nuovo appartamento potrà ospitare due utenti, avrà una camera da letto, un bagno, una cucina e una sala.

Un nuovo appartamento per ragazze con disabilità

Persone con disabilità, socialità e importanza delle strutture inclusive

Secondo i dati ISTAT (dicembre 2019) soltanto il 43,5% delle persone con disabilità dispone di una rete di relazioni (per il resto della popolazione 74,4%). La limitazione grave, inoltre, costituisce un ostacolo alla partecipazione culturale: solo il 9,3% delle persone che ne soffrono va frequentemente al cinema, al teatro, a un concerto o visita un museo durante l'anno. In Italia sono circa 2 milioni e 300 mila le famiglie nelle quali vive almeno una persona con limitazioni gravi mentre per assistere il familiare con disabilità il 32,4% delle famiglie riceve sostegno da reti informali.

Fondazione Milc per Casa Famiglia Peter Pan, Gruppo Appartamenti Origami

Casa Famiglia Peter Pan, Gruppo Appartamenti Origami

(36)

36

La T alassoterapia

Enciclopedia Medica Tascabile

Diciamo subito che non può essere sostituita da una qualunque vacanza al mare. La talassoterapia è una forma di terapia che si basa sulle proprietà curative dell’ambiente marino, è un toccasana per la salute, ma va ricercato in strutture dedicate.

Milc News

(37)

37 Enciclopedia Medica Tascabile

Che cos’è la talassoterapia

Sebbene il termine talassoterapia (dal greco, terapia del mare) sia stato coniato nel 1865 dal dottor Jacques de la Bonnardière, le virtù risanatrici dell’acqua di mare, con le sue particolari caratteristiche di salinità, sono note ed apprezzate sin da tempi antichissimi. L’ambiente marino ha effetti benefici su tutto l’organismo: è un ottimo coadiuvante delle terapie per la cura delle vie respiratorie, aiuta a guarire i reumatismi e l’artrite ed è un vero toccasana per la pelle. La talassoterapia si basa sull’azione singola e combinata dell’acqua di mare, che ha una composizione analoga al plasma sanguigno, e di altri componenti quali il clima, la sabbia, le alghe e i fanghi.

Trattamenti talassoterapici Questo metodo di cura può prevedere:

> Bagno in acqua di mare: permette lo scambio tra il corpo umano e i preziosi elementi marini biodisponibili, i quali, grazie all’osmosi, vengono filtrati attraverso la pelle e raggiungono il circolo sanguigno.

>  Elioterapia: l’esposizione alle radiazioni solari è utile per chi soffre di artrosi e di alcune malattie cutanee.

>  Aerosol marino: l’aria respirata vicino alla costa è satura di sali minerali, come cloruro di sodio, magnesio, iodio, calcio, potassio, silicio e bromo, che hanno proprietà battericide, riequilibranti del sistema ormonale e benefiche per il cuore. Inoltre, grazie alla costante ventilazione, è priva della maggior parte degli allergeni.

>  Sabbiature (Psammatoterapia): è una forma di cura dei reumatismi che consiste nel ricoprire il corpo con sabbia scaldata dal sole alla temperatura di 40-50°C.

Indicazioni della talassoterapia

L’ambiente marino può ottimizzare le capacità polmonari e per questo la talassoterapia trova largo impiego nel trattamento delle malattie dell’apparato respiratorio, come bronchite, sinusite asma BPCO enfisema, , , , ecc. Il contatto tra pelle e acqua salata è un ottimo rimedio per forme lievi e moderate di psoriasi eczemi eritemi dermatiti , , , e per gli inestetismi della cellulite. La talassoterapia, inoltre, favorisce la riabilitazione post traumatica ed è particolarmente utile per il trattamento d e l l e m a n i f e s t a z i o n i d e g e n e r a t i v e d e l l ’ a p p a r a t o osteoarticolare come, ad esempio, l’artrosi e alcune forme reumatiche.

Milc News

L’uso dell’acqua di mare a scopo curativo è sconsigliato in caso di: malattie cardiache, ipertensione, disturbi neurologici (come l’epilessia), tiroidismo. Sconsigliato anche per le donne in dolce attesa e che allattano.

Controindicazioni

Non proprio. I trattamenti di Talassoterapia vengono praticati con acqua di mare riscaldata alla stessa temperatura del corpo, ottenendo una vasodilatazione impossibile da ottenere con un semplice bagno.

Bisognerebbe restare parecchie ore immersi nell’acqua di mare fredda per ottenere il beneficio di 12 minuti di un bagno caldo. Il mare ha comunque un effetto benefico, anche se meno incisivo della vera Talassoterapia.

Vacanza al mare. È Talassoterapia?

(38)

news

Hai delle domande? Hai delle segnalazioni, dei suggerimenti, degli argomenti che ti piacerebbe venissero trattati?

Se vuoi entrare in contatto con la nostra Redazione scrivi pure a:

redazione@milcfoundation.org

Sapere di più, vivere meglio

Milc News è un magazine multitematico informativo generico e non uno strumento di divulgazione scientifica. Pertanto le informazioni contenute, così come i consigli degli autori, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Gli articoli contenuti vogliono portare a conoscenza del lettore il contenuto dell’articolo e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico- paziente o la visita specialistica. L’uso delle indicazioni, di qualsiasi natura siano, presentate in questa rivista sono a completa discrezione e responsabilità del lettore. Nel caso si trovi interessante o pertinente per sé l’argomento di un articolo o i suoi consigli, si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti.

SPONSORED BY DISTRIBUITO DA DESIGNED BY

Riferimenti

Documenti correlati

In una società che vive sempre più a lungo, con bisogno sempre più sentito di benessere, crescono le attività orientate alla soddisfazione dei bisogni di salute individuali e

La Regione Lazio adottando la legge sulle cure palliative, ha previsto, tra l'altro, per il cittadino ricoverato in una struttura ospedaliera per acuti, come è   il caso di

MANCATA RACCOLTA In caso di mancata raccolta dei rifiuti nelle giornate indicate, contatta tempestivamente il numero verde Hera 800.999.500 Il Servizio Clienti è chiuso nei

Organizzare con l’Ente Gestore (Direzione, Presidenza, Economato e personale tecnico) e il RSPP un sopralluogo volto a concordare: cartellonistica e segnaletica da affiggere nei

- di possedere i requisiti prescritti dalla disciplina legale, regolamentare o statutaria per ricoprire la carica di Sindaco della Società, con particolare

Sulla perizia la paura non c’è, perché le perizie, i dispacci, i referti registrano solo i fatti che sono successi, oppure al limite dicono com’è che funziona il corpo

Solo un mese prima, il Comitato centrale della Fnopi aveva approvato un fitto calendario di incontri di formazione e di alfabetizzazione social, fortemente voluto dall’Ufficio

Incrociando i livelli di partecipazione con le caratteristiche dei rispondenti si confermano, in modo evidente in questo caso, le relazioni ben note in letteratura: i giovani