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Piano di monitoraggio e controllo

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Academic year: 2022

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RAFFINERIA DI TRECATE (NO)

Piano di monitoraggio e controllo

Giugno 2006

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SOMMARIO

1 INTRODUZIONE ...3

2 CARATTERISTICHE DEL PIANO ...4

2.1 Componenti ambientali oggetto del monitoraggio ...6

3 PIANO DI MONITORAGGIO ...7

3.1 Monitoraggio delle emissioni dai camini ...7

3.2 Monitoraggio degli scarichi idrici ...8

3.3 Monitoraggio emissioni diffuse/fuggitive ...9

3.4 Monitoraggio del rumore ...10

3.5 Monitoraggio delle acque superficiali ...10

3.6 Monitoraggio delle acque di falda...10

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1 INTRODUZIONE

La Linea Guida per il Monitoraggio, ufficializzata con D.M. 31/01/2005, consente l’individuazione delle migliori tecniche disponibili relative al monitoraggio ambientale per gli impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

In particolare, il capitolo C della Linea Guida richiama l’obbligo, per il gestore dell’impianto, “di dimostrare di aver messo in atto un piano di monitoraggio e controllo delle emissioni del proprio impianto e di ogni altra caratteristica d’impianto rilevante ai fini della prevenzione e del controllo ambientale”. A tale scopo il gestore deve allegare alla domanda di AIA il Piano di Monitoraggio e Controllo.

Le finalità primarie di tale piano sono:

- la valutazione di conformità rispetto ai limiti emissivi prescritti;

- la raccolta dei dati ambientali richiesti dalla normativa IPPC e da altre normative europee e nazionali nell’ambito delle periodiche comunicazioni alle autorità competenti.

La Linea Guida per il Monitoraggio specifica il significato dei termini “monitoraggio” e

“controllo”:

- “Monitoraggio”: rilevazione sistematica delle variazioni di una specifica caratteristica chimica o fisica di emissione, scarico, consumo, parametro equivalente o misura tecnica;

- “Controllo”: complesso di azioni per valutare o verificare un valore o un parametro o uno stato fisico in modo da confrontarlo con una situazione di riferimento o per determinare irregolarità.

I riferimenti per l’elaborazione del Piano di Monitoraggio e Controllo sono:

- Linea Guida per il Monitoraggio (Allegato II al D.M. 31/01/2005);

- Bat Reference Document on the General Principles of Monitoring - July 2003;

- Linee Guida per le Raffinerie (ultima bozza disponibile, 29 maggio 2005).

E’ opportuno osservare che le Linee Guida di cui sopra, pur costituendo riferimenti da considerare obbligatoriamente nella procedura di rilascio dell’AIA, non costituiscono documenti prescrittivi.

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2 CARATTERISTICHE DEL PIANO

In accordo alle Linee Guida per il Monitoraggio, il Piano di Monitoraggio e Controllo deve contenere:

1. le finalità del monitoraggio e controllo,

2. le responsabilità (chi deve effettuare il monitoraggio e controllo),

3. i parametri da monitorare (parametri tecnici di impianto, valori di emissioni), 4. le modalità del monitoraggio (punti di campionamento, frequenza, metodologie

accettate internazionalmente per il campionamento, analisi qualitative e quantitative),

5. le unità di misura con cui esprimere i risultati del monitoraggio,

6. le modalità di gestione delle incertezze e della valutazione di conformità dei dati, 7. le modalità di presentazione dei risultati del monitoraggio.

In generale, per i punti di cui sopra, alla SARPOM vale quanto segue.

FINALITÀ DEL MONITORAGGIO E CONTROLLO

Le informazioni ottenute dal Piano hanno le seguenti finalità.

- dimostrare la conformità alle condizioni prescritte dall’autorizzazione integrata ambientale,

- realizzare un inventario delle emissioni,

- valutare le prestazioni dei processi e delle tecniche, - valutare l’impatto ambientale dei processi,

- supportare eventuali processi di negoziazione,

- identificare possibili parametri surrogati per il monitoraggio dell’impianto, - pianificare e gestire un aumento dell’efficienza dell’impianto,

- fornire elementi per meglio indirizzare le ispezioni e le azioni correttive da parte dell’autorità competente.

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RESPONSABILITÀ DEL MONITORAGGIO E CONTROLLO

Le responsabilità del monitoraggio e controllo sono assegnate sia a personale e strutture interne alla raffineria che a laboratori esterni, qualificati dalla SARPOM, che utilizzano metodi e standard riconosciuti.

PARAMETRI DEL MONITORAGGIO

I parametri da monitorare sono scelti per rispondere alle finalità di cui al precedente punto “Finalità del monitoraggio e controllo”.

MODALITÀ DEL MONITORAGGIO

Il monitoraggio può essere:

- Strumentale diretto di tipo continuo, tramite analizzatori ai camini, campionamento ed analisi in continuo.

- Strumentale diretto di tipo discontinuo, tramite misure periodiche ai camini.

- Strumentale indiretto di tipo continuo, tramite correlazione tra alcuni parametri chimico fisici di processo, monitorati strumentalmente in continuo e le emissioni ad essi correlate.

- Indiretto basato sull’utilizzo di fattori di emissione o bilanci di massa.

UNITÀ DI MISURA DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO

In funzione delle finalità del monitoraggio possono essere usate diverse unità di misura dei risultati:

- dati espressi in concentrazione,

- dati espressi in carico totale di inquinante su un certo tempo (massa per unità di tempo),

- dati espressi in unità specifiche ovvero fattori di emissione,

- dati espressi in unità normalizzate (tipicamente per effluenti gassosi).

GESTIONE DELLE INCERTEZZE

E’ indispensabile che i dati ottenuti dal monitoraggio siano realistici e comparabili.

Pertanto è importante essere coscienti delle incertezze associate al Piano di Monitoraggio e Controllo.

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VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ DEL DATO MONITORATO

Confrontando il dato ottenuto dal monitoraggio di un certo parametro ed il suo intervallo di incertezza con il corrispondente valore limite si possono avere tre situazioni: conformità, non conformità e prossimità al limite, come illustrato in figura seguente.

2.1 Componenti ambientali oggetto del monitoraggio

Il Piano di Monitoraggio e Controllo implementato da SARPOM interessa le seguenti componenti ambientali.

Componenti

ambientali Emissioni da impianto Qualità dell’ambiente Atmosfera - Emissioni da camini

- Emissioni diffuse/fuggitive (serbatoi, flange, valvole, ecc) Ambiente idrico - Scarichi idrici in acque

superficiali

- Acque superficiali (del canale Langosco)

- Acque sotterranee

(ai sensi del D.M. 471/99 – abrogato e sostituito da D.Lgs. 152/06)

Rumore - Rumore interno - Rumore esterno Tabella 1: Componenti ambientali oggetto del monitoraggio.

Nel seguito, per gli aspetti elencati nella precedente tabella, sono riportate le informazioni di dettaglio sulle attività di monitoraggio e controllo.

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3 PIANO DI MONITORAGGIO

3.1 Monitoraggio delle emissioni dai camini

Parametri monitorati: SO2, NOx, Polveri, PM10, Metalli, H2S, SOV, IPA Punti di misura

− Principali camini di raffineria. Presso l’ufficio PASI è reperibile l’elenco dei camini oggetto delle campagne di monitoraggio periodiche.

− Analisi combustibili: fuel gas analisi in continuo (presso gas cromatografo) e fuel oil analisi periodiche per lotto (presso serbatoi stoccaggio).

Finalità/Norme: verifica limiti di legge. I limiti da rispettare sono riportati nella PTS sul controllo delle emissioni atmosferiche.

Responsabilità:

− PASI, pianificazione delle campagne periodiche ed elaborazione dei dati di emisione.

− Laboratorio interno e Laboratorio esterno: esecuzione di analisi.

Frequenza: le analisi sono sia in continuo, per alcuni parametri monitorati all’impianto di cogenerazione ed i consumi di combustibile, che con frequenza annuale, per i parametri relativi agli altri camini.

Modalità

− I valori di emissione di SO2 si ricavano dai consumi di olio combustibile e fuel gas, utilizzando le analisi del loro contenuto di zolfo. In particolare il tenore di zolfo dell’olio combustibile e del kero viene misurato per lotto, il tenore di zolfo del fuel gas viene misurato in continuo.

− I valori di emissione di NOx e Polveri si ricavano dai consumi di olio combustibile e fuel gas, utilizzando fattori storici di emissione.

− Ora per ora, utilizzando i consumi di campo si calcolano le emissioni di SO2, NOx, Polveri, totali (cioè non suddivisi per unità di combustione) per il rispetto dei limiti di bolla orari.

− Mensilmente, utilizzando i consumi ufficiali si calcolano le emissioni di SO2, NOx e Polveri e si specializzano per impianto.

− I dati di emissione di NOx e CO dall’impianto di cogenerazione sono misurati in

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continuo.

− Annualmente si effettuano campagne di monitoraggio ai camini principali per conferma dei fattori di emissione.

In particolare per le emissioni dei grandi impianti di combustione (vedi Allegato B.26) presenti in raffineria (camini n. 1 – 2 – 3 - 4 – 10 – 11 – 12), a partire dal 2006, si effettuano campagne di monitoraggio annuali specifiche per verificare il rispetto dei limiti imposti dal D.Lgs 152/06 (Parte Quinta Allegato II).

3.2 Monitoraggio degli scarichi idrici

Parametri monitorati: vedere tabelle seguenti.

Punti di misura: scarico finale di raffineria (SF1) Finalità/Norme: verifica limiti di legge. D.Lgs. 152/06.

Responsabilità: PASI, Laboratorio interno, Laboratorio esterno, Capo Reparto Utilities.

Frequenza: le analisi sono sia in continuo, per i principali parametri, che periodiche, secondo le frequenze di legge. Si osserva che il Programma delle analisi con i parametri e la frequenza di monitoraggio è disponibile presso il Laboratorio interno di raffineria.

Modalità: presso Laboratorio interno e Reparto Utilities.

Le analisi in continuo comprendono: Fenoli

Solfuri (come H2S)

NH3 Olio pH Le analisi periodiche comprendono: Mercaptani

NH3dox

Sedimenti (IMHOFF)

BOD5 COD Tensioattivi

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Benzene-Toluene-Xilene

Solventi clorurati

Cloruri Fluoruri NO2 NO3 PO4 SO4 As B Ba Cd Cr Cu Fe Mn Ni Pb Sn Zn

Residuo a 105°C (RES105)

Il laboratorio effettua anche analisi specifiche sul flusso in uscita dal trattamento biologico, prima della confluenza con le acque derivanti dal bacino di calma. In tale punto sono monitorati con analisi periodiche i seguenti parametri: COD, NH3, olio e fenoli.

3.3 Monitoraggio emissioni diffuse/fuggitive

I piani per la rilevazione ed il contenimento delle emissioni diffuse vengono approvati come investimento, su proposta dell’ufficio PASI, secondo le migliori tecniche disponibili.

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3.4 Monitoraggio del rumore

Parametri monitorati: rumore interno ed esterno.

Punti di misura: postazioni significative ai fini dell’esposizione del personale in tutte le aree di lavoro e perimetro esterno.

Finalità/Norme: verifica limiti di legge. DPCM 01/03/91; D.Lgs. 277/91.

Responsabilità: PASI, Laboratorio esterno.

Frequenza: quinquennale.

Modalità: strumentale diretta.

3.5 Monitoraggio delle acque superficiali

Il monitoraggio della qualità delle acque superficiali che ricevono lo scarico di raffineria è stato affidato a società specializzata. In Allegato D.7 si riportano in dettaglio le modalità con le quali tale monitoraggio, attualmente in corso, viene effettuato.

3.6 Monitoraggio delle acque di falda

Parametri monitorati: parametri specificati nella documentazione relativa alla bonifica del sito.

Punti di misura: piezometri di raffineria.

Finalità/Norme: verifica limiti di legge. D.Lgs. 152/06 Responsabilità: PASI, Laboratorio esterno.

Frequenza: per dettagli si rimanda a quanto riportato in Allegato A.26.

Modalità: misure dirette.

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