SPETTRO OTTICO DELLA RADIAZIONE
LA PROTEZIONE SOLARE
Strato corneo Epidermide
Derma
Sottocute nm
Lunghezza d’onda e penetrazione cutanea
(trasmissione)
UV-B 290-320 nm UV-A 320-400 nm
• Molto energetici Poco energetici
• Poco penetranti Molto penetranti
• Assorbite dall’epidermide Assorbite dal derma
• Abbronzatura ritardata Abbronzatura immediata
• Eritema cutaneo Invecchiamento cutaneo DANNO ACUTO DANNO CRONICO
0.5% 5.5%
Gli effetti sulla pelle dell’esposizione solare dipendono da:
Radiazioni UV nel corso della giornata
Nelle ore centrali della giornata, con il sole a perpendicolo, lo strato di ozono attraversato dalle radiazioni UV è minore
ed il rischio di eritema è molto maggiore
In dermatologia, il fototipo di una persona è determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente in condizioni basali nella sua pelle.
Esso indica le reazioni della pelle all'esposizione alla radiazione ultravioletta ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere tramite essa
FOTOTIPO CUTANEO
FOTOTIPO CUTANEO
Fototipo Colore costitutivo della pelle
Sensibilità ai raggi UV
Caratteristiche (scottatura o abbronzatura)
I Bianco Molto sensibile Scottatura costante, abbronzatura
impossibile
II Bianco Molto sensibile Scottatura frequente, abbronz minima
e difficile
III Bianco Sensibile Scottatura moderata, abbronz graduale
e uniforme
IV Marrone chiaro Moderatamente
sensibile
Scottatura minima, abbronz rapida e costante
V Marrone Poco sensibile Scottatura rara, abbronz intensa e
rapida
VI Marrone scuro o nero Insensibile o liev sensibile
Scottatura assente, intensamente pigmentato
fototipo (skin type)
caratteristiche Sensibilità agli UV
comportamento all’esposizione solare
Tempo di auto- protezione della pelle
Protezione consigliata (FP)
I Celtico
Capelli biondo rossi
Pelle chiara, pal- lida
Occhi blu, verdi
Elevata si scotta sempre, non si abbronza mai
0 - 10 min. circa Mai esporsi al sole senza cappello a tesa larga e oc- chiali da sole
Protezione delle parti cutanee esposte con vestiti e/o schermi totali
II Germanico
Capelli biondi
Pelle chiara
Occhi blu, verdi, grigi
Elevata si scotta con fa- cilità, si abbron- za poco
10 - 20 min. circa Restare all’ombra durante le ore più calde
FP 15 18 (protezione UVA e UVB) o schermo totale;
aumentare l’IP con l’altitudine
Protezione per le labbra
III Misto
Capelli castani
Pelle opaca
Occhi bruni
Media si scotta mode- ratamente, si abbronza gra- dualmente
20 - 30 min. circa Proteggere la testa e gli occhi
Per quanto possibile restare all’ombra durante le ore più calde.
FP 8 15: in funzione dell’abbronzatura già esisten- te. Aumentare l’IP con l’altitudine
Protezione per le labbra
IV Mediterraneo
Capelli scuri o neri
Pelle scura
Occhi scuri
Scarsa si scotta mini- mamente, si ab- bronza sempre con rapidità
30 - 45 min. circa Proteggere la testa e gli occhi
FP 4 10: in funzione dell’abbronzatura già esisten- te e dell’altitudine
Protezione per le labbra rac- comandata anche per pelli fragili
V Sud americano
Capelli neri
Pelle olivastra
Occhi scuri
Minima raramente si scotta, si ab- bronza intensa- mente e con ra- pidità
60 min. circa Proteggere la testa e gli occhi
In riva la mare o in montagna usare una protezione: FP 4 6
VI Razza nera
Capelli neri
Pelle nera
Occhi scuri
Nulla non si scotta mai, sempre in- tensamente pigmentato (raz- zialmente pig- mentato)
90 min. circa Proteggere la testa e gli occhi
In riva al mare e in montagna proteggere le parti partico- larmente fragili (es. le lab- bra): FP 4 6
Meccanismi di fotoprotezione naturali
• Processo melanogenico
• Ipercheratosi dello strato corneo
• Acido urocanico
• Sistemi antiossidanti
• Attivazione dei meccanismi di riparo del DNA
Gli effetti indotti dall’esposizione alla radiazione solare variano in funzione di numerosi fattori ambientali
(orario,tempo di esposizione, stagione, altitudine,
superficie di riflessione) ed individuali (fototipo)
NH2 O
O
H NH2
O
O H
O H
NH2 O
O O
NH2 O
N O H
O
NH2 O
NH O H
O H
NH2 O
NH O H
O H
NH O
H O H
tiros ina dopa dopac hinone
leuc odopac romo dopac romo
DHICA
DHI MELANINE
DT Cu Cu
c ationi
TIROSINASI
BIOCHIMICA DELLA SINTESI DI MELANINE
• La melanina si forma all’interno del melanocita in seguito all’attività di diversi enzimi;
• il primo enzima di questo pool è la Tirosinasi;
• Il substrato è l’aminoacido tirosina che subisce diversi passaggi bio- enzimatici per diventare melanina;
• le melanine sono molecole strutturalmente simili e se ne riconoscono fondamentalmente 2 principali famiglie molecolari: eumelanine (melanine vere) e le feomelanina (melanine rosse);
La pigmentazione immediata è determinata prevalentemente dalle radiazioni UV-A, scompare nell’arco di poche ore. Determinata dal riarriangiamento dei melanosomi all’interno dei cheratinociti e dall’ossidazione della melanina pre-esistente.
La pigmentazione ritardata si evidenzia dopo alcuni giorni. UV-B molto più efficaci degli UV-A.
UV-B provocano anche la comparsa di un significativo ispessimento dello strato corneo, a differenza degli UV-A.
E’ una risposta protettiva, stimolata da un danno, in particolare il segnale più importante è il danno a carico del DNA.
Abbronzarsi implica necessariamente
subire un danno al DNA; le persone più a rischio sono proprio quelle che non si
abbronzano mai….ovvero i fototipi bassi
Per «prodotto per la protezione solare» si intende qualsiasi preparazione (crema, emulsione, olio, gel,
spray) destinata ad essere posta a contatto con la pelle umana con lo scopo esclusivo o prevalente di
proteggerla dai raggi UV assorbendoli o disperdendoli per rifrazione e riflessione
PRODOTTI SOLARI
Nel settembre 2006 è stata pubblicata una
Raccomandazione della Commissione Europea
sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni
In tale Raccomandazione vengono stabilite le corrette informazioni da riportare sull’etichetta del solare, in particolare:
Avvertenze e precauzioni di impiego
Istruzioni per l’uso
Efficacia minima del prodotto, specificando che i solari
dovrebbero fornire protezione sia contro gli UVB che contro gli UVA
Efficacia dei prodotti solari
Viene indicata mediante due indici:
Fattore di protezione (FP) o Sun Protection Factor (SPF), indica la protezione contro UVB. La sua determinazione (in vivo) avviene mediante metodi standardizzati e si basa sulla comparsa dell’eritema
Fattore di protezione UVA (FPUVA), indica la protezione contro UVA. I metodi per la sua determinazione non sono
standardizzati e si basano sulla comparsa della pigmentazione immediata o della pigmentazione persistente
protetta non
pelle MED
protetta pelle
SPF MED
MED pelle non protetta la “dose minima eritematogena per pelle non protetta” è definita come “la quantità di energia
radiante richiesta per produrre il primo percettibile ed inequivocabile rossore con confini ben definiti.
• MED pelle protetta la “dose visiva minima eritematogena per pelle protetta” è definita come “la quantità di energia
radiante richiesta per produrre un rossore inequivocabile, che eguaglia quello riscontrato per la corrispondente MED non
protetta.
Protezione contro gli UVA
Gli UVA sono meno energetici degli UVB quindi difficilmente provocano eritema
In questo caso viene misurata la comparsa di pigmentazione, immediata (IPD, immediate pigment darkening) o persistente (PPD, persistent pigment darkening)
Metodo PPD – misura colorimetrica della pelle 2 ore dopo l’irradiazione
Metodo IPD – misura colorimetrica della pelle 15 minuti dopo l’irradiazione. Fornisce risultati poco affidabili perché la
pigmentazione inizialmente è instabile
Nella Raccomandazione del 2006 della Commissione
Europea viene stabilito che:
Nella Raccomandazione della Commissione Europea viene anche stabilito che
Non è possibile utilizzare un messaggio pubblicitario che faccia pensare ad un’unica somministrazione giornaliera
Deve essere indicata la corretta quantità di prodotto da applicare (circa 36 grammi)
Anche se protetti non rimanere troppo esposti al sole
Tenere i bambini lontano dall’esposizione solare diretta
Riapplicare spesso il prodotto
Valutazione della resistenza all’acqua
Per prodotti resistenti all’acqua, immersione per 40 minuti (20+20 intervallati da 15 minuti all’asciutto) in acqua a 29 °C
Per prodotti molto resistenti all’acqua, immersione per 80 minuti (4x20 intervallati da 15 minuti all’asciutto) in acqua a 29 °C
SPF dopo l’immersione ≥ 50% SPF prima dell’immersione
La resistenza all’acqua viene ottenuta mediante l’uso di polimeri filmogeni acrilici e vinilici che formano una pellicola semiocclusiva
sulla pelle
SOSTANZE FUNZIONALI
• FILTRI SOLARI – Chimici
– Fisici
• SOSTANZE ANTIOSSIDANTI – Fenoli naturali
– Carotenoidi – Vitamina E – Vitamina C
FILTRI SOLARI
Per essere efficaci devono avere una buona fotostabilità, cioè la capacità di rimanere intatti con l’irraggiamento UV.
Devono essere sicuri per la salute:
– assenza di citotossicità, fotocitotossicità, genotossicità e fotogenotossicità.
– l’assorbimento percutaneo deve essere trascurabile.
– test per valutare la loro potenziale irritazione,
fotoirritazione, sensibilizzazione e fotosensibilizzazione.
FILTRI CHIMICI / ORGANICI
Molecole organiche che assorbono selettivamente la radiazione UV
FILTRI FISICI / INORGANICI
Sostanze inorganiche che interagiscono con radiazione UV mediante riflessione , scattering ed assorbimento
Titanio Biossido, Zinco ossido , Mica + TiO2 (in forma micronizzata)
Filtri solari ammessi nell’Unione Europea: attualmente sono 28
INCI name Conc. Max.
UVB
UVBUVA UVA
INCI name Conc. Max.
• I filtri chimici sono composti aromatici caratterizzati dalla presenza di un CROMOFORO
• Assorbono la radiazione UV in un certo intervallo di lunghezza d’onda attraverso il passaggio ad uno stato eccitato e dissipano l’energia, sotto forma di radiazione infrarossa (calore).
• Possono penetrare attraverso lo strato corneo
Classe Caratteristiche Derivati del PABA Filtrano gli UVB; λmaxnel range 285-310 nm
Cinnamati Filtrano gli UVB; agiscono da quencher;
λmaxnel range 308-311 nm
Derivati della benzilidencanfora Filtrano gli UVB; agiscono da quencher;
λmaxnel range 289-298 nm
Derivati del dibenzoilmetano Filtrano gli UVA; λmaxnel range 350-355 nm
Benzofenoni Filtrano gli UVA e gli UVB; λmaxnel range 285-323 nm Salicilati Filtrano gli UVB; λmaxattorno a 305 nm
Caratteristiche delle principali classi di filtri solari chimici
ETHYLHEXYL TRIAZONE DIETHYLAMINO HYDROXYBENZOYL HEXYL BENZOATE
Conc Max: 5% Conc Max: 10%
UVB
BROAD SPECTRUM UVA
Conc Max: 10%
UVB
BROAD SPECTRUM UVA
Conc Max: 10%
FILTRI FISICI
• I filtri fisici sono sostanze
impiegate in forma di particelle micronizzate opache. I più
utilizzati ed efficaci sono il
biossido di titanio (TiO2) e l’ossido di zinco (ZnO)
• Svolgono una triplice azione:
assorbire, riflettere e diffondere (scattering) i raggi UV in base alle dimensioni e alla forma delle
particelle
• Sono filtri efficaci per l’intero intervallo di lunghezze d’onda della radiazione UV, ma poco efficienti (devono essere usati in alte concentrazioni)
• Non sono in grado di penetrare attraverso la pelle
RADIAZIONE ASSORBITA
RADIAZIONE RIFLESSA
RADIAZIONE DIFFUSA
UV/vis Spectra of TiO2 Dispersion products
250 300 350 400 450 500 550
Wavelength (nm)
Attenuation
Tioveil
Tioveil 50
Solaveil Clarus
PROTEZIONE SOLARE
: il prodotto topico ideale Protezione ad ampio spettro (UVB e UVA)Presenza di antiossidanti
Assenza di sostanze fototossiche
Resistenza all’acqua Facile stendibilità
Basso assorbimento percutaneo dei filtri Effetto idratante e protettivo
Gradevolezza cosmetica
ATTIVI
VEICOLO
Valutazione complessiva del prodotto
Sistema filtrante
Componenti “non funzionali” +
Efficacia
REQUISITI FORMULATIVI DI UN PRODOTTO SOLARE
PROTEGGERE DAI RAGGI UV
STENDERSI ED ASSORBIRSI FACILMENTE
RESISTERE AL LAVAGGIO E ALLE ALTE TEMPERATURE ESSERE IDRATANTE
MA NON OCCLUSIVO
VEICOLO
INGREDIENTE ATTIVO
VEICOLO
Aqua/Water; Cyclopentasiloxane; Isononyl Isonanoate;
Octocrylene; Alcohol Denat.; Dicaprylyl Carbonate;
Cyclohexasiloxane; Titanium Dioxide; Glycerin;
Dimethicone; Butyl Methoxydibenzoylmethane;
Polymethylsilsesquioxane; Propylene Glycol; PEG-30 Dipolyhydroxystearate; Silica; Nylon-12;
Drometrizole Trisiloxane; Bis-
Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine;
Diphenyl Dimethicone; Disteardimonium Hectorite;
Dodecene; Ethylhexyl Triazone; Lauryl PEG/PPG- 18/18 Methicone; Pentasodium Ethylene-
diamine Tetramethylene Phosphonate; Phenoxyethanol;
Poloxamer 407; Terephthalylidene Dicamphor Sulfonic Acid; Tocopherol; Triethanolamine
Aqua; Butylene Glycol Dicaprylate/Dicaprate; C12-15 Alkyl Benzoate; Titanium Dioxide; Glycerin; Butyl Methoxydibenzoylmethane; Alcohol Denat.; Bis- Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine;
Dicaprylyl Carbonate; Sodium Phenylbenzimidazole Sulfonate; Diethylhexyl Butamido Triazone;
Cetearyl Alcohol; Ethylhexyl Triazone; Cetyl Alcohol;
C18-36 Acid Triglyceride; Glyceryl Stearate SE;
Tocopheryl Acetate; HydrogenatedCocoGlycerides;
VP/Hexadecene Copolymer; Xanthan Gum; PEG-40 Castor oil; Trisodium EDTA; Sodium Cetearyl Sulfate;
Trimethoxycaprylylsilane; Ethylhexylglycerin;
Phenoxyethanol; Methylparaben; Propylparaben
UV-A, ma spesso con componente UV-B (~5%).
Pigmentazione non protettiva (transitoria e senza ipercheratosi).
Irradiazione solare: UV-A > UV-B (~2 ordini di grandezza).
Circa il 10% dell’azione cancerogena delle radiazioni solari è imputabile agli UV-A.
Le lampade solari abbronzanti emettono circa 3 volte la dose di UV-A presenti nella radiazioni solari.
L’utilizzo di lampade abbronzanti aumenta il rischio di sviluppare carcinomi cutanei [per SCC di un fattore 2.5 e per BCC di 1.5 ].
LAMPADE SOLARI ABBRONZANTI
ATTIVATORI di ABBRONZATURA
Migliorano il risultato estetico dell’abbronzatura
Devono essere utilizzati nei giorni che precedono l’esposizione al sole
Sono prodotti caratterizzati da un alto potere idratante
Preparano l’epidermide nutrendola e idratandola
DA USARE PRE E DOPO SOLE
PRODOTTI AUTO-ABBRONZANTI
COLORANO LA PELLE mediante reazioni di tipo chimico con strutture presenti negli strati più esterni.
NESSUNA INTERAZIONE CON LA PRODUZIONE DI MELANINA NON HANNO CAPACITA’ PROTETTIVA
NON SONO TOSSICI
La formulazione deve garantire elevata spalmabilità e la distribuzione uniforme dell’ingrediente attivo
Gel, crema gel, emulsioni O/A molto fluide o spray ATTENZIONE!!! Colorano anche le palme delle mani
ATTIVI di derivazione vegetale lawsone 2-0H-1,4 naftochinone (hennè)
juglone 5 OH-1,4 naftochinone (noce)
Impartiscono una colorazione scura, formando legami a idrogeno con le proteine della cute.
FACILMENTE ASPORTABILI
CON IL LAVAGGIO (poco sostantivi)
Usati come coadiuvanti dell’abbronzatura negli oli abbronzanti e nei prodotti solari in generale.
DERIVATI DI SINTESI: idrossichetoni e idrossialdedi Diidrossiacetone (DHA)
favorisce la formazione di “melanoidi”
azione riducente su aminoacidi cutanei, e formazione di basi di Schiff con gruppi amminici.
Reazione chimica INDIPENDENTE DALLA LUCE
Avviene dopo PENETRAZIONE DEL DHA NELLO STRATO CORNEO (processo lento)
richiede almeno 6 ore
TONALITA’ ottimale si ottiene dopo alcuni giorni e dipende dal contenuto di amminoacidi di ogni individuo e dalla zona di applicazione
COLORE NON È RIMUOVIBILE CON IL LAVAGGIO si perde solo con la desquamazione in circa 15 giorni
Il risultato estetico dipende
dal tipo di pelle (persone molto pallide tendono ad assumere un colorito giallognolo, piuttosto che scuro)
dall’uniformità di distribuzione (tipo di formulazione)
dalle modalità di applicazione (che tengano conto dei tempi di reazione lenti)
IMPIEGO DI DHA E’ CONSIDERATO SICURO
Bassa tossicità alle concentrazioni d’uso (3-6%)
Non è sensibilizzante
Non viene assorbito negli strati vitali dell’epidermide (reagisce subito con gli amminoacidi degli strati superficiali)
PREPARAZIONI DOPO-SOLE
Devono avere effetti rinfrescanti ed idratanti.
EMULSIONI O/A a basso contenuto di fase grassa.
IDRATAZIONE DIRETTA
l’effetto rinfrescante deriva dall’elevato contenuto di acqua e può essere aumentato dalla presenza di alcool.
L’effetto idratante è dato da: glicerina e glicole propilenico, polimeri di natura polisaccaridica, umettanti, derivat proteici etc.
Azione lenitiva e disarrossante:
Acido glicirretico estratto dalla liquirizia, allantoina, pantenolo, estratti vegetali lenitivi (aloe)
principi attivi che mitigano l’irritazione della pelle.