P a g . 2 — G i o v e d ì 5 a p r i l e 1 9 5 6 « L ' U N I T A ' n
r a g a t c o n t i n u i ad affermare la s u p e r i o r i t à sul sistema so- cialista di quella che lui chia- m a « d e m o c r a z i a p o l i t i c a » : p r o p r i o S a r a g a t , che h a par- tecipato a t u t t i 1 governi (e in p r i m o luogo a quello Scel- b a ) basati sulla discrimina- zione politica nelle fabbriche e n e l Paese, basati sulle re- pressioni poliziesche e sullo appoggio del monopoli! Dopo d i che S a r a g a t viene a rac- c o n t a r e d ' a v e r m o n t a t o la g u a r d i a alla « libertà occi- d e n t a l e »! La democrazia che piace a S a r a g a t significa umi- liazione delia dignità dei lavoratori, disoccupazione.
s f r u t t a m e n t o , giustizia som- m a r i a contro i poveri che chiedono p a n e . Il sistema so- cialista abolisce la disoccupa- zione, fa sì che l'aumento del- la produzione porti a un au- m e n t o del livello di vita, ri- duce la d u r a t a dell'orario di lavoro, dà a t u t t i l'istruzione gratuita. Ecco il confi onto a cui Saragat n o n p u ò sfuggire.
La politica dei m i l i a i d a n
— t e r m i n a Longo vivamen- te applaudito — dove uscire b a t t u t a dalle prossime elezio- n i ; facciamo appello a tutti coloro che .sono contro le di- scriminazioni e c o n t i o i mo- nopoli, e che vogliono u n a po- litica n u o v a , perchè non si fermino alla d e n u n c i a ma cvi- chino la collaborazione con- c i e t a con t u t t e le forze di mi- nistra.
Trivelli
H a ora la parola il c o m p a - gno TRIVELLI, della FGCI.
Egli ricorda il c o n t r i b u t o che la gioventù i t a l i a n a diede a l - la vittoria democratica del 7 giugno, u n c o n t r i b u t o che a n - che gli a v v e r s a r i legistratoiio con allarme, c h e fu espressio- n e di u n deciso o r i e n t a m e n t o a .sinistra delle giovani g e n e - razioni. e clic h a influenzato tinche in c a m p o cattolico la situazione politica in questi a n n i . La g r a v e situazione eco- nomica e sociale del P a e s e non ù t u t t a v i a migliorata, da a l - lora, ed anzi si assiste a fe- n o m e n i d r a m m a t i c i che, so- p r a t u t t o n e l l e c a m p a g n e , col- piscono i giovani. Di qui un diffuso senso di disagio, e i n - s i e m e u n a r i c e r c a di n u o v e .strade, che si è d e t e r m i n a t o i n vasti s t r a t i della gioventù.
a cominciare d a ciucila c a t t o - lica, e che t e n d e a t r a d u r - si in u n a m a r c a t a a p a t i a p o - litica p e r le disillusioni s u b i - te. Bisogna t e n e r conto che q u e s t i stati d ' a n i m o si rivol- gono sopratutto c o n t r o la D.C., m a s s i m a responsabile della
involuzione della vita n a z i o - n a l e ; e compito dei giovani comunisti è quello dì saper m o l t i p l i c a r e i contatti con q u e s t e mas.se giovanili, i n d i - v i d u a r n e i problemi e p r o - s p e t t a r n e le soluzioni, p o r t a r - l e alla lotta. La battaglia e l e t - t o r a l e è u n a occasione per assolvere a questo compito.^
Riferendoci infine al X X Congrosso del P C U S . Trivelli r i c h i a m a la necessità di uno studio e di u n dibattito a p - profondito t r a i giovani c o - m u n i s t i sullo questioni che q u e l Congresso ha posto, le q u a l i s e g n a n o u n m o m e n t o di i m p o r t a n z a c a p i t a l e p e r t u t - t a u n a generazione. T a l e d i - b a t t i t o dovrà essere condot- t o a m p i a m e n t e anche in d i - rezione dei giovani di a l t r e t e n d e n z e politiche e ideolo- giche. cattolici e socialdemo- cratici. e di t u t t i quegli strali della gioventù che h a n n o in c o m u n e u n a posizione di c r i - tica verso il r e g i m e c a p i t a - r c i co.
Scocchila ITO
La parola è al compagno SCOCCIMARRO. d e l l a s e g i o - t e r i a del p a r t i t o , che centra il MIO discorso sulla triplice a l - leanza p a d r o n a l e . S c o c c i m a r - r o osserva c h e , dopo la fon- d a z i o n e della r e p u b b l i c a e ancora dopo il 7 giugno, un
c o n t r a s t o f o n d a m e n t a l e ha a c - c o m p a g n a t o . come u n ti!o ros- fo, eli s v i l u p p i della à i t u a - /loi:€ pol-tica n a z i o n a l e : una s e m p r e più a c c e n t u a t a som:,».
a sinistra delle g r a n d i masse popoiari, sul p:«no locale e nazionale, e d a l l ' a l t r a Darle un ininterrotto t e n t a t i v o rìi involuzione reazionaria d a p a r t e dei gruppi economie: e politici dominanti. Fallito, con Scclba, il più a p e r t o e v i o - l e n t o di questi tentativi, il g o - v e r n o Segni h a bensì
NTIUS-f a t o le p u n t e più r e a z i o n a n e della politica precedente, m a n o n ha m u t a t o l'indirizzo ge- n e r a l e e non garantisce, a u i n - rìi. c o n t r o u n nuovo ritorno reazionario. P r e c s a m e n t e ;n q u e s t o q u a d r o si inserisce la costituzione della triplice a l - leanza p a d r o n a l e .
Essa n a s c e da u n a insoddi- sfazione dei « r u p p i d o m i n a n - ti v e r s o i loro p a r t i t i politi-
ci; le destre e s t r e m e sono in declino, infatti; la stessa d e - stra democristiana ha colle- zionato sonore sconfitte; il piccolo P L I si è spezzato in due. 1 gruppi dominanti non si sentono, più sufllcicmtcmcn- te g a r a n t i t i , poiché vedono crescere g r a n d e m e n t e la p r e s - sione delle mas.'.e popolari e dei ceti medi anche nei con-
fronti del partiti borghesi, del P a r l a m e n t o , degli stessi go- verni. Di qui la decisione di i n t r a p r e n d e r e u n a azione d i - retta, di presentarsi sulla sce- na politica in prima persona, rome un superpartito, un su- pc-igoverno perfino, con com- piti che e l e t t o r a l m e n t e pos- sono paragonarsi a quelli di un Comitato civico non con- f e z i o n a l e , e che politicamen- te ri traducono in una azio- ne di contiollo e di g u i d a dei partiti politici tradizionali e di inserimento d i r e t t o nelle loro file. Con ciò la d e m o - crazia boi gheso si palesa a nudo, qualY, sotto \;j diretta gestione dei gruppi che d e - tengono la ticchez.za. l'I si p r o - Illa una f;ue di imrnoialita e corruzione profonda, in cui t>li uomini politici ri c o m p r e - ranno e si venderanno, e di cui tenderà a scompari'.e ogni distinzione anche formale tra allari p i n a t i e inteiesse p u b - blico.
Scoccimar: o sottolinea le preoccupazioni e anche gli al- larmi che inducono i «ruppi dominanti a un tal passo, co- nio conseguenza dell'avvento -lilla scena politica di s e m - pre più glandi masse popola- ti oiganiz/.ate e ciucienti che pesano sciupi e più g r a n d e - mente e p r e m a n o irre-istibil- meiite per un r i n n o v a m e n t o . E, i*>r far risaltare il c a r a t t e - re sfacciato e senza p u d o r e di cinesi a operazione reazionaria, Scoccimarro cita le espressio- ni p r o g r a m m a t i c h e con cui a l - cuni grossi industriali h a n n o salutato la nascita della t r i - plice intesa: l'operazione è concepita come u n a « g u e r - ra » contro il popolo, è c o n - cepita come un s u r r o g a t o più prudente del fascismo finan- ziato n e l l ' a l t r o ck>]>oguerra, è concepita come « u n a c o m p e -
ra » di tutti i partiti borghesi al p a r i del P L I (!), come u n a
<f regolamentazione » dei p a r - titi, come una battaglia di conquista della cosa pubblica.
L a C o n u n d u s t r i a , o meglio i grandi monopoli industriali, sono a capo di questa o p e r a - zione. m i n a t a tuttar.ia da p r o - fonde contraddizioni che già si manifestano tra grandi in- dustriali e piccoli i m p r e n d i -
tori. tra grandi industriali e agricoltori e commercianti.
Basti a d u n o s i i a r i o l'esempio delle tari (Te elettriche, che i grandi monopoli vogliono a u - m e n t a r e a rovina dei piccoli e medi industriali. Uno dei rompiti che si pongono al m o - vimento democratico è di fa- vorire questo processo di c h i a - rificazione, che mostri nei m o - nopoli il nemico comune u n - iche di quei va-di strati di c e -
to medio p r o d u t t o r e fino ad ogni ingannati. Compito del movimento democratico è di favorire un generale proces- so di ehia tifica •/ione, che s m a - scheri i legami dei d e t e n t o - ri della ricchezza con d e t e r - minali partiti politici e con la D.C. in .specie, ì loro lega- mi con la s t a m p a reaziona- ria. i loro uomini nel P a r l a - mento. n e l governo, negli e n - ti pubblici, n e l l ' a p p a r a t o d e l - lo Stato, che bolli a fuoco la open» di corruzione politica e morale che tutto ciò r a p - presenta. che faccia indivi- d u a r e a tutti nei gruppi d o - m i n a n t i il vero ostacolo al progresso e la vera m i n a c - cia p e r la democrazia ita- liana
Chiudendosi nella difesa dei loro ristretti interessi di cias- M'. i g r u p p i dominanti r i n u n - ciano a una qualsiasi fun- zione di classe d i r i g e n t e : la borghesia agisce in questo modo proprio nel mo'iiento In cui la classe operaia o le imu-sc popolari r i v a l u t a n o ì fondamentali istituti d e m o - cratici e p a r l a m e n t a r i nell'in- tere.s-e generale della d e m o - r i . i/.i.i! Il contrasto è d a v v e - ro tipico. All'operazione, rea- zionaria si contrappone e si deve perciò c o n t r a p p o r r e o g - gi l a più larga intera di for- ze democratiche, forze clivcr- . e e autonome, m a u g u a l m e n - te interes-ate, come tutto il popolo, alla lotta contro il blocco padronale. Un tale schieramento, che è ben d:-
\ e - s o dai vecchi front: popo- lari. perchè n e supera i l.nii- -.i e n o n M e-auri-ce m una .ide.inza chiù?.» di rìetemv'ii.i-
•: p a r t i t i , si esprime anche.
" " ' l a nostra parola d'ord:ne n-v una maggioranza ri omo- t .itici «ii .-in v..-a nei Comu-'.
n: e nello Province. ' La pò.-.-;}>:'..tà di questa
->a-,
.-ta inte^H ,ir>paro chiarissima.i se l.i si vede in rapporto ni ; concreti p-obleml del P.ie-«
1
e de'.'.r .'•.!r.'r
,.in:-tr.i7-.o:ii co-
• mv.nah: a so'.uz.oiu d e m o c r a - i t:rhe fii problemi t o m e le a u - tonomie locai:, le c a - e . l'ansi-il s'.ttuJ. per non p a r l a r delji petrolio. d o l l I R l . dei patti!
agrari ecc.. è interessata la str.-igrr.nde maggioranza dei eruppi «orini: c e n t r o gli i n t e - ressi d e : rronopolì. Scocci- m a r r o concilici*» esaminando in concreto tali Problemi.
Iloxxa
Dopo l'annuncio che la F e - d e r a / i o n e di T a r a n t o ha rites- .-eraio il 100 per cento degli -.scritti, e la sezione di Lugo li 103 p e r cento, h a la p a r o - la il compagno DOZZA, . i n - daco di Bologna. La p r . m a parto del su.-) discorso egli la dedica a illustrare, in rispo- sta alle calumi :o.-c accuse che vengono rivolte al s i n d a - ci democratici per le d e n u n - ce cui li sottopongono i p r e - fetti. le ìrregolar.tà e perfi- no i reati cui non pochi p r e - fetti si abbandonano nella persecuzione contro le a m m i - nistrazioni democratiche, sot- to lo stimolo dei locali ge- i-areh: democristiani, della Cur;a, del presidente loca-
le della Confindustria, e via di seguito. Egli cita il caso dì un prefetto, che ha i m p o - sto a una amministrazione provinciale il pagamento di un milione e mezzo a favore di un fascista a suo tempo e p u r a t o , che pur non ne a v e - va diritto, come h a n n o sta- bilito gli organi competenti:
non dovrà o r a quel prefetto rimborsare di persona la som- ma fatta sperperare? Cita il caso di un capo di gabinetto di q u a t t r o prefetti, ispirato-
re di ogni vessazione contro amministratori democratici, il quale oia è denunciato per peculato, falso, distruzione di documenti. Cita il t a s o di u n a speculazione sui terreni per decine di milioni, realiz- zata tramite un p r o v v e d i m e n - to amministrativo del ministe- ro degli Interni. E via di se- guito. L'insieme degli abusi cui i prefetti si a b b a n d o n a - no, anche a costo di violare le leggi e rendersi ridicoli, pone un problema generale di libertà e legalità, che d o - vrà e.iscie anch'esso al c e n - tro della battaglia elettorale.
Dozza esamina quindi la si- tuazione politica p r e - e l e t t o - rale a Bologna — dove solo il PCI ha finora presentato un concreto p r o g r a m m a •— e quindi si riferisce in p a r t i - cola: e alla candidatura di D o . w l t i . La prospettiva di un ritorno al regimo delle lega- zioni pontificie, resa concreta dallo .stesse pubbliche riiehia- i.i/ioni con cui Dossetti ha detto di ritenersi responsabi- le solo dinanzi alla Chiesa, è oggi un pericolo e . i d e n t e per la libertà, per l
alegalità, per la n o r m a l i t à stessa della vita cittadina. In pari tempo Dos- setti, se lino a ieri era soltan- to il candidato della Curia,
oggi è anche il candidato del- la triplice alleanza p a d r o n a - le; le assemblee di questa o r - ganizzazione reazionaria lo hanno esplicitamente ricono- sciuto come tale. Ciò c h i a r i - sce che nulla più vi è della vecchia sinistra cattolica nei eruppi che sostengono Dos-
-etti, ma elle si t r a t t i di una coalizione delle forzo più r e - trive. Nini p e
rcaso ciò ha determinato un serio t u r b a - mento all'interno stesso clel- l i D.C.. un t u r b a m e n t o che
si è espresso n e l 45 p e r c e n - to di astensioni che si sono avute nell'assemblea che h a volato Ja c a n d i d a t u r a di Dos- settl.
Quanto ai socialdemocrati- ci, essi h a n n o osservato u n assoluto silenzio circa questa operazione. Molte ccx«-e fanno pensare che questo silenzio non .sia casuale, e che questo comportamento faccia parte del disegno antidemocratico tessuto a Bologna da una stessa mano. Del resto nop è stata m a i smentita l'afferma- zione, fatta a «suo tempo dalla Associazione industriale, fe- condo cui i fondi raccolti dal padronato p e r le elezioni del 1953 furono distribuiti e q u a - mente tra tutti 1 partiti della maggioranza, >enza eccezione.
Comunque, il P S D I dovrà pronunciarsi c h i a r a m e n t e s-u ciò che intende fare dopo le elezioni, se intende»à soste- nere una amministrazione conforme alle tradizioni s o - cialiste di Bologna, oppure
una legazione pontificia: d a l - la posizione che il PSDI a s - sumeva in proposito v e r r a n n o chiarite le sue responsabilità anche» pei confronti dell'at- tuale otierazionr reazionaria.
Dopo aver sottolineato che l'obicttivo che le forze popo- iarl si pongono a Bologna è quello della criqui-.ta della maggioranza a--soluta, a t t r a - verso un importante aumento di voti sia per le liste comu- niste che per quelle sociali- ste, Dozza conclude illustran- do diffusamente alcuni dei punti programmatici dei co- munisti, in relazione ai p r o - blemi delle autonomie, della finanza locale. dell'Ente r e - gione, delie costruzioni edili- zie, dell'assistenza, delle m u - nicipalizzazioni, del d e c e n t r a - mento a m m i n i s t r a t i v o rionale.
La seduta mattutina ha quindi termine. 11 discordo di Dozza era stato b r e v e m e n t e interrotto dall'arrivo di Una delegazione di operai edili che, accolti da scroscianti a p p l a u - si, h a n n o portato al Consiglio il saluto dei GO mila edili r o - mani. l'annuncio di una pros- sima ripresa della loro lotta salariale, l'impegno a un in- tenso lavoro per contribuire alla conquista popolare del Campidoglio.
La riunione del pomerig- gio si è aperta alle 10,15.
Notata, nel pubblico, la p r e - senza dell'on. Mario Melloni.
direttole di Di(>«?fifo politico.
Presiede l> compagno Li C-m<
!Fclicctti
P a r l a per pi imo il com- pagno Nevio EELICETTI, segretario della Federazione di Pescara. E' sulla questio- ne del petrolio, vitale per l i intiero Abruzzo, che l'elicet- ti centra il suo intervento.
SI t r a t t a di far sì che il p e - trolio divenga una bandiera di rinascita
-p e r la regione e non si trasformi in una nuova fonte di sfruttamento.
Le r rovai!ics -> devono esse- re reinvestite in Abruzzo.
per industrializzai lo e per farlo p i o g r e d i r e . non deve accadere come con i fondi della Cassa de! Mezzogiorno.
che sono andati a vantaggio dei monopolisti del Nord, non dove accadere come con la elettricità dalla q u a l e i mo- nopolisti traggono in A b r u z - zo .'f.1 miliardi all'anno. Con- tro le pretese dei s r u p p i p r i - vati americani e italiani, è in
sviluppo un g r a n d e movi- mento di rinascita delle po- polazioni oppresse — un m o - vimento che può a n d a r e dai comunisti fino ai radicali — che deve giungete a richie- dere la nazionalizzazione di
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