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COMUNE DI TRAMUTOLA PROVINCIA DI POTENZA

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COMUNE DI TRAMUTOLA

PROVINCIA DI POTENZA

ADEGUAMENTO SISMICO E RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELL'ISTITUTO ADIBITO A SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO L. DA VINCI IN VIA FERRONI -

TRAMUTOLA

1.  Premessa ... 2 

2.  Descrizione dell’edificio ... 2 

2.1  Stato di conservazione ed elementi vulnerabili ... 4 

3.  Normativa di riferimento all’epoca della progettazione dell’opera ... 4 

4.  Normativa di riferimento attuale ... 4 

5.  Analisi dei carichi ... 5 

6.  Caratteristiche dei materiali dello Stato di fatto ... 6 

7.  Geologia del sito dove ricade l'edificio ... 7 

8.  Modello strutturale ... 7 

9.  Origine informazioni sui codici di calcolo utilizzati per la progettazione ... 7 

10.  Metodo di calcolo ... 8 

11.  Azione sismica ... 8 

11.1  Livello di protezione sismica ... 9 

11.2  Accelerazioni sismiche di riferimento – Spettro di risposta ... 10 

12.  Stato di fatto ... 10 

12.1  Analisi sismica della struttura... 10 

12.2  Valutazione della sicurezza - Stato di Fatto ... 10 

13.  Progetto ... 11 

13.1  Individuazione delle carenze strutturali e interventi di progetto ... 12 

13.2  Verifica sismica dopo gli interventi – sintesi dei risultati ... 13 

14.  Conclusioni ... 14 

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1. Premessa

La presente relazione riguarda l'adeguamento sismico delle strutture della scuola secondaria di I grado in via Ferroni sita nel comune di Tramutola (PZ). La suddetta sede scolastica si compone di un unico corpo di fabbrica, uno con struttura intelaiata in cemento armato di tipo prefabbricato.

La verifica sismica prima e dopo gli interventi di adeguamento è stata eseguita con riferimento all’attuale normativa di settore:

- D. M. II. 14/01/2008: nuove norme tecniche per le costruzioni;

- Circ. Min. II. e TT. 02/02/2009, n. 617, Applicazione delle norme tecniche per le costruzioni.

2. Descrizione dell’edificio

Dai dati ricavati dai documenti progettuali disponibili è stato possibile accertare che la progettazione e la realizzazione dell'opera risale agli anni 1983/84.

L’edificio scolastico, ubicato nel Centro Abitato di Tramutola ed isolato da altri edifici, è stato realizzato su due livelli per una superficie complessiva di 2.121,84 mq.

Le strutture, del tipo prefabbricate pesante, sono così composte:

– Fondazioni dirette con plinti collegati tra loro da travi-cordoli perimetrali e travi interne all’edificio in cemento armato gettato in opera, con funzione di sostegno di solaio del piano terra e di appoggio dei pannelli prefabbricati di tamponamento;

– Pilastri prefabbricati a uno o due piani in c.a. di sezione quadrata di cm 50x50 completi di mensole per l’appoggio delle travi;

– Travi prefabbricate ai piani ed in copertura in c.a. precompresso a “T” rovescia, appoggiate sulle mensole dei pilastri e vincolate agli stessi pilastri per mezzo di spinotti in acciaio;

– Vano ascensore e scale con setti in c.a. gettato in opera, strutturalmente giuntati dagli impalcati;

– Solaio del tipo predalles a pannelli in calcestruzzo di cemento e polistirolo dell’altezza di cm 4+20+4. I solai sono stati completati in opera con un getto di completamento continuo passante sulle travi tale da garantire la massima rigidezza della struttura;

– Solai di tipo prefabbricato formato da “tegoli in c.a. precompresso” per la copertura della palestra, privo di soletta di ripartizione;

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– Pannelli davanzale al piano Terra prefabbricati dello spessore di cm 24 in calcestruzzo alleggerito ed interposto isolante termico, poggianti sulla trave-cordolo porta-pannelli di fondazione;

– Pannelli davanzale veletta al Piano Primo prefabbricati dello spessore di cm 24 per le finestrature, appoggiati sulle travi prefabbricate di piano;

– Pannelli cornicione prefabbricati dello spessore di cm 24 poggianti sulle travi prefabbricate di copertura;

– Elementi copri pilastri e di tamponamento per pareti cieche prefabbricati formati da getto di calcestruzzo di cemento a vista dello spessore di cm 12;

– Pannelli di tamponatura prefabbricati ciechi del corpo palestra dello spessore di cm 24 formati da un getto di calcestruzzo alleggerito ed interposto strato coibente

Figura 1: - Pianta fondazioni

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2.1 Stato di conservazione ed elementi vulnerabili

Lo stato di conservazione generale delle strutture portanti può ritenersi buono in relazione all’epoca di realizzazione dell’edificio. Non sono presenti dissesti strutturali né in elevazione né ascrivibili a problemi fondali.

Dalle verifiche eseguite è risultato che gli elementi strutturali maggiormente vulnerabili risultano essere i pilastri, tanto in relazione alle dimensioni delle sezioni che in riferimento all'armatura delle sezioni stesse.

3. Normativa di riferimento all’epoca della progettazione dell’opera

L’edificio fu progettato agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso, nel seguito si riporta la normativa vigente all’epoca della progettazione del plesso scolastico:

- Legge 5 novembre 1971 n° 1086 “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”;

- Legge 2 febbraio 1974 n°64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”;

Si evidenzia che la classificazione sismica della regione Basilicata per gli effetti delle L.2/2/74 n.64 avviene con la pubblicazione del D.M. 07/03/1981, e quindi le opere, come si evince pure dall'esame dell'originaria documentazione progettuale, furono progettate per resistere alle azioni sismiche secondo i parametri delle Norme all'epoca vigenti.

4. Normativa di riferimento attuale

- D. M. II. 14/01/2008: nuove norme tecniche per le costruzioni;

- Circ. Min. II. e TT. 02/02/2009, n. 617, Applicazione delle norme tecniche per le costruzioni.

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5. Analisi dei carichi

I carichi agenti sulla struttura sono costituiti dai carichi verticali fissi e variabili. I carichi verticali fissi sono dovuti al peso proprio dei solai, degli elementi strutturali, delle tompagnature e delle opere di finitura. Per i carichi variabili (sovraccarichi accidentali) si assume un valore caratteristico di 300 daN/m2 per i solai di piano, di 400 daN/m2 per i pianerottoli e le rampe delle scale ed un sovraccarico da neve pari a 130 daN/m2.

Ai fini del calcolo dei carichi sulle travi si è considerato che i sovraccarichi accidentali siano uniformemente distribuiti sugli impalcati.

Si riporta l’analisi dei carichi sui solai di piano e di copertura nonché delle scale e delle tompagnature e tramezzature.

I carichi gravanti sulla struttura vengono determinati in conformità al D.M. 14/1/2008.

N.B. Il peso proprio degli elementi strutturali viene automaticamente portato in conto dal software di calcolo

1) Solai di copertura aule

carico permanente strutturale (Qps)

peso proprio lastre h=4+20+4 365 Kg/mq carico permanente non strutturale (Qpn)

massetto leggero 15cm 60 Kg/mq

doppia guaina 25 Kg/mq

carico neve 130 Kg/mq (neve<1000m;2=0)

Totale 580 Kg/mq

2) Solai di calpestio

carico permanente strutturale (Qps)

peso proprio lastre h=4+20+4 365 Kg/mq carico permanente non strutturale (Qpn)

massetto + pavimento 115 Kg/mq

tramezzi 80 Kg/mq

carico accidentale (Qacc) 300 Kg/mq (cat. C1;2=0.6) Totale 860 Kg/mq

3) Solai di copertura palestra

carico permanente strutturale (Qps)

peso proprio tegoli 265 Kg/mq

carico permanente non strutturale (Qpn)

massetto leggero 15cm 60 Kg/mq

doppia guaina 25 Kg/mq

carico neve 130 Kg/mq (neve<1000m;2=0)

Totale 480 Kg/mq

4) Scale in c.a.

(peso proprio soletta calcolato in automatico)

carico permanente strutturale (Qps)

gradini 180 Kg/mq

carico permanente non strutturale (Qpn)

rivestimento 100 Kg/m

carico accidentale (Qa) 400 Kg/mq (cat.D; 2=0,6)

Totale 680 Kg/mq

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Preliminarmente si è eseguita una analisi dell’edificio per soli carichi verticali, allo scopo di accertarne il funzionamento in condizioni di esercizio. La verifica ha dato esito positivo.

Figura 2: assonometria della struttura dell'edificio .

6. Caratteristiche dei materiali dello Stato di fatto

Le strutture portanti, a tutti i piani, sono realizzate con travi e pilastri in c.a. in buone condizioni. Le proprietà dei materiali considerate ai fini delle analisi strutturali sono state desunte dalle indagini eseguite a corredo della Verifica di Vulnerabilità Sismica dei Plessi Scolastici ai sensi delle OPCM 3274/2003 - 3362/2004 - 3505/2006 in atti al Comune di Tramutola, nonché dall'esame della relazione sui materiali allegata all'originario progetto di costruzione dell'opera.

Il livello di conoscenza raggiunto con le indagini strutturali è LC2 per cui il fattore di confidenza è pari a FC = 1.2.

In definitiva le caratteristiche meccaniche del materiale c.a. sono le seguenti:

Calcestruzzo

Livello di conoscenza: LC2 Fattore di confidenza: 1.20 Tipo di calcestruzzo: C35/45

Rck calcestruzzo (Rck calcestruzzo) <daN/cmq>: 450.00 Resistenza media (Fcm) <daN/cmq>: 453.50

Resistenza di calcolo a compressione del calcestruzzo (Fcd) <daN/cmq>: 321.23

Resistenza di calcolo a compressione del calcestruzzo per verifica a taglio (Fcd (Tag)) <daN/cmq>: 214.15 Resistenza media a trazione (Fctm) <daN/cmq>: 33.52

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Acciaio

Livello di conoscenza: LC2 Fattore di confidenza: 1.20 Tipo di acciaio: Fe B 44 k

Tensione media di snervamento (Fym) <daN/cmq>: 4300.00 Resistenza di calcolo dell'acciaio (Fyd) <daN/cmq>: 3583.33

Resistenza di calcolo dell'acciaio per verifica a taglio (Fyd (Tag)) <daN/cmq>: 3115.94

7. Geologia del sito dove ricade l'edificio

Per la caratterizzazione geologica e geotecnica del sito si è fatto riferimento ai dati ed alle notizie riportate nella relazione geologica redatta dalla dott. Pasquale Egidio Amodio allegata al presente progetto.

Per tutti i dettagli si rimanda alle relative relazioni specialistiche.

8. Modello strutturale

La resistenza alle azioni orizzontali dell’edificio in oggetto è fornita da un sistema formato da solai, travi e pilastri, con nodi di tipo a "cerniera" fra travi e pilastri. Il modello a cui si è fatto riferimento è quello a telaio tridimensionale. I calcoli e le verifiche della struttura sono stati effettuati mediante analisi spaziale.

Il modello di calcolo realizzato è costituito da elementi monodimensionali (frame) diversamente caratterizzati per simulare la presenza di travi e pilastri in c.a. e aste acciaio.

Gli elementi shell, ove presenti, sono stati suddivisi in mesh sufficientemente fitte per descrivere la variabilità dello stato tensionale.

L’intera struttura, comprensiva degli elementi di fondazione, è stata vincolata considerando un suolo elastico alla Winkler di opportuna rigidezza.

Per il calcolo delle azioni sismiche si è utilizzata l’ipotesi di impalcato rigido.

9. Origine informazioni sui codici di calcolo utilizzati per la progettazione

Per le analisi dinamiche modali a masse concentrate è stato utilizzato il seguente software regolarmente licenziato:

Titolo: ModeSt

Pre/processore: ModeSt ver.8.14, licenza n°6146, prodotto da Tecnisoft s.a.s. –Prato Solutore FEM: Xfinest ver.8.3, licenza n°5496, prodotto da CeAs – Milano

Un attento esame preliminare della documentazione a corredo del software ha consentito di valutarne l’affidabilità e soprattutto l’idoneità al caso specifico. La documentazione,

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fornita dal produttore e distributore del software, contiene un’esauriente descrizione delle basi teoriche e degli algoritmi impiegati, l’individuazione dei campi d’impiego, nonché casi prova interamente risolti e commentati, corredati dei file di input necessari a riprodurre l’elaborazione:

AFFIDABILITA’ DEI CONDICI UTILIZZATI

Come previsto al punto 10.2 delle norme tecniche di cui al D.M. 14.01.2008 l’affidabilità del codice utilizzato è stata verificata sia effettuando il raffronto tra casi prova di cui si conoscono i risultati esatti sia esaminando le indicazioni, la documentazione ed i test forniti dal produttore stesso.

Il software è inoltre dotato di filtri e controlli di autodiagnostica che agiscono a vari livelli sia della definizione del modello che del calcolo vero e proprio.

In particolare il software è dotato dei seguenti filtri e controlli:

• Filtri per la congruenza geometrica del modello di calcolo generato

• Controlli a priori sulla presenza di elementi non connessi, interferenze, mesh non congruenti o non adeguate.

• Filtri sulla precisione numerica ottenuta, controlli su eventuali mal condizionamenti delle matrici, verifica dell’indice di condizionamento.

• Controlli sulla verifiche sezionali e sui limiti dimensionali per i vari elementi strutturali in funzione della normativa utilizzata.

• Controlli e verifiche sugli esecutivi prodotti.

10. Metodo di calcolo

I metodi di calcolo adottati sono i seguenti:

1) Per i carichi statici: METODO DELLE DEFORMAZIONI;

2) Per i carichi sismici: metodo dell’ANALISI MODALE.

Per lo svolgimento del calcolo si è accettata l'ipotesi che, in corrispondenza dei piani sismici, i solai siano infinitamente rigidi nel loro piano e che le masse ai fini del calcolo delle forze di piano siano concentrate alle loro quote.

11. Azione sismica

Ai fini delle N.T.C. 2008 l'azione sismica è caratterizzata da 3 componenti traslazionali, due orizzontali contrassegnate da X ed Y ed una verticale contrassegnata da Z, da considerare tra di loro indipendenti. Nelle analisi eseguite si è trascurata la componente verticale lungo Z.

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Le componenti possono essere descritte, in funzione del tipo di analisi adottata, mediante una delle seguenti rappresentazioni:

- accelerazione massima attesa in superficie;

- accelerazione massima e relativo spettro di risposta attesi in superficie;

- accelerogramma.

L’azione in superficie è stata assunta come agente sul piano XY.

Le due componenti ortogonali indipendenti che descrivono il moto orizzontale sono caratterizzate dallo stesso spettro di risposta. L’accelerazione massima e lo spettro di risposta della componente verticale non è stato considerato.

In allegato alle N.T.C. 2008, per tutti i siti considerati, sono forniti i valori dei precedenti parametri di pericolosità sismica necessari per la determinazione delle azioni sismiche.

11.1 Livello di protezione sismica

In accordo con NTC2008 §2.4, si assume una vita nominale dell’opera (VN) pari a 50 anni e, data l’importanza sociale dell’opera, una classe d’uso non inferiore alla III (CU =1.5).

Il periodo di riferimento dell’opera risulta quindi pari a : VN·CU = 75 anni.

Allo scopo di limitare i danneggiamenti strutturali per le costruzioni ricadenti in classe d’uso III, si deve verificare che gli spostamenti strutturali o le accelerazioni (a seconda che gli impianti siano più vulnerabili per effetto dei primi o delle seconde) prodotti dalle azioni relative allo SLO non siano tali da produrre interruzioni d’uso degli impianti stessi.

Nel caso delle costruzioni civili e industriali questa condizione si può ritenere soddisfatta quando gli spostamenti interpiano ottenuti dall’analisi in presenza dell’azione sismica di progetto relativa allo SLO (v. § 3.2.1 e § 3.2.3.2) siano inferiori ai 2/3 dei limiti indicati al p.to 7.3.7.2 del DM 14/01/2008 (verifiche di spostamento relativo per SLD).

Allo scopo quindi di verificare che le strutture garantiscano l’operatività in caso di evento sismico si considerano i seguenti Stati limite di Esercizio:

 SLD: Stato limite di Danno;

 SLO: Stato limite di Operatività.

Per quanto riguarda gli Stati Limite Ultimi si considera lo Stato Limite di Salvaguardia della Vita SLV.

Si riportano i parametri di calcolo dell’accelerazione sismica di base del sito e di definizione dello spettro elastico.

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11.2 Accelerazioni sismiche di riferimento – Spettro di risposta

L’edificio è situato nel comune di Tramutola, con coordinate geografiche: Lat. 40,31660° - Long 15,78960 °, che è individuato come zona sismica di I categoria (DGR 2000 del 04/11/2003).

La vulnerabilità sismica dell’edificio viene riferita a tre stati limite:

1- Stato Limite di Operatività 2- Stato Limite di Danno;

3- Stato Limite di Salvaguardia della Vita.

I valori di accelerazione sono stati desunti dai dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, presenti sul sito http://esse1.mi.ingv.it/.

Per il calcolo dei valori assunti dall’accelerazione al suolo in corrispondenza del sito dove è ubicato l’immobile scolastico, si è proceduto ad una media ponderata sulle rispettive distanze dai vertici della griglia di riferimento.

Pericolosità sismica di base:

TCC TR Ag

<g>

FO FV TC* SS CC S TC TB TD

SLO 45 0.0730 2.4 0.87 0.29 1.5 1.58 1.5 0.46 0.15 1.89 SLD 75 0.0986 2.34 0.99 0.3 1.5 1.56 1.5 0.47 0.16 1.99 SLV 712 0.3090 2.32 1.74 0.38 1.27 1.45 1.27 0.55 0.18 2.84

Si rimanda ai tabulati di calcolo e alla relazione di sintesi dei risultati per ulteriori dettagli.

12. Stato di fatto

12.1 Analisi sismica della struttura

Allo scopo di stimare la resistenza della struttura alle azioni orizzontali di tipo sismico è stata eseguita un'analisi sismica dinamica modale con fattore q. La verifica è condotta controllando che la sollecitazione indotta dalle azioni sismiche sia inferiore o uguale alla corrispondente resitenza (par.C8.7.2.4). Per procedere alla valutazione della sicurezza è stata eseguita la verifica della struttura nel suo insieme sia nella configurazione attuale che nella configurazione post-intervento.

12.2 Valutazione della sicurezza - Stato di Fatto

La “CAPACITA’ SISMICA” della struttura (massimo valore dell’azione sismica per il quale risultano soddisfatti i requisiti prestazionali richiesti dalla Norma) è stata stimata per mezzo del valore del tempo di ritorno Tr e viene espressa per mezzo dei seguenti indicatori

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TCC PGAD

<g>

PGAC

<g>

 (Ag) TR,D PVRD TR,C PVRC  (TR)

SLO 0.110 >0.110 >1 45 81 >45 <81 >1 SLD 0.148 0.088 0.593 75 63 31 91 0.696<1

SLV 0.393 0.146 0.371 712 10 73 64 0.393<1

Calcolo indice di sicurezza - stato di fatto

- Accelerazione al suolo (domanda) PGAD: 0.3925 <g>

- Accelerazione al suolo (capacità) PGAC: 0.1457 <g>

- Indice di sicurezza : 37.12%

- Classe di rischio IS-V: D

Classe di rischio: D

Mi nore r i sch i o s i smi co

Maggiore r i schio s i smico

D

A+

A B C D E F G

13. Progetto

Dall’analisi strutturale dello stato di fatto emerge che le strutture dell’edificio non sono sismicamente idonee a sostenere le azioni sismiche di normativa.

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Gli interventi alla base del progetto sono finalizzati pertanto ad innalzare il livello di sicurezza sismica delle strutture dell’edificio fino al raggiungimento dei livelli di sicurezza previsti dalle vigenti Norme, nell'ambito quindi di un progetto di adeguamento sismico.

Figura 3: assonometria del modello strutturale di progetto

13.1 Individuazione delle carenze strutturali e interventi di progetto

Le analisi condotte hanno permesso di individuare le principali carenze strutturali e gli elementi più deboli o più sollecitati che determinano la resistenza sismica dell’intera struttura.

Dall’esame degli indici di sfruttamento delle aste (vedi elab. Sintesi risultati di calcolo) si evince che gli elementi più deboli che determinano la crisi sono i pilastri.

Al fine di risolvere tale criticità si è optato per un intervento di adeguamento mediante la realizzazione di n.8 strutture di controventamento in acciaio poste lungo il perimetro del fabbricato, nelle due direzioni longitudinali e trasversali. Queste strutture partecipano in maniera significativa alla resistenza sismica del fabbricato, determinando una diminuzione delle sollecitazioni agenti sui pilastri esistenti e, contemporaneamente, una sensibile riduzione degli spostamenti relativi consentendo di raggiungere il livello di sicurezza sismica richiesto dalle norme.

In particolare si è previsto di realizzare n.8 sistemi di controvento costituiti ciascuno da n.2 diagonali in acciaio (profili HEA da 200/240 mm) che si estendono tra due pilastri consecutivi, per l’intera altezza del fabbricato (si rimanda agli elaborati grafici). Il collegamento tra le strutture esistenti ed il sistema di controventi è affidato ad apposite piastre in acciaio. I controventi sono vincolati alle strutture di fondazione esistenti previo adeguamento delle stesse mediante la realizzazione di pali di fondazione (diam. 500 mm) e

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Sono inoltre previsti i seguenti interventi strutturali:

– rinforzo locale a taglio e flessione di n.4 pilastri mediante applicazione di sistema composito CFRP;

– irrigidimento e collegamento estradosso dei tegoli di copertura della palestra, attualmente privi di soletta di ripartizione mediante applicazione di sistema composito CFRP.

13.2 Verifica sismica dopo gli interventi – sintesi dei risultati

Per procedere alla valutazione della sicurezza è stata eseguita la verifica della struttura nel suo insieme sia nella configurazione attuale che post-intervento.

La “CAPACITA’ SISMICA” della struttura post-intervento (massimo valore dell’azione sismica per il quale risultano soddisfatti i requisiti prestazionali richiesti dalla Norma) è stata stimata per mezzo del valore del tempo di ritorno Tr e viene espressa per mezzo dei seguenti indicatori di rischio:

TCC PGAD

<g>

PGAC

<g>

 (Ag) TR,D PVRD TR,C PVRC  (TR) SLO 0.110 >0.110 >1 45 81 >45 <81 >1 SLD 0.148 0.239 1.619 75 63 187 33 1.454>1

SLV 0.393 0.393 1.000 712 10 712 10 1.000

0 . 01% 0 . 10% 1 . 00% 10 . 00%

10 % 20 % 30 % 40 % 50 % 60 % 70 % 80 % 90 %

100 % SLR

SLC SLV SLD SLO SL I D

= 1 / TR

CR

0 . 01% 0 . 10% 1 . 00% 10 . 00%

10 % 20 % 30 % 40 % 50 % 60 % 70 % 80 % 90 % 100 %

S t a t o ed i f i c i o L i m i t e d i adeguamen t o

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Minore r i schio s i smico

Maggiore r i schio s i smico

A

A+

A B C D E F G Calcolo indice di sicurezza

- Accelerazione al suolo (domanda) PGAD: 0.3925 <g>

- Accelerazione al suolo (capacità) PGAC: 0.3925 <g>

- Indice di sicurezza : 100.00%

- Classe di rischio IS-V: A+

Classe di rischio: A

Si rileva quindi che con l'intervento progettato si raggiunge il livello di sicurezza richiesto dalle vigenti Norme.

14. Conclusioni

La presente relazione ha riguardato il progetto di adeguamento sismico di un edificio scolastico ubicato nel comune di Tramutola (Pz) in via Ferroni.

Allo scopo di definire le carenze di tipo strutturale è stata innanzitutto eseguita la verifica sismica della struttura allo stato di fatto. Individuate così le principali carenze strutturali si sono definiti i possibili interventi di adeguamento sismico.

Allo scopo di innalzare il livello di sicurezza dell'edificio scolastico sono stati previsti i seguenti interventi:

1) Inserimento di nuovi elementi di controvento in acciaio.

2) Incremento della resistenza di alcuni pilastri.

3) Consolidamento delle fondazioni in c.a.

4) Irrigidimento e collegamento dell'estradosso dei tegoli di copertura della palestra, priva attualmente di soletta di ripartizione.

La verifica sismica della struttura rinforzata è stata eseguita con le stesse ipotesi e modalità di analisi già descritte. Le analisi hanno evidenziato, dopo gli interventi definiti, un incremento della protezione sismica della struttura che garantisce il raggiungimento dei livelli di sicurezza richiesti dalle vigenti norme.

Tramutola, Novembre 2017

Il tecnico incaricato

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