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COMUNICATO STAMPA

La richiesta è arrivata durante un meeting virtuale

AL VIA IN REGIONE BASILICATA IL TAVOLO ONCOLOGICO PERMANENTE

“OBIETTIVO ATTIVARE LA RETE REGIONALE E FRENARE LE MIGRAZIONI SANITARIE”

L’Assessorato alla Sanità, gli oncologi medici dell’AIOM e Senior Italia FederAnziani si impegnano a lavorare insieme per migliorare il livello d’assistenza dei malati

Potenza, 26 marzo 2021 – In Regione Basilicata verrà avviato un nuovo Tavolo Oncologico Permanente composto dai rappresentanti dei clinici, degli anziani e delle istituzioni regionali.

L’obiettivo è lavorare insieme per creare una Rete Oncologica Regionale così come recentemente deliberato dalle istituzioni lucane. La decisione è stata presa ieri un durante un incontro on line organizzato dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Senior Italia FederAnziani e le Istituzioni locali. La proposta è arrivata durante la settimana tappa del tour che porterà AIOM e FederAnziani a incontrare tutti gli assessori regionali alla sanità del nostro Paese. “Attraverso un confronto aperto e costruttivo con gli specialisti vogliamo finalmente arrivare alla creazione di una struttura sanitaria di cui si parla da almeno due decenni - afferma il dott. Ernesto Esposito, Direttore del Dipartimento delle politiche della persona della regione Basilicata -. La nostra priorità deve essere riuscire a fermare la migrazione sanitaria passiva che spinge ancora troppi lucani a recarsi in altre zone della Penisola per ricevere cure anti-tumorali. La Rete Oncologica può rappresentare un argine a questa tendenza così come è già avvenuto in altre Regioni del Mezzogiorno”. “La nostra è una delle zone d’Italia più scarsamente popolate ed è composta quasi esclusivamente di piccoli centri - aggiunge Domenico Bilancia, Coordinatore Regionale AIOM Basilicata -. Una Rete efficiente e ben organizzata può rappresentare una garanza di uniformità dei servizi offerti nei vari territori.

Considerando la morfologia della Regione l’assistenza domiciliare è ancora più fondamentale.

Dobbiamo poi riavviare la prevenzione oncologica e i programmi di screening che hanno subito brusche interruzioni a causa della pandemia. Siamo molto indietro nel recupero degli esami per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto mentre risultati migliori li abbiamo registrati nel carcinoma mammario. Per poter rispondere con mezzi adeguati a tutte queste sfide si rende assolutamente necessario attivare la Rete Oncologica in Lucania”. “Come AIOM stiamo conducendo in tutta Italia un tour per sollecitare la creazione o l’implementazione delle Reti Regionali - sottolinea Giordano Beretta, Presidente Nazionale AIOM -. Ogni giorno nel nostro Paese muoiono circa 500 persone a causa del cancro ed è, al momento, lo stesso numero di decessi determinati dal Covid-19.

L’emergenza pandemia prima o poi terminerà mentre quella legata ai tumori proseguirà. Vogliamo quindi sensibilizzare le istituzioni locali a riorganizzare l’assistenza ai pazienti oncologici. Le Reti consentono degli indubbi vantaggi soprattutto nella gestione delle risorse disponibili, nel migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio e nel favorire l’appropriatezza diagnostico-terapeutica”. “E’

giunto il momento di rimettere al centro dei sistemi sanitari regionali il paziente - conclude Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani -. Le Reti Oncologiche Regionali consentono ad ogni singolo malato di ricevere le cure migliori nelle strutture sanitarie più vicini a casa. Fondamentale in questo senso è anche l’utilizzo delle nuove tecnologie e della telemedicina che stanno dimostrando tutta la loro importanza fin dall’inizio della pandemia”.

Ufficio stampa Intermedia

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[email protected] 3487637832

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