28 ■ M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 3 - aprile 2019
A ggiornAmenti
I
l funzionamento ottimale del si- stema nervoso richiede una dieta sana ed equilibrata in gra- do di fornire un costante apporto di macronutrienti e micronutrienti, per cui la possibile prevenzione di molte malattie neurologiche si ba- sa innanzitutto su una corretta ali- mentazione. È noto infatti che obe- sità e abitudini alimentari non ade- guate hanno implicazioni negative sulla salute generale, sullo sviluppo cognitivo e sulla neurodegenerazio- ne. Se si considera che, global- mente, il 38% degli adulti e il 18%tra bambini e adolescenti sono so- vrappeso o obesi, si può ragione- volmente pensare che un corretto approccio nella prevenzione delle patologie neurologiche debba es- sere rivolto all’abbattimento di que- sti fattori di rischio.
In occasione della presentazione milanese della “Settimana mon- diale del cervello 2019” il prof.
Mario Zappia, Segretario SIN, Pro- fessore Ordinario di Neurologia presso l’Università di Catania e Di- rettore della Clinica Neurologica dell’A.O.U “Policlinico Vittorio Ema- nuele” di Catania ha fornito ad M.D.
una ampia panoramica sul tema.
“Le strategie di prevenzione su ba- se alimentare sono molteplici. La prevenzione di malattie carenziali basata su un equilibrato apporto vi- taminico, soprattutto del comples-
so B, è quanto mai attuale, consi- derando che tali malattie sono oggi in crescita nella nostra parte di mondo sviluppato e ricco, basti so- lo pensare alle neuropatie e alle mielopatie secondarie a deficit di vitamina B12 procurato da diete molto in voga e strettamente prive di alimenti di derivazione animale (in Italia abbiamo circa 500.000 ve- gani e si ritiene che almeno il 50%
di loro abbia un deficit di vitamina B12). A tal proposito, occorre sotto- lineare che l’integrazione nella die- ta di vitamine non derivate da ali- menti di origine animale non avreb- be efficacia nel prevenire le compli- canze neurologiche, evidenziando quindi l’importante ruolo svolto da una dieta completa ed equilibrata nel prevenire tali condizioni.
þ Dieta mediterranea
Per altre malattie neurologiche ci sono evidenze consolidate, deri- vanti soprattutto da studi neuroepi- demiologici, che riportano il ruolo protettivo svolto da micronutrienti (folati, vitamine del complesso B, vitamina D, vitamina E), macronu- trienti (acidi grassi polinsaturi) e an- tiossidanti (polifenoli) nello sviluppo di patologie di tipo neurodegenerati- vo, cerebrovascolare e infiammato- rio. Tuttavia, una volta che tali malat- tie si manifestano, la supplementa-
zione di questi nutrienti con la dieta non è in grado di sortire alcun effet- to sul decorso clinico, per cui si ritie- ne che tali fattori debbano agire in modo sinergico e continuativo nel tempo, piuttosto che i singoli nu- trienti somministrati isolatamente, nella prevenzione di tali patologie.
Grazie alla sua composizione è in- dubbio il ruolo della dieta mediter- ranea, a basso contenuto di sodio e di grassi saturi di derivazione ani- male, nella prevenzione dell’ictus.
È stato recentemente riportato che, su oltre 100.000 donne ameri- cane, chi aveva un’alta aderenza al- la dieta mediterranea riduceva del 18% il rischio di ictus ischemico.
Tuttavia meno comprensibile è il ruolo svolto dalla dieta mediterra- nea nella prevenzione di malattie neurodegenerative come l’Alzhei- mer e il Parkinson. Si ritiene che gli effetti della dieta mediterranea sul- la neurodegenerazione siano dovu- ti non solo a un’azione antiossidan- te con rimozione di radicali liberi, ma anche a riduzione della neuroin- fiammazione. Un’esagerata rispo- sta neuroinfiammatoria potrebbe dipendere da sovralimentazione in età infantile, causa di precoce obe- sità, che “sensibilizzerebbe” il cer- vello a rispondere in modo abnor- me a stimoli immunogenici di lieve entità, causando disfunzione di cir- cuiti neurali cognitivi e motori.
n n
eurologiAAlimentazione e prevenzione delle malattie neurologiche
w
Attraverso ilw w
presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Mario Zappia