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Mobilità elettrica

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Academic year: 2022

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Testo completo

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Mobilità elettrica

La visione del Comune di Perugia nella pianificazione dei trasporti

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I contenuti della presentazione

I macrodati dell’elettromobilità

I vantaggi offerti dalla mobilità elettrica per l’Ente pianificatore

Le opportunità pianificatorie Possibili sinergie tra trasporti e attività

economiche

La protezione delle aree sensibili Conclusioni

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I macrodati dell’elettromobilità

Secondo i numeri del World Energy Outlook 2016, dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, al 2040 ci saranno 150 milioni di vetture a batteria su strada

Nel 2016 sono state vendute nel mondo circa 800.000 auto

elettriche (+40% rispetto al 2015) con una prevalenza sempre più significativa dei veicoli “full electric” (BEV), il 63% del totale contro il 60% dell’anno precedente

In Italia, invece, ne sono state vendute appena 2.560 per un valore di 75 milioni di euro, cioè lo 0,1% dell’intero mercato dell’auto, senza nessuna crescita (e dunque in controtendenza) rispetto al 2015.

Sono 1,45 milioni i punti di ricarica censiti nel mondo a fine 2016, in forte crescita (+81%) rispetto agli oltre 800.000 punti del 2015 e 73 volte di più rispetto ai soli 20.000 del 2010

le colonnine pubbliche rappresentano oggi circa il 13% del totale (190.000 unità), +72% rispetto alle 110.000 del 2015; quelle private hanno invece indubbiamente trainato il settore, con una crescita di oltre 600.000 punti di ricarica nel corso del 2016

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I vantaggi offerti dalla mobilità elettrica per

l’Ente pianificatore

Per l’Europa, l’obiettivo dei 95 g/km di CO2 richiederebbe l’introduzione di almeno un 8% di veicoli con emissioni zero al tubo di scappamento, perché le emissioni medie raggiungibili attraverso i miglioramenti

tecnologici delle auto endotermiche non consentirebbero di scendere sotto i 103g/km (Elaborazione Cives da dati Element Energy 2011)

Considerando l’attuale mix di generazione elettrica italiano, le autovetture elettriche presentano emissioni di anidride carbonica del 50% inferiori a quelle delle più performanti vetture con motori a combustione interna

Emissioni pari a zero quanto a ossidi di azoto, particolato, idrocarburi incombusti e composti organici volatili

Rendimento dei motori elettrici enormemente superiore a quello dei motori endotermici (ma che deve essere corretto in base al mix energetico da applicare)

In termini di consumi le vetture elettriche tipicamente consumano da 0,15 a 0,25 kWh/km. Una vettura con motore a combustione interna consuma invece più di 0,5 kWh/km

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Le opportunità pianificatorie

• La motorizzazione elettrica di massa deve basarsi su sistemi di ricarica casalinghi, quindi il ruolo delle colonnine pubbliche è di traino del periodo transitorio e paracadute per le emergenze

• La mobilità senza emissioni locali è perfetta per le aree urbane fortemente antropizzate

• Il massimo vantaggio ambientale si ha quando è elettrico un veicolo del Trasporto Pubblico

• Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è

orientato verso la mobilità elettrica

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Possibili sinergie tra trasporti e attività economiche

Il PUMS prevede specifiche estensioni delle licenze del TPL non di linea a favore dei veicoli elettrici

Sono immaginabili quindi servizi di trasporto squisitamente urbani e suburbani, totalmente elettrici, che possono

offrire servizi a completamento dell’offerta ricettiva della città e dell’immediata periferia

Già allo stato attuale esistono percorsi regionali, sia

enogastronomici che di attività produttive agricole, olearie e vitivinicole percorribili in modalità elettrica

Il bike sharing elettrico è già elemento centrale dell’offerta pubblica di mobilità dolce. E’ già prevista l’estensione del servizio nel centro storico.

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La protezione delle aree sensibili

Il PUMS affronta per la prima volta il tema della logistica urbana

Sono allo studio soluzioni di centri di

consolidamento (transit point) che trovano nei mezzi commerciali leggeri elettrici il perfetto complemento per la consegna dell’ultimo miglio

Sono immaginabili facilitazioni negli orari di

consegna per i veicoli totalmente elettrici al servizio del Centro Storico

Linee secondarie e di terza rete al servizio del Centro Storico in modalità elettrica: le linee U, Z2 e Z3.

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Conclusioni

Le città come traino della mobilità elettrica nel periodo transitorio

La gara del Trasporto Pubblico Locale come strumento per il salto di qualità verso il TPL ad emissioni locali zero.

Ricarica veloce per veicoli privati e pubblici

Standardizzazione degli attacchi e pubblicità degli stalli disponibili

La grande sfida dell’adeguamento delle reti elettriche: le smart grid

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