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Crisi: Unioncamere Emilia Romagna, ripresa prevista solo per il 2014 con +1,6%

Bologna, 16 apr. - (Adnkronos) - Nel 2013 l'Emilia Romagna sara' ancora in recessione con una riduzione del Pil dello 0,5%, mentre la disoccupazione salira' al 7,6%. E' lo scenario di previsione macro-economica realizzato da Unioncamere Emilia Romagna, in collaborazione con Prometeia. Ancora tanta incertezza dunque, con effetti negativi forti su consumi, investimenti e lavoro. Secondo Unioncarmere, insomma, "la crescita dovrebbe riprendere solo nel 2014, quando si registrera' un incremento dell'1,6%". Ma per ora nulla di buono: il Pil ritornera' quest'anno quasi ai livelli minimi toccati al culmine della crisi nel 2009. La previsione si fonda su un quadro di ipotesi di graduale risoluzione della crisi politica italiana e di quella del debito europeo. Su queste basi di proiezione, per l'anno in corso i consumi conterranno la flessione allo 0,8%, mentre gli investimenti si ridurranno del 2,4% in linea con la tendenza nazionale. Quanto ai settori, nel 2013 ci si attende l'avvio di una ripresa industriale, ma nel complesso l'anno si chiudera' con una flessione del valore aggiunto contenuta, -0,8%. Anche il comparto delle costruzioni si ridurra' nuovamente ma solo del 2,2%. Segno meno, infine, per i servizi previsti in contrazione dello 0,2%. In questo quadro, secondo Unioncamere, il tasso di occupazione scendera' al 47,3%, mentre quello di disoccupazione, che era pari al 2,8% nel 2007, quest'anno dovrebbe giungere a toccare il 7,6%. Tuttavia, avverte Unioncamere, le previsioni potrebbero cambiare poiche' "l'evoluzione politica e delle crisi connesse del sistema bancario e del debito sovrano dei Paesi periferici dell'area dell'Euro, le espongono a forti rischi di revisione al ribasso".

(16 aprile 2013 ore 18.16)

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