STRUTTURA DI FORMAZIONE DECENTRATA DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Gian Andrea Chiesi, Roberto Giovanni Conti, Antonio Corbo, Giovanni Giacalone, Valeria
Piccone, Gianluigi Pratola
Segreteria Organizzativa:
presso la Corte di Cassazione Ufficio del Massimario
tel. 06.68832125/2337 - fax 06.6883411
Struttura di formazione decentrata della Corte di Cassazione
Diritto delle assicurazioni:
tra “vecchie” certezze e
“nuovi” orizzonti interpretativi
Corte Suprema di Cassazione Roma, 17 febbraio 2022, ore 14.30
Aula Virtuale Teams
Programma
Introduzione
DOMENICOCARCANO
PRESIDENTE AGGIUNTO DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Relazioni
PAOLASPAGNOLO
PROFESSORESSA DI DIRITTO PROCESSUALE PENALE
IL CONTROLLO DI LEGITTIMITÀ’ SUI PROVVEDIMENTI CAUTELARI PERSONALI IN TEMA DI GRAVI INDIZI
VITTORIOPAZIENZA
CONSIGLIERE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
GLI APPRODI DOTTRINALI E GIURISPRUDENZIALI IN TEMA DI CONCRETEZZA E ATTUALITA’ DELLE ESIGENZE
ANTONELLAMARANDOLA
PROFESSORESSA DI DIRITTO PROCESSUALE PENALE
LE PRESUNZIONI: LO STATO DELL’ATTUALE DELLA
DISCIPLINA
PIEROGAETA
SOSTITUTO PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE
LE PROBLEMATICHE GIURISPRUDENZIALI IN TEMA
DI DURATA DELLA MISURA
Dibattito
Coordinamento:
ALESSANDRABASSI
CONSIGLIERE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Conclusioni:
ANTONIOCORBO
CONSIGLIERE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Report a cura di:
MARIACRISTINAAMOROSO
MAGISTRATO ADDETTO ALL’UFFICIO DEL MASSIMARIO DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Programma
Introduzione
DOMENICOCARCANO
PRESIDENTE AGGIUNTO DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Relazioni
PAOLASPAGNOLO
PROFESSORESSA DI DIRITTO PROCESSUALE PENALE
IL CONTROLLO DI LEGITTIMITÀ’ SUI PROVVEDIMENTI CAUTELARI PERSONALI IN TEMA DI GRAVI INDIZI
VITTORIOPAZIENZA
CONSIGLIERE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
GLI APPRODI DOTTRINALI E GIURISPRUDENZIALI IN TEMA DI CONCRETEZZA E ATTUALITA’ DELLE ESIGENZE
ANTONELLAMARANDOLA
PROFESSORESSA DI DIRITTO PROCESSUALE PENALE
LE PRESUNZIONI: LO STATO DELL’ATTUALE DELLA
DISCIPLINA
PIEROGAETA
SOSTITUTO PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE
LE PROBLEMATICHE GIURISPRUDENZIALI IN TEMA
DI DURATA DELLA MISURA
Dibattito
Coordinamento:
ALESSANDRABASSI
CONSIGLIERE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Conclusioni:
ANTONIOCORBO
CONSIGLIERE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Report a cura di:
MARIACRISTINAAMOROSO
MAGISTRATO ADDETTO ALL’UFFICIO DEL MASSIMARIO DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Indirizzi di saluto
PIETRO CURZIO
PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
GIOVANNI SALVI
PROCURATORE GENERALE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
GABRIELE POSITANO
COMPONENTE DEL COMITATO DIRETTIVO DELLA S.S.M. ROBERTO GIOVANNI CONTI,GIAN ANDREA CHIESI
MAGISTRATI REFERENTI PER LA FORMAZIONE DECENTRATA
Introduce e modera
ANGELO SPIRITO
PRESIDENTE TITOLARE DELLA TERZA SEZIONE CIVILE
DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Intervengono
DIALOGO A DUE VOCI:LA NATURA DELL’ASSICURAZIONE PRIVATA CONTRO GLI INFORTUNI (MORTALI E NON): ASSICURAZIONE VITA,
DANNI O TERTIUM GENUS? ALBINA CANDIAN
PROF. ORDINARIO DI DIRITTO PRIVATO COMPARATO PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
E
LUIGI LA BATTAGLIA
MAGISTRATO ADDETTO ALL’UFFICIO DEL MASSIMARIO E DEL RUOLO DELLA CORTE DI CASSAZIONE
DIALOGO A DUE VOCI:PRESUPPOSTI E LIMITI DI OPERATIVITÀ DELL’ASSICURAZIONE PER LA R.C.A. ALL’INDOMANI DI
CASS.,SEZ.UN., N.21983 DEL 2021
VITTORIA AMIRANTE
MAGISTRATO ADDETTO ALL’UFFICIO DEL MASSIMARIO E DEL RUOLO DELLA CORTE DI CASSAZIONE
E
PIER PAOLO LANNI GIUDICE DEL TRIBUNALE DI VERONA
DIALOGO A DUE VOCI:L’ASSICURAZIONE PER LA R.C.A. TRA DIRITTO INTERNO E DIRITTO UNIONALE
AURELIO ANSELMO
DOCENTE DI DIRITTO PUBBLICO COMPARATO PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
E
MARCO BONA
AVVOCATO DEL FORO DI TORINO
Dibattito Relazione di sintesi
ROBERTO PARDOLESI
PROF. EMERITO DI DIRITTO PRIVATO COMPARATO PRESSO L’UNIVERSITÀ LUISS “GUIDO CARLI”
Oggetto: Il diritto delle assicurazioni private da sempre rappresenta un interessante ed importante banco di prova per l’elaborazione dottrinaria e giurisprudenziale: se, da un lato, infatti, le esigenze pratiche degli operatori del settore spesso implicano il ricorso a modelli negoziali tratti da esperienze straniere (si pensi al passaggio epocale dalla classica assicurazione basata sul loss occurence a quella fondata su clausola claims made), con la conseguente esigenza di loro “adattamento” al diritto interno (cfr., per tornare all’esempio proposto, Cass., S.U., 24.9.2018, n. 22437), dall’altro non minore influenza esercita, su quest’ultimo, il diritto U.E., con i propri princìpi e regole, talora “salvando” istituti (cfr., ad esempio, C.G.C.E., Grande Sez., sent. 28.4.2009, n. 518, a proposito dell'obbligo ex art. 132 cod. ass. - già art. 11, comma 1, della l. n. 990 del 1969 – gravante sull'assicuratore per la R.C.A. di accettare le proposte contrattuali che gli vengano rivolte), talaltra imponendo la rielaborazione degli orientamenti – ormai granitici – formatisi a proposito di altri (facendo applicazione, ad esempio, del noto principio “vulneratus ante omnia reficiendus” per garantire il risarcimento del terzo che sia trasportato a bordo di veicolo condotto da parte di soggetti non autorizzati o non titolari di patente di guida.
Cfr. Cass., Sez. 6-3, 3.7.2020, n. 13738).
Di non minore importanza, poi, sono i dubbi interpretativi connessi alla persistente difficoltà di definizione delle categorie in relazione ad alcuni
“prodotti”; così, ad esempio, trova ancora fertile terreno la discussione a proposito della natura delle polizze linked (genus cui sono ricondotte le due species delle polizze unit linked e index linked): se vadano ricondotte, cioè, ai contratti assicurativi in senso stretto ovvero se non rappresentino, piuttosto, un vero e proprio strumento di investimento finanziario.
Muovendo in primis da quest’ultima esigenza, si rende allora necessario provare a definire i contorni dell’assicurazione privata contro gli infortuni (mortali e non), la cui - ancora oggi - controversa natura oscilla tra chi riconduce tale contratto all’assicurazione contro i danni e chi a quella sulla vita, senza dimenticare l’esistenza di una differente opzione ricostruttiva, che individua in essa un vero e proprio tertium genus. Si tratta di questione che da tempo attarda gli esperti e gli studiosi della materia e che affonda le proprie origini nella considerazione per cui, nella pratica, siffatto schema assicurativo copre tanto il rischio di invalidità (permanente o temporanea), quanto quello mortale, con
conseguente possibilità di suo adattamento ad entrambe le definizioni contenute all’art. 1882 c.c.
Concentrando, poi, l’attenzione specificamente sul settore della R.C.A. e sulle conseguenze derivanti dall’applicazione dei principi affermati da Cass., S.U., 30.7.2021, n. 21983 (la quale, come noto, ha da ultimo chiarito che “ai fini dell'operatività della garanzia per R.C.A., l'art. 122 del codice delle assicurazioni private va interpretato conformemente al diritto dell'Unione europea e alla giurisprudenza eurounitaria (Corte Giustizia del 4 settembre 2014 in causa C-162/2013;
Corte Giustizia, Grande Sezione, del 28 novembre 2017 in causa C-514/2016; Corte Giustizia del 20 dicembre 2017 in causa C-334/2016; Corte Giustizia, Grande Sezione, del 4 settembre 2018 in causa C-80/2017; Corte Giustizia del 20 giugno 2019 in causa C-100/2018) nel senso che per circolazione su aree equiparate alle strade va intesa quella effettuata su ogni spazio ove il veicolo possa essere utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale”), di sicuro impatto - non solo teorico - appaiono le problematiche connesse (a) alla persistente validità o meno del principio per cui l’assicuratore è chiamato ad indennizzare anche i sinistri dolosi (esempio assunto dalla Corte, nell’occasione, quale paradigmatico di un uso del veicolo “non conforme alla sua destinazione”) e (b) all’identificazione del soggetto tenuto a risarcire i sinistri avvenuti su aree private e causati da veicoli assicurati da polizza che non preveda la copertura per tali danni.
Più in generale, poi, il massiccio influsso - al di là delle petizioni di principio (cfr., in specie, l’art. 27 del Reg.
(CE) n. 846/2007, cd. “Roma II”) - del diritto U.E. in tema di responsabilità (giacché gli Stati membri non possono, con la propria legislazione, produrre "l’effetto di escludere d’ufficio o di limitare in modo sproporzionato il diritto della vittima ad un risarcimento da parte dell’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli”. Cfr.
da ultimo C.G.U.E., sentenza 23.1.2014, Petillo, in causa C-371/12, § 41. Nello stesso senso C.G.U.E. sentenza 17.3.2011, Carvalho Ferreira Santos, in causa C-484/09) rende necessario, oltre ad una ricognizione dei principi generali che presidiano la regolamentazione delle interferenze del primo sulla seconda, uno screening delle fattispecie concrete maggiormente ricorrenti, avuto specifico riguardo alle ipotesi di operatività dell’art. 1227 c.c., onde verificare se, ed in che misura, la vittima di un sinistro stradale (in particolare la persona trasportata su
un veicolo a motore) possa vedersi legittimamente opporre dal responsabile civile - nonché dal suo assicuratore - l'eccezione di concorso di colpa.
Metodologia: Il corso si propone, attraverso l’esame di alcune delle criticità applicative allo stato ancora persistenti, quale conseguenza della continua evoluzione dell’elaborazione dottrinale e delle risposte solo settoriali – e, peraltro, non sempre univoche - della giurisprudenza, di fornire un contributo al dibattito sul diritto delle assicurazioni private, sia per quanto concerne la definizione delle categorie, che relativamente alle questioni bisognose di conferme ovvero di una “nuova”
linfa interpretativa, all’indomani di Cass., S.U., 21983 del 2021. In questa prospettiva, il corso intende favorire lo scambio di riflessioni fra le professionalità esperte nel settore assicurativo in modo da favorire la formazione di indirizzi nomofilattici della Corte di Cassazione quanto più partecipati, a monte e per questo destinati, a valle, ad essere meglio compresi dal mondo assicurativo e dagli utenti. Le relazioni saranno suddivise in tre distinti panel e saranno svolte in modalità “intervista doppia” per ciascuno degli argomenti individuati, nella modalità classica “frontale” (eventualmente con l’ausilio di slides);
al termine dei lavori si svolgerà un dibattito con i relatori.
Destinatari: l’incontro è destinato ai Consiglieri e ai Sostituti Procuratori Generali della Suprema Corte, ai Magistrati addetti all’Ufficio del Massimario e del Ruolo, ai laureati in tirocinio presso la Corte e la Procura Generale, a tutti i magistrati di merito, agli avvocati, agli altri professionisti interessati al settore ed è aperto alla partecipazione dei docenti universitari, nonché di ogni altro interessato.
La frequenza dell’incontro è vivamente consigliata ai laureati in tirocinio presso la Corte, la Procura Generale della Corte e gli Uffici Giudiziari romani.
Responsabili del corso: Roberto Giovanni Conti, Gian Andrea Chiesi