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Venezia. Il Sindaco Silvano Checchin. Ufficio Tecnico arch. Fiorenza Dal Zotto. Approvato

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Adottato

Comune di Spinea Piano degli Interventi

Mirano

Mira

Ufficio Tecnico arch. Fiorenza Dal Zotto

P.I.

Città Metropolitana di Venezia

Approvato Salzano

1

Venezia Martellago

Regione Veneto

Progettisti

urb. Francesco Finotto arch. Valter Granzotto

Il Sindaco Silvano Checchin Salzano

Spinea

Relazione Tecnica

procedura VIncA

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Marzo 2019

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RE L AZI ONE TE CN I C A D I N ON NE CE S SI T Á DE LL A V AL U TA ZIO N E D I IN CI DE N ZA AM BIE N T ALE

VA RI AN TE P IAN O DE GLI INTE R VE N TI – SP IN E A

PA G. 1 INDICE

1. PREMESSA ... 2

2. CARATTERISTICHE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI ... 2

3. CRONOPROGRAMMA ... 4

4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL PIANO ... 4

5. INQUADRAMENTO AMBIENTALE ... 4

6. VERIFICA DELLA PRESENZA DI ELEMENTI NATURALI ... 6

7. VERIFICA DELLA SIGNIFICATIVITÁ DEGLI IMPATTI ... 7

8. ANALISI DELLE EVENTUALI INTERFERENZE CON GLI ELEMENTI NATURALI ... 8

(4)

PA G. 2

1.

PREMESSA

Il comune di Spinea è dotato di Piano di Assetto del Territorio, approvato in sede di Conferenza di servizi il 17 dicembre 2012 e divenuto efficace il 9 febbraio 2013.

Successivamente il comune ha approvato il Primo piano generale degli Interventi che è entrato in vigore il 15 maggio 2018.

Nel frattempo, con Legge del 6 giugno 2017, n 13 la Regione del Veneto ha definito le “Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11” avviando una revisione della normativa urbanistica finalizzata al recupero e riqualificazione delle aree urbanizzate, secondo un percorso che porterà entro il 2050 al consumo di suolo pari a zero.

L’art. 13, comma 10 della medesima LR 14/2017, stabilisce che: “Entro diciotto mesi dalla pubblicazione nel BUR del provvedimento della Giunta Regionale di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), i comuni approvano la variante di adeguamento dello strumento urbanistico generale secondo le procedure semplificate di cui all’articolo 14 e, contestualmente alla sua pubblicazione, ne trasmettono copia integrale alla Regione.”

Va subito rilevato che non si tratta di sola variante al Piano di Assetto del Territorio, ma nel caso dei comuni dotati di PAT, lo strumento urbanistico comunale generale corrisponde alla somma di PAT + PI, cioè al PRG secondo quanto stabilito dall’art. 3 della LR 11/2004 che stabilisce che la pianificazione dei comuni si articola in:

a) piano di assetto del territorio comunale (PAT) e piano degli interventi comunali (PI) che costituiscono il piano regolatore comunale.

Ne consegue che occorre recepire le disposizioni sul contenimento del consumo di suolo di cui alla LR 6 giugno 2017 nel Piano degli Interventi entro i diciotto mesi già citati.

Tuttavia si tratta provvedimenti che intervengono su strumenti di pianificazione diversi: il PAT ha contenuti strategici, articolati in direttive, prescrizioni e vincoli; il PI contenuti propriamente conformativi, articolati in destinazioni d’uso modalità e tipi di intervento. Pertanto mentre nel caso del PAT la variante segue le procedure semplificate di cui all’art. 14 della LR 14/2017 nel caso del Piano di Interventi le procedure sono quelle dell’art. 18 della LR 11/2004 in cui però sono prevalenti i contenuti di recepimento delle disposizioni sovraordinate che non prevedono né le

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RE L AZI ONE TE CN I C A D I N ON NE CE S SI T Á DE LL A V AL U TA ZIO N E D I IN CI DE N ZA AM BIE N T ALE

VA RI AN TE P IAN O DE GLI INTE R VE N TI – SP IN E A

PA G. 3 forme di concertazione, né le procedure di valutazione previste per le varianti ordinarie,

qualora beninteso si tratti di mero “recepimento di disposizioni normative sovraordinate”, pertanto prive dei contenuti progettuali veri e propri.

2.

CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI Le principali modifiche attuate

Si descrivono di seguito i punti principali di variante introdotti:

a) Recepimento dei limiti di consumo di suolo di cui alla LR 14/2017;

b) Allineamento delle definizioni edilizie ed urbanistiche al Regolamento Edilizio tipo predisposto dalla Conferenza Stato Regioni e recepimento del Regolamento Edilizio Tipo, ai sensi dell’art. 48 ter della LR 11/2004. Sono state disapplicate dalle NTO tutte le disposizioni che contenute nel RET: tipi di intervento, disciplina degli interventi, destinazioni d’uso.

c) Sostituzione della disciplina delle aree di urbanizzazione differita con quella delle aree a verde agricolo periurbano;

d) Correzione di alcune incongruenze contenute nelle Norme Tecniche o miglior articolazione dei contenuti normativi, anche in recepimento di alcune interpretazioni autentiche delle norme già definite con idonea delibera di Consiglio Comunale.

e) Riclassificazione delle aree di urbanizzazione differita in relazione al contesto in cui sono inserite come zone agricole, a verde privato, a verde agricolo periurbano oppure a servizi pubblici o zone B.

f) Limitate modifiche cartografiche in recepimento dell’effettivo utilizzo di aree a viabilità o a parcheggio.

g) Localizzazione dell’ambito relativo all’accordo di pianificazione n. 7 nell’area dell’ex Bocciodromo.

La presente variante comporta un modesto incremento del carico insediativo del PI di circa 3.254 mq di Superficie Complessiva, corrispondenti a circa 52 abitanti teorici. La dotazione degli standard urbanistici ammonta a 40,26 mq/abitante.

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PA G. 4

3.

CRONOPROGRAMMA

Per quanto riguarda la dimensione temporale, si tratta di una Variante al Piano degli Interventi le cui previsioni di trasformazione hanno efficacia per cinque anni.

4.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELLE VARIANTI AL PIANO DEGLI INTERVENTI

Le Varianti al Piano degli Interventi riguardano alcune porzioni del territorio del comune di Spinea comprese entro gli ambiti di urbanizzazione consolidata. Si tratta di un comune fortemente orientato sulla polarità di Venezia-Mestre, sia dal punto di vista idrogeologico, sia dal punto di vista infrastrutturale, organizzato intorno alla città compatta, costruita nella seconda metà del secolo scorso a partire dalla SP 32 (Via Roma), con dei nuclei urbani distaccati, riconoscibili seppur con densità inferiori (Rossignago, Crea, Fornase). Il suo territorio è fortemente condizionato dalle infrastrutture (il Passante di Mestre, la SP 36, la Sp 32, la ferrovia) che delimitano gli spazi agricoli in un ambito interno alla cintura infrastrutturale fortemente frammentato e in spazi esterni alla medesima.

5.

INQUADRAMENTO AMBIENTALE

L’ambito territoriale interessato dalle Varianti PI non ha alcuna relazione con aree di pregio naturalistico incluse nella Rete Natura 2000, si evidenziano comunque i siti di importanza comunitaria più prossimi al comune di Spinea:

- IT3250031 - Laguna superiore di Venezia;

- IT3250030 - Laguna medio-inferiore di Venezia.

Z.P.S.:

- IT3250046 - Laguna di Venezia.

S.I.C. & Z.P.S.:

- IT3250008 - Ex Cave di Villetta di Salzano;

- IT3250021 - Ex Cave di Martellago;

- IT3250010 - Bosco di Carpenedo.

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PA G. 5 Figura 1. Inquadramento del territorio di Spinea con i Siti Natura 2000 più prossimi.

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PA G. 6 Nella seguente tabella si riportano le distanze minime, espresse in km, fra i siti

Natura 2000 più prossimi ed il comune di Spinea. Come si può notare le stesse distano almeno qualche chilometro dalle aree protette a livello comunitario.

Tabella 1. Distanze minime fra i siti Natura 2000 più prossimi.

IT3250031 IT3250030 IT3250046 IT3250008 IT3250021 IT3250010 7,7 6,9 6,9 1,5 2,0 5,8

Distanze m inim e (km ) dai Siti Natura 2000 più prossim i

Nell’immagine che precede, si evidenzia la localizzazione dei più vicini siti della Rete Natura 2000. Tutti gli ambiti oggetto della presente Variante al PI sono notevolmente distanti dai principali elementi della Rete Natura 2000; a titolo informativo si riportano di seguito le caratteristiche del Sito di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale più prossimo all’ambito d’intervento così come descritti da Formulario Standard.

 SIC/ZPS IT3250008 - Ex Cave di Villetta di Salzano – 64 ha

Una cava senile che attualmente rappresenta una delle più estese zone umide del miranese, collocata tra il corso del Marzenego e del Roviego all’interno dell’area orientale del territorio comunale di Salzano.

Il sito è sorto all’interno delle ex cave di argilla abbandonate, in cui si sono sviluppati laghi eutrofici di media e bassa profondità. La vegetazione ricostituita è prettamente idro-igrofila. Sono infatti presenti saliceti con frammenti del querceto planiziale, canneti, giuncheti ripariali e vegetazione acquatica appartenente al Myriophyllo-Nupharetum, nonché lamineti (Hydrocharitetum morsus-ranae). Il sito svolge un’importante funzione per l’avifauna di passo

6.

VERIFICA DELLA PRESENZA DI ELEMENTI NATURALI

Non si riscontrano, in vicinanza dell’area oggetto di piano, zone di particolare rilevanza naturalistica oltre a quelle già precedentemente indicate e facenti parte della rete Natura 2000.

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PA G. 7

7.

VERIFICA DELLA SIGNIFICATIVITÁ DEGLI IMPATTI

Premesso che il rapporto ambientale allegato al PAT ha considerato tutti gli effetti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi derivanti dalle azioni previste nel PAT, come risulta dal Parere della Commissione VAS di approvazione del PAT medesimo, la presente Variante al PI, relativa a:

a) recepimento dei limiti di consumo di suolo di cui alla LR 14/2017;

b) Allineamento delle definizioni edilizie ed urbanistiche al Regolamento Edilizio tipo predisposto dalla Conferenza Stato Regioni e recepimento del Regolamento Edilizio Tipo, ai sensi dell’art. 48 ter della LR 11/2004. Sono state disapplicate dalle NTO tutte le disposizioni che contenute nel RET: tipi di intervento, disciplina degli interventi, destinazioni d’uso;

c) Sostituzione della disciplina delle aree di urbanizzazione differita con quella delle aree a verde agricolo periurbano;

d) Correzione di alcune incongruenze contenute nelle Norme Tecniche o miglior articolazione dei contenuti normativi, anche in recepimento di alcune interpretazioni autentiche delle norme già definite con idonea delibera di Consiglio Comunale;

e) Riclassificazione delle aree di urbanizzazione differita in relazione al contesto in cui sono inserite come zone agricole, a verde privato, a verde agricolo periurbano oppure a servizi pubblici o zone B;

f) Limitate modifiche cartografiche in recepimento dell’effettivo utilizzo di aree a viabilità o a parcheggio;

g) Localizzazione dell’ambito relativo all’accordo di pianificazione n. 7 nell’area dell’ex Bocciodromo;

non modifica i parametri urbanistici previsti dal PAT medesimo.

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PA G. 8

8.

ANALISI DELLE EVENTUALI INTERFERENZE CON GLI ELEMENTI NATURALI

Date le attività sinteticamente riportate nei paragrafi precedenti, in relazione allo stato di fatto, in relazione alle considerazioni sviluppate; analizzati inoltre gli elaborati di piano, preso atto delle previsioni dello stesso, non si riscontrano elementi di particolare interferenza con il sistema ambientale rispetto alle condizioni attuali.

San Donà di Piave, 29 marzo 2019 IL PROGETTISTA

Urb. Francesco Finotto

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