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Schede per il censimento degli alberi monumentali di Sicilia. 27-36

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Academic year: 2021

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(1)

P

REMESSA

La schedatura degli alberi monumentali di Sicilia è stata avviata da alcuni anni con l’obiettivo di contribuire alla conoscenza, alla salvaguardia e alla valorizzazione di una delle manifestazioni biologiche più rappresentative del mondo vegetale, sul piano dell’eccezionalità dei caratteri intrinseci ed estrinseci espressi da ogni singola pianta cen- sita (S

CHICCHI

& R

AIMONDO

, 2005; 2006).

Questi “patriarchi verdi”, infatti, possiedono un notevo- le interesse, sotto il profilo culturale, scientifico, eco-turi- stico ed ambientale che si somma a quello strettamente con- nesso alle moderne esigenze dei settori agricolo e forestale, che possono giovarsi del prezioso germoplasma di cui essi sono depositari, nell’ambito di specifici programmi concer- nenti la valorizzazione delle risorse biologiche locali.

Le schede, numerate progressivamente, sono state redat- te sulla base della metodologia proposta da S

CHICCHI

&

R

AIMONDO

(1999) che considera le seguenti voci: l’identifi- cazione dell’esemplare, la localizzazione geografica, i para- metri stazionali, le principali caratteristiche morfologiche (struttura e portamento, altezza, circonferenza massima del tronco, circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo, ampiezza della chioma, età presunta), le condizioni dell’e- semplare (stato vegetativo e sanitario, minacce ed interven- ti proposti), note e curiosità.

Di seguito vengono presentate le schede 27-36 inerenti ad alberi inediti, rilevati nell’ambito di apposite ricerche condotte nel territorio siciliano.

Si tratta del Mandorlo amaro del Santuario di Rifesi (Prunus dulcis var. amara (DC.) Buchheim) (PA); dei Frassini di Alefina e di Tusa (Fraxinus angustifolia Vahl subsp. angustifolia) (PA); degli Olivi di Contrada Murro, Fontecà e Serra Bruno (Olea europaea L. subsp. europaea var. europaea) (ME); del Melo di Cresimanno di Piano Menta (Malus crescimannoi Raimondo) (ME); del Biancospino di Piano Menta (Crataegus monogyna Jacq.) (ME); del Salice di Case Mangalaviti (Salix alba L. subsp.

vitellina) (ME); del Tasso ramoso della Tassita (Taxus bac- cata L.) (ME).

Per gli esemplari censiti, la monumentalità è dovuta essenzialmente alle rispettive ragguardevoli dimensioni.

Tuttavia, concorrono altri fattori quali la forma ed il porta- mento, il legame con il paesaggio e con gli aspetti architet- tonici e la storia.

Alcuni alberi presentati si giudicano tra i più vetusti indi- vidui della specie come ad esempio il Melo Crescimanno in Contrada Piano Menta (Longi, Messina).

Quad. Bot. Amb. Appl., 21 (2010): 311-332.

Schede per il censimento degli alberi monumentali di Sicilia. 27-36

A cura di R OSARIO S CHICCHI & F RANCESCO M. R AIMONDO

Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università degli Studi di Palermo, Via Archirafi 38 – 90123 Palermo

A

BSTRACT

. – Sicilian monumental trees reports. 27-36. – The reports 27-36 concerning unpublished monumental trees sur- veyed in Sicily are here presented. They are: the Almond tree of Rifesi Santuary [Prunus dulcis (Mill.) D. A. Webb var. dul- cis]; the Ash tree (Fraxinus angustifolia Vahl subsp. angustifolia) in Alefina land and Tusa country; the Olive trees (Olea euro- paea L. subsp. europaea var. europaea) in the following lands: Murro, Fontecà and Serra Bruno; the largest Apple tree of Crescimanno (Malus crescimannoi Raimondo) and the Hawthorn tree (Crataegus monogyna Jacq.) of Piano Menta; the Willow tree of Mangalaviti Homes (Salix alba L. subsp. vitellina ) and the Common Yew of Tassita Wood (Taxus baccata L.).

Key words: monumental trees, knowledge, preservation, Sicily.

(2)



Schede (27/36) di R. Schicchi * , P. Marino * , M. Geraci ** & F.M. Raimondo *

SCHEDA N. 27 −−−− MANDORLO AMARO DEL SANTUARIO DI RIFESI IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Prunus dulcis var. amara (DC.) Buchheim Famiglia: Rosaceae Nome volgare: Mandorlo amaro.

Nome locale: Miennula amara.

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Palazzo Adriano (PA).

Località: Bosco Rifesi.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 620 – Lercara Friddi.

C.T.R. Sezione N. 620130 – Pizzo di Gallinaro.

Coordinate: 37°36’33’’N - 13°20’36,15’’ E (4163741 N – 2373777 E).

Proprietà: privata .

Accesso: dall’abitato di Burgio, seguendo le indicazioni per il Santuario di Rifesi.

Altitudine (m s.l.m.): 809.

Esposizione: s ud-est.

Giacitura: in leggero declivio.

Substrato: calcareo.

Contesto vegetazionale: margine del querceto caducifoglio.

Protezione: l’area ricade nell’ambito della

“zona A della Riserva naturale orientata

“Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio”.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: superbo esemplare di mandorlo amaro, con fusto inclinato verso valle e biforcato in due grosse branche dalla circonferenza rispettivamente di 2 e 1,60 m.

Le branche hanno andamento plagiotropo e danno origine a diverse ramificazioni assurgenti che costituiscono una chioma ampia e tendenzialmente globosa.

Altezza (m): 12

Circonferenza massima del tronco (m): 2,80

Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 2,70 Ampiezza della chioma (m): 12 m (N-S) ×14,50 m (E-W) Età stimata (anni): circa 180 anni

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE Stato vegetativo e sanitario: complessivamente buono.

Minacce: nessuna nel breve periodo.

Interventi proposti: asportazione dei rami secchi e controllo della vegetazione arbustiva circostante.

Note e curiosità: la pianta si trova a poca distanza dal Santuario di Rifesi. Si tratta, con buona

probabilità, di uno dei mandorli amari più longevi della provincia di Agrigento.

(3)



Foto 1 -Il Mandorlo amaro del Santuario di Rifesi.

(4)



SCHEDA N. 28 !! I FRASSINI DI ALEFINA IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Fraxinus angustifolia Vahl subsp. angustifolia Famiglia: Oleaceae Nome volgare: Frassino meridionale

Nome locale: Frassinu.

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Gratteri (PA).

Località: contrada Alefina.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610 – Castelbuono.

C.T.R. Sezione N. 610010 Gibilmanna.

Coordinate: 1° (37°58’24,8’’ N – 14°01’21,8’’

E); 2° (37°58’25,6’’ N – 14°01’22,3’’ E)

(4203331 N – 2434165 E; 4203356 N – 2434178 E). Proprietà: privata.

Accesso: da Isnello, percorrendo la S.P. per Gibilmanna.

Altitudine (m s.l.m.): 720 Esposizione: Est

Giacitura: sub-pianeggiante.

Substrato: quarzarenitico .

Contesto vegetazionale: margine della formazione discontinua a Quercus suber e Q.

virgiliana.

Protezione: zona D del Parco delle Madonie.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento : il primo frassino presenta un tronco robusto e diritto su cui si inseriscono, a 1,90 m dal suolo, diverse branche che sorreggono una chioma dalla tipica forma a candelabro. Il secondo esemplare possiede tronco monocormo che all’altezza di 2,20 m si divide in quattro branche da cui hanno origine diverse ramificazione che, nel complesso, determinano una chioma irregolare.

Altezza (m): 1° (12 ); 2° (9)

Circonferenza massima del tronco (m): 1° (4,10); 2° (4,50)

Circonferenza 16del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 1° (3,90); 2° (3,60) Ampiezza della chioma (m): 1° (18,90); 2° (12!7)

Età stimata (anni): 150-200

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: buono per il 1° individuo, discreto per il 2°. Quest’ultimo evidenzia sul tronco numerose neoplasie e disseccamenti nella parte est della chioma.

Minacce: incendi.

Interventi proposti: prevenzione incendi in considerazione della vicinanza degli esemplari alla strada e della frequenza con cui in passato si sono verificati gli incendi nella zona.

Note e curiosità: gli individui non presentano segni di incisioni sui tronchi nonostante la

prossimità alla contrada Gibilmanna.

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Foto 2 - Uno dei due esemplari di Frassino meridionale di Contrada Alefina.

(6)



SCHEDA N. 29 !! FRASSINO DI TUSA IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Fraxinus angustifolia Vahl subsp. angustifolia Famiglia: Oleaceae Nome volgare: Frassino meridionale

Nome locale: Frassinu.

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Tusa (ME).

Località: contrada Zaffara.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610 – Castelbuono.

C.T.R. Sezione N. 610030 Tusa

Coordinate: 1° (37°58’45,7’’ N – 14°14’10,5’’

E) (4203800 N – 2452925 E).

Proprietà: privata.

Accesso: dalla periferia est dell’abitato di Tusa, seguendo Via del Castagno.

Altitudine (m s.l.m.): 594 Esposizione: nord-est Giacitura: sub-pianeggiante Substrato: argilloso

Contesto vegetazionale: formazione prativa.

Protezione: ---.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento : individuo dal tronco robusto che a circa 3 m dal suolo si divide in quattro branche: due si sviluppano in direzione nord-est, una verso sud-est e la quarta in direzione sud-ovest. Quest’ultima, che è quella di maggiori dimensioni, da origine a diverse ramificazioni assurgenti che costituiscono la struttura dell’ampia chioma di forma tendenzialmente conica.

Altezza (m): 13

Circonferenza massima del tronco (m): 4,40

Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 3,8 Ampiezza della chioma (m): 13!14

Età stimata (anni): 150-200

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: complessivamente buono. Si notano sul tronco alcune piccole neoplasie.

Minacce: nessuna nel breve periodo.

Interventi proposti: nessuno.

Note e curiosità:

(7)



Foto 3 - Il Frassino meridionale di Contrada Zaffara (Tusa).

(8)



SCHEDA N. 30 !! OLIVO DI CONTRADA MURRO IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Olea europaea L. subsp. europaea var. europaea Famiglia: Oleaceae Cultivar: ‘Santagatese’

Nome volgare: Olivo Nome locale: Auliva

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Tusa (ME).

Località: Contrada Murro (Zimmari).

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610 – Castelbuono.

C.T.R. Sezione N. 610030 – Tusa.

Coordinate: 37° 59' 46.5'' N - 14° 14' 08,5'' E (4205685 N – 2452926 E).

Proprietà: privata.

Accesso: dalla strada intercomunale Tusa - Castel di Tusa. L’esemplare dista circa 2,2 km dall’abitato di Tusa.

Altitudine (m s.l.m.): 317 Esposizione: sud-est.

Giacitura: pianeggiante.

Substrato: quarzarenitico.

Contesto vegetazionale: oliveto.

Protezione: nessuna.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: l’individuo evidenza un’ampia ceppaia dalla quale si erge un fusto tendenzialmente appiattito, sviluppato in direzione nord-sud che, a circa 1,40 metri dal suolo, si divide in due branche primarie. La prima presenta una circonferenza di 2,40 metri mentre la seconda sfiora i 3 metri. La chioma risente, sia nella forma che nelle dimensioni, dei ripetuti interventi di potatura praticati nel tempo: dalle branche principali si dipartono, pertanto, poche ramificazioni di limitato sviluppo che danno origine ad una curiosa forma a testa di fiammifero.

Altezza (m): 4,50

Circonferenza massima del tronco (m): 8,50 a livello della ceppaia Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 4,70

Ampiezza della chioma (m): 5,50 (N-S) ! 3,60 (E-W) Età stimata (anni): circa 600-800 anni

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: complessivamente discreto. Si rileva la presenza di estese carie nella parte interna del fusto, fino alla base.

Minacce: nessuna.

Interventi proposti: potature razionali con interventi cesori contenuti.

Note e curiosità: sul lato del fusto esposto a sud è chiaramente visibile l’incisione della lettera

‘B’ quale iniziale del nome del proprietario della pianta. Ciò testimonia l’esistenza nella zona

della cosiddetta proprietà promiscua, in forza della quale suolo e soprassuolo appartengono a

differenti proprietari. Nella contrada Zimmari sono presenti altri olivi plurisecolari.

(9)



Foto 4 - Il ragguardevole Olivo di Contrada Murro con l’anziano proprietario.

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SCHEDA N. 31 !! OLIVO DI CONTRADA FONTECÁ IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Olea europaea L. subsp. europaea var. europaea Famiglia: Oleaceae Cultivar: ‘Santagatese’

Nome volgare: Olivo Nome locale: Auliva

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Pettineo (ME).

Località: Contrada Fontecà.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610 – Castelbuono.

C.T.R. Sezione N. 610040 – Pettineo.

Coordinate: 37° 58' 28,4'' N - 14° 17' 10,8'' E (4203108 N – 2457258 E).

Proprietà: privata.

Accesso: dalla S.P. Castelluzzese si segue la strada comunale fino alla contrada Fontecà.

Altitudine (m s.l.m.): 180 Esposizione: Nord-Ovest.

Giacitura: pianeggiante.

Substrato: quarzarenitico

Contesto vegetazionale: impianto misto oliveto-agrumeto.

Protezione: nessuna.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: si tratta di un magnifico esemplare con fusto straordinariamente grande, interamente svuotato all’interno, aperto sul lato esposto a Sud per tutta la sua lunghezza.

L’ampia cavità centrale, alta circa 3 metri, ha una larghezza di 1,45 metri alla base e di 1,30 metri nella parte mediana. Le branche principali sono state asportate in passato per cui attualmente alla sommità del fusto si notano soltanto ramificazioni di piccole dimensioni.

Altezza (m): a) 6

Circonferenza massima del tronco (m): 7,40

Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 6,70 Ampiezza della chioma (m): 6 (N-S) ! 7 (E-W) Età stimata (anni): circa 800-900 anni.

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: si notano estesi attacchi di carie in tutto il fusto e soprattutto lungo il lato esposto a Nord e nella parte interna. Sul lato occidentale sono evidenti, invece, vaste zone decorticate.

Minacce: incendi.

Interventi proposti: potature razionali della chioma e controllo della carie.

Note e curiosità: l'ampia cavità del fusto delimita una superficie pari a circa 1,7 m

2

, che può

contenere comodamente quattro persone.

(11)



Foto 5 - Il ragguardevole Olivo di Contrada Fontecà, evidenzia i segni del tempo e degli attacchi di carie che ne minacciano la stabilità

e la sopravvivenza.

(12)



SCHEDA N. 32 !! OLIVO DI SERRA BRUNO IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Olea europaea L. subsp. europaea var. europaea Famiglia: Oleaceae Cultivar: ‘Santagatese’

Nome volgare: Olivo Nome locale: Auliva

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Tusa (ME).

Località: Serra Bruno.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610 – Castelbuono.

C.T.R. Sezione N. 610040 – Pettineo.

Coordinate: 37° 59' 03'' N - 14° 15' 38 '' E (4204177 N – 2455011 E).

Proprietà: privata.

Accesso: dalla S.S. 113 ci si immette sulla S.P.

177 in direzione di Tusa. Quindi, al km 5,4 si imbocca la strada interpoderale per contrada Serra Bruno.

Altitudine (m s.l.m.): 310 Esposizione: nord.

Giacitura: pianeggiante.

Substrato: quarzarenitico.

Contesto vegetazionale: oliveto.

Protezione: nessuna.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: caratteristico olivo dal fusto tozzo e nodoso, vuotato nel tempo dalla carie, con evidenti rigonfiamenti e numerose cavità anulari. La chioma ombrelliforme è costituita da tre grosse e corte branche primarie, la più grande delle quali possiede una circonferenza di 2,30 metri. La chioma, inserita sul fusto è a circa 1,70 metri dal suolo, è inclinata in direzione nord-sud. Essa risente sia nella forma che nello sviluppo delle pesanti potature di riforma cui l’esemplare è stato sottoposto nel tempo.

Altezza (m): 5

Circonferenza massima del tronco (m): 6,90

Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 6,80 Ampiezza della chioma (m): 7 (N-S) ! 8 (E-W) Età stimata (anni): circa 700-800 anni

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: discreto sia lo stato vegetativo sia quello fitosanitario. Sul fusto si notano alcuni rigonfiamenti dovuti ad iperplasie batteriche.

Minacce: incendi.

Interventi proposti: nessuno.

Note e curiosità: l’esemplare evidenzia i segni di passate slupature. Esso è ancora produttivo

fornendo, tuttora, discrete produzioni.

(13)



Foto 7 - Particolare del tortuoso fusto dell’Olivo di Serra Bruno, caratterizzato da numerose costolature.

Foto 6 - LOlivo di Serra Bruno nell’ambito del paesaggio collinare di Tusa (Messina).

(14)



SCHEDA N. 33 !! MELO DI CRESCIMANNO DI PIANO MENTA IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Malus crescimannoi Raimondo Famiglia: Rosaceae Nome volgare: Melo di Crescimanno.

Nome locale: Pumu sarvaggiu.

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Longi (ME).

Località: Piano Menta.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 612 - Randazzo C.T.R. Sezione N. 612060 – Serra del Re.

Coordinate: 37°58'05,3" N - 14°46'02,4" E (4202307 N – 2499565 E).

Proprietà: demaniali.

Accesso: dalla strada sterrata Case Mangalavite- Sorgente Schicci.

Altitudine (m s.l.m.): 1.522.

Esposizione: Nord.

Giacitura: sub-pianeggiante.

Substrato: quarzarenitico.

Contesto vegetazionale: faggeto con melo selvatico.

Protezione: zona A del Parco dei Nebrodi.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: si tratta di vetusto individuo dal tronco robusto, rivestito da una spesso strato muscinale. Ad un metro dal suolo si divide in due branche di cui, quella a monte possiede una circonferenza di 2,15 m e quella a valle di 2,10 m. Esse si dividono ulteriormente dando luogo a lunghe ed assurgenti ramificazioni dalle quali si dipartono diversi rami di piccole dimensioni che determinano una chioma fitta, tendenzialmente ombrelliforme.

Altezza (m): 13

Circonferenza massima del tronco (m): 3,20 alla base Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 3,40.

Ampiezza della chioma (m): 13 m.

Età stimata (anni): 300-400.

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: complessivamente discreto. Si notano diversi attacchi di carie sul fusto e sulle branche principali.

Minacce: nessuna nel breve periodo.

Interventi proposti: controllo delle carie.

Note e curiosità: l’individuo censito è, con molta probabilità, quello di maggiori dimensioni della

specie recentemente descritta per il territorio nebroideo. Nelle adiacenze si osservano diversi

altri individui di melo di Crescimanno di apprezzabili dimensioni.

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Foto 8 -Il Melo di Crescimanno, in Contrada Piano Menta, rappresenta il più grande individuo conosciuto della specie.



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SCHEDA N. 34 !! BIANCOSPINO DI PIANO MENTA IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Crataegus monogyna Jacq. Famiglia: Rosaceae Nome volgare: Biancospino.

Nome locale: Uzzulinu.

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Longi (ME).

Località: Piano Menta.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 612 - Randazzo C.T.R. Sezione N. 612060 – Serra del Re.

Coordinate:37°56'45,5"N-14°45'51,9"E (4199847 N – 2499303 E).

Proprietà: demanio comunale.

Accesso:

Altitudine (m s.l.m.): 1.531.

Esposizione: Nord.

Giacitura: leggermente in declivio.

Substrato: quarzarenitico.

Contesto vegetazionale: margine di un faggeto con melo selvatico.

Protezione: zona A del Parco dei Nebrodi.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: vetustissimo esemplare dal fusto lungo 9,80 m, prostrato da almeno cento anni, contorto, nodoso, scavato dalla carie bruna fino all’inserzione delle branche principali.

Queste ultime, assumono un andamento da semi-ortotropo ad ortotropo formando un fitto groviglio che sorregge una chioma tendenzialmente globosa.

Circonferenza massima del tronco (m): 2,40.

Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 2,20 Ampiezza della chioma (m): 5,5 (N-S) ! 5,0 (E-O).

Età stimata (anni): circa 300.

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: complessivamente mediocre. Sono evidenti estesi attacchi di carie sul fusto che interessano anche le branche principali.

Minacce: taglio dell’esemplare, nell’ambito delle utilizzazioni forestali, in mancanza di apposite indicazioni che ne segnalano l’interesse monumentale.

Interventi proposti: realizzazione di una staccionata protettiva in legno, per evitare l’ingresso degli erbivori di grossa taglia che interferiscono sulla struttura della chioma e, quindi, indirettamente sulle condizioni vegetative e fitosanitarie dell’esemplare.

Note e curiosità: la pianta si trova al margine di un ambiente umido temporaneo, localizzato tra la Sorgente Schicci e Piano Menta, caratterizzato da aspetti vegetazionali riferibili alla classe I SOËTO -N ANOJUNCETEA . Si tratta, molto probabilmente, dell’esemplare di biancospino comune più grande sia in Sicilia che nel territorio italiano.

Nelle sue immediate adiacenze si notano altri tre vetusti esemplari della stessa specie.

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Foto 9 -Il Biancospino di Piano Menta, dalla singolare posizione prostrata, rappresenta l’individuo più grande della specie noto per il territorio siciliano.



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SCHEDA N. 35 !! SALICE DI CASE MANGALAVITI IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Salix alba L. sub. vitellina Famiglia: Salicaceae Nome volgare: Salice bianco.

Nome locale: Salici.

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Floresta (ME).

Località: adiacenze Case Mangalaviti.

Cartografia: I.G.M. Foglio N. 612- Randazzo.

C.T.R. Sezione N. 612020 – Serra Pignataro.

Coordinate: 37° 58' 04,10'' N - 14° 46' 07,46'' E (4202269 N – 2499688 E).

Proprietà: demanio comunale.

Accesso: dalla S.P. 161, proseguendo verso Portella Gazzana.

Altitudine (m s.l.m.): 1260.

Esposizione: sud-est.

Giacitura: leggermente in declivio.

Substrato: arenaceo-argilloso.

Contesto vegetazionale: l’esemplare si trova nell’ambito di un nucleo di noci ai margini di un torrentello con Petagnaea gussonei.

Protezione: zona A del Parco dei Nebrodi.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: superbo esemplare con fusto robusto, rivestito da corteccia grigio- brunastra, vistosamente screpolata. Il tronco si divide a circa 3 m dal suolo, in due grosse branche di primo ordine: quella di monte è interessata da vistosa carie ed è parzialmente spezzata; quella rivolta a valle rappresenta il naturale prolungamento del fusto e dà origine ad un groviglio di lunghe ramificazioni che determinano una chioma tendenzialmente ad ombrello. I rami laterali penduli sono paralleli all’andamento del suolo a causa del morso dei bovini al pascolo.

Altezza (m): 12

Circonferenza massima del tronco (m): 4,30

Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 3,05 Ampiezza della chioma (m): 14 !12.

Età stimata: circa 100 anni.

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: complessivamente buono, nonostante la presenza di localizzati attacchi di carie.

Minacce: nessuna nel breve periodo.

Interventi proposti: regolarizzazione della branca spezzata e disinfezione della superficie di taglio.

Note e curiosità: per le dimensioni raggiunte si tratta, molto probabilmente, di uno degli

esemplari della specie più grandi nel territorio siciliano. Nelle sue immediate adiacenze si

riscontra, lungo un piccolo corso d’acqua, una delle poche stazioni di Petagnaea gussonei

(Spreng.) Rauschert, specie endemica relitta dell’antica flora terziaria.

(19)

Foto 10 -Il Salice di Mangalaviti in prossimità delle omonime Case.



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SCHEDA N. 36 −−−− TASSO RAMOSO DELLA TASSITA IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico: Taxus baccata L. Famiglia: Taxaceae Nome volgare: Tasso.

Nome locale: Tassu.

LOCALIZZAZIONE PARAMETRI STAZIONALI

Comune: Caronia (ME).

Località: Bosco Tassita.

Cartografia: Foglio I.G.M. N. 611 – Mistretta.

C.T.R. Sezione N. 611100 – Monte Pomiere.

Coordinate: 37°53’47,34” N–14°28’42,75”E (4194455 N – 2474151 E).

Proprietà: demanio Regionale Azienda Foreste Demaniali.

Accesso: dalla SP 168 Caronia – Capizzi, si segue la pista che da Portella dell’Obolo si dirige verso Bosco Tassita. Varcato il cancello si segue per circa 200 metri il viottolo.

Altitudine (m s.l.m.): 1438 Esposizione: nord.

Giacitura: leggero declivio.

Substrato: quarzarenitico con presenza di brecce calcaree.

Contesto vegetazionale: bosco misto di tasso faggio, agrifoglio, acero montano, olmo montano e frassino maggiore.

Protezione: zona A del Parco dei Nebrodi.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: esemplare dal fusto tozzo, robusto ed irregolare su cui sono inserite due grosse branche rispettivamente a 1,30 m e a 2 m dal suolo. I rami basali, lunghi circa 5 m, hanno un caratteristico portamento plagiotropo e serpeggiano tra i grossi massi tappezzati da ricche colonie di muschi e licheni. I numerosi rami che si dipartono dal fusto, nel complesso, fanno assumere alla pianta un aspetto denso ed intricato. La chioma è di forma tendenzialmente conica.

Altezza (m): 12

Circonferenza massima del tronco (m): 3,80

Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 3,60 Ampiezza della chioma (m): 11×10

Età stimata (anni): circa 500

CONDIZIONI DELL’ESEMPLARE

Stato vegetativo e sanitario: complessivamente discreto. Si notano notevoli attacchi di carie bruna nella zona centrale del fusto.

Minacce: nessuna nel breve periodo.

Interventi proposti: controllo della carie.

Note e curiosità: l’esemplare censito è localizzato all’interno del Bosco Tassita dove ricade il

nucleo più consistente di tasso presente in Sicilia, esteso circa 30 ettari.

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Foto 11 -Il Tasso ramoso nella Tassita dei Nebrodi.



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BIBLIOGRAFIA

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F.M., 2006 – Schede per il censi- mento degli alberi monumentali di Sicilia 11-26. – Quad. Bot. Ambientale Appl., 17/2: 179-205.

RINGRAZIAMENTI – Lavoro effettuato nell’ambito di ricerche condotte con il contributo dell’Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana (L.R.

25/93) e con fondi di Ateneo per la Ricerca.

INDIRIZZO DEGLI AUTORI – (*) Rosario Schicchi, Pasquale Marino, Francesco M. Raimondo, Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Palermo, Via Archirafi, 38. I – 90123 Palermo.

(**) Massimo Geraci, Ente Parco dei Nebrodi, Piazza Duomo. I – 98076 Sant’Agata Militello (Messina).



Riferimenti

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