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ATTI DEL CENSIMENTO

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ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

IX CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE

4 NOVEMBRE 1951

VOLUME

VIII

ATTI DEL CENSIMENTO

(2)
(3)

INDIOE

INTRODUZIONE - PIANO GENERALE E MODALI~À DI ESECUZIONE DEL CENSIMENTO Pago 7

PARTE PRIMA

OPERAZIONI PREPARATORIE CAPITOLO l - PIANO TOPOGRAFICO E ORDINAMENTO ECOGRAFICO

Sezione l - Generalità . . . . » 2 - Piano topografico. . . . » 3 - Revisione del piano topo grafico )} 4 - Ordinamento ecografico

» 5 - Sezioni di censimento. . . . .

CAPITOLO 2 - MODELLI DI RILEVAZIONE Sezione l

-

Generalità

» 2

-

Unità di rilevazione. » 3 - Foglio di fami~lia. .

» 4

-

Foglio di conVIvenza e altri modelli di rilevazione » 5 - Modelli ausiliari

CAPITOLO 3 - ORGANIZZAZIONE PERIFERICA. . . • . . . . Sezione l - Generalìtà . . . .

» 2 - Organi provinciali di censimento . » 3 - Organi comunali di censimento. .

CAPITOLO 4 - UFFICIALI DI CENSIMENTO . • . . . . Sezione l - Generalità . . . .

» 2 - Reclutamento e istruzione .

CAPITOLO 5 - PUBBLICIT À Sezione l - Generalità

(4)

P ARTE SECONDA

OPERAZIONI DI CENSIMENTO

CAPITOLO 6 - TRASMISSIONE DEGLI STAMPATI Sezione 1 - Generalità o o o o o o o o

» 2 - Trasmissione degli stampati

CAPITOLO 7 - RACCOLTA DEI DATI

Sezione 1 - Generalità o .0

» 2 - Responsabilità degli ufficiali di censimento; adempimenti relativi all'individuazione delle unità di rilevazione

» 3 - Consegna e ritiro dei fogli di censimento o o o o o o o o o o o

CAPITOLO 8 - REVISIONE DA PARTE DEGLI UFFICI COMUNALI E OPERAZIONI CONNESSE Sezione 1 - Generalità o o o o o o o o o o o o o o o • o o o o o o o o o

» 2 - Revisione preliminare e comunicazione dei dati provvisori all'Istituto centrale di statistica o o o o o o o o o o o o o o o o

» 3 - Revisione quantitativa e qualitativa e intavolazione dei dati o o o

CAPITOLO 9 - PERFEZIONAMENTO DEL CENSIMENTO E CONFRONTO CON L'ANAGRAFE

Sezione 1 - Generalità o o o o o o o o o o o o o o o o

» 2 - Confronto tra presenti e assenti temporanei » 3 - Confronto tra censimento e anagrafe o o o

» 4 - Perfezionamento del censimento e revisione dell'anagrafe o

PARTE TERZA

REVISIONE E CODIFICAZIONE

CAPITOLO lO - SPEDIZIONE DEL MATERIALE ALL'ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA E SISTEMAZIONE DI ESSO

Sezione 1 - Generalità o

» 2 - Spedizione del materiale all'Istituto centrale di statistica » 3 - Sistemazione del materiale o o o o o o o o o o

» 4 - Movimento del materiale di censimento e statistica delle lavora-zioni e del personale o o o o o o o o o o o o o o o o o o o » 5 - Controllo del materiale del perfezionamento del censimento e

con-fronto delle segnalazioni relative ai presenti e agli assenti tem-poranei o o 0 0 o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o

CAPITOLO I l - OPERAZIONI DI REVISIONE Sezione 1 - Generalità o o o o o o o

» 2 - Operazioni preliminari e connesse » 3 - Revisione dei fogli di censimento

CAPITOLO 12 - OPERAZIONI DI CODIFICAZIONE Sezione 1 - Generalità o o o o o o o • •

» 2 - Codificazione dei fogli di censimento » 3 - Controllo della codificazione . . o •

(5)

PARTE QUARTA

SPOGLI MECCANOGRAFICI, TABELLAZIONE E PUBBLICAZIONE

CAPITOLO 13 - SPOGLI MECCANOGRAFICI . . . . .

Sezione 1 - Generalità . . . .

» 2 - Spoglio delle notizie relative alle persone .

» 3 - Spoglio delle notizie sulle abitazioni . . .

CAPITOLO 14 - TABELLAZIONE DEI DATI

Sezione 1 - Generalità . . .

» 2 - Sistematica della tabellazione

(JAPITOLO 15 - PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI

Sezione 1 - Generalità . . . .

» 2 - Dati provvisori e popolazione legale dei comuni . » 3 - Gli otto volumi del censimento

» 4 - Altre pubblicazioni . . . . . .

ALLEGATI

1 - Leggi e regolamento . . . . 2 - Modelli di rilevazione e ausiliari 3 - Istruzioni varie

A - Bollettino del censimento.

B - Altre istruzioni dell'Istituto centrale di statistica. O - Istruzioni di altre Amministrazioni . . . . 4 - Classificazioni professionali

A - Classificazione delle professioni arti e mestieri e delle condizioni non professionali. . . . B - Posizioni in cui possono essere esercitate le professioni arti o mestieri O - Classificazione delle attività economiche . . . . , . .

5 - Piani di lavoro relativi allo spoglio delle notizie concernenti le persone A - Piano di perforazione . . . . B - Piano di selezione - tabulazione . . . . 6 - Piani di lavoro relativi allo spoglio delle notizie concernenti le abitazioni

A - Piano di perforazione . . . .

B - Piano di selezione - ta bulazione . . . .

APPENDIOE

Disposizioni di legge e regolamentari emanate fino a tutto il 31 dicembre 1955 Pago » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » 245 245 247 249 251 251 253 259 259 260 261 263 267 277 341 355 359 373 423 478 513 517 559 562

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(7)

INTRODUZIONE

PIANO GENERALE E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL CENSIMENTO

GENERALITÀ

l. Gli studi preparatori del IX Oensimento gene-rale della popolazione vennero intrapresi fin dallo immediato periodo post-bellico nel quadro del pro-gramma di sviluppo dell'attività dell' Istituto cen-trale di statistica.

Tra i primi e fondamentali problemi che dovettero essere presi in esame in detto periodo fu infatti la possibilità di eseguire i censimenti di varia natura, sia pure a carattere straordinario, per far fronte alle molteplici e pressanti esigenze poste dalla parti-colare congiuntura dell'inizio dell'opera di ricostru~ zione. In tal senso, sin dal 1945, l'Istituto avanzò varie proposte che non ebbero seguito, perchè al Ministero del tesoro mancò la possibilità di concedere i fondi occorrenti.

In particolare per quanto riguarda il IX Oensi~ mento generale della popolazione, va qui ricordato che la sua esecuzione si prospettava con carattere di estrema urgenza· non soltanto perchè era ormai decorso il giusto intervallo decennale dall'ultimo, ma anche a motivo dei fortunosi eventi del periodo bellico e di quello immediatamente successivo, nonchè in dipendenza del fatto che il precedente censimento del 1936 - l'unico eseguito in virtù del R. D. L. 6 novembre 1930, n. 1503, convertito nella legge 21 dicembre 1930, n. 1839, che prevedeva la periodicità quinquennale per i censimenti, poi abban-donata - era stato effettuato in concomitanza delle vicende della guerra etiopica che arrecarono notevole perturba mento allo stato della popolazione, in parti-colare nei riguardi della residenza e dei caratteri professionali.

Ovviamente la seconda guerra mondiale, con i profondi rivolgimenti apportati nella struttura demo-grafica, aggravò la situazione, togliendo ai dati rilevati con detto censimento gran parte della loro validità sia ai fini di una seria disamina dei

feno-meni demografici e dei connessi aspetti economlCO-sociali, sia ai fini più concretamente pratici del normale andamento della vita amministrativa. Ur-geva pertanto la necessità di avere esatta nozione non soltanto della distribuzione della popolazione rispetto al territorio e alle abitazioni, della sua struttura qualitativa per caratteri demografici e professionali - dati tutti di som.mo interesse per la vita della Nazione - ma in alcuni casi, special-mente per le minori circoscrizioni, anche sulla stessa consistenza numerica, sulla quale si basano numerose disposizioni contenute nelle leggi dello Stato.

2. Il carattere tecnico della presente pubblicazione non consente che di fare un fugace accenno alla azione svolta dall' Istituto centrale di statistica perchè si addivenisse alla esecuzione del censimento della popolazioné, in ciò sostenuto dalle molte Ammi-nistrazioni per le quali i dati del censimento avreb-bero costituito utili se non indispensabili termini di riferimento della propria azione amministrativa. Tra queste segnata mente i comuni, che vedevano nel censimento l'unica possibilità di procedere al riordinamento delle anagrafi della popolazione che, nella grande maggioranza dei casi, si trovavano in condizioni pressochè disastrose, perchè duramente provate dalla guerra e dal lungo periodo intercorso dalla esecuzione dell'ultimo censimento. È da avver-tire che tutte le irregolarità anagrafiche (duplicazioni di iscrizioni, alterazioni di generalità e di indirizzi verificatesi nel periodo settembre 1943 - aprile 1945, indirizzi errati, omesse denuncie di immigrazione ed emigrazione da un comune all'altro o da e per lo estero, omesse denuncie di cambiamento di abita-zione nell'ambito dei singoli comuni, ecc.) si riper-cuotevano, con effetti perniciosi, sulla formazione ·

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8 INTRODUZIONE

nali che sono connessi con l'anagrafe (liste di leva, istruzione elementare, tributi, ecc.), tanto che ancora nel 1948 (nota n. 15600 R, in data 31 maggio 1948) il Ministero dell'interno, nel mettere in evidenza tali gravi inconvenienti, prospettava alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la necessità di effettuare, con carattere di urgenza, un apposito censimento straor-dinario della popolazione in conformità di quanto era stato proposto dall'Istituto centrale di statistica, fin dal 1947, con esito peraltro negativo per le diffi-coltà sollevate appunto dal Ministero del bilancio in ordine all'assegnazione dei fondi.

Comunque, l'azione dell'Istituto centrale di stati-stica, pur tra difficoltà aspre e di vario ordine, è proseguita sul duplice fronte della preparazione tecnica ed organizzativa del censimento e del finan-ziamento di esso, fintanto che non si addivenne à'lla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 103 dell'8 maggio 1951 della legge 2 aprile 1951, n. 291, recante i provvedimenti per l'esecuzione del IX Cen-simento generale della popolazione e del III Censi-mento generale dell'industria e del commercio. Venne così finalmente posto sul piano della pratica realizzazione il programma. del censimento, sul quale si era già favorevolmente espresso ìl Consiglio supe-riore di statistica. Tuttavia la legge stessa che indi-ceva il censimento poneva ulteriori indugi alla pratica attuazione delle norme in essa contenute, in quanto prevedeva la formazio:p.e di una. Commissione di vigilanza che doveva pronunciarsi sulle disposizioni concernenti le modalità di esecuzione di dette norme.

n

regolamento per l'esecuzione potè comunque essere emanato soltanto a poco più di un mese di distanza dalla data prevista per ì1 censimento.

3. La Commissione di vigilanza fu costituita, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, soltanto in data 30 giugno 1951. Di essa hanno fatto parte tre senatori (Canaletti Gaudenti, Fortu-nati,Parri) e tre deputati (Molinaroli, Numeroso, Pieraccini), designati rispettivamente dalle Presidenze del Senato e della Camera dei deputati, il Presidente dell'Istituto centrale di statistica, tre membri del Consiglio superiore di statistica (D'Addario, Pietra, Saibante), duè rappresentanti dei datori di lavoro (Bertagnolio, Codina) e due rappresentanti dei pre-statori d'opera (More1li, Novella).

La Commissione, presieduta dal Seno Ferruccio Parri, ha. esplicato, dal momento della sua costi-tuzione ufficiale, una intensa e proficua attività sia nel periodo delle operazioni prelìminari dei censi-menti, sia nel periodo successivo alla loro esecuzione, durante i lavori di revisione e di elaborazione dei dati. In numerOSe sedute plenarie e in varie sedute di 1Jottocommissioni vennero esaminati i documenti di

rilevazione per accertare se fossero conformi alle disposizioni di legge, come pure lo schema del rego-lamento per l'esecuzione dei censimenti che fu poi emanato con il D. P. R. 24 settembre 1951, n. 981. È anche merito della Commissione, tra l'altro, lo aver prestato il suo autorevole interessamento affin-chè fosse promosso il provvedimento atto ad inte-grare il finanziamento delle operazioni di censimento e ad assicurare il reperimento del personale occor-rente (legge 2 agosto 1952, n. 1085).

4. I gravi inconvenienti che avrebbe potuto deter-minare la ritardata approvazione del regolamento per la causa cui si è fatto cenno furono scongiu-rati dal minuzioso lavoro preparatorio già dall'Isti-tuto centrale di statistica condotto a buon punto intorno all'epoca della emanazione della legge, nonchè dallo spirito di comprensione dimostrato dalla Com-missione di vigilanza che, come siè detto, si è adope-rata in ogni modo per agevolare il diffiQile compito dell'Istituto.

Approvati infatti dalla detta Commissione, per la parte di sua competenza, i modelli di rilevazione che già erano stati tecnicamente esaminati in seno al Consiglio superiore di statistica, ed approvato altresì il piano organizzativo previsto nel regola-mento, fu possibile procedere immediatamente alla stampa dei modelli predetti ed alla compilazione dei fascicoli contenenti le istruzioni per l'organizzazione periferica dei censimenti e per le operazioni . preli-minari, nonchè di quelli delle istruzioni perla rac-colta dei dati, gli uni e gli altri indispensabìli per il concreto avviamento delle operazioni di censimento e per la preparazione del personale periferico sia degli uffici provinciali che di quelli comunali di censimento.

In tal modo il calendario previsto per i vari adem-pimenti ha potuto essere rigorosamente rispettato, il che .ha non poco contribuito al buon esito delle operazioni di distribuzione, di raccolta e di revi-sione dei questionari ad opera degli organi periferici di censimento.

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INTRODUZIONE 9

i bilanci comunalì erano in tale stato di dissesto da non poter assolutamente sopportare l'onere finan-ziario dei censimenti del 1951.

Ciò ha comportato un nuovo compito per l'Istituto centrale di statistica, che ha dovuto determinare l'esatto fabbisogno finanziario di ciascuno dei sud-detti organi periferici, al fine di contenere le spese nel limite dei fondi assegnati, compito reso complesso e gravoso dalla varietà degli elementi da valutare e cioè: il numero degli ufficiali di censimento (e la ripartizione di essi tra dipendenti comunalì e altri, data la diversità di trattamento) da impiegare nelle diverse fasi di esecuzione; la estensione e natura del territorio e dislocazione della popolazione; la possibilità di comunicazioni; la necessariamente di-versa composizione degli uffici periferici provinciali e comunali; la entità e consistenza del servizio ispettivo; le circostanze inerenti ad eventi straor-dinari.

Nonostante le obiettive difficoltà connesse con la gestione in parola, lievi sono stati gli spostamenti rispetto alle spese preventivate, emersi in sede di consuntivo, e ciò è stato dovuto al rigoroso e costante controllo cui è stata sottoposta la utilizzazione dei fondi accreditati ai singoli uffici provinciali di censi-mento, in modo da avere, in ogni mocensi-mento, la reale situazione delle disponibilità finanziarie in relazione alle effettive necessità di spesa.

6. A differenza di quanto praticato nei precedenti· censimenti nei quali le varie istruzioni venivano frammentate in gran numero di circolari susseguen-tisi a più o meno breve scadenza le une dalle altre, per il censimento del 1951 è stato ritenuto opportuno raccogliere in appositi fascicoli le istruzioni relative alle varie fasi di preparazione e di esecuzione del censimento stesso.

Le istruzioni relative agli adempimenti preliminari di carattere territoriale contenute nel fascicolo con-traddistinto con il numero l, per la formazione del piano topo grafico, e in quello contraddistinto con il numero 2, per l'ordinamento ecografico, erano state inviate ai comuni con notevole anticipo rispetto al periodo della rilevazione.

I fascicoli riflettenti le operazioni di rilevazione vere e proprie furono diramati nel periodo agosto -ottobre 1951, in modo da ottenere che prima ancora dell'inizio delle operazioni di distribuzione dei que-stionari tutti gli uffici periferici fossero in possesso delle istruzioni corrispondenti alle singole fasi del lavoro che essi erano chiamati a svolgere, cosi da avere la visione completa degli adempimenti e della loro cennessione tecnica e temporale. Tale connes-sione si estende anche alla concomitanza. con le operazioni del III Censimento generale dell'industria

e del commercio che, pur avendo una completa auto-nomia concettuale e tecnica, furono condotte avva-lendosi del piano organizzativo del censimento dem.o-grafico.ln pratica le istruzioni dei fascicoli 1, 2 e 3, relativi i primi due alla determinazione della base territoriale di rilevazione· e il terzo all' organiz-zazione periferica dei censimenti, nonchè il fascicolo 6, relativo alle operazioni di sorveglianza e controllo della rilevazione, regolarono tali adempimenti per ambedue le rilevazioni, mentre le altre istruzioni furono date con fascicoli separati per i due censi· menti. Per il censimento demografico, il fascicolo 4

ebbe per oggetto la raccolta dei dati e il fascicolo 5 la revisione di essi da parte degli uffici comunali. Infine le istruzioni per il confronto fra presenti e assenti temporanei e per la revisione delle anagrafi della popolazione (concordate queste ultime con il Ministero dell'interno) furono diramate

successi-vamente alla conclusione delle operazioni di rileva-ZlOne.

7. Ai fini della compilazione del presente volume -come pure di quello relativo agli atti del censimento industriale e commerciale - la materia delle istru-zioni, anzichè secondo la partizione per fascicoli adottata ai fini pratici in sede di rilevazione, è stata esposta secondo una sistematica intesa a conferire alla materia una maggiore organicità per ciò che concerne la concatenazione logica delle varie opera-zioni; i principalì argomenti inoltre sono fatti pre-cedere da alcune considerazioni di carattere generale, allo scopo di accrescere il· valore documentario della materia, sia indicando le finalìtà di determinati adempimenti stabiliti, sia fornendo retrospettiva-mente talune notizie e dati particolarretrospettiva-mente signifi-cativi in relazione ad altri adempimenti.

8. Come si è detto, non poca importanza ha avuto nel regolare svolgimento delle operazioni di censi-mento l'aver stabilito un calendario deglì adempi-menti tanto particolareggiato quanto rispondente alla realistica valutazione del contenuto delle singole operazioni e della possibilità, da parte degli organi periferici, e dei comuni in particolare, di farvi fronte. Infatti, l'indicazione di termini ragionevoli per deter-minati adempimenti, oltre a stabilire il necessario sincronismo tra i vari organi di rilevazione e a non creare intralci nei casi di adempimenti interdipen-denti, consente all'organo centrale di esercitare la propria azione di stimolo e di controllo in maniera veramente efficace.

(10)

r

lO INTRODUZIONE

censimento, caratterizzata dal fatto che i termini per gli adempimenti erano condizionati ad altre scadenze, (fornitura delle carte, visti di concordanza dei Sindaci dei comuni contermini, ecc.), che spesso non era in facoltà dei comuni di rispettare; la se-conda alle operazioni di censimento vere e proprie, caratterizzata dal fatto che i termini indicati erano riferiti a date precise e tassative; la terza, infine,

concernente gli adempimenti del confronto tra pre-senti e aspre-senti temporanei e quelli del confronto tra censimento e anagrafe, che i comuni dovevano anche effettuare entro termici precisi data l'interdipen-denza degli adempimenti stessi.

Qui di seguito si riporta integralmente il calen" da,rio degli adempimenti, il cui esatto significato ovviamente è descritto nei vari capitoli del volume.

N. d'ord. l 2 3 4 5 6 7 DATE - ADEMPIMENTI

A . ADEMPIMENTI PRELIMINARI DI CARATTERE TERRITORIALE

entro il SI dicembre 1950 (1)

entro il 15 marzo 1951 (2)

29 settembre

Completamento della formazione del piano topografico e trasmissione all'Isti-tuto centrale di statistica

Completamento dell'ordinamento ecografico

Ultimazione della determinazione e delimitazione delle sezioni, nonchè della formazione delle cartine topografiche di sezione; invio dell'elenco delle sezioni all'ufficio provincia.le di censimento

B - ADEMPIMENTI PER LE OPERAZIONI DI RILEV AZIONE

entro due giorni dal rice-vimento degli stampati

15 od 8 o 5 giorni dall'arrivo dell' avviso di spedizione degli stampati come è

pre-cisato in nota (3)

5 settembre

15 settembre

Restituzione all'Istituto centrale di statistica, da parte dei comuni e degli uffici provinciali di censimento, dell'avviso di spedizione degli stampati, controfirmato per ricevuta

Comunicazione all'Istituto centrale di statistica dell'eventuale mancato

ar-rivo del materiale

Comunicazione all'Istituto centrale di statistica, da parte dei Prefetti, delle proposte relative al numero dei componenti l'ufficio provinciale di cen-simento

Costituzione degli uffici provinciali di censimento

(l) Per i vari adempimenti relativi alla formazione del piano topografico non furono stabiliti termini tassativi, a motivo del fatto che essi erano stati intrapresi, nel quadro della preparazione dei censimenti, assai per tempo rispetto alla data del 4 novembre 1951. D'altra parte, i nuovi criteri stabiliti in ordine alle frazioni geografiche e alle località abitate non potevano non conferire al lavoro un carattere straordinario, tale da richiedere interventi diretti dell'Istituto, il quale, anche per singoli comuni o gruppi di comuni, determinava particolari periodi per l'esecuzione e l'ultimazione dei lavori.

(2) Tale termine fu fissato tenendo conto della varietà delle situazioni di fatto esistenti nei vari comuni (ivi compresa la circostanza che i comuni fossero o no già in possesso del piano topografico approvato, necessario per l'integrale applicazione delle istruzioni), che potevano richiedere periodi di tempo più o meno lunghi. Successivamente, comunque, detto termine fu prorogato una prima volta al 31 maggio 1951 e una seconda. volta (tenuto conto anche che la data di censimento era stata definitivamente fissata al 4 novembre 1951) al 18 luglio 1951.

(3) 15 giorni per i comuni e gli uffici provinciali di censimento compresi nelle seguenti regioni: Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sar~egna;. . . o · • • •

8 giorni per i comuni e gli uffici provinciali di censimento compresi nelle seguentI regIOnI: LIgUrIa, LombardIa, Emlha-Romagna, Toscana, M!1rche, Umbria, Abruzzi e Molise, Campania, Puglia;

(11)

N, d'ord. 8 9

lO

11 12 13 14

15

16

17

18 19 20 21 22 23 dal 18 al 30 settembre 20 settembre 25 settembre 29 settembre lo ottobre dal lo al 6 ottobre 4. ottobre dall'8 al 15 ottobre 15 ottobre 18 ottobre 19 ottobre

20 ottobre 20 ottobre dal 21 al 24 ottobre 25 ottobre

dal 25 ottobre al 3 novembre

INTRODU7.IONE

DATE ADEMPIMENTI

Riunione nazionale e riunioni interprovinciali

Costituzione della commissione comunale di vigilanza e invio al Prefetto della deliberazione relativa

Costituzione dell'ufficio comunale di censimento e invio dell'elenco dei com-ponenti all'ufficio provinciale di censimento

Consegna ai candidati ad ufficiale di censimento, per i quali sia stata accer-tata l'idoneità generica, del materiale utile alla loro preparazione

Costituzione della commissione provinciale di propaganda per censimenti

Riunioni intercomunali

Costituzione della commISSIOne e delle eventuali sottocommissioni per le prove d'idoneità

Prova, scritta e orale, degli ufficiali di censimento

Ultimazione degli itinerari di sezione

Compilazione del verbale e della graduatoria relativi agli aspiranti ad uffi-ciale di censimento giudicati idonei

Invio al Prefetto, per la ratifica, degli elenchi nominativi delle persone da nominare ufficiali di censimento

Ultimazione della intestazione degli stati di sezione provvisori, dei fogli di

famiglia e convivenza e delle cartelle di sezione

Affissione del manifesto relativo al censimento

Istruzione degli ufficiali di censimento

Assunzione degli ufficiali di censimento

Distribuzione dei fogli di censimento

(12)

12 N. d'ord. 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 4 novembre dal 5 al 24 novembre 24 novembre 25 novembre 26 novembre 22 dicembre INTRODUZIONE DATE ADEMPIMENTI

DATA DEL CENSIMENTO

Ritiro dei fogli di censimento

Completamento e totalizzazione dei computi giornalieri di sezione

Compilazione del riepilogo dei computi giornalieri di sezione

COMUNICAZIONE DEI DATI PROVVISORI ALL' ISTITUTO CEN-TRALE DI STATISTICA

Completamento della revisione e delle operazioni connesse

o -

ADEMPIMENTI PER IL CONFRONTO TRA PRESENTI E ASSENTI TEMPORANEI E PER IL CONFRONTO TRA CENSIMENTO E ANAGRAFE

entro il 29 febbraio 1952

I

~---' entro il 18 marzo entro il 31 marzo entro il 15 aprile dal 19 al 30 aprile entro il 15 maggio entro il 15 maggio entro il 15 maggio 24 maggio

Compilazione (da iniziare subito) e trasmissione dei modelli CP 12 ai comuni di residenza risultanti sui fogli di censimento

Restituzione dei modelli CP 12 ai comuni di presenza temporanea

Trasmissione dei modelli CP 12 ai comuni di residenza successivamente ac-certati

Ultima restituzione dei modelli CP 12 ai comuni di presenza tem~oranea

Compilazione e trasmissione dei modelli CP 13 ai comuni di presenza tem-poranea

Restituzione dei modelli CP 13 ai comuni di residenza

Confronto (da iniziare subito) tra i fogli di censimento e i fogli anagrafici e tra questi ultimi e le schede anagrafiche

Censimento di unità sfuggite, variazioni dipendenti da movimenti nell'ambi~o del comune e aggiornamenti qualitativi dell'anagrafe da effettuare m seguito ai confronti e da ultimare

(13)

INTRODUZIONE 13

N. D A T E - A D E M P I M E N T I

I

d'ord.

- - ' - - - -- ---

-39 24 maggio Trasmissione all'Istituto centrale di statistica dei modelli di rilevazione com-pilati per le famiglie, convivenze e persone sfuggite al censimento

40 \ alla presentazione \ IStruzione delle denuncie d'immigrazione presentate dagli interessati

41 \ entro il 24 maggio \ Denuncie di immigrazione da promuovere d'ufficio·

42 . \ dal 3 al 18 giugno \ Pratiche migratorie di cancellazione

L -_ _ ~ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ __ _ _ _ ~

43 \ entro il 18 giugno .1 Atti notori e ordinanze per emigrazione all'estero

44 \ dal 19 al 30 giugno .. \ Atti notori e ordinanze per irreperibilità

45 entro il 31 dicembre Definizione pratiche migratorie

PIANO DI RILEV AZIONE

9. L'abbinamento del censimento della popola-zione con quello industriale e commerciale, imposto dalle ricordate esigenze di ordine giuridico e finan-ziario, come consuntivo ha rilevato una netta pre-valenza di aspetti positivi e non ha affatto disturbato il piano generale del censimento demografico. Anzi, si può affermare che qualche svantaggio conseguente aUa contemporanea esecuzione dei due censimenti è stato dovuto esclusivamente al fatto che l'abbi-nllomento non era stato previsto con sufficiente anti-cipo di tempo.

Nessuna restrizione fu effettuata chca la massa di dati e notizie che nel lungo periodo di attenta prepa-razione si era. divisato di raccogliere con il censi-mento della popolazione. Fu quindi tenuto fermo il programma già predisposto di ef,leguire contempo-raneamente il censimento delle abitazioni, di racco-glìere t.utti i dati occortenti per studiare· a fondo gli aspetti. dell'insediamento della popolazione, non-chè della sua distribuzione per grado di istruzione e per caratteri professionali, obiettivituttì raggiunti in modo soddisfacente e. tale. da conferire al IX Ceusiménto generaledellapopòla,zione pregio. e valore indiscutibili.

lO. Il piano generale del IX Censimento della popolazione è stato concepito in fllnzione di due esigenze di carattere fondamentale che possono essere riassunte nei seguenti termini:

- comparabilità con i più recenti censimenti italiani e con quelli di altri paesi;

- ampliamento del piano di rilevazione rispetto ai passati censimenti per ciò che concerne alcuni aspetti fondamentali della popolazione quali:· le forme di insediamento, là. consistenza delle abita-zioni, il livello culturale, la composizione professio-nale.

Circa il primo punto, furono naturalmente tenuti presenti i quesiti adottati per il censimento del 1936, nonchè le raccomandazioni dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Lo studio del problema della gradua-zione e della priorità dei quesiti, relativi ai caratteri personali. da inserire nel foglio di famiglia, fu con-dotto in modo molto approfondito,oltrechè dallo ufficio preposto al censimento, in seno al Consiglio superiore di statistica.

(14)

14 INTRODUZIONE

sione. Per qualche quesito la discussione servì anche a definire l'ampiezza e la forma in cui doveva essere posto.

L'abbandono di alcuni quesiti fu effettuato, pur nell'unanime convincimento dell'alto interesse che vi era connesso, per ragioni di forza maggiore. È il caso, ad esempio, del quesito sulla disoccupazione, essendo questa di per sè un fenomeno difficile da rilevare ove non si ponga tutta una serie di domande in proposito. Altri quesiti importanti, al cui abban-dono concorsero ~vari fattori, quali la necessità di non appesantire la rilevazione e conseguentemente i lavori di revisione e di:spoglio con la prospettiva di eccedere i limiti di spesa previsti, furono quelli sulla « fecondità l), sulla religione, sulla lingua.

n.

I quesiti definitivamente accolti nel foglio di famiglia sono, oltre al cognome e nome delle singole persone, i seguenti:

- paternità

- relazione di parentela (o di convivenza) con il ca po famiglia

sesso stato civile

data di nascita (giorno, mese e anno)

- luogo di nascita (per i nati in Italia: comune e provincia; per i nati altrove: stato estero)

- istruzione (titolo di studio conseguito; in man-canza si chiede se il censito sa leggere e se sa scrivere)

- stato di profugo (per i censiti provenienti da territori non più amministrati dall'Italia)

- cittadinanza degli stranieri - comune di residenza - presenza nella famiglia

- assenza temporanea dalla famiglia (luogo ove si trova l'assente, motivo dell'assenza, durata del-l'assenza)

- professione, arte o mestiere, ovvero condizione non professionale

- posizione nella professione

- specie dell'attività dell'azienda o amministra-zione o ente presso cui il censito è od era occupato.

Limitando il confronto ai quesiti sui caratteri personali, sui quali era stato basato il censimento del 1936, c'è da osservare che oltre ai 12 quesiti posti in tale censimento, nel 1951 sono stati aggiunti quesiti relativi al luogo di nascita e all'istruzione. 12. Ovviamente, non potevano essere sacrificate alla comparabilità con i precedenti censimenti le nuove possibilità offerte dagli schemi dì classifica-zione delle attività individualì sviluppati e perfe-zionati nel tempo, attraverso l'esperienza dei censi-menti e di altre indagini, ed elabòrati anche dai competenti organi internazionali. Tali schem.i·

riflet-tono le classificazioni della popolazione per profes-sione, per posizione nella professione e per ramo di attività economica che, avendo raggiunto un assetto analitico e razionale, sono valse a mettere in evi-denza, ma non a sanare, le erronee o insufficienti distribuzioni effettuate nei precedenti censimenti.

In vista dei censimenti del 1951, tali schemi classifi-catori sono stati oggetto di apposite pubblicazioni preliminari aventi principalmente lo scopo di for-nire una guida nei lavori di spoglio del materiale di censimento.

13. Quanto all'altra esigenza da soddisfare, ClOe all'ampliamento del piano di rilevazione, va subito osservato che una prima possibilità a tal fine è stata offerta appunto dagli stessi schemi classificatori di cui si disponeva, specialmente se adottati con lar-ghezza di vedute in sede di rilevazione. A parità di numero e di formulazione di quesiti può infatti corrispondere un ben diverso risultato di dati se le risposte date ai quesiti stessi sono « filtrate» attra-verso schemi classificatori più o meno analitici. Cosi ad esempio la risposta al quesito sulla posizione nella professione al censimento del 1951 è stata prevista secondo un'analìsi corrispondente a ventisette posi-zioni (ad una delle quali il censito doveva tassati-vamente rispondere) riconducibili ai seguenti cinque gruppi posizionali: imprenditori e liberi professio-nisti; dirigenti e impiegati; lavoratori in proprio; lavoratori dipendenti; coadiuvanti.

Ma l'espansione del risultato del censimento si ha anche dall'associazione di determinati caratteri, In misura che va oltre il semplice accostamento di caratteri differenziali. Cosi l'aver rilevato, per la prima volta nella storia dei censimenti italiani, il livello culturale della popolazione, accresce enorme-mente il valore dei dati professionali considerati in relazione a tale carattere.

Non è chi non veda, infatti, quali e quanti aspetti possono essere lumeggiati dalla combinazione dei caratteri in questione in relazione a problemi di ordine economico e sociale.

(15)

INTRODUZIONE 15 con riferimento alle circoscrizitni comunali o, più

tardi, alle frazioni variamente determinate, furono tenuti pressoché fermi fino al [936, senza peraltro conferire alle relative definizio!i un preciso valore che consentisse di spingere a fondo lo studio dello insediamento della popolazioneJ

In vista del censimento

de~

1951, alla materia potè essere dato un assetto basato su criteri rigoro-samente razionali, scaturiti dalle proposte formulate da apposita commissione di stJdio che tenne conto dei voti dei geografi, espressi in

~ongressi

sia nazionali che internazionali, nonchè delle necessità di ordine propriamente statistico. Di

so~mo

interesse l'intro-duzione della (< frazione geografi~a » fondata sul prin-cipio antropogeografico della gravitazione degli abi-tanti degli aggregati minori e ~elle case sparse sui singoli centri abitati, per le Inecessità della vita quotidiana. L'istituzione della frazione geografica ha consentito la ripartizione dei ~Ierritori comunali in modo uniforme, contrariament a quanto avveniva in precedenza per le frazioni d ordine amministra-tivo o tradizionale la cui delimitazione avveniva in base ai criteri più eterogenei.

I~oltre,

poichè la fra-zione geografica è determinata 1da elementi geofisici ben definiti, coincidenti appunto con il limite di attrazione dei singoli centri

ab~

.·tati,

la ripartizione del territorio in base ai

corris~ondenti

criteri nor-mativi mette bene in evidenza i casi di confini amministrativi tra comuni nor coincidenti con i limiti di attrazione dei centri abitati, con evidenti

• I

riflessi negativi di ordine economico e sociale. Parallelamente, al fine di dJrne delle definizioni adeguate ed univoche, fu approfbndito lo studio delle località abitate (centri abitati, huclei abitati e case sparse) considerandole nella

lo~o

entità fisica, cioè facendo astrazione,per la in~viduazione di esse, dai confini comunali che eventualmente le

attraver-sassero. I

' Tali criteri, congiuntamente a quelli sopraccennati della individuazione e delimitazione delle frazioni geografiche, hanno consentito fi conferire ai dati della distribuzione territoriale ~ella popolazione un significato validamente descrittivo, cui è connessa la massima possibilità di analisi. I

15. Per ciò che concerne le afitazioni, esse furono fatte oggetto di un vero e proprio censimento gene-rale inteso a rilevare i dati e Ile notizie relative al numero delle persone, alla specie dell'abitazione, al numero e alla destinazione dei Ivani, all'esistenza e

alle condizioni generali dei ser-pzi di cucina, degli impianti di elettricità, gas, acqur potabile e igenico-sanitari, nonchè al titolo di godimento. In. prece-denza, si era avuta inmaterial soltanto l'indagine sulle abitazioni connessa con il fensimento del 1931

limitata, però, a 422 comuni, scelti con criterio che teneva conto dell'ampiezza demografica e della distribuzione territoriale.

Il valore del censimento delle abitazioni del 1951 è accresciuto del risultato della indagine del 1931 in quanto questa, pur nella sua estensione limitata, è l'unico caposaldo di riferimento nel tempo e le due indagini sono ai limiti estremi di un periodo denso di avvenimenti che hanno modificato profondamente la struttura demografica ed economica del paese, di cui il rapporto uomo-abitazione è uno degli indici più significativi.

16. Circa la maggiore ampiezza della massa dei dati rilevati per ciò che concerne particolarmente il livello· culturale e le attività individuali, nonchè i due aspetti considerati congiuntamente, oltre a quanto detto più sopra, devesi precisare che il

cen-sime~to del 1951 ha offerto l'occasione per

l'appli-cazione degli schemi di classifil'appli-cazione messi a punto d'accordo con gli organi internazionali ed universal-mente adottati almeno nelle categorie fondamentali.

In particolare, per ciò che concerne le professioni, sussisteva un problema di sistematica, al cui schema le molteplici professioni rilevate sono state ricondotte in sede di revisione. Come risulta dalla classificazione riportata in allegato al presente volume, le voci pro-fessionali sono risultate 6.932, distribuite in 374 gruppi, e 40 classi. L'esperienza fatta ha però in-dotto a ponderare seriamente se non sia preferibile applicare lo schema classificatorio già in sede di rilevazione, il che, come è stato già accennato, è stato fatto con buoni risultati per le posizioni nella professione.

L'analisi delle attività economiche è stata effet-tuata secondo 491 categorie raggruppate in 48 classi e lO rami, come è previsto nella relativa classifica-zione anch'essa riportata in allegato al presente vo-lume.

La classificazione della popolazione per grado di istruzione è stata effettuata secondo il più alto titolo di studio conseguito; si è preferito cioè riferire tale distribuzione, anzichè alle non sempre attendibili dichiarazioni dei censiti sul proprio grado culturale, ai titoli acquisiti in base all'ordinamento giuridico vigente alla data della rilevazione, salvo per i censiti privi di titolo di studio che sono stati distinti a seconda che sapessero leggere e scrivere ovvero fos-sero analfabeti. Come si è detto, l'argomento ha formato oggetto di rilevazione per la prima volta e sembra del tutto superfluo insistere sull'interesse dei relativi dati.

(16)

16 INTRODUZIONE

l'utilità che essi rivestono-ai fini dello studio dei problemi di ordine sociale ed economico connessi con la legislazione scolastica, nonchè con il mercato del lavoro e con il migliore impiego delle forze. di lavoro.

17. Infine, si ritiene opportuno accennare che a seguito di accordi intervenuti col Governo militare alleato, che nel 1951 aveva l'amministrazione della Zona A del Territorio di Trieste, furono ivi condotte le operazioni di rilevazione con le stesse norme pre-disposte per il censimento generale. In sede di pub-blicazione, i risultati della rilevazione a Trieste furono consolidati con i dati del censimento.

MODALITÀ DI ESEO UZIONE

18. In conformità di quanto previsto dalla ricor-data legge 2 aprile 1951, che ha indetto l'esecuzione dei censimenti, l'Istituto centrale di statistica ha predisposto il regolamento di esecuzione e le istru-zioni per il concreto svolgimento delle previste ope-zioni. Uregolamento ha stabilito, in modo organico, le varie modalità di esecuzione, sia tecniche che organizzati ve, dei censimenti, indicando altresì le norme fondamentali che si estendono alle operazioni preliminari demandate ai comuni e agli organi pro-vinciali di -censimento, alla distribuzione, compila-zione e ritiro dei modelli di rilevacompila-zione, alla loro revisione ed alle varie operazioni finali che devono essere eseguite dai predetti organi periferici.

Le istruzioni riflettenti i molteplici adempimenti richiesti agli organi periferici sono state organica-mente raccolte nei fascicoli di istruzioni di cui si è fatto cenno.

19. Le caratteristiche fondamentali dell'organiz-zazione periferica dei censimenti sono riassumi bili nei seguenti punti:

a) la vigilanza sulle operazioni di censimento nell'ambito della provincia era a.ffidata al Prefetto che si avvaleva, come organo esecutivo avente com-piti eminentemente ispettivi, di un ufficio provin-ciale di censimento composto del direttore e di fun-zionari specializzati dell'ufficio provinciale di stati-stica ed eventualmente di funllionari della .prefet-tu:i:a e degli enti locali; inoltre, in ciascun capoluogo

di provincia era costituita, sotto la presidenza del Prefetto, una commissione di propaganda con il compito di far conoscere alla popolazione }'impor-tanza e le finalità dei censimenti, dai q).lalìè. escluso qualsiasi fine di carattere fiscale;

b) in ogni comune il compito di assicurare il regolare svolgimento delleopèrazioni di censimento

era demandato al Sindaco, con l'assistenza del se-gretario comunale, che aveVa come organo esecutivo l'ufficio comunale di censimento, cui erano affidati tutti i lavori di rilevazione; inoltre, una commis-sione comunale di vigilanza, presieduta dal Sindaco, assicurava l'esatta e tempestiva applicazione delle norme emanate per l'esecuzione dei censimenti e organizzava la necessaria opera di propaganda nel-l'ambito del comune;

c) gli ufficiali di censimento che dovevano assi-curare il regolare andamento delle operazioni di raccolta dei dati del censimento ammontavano ad oltre 47.000, un notevole contingente dei quali, (quasi 12.000) era peraltro costituito da dipendenti delle amministrazioni comunali; nel corso dei lavori di distribuzione, di raccolta e di revisione dei fogli di censimento, le operazioni compiute dagli uffici comu-nali e dagli ufficiali di censimento erano costantemen-te e ovunque sorvegliacostantemen-te dagli ispettori provinciali;

d) l'Istituto centrale di statistica si manteneva costantemente a contatto con gli organi locali me-diante un corpo ispettivo costituito da propri funzio-nari, cui era affidato l'incarico di controllare le operazioni in sede regionale e, ove occorresse, pro-vinciale e comunale; a tal fine il territorio dello Stato è stato suddiviso in 12 grandi circoscrizioni statistiche comprendenti ciascuno una o più regioni; in talÌ circoscrizioni hanno operato oltre 40 fùnzionari distribuiti in gruppi da 3 a 5 ispettori per circo-scrizione, a ciascuno dei quali è stata affidata .la sorveglianza di una o più provincie; questa organiz~ zazione ispettiva siè rivelata di fondamentale impor-tanza per il buon esito delle operazioni di censimento, avendo consentito agli organi centrali dell'Istituto di seguire)n tutte le vade fasi e ovunque lo svolgi-mento delle operazioni e di intervenire prontamente nei casi - peraltro risultati rari - dì inidoneità o scarsa diligenza degli organi locali di cens-imento. Sempre nel programma di assistenza tecnica agli organi periferici di censimento, l'Istituto centrale di statistica ha destinato ad essi un « BoJ.lettino »

recante la risoluzione dei più importanti quesiti, nonchè altre notizie interessanti i censimenti. Tale bollettino è stato pubblicato nel Notiziario Istat -Serie speciale « Censimenti ».

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INTIWDUZIONE

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corso di tali riunioni, che hanno avuto luogo nella ultima decade del settembre 1951, sono state illu-strate da funzionari competenti dell'Istituto le mo-dalità per l'accertamento delle unità di rilevazione e le altre norme di censimento e inoltre sono stati risolti tutti i quesiti sottoposti dagli intervenuti. Tali riunioni, cui hanno fatto seguito localmente, a cura dei dirigenti degli uffici provinciali, quelle dei dirigenti degli uffici comunali di censimento, si sono dimostrate di grande efficacia per la migliore preparazione dei dirigenti provinciali e comunali di censimento che sono stati perciò messi in grado di assolvere, senza incertezze ed esitazione, i difficili

compiti ad essi affidati.

Nello stesso torno di tempo sono stati diretta-mente convocati presso la sede dell'Istituto i segre-tari generali dei comuni capoluoghi di provincia e dei comuni non capoluoghi con popolazione superiore a 50.000 abitanti, ai quali sono state impartite par-ticolari direttive per la migliore esecuzione dei cen-simenti nei rispettivi comuni. D'altra parte, allo avvicinarsi dell'epoca di esecuzione dei censimenti, è stata intensificata la propaganda secondo piani prestabiliti da apposita commissione costituita presso l'Istituto, mentre, per agevolare analogo compito demandato agli organi periferici, a cura dell'Istituto è stato pubblicato apposito fascicolo diramato tem-pestivamente alle commissioni comunali per uso delle persone incaricate di illustrar è' nelle scuole, nelle chiese e nei luoghi di lavoro la natura e le finalità dei censimenti.

21. Le altre modalità di esecuzione del censimento concernenti le operazioni preparatorie, e cioè la deter-minazione delle basi territoriali, l'assunzione e la nomina degli ufficiali di censimento, l'attuazione del piano di pubblicità, nonchè le operazioni di censi-mento vere e proprie, e cioè: la trasmissione degli stampati agli organi periferici, la distribuzione, il ritiro e il controllo dei fogli di censimento, la revisione di questi da parte degli uffici comunali, il perfe-zionamento del censimento, sono diffusamente illu-strate, anche per quanto riguarda gli aspetti generali, nei corrispondenti capitoli del presente volume.

Un cenno a parte devesi fare per ciò che concerne il censimento di particolari categorie di persone. Trattasi delle convivenze militari dipendenti dai Ministeri della difesa e dell'interno, che sono state censite a cura dei Ministeri stessi ; delle persone im-barcate su navi mercantili italiane e straniere, il cui censimento è stato eseguito per mezzo delle capita-nerie di porto; degli agenti diplomatici e consolari di nazionalità straniera, relativamente ai quali la

2

consegna e il ritiro dei fogli di censimento sono stati fatti a cura, rispettivamente, del Ministero degli affari esteri e delle prefetture. Le norme e le modalità per il censimento di tali categorie di per-sone sono state concordate tra l'Istituto centrale di statistica e le Amministrazioni interessate.

22. Circa la data del censimento, devesi mettere in evidenza che la sua scelta (ad opera del Parla-mento) non fu affatto felice, anche se le condizioni stagionali particolarmente avverse che ebbero a veri-ficarsi erano del tutto imprevidibili.

Sta di fatto che in alcune -provincie le autorità locali si videro costrette a richiedere la cessazione o almeno la sospensione delle operazioni di censi-mento. Nelle provincie della Calabria e in alcune provincie della Sicilia e della Sardegna si abbatte-rono, proprio all'inizio delle operazioni di censimento, nubifragi e alluvioni che scompaginarono la vita in molti centri abitati, con conseguente esodo delle relative popolazioni in cerca di asilo ovunque ve ne fosse possibilità. Fortunatamente in queste pro-vincie il successivo miglioramento della situazione metereologica consenti di riprendere e di portare a termine, sia pure tra serie difficoltà di vario ordine, le operazioni di censimento.

Una situazione ancora più grave si determinò nel corso delle operazioni di ritiro dei fogli di censimento in varie provincie della Valle Padana ed in alcune altre dell'Italia settentrionale. In molte di tali zone fu possibile condurre a termine le operazioni di raccolta dei dati mercè lo spirito di sacrificio degli ufficiali di censimento e degli ispettori provinciali e centrali. Purtroppo, però, nella intera provincia di Rovigo e nel comune di Cavarzere (Venezia) la vio-lenza delle alluvioni ebbe ragione dell'abnegazione degli addetti alle operazioni di censimento, che dovet-tero essere abbandonate per essere riprese e condotte a termine a circa un anno di distanza, con riferimento, come del resto è ovvio, alla data del 4 novembre 1951. Comunque, anche prescindendo dall'eccezionale violenza dei fenomeni metereologici in alcune regioni, la data di censimento cadeva in un periodo nel quale la minore durata delle ore di luce, resa in vastissime zone ancor più breve dalle nebbie, non poteva non avere riflessi negativi sul rendimento del lavoro giornaliero degli ufficiali di censimento, che sarebbe stato perciò sicuramente più elevato se le operazioni si fossero svolte, ad esempio, a primavera inoltrata o nel primo autunno.

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PARTE PRIMA

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OAPITOLO 1

PIANO TOPOGRAFIOO E ORDINAMENTO EOOGRAFIOO

SEZIONE l - GENERALITÀ

l. I dati della popolazione ottenuti da un censi-mento demografico non avrebbero significato al-cuno se non si riferissero a un ben definito territorio, che deve essere rigorosamente ed esplicitamente indi-viduato sia nel suo complesso che nelle sue suddi-visioni geografiche e amministrative. In pratica la determinazione della base territoriale del censimento si attua mediante la predisposizione di idonea carto-grafia nella . quale devono trovare inequivocabile rappresentazione i confini internazionali, le delimi~

tazioni delle diverse suddivisioni interne, cui è con-nessa l'esigenza di evitare omissioni e duplicazioni nella rilevazione, nonchè le delimitazioni delle loca-lità abitate alle quali devono in particolar modo essere riferiti i dati di censimento.

2. In occasione della esecuzione del IX Censi-mento generale della popolazione la preparazione della cartografia è stata oggetto di particolari cure intese non solamente a soddisfare le anziaccennate esigenze, bensì anche a definire l'intrinseco valore delle suddivisioni interne e dei vari tipi di località abitate.

Così, muovendo dalla utilizzazione di un'unica carta a grande scala rappresentante l'intero terri-torio nazionale (allo scopo è egregiamente servita la Carta d'Italia al 25.000 dell'Istituto geografico mili-tare, articolata in fogli e tavolette), è stato formato il « piano topografico)} di censimento, sul quale sono stati tracciati i confini comunali (che implicano la definizione anche dei confini delle circoscrizioni mag-giori), le delimitazioni delle frazioni geografiche e delle località abitate, nonchè altre indicazioni di notevole importanza. La formazione del piano topo-grafico è stata realizzata attraverso l'esecuzione dei relativi adempimenti di carattere tecnico da parte dei comuni i quali in buona parte vi hanno

provve-duto in maniera encomiabile, nonchè attraverso lo esame dei s-ingoli piani da parte dell'Istituto centrale di statistica, il quale mediante rettifiche di varia natura, previe ulteriori informazioni richieste ai comuni interessati, ha assicurato la completa ed uniforme applicazione dei criteri normativi stabiliti al riguardo.

3. Inoltre è appunto in occasione della forma-zione del piano topo grafico in questione che ha tro-vato possibilità di attuazione il proposito già da tempo formulato e perseguito di determinare le basi territoriali non più di volta in volta per ciascun censimento ma per tutti i censimenti futuri, ivi compresi i censimenti economici, nonchè per i fini particolari dell' organizzazione e del funziona-mento dei servizi comunali, in particolare la tenuta delle anagrafi, e ciò in quanto le basi territoriali delle rilevazioni devono essere le stesse sulle quali fondare l'ordinamento stradale e la numerazione civica.

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22 OAPITOLO l - PlANO TOPOGRAFICO E ORDINAMENTO EOOGRAFICO

Una tale concezione del piano topografico consente di raggiungere due scopi fondamentali, l'uno atti-nente all'organizzazione delle operazioni di censi-mento e l'altro, di ancora più vasta portata scienti-fica, allo studio dei problemi relativi alle sedi ed alle dimore umane. Sotto questo ultimo aspetto, non occorre illustrare l'importanza dei dati che possono ottenersi con riferimento alle predette unità di inse-diamento, definite con criteri rispondenti alle più moderne vedute della geografia applicata ai fenomeni della popolazione.

4. Inoltre, poichè ai fini della buona riuscita dei censimenti è pregiudiziale la determinazione dei contrassegni relativi alle sedi di dimora (abitazioni) e a quelle delle attività economiche (imprese e unità locali), nonchè agli edifici che le comprendono e alle aree di circolazione (piazze, vie e simili) che le servono, si è inteso disciplinare in modo uniforme e razionale gli adempimenti dei comuni in ordine a tale determinazione, tenendo presenti - così come per il piano topografico - le esigenze dell'anagrafe, segnatamente interessata a tale problema, nonchè quelle di tutti gli altri servizi civici.

La importantissima materia, sinteticamente defi-nita ordinamento ecografico, comprende le norme relative alla individuazione e numerazione degli iso-lati, alla individuazione e onomastica delle aree di circolazione, alla numerazione civica ed interna, allo stradario e all'insulario. L'unità « isolato », conve-nientemente definita, è stata introdotta per la prima volta, rendendone tuttavia obbligatorie le relative norme soltanto pei 145 centri abitati che al censi-mento del 1936 riS'lltarono con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti.

5. Infine, è stato tenuto nel debito conto il valore strumentale delle unità territoriali di rilevazione (sezioni di censimento), relativamente alle quali sono state elaborate norme particolareggiate e di sicura applicazione. A tal riguardo sono state tenute presenti anche le esigenze dei co:rÌmni, cui è stata data facoltà di delimitare particolari sezioni di censi-mento allo scopo di poter ricostruire dati statistici per circoscrizioni di loro interesse.

Per la delimitazione delle sezioni negli agglomerati urbani è stato previsto l'uso di piante planimetriche a scala maggiore di quella del piano topo grafico e ciò allo scopo evidente di avere una rappresentazione cartografica adeguata in relazione al più fitto adden-samento delle abitazioni in detti agglomerati.

6. Nella sezione 2 del presente capitolo sono riportate le istruzioni per la formazione del piano

topografico. Esse costituiscono il frutto di un intenso lavoro preparatorio, condotto negli anni precedenti alla data del IX Censimento generale della popola-zione con la collaborapopola-zione di apposita Commissione di studio alla quale parteciparono attivamente emi-nenti geografi. Degne di rilievo sono le definizioni delle località abitate, nonchè, e in special modo, quella di frazion'e geografica basata sul principio di

« gravitazione» degli abitanti dei nuclei abitati e delle case sparse sui centri abitati. Questa ultima, permettendo la uniforme suddivisione dei territori comunall secondo un concetto antropogeografico di grande interesse, mette anche in evidenza le anomalie costituite dalle parti di territorio che gravi.tano su centri di comuni diversi da quello cui amministra-tivamente appartengono. Un'altra particolarità messa in evidenza dall'applicazione delle istruzioni in parola è l'esistenza di numerose zone di territorio in conte-stazione fra più comuni e che l'Istituto centrale di statistica, ai soli fini del censimento, ha assegnato ad uno dei comuni contendenti. Le norme per la revisione del piano topografico sono riportate nella successiva sezione 3, in quanto tratta si di adempi-menti che devono essere effettuati, presso l'Istituto centrale di statistica, preliminarmente alle operazioni di censimento.

Le istruzioni per l'ordinamento ecografico sono riportate nella sezione 4. Esse al momento della loro emanazione soddisfecero finalmente la particolare esigenza, vivamente sentita dai comuni, di un pro-fondo riordinamento della numerazione civica, rela-tivamente alla quale un pò dovunque perdurava lo sconvolgimento dovuto agli avvenimenti bellici. Il carattere minuzioso di tali istruzioni trova giustifica-zione nella necessità di assicurare l'uniformità di attuazione, da parte di tutti i comuni, di adempi-menti che riflettono la ricca casistica delle situazioni presentate dalle aree di circolazione e dagli ingressi alle dimore e alle sedi di lavoro in relazione alla norma di contraddistinguerli, rispettivamente, con ~ denominazioni e numeri civici. Cosi le istruzioni prevedono diverse modalità per l'onomastica delle aree di circolazione e per la numerazione civica a seconda che si tratti di centri abitati dotati di re-golare rete stradale o delle aree esterne a tali centri e disciplinano altresì la numerazione degli accessi interni. Esse infine descrivono in maniera esauriente gli adempimenti per la formazione e l'aggiornamento degli stradari, e degli insulari.

Nella sezione 5, infine, sono riportate le istruzioni per la suddivisione delle frazioni geografiche in sezioni di censimento, per la predisposizione delle cartine topografiche di sezione e per la compilazione degli itinerari di sezione.

(23)

SEZIONE 2 - PIANO TOPOGRAFICO 23

SEZIONE 2 - PIANO TOPOGRAFICO

CARTE TOPOGRAFICHE

7. Al fine di facilitare i comuni nella esecuzione

degli adempimenti concernenti la formazione dei piani topografici, è stata predisposta una carta

topografica speciale riflettente un « Comune

dimo-strativo l), nella quale sono indicati graficamente

tutti gli adempimenti relativi alla formazione del piano stesso (l). Tale carta (pubblicata dall'Istituto geografico militare alla scala l : 25.000) è stampata a 6 colori; in nero, per tutto ciò che ha in comune con le normali tavolette al 25.000; in cinque altri colori diversi per gli adempimenti grafici predisposti per la formazione del piano topografico.

8. Ogni comune deve provvedersi presso

l'Isti-tuto geografico militare: a) di un esemplare della

carta topografica del « comune dimostrativo»; b)

di tre esemplari delle tavolette, alla scala l ; 25.000, comprendenti l'intero territorio comunale: non sono ammesse altre carte in sostituzione di esse; i comuni che fossero già provvisti dei tre esemplari anzidetti potranno usarIi purchè le tavolette siano della stessa edizione, nonchè in ottimo stato di conservazione e senZIl, alcun segno aggiunto.

Le ordinazioni di cui ai punti a) e b) devono essere

fatte da ciascun comune mediante l'apposita lettera di richiesta (vedi circo N. 14/IC, punto 21), per il tramite dell'Istituto centrale di statistica.

La carta del comune dimostrativo e le tavolette saranno spedite, contro assegno, dall'Istituto geo-grafico militare direttamente a ciascun comune in tubo di cartone, che deve essere conservato per la ulteriore utilizzazione secondo quanto è detto più avanti (punto 20).

Entro tre giorni dalla data di ricevimento delle presenti istruzioni, tutti i comuni devono inviare all'Istituto centrale di statistica la lettera di richiesta debitamente compilata. I comuni che fossero già in possesso dei tre esemplari delle tavolette come sopra

precisato, devono cancellare il capoverso a) della

lettera; quelli, invece, che ne sono sprovvisti, in

tutto o in pgrte (2), devono cancellare il capoverso b).

(I) Cfr. tavola fuori testo successivamente alla pa.g. 24.

L'Istituto geografico militare provvede ad infor-mare i comuni dell'avvenuta spedizione, comuni-cando altresì l'importo complessivo che deve essere pagato all'atto del ricevimento del plico.

Non appena ricevute le tavolette, i comuni devono controllare se esse comprendono l'intero territorio comunale. In caso negativo, devono subito avvertire direttamente l'Istituto geografico militare, richie-dendo le tavolette mancanti e fornendo tutti gli elementi utili alla individuazione di esse.

9. Una volta in possesso di tutte ·le carte topo-grafiche occorrenti, ogni comune deve provvedere alla formazione in due esemplari (3) del proprio piano topografico, come è indicato nei paragrafi suc-cessivi, osservando le seguenti norme di ordine gene-rale:

a) le tavolette devono essere sempre tenute

sciolte (cioè non unite), anche se trattisi di un piano topografico costituito di due sole tavolette, e non devono essere incollate su tela o cartone;

b) le tavolette che servono a formare il piano

topo grafico non devono essere tagliate, nemmeno

se il territorio comunale vi sia compreso per una minima parte;

c) i colori delle matite e degli inchiostri da usare

per le delimitazioni e le indicazioni sono tassativi:

non sono perciò consentite sostituzioni di colori;

d) prima di dare inizio all' esecuzione dei lavori,

deve essere attentamente esaminata e studiata la carta del comune dimostrativo, che integra le pre-senti istruzioni.

CONFINE COMUNALE

lO. La prima operazione da farsi consiste nello

individuare con esattezza il confine comunale sulle tavolette. Si tenga presente al riguardo che i con-fini comunali risultanti dalle tavolette corrispondono, in molti casi, a vecchie delimitazioni non aggiornate.

(2) È necessario ordinare i tre esemplari completi perchè l'esemplare o i due esemplari già in possesso del comune po-trebbero essere di edizione diversa da quella degli esemplari o dell'esemplare che l'Istituto geografico militare invierebbe ad integrazione.

(24)

24

CAPITOLO 1 - PIANO TOPOGRAFICO E ORDINAMENTO ECOGRAFICO

Un esempio di tali casi appare nella carta del COmune dimostrativo (CD) nella zona sud-est, dove la linea punteggiata del vecchio confine risulta ad occidente di Case Reverberi, mentre il confine at-tuale, supposto variato posteriormente alla stampa della tavoletta, corre a nord delle case stesse lungo il Rio Maruccio e ad oriente delle Case medesime lungo il margine esterno del podere Reverberi. In questi casi è necessario effettuare un accurato con-trollo, servendosi anche delle mappe catastali di cui il comune sia in possesso. Sussistendo qualche dub-bio, anche minimo, questo deve essere risolto a se-guito di un'attenta ricognizione sul terreno.

Il confine comunale, così individuato, deve essere tracciato sulle tavolette con la massima precisione con una linea sottile, ma ben evidente, in matita rossa. Le eventuali cosiddette isole amministrative, cioè le parti di territorio comunale che risultano separate, da quella comprendente il centro capo-luogo, dal territorio di altro o di altri comuni, de-vono essere esattamente delimitate con matita rossa; se ne ha un esempio nella località La Costa situata nella zona nord-ovest della carta del CD.

Anche le isole amministrative di altri comuni cir-condate in tutto o in parte dal territorio del pro-prio comune devono essere delimitate con matita rossa, come risulta dall'esempio della località Rienzo situata nella carta del CD a sud-ovest del nucleo di Aprica. I comuni che si affacciano su laghi e fiumi devono porre la massima cura nel tracciare il confine anche nel tratto lacuale o fluviale, special-mente nel caso in cui esso sia stato determinato con apposito provvedimento legislativo. Laddove il con-fine comunale coincide con quello stampato sulle tavolette, la linea rossa deve essere tracciata sopra quella punteggiata che appare sulle tavolette.

Mentre la linea di confine punteggiata che appare sulle tavolette è a volte interrotta (ad esempio lungo crinali, strade, corsi d'acqua e in genere quando sulla carta si trovino già simboli topo grafici ad anda-mento lineare che coincidano con il confine), quella da tracciare con matita rossa deve essere continua e perciò segnata anche nei tratti dove quella pun-teggiata, stampata sulle tavolette, è interrotta: esem-pi di tali casi risultano nella carta del CD lungo i crinali, nonchè lungo la strada ad oriente del Centro di Giuncaia.

Nei casi, poi, in cui la linea punteggiata stampata sulle tavolette risulti a tratti alterni, da un lato e dall'altro di strade o corsi d'acqua (ciò che sta a significare che l'effettiva linea di confine coincide con la mediana della strada o del corso d'acqua) la linea da tracciarsi in matita rossa non deve es-sere sovrapposta alla linea punteggiata stampata sulle tavolette, ma deve seguire in modo continuo

la mediana anzidetta: un esempio di tali casi risulta, nel CD, nel tratto di confine ad occidente del nu-cleo abitato di Aprica.

Esternamente alla linea di confine devono essere chiaramente indicati con inchiostro rosso i nomi dei Comuni contermini nella parte di ogni tavoletta corrispondente ai rispettivi territori, similmente a quanto appare nella carta del CD, dove sono indi-cati i nomi dei comuni contermini di Ferranto, Ton-tina e Leonia.

Le operazioni di individuazione e tracciamento del confine devono essere effettuate entro dieci giorni dal ricevimento delle tavolette e della carta del comune dimostrativo.

Il. Non appena tracciato il confine, ad ogni comune contermine deve essere trasmesso un esem-plare delle tavolette che lo interessano, in modo che esso, confrontando il confine risultante sulle tavolette ricevute con quello del proprio piano topografico, possa accertare l'esatta coincidenza del confine co-mune. In caso di concordanza, le tavolette devono essere restituite al comune interessato, entro due giorni dal ricevimento, munite della firma del sin-daco e del bollo comunale apposti sotto il nome del rispettivo comune che, li. norma del precedente pa-ragrafo, deve essere stato scritto in rosso sulle tavo-lette stesse a cura del comune mittente, similmente a quanto appare nella carta del CD per i comuni di Ferranto e di Tontina. Qualora il confine tra due comuni dovesse figurare in più tavolette, per tratti anche minimi, la firma di concordanza del sindaco del comune confinante deve essere apposta su cia-scuna tavoletta.

Per quanto concerne il confine delle isole ammini-strative, i sindaci dei comuni interessati devono apporre e sottoscrivere (sul margine bianco destro della tavoletta) la seguente annotazione in inchiostro rosso:

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