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Piano di Sicurezza e Coordinamento

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Academic year: 2022

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(1)

Piano di Sicurezza e Coordinamento

(art. 100 e all. XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)

Data: 03/12/2013 NOMINATIVO

Coordinatore per la progettazione Ing. Damato Gianluca

Coordinatore per l’esecuzione Ing. Damato Gianluca

Committente Comune di Savona

Direttore dei lavori

Il presente piano costituisce la prima edizione.

Il coordinatore per la progettazione OPERA DA REALIZZARE:

Manutenzione straordinaria delle strade comunali CUP C57H15000610004

PROGETTO ESECUTIVO – I LOTTO FUNZIONALE

COMMITTENTE:

Comune di Savona

(2)

Sommario

1. DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE ... 3

2. SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA DI CANTIERE ... 4

3. RESPONSABILITÀ ... 6

4. LAYOUT DI CANTIERE ... 10

5. VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ... 22

5.1. RISCHI INTRINSECHI ALL'AREA DEL CANTIERE ... 22

5.2. RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE ... 22

5.3. RISCHI TRASMESSI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE ... 23

6. FASI DI ORGANIZZAZIONE ... 25

6.1. ELEMENTI GENERALI PIANO SICUREZZA ... 25

6.2. MODALITA’ DA SEGUIRE PER LA REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE E DEGLI ACCESSI DEL CANTIERE ... 27

6.3. PROTEZIONI O MISURE DI SICUREZZA ... 28

6.4. DISPOSIZIONI GENERALI ... 33

6.5. INDICAZIONI OPERATIVE ... 355

6.6. PROTOCOLLO DELLE EMERGENZE ... 355

6.7. ADEMPIMENTO PER LA SICUREZZA ... 377

6.8. MISURE DI COORDINAMENTO GENERALE ... 38

7. FASI DI LAVORO... 39

7.1 FASI DI LAVORO – MARCIAPIEDI (interventi 1,3,4,5,7,12,13,14,16,18) ... 39

7.2 FASI DI LAVORO – ASFALTATURE (interventi 2,9,10,15,22,23) ... 46

7.3 FASI DI LAVORO – OPERE IN CA (interventi 11,21) ... 56

7.4 RISCHI INDIVIDUATI NELLE FASI DI LAVORO E RELATIVE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ... 62

7.5 MACCHINE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI ... 69

7.6 MACCHINE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI ... 74

7.7 POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE ... 80

8. MODALITÀ ORGANIZZATIVE, COOPERAZIONE, COORDINAMENTO E INFORMAZIONE ... 82

8.1 CRONOPROGRAMMA ... 82

8.2 MISURE DI COORDINAMENTO ... 82

ALLEGATO: STIMA COSTI SICUREZZA

(3)

Sicurezza Cantieri - Namirial S.p.A. 3

1. DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE

1.1. RIFERIMENTO ALL’APPALTO COMMITTENTI

Nominativo Comune di Savona

Indirizzo Corso Italia 19 - Savona

1.2. RIFERIMENTI AL CANTIERE DATI CANTIERE

Indirizzo Strade comunali - Savona (SV)

Data presunta inizio lavori 01/09/2017 Data presunta fine lavori 01/09/2018 Durata presunta lavori

(gg lavorativi) 300

Ammontare presunto lavori [€] 250.000,00

Numero uomini giorno 1200

1.3. DESCRIZIONE ATTIVITÀ DI CANTIERE

Il presente progetto comprende tutti gli interventi di cui all’elenco allegato alla nota del servizio Qualità Urbana prot.

n 362 q.d.u. del 22/09/2015 ed approvato dalla Giunta Comunale con determinazione n. 170 del 09/11/2016, ad esclusione di alcune asfaltature già eseguite con la manutenzione ordinaria e dell’intervento di Corso Tardy e Benech, oggetto del II Lotto Funzionale

Gli obiettivi principali di tale progetto sono volti al miglioramento delle condizioni attuali di viabilità e di sicurezza sulle strade comunali, con interventi manutentivi agli asfalti, rifacimento di alcuni marciapiedi pedonali, sostituzione e messa in opera di barriere guard-rail, installazione nuovi dossi.

Data la tipologia di cantiere, prevalentemente stradale, l’intervento sarà caratterizzato da lavorazioni localizzate in più tratti: opportuna segnaletica dovrà indicare, nel corso delle lavorazioni, qualsiasi parziale restringimento della carreggiata stradale, con disposizione di moviere a terra e con prescrizioni di limitazione della velocità e di precedenza in uno dei due sensi di marcia, adoperando eventualmente impianti semaforici provvisionali per la regolamentazione del senso unico alternato. Le aree di intervento dovranno essere delimitate mediante new jersey in plastica o con coni stradali di plastica a terra e correttamente segnalate mediante segnaletica orizzontale e adeguata cartellonistica.

Ulteriori dettagli esecutivi potranno essere definiti in sede di cantiere in ragione di accordi con il Comando di Polizia Locale.

Per quanto riguarda la manutenzione dei percorsi pedonali, nei singoli tratti, sarà necessario perimetrale l’intera area di cantiere mediante recinzione. Verrà inibito il transito dei pedoni provvedendo un camminamento pedonale dedicato, opportunamente segnalato, evitando qualsiasi possibile interferenza con le lavorazioni in corso ed i relativi mezzi d’opera.

(4)

Sicurezza Cantieri - Namirial S.p.A. 4

2. SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA DI CANTIERE

Coordinatore per la progettazione

Nominativo Damato Gianluca

Indirizzo Via Gentile 8/11 - Albissola Marina (SV) Codice Fiscale DMTGLC84B09I480L

Recapiti telefonici 3289137745

Mail/PEC gianluca-damato.gd@libero.it gianluca.damato@ingpec.eu

Coordinatore per l'esecuzione

Nominativo Damato Gianluca

Indirizzo Via Gentile 8/11 - Albissola Marina (SV) Codice Fiscale DMTGLC84B09I480L

Recapiti telefonici 3289137745

Mail/PEC gianluca-damato.gd@libero.it gianluca.damato@ingpec.eu

Direttore dei lavori

Nominativo Indirizzo Codice Fiscale Recapiti telefonici

Mail/PEC

(5)

Sicurezza Cantieri - Namirial S.p.A. 5

2.1. ELENCO DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI PRESENTI IN CANTIERE

Elenco imprese

Impresa affidataria:

Nominativo: Impresa P.I.

Impresa Subappaltatrice:

Nominativo: Impresa P.I.

Impresa Subappaltatrice:

Nominativo: Impresa P.I.

Impresa Subappaltatrice:

Nominativo: Impresa P.I.

Impresa Subappaltatrice:

Nominativo: Impresa P.I.

Impresa Subappaltatrice:

Nominativo: Impresa P.I.

Impresa Subappaltatrice:

Nominativo: Impresa P.I.

(6)

Gianluca Damato Ingegnere 6

3. RESPONSABILITÀ

3.1. LAVORATORI AUTONOMI

Il Lavoratore autonomo è la persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione.

I Lavoratori autonomi provvedono a:

o attenersi a quanto previsto nei piani di sicurezza (Art. 100, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o attenersi alle indicazioni fornite dal Coordinatore per l'esecuzione (Art. 94, comma 1, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o utilizzare le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni previste dalle norme (Titolo III, Capo I, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.);

o utilizzare i dispositivi di protezione individuale in conformità alle norme (Titolo III, Capo II, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o munirsi di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia e contenente le proprie generalità (Art.

21 comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

3.2. PREPOSTI

Il Preposto è colui che sovrintende il lavoro degli altri. Egli è generalmente un operaio specializzato con funzioni di guida diretta e controllo immediato sull'esecuzione del lavoro (es. caposquadra o capo reparto).

I Preposti provvedono, secondo le loro attribuzioni e competenze ad essi conferite dal datore di lavoro, a:

o sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, delle prescrizioni dei piani di sicurezza e dell'uso dei DPI messi a loro disposizione (Art. 19, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII (Art. 96, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o predisporre l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili (Art. 96, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare la disposizione o l'accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento (Art. 96, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute (Art. 96, comma 1, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori (Art. 96, comma 1, lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente (Art. 96, comma 1, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o attuare quanto previsto nei piani di sicurezza (Art. 100, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico (Art. 19, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o richiedere l'osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa (Art. 19, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione (Art. 19, comma 1, lettera d, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.);

o astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato (Art. 19, comma 1, lettera e, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.);

o segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta (Art. 19, comma 1, lettera f, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.).

(7)

Gianluca Damato Ingegnere 7

3.3. IMPRESA

Il Datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'organizzazione dell'impresa stessa ovvero dell'unità produttiva - intendendosi per tale lo stabilimento o struttura finalizzata alla produzione di beni o servizi dotata di autonomia finanziaria e tecnico-funzionale - abbia la responsabilità dell'impresa o dello stabilimento, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa (art. 2, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.)

Il Datore di lavoro delle imprese esecutrici provvede in particolare a:

o se impresa aggiudicataria (appaltatrice) trasmettere, prima dell'inizio dei lavori, il Piano di sicurezza e coordinamento alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi (Art. 101, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o nel caso di lavori pubblici, in assenza di piano di sicurezza e coordinamento, redigere anche il piano sostitutivo di sicurezza (Art. 131, D.Lgs. 163/06);

o prima dell'inizio dei rispettivi lavori redigere e trasmettere il proprio Piano operativo di sicurezza al Coordinatore per l'esecuzione; (Art. 96, comma 1, lettera d e art. 101, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o mettere a disposizione dei Rappresentanti per la sicurezza copia dei piani di sicurezza 10 giorni prima dell'inizio dei lavori (Art. 100, comma 4, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o prima dell'accettazione del Piano di sicurezza e coordinamento, consultare il rappresentante per la sicurezza (Art. 102, comma 1, primo periodo, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o prima dell'accettazione delle modifiche significative al Piano di sicurezza e coordinamento, consultare il rappresentante per la sicurezza (Art. 102, comma 1, primo periodo, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.);

o designare gli addetti alla gestione dell'emergenza (Art. 18, comma 1, lettera b e art. 104, comma 4, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.);

o inserire nel cartello di cantiere i nominativi dei coordinatori per la sicurezza (Art. 90, comma 7, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o affiggere copia della notifica in cantiere (Art. 99, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni convocate dal coordinatore;

o prendere atto dei rilievi del coordinatore per l'esecuzione;

o osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (Art. 95, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o attuare quanto previsto nei piani di sicurezza (Art. 100, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII (Art. 96, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o predisporre l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili(Art. 96, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare la disposizione o l'accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento(Art. 96, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute(Art. 96, comma 1, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi (Art. 96, comma 1, lett. e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvenga correttamente (Art. 96, comma 1, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o sottoporre il cantiere a visita semestrale da parte del Medico competente e del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Art. 41 e art. 104, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o tenere la riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi (Art. 35 e art. 104, comma 1, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

3.4. LAVORATORI

Per lavoratore subordinato s'intende colui che fuori del proprio domicilio presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un'arte o una professione.

I lavoratori subordinati provvedono in particolare a:

o contribuire all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Art.

20, comma 2, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

(8)

Gianluca Damato Ingegnere 8 o osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della

protezione collettiva ed individuale (Art. 20, comma 2, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza (Art. 20, comma 2, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione (Art. 20, comma 2, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui si venga a conoscenza (Art. 20, comma 2, lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo (Art.

20, comma 2, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori (Art. 20, comma 2, lettera g, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o partecipare ai programmi di formazione e addestramento (Art. 20, comma 2, lettera h, e art. 78, comma 1, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro confronti (Art. 20, comma 2, lettera i, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o non rifiutare la designazione ad addetto alla gestione dell'emergenza, se non per giustificato motivo (Art. 43, comma 3, primo periodo, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o utilizzare i DPI conformemente all'informazione, alla formazione ed all'addestramento ricevuti (Art. 78, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o provvedere alla cura dei DPI messi a disposizione (Art. 78, comma 3, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o non apportare modifiche ai DPI di propria iniziativa (Art. 78, comma 3, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o segnalare immediatamente qualsiasi difetto od inconveniente rilevato nei DPI messi a disposizione (Art. 78 comma 5, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o seguire le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI al termine dell'utilizzo (Art. 78, comma 4, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

o abbandonare immediatamente l'area interessata da eventi imprevedibili o incidenti (Art. 226, comma 6, e art.

240, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

3.5. DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN CANTIERE

Ai sensi della vigente normativa, le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione:

- Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 90, D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.);

- Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori;

- Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC);

- Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali aggiornamenti (POS);

- Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in cantiere (C.C.I.A.A.);

- Documento unico di regolarità contributiva delle imprese operanti in cantiere (DURC);

- Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;

- Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;

- Copia del libro matricola dei dipendenti per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;

- Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, I.S.P.E.S.L., Vigili del fuoco, ecc.);

- Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione;

(9)

Gianluca Damato Ingegnere 9 - Certificati di idoneità per lavoratori minorenni;

- Tesserini di vaccinazione antitetanica;

- Libretto del ponteggio con autorizzazione ministeriale e copia del progetto esecutivo;

- Cartellonistica infortuni.

Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione:

- Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice);

- Autorizzazione per occupazione di suolo pubblico – area demaniale;

- Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali);

- Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.);

- Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive.

- Denuncia di installazione all'I.S.P.E.S.L./I.N.A.I.L. e all’A.R.P.A./A.S.L. degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di conformità a marchio CE;

- Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento portata superiore a 200 kg;

- Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg;

- Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica periodica;

- Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti;

- Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza;

- Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere;

- Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature;

- Dichiarazione di conformità delle macchine CE;

- Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica;

- Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi;

- Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi;

- Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale;

- Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico e dei quadri elettrici da parte dell'installatore;

- Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio; Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta abilitata; Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001);

- Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità" dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche e della suddetta “dichiarazione di conformità” inerente l’impianto elettrico di cantiere ed il relativo impianto di messa a terra.

(10)

Damato Gianluca Ingegnere 10

4. LAYOUT DI CANTIERE

Il presente progetto riguarda interventi in diversi tratti delle strade comunali, comprendenti interventi manutentivi agli asfalti, rifacimento di alcuni marciapiedi pedonali, sostituzione e messa in opera di barriere guard-rail, installazione nuovi dossi.

A seguire verranno presi in esame i singoli interventi, con riferimento alla planimetria di cantiere, all’organizzazione della viabilità e delle interferenze così che le lavorazioni possano essere svolte in sicurezza. Planimetrie più dettagliate verranno fornite in sede esecutiva, a completamento del presente piano.

INTERVENTO 1 - VIA AU FOSSU

È prevista la recinzione dell’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo) per uno sviluppo di circa 30 metri, comprendente l’area per la sosta dei mezzi, per il carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. L’area di cantiere occuperà interamente il marciapiede e alcuni parcheggi lungo Via Au Fossu. Non ci saranno interferenze con la viabilità stradale, mentre la viabilità pedonale dovrà essere deviata verso il marciapiede opposto, garantendo comunque l’accesso a portoni e negozi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

(11)

Damato Gianluca Ingegnere 11 INTERVENTO 2 - SOTTOPASSO SAN MICHELE

È prevista la chiusura del sottopassaggio durante il periodo di svolgimento delle lavorazioni. I nuovi percorsi e l’attraversamento pedonale sono indicati nella tavola grafica. L’area di cantiere sarà delimitata mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo), individuando un’area per la sosta dei mezzi, utile al carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 3 - SOTTOPASSO CORSO SVIZZERA

È prevista la chiusura del marciapiede durante il periodo di svolgimento delle lavorazioni e l’utilizzo del marciapiede sulla corsia opposta, con indicazione del percorso pedonale e dell’attraversamento. L’area di cantiere prevede il restringimento della carreggiata mediante conetti, inoltre è indicata un’area per la sosta dei mezzi, utile al carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

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Damato Gianluca Ingegnere 12 INTERVENTO 4 – PIAZZA CAVALLOTTI

Gli interventi sulla pavimentazione della piazza saranno effettuati su piccole porzioni della pavimentazione in modo tale da consentire il traffico veicolare, durante il periodo di svolgimento delle lavorazioni. Nella planimetria è indicata un’area per la sosta dei mezzi, utile al carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 5 – VIA CHIABRERA, RAMUNDA, ULIVI

Gli interventi di installazione e sostituzione dei dossi prevedono la presenza di un moviere che consenta il transito veicolare tra una fase e l’altra del montaggio dei dossi. Non è prevista l’installazione di un’area di cantiere fissa, ma una perimetrazione dell’area di lavoro con e segnali di avvertimento e pericolo.

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Damato Gianluca Ingegnere 13 INTERVENTO 6 – CIMITERO VIA QUILIANO

Sono previsti interventi di manutenzione dei marciapiedi e delle canalette per il convogliamento delle acque meteoriche. Gli interventi sui marciapiedi saranno opportunamente delimitati mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo). Nella tavola è indicata l’area per la sosta dei mezzi, utile al carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 7 – VIA MACIOCIO

È prevista la semplice ricarica di asfalto su un avvallamento. Al fine di non interrompere il traffico veicolare è previsto il restringimento della carreggiata mediante conetti e la suddivisione in due dell’area di cantiere.

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Damato Gianluca Ingegnere 14 INTERVENTO 8 – VIA NIZZA

Sono previsti alcuni tratti di rifacimento di asfalto per i quali è possibile non alterare il traffico veicolare ma operare restrizioni di carreggiata ed eventuali sensi unici alternati in orario notturno. E’ prevista per tanto la presenza di un moviere per ogni senso di marcia, oltre alla cartellonistica e alla realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale durante le fasi di cantiere.

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Damato Gianluca Ingegnere 15 INTERVENTO 9 – VIA LEOPARDI

È prevista la suddivisione in due dell’area di cantiere, al fine di non interrompere il transito veicolare di via Leopardi che risulta a senso unico. La delimitazione dell’area di sosta e carico e scarico sarà effettuata mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo) lungo il marciapiede e alle intersezioni con le strade, mentre lungo la corsia centrale verranno posti conetti di delimitazione. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 10 – AIUOLA VIA ALESSANDRIA

E’ prevista la delimitazione dell’area di cantiere e dell’area di stoccaggio mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo). Nella tavola è indicata l’area per la sosta dei mezzi, utile al carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

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Damato Gianluca Ingegnere 16 INTERVENTO 11 – VIA ALESSANDRIA

È prevista la recinzione dell’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo) per uno sviluppo di circa 40 metri, comprendente l’area per la sosta dei mezzi, per il carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. L’area di cantiere occuperà interamente il marciapiede e parte dei parcheggi lungo Via Alessandria. Non ci saranno interferenze con la viabilità stradale, mentre la viabilità pedonale dovrà essere deviata verso il marciapiede opposto, garantendo comunque l’accesso a portoni e negozi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 12 – VIA MIGNONE

È prevista la recinzione dell’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo) lungo i due tratti di intervento. L’area di cantiere occuperà interamente il marciapiede e parte dei parcheggi lungo Via Mignone, e comprende l’area per la sosta dei mezzi, per il carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Non ci saranno interferenze con la viabilità stradale, mentre la viabilità pedonale dovrà essere deviata verso il marciapiede opposto, garantendo comunque l’accesso a portoni e negozi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

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Damato Gianluca Ingegnere 17 INTERVENTO 13 – VIA TRINCEE

È prevista la delimitazione delle aree di intervento per la manutenzione della pavimentazione dei giardini Via trincee e l’utilizzo del piazzale antistante come area di cantiere, utile alla sosta dei mezzi, al carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 14 – VIA DEI CAPPUCCINI

E’ prevista la realizzazione di una cunetta stradale a margine di via dei Cappuccini, con formazione di pozzetti per la raccolta delle acque bianche. E’ prevista la formazione di un’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante, la delimitazione dell’area di lavoro mediante conetti, segnaletica orizzontale e vertical, gli scavi dovranno essere protetti mediante parapetti. Il transito pedonale sarà consentito solo sul marciapiede opposto.

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Damato Gianluca Ingegnere 18 INTERVENTO 15 – VIA CILEA

È prevista la recinzione dell’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante (su zoccolo in calcestruzzo) lungo il tratto di intervento. L’area di cantiere è indicata nella tavola e comprende l’area per la sosta dei mezzi, per il carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi.

Saranno indicati i percorsi pedonali e dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 16 – VIA S. CRISTOFORO

È prevista la semplice ricarica di asfalto su un avvallamento. Al fine di non interrompere il traffico veicolare è previsto il restringimento della carreggiata mediante conetti e la suddivisione in due dell’area di cantiere.

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Damato Gianluca Ingegnere 19 INTERVENTO 17 – VIA MONTENOTTE

L’area di cantiere sarà posta all’interno di tre parcheggi lungo via Montenotte, con recinzione mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante: comprende l’area per la sosta dei mezzi, per il carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Non ci saranno interferenze con la viabilità stradale, mentre la viabilità pedonale dovrà essere deviata verso il marciapiede opposto, garantendo comunque l’accesso a portoni e negozi. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 18 – BARRIERA SAVONA-VADO E INTERVENTO 19 – SUPERSTRADA SAVONA VADO

Sono previsti alcuni tratti di rifacimento di asfalto per i quali è possibile non alterare il traffico veicolare ma operare restrizioni di carreggiata ed eventuali sensi unici alternati in orario notturno. E’ prevista per tanto la presenza di un moviere per ogni senso di marcia, oltre alla cartellonistica e alla realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale durante le fasi di cantiere.

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Damato Gianluca Ingegnere 20 INTERVENTO 20 – VIA LORETO VECCHIA

È prevista la recinzione dell’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante e comprende l’area per la sosta dei mezzi, per il carico e scarico dei detriti di risulta dalle demolizioni, oltre che per lo stoccaggio dei materiali nuovi. Gli scavi saranno protetti con parapetti: durante le operazione di scavo e getto, se dovrà essere interrotto il transito viario sulla carreggiata, si provvederà a rendere a doppio senso di marcia il tratto precedente di Via Loreto vecchia, con eventuale moviere e cartellonistica, in accordo alle prescrizioni dei vigili urbani.

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Damato Gianluca Ingegnere 21 INTERVENTO 21 – VIA CHIAPPINO

È prevista la recinzione dell’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante, e la delimitazione con conetti dell’area di lavoro. I percorsi pedonali saranno deviati a margine della carreggiata opposta all’intervento. Le asfaltature saranno realizzate in due strisce in modo da non interrompere il traffico veicolare. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

INTERVENTO 22 – VIA GUALA

È prevista la recinzione dell’area di cantiere mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante, e la delimitazione con conetti dell’area di lavoro. I percorsi pedonali saranno deviati a margine della carreggiata opposta all’intervento. Le asfaltature saranno realizzate in due strisce in modo da non interrompere il traffico veicolare. Dovrà essere posta in opera adeguata segnaletica di pericolo.

I documenti di cantiere e la cassetta pronto soccorso dovranno essere sempre disponibili in cantiere.

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Damato Gianluca Ingegnere 22

5. VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Nei punti a seguire sono riportate le situazioni di rischio peculiari del cantiere oggetto del presente piano. Nel caso in cui si venissero a verificare particolari situazioni non previste, è compito del Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione apportare le opportune modifiche al presente piano e notificare ai soggetti interessati i nuovi provvedimenti adottati.

5.1. RISCHI INTRINSECHI ALL'AREA DEL CANTIERE

[D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) e d) punto 1 - punto 2.2.1, lett. c)]

CADUTA DALL’ALTO E/O DA DISLIVELLO

Il progetto prevede alcune lavorazioni in quota ad altezza superiore ai 2 m rispetto al piano di calpestio. Risulta pertanto necessario dotarsi dei sistemi di sicurezza adeguati (dispositivi in trattenuta) o nel caso di scavi realizzare adeguate opere provvisionali dotate di parapetti a norma di legge (rif. Allegato XVIII del D.Lgs 81/2008), ovvero di altezza non inferiore a 1.0 m, con tavola fermapiede alta non meno di 20 cm e con luce massima tra correnti orizzontali e tavola fermapiede non maggiore di 60 cm.

Per quanto riguarda infine la possibile caduta dall’alto di detriti, si raccomanda di mantenere pulita l’area di lavoro, evitando accatastamenti volontari o accumuli eccessivi di materiale, che potrebbero creare un rischio per chiunque transiti in corrispondenza del sottostante livello strada. Si raccomanda infine di recintare opportunamente le aree di lavoro per evitare intrusioni.

PRESENZA DI SOTTOSERVIZI – LINEE ELETTRICHE AEREE

Verificata l’eventuale presenza di sottoservizi nelle aree di scavo o di linee elettriche aeree (lavorazioni su cestello o piattaforma aerea), il Committente dovrà notificare agli enti gestori (ENEL, Telecom, ecc) la posizione e concordare le misure da adottare durante lo svolgimento dei lavori. Il Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione prenderà atto dell’avvenuta notifica da parte della Committenza, e verificherà il rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione concordate, se necessario anche con l’ausilio di un tecnico dell’ente interessato.

5.2. RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE

[D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) e d) punto 1 - punto 2.2.1, lett. c)]

[D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) e d) punto 1 - punto 2.2.1, lett. b)]

INTRUSIONE DI PERSONE E/O VEICOLI NELL’AREA DI CANTIERE

Le aree di cantiere riguardano carreggiate stradali e marciapiedi pubblici facilmente accessibili dall’esterno. Tutte le aree di cantiere dovranno essere delimitate mediante pannelli in rete elettrosaldata zincata autoportante.

In ogni caso si potrebbero creare situazioni di interferenza tra addetti e non addetti ai lavori, in particolare nelle area di transito. Per i sopraccitati motivi, l’area di cantiere dovrà essere opportunamente e chiaramente segnalata, allo scopo di evitare intrusioni accidentali di persone all’interno della stessa, e occorrerà provvedere alla messa in

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Damato Gianluca Ingegnere 23 opera, in posizione chiara e visibile, della cartellonistica di cantiere (più specificatamente trattata nei paragrafi successivi).

RAFFICHE DI VENTO

È possibile che in giornate particolarmente ventose il cantiere sia esposto a forti raffiche di vento. Le lavorazioni in quota (piattaforma elevatrice) dovranno essere sospese. Si raccomanda tutti i giorni la verifica delle condizioni di vento (o metereologi che in generale).

ALLERTAMETEO

I lavori saranno eseguiti in condizioni meteo favorevoli e a fine giornata lavorativa sarà rimosso ogni mezzo e attrezzo. In situazioni idrauliche sfavorevoli e in condizioni di allerta meteo 1 e 2 non sarà possibile svolgere alcuna attività lavorativa.

5.3. RISCHI TRASMESSI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE

RUMORE

Rumore dovuto alle attività di cantiere per cui si impone l'uso di mezzi silenziati e dotati di certificazioni CE e documentazioni delle verifiche obbligatorie. Si dovranno rispettare gli orari come da regolamento comunale.

POLVERI

Polveri in fase di rimozione e demolizione; provvedere ad irrorare con acqua.

INTERFERENZA CON VIABILITÀ ED ATTIVITÀ ESTERNE

Considerata la localizzazione del cantiere, si evidenzia come le macchine operatrici e gli addetti alle lavorazioni potrebbero interferire con l’attività svolta dell’esercizio pubblico e con la viabilità, con conseguente possibilità di investimenti da mezzi di trasporto (si veda a tal proposito il prossimo paragrafo).

INVESTIMENTO

Trovandosi l’accesso all’area di cantiere in corrispondenza di strade frequentate, con passaggio pedonale e di veicoli, si ravvisa la possibilità che le macchine operatrici durante le manovre di ingresso e/o uscita e/o all’interno del cantiere possano investire dei pedoni o essere causa di incidenti con altri veicoli.

A tal fine, i movimenti delle macchine operatrici dovranno essere assistiti da un operatore a terra (a sufficiente distanza dal raggio di azione della macchina), designato dalla Direzione del cantiere, che indichi al conducente del mezzo le manovre più opportune, anche con l'utilizzo delle comunicazioni verbali e segnali gestuali standard.

DEPOSITO MATERIALI

Tutti gli operatori presenti in cantiere devono prestare particolare attenzione a depositi anche momentanei di qualsiasi materiale e/o mezzo, prevedendo un’apposita area dedicata allo stoccaggio dei materiali all’interno dell’area di cantiere, separando opportunamente i materiali di fornitura da quelli di risulta dalle demolizioni (da conferire in discarica secondo la normativa vigente). Qualsiasi tipo di deposito di materiale e/o mezzo non deve essere fonte di innesco di un incendio. La Direzione del cantiere vigila sul corretto deposito di tutti i materiali e/o mezzi presenti nel cantiere. Si sottolinea infine che non dovrà essere realizzato alcun accumulo di materiale al di sopra di balconi, solai o

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Damato Gianluca Ingegnere 24 eventuali impalcati dei ponteggi; i materiali di fornitura da porre in opera dovranno essere caricati laddove occorrano di volta in volta, in occasione del loro immediato utilizzo, mentre i materiali da risulta delle demolizioni dovranno essere immediatamente scaricati a terra (in corrispondenza dell’area di stoccaggio o direttamente sui mezzi per il relativo trasporto in discarica).

CADUTA MATERIALE DI DEMOLIZIONE

Caduta materiale di demolizione dai mezzi di trasporto; il conducente dovrà controllare ed evitare che il mezzo sia caricato oltre il consentito.

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Gianluca Damato Ingegnere 25

6. FASI DI ORGANIZZAZIONE

6.1. ELEMENTI GENERALI PIANO SICUREZZA FINALITA’ DEL PIANO

Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) é stato redatto al fine di ottemperare agli obblighi derivanti dall’Allegato XV, punto 2.2.2 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

Il Piano ha lo scopo di prevenire i rischi derivanti dalla realizzazione delle opere di cui all'oggetto dell'appalto. A tale scopo, i contenuti del Piano di Sicurezza sono:

• individuazione delle fasi e tipologie di lavoro, relativi rischi principali, analisi e valutazione degli stessi;

• programmazione di massima delle lavorazioni per evidenziare soprattutto possibili sovrapposizioni o fasi critiche e prevedere eventuali uso comune di impianti, mezzi logistici, protezioni collettive;

• analisi del contesto di cantiere, rischi derivanti dal sito o per interferenza con altre attività;

• indicazioni delle misure principali da applicare per quanto riguarda:

- procedure esecutive - apprestamenti - attrezzature - impianti comuni - mezzi logistici - protezioni collettive

- fascicolo della manutenzione.

Il presente PSC si configura, necessariamente, come un quadro di prescrizioni, vincoli e condizioni, al cui interno deve e può esercitarsi la libertà e responsabilità delle imprese realizzatrici, come prevista e tutelata dalle normative vigenti.

Il PSC non é solo una descrizione delle lavorazioni e delle misure da applicare, ma anche e soprattutto una organizzazione di procedure e adempimenti che possano assicurare l'applicazione delle normative di sicurezza vigenti da parte delle imprese esecutrici.

Il non rispettare tali procedure descritte all'interno del PSC comporterà la sospensione dei lavori o l'allontanamento dal cantiere delle imprese inadempienti.

Si rammenta alle imprese che, ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i., rimangono a carico dell'impresa tutti gli adempimenti di sicurezza previsti dalla vigente normativa, con particolare riferimento alle proprie tipologie e modalità di lavoro ed alle proprie attrezzature e macchine, nonché sostanze e preparati, alla valutazione dei rischi connessi direttamente con il funzionamento delle singole attrezzature. Rimangono inoltre a carico dell'impresa gli adempimenti previsti dal Dlgs 277/1991 in merito alla tutela dei lavoratori dall'esposizione a livelli di rumore presumibilmente dannosi per l'organismo, sempre in riferimento alle attrezzature e macchinari in dotazione dell'impresa stessa.

L'Impresa, inoltre, è tenuta a seguire tutte le prescrizioni relative alla sicurezza e salute dei lavoratori, impartite dal Coordinatore per l'esecuzione, anche se non espressamente contemplate nel piano, purché regolarmente notificate.

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Gianluca Damato Ingegnere 26 APPLICAZIONE DEL PIANO

Il piano sarà attuato dalle imprese e dai lavoratori autonomi. L'impresa potrà proporre integrazioni (previa richiesta scritta al Coordinatore per l'esecuzione) in base all'esperienza, alle dotazioni e all'organizzazione dell'impresa stessa, al fine di migliorare la sicurezza dei lavori senza che questo possa giustificare modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti.

Copia del piano sarà messa a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori delle imprese almeno 10 gg. prima dell'inizio dei lavori.

I datori di lavoro delle imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi sono tenuti ad attuare quanto previsto nel piano.

Il piano sarà illustrato ai lavoratori.

Le Imprese e i Lavoratori Autonomi si renderanno disponibili per le azioni di cooperazione e coordinamento che si renderanno necessarie.

COMPITI E FUNZIONI DEL COORDINATORE PER L'ESECUZIONE DEI LAVORI

• Verificare, tramite opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione delle disposizioni contenute nel presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e delle relative procedure di lavoro;

• Verificare l'idoneità del piano operativo di sicurezza di ciascuna impresa, assicurandone la coerenza con il presente PSC;

• Adeguare il PSC ed il fascicolo in relazione all'evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute;

• Organizzare tra i datori di lavoro ed i lavoratori autonomi la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;

• Proporre al Committente, in caso di gravi inosservanze al DLgs 81/2008 e s.m.i., la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto, previa contestazione scritta alle imprese stesse;

• Sospendere in caso di grave ed imminente pericolo le singole lavorazioni fino alla comunicazione scritta e alla verifica in cantiere da parte dello stesso Coordinatore degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

Si precisa che l'attuazione e l’applicazione delle misure del PSC, nonché di tutte le norme di sicurezza vigenti destinate alle Imprese, restano responsabilità delle Imprese stesse.

Il Coordinatore della Sicurezza per l'esecuzione, non ha funzioni di Direzione di Cantiere.

Il Coordinatore della Sicurezza per l'esecuzione potrà esercitare solo azioni di verifica, coordinamento e controllo, ed in particolare:

• richiedere e recepire le documentazioni necessarie e richieste dal PSC

• recepire i progetti operativi per la sicurezza richiesti all'impresa per legge o dal PSC

• recepire le dichiarazioni di verifiche e controlli a carico dell'impresa.

Solo nel caso di gravi inadempienze o pericolo grave e immediato il Coordinatore potrà e dovrà intervenire con le modalità sancite dalla legge.

L'Impresa tramite la propria organizzazione dovrà assicurare il controllo costante sul cantiere e sui propri

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Gianluca Damato Ingegnere 27 dipendenti.

Tutti i verbali delle riunioni di coordinamento tra le Parti, unitamente ai sopralluoghi di cui il Coordinatore sarà organizzatore, costituiranno le azioni di coordinamento necessarie.

6.2. MODALITA’ DA SEGUIRE PER LA REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE E DEGLI ACCESSI DEL CANTIERE CONDIZIONI AL CONTORNO E NECESSITÀ DI PERIMETRAZIONE DELLE AREE DI LAVORO:

• Condizioni particolari: l’accesso al cantiere avviene da area demaniale, per la quale è stata prodotta apposita concessione dall’ente Provincia di Savona.

• Le aree di cantiere ricadono in sito privato, in ogni caso dovranno essere opportunamente perimetrate e segnalate, al fine di distinguere chiaramente i luoghi interdetti al personale non addetto ai lavori.

• Le vie di accesso pedonali al cantiere dovranno essere differenziate da quelle carrabili, allo scopo di ridurre i rischi derivanti dalla sovrapposizione delle due differenti viabilità.

CARATTERISTICHE E REQUISITI:

• Nel caso in cui per il trasporto di materiali all’interno del cantiere e/o all’esterno sia prevista l’occupazione anche parziale di strade per la circolazione ordinaria di veicoli e/o persone, si dovrà provvedere con opportune segnalazioni quali ad esempio operatori a terra che provvedano a dirigere il traffico.

SEGNALETICA DI CANTIERE:

• Potranno essere utilizzati segnali per informare di rischi residui, per evitare azioni pericolose, per prescrivere l'adozione di misure o DPI.

I segnali visivi utilizzati saranno realizzati e ubicati in conformità con il Dlgs 14/08/96 n° 493. In particolare si eviterà di porre più segnali su un unico tabellone o comunque troppo ravvicinati tra loro ma si ubicheranno in prossimità del luogo ove presente il rischio:

- di avvertimento pericolo in prossimità di zone o macchinari con rischi residui per cui è necessario informare i lavoratori (es. zone con pericolo di caduta materiale dall'alto, in prossimità dei quadri e/o sottoquadri elettrici, in prossimità di attrezzature fisse pericolose);

- di divieto in prossimità di attrezzature o zone per cui atteggiamenti o azioni sbagliate possono creare rischi o danni a persone o a cose;

- di divieto di accesso ai non addetti ai lavori: in prossimità delle zone recintate e dell'accesso al cantiere;

- di prescrizione e/o obbligo di uso dei DPI specifici: in prossimità di lavorazioni fisse con rischi residui da cui proteggersi;

- di segnalazione dell'ubicazione di mezzi antincendio e/o emergenza.

Verrà posto in posizione visibile il cartello informativo di cantiere con indicazione almeno di: Committente, Autorizzazione Comunale, Progettista e Direttore Lavori, Impresa Esecutrice, Direttore Tecnico di cantiere, Coordinatore della Sicurezza per la progettazione e per l'esecuzione, notifica ASL (copia della notifica ASL dovrà essere conservata in cantiere); la segnaletica dovrà essere posta conformemente al D.Lgs 81/2008 (Allegati XXIV in poi), in particolare per tipo e dimensione; all’ingresso del cantiere (in corrispondenza delle aree di accesso al cantiere, assieme alla notifica preliminare), dovrà dunque essere posta la seguente segnaletica:

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Gianluca Damato Ingegnere 28 6.3. PROTEZIONI O MISURE DI SICUREZZA

PROTEZIONI O MISURE DI SICUREZZA CONTRO I POSSIBILI RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE ESTERNO

L'analisi delle condizioni ambientali in cui si collocherà il cantiere è uno dei passaggi fondamentali per giungere alla progettazione del cantiere stesso. E' possibile, infatti, individuare rischi che non derivano dalle attività che si svolgeranno all'interno del cantiere ma che, per così dire, sono "trasferiti" ai lavoratori ivi presenti.

Essendo il luogo oggetto dell’intervento prevedibilmente ventoso, ciò determina un concatenamento con altri fattori di rischio precedentemente illustrati:

• Possibile presenza di dislivelli e/o lavorazioni ad altezza superiore a 2 metri:

aumento del rischio di caduta per gli operatori;

aumento del rischio di caduta di materiali e conseguente possibile investimento di operatori.

• aumento del rischio di propagazione di un incendio dovuto alle attività di cantiere.

La Direzione di Cantiere deve quindi prevedere:

• parapetti a norma del DPR 164/56;

• DPI anticaduta durante il montaggio e/o lo smontaggio dei primi parapetti o nell’impossibilità pratica di realizzarli;

• corretto posizionamento e ancoraggio al terreno di tutti i materiali e/o mezzi;

• idonei mezzi antincendio;

• adeguate vie di fuga;

• adeguata pulizia delle aree attigue al cantiere;

• adeguato ancoraggio delle opere provvisionali;

• di non consentire il deposito di qualsiasi materiale e/o mezzo sulle opere provvisionali che non sia attinente alle attività svolte e comunque prevederne la rimozione a lavorazione ultimata e/o nelle ore di chiusura del cantiere;

• informazione dei lavoratori sui contenuti del Piano di Sgombero e provvedimenti da adottare in caso di incidente;

• tempestivo avvertimento degli operatori di cantiere in caso di incidente;

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Gianluca Damato Ingegnere 29

• mezzi di comunicazione adeguati anche via radio (telefoni cellulari).

VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE

Una volta delimitata l’area di cantiere, si dovrà provvedere alla definizione dei percorsi carrabili e pedonali sia interni che esterni all’area occupata dal cantiere stesso. Si limiteranno, per quanto consentito dalle specifiche lavorazioni da eseguire, il numero di intersezioni tra i due livelli di viabilità e si impediranno interferenze tra le lavorazioni ed i non addetti ai lavori, prevedendo per questi ultimi appositi percorsi segnalati per l’accesso all’esercizio pubblico adiacente all’area di intervento.

Inoltre, dovranno tenersi presenti tutti i vincoli derivanti dalla presenza di condutture e/o di linee aeree presenti nell'area di cantiere.

La presenza di dislivelli può rendere necessaria la realizzazione di andatoie e/o passerelle per consentire il passaggio degli operai e/o dei materiali; tali apprestamenti devono essere realizzati a norma del DPR 164/56 al capo IV in particolare secondo l'articolo 29.

IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITÀ, ACQUA, GAS ED ENERGIA DI QUALSIASI TIPO

Nel cantiere sarà necessaria la presenza di alcuni tipi di impianti, essenziali per il funzionamento del cantiere stesso. A tal riguardo andranno eseguiti, secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto della normativa vigente (DPR 547/55, L. 186/68, L. 137/2008, DPR 447/91), l'impianto elettrico per l'alimentazione delle macchine e/o attrezzature presenti in cantiere, l'impianto di messa a terra, l'eventuale impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, l'impianto idrico, ecc.

In particolare la guida CEI 64-17 fascicolo 5492 e 5620 (errata corrige) fornisce tutte le prescrizioni a cui si devono attenere l'impianto elettrico, di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche di cantiere. Nell'allegato A di detta guida sono illustrati a titolo di esempio impianti elettrici di cantiere.

PROTEZIONI O MISURE DI SICUREZZA CONNESSE ALLA PRESENZA NELL'AREA DEL CANTIERE

PRESENZA NELL'AREA DEL CANTIERE DI LINEE AEREE

La presenza di linee elettriche aeree nell'area del cantiere rappresenta uno dei vincoli più importanti da rispettare nello sviluppo del cantiere stesso.

Pertanto, preliminarmente all'installazione del cantiere, la Direzioni Lavori deve acquisire tutte le informazioni (dagli Enti Pubblici, dai gestori dei servizi di acquedotto, fognatura, telefono, energia elettrica, ecc.) circa l'esatta posizione dei servizi eventualmente presenti.

Per quanto riguarda, dunque, l’eventuale rinvenimento nell'area del cantiere di condutture e servizi, dovrà immediatamente essere avvisato l’ente gestore e non dovrà essere effettuato alcun intervento sugli stessi in assenza di precise istruzioni da parte dell’ente medesimo; si prescrive quindi di non effettuare alcuno spostamento o manomissione di tali sottoservizi senza la preventiva autorizzazione da parte del relativo ente gestore.

MISURE GENERALI DI PROTEZIONE DA ADOTTARE CONTRO IL RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTO

Per le lavorazioni che verranno eseguite ad altezze superiori a 2 metri e/o che comportino la possibilità di cadute dall'alto e/o dislivelli, dovranno essere introdotte adeguate protezioni collettive, in primo luogo i parapetti.

Il parapetto deve essere realizzato a norma del DPR 164/56. Quando non sia possibile realizzare forme di

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Gianluca Damato Ingegnere 30 protezione collettiva, dovranno obbligatoriamente utilizzarsi cinture di sicurezza.

DOCUMENTAZIONI E REQUISITI ESSENZIALI PER L'UTILIZZO DELL'IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE

L’impianto elettrico di cantiere sarà realizzato dall’impresa esecutrice secondo la normativa vigente (vedi paragrafo 7.3). L'impianto elettrico dovrà essere realizzato utilizzando personale esclusivamente specializzato in conformità a quanto richiesto dal D.M. 37/08 e la ditta incaricata della realizzazione dell'impianto avrà cura di rilasciare apposita Dichiarazione di Conformità (Legge 46/90, DPR 447/91) da conservare in cantiere a disposizione di organi ispettivi e del Coordinatore per l'esecuzione. Tale dichiarazione è sottoscritta dall'impresa installatrice qualificata ed integrata dalla relazione contenente le tipologie dei materiali impiegati.

Sarà creato un impianto di cantiere con quadri elettrici protetti da interruttori differenziali coordinati con l'impianto unico di messa a terra a cui le imprese ed i lavoratori autonomi potranno allacciarsi anche con propri cavi e quadri secondari, se idonei, previa autorizzazione della Direzione di Cantiere e dall'impresa installatrice sulle potenze utilizzabili, posa provvisoria di linee, modalità di utilizzo e gestione dell'impianto. Sono vietati allacciamenti di fortuna o difformi dalla buona tecnica. I quadri elettrici di distribuzione dovranno essere collocati in posizione che ne consentano l'agevole manovra, facilitata dall'indicazione dei circuiti derivati; le apparecchiature di comando ed i dispositivi di protezione a tempo inverso e/o differenziali dovranno essere collocati in apposite cassette stagne aventi un grado di protezione meccanica confacente ed adeguato all'installazione prevista.

Gli impianti (compreso l’impianto di terra, trattato più specificatamente nel seguito) dovranno essere verificati prima della messa in servizio da un tecnico competente per conto dell'impresa proprietaria dell'impianto e denunciati, entro 30 giorni, al competente ufficio dell'I.S.P.E.S.L./I.N.A.I.L. e all’A.R.P.A./A.S.L..

All’interno del presente appalto dovrà essere valutata, a carico dell’Impresa, la messa a terra per le eventuali ponteggiature (auto protezione e resistenza verso terra).

Si ricorda che senza Dichiarazione di Conformità l’impianto di cantiere è inagibile.

Si ribadisce inoltre che gli impianti elettrici, di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche di cantiere devono essere realizzati, mantenuti e riparati da ditte qualificate.

Infine, si segnale che il capitolo 5 della guida CEI 64-17 affronta il problema della scelta delle condutture elettriche, ed il capitolo 8 affronta il problema della scelta delle prese a spina, avvolgicavi e cordoni prolungatori.

ESERCIZIO DELLE MACCHINE E IMPIANTI

Le modalità di esercizio delle macchine e degli impianti dovranno essere oggetto di specifiche istruzioni notificate da parte dell'impresa al personale addetto se non precedentemente già formato ed a quello eventualmente coinvolto.

IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE

L'impianto di terra del cantiere dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a tale scopo si costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile.

Prima della messa in servizio degli impianti elettrici, il legale rappresentante dell’impresa appaltante dovrà adempiere alle prescrizioni del DPR 22 ottobre 2001 n. 462 per quanto riguarda le verifiche sugli impianti di terra, le installazioni e i dispositivi per la protezione contro le scariche atmosferiche.

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Gianluca Damato Ingegnere 31 Qualora sul cantiere si renda necessaria la presenza anche di un impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovrà, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche essere collegato al dispersore delle scariche atmosferiche. Al fine di valutare la necessità o meno di tale impianto per la protezione contro le scariche atmosferiche, si faccia riferimento al seguente grafico, in cui sull’asse verticale è indicata l’altezza in metri e sull’asse orizzontale la lunghezza in metri della struttura; qualora il punto di combinazione “altezza- lunghezza” cada al di sotto della curva di riferimento, la protezione contro i fulmini non è necessaria, mentre lo è se tale punto cade al di sopra; nel grafico, figurano quattro curve, in relazione al numero di fulmini / (anno x km2): 1.5 (curva superiore), 2.5 (curva mediana) o 4 (curva inferiore).

Nel caso in esame, alla luce di quanto prevedibile attualmente, non risulta necessario provvedere all’installazione dell’impianto per la protezione contro le scariche atmosferiche; ad ogni modo, il grafico appena mostrato dovrà essere preso in considerazione ogni qualvolta siano previste strutture metalliche di grossa dimensione (ponteggi metallici, gru, ecc.). Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate all'eventuale impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire ad un apposito calcolo di verifica, eseguito secondo la norma CEI 81-1 III Edizione.

Le documentazioni devono essere conservate in cantiere a disposizione di organi ispettivi e del Coordinatore per l'esecuzione. I capitoli 10 e 11 della guida CEI 64-17 illustrano le modalità di esecuzione degli impianti di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche di cantiere.

DEPOSITI, MAGAZZINI, AREE DI STOCCAGGIO

Carburanti e bombole del gas all'interno del cantiere: l'impresa dovrà provvedere a tenere limitate quantità di carburante o altro a rischio di incendio vista la collocazione del cantiere.

Il deposito di tali sostanze deve avvenire secondo le norme antincendio in vigore. In particolare:

• i contenitori dovranno essere posati in apposita vasca stagna con capienza almeno pari a quella dei contenitori stessi;

• non potranno essere stoccati più di 4 mc di carburante senza il nullaosta dei Vigili del Fuoco;

• in prossimità dovrà essere posto mezzo antincendio (estintore) o sabbia.

(32)

Gianluca Damato Ingegnere 32 Inoltre, fermo restando quanto già specificato nei paragrafi precedenti relativamente alla localizzazione prevista per lo stoccaggio dei materiali, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:

• Il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi sarà effettuato in modo ordinato e tale da evitare crolli o cedimenti (e non dovrà mai avvenire al di sopra di coperture, solai ed impalcati dei ponteggi).

• Non sarà consentito abbandonare o stoccare materiale lungo la viabilità pubblica o in luogo di pubblico accesso e/o stazionamento, salvo per utilizzo giornaliero o per attività in corso e previa recinzione e segnalazione.

• Il Direttore di cantiere assegnerà per ogni tipo di materiale le aree per lo stoccaggio, tenendo in debito conto i problemi relativi all'ingombro, al peso, alla forma, curando di lasciare gli spazi idonei alla circolazione e movimentazione dei macchinari ed attrezzature necessarie per la loro movimentazione.

• I depositi di materiale deperibile (sacchi di cemento o premiscelati o altro) saranno opportunamente coperti con teli o conservati al coperto.

• Per la movimentazione orizzontale dei carichi saranno usati quanto più possibile mezzi ausiliari meccanici quali carrelli o transpaletts, al fine di evitare o ridurre le sollecitazioni alle persone.

• I materiali di risulta andranno smaltiti secondo la normativa vigente, in base alla loro natura.

MACCHINE, IMPIANTI, ATTREZZI

Le macchine, gli utensili e gli attrezzi per i lavori sono scelti ed installati in modo da ottenere la sicurezza di impiego; a tale fine, nella scelta e nell’installazione, sono rispettate le norme di sicurezza vigenti nonché quelle particolari previste nelle specifiche tecniche fornite dal produttore o dall'installatore.

Tutte le attrezzature saranno installate e mantenute secondo le istruzioni fornite dal fabbricante e sottoposte a verifiche periodiche al fine di controllarne il mantenimento delle condizioni di sicurezza nel corso del tempo.

In conformità al DPR 459/96, le macchine:

• se costruite dopo il 24/07/96 devono essere dotate di marcatura CE, Certificato di Conformità e libretto d'uso e manutenzione;

• se costruite e già in esercizio prima di tale data devono essere conformi con le previgenti norme tra cui il DPR 547/55;

• se acquisite e messe in esercizio dopo tale data ma costruite in precedenza, devono essere accompagnate da autocertificazione del venditore, che dichiari la conformità alle previgenti norme;

• le macchine per sollevamento e spostamento di persone, se messe in esercizio dopo il 31/12/96, devono essere dotate di Marchiatura CE, Certificato di conformità e libretto d'uso e manutenzione.

Le documentazioni devono essere conservate in cantiere a disposizione di organi ispettivi e del Coordinatore per l'esecuzione.

MISURE DI SICUREZZA CONTRO I POSSIBILI RISCHI DI INCENDIO O ESPLOSIONE CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE

Nei luoghi o lavorazioni in cui esistano pericoli specifici di incendio:

• è vietato fumare;

• è vietato usare apparecchi a fiamma libera e manipolare materiali incandescenti senza che siano adottate idonee misure di sicurezza;

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Gianluca Damato Ingegnere 33

• devono essere predisposti mezzi di estinzione idonei in rapporto alle particolari condizioni in cui possono essere usati, in essi compresi gli apparecchi estintori portatili di primo intervento; detti mezzi devono essere mantenuti in efficienza e controllati almeno una volta ogni sei mesi da personale esperto;

• deve essere assicurato, in caso di necessità, l'agevole e rapido allontanamento dei lavoratori dai luoghi pericolosi;

• predisporre adeguata segnaletica di: pericolo incendio, vietato fumare, non usare fiamme libere.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

La scelta ed il controllo di tali mezzi di protezione rientrano nelle specifiche responsabilità e autonome scelte di impresa.

In base alle lavorazioni previste, il PSC prevede la fornitura e la disponibilità in cantiere dei seguenti dispositivi di protezione (nelle schede di lavorazione sono indicati i DPI necessari per ogni fase di lavoro):

• protezioni del capo (casco, berretto antisole, cuffie, cappelli in tela cerata, ecc.);

• protezione del viso e degli occhi (visiere, maschere saldatura, occhiali a stanghetta e a maschera, occhiali di protezioni radiazioni ultraviolette , infrarossi visibili, ecc.);

• protezioni dell'udito "otoprotettori" (inserti a tappo, inserti ad archetto,cuffie , cuffie su casco, ecc.);

• protezione delle vie respiratorie (mascherine filtranti antipolvere, ecc.);

• protezioni mani ed arti superiori (guanti per aggressioni fisiche e chimiche, per contatto elettrico, anticalore, manicotti, mezze dita, ecc.);

• protezioni piedi e gambe (scarpe con suola antiperforamento, anticalore, con sgancio rapido, con punta protetta, antistatica, ecc.);

• protezioni del corpo (tute intere o spezzate per aggressioni fisiche o chimiche , abbigliamento antipioggia, grembiuli per saldature, corpetti con catarifrangenti, creme protettive, ecc.).

I lavoratori sono tenuti:

• alla conservazione in efficienza dei DPI;

• ad avvisare il Direttore Tecnico di Cantiere della loro perdita o deterioramento per la sostituzione;

• all'uso su indicazione del preposto e secondo l'informazione e formazione ricevute.

6.4. DISPOSIZIONI GENERALI

DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA

Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative modifiche apportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano e raccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potrà formulare.

DISPOSIZIONI PER IL COORDINAMENTO DEI PIANI OPERATIVI CON IL PIANO DI SICUREZZA

I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei rispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della congruità degli stessi con il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.

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