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DISPOSIZIONI GENERALI

Nel documento Piano di Sicurezza e Coordinamento (pagine 33-0)

6. FASI DI ORGANIZZAZIONE

6.4. DISPOSIZIONI GENERALI

DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA

Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative modifiche apportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano e raccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potrà formulare.

DISPOSIZIONI PER IL COORDINAMENTO DEI PIANI OPERATIVI CON IL PIANO DI SICUREZZA

I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei rispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della congruità degli stessi con il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.

Gianluca Damato Ingegnere 34 Il Coordinatore dovrà valutare l'idoneità dei Piani Operativi disponendo, se lo riterrà necessario, che essi vengano resi coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento; ove i suggerimenti dei datori di lavoro garantiscano una migliore sicurezza del cantiere, potrà, altresì, decidere di adottarli modificando il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.

SERVIZI SANITARI E DI PRONTO INTERVENTO

I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere:

cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione.

Per quanto concerne i servizi igienico – assistenziali, i lavoratori potranno ragionevolmente adoperare alcuni locali pubblici, è possibile trovare accordi con gestori di ristoranti/bar, da comunicarsi al Coordinatore per l'esecuzione.

Analisi delle necessità e dei requisiti richiesti:

n. addetti previsti nella massima affluenza: 4

necessità di pacchetto di medicazione (DPR 303/56): SI’

necessità di cassetta completa di medicazione (DPR 303/56): SI’

necessità di locale medicazione (DPR 303/56): NO

possibilità di cessione in uso da parte del committente di apprestamenti sanitari, ambulanza: NO

possibilità di cessione in uso da parte del committente di apprestamenti sanitari, locale medicazione: NO

necessità di mezzo di comunicazione via radio o telefonia mobile per richiesta di pubblici servizi di soccorso: SI’

accessibilità di mezzi di soccorso al cantiere: SI’

NOTE:

• Per piccoli interventi di pronto soccorso, deve essere disponibile in cantiere una cassetta di medicazione con foglio illustrativo dei presidi sanitari. Il contenuto della cassetta deve essere conforme alle norme (DPR 303/56 e s.m.i.).

• In ufficio è conservato un cartello riportante i nominativi, gli indirizzi e i numeri telefonici dei referenti per ogni evenienza delle imprese operanti in cantiere (Rappresentanti legali o Responsabili del servizio prevenzione e Protezione, RLS, Responsabile per le emergenze, medico competente) e del Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione;

• Nel locale di uso comune o sul mezzo adoperato è posto il cartello con i numeri telefonici utili ad affrontare emergenze e richiedere soccorsi:

Carabinieri tel. 112

Polizia tel. 113

Vigili del fuoco tel. 115 Pronto soccorso tel. 118

Gianluca Damato Ingegnere 35 6.5. INDICAZIONI OPERATIVE

PIANI OPERATIVI

Nel corso dell'esposizione del presente PSC, si é spesso fatto riferimento ai contenuti dei Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese, resi obbligatori dal Dlgs 81/2008 e s.m.i.

Oltre a quanto indicato nella trattazione del presente Piano di sicurezza e coordinamento, all’interno dei POS occorrerà indicare per ogni fase di lavoro:

• attrezzature, mezzi, macchinari, sostanze o materiali utilizzati;

• modalità tecniche esecutive di realizzazione;

• valutazione dei rischi specifici in dettaglio;

• protezioni collettive utilizzate (per lavorazioni effettuate sopra i 2 metri di altezza indicare con quale mezzo fisso o mobile);

• Dispositivi di Protezione Individuale da utilizzare (DPI) in funzione della valutazione dei rischi "residui" di impresa (cioè quei rischi non eliminabili in altro modo).

L'Impresa dovrà inoltre fornire le seguenti notizie:

• Impresa e Rappresentante legale (datore di lavoro);

• nominativo del soggetto delegato dal datore di lavoro per l'attuazione delle misure di sicurezza (se diverso dal Direttore tecnico di cantiere o preposto);

• nominativo Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di impresa (RSPP);

• nominativo del Rappresentante dì Lavoratori per la Sicurezza (RLS);

• nominativi degli addetti alla lotta antincendio, pronto soccorso, emergenze.

6.6. PROTOCOLLO DELLE EMERGENZE

(art. 2.1.2 lettera h allegato XV D.Lgs 81/08) PREMESSA

Essendo il presente un Piano di sicurezza redatto per conto della Committenza e non dell'Impresa, il piano delle emergenze non può definire esattamente mezzi, procedure, nominativi necessari per tale piano di tipo operativo.

Ci si limiterà a definire un "protocollo" generale, ovvero le esigenze ed i contenuti minimi all'interno dei quali l'Impresa potrà e dovrà esercitare la propria libertà di scelta e organizzativa.

CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE POSSIBILI EMERGENZE DEL CANTIERE

Il cantiere in esame prevede lavorazioni sia a cielo aperto, sia in locali o strutture chiuse; nonostante ciò, vista la tipologia delle lavorazioni, non presenta particolari rischi per esalazioni pericolose, fumi, gas o altro agente asfissiante.

L’eventuale evacuazione potrà quindi avvenire sia da locali chiusi o confinati che da spazi aperti.

Nel caso dovessero essere realizzate lavorazioni, particolarmente pericolose, non previste attualmente, il datore di lavoro, nel piano operativo, indicherà:

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le modalità di evacuazione degli operatori;

il comportamento e le procedure che gli stessi operatori dovranno adottare;

il comportamento e le procedure che i soccorritori dovranno adottare;

le modalità di informazione degli operatori e dei soccorritori;

i nominativi degli operatori autorizzati ad operare;

i nominativi dei soccorritori.

Non é previsto l'uso di esplosivi (nel caso se ne faccia uso sarà obbligatorio dichiararlo in anticipo al Coordinatore per l'esecuzione al fine di predisporre modifiche al Piano di sicurezza e prevedere le opportune misure).

Le possibili emergenze da affrontare possono essere:

• collisioni e incidenti con vittime (ribaltamento, investimento...) di mezzi per movimentazione materiale e trasporto;

• incendi (baracche, impianti, bombole GPL o acetilene, riserve di carburanti, surriscaldamento macchine e motori, ecc.);

• presenza all'interno del cantiere di una persona che adotta comportamenti tali da far presupporre che essa si trovi in stato di grave alterazione delle proprie facoltà intellettive;

• guasti gravi ad apparecchiature elettriche;

• infortuni di lavorazione con necessità di soccorso;

• rischi derivanti da calamità naturali (terremoti, temporali, allagamenti, scariche atmosferiche, forte vento);

• rischi derivanti da emergenze causate dal contesto esterno al cantiere (incendi non per causa di cantiere).

Il datore di lavoro:

• organizza o fa organizzare dai dirigenti di cantiere (con delega specifica) i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione e lotta incendi, gestione delle emergenze;

• designa i lavoratori incaricati di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione e lotta incendi, gestione delle emergenze, adoperandosi per la loro idonea formazione;

• fornisce o fa fornire dai dirigenti di cantiere (con delega specifica) le informazioni utili a tutti i lavoratori che possano essere esposti a pericoli gravi e immediati circa le misure predisposte e le procedure da adottare;

• adotta istruzioni e provvedimenti affinché i lavoratori possano, in caso di pericolo grave e immediato, cessare la loro attività e mettersi al sicuro abbandonando immediatamente il posto di lavoro.

Il Coordinatore per l'esecuzione:

• controlla che sia redatto il piano delle emergenze;

• controlla che siano applicate le norme del piano delle emergenze, che i percorsi di cantiere siano effettivamente realizzati, segnalati e tenuti sgombri da impedimenti, così come gli accessi, che il cantiere sia dotato delle attrezzature di emergenza indicate dal Piano di sicurezza e dai piani delle emergenze.

I dirigenti e i preposti:

• attuano le disposizioni del piano delle emergenze, in particolare delle misure preventive;

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• controllano affinché le misure preventive, i mezzi e le attrezzature di soccorso o di emergenza siano mantenute in efficienza;

• informano i lavoratori relativamente ai pericoli gravi nonché ai comportamenti sbagliati che possono essere causa di emergenza;

• informano i lavoratori relativamente alle procedure ed alle disposizioni adottate, attribuendo se necessario compiti specifici in materia e fornendo le istruzioni di comportamento da attuare in caso di emergenza.

I lavoratori:

• si attengono alle istruzioni e misure adottate dall'Impresa;

• non manomettono o rimuovono mezzi o attrezzature di prevenzione, soccorso o di emergenza;

• avvertono immediatamente i dirigenti o preposti di cantiere nel caso di grave pericolo, non intervengono personalmente se non in casi in cui l'intervento immediato (compatibilmente con le conoscenze e i mezzi tecnici a disposizione dei lavoratori) può essere determinante per l'incolumità dei coinvolti.

Destinatari del piano:

• l'Impresa nella redazione del piano e nella fornitura di mezzi e risorse;

• i Dirigenti e preposti nell'attuazione del piano, nella predisposizione e controllo di mezzi, nell'informazione ai lavoratori;

• i lavoratori nell'osservanza del piano.

6.7. ADEMPIMENTO PER LA SICUREZZA OBBLIGHI AMMINISTRATIVI E DOCUMENTALI

Quanto nel seguito illustrato deve intendersi indicativo ma non esaustivo per le imprese, essendo le stesse tenute a tutti gli eventuali ulteriori adempimenti normativi, anche se non esplicitamente indicati nel seguito.

ADEMPIMENTI DELLE IMPRESE PREVENTIVAMENTE AI LAVORI

• redazione del Piano Operativo di dettaglio di Impresa (coordinato con il presente PSC);

• consultazione dei lavoratori: il Piano di Sicurezza e Coordinamento deve essere messo a disposizione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza almeno 10 gg. prima dell'inizio dei lavori; conservare in cantiere copia di verbale di tale presa visione;

• elaborare eventuali proposte di integrazione al Piano di Sicurezza e Coordinamento;

• verificare i siti di cantiere preliminarmente prima di ogni intervento per rilevare impianti o servizi esistenti;

redigere verbali di verifica da notificare al Coordinatore per l'esecuzione;

• verificare percorso e spazi di manovra dei mezzi operativi e di trasporto; redigere verbale di verifica;

• verifica sito di abbaraccamento;

• riunione preliminare di informazione agli addetti (comprese imprese in subappalto e lavoratori autonomi) su l'illustrazione dei Piani di emergenza e prevenzione incendi;

• predisposizione e conservazione certificazioni impianti elettrici, di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, con denuncia degli stessi presso gli enti competenti a norma di legge.

Gianluca Damato Ingegnere 38 ADEMPIMENTI DELLE IMPRESE DURANTE I LAVORI

• esposizione della tabella con l'orario di lavoro;

• aggiornamento quotidiano del giornale di cantiere;

• tenuta del registro infortuni;

• predisporre istruzioni a tutti i lavoratori operanti in cantiere per l'adempimento di quanto previsto dal PSC;

• attuare la formazione e l'informazione (sul cantiere specifico) dei lavoratori;

• effettuare controlli sanitari periodici obbligatori.

DOCUMENTAZIONI

Vedere paragrafo "Documentazione da conservare in cantiere"

INFORMAZIONE E FORMAZIONE

Tutti i lavoratori saranno informati sui rischi principali della loro attività attraverso una specifica attività di informazione - formazione promossa e attuata dall'Impresa con l'eventuale ausilio del Coordinatore per l'esecuzione.

All'attività sopraindicata concorrerà anche la divulgazione del contenuto del presente Piano di sicurezza a cura dell'Impresa esecutrice e degli altri documenti aziendali inerenti la sicurezza degli addetti.

SORVEGLIANZA SANITARIA

Il medico competente dell'Impresa valuterà, in relazione al presente Piano di sicurezza, alle lavorazioni previste e a sue valutazioni derivanti da analisi in sito, la necessità di visite mediche o quanto altro necessario per la tutela della salute dei lavoratori.

6.8. MISURE DI COORDINAMENTO GENERALE

Durante lo svolgimento dei lavori, è necessario comunque tenere presente le seguenti prescrizioni minime di carattere generale:

• essendo previsto l’utilizzo di macchine operative, sarà compito della Direzione di Cantiere vigilare che l'utilizzo di tali macchine non interferisca con altre lavorazioni e soprattutto con gli operatori a terra siano essi dell'impresa/e appaltante/i, subappaltante/i e autonomi;

• la Direzione di Cantiere deve inoltre vigilare che le attività dell'impresa/e subappaltante/i e i lavoratori autonomi non interferiscano con le attività dell'impresa appaltante; in caso di interferenza delle attività, di concerto con il Coordinatore per l'esecuzione verranno prese opportune misure;

• nel caso in cui più fasi di lavoro si sovrappongano, o nel caso in cui l’Impresa aggiudicataria si avvalga del subappalto, il Coordinatore per l’esecuzione, previa consultazione con la Direzione dei Lavori, le imprese esecutrici e subappaltatrici ed i lavoratori autonomi, provvederà a pianificare la differenzazione delle fasi di lavoro nel tempo e nello spazio, operando le necessarie modifiche al cronoprogramma lavori, nel seguente modo:

• l’impresa “A” e l’impresa “B” effettuano lavorazioni nel medesimo tempo ma in luoghi opportunamente distanziati (differenzazione nello spazio);

l’impresa “A” e l’impresa “B” effettuano lavorazioni nel medesimo luogo di intervento ma in tempi diversi (differenzazione nel tempo).

Gianluca Damato Ingegnere 39

7. FASI DI LAVORO

LAVORAZIONI E LORO INTERFERENZE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Gli interventi a progetto sono suddivisi all’interno di quattro categorie, per le quali sono state esplicitate le fasi di lavoro:

Realizzazione dei marciapiedi;

Realizzazione delle asfaltature;

Realizzazione opere in c.a.;

Realizzazione opere impiantistiche.

7.1 FASI DI LAVORO – MARCIAPIEDI (interventi 1,2,3,4,6,11,12,13,15,17)

Solo per l’intervento 5 è prevista la fase 7.1.5

7.1.1 PREPARAZIONE DELLE AREE

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere Realizzazione della viabilità del cantiere

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase)

Realizzazione della recinzione di cantiere, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per mezzi e lavoratori.

Macchine utilizzate:

1) Autocarro.

Rischi generati dall'uso delle macchine:

Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento;

Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:

a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:

a) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:

a) Attrezzi manuali;

b) Scala semplice;

c) Sega circolare;

d) Smerigliatrice angolare (flessibile);

e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;

Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Realizzazione della viabilità del cantiere (fase)

Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli e posa in opera di appropriata segnaletica.

Gianluca Damato Ingegnere 40 Macchine utilizzate:

1) Autocarro;

2) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine:

Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento;

Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;

Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:

a) DPI: addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:

a) Investimento, ribaltamento;

b) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:

a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

7.1.2 APPRESTAMENTI DEL CANTIERE

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:

Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi

Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (fase)

Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'installazione di

Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento;

Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:

a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:

a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:

a) Attrezzi manuali;

b) Scala semplice;

c) Sega circolare;

d) Smerigliatrice angolare (flessibile);

e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;

Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Gianluca Damato Ingegnere 41

7.1.3 IMPIANTI DEL CANTIERE

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:

Realizzazione di impianto elettrico del cantiere Realizzazione di impianto idrico del cantiere

Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (fase)

Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:

a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:

a) Elettrocuzione;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:

a) Attrezzi manuali;

b) Ponteggio mobile o trabattello;

c) Scala doppia;

d) Scala semplice;

e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore;

Vibrazioni.

Realizzazione di impianto idrico del cantiere (fase)

Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni e dei relativi accessori.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere;

Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:

a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) occhiali protettivi; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:

a) R.O.A. (operazioni di saldatura);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:

a) Attrezzi manuali;

b) Cannello per saldatura ossiacetilenica;

c) Scala doppia;

d) Scala semplice;

e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Radiazioni non ionizzanti; Rumore; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione;

Inalazione polveri, fibre; Vibrazioni.

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7.1.4 DEMOLIZIONE PAVIMENTAZIONE E SCAVI

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:

Demolizione pavimentazioni compresa rimozione di massetto Scavo a sezione obbligata

Demolizione pavimentazioni compresa rimozione di massetto (fase)

Demolizione pavimentazioni compresa rimozione di massetto per sottofondo di pavimenti, per l'ottenimento di pendenze, ecc.

Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.

Macchine utilizzate:

1) Autocarro.

Rischi generati dall'uso delle macchine:

Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento;

Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto alla rimozione di massetto;

Addetto alla rimozione di massetto.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:

a) DPI: addetto alla rimozione di massetto;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:

a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

b) Inalazione polveri, fibre;

c) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

d) Rumore;

e) Vibrazioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:

a) Attrezzi manuali;

b) Canale per scarico macerie;

c) Martello demolitore elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Inalazione polveri, fibre;

Elettrocuzione; Rumore; Vibrazioni.

Scavo a sezione obbligata (fase)

Scavi a sezione obbligata, eseguiti a cielo aperto o all'interno di edifici, con l'ausilio di mezzi meccanici.

Macchine utilizzate:

1) Autocarro;

2) Escavatore;

3) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine:

Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento;

Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto allo scavo a sezione obbligata;

Addetto allo scavo a sezione obbligata.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:

a) DPI: addetto allo scavo a sezione obbligata;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:

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b) Andatoie e Passerelle;

c) Scala semplice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Movimentazione manuale dei carichi.

7.1.5 OPERE D’ARTE

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:

Ricollocamento di bordure e basoli Realizzazione di marciapiedi

Ricollocamento pozzetti di ispezione e opere d'arte

Ricollocamento bordure e basoli

Ricollocamento bordure e ricollocamento della pavimentazione in basoli (intervento n. 6) Macchine utilizzate:

1) Dumper.

Rischi generati dall'uso delle macchine:

Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati:

1) Addetto alla posa cordoli, zanelle e opere d'arte;

Addetto alla posa cordoli, zanelle e opere d'arte.

Addetto alla posa cordoli, zanelle e opere d'arte.

Nel documento Piano di Sicurezza e Coordinamento (pagine 33-0)

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