05 10
ZAHA HADID
|BFLS (BOGLE FLANAGAN LAWRENCE SILVER)
|SANAA (KAZUYO SEJIMA E RYUE NISHIZAWA)
|MARKUS PERNTHALER
|PAOLO FAVOLE E SERGIO FUMAGALLI
|ROBERTO PENNACCHIO
progettare
|SCHNEIDER + SCHUMACHER organo ufficialeorgano ufficialeZAHA HADID
Maxxi, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo Roma BFLS (BOGLE FLANAGAN LAWRENCE SILVER) Strata SE1 Tower Londra
SANAA (KAZUYO SEJIMA E RYUE NISHIZAWA) Rolex Learning Center Losanna
MARKUS PERNTHALER Rondo Home & Business Graz
PAOLO FAVOLE E SERGIO FUMAGALLI
Ex-Palazzo municipale e nuova Scuola di musica Induno Olona ROBERTO PENNACCHIO
Complesso scolastico May-Habar
TECNICHE ESECUTIVE
Schneider + Schumacher Braun AG Building Kronberg
GREEN BUILDING
Pannelli radianti a pavimento Benessere a ingombro zero
- ISSN 1594-8137 - Bimestrale - Anno IX - ottobre 2010 - Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano - € 4,90
arc hi te tt ur a ci ttà te rri to rio
05
SPECIALE
BETTER CITY, BETTER LIFE Expo Shanghai 2010
FOCUS
LEGNO E PVC NELLE CHIUSURE VERTICALI
Applicazioni, strategie e prospettive per il Centro-Sud del contesto italiano
082610PRO0005_909cover.indd 909 24/09/10 11:54
Ouverture
Il Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo - è una fondazione costituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e presieduta da Pio Baldi. È il primo museo nazionale dedicato alla creatività contemporanea pensato come un luogo pluridisciplinare destinato alla sperimentazione e all’innovazione nel campo delle arti e dell’architettura. La programmazione delle attività - mostre, workshop, convegni, laboratori, spettacoli, proiezioni, attività didattica - rispecchia la vocazione del museo a essere non solo luogo di conservazione ed esposizione del patrimonio, ma anche e soprattutto un laboratorio di sperimentazione e produzione artistica per dare voce ai differenti linguaggi della contemporaneità.
Nel Maxxi risiedono due istituzioni museali, il Maxxi arte (direttore Anna Mattirolo) e il Maxxi architettura (direttore Margherita Guccione). Le collezioni permanenti dei due musei sono incrementate sia attraverso l’acquisizione diretta di opere sia tramite progetti di committenza, concorsi tematici, premi
Punti di vista
all’inaugurazione:
contenitore e contenuti
di Arianna Callocchia, foto di Arianna Callocchia, Simone Cecchetti e Fondazione Maxxi
Maxxi, Museo Nazionale
delle Arti del XXI secolo – Roma
Committente
Ministero per i Beni e le Attività culturali - Fondazione Maxxi
Progettisti
Zaha Hadid e Patrik Schumacher Capoprogetto
Gianluca Racana _ Zaha Hadid Limited Strutture
Anthony Hunt Associates, OK Design Group Impianti
Max Fordham and Partners, OK Design Group Illuminotecnica
Equation Lighting Acustica
Paul Gilleron Acoustic
Italia
Roma
1 Il Maxxi dalla piazza 2 Vista dell’atrio Dell'architettura del Maxxi abbiamo parlato in un ampio articolo pubblicato nella sezione architettura del numero 03 (giugno 2010) di Progettare a partire da pag 24. Puoi leggere l'articolo collegandoti a: www.rivistedigitali.com/Progettare/2010/3?targetPagNum=024
Nello spazio antistante l’ingresso principale, campi di ghiaietto si alternano a pavimentazioni di cemento Il museo coinvolge lo spazio esterno:
i volumi si aprono verso la città e al piano terra avvolgono lo spazio pubblico
1
progettare
23
0510 Le travi, in acciaio reticolare, sono rivestite da gusci di cemento rinforzato
Pannelli metallici, di colore nero, rivestono i parapetti, con anima in acciaio reticolato, di rampe e camminamenti in quota
I piani di calpestio dei camminamenti sono realizzati con griglie in acciaio
zincato Le ampie scale in vista
sottolineano la compenetrazione degli spazi
Ouver ture
rivolti alle giovani generazioni, donazioni, affidamenti. Ad oggi fanno parte della collezione del Maxxi arte oltre 300 opere, tra cui quelle di Boetti, Clemente, Kapoor, Kentridge, Merz, Penone, Pintaldi, Richter, Warhol. Alla collezione del Maxxi architettura appartengono gli archivi dei disegni di maestri del Novecento italiano quali Carlo Scarpa, Aldo Rossi, Pierluigi Nervi, progetti e opere di architetti contemporanei come Toyo Ito, Italo Rota e Giancarlo De Carlo e una collezione fotografica di autori tra cui Basilico, Barbieri, Jodice, Guidi. Oltre ai due musei il Maxxi ospita un auditorium, una biblioteca e una mediateca specializzate, il bookshop, una caffetteria e un bar/
ristorante, gallerie per esposizioni
Una fabbrica della creatività
«II Maxxi non è un museo come gli altri, non è solo un luogo dove esporre opere d’arte. È un laboratorio di ricerca per il confronto tra diversi linguaggi contemporanei: design, moda, cinema, pubblicità dialogheranno con l’arte e l’architettura. Il museo vuole essere una vera e propria fabbrica della creatività. La sua mis- sione culturale prende ispirazione da tre parole chiave: innovazione, multiculturalità, interdisciplinarità. Una sorta di antenna che trasmette i contenuti culturali dell’Italia verso l’esterno e che a sua volta riceve quelli provenienti dagli altri Paesi. Un luogo di snodo tra le diverse culture, proiettato verso il mondo e, al contempo, impegnato a esprimere e testimoniare le peculiarità della cultura italiana».
Pio Baldi, presidente Fondazione Maxxi
Rovesciare le certezze
«L’edificio di Zaha Hadid è luogo fisico ma an- che mentale, è sede ideale per lo svolgimento della missione principale del Maxxi, che è stare nella contemporaneità. Per ciò che riguarda gli allestimenti, cambierà il modo di concepirli. Il mio maestro Ludovico Quaroni mi ha insegnato a rovesciare le certezze, a fare del dubbio un motore. Ha ragione Zaha Hadid quando dice che non può esserci progresso se non si ha il coraggio di affrontare l’ignoto».
Margherita Guccione, direttore Museo Maxxi Architettura
Itinerari stimolanti
«Quando nel 2001 si è redatto il brief che ac- compagnava il bando per la realizzazione del museo, si è cercato di pensare ad un museo dalla forma fluida, un Centro per le Arti Con- temporanee, che nelle prime idee si avvicinava, in maniera solo apparentemente paradossale, a modelli più antichi: un luogo dove il mondo dell’arte potesse incontrarsi, trovando nell’isti- tuzione un partner in grado, concettualmente ed economicamente, di sostenere ricerca e promozione.
Quello che oggi vediamo è uno spazio completamente innovativo che stra- volge i canoni tradizionali espositivi con forme fluide e sinuose, una trama spaziale e funzionale di grande complessità, che offre itinerari sempre diffe- renti e inaspettati. Per noi è una grande sfida che ha già portato a risultati assolutamente stimolanti sia per gli artisti che per il pubblico».
Anna Mattirolo, direttore Museo Maxxi Arte
Lo spazio espositivo è stato pensato in modo tale da poter essere modificato di volta in volta anche attraverso connessioni tra architettura e arte, facilmente realizzabili mediante quei ponti creati proprio per unire gli spazi e che, in questi casi, permettono
anche di fondere il tutto in una sola mostra
Zaha Hadid
Il giorno di apertura, il pubblico viveva lo spazio del museo, leggendo oltre che le mostre anche, e soprattutto, l’atteso organismo architettonico
3 4
0510
progettare
25 Maxxi sfida
«Per me il Maxxi è uno luogo di grande ispi- razione. L’arte del XXI secolo si combina bene con questo tipo di spazio. Le linee di fluidità così marcate sono per me molto stimolanti e mi forzano a pensare sia a nuovi modi di intendere il rapporto tra pubblico e arte che a nuovi modi di esporre l’arte. L’architettura del Maxxi pone molte sfide ad un curatore che si trova a doversi relazionare con i suoi spazi, i percorsi e le sale espositive ma per me questo è perfetto perché amo lavorare con le sfide».
Cristiana Perrella, curatrice Mostre d’Arte
Contenitore su contenuto
«Un progetto di grande fascino che dà delle emo- zioni e proietta nelle città contemporanee europee.
Qui il contenitore prevale sul contenuto. Percorso interessante che offre delle prospettive e dei punti diversi sulle opere e le installazioni presenti».
Roberto Perugini,
collezionista d’arte di Torino
Desiderio di rinascita
«Il carattere essenziale del Museo è che non c’è un inizio e una fine dei percorsi espositivi, ma il fruitore incontra l’arte e l’architettura in un per- corso libero. Le sale sono perfettamente adatte a ospitare sia mostre di arte contemporanea che di architettura. L’illuminazione è principalmente naturale modulabile e quella elettrica è fornita da binari. Il Museo risponde alle esigenze di rinascita dell’architettura in Italia».
Pippo Ciorra, architetto e curatore Museo Maxxi Architettura
Come in un salotto
«C’è schizofrenia tra il Museo come architettura e il Museo come spazio espositivo. Come Museo ha una sua autonomia che giustifica la forma e le sue caratteristiche, come Contenitore d’arte è uno spazio quasi impossibile, è troppo presente e direi quasi invadente. La mia scommessa per lavorare in questo spazio è stata difficilissima.
Non volevo entrare in competizione con lo spa- zio ma ho cercato di interpretarlo e aggiungere qualcosa che fosse in armonia con esso. La difficoltà principale è stata quella di dare all’opera d’arte un senso non competitivo all’interno dello spazio. Lavorare nello spazio dato è come esporre in un salotto. Sono residui di uno spazio non sono spazi per un museo. Ho studiato dei vuoti e li ho fatti diventare piani. Ho progettato un’opera permanente per il Maxxi che interagisce con l’architettura.
Le sale a mio parere con le pareti curve non sono adatte per esporre. Infatti sono stati realizzati dei pannelli per appendere le opere».
Maurizio Moschetti, artista e autore dell’opera permanente “Rette di Luce nell’iperspazio curvilineo” progettata e realizzata per il Maxxi
temporanee, performances, progetti formativi. La grande piazza che disegna gli spazi esterni potrà accogliere opere ed eventi live.
Cinque le mostre allestite per l’apertura del Museo, che ha avuto luogo negli ultimi giorni di maggio 2010: Spazio! a cura di un gruppo interdisciplinare composto da Pippo Ciorra, Alessandro D’Onofrio,
Bartolomeo Pietromarchi, Gabi Scardi e dai conservatori del Maxxi; Gino De Dominicis. 1947 - 1998, a cura di Achille Bonito Oliva; Kutlug Ataman, Mesopotamian Dramaturgies, a cura di Cristiana Perrella; Luigi Moretti, a cura di Bruno Reiclin e Maristella Casciato e Geografie italiane, installazione multimediale di Studio Azzurro.
© RIPRODuzIONe RISeRVATA
3 zahaHadid (foto di Steve Double) 4 Dall’atrio principale, il pubblico raggiunge le diverse quote attraverso le rampe di distribuzione (foto di
IwanBaan, courtesy of zaha Hadid Architects) 5 Durante
l’inaugurazione, i volumi dell’edificio sono stati illuminati con luci di diverso colore
La dinamica spaziale si riflette nella circolazione visibile del pubblico L’intradosso di scale e
camminamenti contiene elementi retroilluminati
5